Barca da pesca sanremasca (onip) - ***TERMINATO!!!***

Francesco molte barche reali hanno quella tipologia.
Pino in realtà le forze reali agiscono solo sulle sartie laterali, sono loro che compiono il lavoro gravoso sotto lo sforzo della vela; la scassa sulla chiglia e il collare in prossimità della panca servono solo per tenere l'albero in posizione specialmente quando si effettua il cambio di posizione della penna, ma non certamente da contrapposizione della forza del vento.
Un saluto
Sandro

Ciao Pino e santos , la mia osservazione, citavo solo la posizione dell'albero, non il collare e la scassa sulla chiglia:




ecoo le testimonianze delle barche della zona di sanremo.
mozzo
questa è una prova che non basta solo la monografia per il modellismo d'Ammiragliato

Ciao a tutti, ritorno dopo qualche giorno di assenza,

grazie mozzo per le foto postate, i particolari della barca senza pagliolato, quelle dove si vede il collare dell’albero, mi hanno dato degli ottimi chiarimenti sulla tecnica di alloggiamento dello stesso pagliolato.

Per quanto riguarda la posizione dell’albero, non avevo intuito il senso della domanda, e comunque dalla foto da te postata sulle barche della zona di sanremo, in effetti vedo che nella penultima foto è ripresa la barca che sto realizzando (ci sono alcune modifiche interne per l’adattamento all’attività sportiva), e mi sembra confermare la posizione dell’albero in posizione centrale in questa modello, posizione che in barche similari è invece prevalente verso prua, almeno così mi sembra aver verificato.



Un saluto.

Pino

Ciao Pino , Grazie di avermi risposto ,cerco nel mio piccolo di trasmettere qualcosa di cui leggo e vedo
Buon modellismo
mozzo

Piccolissimo aggiornamento,

il timone, in ramino perché considerati gli spessori di mm. 2 e mm. 3 (la parte più larga della barra) ho preferito usare un legno duro; timone che verrà colorato in nero e verde, dalla foto mi accorgo che la parte dell’impugnatura del timone dovrà essere rastremata un’altro po’, la scassa della barra del timone è stata fatta con la fresatrice, punta da 1 mm.



Alla prossima ed alle vostre osservazioni.

Un saluto

Ciao Pino, tutta un'altra cosa utilizzare la fresatrice, come ti sei trovato nel realizzare la scassa? volevo segnalarti che ci sono in commercio anche le frese da 1mm., per certi lavoretti sono molto comode, bello il timone.

Un Saluto!!!!!!

Da grande riuscirò anche io a fare cose del genere,
ciao

Avanzamento lavori, la colorazione.





Ci sono stati dei problemi, soprattutto con il verde, perché ho utilizzato un pennello nuovo con setole rigide ed il colore non si stendeva in modo uniforme, ma a macchie più chiare e più scure, tutto risolto quando sono tornato al vecchio pennello morbido di pelo di bue, la qualità degli attrezzi è fondamentale.

Ci sono dei ritocchi da fare, ma li farò alla fine perché dovrò ancora lavorarci sullo scafo, anche se un negoziante di modellismo mi suggeriva di essere pulito e preciso si, ma non maniacale, perché specie con le barche da lavoro gli scafi vengono e venivano trascurati, e quando venivano riverniciati in genere il lavoro non veniva affidato ad artigiani specialisti, ma erano gli stessi pescatori che provvedevano alla riverniciatura nelle pause dell’utilizzo della barca, con evidenti imperfezioni. La barca è perfetta solo nel momento in cui esce dal cantiere.

Per daniel, ti confermo che il lavoro che si può fare con la fresatrice è decisamente migliore ed è coinvolgente, una scassa di quella misura non so se sarei riuscito a farla a mano.

Per cvincenzo54, ma tu sei grande e……non solo per l’età.

Un saluto

Giusto quello che ti ha detto il negoziante Pino , i modelli sono rappresentati allo stato del varo , se non fosse così bisognerebbe dichiarare il periodo con le relative modifiche , questo vale per tutti i modelli .
L'esempio si può fare sul A.Vespucci , visto che quasi sistematicamente ogni anno entra in cantiere per svariati lavori.
mozzo

Una saluto alla ciurma.

