Steam Drifter - Formidable (brggpl)

Ciao Gian Paolo,
se realizzerai la versione "moneta a vista" che suggerisce oldboy, dovrai anche illuminarci sulla sua realizzazione...... in scala 1:66 !!
Cmq, ti seguirò con piacere in quanto sto per iniziare la realizzazione, sempre con disegni da WEB, dell'Andrea Gail (quella di Geoge Clooney per intenderci).

Buon lavoro
Piero

ciao piero
ah! ah! sulla moneta stavo scherzando! era una curiosità.
però il sig. g.penzo (esperto e modellista veneto) ha messo una moneta da 1 centesimo sotto il piede dell'albero nella scassa di una paranza: era un modello in una scala enorme!
ti seguirò volentieri nel tuo nuovo cantiere: dovrò trovare un metoto per simulare lamiere!
saluti

Ciao Gianpiero , si esiste un procedimento

Buona giornata a tutti
Iniziano i lavori in legno.
Qui sotto il taglio dei compensati: chiglia, ordinate, distanzieri e riempitori vari (poppa e prua).

Preparazione dei bordi delle 13 false ordinate con rifinitura del perimetro e angolo di quartobono.

Montaggio degli elementi con l’inserimento dei 2 tondini (d.3 mm) di irrigidimento (anche con funzione di controllo sulle ortogonalità e sui parallelismi).

Il montaggio delle ordinate sulla chiglia è facilitato con le righe di riferimento colorate per essere sicuri dell’allineamento. Sul bordo di ogni ordinata sono indicate le posizioni dei listelli da rastremare “matematicamente”.
Qui due immagini finali dell’ossatura dello scafo.

Da notare che essendo lo scafo appoppato il perimetro delle ultime due ordinate a poppa tende ad aumentare (come era già successo in modo più evidente sulla Jolie Brise).

Come vedete il procedimento è il medesimo utilizzato nei lavori precedenti.
L’unico problemino è stato l’incollaggio (vinavil diluito) del disegno sul compensato della chiglia.
Essendo questa lunga più di 40 cm. e spessa 2 mm, è uscita una bella deformazione che avrei dovuto prevedere e che ho pazientemente eliminato.
Grazie dell’attenzione e saluti a tutti.

Ciao Gian Paolo….finalmente un po’ di segatura!!....era ora…
Le stampe delle ordinate e chiglia con tutte le linee di riferimento sicuramente sono utilissime…anche in fase di rivestimento con il fasciame.
Riguardo all’incollaggio della carta su una superficie in legno così ampia con vinavil credo sia normale come tu stesso hai detto… La prossima volta magari prova ad esempio con la colla in stick o anche un banale mastice?...in teoria non dovrebbero svergolarti il legno.
Un saluto e alla prossima…

Ciao Gian Paolo , lavoro appassionate , ti seguo in silenzio , così imparo e magari riesco a carpire qualche segreto sulle lavorazioni.
Complimenti
ciao Claudio

Semaforo rosso spento, alè! partito! Confermo la praticità dlla colla stick (coccoina, per quelli con più di 18 anni come noi...). ciao. oldboy
p.s.: il disegno come lo hai fatto tu aiuta veramente molto la costruzione! L'esperienza non è acqua...

ciao
tu quoque non mi leggete quando si incolla carta su di un legno sottile con vinavil
bisogna inumidire il lato opposto se non sii vogliono curve.
ciao ENRICO

buongiorno e grazie a tutti per l'attenzione.
ho usato la vinavil perchè volevo essere sicuro di mantenere incollati i bordi della carta anche lavorandoci sopra. con la coccoina e gli stik a lungo andare, i bordi si sollevavano e si staccavano e addio ai miei "segnalini". certo che avrei dovuto ricordarmi di quello che dice enrico (oppure incollare un altro foglio dalla parte opposta).
comunque la coccoina è buona.... anche da sniffare!

Ciao Gian Paolo, innanzi tutto complimenti per il cantiere!!
Il sistema di incollare un foglio dalla parte opposta è una tecnica che si usa regolarmente sui pannelli di compensato che vengono rivestiti di laminato plastico, eseguendo l'incollaggio di un foglio di "melaminico" chiamato appunto di compensazione sulla faccia opposta.
Buon proseguimento.

Buona giornata a tutti
@armando: grazie mille
Per quando riguarda il fasciame non vi sono stati problemi di esecuzione. Il fasciame è realizzato quasi interamente con listelli 3x1 di tiglio salvo un paio di listelli 4x1 il tutto fissato con mollette, spilli e elastici. In totale vi sono 24 corsi per bordo, come nella realtà. La rastrematura è stata fatta seguendo le “tacche” previste sul disegno di ogni ordinata.
Dopo aver fissato i primi 2 listelli in corrispondenza della chiglia e del ponte, sono ritornato alla chiglia e quindi ho terminato dall’alto.


