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Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
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Forum Scuola di Modellismo :: Modellismo Statico :: Navimodellismo :: Architettura navale antica - Modellismo d'arsenale :: Maestri d'ascia :: In cantiere
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Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Ciao Gino!
Ci hai lasciato comunque delle splendide immagini ed un modello invidiabile e di pregio!
Ti aspettiamo con ansia!
Giampiero
Ci hai lasciato comunque delle splendide immagini ed un modello invidiabile e di pregio!
Ti aspettiamo con ansia!
Giampiero
giampieroricci- Forumnauta
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Claudio, Giampiero, Vi ringrazio veramente tanto. Ci terremo in ogni caso in contatto. Un caro saluto.
_________________
Da piccolo ero molto attratto da tutto ciò che raffigurasse riproduzioni miniaturizzate;
principalmente affascinato dai vascelli con i loro cannoni, le loro vele e tutto quel groviglio di fili di cui non capivo molto e mi chiedevo se fossero veramente tutti necessari.
gino arcuri- Utente sostenitore
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
No! Non riesco proprio a starmene con le mani in mano come si suol dire, anche se gli impegni in questo periodo non mancano; ma quando sento la necessità di rilassarmi un po’, automaticamente mi rifugio in quel particolare mondo fantastico che conosciamo benissimo.
Il cantiere è stato smantellato, le apparecchiature sono state ben impacchettate, ma con il minimo indispensabile cerco di dedicarmi, quando ho un po’ di tempo, alla realizzazione di qualche accessorio; pensavo per esempio alle micro lanterne, alle botti e perché no ad una eventuale realizzazione della raffigurazione di Cristoforo Colombo (?), il tutto ovviamente in scala.
Incominciamo con le :
Lanternine per la Santa Maria
Vorrei realizzare della lanternine e predisporle per averle funzionanti, cioè poterle illuminarle con un sistema tale che una volta montate all’interno degli ambienti dello scafo non richiedano nel tempo manutenzione.
Micro lampade o led, prima o poi esauriscono la loro funzionalità e verrebbe vanificato tutto il lavoro che si andrebbe a fare, non avendo la possibilità di poterle sostituire.
Già all’apertura del cantiere preannunciavo di volere effettuare l’illuminazione con la fibra ottica (sintetica, non vetrosa, per ovvi motivi di praticità di lavorazione).
In effetti ciò che verrebbe fissato all’interno dello scafo sarebbe composto da una serie di fili di plastica (le fibre), mentre gli altri elementi, che compongono il sistema di illuminazione e soggetti a manutenzione o sostituzione come l’ illuminatore ed il trafo, rimarrebbero all’esterno dello scafo, quindi sempre accessibili.
Sulle navi in legno il nemico principale è sempre stato il rischio di un incendio, per cui in effetti si era costretti o meglio obbligati a muoversi nel buio, permettendo l’uso delle lanterne solo in determinati ambienti privilegiati o dove fosse indispensabile.
Nel ns. modello, ci prenderemo la licenza di inserire diverse lanterne, per cercare di dare una certa atmosfera in ogni ambiente.
Si usavano molto probabilmente delle lampade ad olio o dei ceri, ma in ogni caso la luce emessa era indubbiamente giallognola; particolare importante per la scelta della tonalità di luce che andremo poi ad impiegare.
La realizzazione delle lanternine, in scala, rappresenta un pò il problema cruciale.
Le lanterne potevano essere rotonde o quadrate e da alcune rappresentazioni iconografiche sembra che all’epoca colombiana fossero principalmente rotonde.
Presumendo che la loro misura possa essere stata di circa 20/30 centimetri di altezza, in scala 1:36 avremmo circa 5/8 millimetri.
Realizzare delle lanternine di meno di un centimetro e di volerle poi illuminare mi sembra un’impresa abbastanza ardua, ma quantomeno ci proveremo.
Quale materiale usare per la loro realizzazione? Gli elementi costituenti la gabbietta saranno stati di un paio di centimetri di larghezza, quindi in scala sotto il millimetro!!!
Metallo o legno? E se metallo: ottone o rame?
Devo ancora decidere.
Di seguito Vi mostro alcune prove effettuate con una lanternina della Amati:
Non so quando e se riuscirò a continuare, ma sicuramente Vi terrò aggiornati.
Un abbraccio a tutti. Gino
Il cantiere è stato smantellato, le apparecchiature sono state ben impacchettate, ma con il minimo indispensabile cerco di dedicarmi, quando ho un po’ di tempo, alla realizzazione di qualche accessorio; pensavo per esempio alle micro lanterne, alle botti e perché no ad una eventuale realizzazione della raffigurazione di Cristoforo Colombo (?), il tutto ovviamente in scala.