Questo pomeriggio mi sono occupato dell’alberatura:

- con l’albero da 5,5 mm. a mm. 3,0, munito di un piccolo maschio per la scassa dell’albero,
- il buttavanti o asta (credo si chiami così) per il fiocco, da mm. 3 a mm. 1,20
- e l’antenna composta dal carro dello spessore massimo di 3 mm. reso conico da entrambe le parti ridotte sino a 2 mm., con, ad una delle due estremità, di una varea di 1 mm., sormontata dalla lapazza un mezzo tondo di mm. 2 (spessori)

Per la conicità ho utilizzato il solito trapano, bloccando nel mandrino un capo, protetto dal nostro carta, e rastremando la parte opposta, con velocità abbastanza moderata visto gli spessori.



cerchiato in rosso la varea, freccia verde il carro dell'antenna, in azzurro la lapazza e in viola il buttavanti o asta di fiocco



cerchiato in rosso il maschio dell'albero per la scassa



il particolare della lapazza

Mi piacerebbe sapere se è esatto il termine buttavanti o asta di fiocco per questa piccola imbarcazione.

Oggi qualcosa che potrà interessare di più rispetto alla solita routine del lavoro modellistico.

In cima all’albero va eseguita la scassa per la puleggia per la drizza dell’antenna, la parte dell’albero interessata è del diametro di mm. 3,0 quindi piuttosto piccola e la scassa deve essere perpendicolare con il foro per il perno per la puleggia. Come fare un buon lavoro?

Mi sono ricordato di aver visto in un video di falegnameria, sui giocattoli in legno (non ricordo più quale), un piccolo attrezzo realizzato per forare in modo corretto dei tondini, che ho provveduto a realizzare come da foto



si è trattato di eseguire un cuneo in un listello di abete, da me scelto nella misura di cm. 2,0 x cm. 3,0, ed ho utilizzato la Fet con l’inclinazione della lama a 45°, avendo preventivamente fatto uscire la lama di cm. 2,0, cosa che si è rilevata troppo perché i due tagli si sono incrociati, dovrebbero sfiorarsi, ma anche così credo vada bene.

Nella scassa viene alloggiato il tondino, di qualsiasi misura consentendo di rispettare la ortogonalità e la centratura delle scasse e dei fori eseguiti con la fresatrice, o anche trapano a colonna per i soli fori.

Vi posto altre foto, mi manca ancora la morsa di precisione e mi sono un po' arrangiato:





Per rispettare la ortogonalità tra la scassa ed il foro per il perno ho inserito nella scassa un listello di mm. 1 x 4.

Avevo fatto questo lavoro direttamente sull’albero rastremato, preparato il giorno prima; pessimo lavoro su sezioni così minute, e ho dovuto rifare l’albero, operando prima della rastrematura, come si vede dalle foto, ed ecco i due lavori finiti a confronto;



L’albero, questa volta l’ho ricavato da un tondino di faggio, che altro non è che un listello che si usa per fare le spine in falegnameria (si notano le rigature) del diametro di mm. 6 portato alle giuste misure con la rastrematura.

Questa la foto con la puleggia; in foto il tutto sembra di dimensioni ragguardevoli, ma il solo spillo ha un diametro di mm. 0,77 e la carrucola mm. 2,5 per mm. 0,80 (Amati)



Ora dovrò realizzare le gallocce della misura di mm. 5, ho già in mente un sistema, peraltro già visto……… non ricordo dove.

Un saluto

Ciao Pino, bel sistema che hai adottato, complimenti. Una curiosità non hai mai preso in considerazione di realizzare l'albero, la varea, il carro dell'antenna, la lapazza e il il buttavanti con il ramino? grazie.
Un Saluto!!!!

Ciao Pino, stai andando forte, avanti così e continua con il passo-passo in quanto è estremamente interessante ed utile per gli amici del forum.

Ciao Pino, ottima soluzione per "staffare" gli alberi...grazie!
Lavori con molta cura e attenzione

Un saluto

Ciao onip, mi piace molto il sistema che hai utilizzato per realizzare la scassa per la puleggia. Il risultato finale è ottimo. Complimenti!
Salvo

Grazie a tutti per i vostri interventi,

per daniel, per il ramino credo che farò alcune prove considerato che per i pezzi molto piccoli sia preferibile utilizzare legni compatti.

Oggi ho provato a realizzare le gallocce previste dal pdc nella misura di mm. 5 x 3; e dopo alcune prove con la fresatrice, che quasi mi stavano scoraggiando, ho provato a realizzarle usando la fresatrice come un trapano a colonna inglobando in un sendwich dei listelli di noce di mm. 3 x2, eseguendo delle forature con la fresa da 3 mm., ogni 6 mm. lungo una linea che sfiorava per circa mm. 2,5 il listelli di noce, chiarisco meglio con le foto



questo il risultato dopo aver aperto il sendwich, dei pettini con tanti archetti



ho praticato con il mini drill i fori con la punta di mm. 0,6 per poter inserire il chiodino di ottone per migliorare la tenuta dell’attacco, e tagliato i pezzi alla sommità dell’arco, ottenendo delle gallocce che ora andranno smussate negli spigoli con piccoli colpi di lima; seglierò i migliori (ne ho fatti circa 40 e me ne serviranno 20), la testa del chiodino sarà troncata in fase di sistemazione.