Come previsto a poppa ho dovuto aggiungere un corto listello interrotto in corrispondenza delle ultime due ordinate.
Unica particolarità da simulare è il rigonfiamento in corrispondenza dell’asse dell’elica realizzato con degli spessori sagomati e incollati sul compensato della chiglia. Salvo per la zona di poppa, il fasciame in questo caso non ha presenta “svergolamenti” o torsioni insidiose.


Da notare il lungo tagliamare diritto che diventerà verticale in assetto e lo sbalzo dello specchio di poppa.
Procedendo con il lavoro mi sto accorgendo della ingombrante lunghezza di questo peschereccio rapportata alle più maneggevoli barchette che ho fatto finora: lo scafo è anche più lungo di quello del bovo.

Grazie dell’attenzione e saluti a tutti.

Stai procedendo alla grande, buon lavoro.
ciao

Ciao Gianpaolo complimenti
Claudio

ciao Gian Paolo sto seguendo in modo appassionato il tuo passo passo , preciso e pieno di notizie ,complimenti ! Ciao Giovanni

Ciao, concordo con picogiò...i tuoi lavori son sempre ben sviluppati con ordine e metodo...
Cmq sei andato avanti bene, hai già finito il fasciame....

Come previsto a poppa ho dovuto aggiungere un corto listello interrotto in corrispondenza delle ultime due ordinate.

io non lo vedo....dov'è??...ma hai fatto il solito incastro a unghia?...

Un saluto,
Andrea

buona serata!
@vincenzo e @claudio: grazie!
@giovanni: che piacere rivederti anche su questo cantiere!
@andrea: non ho fatto "unghie" sullo scafo perchè poi colorando non si vedrebbero, ma, se vinco la pigrizia, le farò sul ponte.
grazie a tutti e saluti

anche questo cantiere merita assai ...ti seguo Gianpaolo i pescherecci mi sono sompre piaciuti.... Giovannino

Buona giornata a tutti (anche se piovosa)
@ giovannino: Grazie, sono contento che ti piacciano i pescherecci. Questo è un po’ strano. Ricambio i complimenti.
L’impavesata di questa imbarcazione mi ha dato un po’ di problemini, dovendo realizzare il fasciame distaccato rispetto al piano del ponte.
E’ la prima volta che mi capita una cosa del genere. Per facilitare il deflusso delle acque dal ponte è previsto praticamente un ombrinale continuo da poppa a prua (sul modello sono circa 5 decimi di altezza). In aggiunta vi sono comunque due aperture(per bordo) più gradi e dotate di griglie.
In genere sui modelli fatti fin qui, il primo listello dell’impavesata (quello a livello trincarino) veniva incollato di costa al fasciame sottostante e i falsi scalmotti (quelli delle false ordinate) servivano per mantenere la curvatura. Questa volta ho dovuto seguire (in parte!) il procedimento costruttivo reale ossia montare prima i veri scalmotti.
Quindi ho seguito questo procedimento:
- montato il falso ponte dopo averlo “affettato” per mantenere il cavallino, curvate le fette per il bolzone e prevedendo gli scassi per gli scalmotti,

(particolare della poppa con gli scassi per gli scalmotti)

- incollaggio di alcuni scalmotti “strategici” mantenendo ancora quelli falsi,
- montaggio del fasciame dell’impavesata direttamente sugli scalmotti reali utilizzando dei distanzieri rispetto al livello del trincarino,

- tolti i falsi scalmotti (mantenuti fin qui solo come sagoma), completamento con tutti i reali scalmotti e con le tavole tra di essi (non è un trincarino vero e proprio).

Ragionando col senno del poi, potevo disegnare da subito le ordinate senza i falsi scalmotti (evitandone la distruzione successiva) e preparare una specie di dima per un più preciso e agevole posizionamento di tutti gli scalmotti.
Qui un particolare in corrispondenza del rinforzo per l’occhio di cubia: manca la chiusura con impiallacciatura dove sarà riportato il nome della barca e il tutto va ben rifinito.

L’impavesata è costituita da 3 listelli: 2 corsi da 2x0,5 e quello centrale sagomato e ricavato da listello 4x1. Gli scalmotti (n.33x2) sono quadrelli da 2x2. La parte di chiglia in compensato rimasta a vista è stata rivestita con impiallacciatura da 0,6.
Grazie dell’attenzione e saluti a tutti.

