La Belle 1684 (onip)

Grazie dei consigli,

dovrò comunque usare il mascherino.

Un saluto

Ciao Stè, il pialletto non è altro che un giocattolo rotto di mio figlio, ho attaccato con dell'attak la cartavetrata.
Un Salutone e Buona Pasqua.

Forlani daniel ha scritto:non è altro che un giocattolo rotto di mio figlio

Che guarda caso si è rotto...

Saluti da Scuba!!!

Dopo la pausa Pasquale la ripresa dei lavori;

incollati gli scalmi di cubia al caposesto (costola 11 AV) e l’arcaccia alla falsa costola (costola 17 AR) con una sgrossatura iniziale interna alle costole per verificare meglio la posizione dei pezzi, la levigatura finale avverrà con lo scafo ingabbiato:


caposesto e scalmi di cubia vista dall’interno


vista frontale


arcaccia e falsa costa vista dell’interno


vista posteriore


scaletto, il piede del caposesto dovrà essere abbassato di circa 4 mm. perché non risulta in linea con le due costole successive, anche il piede della falsa costa dell’arcaccia è stato abbassato di circa 3 mm. per lo stesso motivo.

Un saluto

Stai facendo un eccellente lavoro, Pino. Bravo. Continua così.

Bravissimo Pino.... confermo il fatto di abbassare leggermente i due forcacci a poppa e prua...
stai andando una meraviglia.... dai che mi raggiungi...così lavoriamo insieme...
ciao

Ciao Pino, ottimo, mi piace come stai lavorando il pero bravo, ti seguo sempre con molto piacere.
Un Salutone e buona continuazione.

Ho deciso di eseguire la sgrossatura interna delle costole, perché per l’angolo di quartabuono, in alcuni punti, il grasso da togliere è anche di 4 -5 mm., e mi sembra che possa rivelarsi un lavoro un po’ complicato e rischioso da eseguire nello scafo ingabbiato, per cui ho ridotto il grasso a più o meno a mezzo millimetro; la prova con un listello evidenzia che tutto è già adeguatamente in linea:





spero che la decisione si riveli giusta.

Un saluto a tutti

In bocca alla balena.
ciao

cvincenzo54, si dice "in culo alla balena" Ma Pino non ne ha bisogno, ha una manualità incredibile!!!

Aggiornamento con le ultime sei costole,

ho seguito il metodo suggerito da franuvolo e, come indicato, per avere una maggiore certezza sulla planarità dei pezzi nell’incollaggio ho utilizzato due piani di vetro, ed il peso del mio piccolo incudine per un migliore incollaggio con colla vinilica rapida









Pino

Ciao Pino vedo che stai facendo un ottimo lavoro continuo a seguirti ... mi piace molto . buon vento Giovannino

Aggiornamento con l’accostolato completato,











seguirà ora un attento lavoro per la corretta ingabbiatura dello scafo, realizzare i riempimenti per i parasartie per poi eseguire il pareggiamento esterno delle costole e successivamante quello interno, se ho ben inteso le fasi di lavoro che mi aspettano.

Pino

Cioa onip, davvero bello e pulito il tuo lavoro, una domanda: come hai eseguito lgli incastri a mortasa sulla ruota di prua? Io ho una MF70 della proxxon, è adatta? Inoltre volevo chiederti se hai trovato i disegni precisi, le misure riportate nelle tavole sono giusti,cioè che non hai dovuto fare correzioni? grazie

Concordo con francolino, bel lavoro.
ciao

Ciao francolino,

i disegni della monografia li ho trovati molto precisi, sinora non ho avuto bisogno di fare correzioni.

Naturalmente per chi è all’inizio, od almeno per me, sono complessi da studiare e vanno controllati tra le varie tavole dove vengono riportati sotto i vari profili, sono stati più semplici da interpretare quelli della Tartana di Fissore, il mio primo lavoro in arsenale.

Comunque sul web vi sono numerosi lavori della La Belle che aiutano notevolmente la comprensione del lavoro da fare, soprattutto alcuni passo passo illustrati molto bene, in questo campo serve conoscere le tecniche di lavorazione, molte delle quali vengono discusse un po’ in tutti i cantieri d’arsenale, sarebbe comoda anche una cultura con testi specifici (74 cannoni etc.), ma io all’arsenale ci sono arrivato proprio per caso, per il momento mi accontento delle nozioni che via via apprendo.

