La Belle 1684 (onip)

ciao Pino
stupenda la Belle, ma non da meno il cavallino che immagino farà molto felice la tua nipotina

Aggiornamento.

Due delle tre cinte e chiodatura del paramezzale











grazie a questa foto, fatta per immortalare l’incastro a palella, mi sono subito accorto di aver fatto danni con i morsetti, soprasoglia ritrovata, fortunatamente è il bordo che fascerò, bisognerà riallineare e pulire il tutto.  

ciao Pino
è una meraviglia   
enzo

Avanzamento, cinta completa

Ciao Pino

Veramente bella.

Ciao Rino

Ciao Pino, complimenti, un lavorone molto ben fatto
Claudio  

ciao Pino
ribadisco, bel lavoro

Avanzamento lavori con il serrettame.

Non è stato molto agevole dovendo rispettare il numero delle serrette, la loro posizione, con una larghezza tra i 9 ed i 10 mm. e l’ordinata maestra (la più grande) non centrale ma spostata verso prua che costringe ad eseguire differenti rastremature, non è perfetto, ma mi sembra che possa andare, ci sono imperfezioni che verranno coperte soprattutto dalle ghirlande











ora procederò con la chiodatura di serrette, dormienti e sottodormienti, fin dove mi sarà possibile arrivare, per poi procedere con le ghirlande, almeno quelle basse.

Stai andando forte Pino, complimenti, avanti così. Ciao

Chiodatura delle serrette dall’ordinata maestra a poppa,

non è un lavoro comodo, lo spazio è al limite della operatività, nei punti più difficili ho lavorato con il punta chiodi, ho usato chiodini dell’Amati, piuttosto duri, la tronchese non esegue un taglio netto ma a punta, bisogna limarlo, perché spingerlo giù senza appiattirlo significa rendere poco visibili i chiodi;

lavorare all’interno non è agevole, la chiodatura esterna probabilmente la eseguirò prima della carteggiatura  del fasciame, e ma  mano che lo eseguo, così potrò farmi guidare dalle linee delle ordinate ed appiattire la testa dei chiodini in linea con la carteggiatura del fasciame, …. almeno spero….., a meno che tutto questo non sia solo un problema di tronchese…..

Dopo un po’ di giorni di assenza mi rifaccio vivo con il mio “scarrafone”, proprio nel senso che “ogni scarrafone è bello a mamma soja”, e credo che sia la prima cosa che conta, poi il resto del gradimento se c’è.

Scassa dell’albero di maestra, ho commesso un paio di errori, rimediati, e quello che mi ha di più soddisfatto è di averne capito i perché, mi serviranno in un’altra costruzione:










Mancano i cunei, sono da fare, come i fori nelle serrette per le pompe di sentina, tutto è solo appoggiato e da rifinire.

Prima ghirlanda, credo che le farò tutte da pezzo, rimanendo fedele alle indicazioni della monografia.

Ciao Pino
Se tutti gli scarrafoni fossero così   

Ho rivisto un po tutto e mi piace da morire. Vorrei chiederti qualcosa a proposito della chiodatura che forse in un'altra vita mi toccherà affrontare sulla victory. Tu hai usato i chiodini, mentre altri, per esempio gurau, adoperano il filo di rame. C'è una ragione specifica, oppure è più agevole il chiodino che il filo di rame?
ciao giga...

gigantesco giovanni ha scritto:.....hai usato i chiodini, mentre altri, per esempio gurau, adoperano il filo di rame. C'è una ragione specifica, oppure è più agevole il chiodino che il filo di rame?
ciao giga...

Chiodini di ottone, filo di ottone, filo di rame, chiodini di legno da realizzare, so anche dell’uso di tondini di carbonio, tutti di spessore in genere tra 0,6 e 0,7 mm. per scale tra 1/24 e 1/36.

Per la loro colorazione a mio avviso dipende dal gusto del modellista e dagli abbinamenti con le essenze di legno usate. Ma tutto mi sembra sia al fine una trovata di tecnica modellistica, se pensiamo che la chiodatura veniva effettuata con chiodi, più spesso di ferro, che dovevano essere poi preservati dalla corrosione e pertanto venivano infissi nel legno facendoli sprofondare e tappando il tutto con tappini di legno. Una chiodatura che sì c’era, ma si vedeva molto poco.

Ho scelto l’ottone perché spero che si veda ma non sia eccessivamente vistoso, non amo che un elemento della costruzione sia troppo evidente tanto da monopolizzare l’attenzione a scapito degli altri componenti della stessa.