Incominciamo con le :
Lanternine per la Santa Maria
Vorrei realizzare della lanternine e predisporle per averle funzionanti, cioè poterle illuminarle con un sistema tale che una volta montate all’interno degli ambienti dello scafo non richiedano nel tempo manutenzione.
Micro lampade o led, prima o poi esauriscono la loro funzionalità e verrebbe vanificato tutto il lavoro che si andrebbe a fare, non avendo la possibilità di poterle sostituire.
Già all’apertura del cantiere preannunciavo di volere effettuare l’illuminazione con la fibra ottica (sintetica, non vetrosa, per ovvi motivi di praticità di lavorazione).
In effetti ciò che verrebbe fissato all’interno dello scafo sarebbe composto da una serie di fili di plastica (le fibre), mentre gli altri elementi, che compongono il sistema di illuminazione e soggetti a manutenzione o sostituzione come l’ illuminatore ed il trafo, rimarrebbero all’esterno dello scafo, quindi sempre accessibili.
Sulle navi in legno il nemico principale è sempre stato il rischio di un incendio, per cui in effetti si era costretti o meglio obbligati a muoversi nel buio, permettendo l’uso delle lanterne solo in determinati ambienti privilegiati o dove fosse indispensabile.
Nel ns. modello, ci prenderemo la licenza di inserire diverse lanterne, per cercare di dare una certa atmosfera in ogni ambiente.
Si usavano molto probabilmente delle lampade ad olio o dei ceri, ma in ogni caso la luce emessa era indubbiamente giallognola; particolare importante per la scelta della tonalità di luce che andremo poi ad impiegare.
La realizzazione delle lanternine, in scala, rappresenta un pò il problema cruciale.
Le lanterne potevano essere rotonde o quadrate e da alcune rappresentazioni iconografiche sembra che all’epoca colombiana fossero principalmente rotonde.
Presumendo che la loro misura possa essere stata di circa 20/30 centimetri di altezza, in scala 1:36 avremmo circa 5/8 millimetri.
Realizzare delle lanternine di meno di un centimetro e di volerle poi illuminare mi sembra un’impresa abbastanza ardua, ma quantomeno ci proveremo.
Quale materiale usare per la loro realizzazione? Gli elementi costituenti la gabbietta saranno stati di un paio di centimetri di larghezza, quindi in scala sotto il millimetro!!!
Metallo o legno? E se metallo: ottone o rame?
Devo ancora decidere.
Di seguito Vi mostro alcune prove effettuate con una lanternina della Amati:
Non so quando e se riuscirò a continuare, ma sicuramente Vi terrò aggiornati.
Un abbraccio a tutti. Gino
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Da piccolo ero molto attratto da tutto ciò che raffigurasse riproduzioni miniaturizzate;
principalmente affascinato dai vascelli con i loro cannoni, le loro vele e tutto quel groviglio di fili di cui non capivo molto e mi chiedevo se fossero veramente tutti necessari.
gino arcuri- Utente sostenitore
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Ciao Gino....capiti proprio a fagiulo!
Io non ci ho ancora pensato per bene (mi riferisco alla mia lanterna sulla royal) ma suppongo che su quelle dimensioni convenga lavorare con lamierini/filo di ottone... Ti terrò d'occhio cmq per vedere cosa combini perchè so che lavori sempre bene.
A dire il vero ero quasi tentato a costruirmi un bromografo...vedo che potrebbe tornar utile in molti particolari molto piccoli...quasi quasi.... ...che ne pensi?...probabilmente si farebbe molta meno fatica e il risultato sarebbe immagino molto buono!...
Un saluto
Io non ci ho ancora pensato per bene (mi riferisco alla mia lanterna sulla royal) ma suppongo che su quelle dimensioni convenga lavorare con lamierini/filo di ottone... Ti terrò d'occhio cmq per vedere cosa combini perchè so che lavori sempre bene.
A dire il vero ero quasi tentato a costruirmi un bromografo...vedo che potrebbe tornar utile in molti particolari molto piccoli...quasi quasi.... ...che ne pensi?...probabilmente si farebbe molta meno fatica e il risultato sarebbe immagino molto buono!...
Un saluto
Ospite- Ospite
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
E si è dura stare fermi, bella lanternina.
ciao
ciao
_________________
L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare.
(George Bernard Shaw)
cvincenzo54- Collaboratore sostenitore
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
e vabbè....... mi fate fare sempre la figura dell'ignorantone...... Ma che cavolo è un "bromografo" e soprattutto a che serve????
Sapete com'è: metti caso ne avessi urgente bisogno!