Ciao Gianpaolo, ottima spiegazione dei vari passaggi per la realizzazione dell'impavesata, che a dire la verità non avevo mai visto neanch'io un'apertura da prua a poppa per il deflusso dell'acqua, vedo anche che ti sei fatto un bel dremel nuovo.....o sbaglio?
Un Salutone!!!!

Ciao Gian Paolo, bravo maaaa …mi sono un po’ perso con le immagini…

Dici di aver “affettato” il ponte per mantenere il cavallino.
A mio parere non so se può essere una buona cosa perché rischi di avere un andamento non più continuo da poppa a prua ma (ovviamente dipende dalla curvatura) a “spezzate”
L’alternativa potrebbe essere quella (non testata cmq) di mantenerlo intero e se la curvatura è eccessiva e il legno "non ne ha più", applicare dei piccoli tagli con il cutter in modo da permettere al legno (immagino sia multistrato quello che hai usato per il ponte) di "stirarsi" con più facilità…ovviamente è da verificare…ma non penso sia sbagliata come strada…

L’ombrinale continuo da prua a poppa…mannaggia….proprio una bella fessura!!...ma il tavolato del ponte allora dovrà montare sopra a quello del fasciame laterale giusto?...altrimenti filtrerebbe acqua di sotto… Questo suppongo tu l’abbia già considerato…


Un salutone

ciao
x Magna tagliare longitudinalmente il ponte è una prassi normale nei piccoli scafi
quanto al fasciame del ponte finisce contro al trincarino non ricopre il fasciame dello scafo
Scusa l'intervento GP
ciao ENRICO

ciao a tutti , l'ombrinale continuo è una necessità nel mare del nord quando c'è tempesta,, bisogna scaricare velocemente tutta l'acqua che sale a bordo per prepararsi a riceverne presto tanta ancora . Ciao Giovanni

ciao a tutti
Nel fare i complimenti a Gian Paolo per il bellissimo lavoro, che seguo, mi inserisco solo a titolo di curiosità per far seguito a quando detto da Giovanni sulla pericolosità del Nord Atlantico. Molti avranno notato, sulle fiancate delle navi da carico il disegno riportato in figura.

Si tratta delle “Plimsoll mark”, ovvero delle Marche di Bordo Libero, che prendono il nome da un parlamentare inglese il quale, studiando le cause di numerosi sinistri marittimi, le mise a punto e ne impose l’uso. Le marche di bordo libero indicano la posizione della massima linea di galleggiamento che quella nave può assumere sotto carico in acque e stagioni diverse:
TF = Tropical Fresh Water, F = Fresh Water, T = Tropical Zone, S = Summer,
W = Winter, WNA = Winter North Atlantic
L’ultima marca, per la navigazione nel Nord Atlantico nei mesi invernali, è la più bassa, perché (anche in considerazione della bassa salinità e quindi del forte affondamento dello scafo) alla nave deve essere assicurata la massima riserva di spinta e quindi il massimo bordo libero, in considerazione della pericolosità di quelle acque.
ciao. enzo

buona serata!
@ daniel: il mio vecchio minicraft mi ha definitivamente abbandonato e per ora ho dovuto comprare un dremel
@ andrea e @enrico: mi è sempre difficile mantenere contemporaneamente il bolzone e il cavallino con un unico foglio di compensato. non avevo pensato ai "taglietti".
in effetti la discontinuità del falso ponte è stata eliminata proprio nella zona di poppa della foto (lavorando di fresa, stucco e cartavetro) dove la "fetta" è più lunga.
nelle altre "fette" (sono meno di 3 cm) non ho reputato necessiario intervenire, confidando sulla relativa rigidezza dei listelli del fasciame.
in questo scafo non c'è un trincarino (continuo) vero e proprio, ma solo delle tavole "di chiusura" tra uno scalmotto e l'altro allo stesso livello del fasciame.
vi posto un mio disegno aggiornato del modello per rendere l'idea:

e una illustrazione tratta dal libro di riferimento dove si vede la "chiusura" tra gli scalmotti:

@enzo: grazie dell'intervento: ecco un nuovo termine che inserisco nel ns glossario!
grazie ancora a tutti e saluti

Ciao a tutti...Gianpaolo, ora con le ultime immagini la cosa mi è più chiara...

@picogiò,enzo....vedi vedi quante cose nuove e interessanti...

@enrico: io non ne ho mai avuto bisogno al momento per posare i ponti...diciamo che ho riportato un'esperienza usata per formare il depron sugli aeromodelli...
Cmq hai ragione...dimenticavo l'esistenza del trincarino grazie...