Barca da pesca sanremasca (onip) - ***TERMINATO!!!***

Grazie mozzo per il tuo interessamento,

in effetti gli scassi ci sono sia sul madiere che sulla ...."controchiglia".... e quindi non direttamente sulla chiglia, come si può notare meglio da queste due foto evidenziati in rosso,





sentivo l'autore della monografia, per altro motivo, ed in merito alla barca sanremasca mi chiariva che la stessa veniva realizzata con le stesse caratteristiche costruttive dai 3 ai 10 metri, sembrerebbe una pratica costruttiva locale quella di usare la controchiglia, non ho fatto ulteriori ricerche.

Un saluto. Pino

Ciao Pino , grazie di avermi risposto , per quello che sò , non ho mai visto la controchiglia montata su piccole barche (parlo da 3 /11 metri), nei cantieri che ho visitato della mia regione.
Se mi sarà possibile cercherò in merito
Buon modellismo
mozzo

Aggiornamento.

Ho iniziato la posa degli staminali, nello scaletto, adagiandoli ed incollandoli contro il madiere e ponendoli in linea con il profilo superiore del piano dello scaletto con l’aiuto dei segni tracciati nel pdc.

Nella foto ho inserito un centesimo ed il righello per poter dare maggiormente il senso della dimensione dei vari pezzi.





Completamento della posa degli staminali, alcuni non sono perfettamente in linea ma è solo dovuto alla loro esiguità che in qualche caso li fa andare in torsione



Posa del primo distanziatore, quello tra le coste centrali, spaziate di mm. 9,80, mentre i successivi distanziatori saranno di mm. 7,60, userò materiali di recupero.



Il primo distanziatore è stato puntato con due spillini e con una leggerissima punta di colla nel punto di contatto con gli staminali, è la parte superiore che verrà eliminata.

E’ un lavoro molto delicato, sinora ho dovuto rifare solo due staminali, vedremo cosa succederà con i profili quando potrò estrarre lo scafo completo dallo scaletto.

Alla prossima. Pino

Bel lavoro Pino guardo in silenzio.
Un saluto
Sandro

Ciao Pino, stai facendo un bel lavoretto meticoloso e preciso. Potresti avere qualche difficoltà per l'allineamento verticale e per l'equidistanza delle varie coste; devi inventarti qualcosa che tenga il tutto ben allineato e non faccia innervosire. Non vorrei peccare di modestia, ma se ti fa piacere prova a dare un'occhiata al sistema che ho adottato per l'accostolato della Santa Maria; sembrerebbe un po macchinoso nella realizzazione, ma è efficientissimo. Buona continuazione

Ciao Gino,

grazie per il tuo suggerimento, appena possibile sistemerò tutti i distanziatori, se tutto va bene..allora ok, altrimenti opterò.

Ho rivisto il tuo sistema, hai sostanzialmente realizzato un incastro esterno al piano superiore dello scaletto, ottimo per poter lavorare all’interno dello scafo senza doverlo necessariamente estrarre.

Buon lavoro. Pino

Ciao Pino, premetto che non ho visto il progetto ma vorrei farti una domanda a titolo di curiosità in questa foto gli staminali non seguono una linea logitudinale costante ma si accoppiano al madiere in punti differenti ma deve essere così? grazie



Un Saluto e buona continuazione.

Cia daniel,
avevo già notato quell’anomalia, ma non ero riuscito a comprenderla, dopo la tua richiesta ho provato a riesaminare tutto d’accapo ed alla fine, dopo quasi una giornata, mi sono reso conto di aver invertito gli staminali 6 Av di prua con gli staminali 6 Pp di poppa nel montaggio . Non riuscivo a notare l'altro disallineamento.



Grazie. Per questo preferisco le osservazioni critiche ai complimenti, sono importanti anche questi ultimi, ma i primi alla fine risultano molto utili.

Un saluto. Pino

ciao Pino. Chiedo se nella barca vera i madieri di prua, quelli a "V" ( a destra nella foto, credo sia la prua...) erano fatti in pezzo unico o in due pezzi. Se in pezzo unico, che dimensione avevano e come erano fatti: tagliati da tavola (ma le venature infragilivano...) o ricavati da "V" naturale della pianta?
ciao. oldboy

Ciao oldboy,

insieme a te provo a girare la domanda a chi ha visto al lavoro un maestro d’ascia o eventualmente realizzare in un cantiere navale una barca vera; quella che sto realizzando io è stata disegnata da chi ha certamente visto il modello dal vivo nella sua città e pertanto diamo per scontato la fedeltà della ricostruzione, anche io ho riprodotto, modellisticamente parlando, un gozzo dopo averlo visto dal vivo ed era fatto con madieri ad U, nella parte centrale, ed a V a poppa ed a prua, e ti riporto di seguito la descrizione trovata in un sito nautico

"Le costole, dette anche ordinate, che sono incastrate trasversalmente sulla chiglia. Esse, nella parte centrale dello scafo assumono una forma simile ad una U, mentre man mano che si procede verso prua e verso poppa, si rastremano assomigliando ad una V. La parte più bassa delle costole, quella che si incastra sulla chiglia, prende il nome di madiere (indicato dal n.2 nel disegno sottostante), le due parti curve che seguono il madiere prendono il nome di ginocchio o staminale (n.3).",

ma non ho conoscenza dei particolari costruttivi lignei di quel madiere.