Sapete com'è: metti caso ne avessi urgente bisogno!
giampieroricci- Forumnauta
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Andrea, Vincenzo, Giampiero, grazie per i vs. interventi.
Andrea, il bromografo lo conosco solo teoricamente, ma non ne ho mai fatto uso, bisognerebbe provare. Oggi comunque non sarebbe nemmeno necessario effettuare il preliminare trattamento della fotoincisione in quanto esistono dei fogli in PNP (press and peel) completi di una particolare pellicola sulla quale si fotocopia direttamente il master. Servirebbe solo la vaschetta per l’incisione con percloruro ferrico; e qualora non fosse necessario la termostatazione, sarebbe sufficiente anche una semplice vaschetta in vetro.
Giampiero, magari avessimo la capacità di conoscere tutto; c’è sempre una prima volta in cui ognuno di noi si trova ad affrontare qualcosa di nuovo.
Non sono un esperto di quanto in oggetto, anzi invito Andrea a pronunciarsi se può essere ulteriormente esplicativo; in linea di massima il bromografo è uno strumento utilizzato per la fotoincisione in fotografia ed in elettronica e può tornare molto utile quando c’è da riprodurre particolari molto piccoli partendo da un disegno. Ciao
Andrea, il bromografo lo conosco solo teoricamente, ma non ne ho mai fatto uso, bisognerebbe provare. Oggi comunque non sarebbe nemmeno necessario effettuare il preliminare trattamento della fotoincisione in quanto esistono dei fogli in PNP (press and peel) completi di una particolare pellicola sulla quale si fotocopia direttamente il master. Servirebbe solo la vaschetta per l’incisione con percloruro ferrico; e qualora non fosse necessario la termostatazione, sarebbe sufficiente anche una semplice vaschetta in vetro.
Giampiero, magari avessimo la capacità di conoscere tutto; c’è sempre una prima volta in cui ognuno di noi si trova ad affrontare qualcosa di nuovo.
Non sono un esperto di quanto in oggetto, anzi invito Andrea a pronunciarsi se può essere ulteriormente esplicativo; in linea di massima il bromografo è uno strumento utilizzato per la fotoincisione in fotografia ed in elettronica e può tornare molto utile quando c’è da riprodurre particolari molto piccoli partendo da un disegno. Ciao
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Da piccolo ero molto attratto da tutto ciò che raffigurasse riproduzioni miniaturizzate;
principalmente affascinato dai vascelli con i loro cannoni, le loro vele e tutto quel groviglio di fili di cui non capivo molto e mi chiedevo se fossero veramente tutti necessari.
gino arcuri- Utente sostenitore
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Ciao Gino, mi piace molto la lanterna, bella.... non dirlo ad Andrea, altrimenti ci resta male della sua..... ah ah ah dai che scherzo. Meno male che tu riesci a fare qualcosa in questo periodo, io praticamente sono fermo. Non vedo l'ora di riprendere.
Un Salutone!!!!!
Un Salutone!!!!!
Forlani daniel- Utente sostenitore
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Ciao, io il bromografo l'ho costruito ed è veramente utile, in elettronica e non solo. Ho preso un vecchio scanner, l'ho sventrato di tutto e poi ci ho sistemato 4 tubi al neon ultravioletti, sotto al fondo l'ho rivestito con una pellicola di alluminio aderente per fare da riflettore per la luce. Siccome i tempi di esposizione sono importantissimi, ho posizionato i 4 tubi ad una distanza dal vetro dello scanner a 3 cm, in questo modo sono sufficienti 2 minuti circa di esposizione. Per lo sviluppo, una volta fotoinciso, ho usato acqua e soda al 7%, non di più altimenti la soda mangia tutto il disegno impresso. Per le basette ramate sono andato in una ditta che fa circuiti stampati, ho chiesto degli scarti e mi hanno regalato una cinquantina di chili di basette singola edoppia faccia, delle strisce di 20cmx60cm. Per l'incisione invene ipercloruro ferrico, alle fiere di elettronica, un litro 5 euro e basta una vita. Se volete altre spigazioni chiedete pure, ciao a tutti
francolino- Utente Appassionato
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Ciao ragazzi....purtroppo non ne so molto neanche io...poco e a livello teorico.
Francolino l'ha già usato e quindi ne saprà sicuramente di più.
Viene usato per realizzare i circuiti elettronici e consiste se non sbaglio in lampade UVA che vanno a impressionare la basetta di rame trattata precedentemente con il photoresist (può essere positivo e o negativo) "mascherata" da una stampa su lucido di ciò che si vuol ottenere (in sostanza si tratta la basetta di rame con lo spray photoresist o si usano già fogli PNP come ha detto gino, ci si appoggia sopra il lucido con la stampa e si espone il tutto a luce UVA...).