Il macro li sgrazia un po’, ma credo che una volta rifiniti non dovrebbero sfigurare.

Andranno sistemati sul dormiente in sedici (otto per lato) e quattro quasi al piede dell’albero per le relative manovre.

Gli attrezzi sono molto utili, ma ancora di più è utile imparare a conoscerli ed ad apprendere il metodi di lavorazione, la strada è ancora molto lunga, io li ho appena acquistati.

Un saluto

Ciao Pino, secondo me hai avuto una bella idea nel realizzarli in serie, bravo.
Un Saluto!!!!

Un altro piccolo aggiornamento,

le gallocce limate, cerchiata in rosso la galloccia prima della rifinitura, anche se vanno ulteriormente pulite;



il capodibanda o bordo in fase di incollaggio; posizionati anche i braccioli dei sedili



per questo elemento non ho trovato sul pdc, come per la chiglia, l’incastro a palella, anche sul modello realizzato dall’autore, per quanto ho guardato, non ho visto i segni della palella, alla fine ho deciso di farlo anche io in un unico pezzo.

Un saluto

ciao pino
è sempre un bel lavoro: bella la barca e precisa l'esecuzione.
mi colpisce la larghezza del capodibanda, ma sicuramente avrai seguito il piano. c'è sempre da imparare.

onip ha scritto:... per questo elemento non ho trovato sul pdc, come per la chiglia, l’incastro a palella, .....

non ho capito a quale elemento ti stai riferendo.
buon proseguimento

Ancora un aggiornamento,




lo scafo è praticamente ormai completo

alcuni particolari:




lo scalmo per i remi ed il golfare per l’attacco delle manovre; lo scalmo è stato realizzato utilizzando delle caviglie di bosso di misura appropriata levigandone la parte superiore, la leggera imperfezione nella levigatura, involontaria, mi è poi piaciuta perché simula in un certo senso l’usura dello scalmo sotto la pressione del remo



di nuovo lo scalmo e la bitta;

quest’ultima foto mette in evidenza la peluria alzata dall’olio di lino cotto utilizzato per ravvivare il legno, dovrò carteggiare con grana molto fine per attutirne l’effetto, anche se si vede solo con il macro e non ad occhio nudo, conseguenza anche della qualità non eccelsa del legno di noce utilizzato, che si è anche rilevato troppo chiaro rispetto alle mie intenzioni, purtroppo in questo cantiere mi sono lasciato prendere molto dalla sperimentazione delle nuove attrezzature acquistate circa un mese fa (troncatrice, sega circolare, sega a nastro, fresatrice tutte Proxxon e levigatrice Valex) che dal lavoro per la piccola barchetta.

per brggpl, più che dal pdc, in questo caso ho visto e rivisto le foto del modello realizzato dall'autore misurando e confrontando il capodibanda con gli altri componenti del suo modello, e mi è sembrato anche quello più largo di quanto proposta nel pdc, è sullo stesso modello che non ho trovato l'incastro a palella sul capodibanda, di cui mi chiedi, e quindi non l'ho realizzato neanche io, non so se ho fatto bene

Un saluto

ciao pino
grazie della risposta
ora capisco la tua perplessità sull'esistenza di palelle sul capidipanda.
effettivamente essendo così largo, si potrebbe pensare che fosse in più pezzi a prescindere dalla lunghezza. mah!
comunque sta bene anche così!
vedo che ci dai dentro con le tue nuove macchine!
buon divertimento

Peluria o non peluria è sempre un capolavoro!

Ciao onip, forse usando la paglietta 00 (capelli d'angelo) passata leggermente, probabilmente ti risolve facilmente il problema peluria

Ciao Pino, volevo gentilmente chiederti come hai fatto a realizzare questo golfare, perchè mi piace molto ed è a mio modesto parere ben fatto, grazie.

Un Saluto!!!!

Ciao daniel,

magari fossi stato io a realizzarlo, nella ferramenta non sono molto …. ferrato; è un residuo di quelli utilizzati sulla Tartana, nella monografia non mi è riuscito di capirne la misura dai disegni; è della Mantua, ritengo sia una buona misura per la scala 1/36, mi sono imbattuto per caso nel prodotto, che mi pare sia l’unico sul mercato, ti posto una foto



il foro è di mm. 1,20 ed il perno a vite di mm. 3,0, le altre misure sono sul cartoncino.

E comunque mi è parso anche idoneo per la barca da pesca dove ne sono previsti quattro, li ho bruniti.

Un saluto