Un saluto. Pino

Pino, credo che Oldboy intendesse dire che solitamente le costole a V molto pronunciata (estrema prua ad esempio) sono costruite in due o tre pezzi inicastrati fra loro. Dovrei avere un disegno da qualche parte, se lo trovo lo posto...

Ciao Pino, i due disallieamenti sono i due che hai evidenziato, sono contento che sei riuscito a capire il perchè.

Un Saluto!!!!

Ciao daniel,

sì sono proprio quelli, domani provvedo a riposizionarli nella maniera corretta , grazie ancora.

Una saluto

Aggiornamento,

eliminati gli staminali 6 Av e 6 Pp che avevo invertiti



rifatti e riposizionati, ora si nota un più corretto allineamento all’attacco dei madieri



posizionati tutti i distanziatori, con una punta di vinilica con quella parte degli staminali che andrà eliminata



la barca capovolta, andrà rettificata, dove opportuno, ed eseguito l’angolo di quartabuono



i distanziatori saranno eliminati dopo la posa dei primi corsi di fasciame.

Un saluto

Un aiuto per il fasciame,

il modello dell'aurore ha 15 listelli per bordo, spessore mm. 0,7 circa e larghezza mm. 3,0 circa, scala 1:24; Il modello lo sto realizzando in scala 1:18, quindi il 50% più grande.

E' opportuno rispettare il numero di 15 listelli per bordo e quindi utilizzare listelli di circa mm. 1,0 x 4,0, o questa larghezza può risultare eccessiva per un modello abbastanza piccolo (cm. 27,5 di lunghezza ft e cm. 6,2 di sviluppo dalle ordinate maestre)?

Farò un unico fasciame che sarà poi colorato.

Il PDC di questa scialuppa di servizio della Tartana non porta le indicazioni o suggerimenti sulle misure, che bisogna ricavare dal disegno.

Buona giornata a tutti.

Ciao Pino , questa foto illustra come si poggiano i madierie forcacci sulla chiglia

buon modellismo
mozzo

Ciao onip volevo farti i complimenti per il tuo cantiere,molto interessante

Grazie mozzo, grazie gianni77,

non posso postare foto perché ora non sono a casa, dove ho tuttto, ho sistemato i due incintoni che sono sotto i morsetti per l'incollaggio, ma ho avuto una sorpresa per la qualità del noce, non è compatto ma fibroso, ed è stato molto delicato incollare gli incintoni che hanno oltretutto uno spessore di mm. 2; spero di poter procedere senza dover rischiare di rifare il tutto.

Avevo notato che la qualità del legno non era eccelsa ma ho sottovalutato la cosa utilizzandolo

Un saluto

Aggiornamento del cantiere,

ho definito i contorni dello scafo e consolidato con le cinte e i torelli, ora provvederò ad eseguire il fasciame con listelli mm. 1x4 rispettando i 15 corsi proposti dall’autore, che corrisponderebbero nella realtà a tavole di mm. 18 x 72, ecco lo stato attuale dello scafo:



non sono molto soddisfatto della qualità del noce che sfibra e rende difficoltosa la levigatura, rimangono sempre dei pelucchi, spero che con la pitturazione ed il relativo trattamento di preparazione mi aiutino a farli scomparire o a ridurli al minimo.

Un saluto

Ciao Pino, peccato per l'essenza che non ti soddisfa, comunque è un lavoro ben fatto, averi una richiesta se possibile, potresti postare una foto dove si vede bene il torello nella zona dei dritti? grazie buona continuazione.
Un Saluto!!!!!

Buona serata a tutti,

questi giorni non sono stato molto presente sul forum, perché ho navigato in rete soprattutto per visitare i post sulla “La Belle 1864” della quale mi è arrivata la monografia ed ho iniziato lo studio, e prima di poter iniziare il cantiere passerà del tempo, è comunque un bell’impegno.

Nel frattempo ho continuato con il cantiere della barca da pesca, anche se non con sufficiente concentrazione, scafo quasi finito:





Procederò con la colorazione con gli acrilici, bianco, verde brillante e nero, ed ho deciso di preparare il fondo con una mano di colla vinilica diluita al 50%, e non con primer, seguendo un tecnica che usano i pittori quando dipingono su tavola con colori acrilici, anzi nel colore loro usano mescolare anche un po’ di colla per migliorarne il fissaggio.

La colla diluita dovrebbe colmare la naturale porosità del legno, infilarsi anche tra i comenti, migliorando l’incollaggio del fasciame, e chiuderne le micro fessure, come un calafataggio.

Vedremo se il risultato sarà pari alle aspettative.

Un saluto

Si presenta veramente molto bene. Bravo Pino, avanti così. Ciao

Ciao Pino, è un peccato passare la vernice per come è venuta.
ciao

Ciao Pino, volevo chiederti se puoi postare delle foto con altre prospettive di questa zona dello scafo
perchè non riesco a capire se in questa zona l'andamento del fasciame forma una linea orizzontale alla chiglia od è solo l'effetto della foto, o se realmente deve mantenere una linea di questo tipo, grazie e complimenti per il lavoro fin qui fatto, anche se ho notato che hai avuto una certa difficoltà a far finire i corsi di fasciame nella battura o mi sbaglio?
Un Saluto!!!!!
PS: complimenti per la scelta del tuo prossimo modello.

Ciao Pino veramente bella complimenti.
un saluto
SAndro