Poi si toglie il lucido e si lascia a bagno il tutto in determinate sostanze che corrodono il metallo.
Questo a parole povere...giusto per rendere l'idea.
Per la lampada ad esempio sarebbe interessante fare gli sviluppi della zona conica (parte superiore) e quella cilindrica retinata .
Una volta eseguita la corrosione ti rimangono in mano i particolari che andresti a saldare più agevolmente.
Il vantaggio è quello di ottenere particolari molto piccoli e ben definiti....
Tutto sta cmq a far pratica e soprattutto provarci...io prima o poi me lo fò
PS: francolino magari se ti va e hai voglia/tempo potresti creare un topic con le foto del tuo bromografo e la sequenza delle operazioni e dei prodotti che usi...così magari le persone che non lo conoscono potrebbero seguirti meglio e magari iniziare ad utilizzare questa tecnica....
@Daniel....ehh...lo so...ho capito che la mia lanterna è nà ciofeka!! ....proverò a rifarla dai....
Ho giusto un amico che ha un bromografo...magari me lo faccio prestare e provo così vediamo cosa si riesce ad ottenere con questo sistema....
Francolino l'ha già usato e quindi ne saprà sicuramente di più.
Viene usato per realizzare i circuiti elettronici e consiste se non sbaglio in lampade UVA che vanno a impressionare la basetta di rame trattata precedentemente con il photoresist (può essere positivo e o negativo) "mascherata" da una stampa su lucido di ciò che si vuol ottenere (in sostanza si tratta la basetta di rame con lo spray photoresist o si usano già fogli PNP come ha detto gino, ci si appoggia sopra il lucido con la stampa e si espone il tutto a luce UVA...).
Poi si toglie il lucido e si lascia a bagno il tutto in determinate sostanze che corrodono il metallo.
Questo a parole povere...giusto per rendere l'idea.
Per la lampada ad esempio sarebbe interessante fare gli sviluppi della zona conica (parte superiore) e quella cilindrica retinata .
Una volta eseguita la corrosione ti rimangono in mano i particolari che andresti a saldare più agevolmente.
Il vantaggio è quello di ottenere particolari molto piccoli e ben definiti....
Tutto sta cmq a far pratica e soprattutto provarci...io prima o poi me lo fò
PS: francolino magari se ti va e hai voglia/tempo potresti creare un topic con le foto del tuo bromografo e la sequenza delle operazioni e dei prodotti che usi...così magari le persone che non lo conoscono potrebbero seguirti meglio e magari iniziare ad utilizzare questa tecnica....
@Daniel....ehh...lo so...ho capito che la mia lanterna è nà ciofeka!! ....proverò a rifarla dai....
Ho giusto un amico che ha un bromografo...magari me lo faccio prestare e provo così vediamo cosa si riesce ad ottenere con questo sistema....
Ospite- Ospite
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Se può essere d'aiuto su questo sito (USA):
micro-mark-pro-etch-photo-etch-system-export-version,8347.html
si trova ad un prezzo molto interessante un kit completo per il processo di bromografia. Il sito, inoltre, è una straordinaria fonte di particolarissimi articoli ed attrezzature per il modellismo. Ciao
micro-mark-pro-etch-photo-etch-system-export-version,8347.html
si trova ad un prezzo molto interessante un kit completo per il processo di bromografia. Il sito, inoltre, è una straordinaria fonte di particolarissimi articoli ed attrezzature per il modellismo. Ciao
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Da piccolo ero molto attratto da tutto ciò che raffigurasse riproduzioni miniaturizzate;
principalmente affascinato dai vascelli con i loro cannoni, le loro vele e tutto quel groviglio di fili di cui non capivo molto e mi chiedevo se fossero veramente tutti necessari.
gino arcuri- Utente sostenitore
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
O.T.
Ciao ragazzi quello descritto da Andrea è corretto è un procedimento che si utilizzava per la maggiore negli anni 80/90 per prototipazioni ci cs (circuiti stampati) su vetronite ramata ora si utilizza un pò meno ma può essere utilizzato per crearsi fotoincisioni in metallo.In questo caso invece di utilizzare il percloruro ferrico utilizzi acido cloridrico uso "casalingo" per corrodere l'ottone.
fineO.T.
scusa Gino, complimenti ti seguo sempre
ciao Claudio
Ciao ragazzi quello descritto da Andrea è corretto è un procedimento che si utilizzava per la maggiore negli anni 80/90 per prototipazioni ci cs (circuiti stampati) su vetronite ramata ora si utilizza un pò meno ma può essere utilizzato per crearsi fotoincisioni in metallo.In questo caso invece di utilizzare il percloruro ferrico utilizzi acido cloridrico uso "casalingo" per corrodere l'ottone.