I chiodi hanno un solo vantaggio, quello di poter fare una vera e propria chiodatura del modello, perché essendo duri, una volta fatto il forellino con il trapano, in misura leggermente inferiore alla sua sezione, con il puntachiodi od il martellino si possono infiggere bene nel legno.

Però proprio perché sono duri bisogna tagliarli possibilmente a raso ed è necessario munirsi di mini tronchesi della Usag o della Beta di buona qualità, previste per i lavori di elettronica, e costano non meno di 40 €, d’altra parte gli stessi chiodini, rispetto al filo di ottone o di rame, comportano una spesa di circa 10 volte maggiore.

Filo di ottone, filo di rame, chiodini di legno, costano molto meno, sono facili da tagliare e da carteggiare; i chiodini sono molto duri, e se non tagliati a raso, con buone tronchesi, lasciano punte acuminate e sono faticosi da appiattire con la cartavetrata.

I chiodi servono soprattutto quando è prevista una chiodatura bottonuta, visibile all’esterno, con testa d’arancia (tonda), come è prevista sulle cinte della Belle.

Quando si decide di chiodare il modello sono migliaia di fori e chiodi da sistemare, ma alla fine non è poi così drammatico il lavoro come può apparire.      

Buon lavoro giga  

Pino

Grande Pino, un lavoro eccezzionale molto ben curato.
Claudio   

Non ci sono parole,lavoro stupendo...... Luigi

Avanzamento: cunei della mastra dell’albero di maestra, che bloccano il piede dell’albero e manovrati ne modificano la posizione





il tutto è solo appoggiato.

Avanzamento.

Ghirlande di poppa, loro chiodatura e chiodatura della mastra dell’albero maestro.







Bisognerà rallentare il lavoro, in questi giorni fa troppo freddo in garage, non ci si concentra bene, ed arriva anche Natale e bisogna dar retta a moglie e figli che arrivano con il loro seguito.       

Pino

Avanzamento,

scassa dell’albero di trinchetto, almeno la mia interpretazione, incastro del cuneo non agevole








Per un po’ rallenterò i lavori dovendo preparare alcuni oggetti di legno per mio figlio che si sposa, segnaposti e  segna tavoli.

segnaposti, circa 180, con il nome dell'invitato l'ultimo verde scuro e quello in legno vanno bene come taglio, lama sottile e  poco aggressiva


segna tavoli

dovendoli comprare tutti costerebbero tra i 1.000 ed i 1.500 euro, farli un cinquantina di euro

facci sapere la data per fare gli auguri agli sposi
enzo  

ciao e faremo anche un brindisi virtuale

Cantiere ripreso.

Ho provato a realizzare le ghirlande di prua, tutte di spessore diverso:  mm. 7 (ghirlanda del ponte), di mm. 6 (ghirlanda della cubia) e mm. 7,5 (ghirlanda del Castello).

Mentre le ghirlande di poppa, la scassa dell’albero di maestra e la scassa dell’albero di trinchetto, realizzate con dime ricalcate dal piano di costruzione si sono alloggiate perfettamente nel modello, le ghirlande di prua le ho dovute ridisegnare risultando leggermente più lunghe di quelle del pdc, con una problema per la ghirlanda del ponte, dove non ho realizzato un buona concavità degli scalmi di cubia, concavità che migliorava salendo verso il Castello.

Pezzi per ora solo appoggiati che metterò in opera con le rifiniture definitive man mano che realizzo gli altri componenti della prua (sperando che me la cavo…..):


così avrò anche il tempo di riflettere sulla loro fattura e design  

Credo che te la cavi, anche bene.
ciao

Anch'io dico come Cvincenzo ma senza "Credo che"   

Grazie "ragazzi",

ma io la "FIFA" (non quella del calcio) ce l'ho comunque    ...... e probabilmente mi aiuta a stare attento ..  

Un modellista al quale avevo espresso le mie perplessità sul risultato del mio lavoro e sul dove potevo riuscire ad arrivare, una volta visto il mio modello mi rispose con questo aforisma

È più sano non sperar nulla e fare il possibile, che entusiasmarsi e non fare nulla.
Gottfried Keller, 1850.

credo che avere dei punti fermi sia importante, ma ancor di più lo può essere avere dubbi e perplessità che ti aiutano a riflettere prima di agire, naturalmente ……. questo è valido in tutte le cose della vita.

Per quanto mi riguarda non avendo cultura tecnica ed adeguata conoscenza di prodotti e metodi di lavoro, ho il vantaggio, nel modellismo, di essere costretto a dover riflettere bene più o meno quasi su tutto prima di …... lanciarmi.

Buon modellismo a tutti