Gli incastri a mortasa sulla ruota di prua che riceveranno i tenoni dello sperone, li ho fatti con la MF70 con un punta da trapano da tre mm. rendendoli quadrati don un piccolo cacciavite affilato per l’occorrenza, la MF70 è molto più precisa del trapano a colonna della Valex, ho visto fare così anche ad altri modellisti.

Probabilmente stai pensando ad un lavoro in arsenale, ti assicuro che è impegnativo ma molto gratificante, personalmente penso poco all’orgoglio per quello che realizzo, anzi non ci penso proprio, ma molto di più rimango affascinato da quello che pia piano nasce.

Buon modellismo, è una bella avventura.

Pino

Avanzamento,


incollati i distanziatori per evitare che la pressione della mani durante la lavorazione possa modificare l’apertura delle costole, successivamente saranno ispessiti nella misura della maglia ed incollati durante l’operazione di ingabbiatura


ho deciso di togliere la carta dalle costole prima dell’ingabbiatura, ed ho cominciato a segnare sui bordi i riferimenti che mi serviranno per il posizionamento e l’ortogonalità dei pezzi. I segni sono ora disallineati perché le costole sono libere.

Grazie a tutti per l’attenzione.

Ciao
Hai ragione Pino, c'è da rimanere affascinati, ma il problema è la pazienza, dove la trovate? lo studio, la ricerca, la costruzione, ecc.ecc.......
e comunque ce nè da essere orgogliosi.

Ciao Pino, è un tipo di modellismo affascinante vedere certi lavori viene voglia di farlo, ma come dice Walter, io ho cercato da tutti i pizzi la pazienza, ma ancora non la trovo.
Come ai dimostrato non serve neanche una grossa attrezzatura, ma qui entra anche in gioco il modellista, per il momento mi contento di guardare, fra quattro anni ci provo, fosse l'età.
Bella
ciao

Ciao Pino, davvero bello il tuo lavoro, un sincero bravo. Siccome sto pensando di acquistare la monografia de la Belle, per adesso solo per studiarla e non so se mai la costruirò, vorrei chiedere a te e agli amici se le misure dei disegni sono esatti, perchè ho sentito qualcuno che dice che ha dovuto fare delle modifiche, ti risultano incongruenze tra le tavole riguardo alle misure? Grazie in anticipo e buon lavoro. Non so se posso farlo qui, vorrei salutare i vari amici che l'anno scorso mi hanno aiutato e poi non ci siamo più sentiti, Daniel, Santos, Maruzzella, gianni77, Armando54, cVincenzo54, brggpl, lellosauro, mozzo e chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno, un caro saluto a tutti

Ciao francolino,

al momento so solo di un baglio della tavola 6 disegnato male, è asimmetrico, da un lato è più corto di un centimetro, non conosco altri errori ed io non ne ho riscontrati; comunque un modellista di grande caratura osservava che è quasi impossibile riprodurre un modello con fedeltà assoluta al piano costruttivo o ad un altro modello (cioè sino ai decimi di millimetro) , ma che durante la costruzione si determinano naturali adattamenti, anzi è la stessa costruzione che ti guida verso le naturali soluzioni , pur rimanendo ampiamente fedeli al progetto, e negli stessi campionati di modellismo, anche mondiali, sono ammesse tolleranze rispetto al progetto.

A mio giudizio, anche se ci sono errori nei piani non sono mai tali da compromettere il risultato finale.

Pino

Io ho la monografia in formato elettronico, ma non le tavole... non sapete se è possibile trovarle da qualche parte per il download?

Grazie Pino per la chiara ed onesta risposta, penso proprio di procurmi la monografia de la Belle, seguirò il tuo cantiere con vivo interesse, e comunque complimenti, mi accontenterei di essere alla metà del tuo livello, ciao...

Aggiornamento,

ho disegnato con la matita su ogni costa il limite di rastrematura da eseguire o angolo di quartabuono esterno, mi servirà da guida per il pareggiamento delle costole a scafo ingabbiato



mi è stato possibile, anche agevolmente, perché avendo eseguito la sgrossatura interna, al limite del mezzo millimetro, il disegno di ogni costa tagliato lungo la linea tratteggiata si adagiava perfettamente alla costola eseguita controllandola in controluce





Pino

Ciao Pino, stai procedendo alla grande.
Anche se superfluo dirtelo, lascia abbastanza grasso, non è mai troppo. Buon proseguimento