fineO.T.
scusa Gino, complimenti ti seguo sempre
ciao Claudio
Marini Claudio- Collaboratore sostenitore
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Ciao magna, appena mi riesce lo farò senz'altro, ma apro un topic in attrezzi autocostruiti o lo posso fare qui? dovrei leggermi le regole ma se qualcuno me lo dice facciamo prima, grazie
francolino- Utente Appassionato
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Ciao Lino, a me farebbe piacere se continuassi qui, ma nel rispetto delle regole è corretto ed è di rilevanza molto più elevata, anche per te, se apri un topic ad hoc. Grazie. Ciao
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principalmente affascinato dai vascelli con i loro cannoni, le loro vele e tutto quel groviglio di fili di cui non capivo molto e mi chiedevo se fossero veramente tutti necessari.
gino arcuri- Utente sostenitore
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Ciao Francolino l'argomento è interessante, ma è opportuno che tu apra un topic tutto tuo in questa sezione (vedrai che l'argomento interesserà a molti ed avrai modo di costruire una buona discussione)
http://www.forumscuoladimodellismo.com/f30-attrezzi-autocostruiti
mentre il regolamento del forum lo trovi qui
http://www.forumscuoladimodellismo.com/t274-regolamento-del-forum
non scrivermi "dovrei leggermi le regole però" è corto....è una paginetta
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ATTENTI!!!! IO SONO L'IMMODERATORE!!!
Regolamento Forum: http://www.forumscuoladimodellismo.com/regolamento-f8/regolamento-del-forum-t274.htm
Guida pubblicazione video e immagini: http://www.forumscuoladimodellismo.com/guida-alla-pubblicazione-delle-immagini-f12/
E-mail moderazione: moderazione@scuoladimodellismo.it[img][/img]
lellosauro- Moderatore
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Cristoforino
Mettendo un attimo da parte le lanternine, in quanto in attesa del materiale occorrente ordinato, voglio cimentarmi nella realizzazione di una sculturina “in scala” di Cristoforo Colombo.
Sarebbe una cosa meravigliosa avere un Cristoforino sul ponte del casseretto che scruta l’orizzonte; su un sito dove sono rappresentate e realizzate delle vere opere d’arte per l’alta precisione nelle rifiniture di soldatini e figurini vari, ho in effetti chiesto se ci fosse la possibilità di commissionare un Cristoforo in scala, ma per i prezzi non adeguati alla mia portata, ho deciso di effettuare personalmente qualche prova. Mi auguro solo che non ne venga fuori qualche sgorbio impresentabile, ma quantomeno voglio togliermi lo sfizio di provarci.
Per la scelta della figura da rappresentare ho trovato qualcosa su un sito dove vengono pubblicati disegni per ragazzi da colorare: disegnicolorare.com
Ho ricavato il disegno che rappresenta il soggetto da riprodurre e dopo alcune prove ho ottenuto il disegno nella scala esatta desiderata 1:36
[img][/img]
Come primo passo ho eseguito lo scheletro in filo di ottone cercando di rispettare le proporzioni del corpo raffigurate sul disegno
[img][/img][img][/img][img][/img]
Successivamente, seguendo un vecchissimo metodo, ho cercato di dare un aspetto plastico avvolgendo del filo da fissare poi con un po’ di colla vinilica.
[img][/img]
Il rivestimento con il filo è appunto solo una prova; va rifatto in quanto deve essere molto meno carico volendo continuare con lo stucco che avrà un suo spessore.
Per continuare o meglio incominciare la sculturina, ho ordinato la pasta modellante Super Sculpey; per cui in attesa che arrivi, devo interrompere anche questo interessante diversivo.
Comunque Vi prego di non meravigliarVi se all’improvviso non mi farò sentire per lunghi periodi: sto sfruttando veramente i ritagli di tempo, e continuerò se riuscirò a trovarne.
Un caro saluto a tutti. A presto
Mettendo un attimo da parte le lanternine, in quanto in attesa del materiale occorrente ordinato, voglio cimentarmi nella realizzazione di una sculturina “in scala” di Cristoforo Colombo.
Sarebbe una cosa meravigliosa avere un Cristoforino sul ponte del casseretto che scruta l’orizzonte; su un sito dove sono rappresentate e realizzate delle vere opere d’arte per l’alta precisione nelle rifiniture di soldatini e figurini vari, ho in effetti chiesto se ci fosse la possibilità di commissionare un Cristoforo in scala, ma per i prezzi non adeguati alla mia portata, ho deciso di effettuare personalmente qualche prova. Mi auguro solo che non ne venga fuori qualche sgorbio impresentabile, ma quantomeno voglio togliermi lo sfizio di provarci.
Per la scelta della figura da rappresentare ho trovato qualcosa su un sito dove vengono pubblicati disegni per ragazzi da colorare: disegnicolorare.com
Ho ricavato il disegno che rappresenta il soggetto da riprodurre e dopo alcune prove ho ottenuto il disegno nella scala esatta desiderata 1:36
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Come primo passo ho eseguito lo scheletro in filo di ottone cercando di rispettare le proporzioni del corpo raffigurate sul disegno
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Successivamente, seguendo un vecchissimo metodo, ho cercato di dare un aspetto plastico avvolgendo del filo da fissare poi con un po’ di colla vinilica.
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Il rivestimento con il filo è appunto solo una prova; va rifatto in quanto deve essere molto meno carico volendo continuare con lo stucco che avrà un suo spessore.
Per continuare o meglio incominciare la sculturina, ho ordinato la pasta modellante Super Sculpey; per cui in attesa che arrivi, devo interrompere anche questo interessante diversivo.
Comunque Vi prego di non meravigliarVi se all’improvviso non mi farò sentire per lunghi periodi: sto sfruttando veramente i ritagli di tempo, e continuerò se riuscirò a trovarne.
Un caro saluto a tutti. A presto
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gino arcuri- Utente sostenitore
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Semplice ed efficace questo metodo ....grazie mi tornerà utile, ma intravedo una problematica: colombo non aveva l'uncino!!
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lellosauro- Moderatore
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Ciao Gino, molto interessante !!
Visto che il tuo metodo è particolare, secondo me varrebbe la pena che tu aprissi un nuovo argomento, dedicato alla realizzazione di Colombo, nella sezione figurini http://www.forumscuoladimodellismo.com/f115-figurini così darai la possibilità agli interessati di seguirne le fasi realizzative.
Un saluto e complimenti per come sta proseguendo il tuo cantiere.
Visto che il tuo metodo è particolare, secondo me varrebbe la pena che tu aprissi un nuovo argomento, dedicato alla realizzazione di Colombo, nella sezione figurini http://www.forumscuoladimodellismo.com/f115-figurini così darai la possibilità agli interessati di seguirne le fasi realizzative.
Un saluto e complimenti per come sta proseguendo il tuo cantiere.
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Armando
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Armando54- Moderatore sostenitore
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
La tecnica di avvolgere la struttura con del filo mi è davvero nuovo!
Ti seguirò senz'altro così come ti ho sempre seguito nella realizzazione della Santa Maria.
Riguardo all'ultima foto, non so se è dovuto alla fotografia ma mi sembra che il braccio sinistro, quella che regge il binocolo sia anatomicamente troppo corto.
Ti seguirò senz'altro così come ti ho sempre seguito nella realizzazione della Santa Maria.
Riguardo all'ultima foto, non so se è dovuto alla fotografia ma mi sembra che il braccio sinistro, quella che regge il binocolo sia anatomicamente troppo corto.
ErPiotta71- Forumnauta
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Ciao gino....ho notato che su un forum americano lo usano in molti il Super Sculpey e fanno cose di tutto rispetto.
Son curioso di vedere come viene e sicuramente ti farò delle domande in merito al prodotto...
Ottimo sistema anche quello dello scheletro in filo di ottone... vai alla grande!
Un saluto,
Andrea
Son curioso di vedere come viene e sicuramente ti farò delle domande in merito al prodotto...
Ottimo sistema anche quello dello scheletro in filo di ottone... vai alla grande!
Un saluto,
Andrea
Ospite- Ospite
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Ciao Gino ottima idea e buon inizio. Volevo rispondere a Stefano e ricordargli che questa tecnica non è per nulla nuova ma è usata da sempre a Napoli ( S. Gregorio Armeno... ) per realizzare i pastori ed i figurini di una certa levatura.
Gino, permettimi di darti un consiglio, di norma i piedi le mani e la testa, vengono realizzati a parte e questo per un semplice motivo. Queste parti del corpo essendo a vista sono realizzate in terracotta e colorate, mentre il resto del corpo essendo in filo di ferro rivestito di corda, da la possibilità di poterci cucire su i vestiti e di poter dare movimento al figurino secondo necessità.
Scusami se mi sono permesso, mi piacerebbe solo poterti aiutare.
Un abbraccio e buon proseguimento
Gino, permettimi di darti un consiglio, di norma i piedi le mani e la testa, vengono realizzati a parte e questo per un semplice motivo. Queste parti del corpo essendo a vista sono realizzate in terracotta e colorate, mentre il resto del corpo essendo in filo di ferro rivestito di corda, da la possibilità di poterci cucire su i vestiti e di poter dare movimento al figurino secondo necessità.
Scusami se mi sono permesso, mi piacerebbe solo poterti aiutare.
Un abbraccio e buon proseguimento
Maruzzella- Utente sostenitore
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Ciao Lello, al povero Colombo hanno sfilato il cannocchiale senza che se ne accorgesse.
Cia Armando, se lo desiderate, si può tranquillamente fare ciò che suggerisci e potete effettuare eventualmente lo spostamento nella sezione specialistica. Per me è una prova di un componente della Santa Maria, come tanti altri elementi ed inoltre non sapendo cosa ne verrà fuori, mi sembrerebbe di peccare di presunzione nel tentare di volere illustrare la realizzazione di qualcosa il cui risultato è un’incognita e magari sarà uno sgorbio.
Ciao Stefano, come dicevo qualche rigo fa “il rivestimento con il filo è appunto solo una prova” ed è stato effettuato come prima volta in assoluto; mi rendo quindi conto che nel cercare di creare i volumi anatomici c’è una bella differenza fra l’uso diretto della pasta modellante, che si può applicare e spingere solo dove si vuole e l’uso del filo che dovendolo avvolgere occupa volume a 360 gradi sulla struttura da ricoprire.
Provo ad illustrare meglio il mio pensiero: intorno alle zone ascelle ed inguine dovendo avvolgere il filo tutt’intorno avviene automaticamente un accorciamento degli arti; motivo per il quale il filo metallico impiegato per le braccia va lasciato più lungo del necessario, come fatto per gli arti inferiori ed il punto di incrocio del filo metallico fra il tronco e le gambe va considerato ben più in alto, perché se ci fai caso, dopo avere avvolto il filo alla zona inguinale, ha assunto un aspetto con la vita molto lunga e le gambe corte.
Se si osserva, in effetti, una delle prime foto dove è rappresentato solo la struttura metallica, sembrerebbe che le proporzioni fossero più adeguate.
E’ di fondamentale importanza, inoltre, fare attenzione al disegno dal quale si parte: ho scoperto solo ora ad esempio che le proporzioni del mio caro Cristoforino non sono corrette in quanto i volumi anatomici 5 et 6 sono lievemente più piccoli: per cui risulta un po’ corto di coscette.
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Ciao Italo, grazie, i tuoi consigli sono sempre oltremodo benaccetti.
Grazie Andrea, io ci provo, se son rose ........, ma ci credo poco!
Non è affatto semplice e le difficoltà sono ovviamente molto più accentuate quando ci si cimenta per la prima volta, ma non demordo, continuerò il mio esperimento. Un caro saluto. Gino
Cia Armando, se lo desiderate, si può tranquillamente fare ciò che suggerisci e potete effettuare eventualmente lo spostamento nella sezione specialistica. Per me è una prova di un componente della Santa Maria, come tanti altri elementi ed inoltre non sapendo cosa ne verrà fuori, mi sembrerebbe di peccare di presunzione nel tentare di volere illustrare la realizzazione di qualcosa il cui risultato è un’incognita e magari sarà uno sgorbio.
Ciao Stefano, come dicevo qualche rigo fa “il rivestimento con il filo è appunto solo una prova” ed è stato effettuato come prima volta in assoluto; mi rendo quindi conto che nel cercare di creare i volumi anatomici c’è una bella differenza fra l’uso diretto della pasta modellante, che si può applicare e spingere solo dove si vuole e l’uso del filo che dovendolo avvolgere occupa volume a 360 gradi sulla struttura da ricoprire.
Provo ad illustrare meglio il mio pensiero: intorno alle zone ascelle ed inguine dovendo avvolgere il filo tutt’intorno avviene automaticamente un accorciamento degli arti; motivo per il quale il filo metallico impiegato per le braccia va lasciato più lungo del necessario, come fatto per gli arti inferiori ed il punto di incrocio del filo metallico fra il tronco e le gambe va considerato ben più in alto, perché se ci fai caso, dopo avere avvolto il filo alla zona inguinale, ha assunto un aspetto con la vita molto lunga e le gambe corte.
Se si osserva, in effetti, una delle prime foto dove è rappresentato solo la struttura metallica, sembrerebbe che le proporzioni fossero più adeguate.
E’ di fondamentale importanza, inoltre, fare attenzione al disegno dal quale si parte: ho scoperto solo ora ad esempio che le proporzioni del mio caro Cristoforino non sono corrette in quanto i volumi anatomici 5 et 6 sono lievemente più piccoli: per cui risulta un po’ corto di coscette.
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Ciao Italo, grazie, i tuoi consigli sono sempre oltremodo benaccetti.
Grazie Andrea, io ci provo, se son rose ........, ma ci credo poco!
Non è affatto semplice e le difficoltà sono ovviamente molto più accentuate quando ci si cimenta per la prima volta, ma non demordo, continuerò il mio esperimento. Un caro saluto. Gino
_________________
Da piccolo ero molto attratto da tutto ciò che raffigurasse riproduzioni miniaturizzate;
principalmente affascinato dai vascelli con i loro cannoni, le loro vele e tutto quel groviglio di fili di cui non capivo molto e mi chiedevo se fossero veramente tutti necessari.
gino arcuri- Utente sostenitore
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Come hai rappresentato nell'ultima immagine va bene solo in altezza ma per essere più completo bisogna valutare anche la larghezza delle spalle, anca e distanza fra le giunzioni gambe-anca.
Allungare le braccia non è un metodo molto efficace.
Puoi fare come hai fatto con il fil di ferro poi marcare (con ad es. un pennarello) i punti di giuzione degli alrti (spalle, gomiti, ginocchia ecc.).
In questo modo si ha una più chiara visione delle proporzioni anatomiche.
Allungare le braccia non è un metodo molto efficace.
Puoi fare come hai fatto con il fil di ferro poi marcare (con ad es. un pennarello) i punti di giuzione degli alrti (spalle, gomiti, ginocchia ecc.).
In questo modo si ha una più chiara visione delle proporzioni anatomiche.
ErPiotta71- Forumnauta
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Dai Stefano!, siamo pratici, nel pronunciarsi dicendo “il filo metallico impiegato per le braccia va lasciato più lungo del necessario” non significa tirare le braccia come avviene nel fumetto di “Tiramolla” ma vanno scrupolosamente osservate le canoniche regole che la misura di estensione a braccia aperte è uguale a quella dell’altezza e nella stesura del filo di metallo va lasciato più lungo del necessario.
Da : praticalarte.com
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Comunque, come vedi, ogni osservazione è di stimolo per ulteriori approfondimenti. Fai bene. Ciao
Da : praticalarte.com
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Comunque, come vedi, ogni osservazione è di stimolo per ulteriori approfondimenti. Fai bene. Ciao
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Da piccolo ero molto attratto da tutto ciò che raffigurasse riproduzioni miniaturizzate;
principalmente affascinato dai vascelli con i loro cannoni, le loro vele e tutto quel groviglio di fili di cui non capivo molto e mi chiedevo se fossero veramente tutti necessari.
gino arcuri- Utente sostenitore
Re: Santa Maria in stile "arsenale" (gino arcuri)
Ho preso in prestito la celeberrima figura dell’Uomo vitruviano per ricapitolare sommariamente quanto descritto negli schizzi precedenti. Con questo disegno Leonardo da Vinci mette in evidenza l’armonia delle proporzioni che possono essere inscritte nelle perfette figure geometriche del cerchio e del quadrato
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Come precedentemente riportato, l’altezza del corpo è uguale all’ampiezza delle braccia aperte ed evidenziato con ab = cd
“ tanto apre l'omo nele braccia, quanto ella sua altezza”
E’ scioccante veramente se ci si sofferma ad esaminare quanta armonia possa esserci nelle proporzioni del corpo umano.
L’intero corpo è diviso in otto parti equidistanti fra loro ovviamente, sia in senso verticale che orizzontale.
Nel nostro piccolo, per la realizzazione dei figurini, dovremmo cercare di attenerci a tali dati.
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Come precedentemente riportato, l’altezza del corpo è uguale all’ampiezza delle braccia aperte ed evidenziato con ab = cd
“ tanto apre l'omo nele braccia, quanto ella sua altezza”
E’ scioccante veramente se ci si sofferma ad esaminare quanta armonia possa esserci nelle proporzioni del corpo umano.
L’intero corpo è diviso in otto parti equidistanti fra loro ovviamente, sia in senso verticale che orizzontale.
Nel nostro piccolo, per la realizzazione dei figurini, dovremmo cercare di attenerci a tali dati.
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Da piccolo ero molto attratto da tutto ciò che raffigurasse riproduzioni miniaturizzate;
principalmente affascinato dai vascelli con i loro cannoni, le loro vele e tutto quel groviglio di fili di cui non capivo molto e mi chiedevo se fossero veramente tutti necessari.
gino arcuri- Utente sostenitore
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