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Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
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Walter Furlan
luigi43
Marini Claudio
jack.aubrey
8 partecipanti
Pagina 3 di 7
Pagina 3 di 7 • 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Grazie cari colleghi per i vostri commenti positivi . . . Jack
Venerdì 23 Febbraio 2018
Nulla di nuovo . . unico lavoro che ho eseguito in questi giorni è applicare una mano di olio per legno sul ponte principale, attività che ha radicalmente modificato il colore del legno.
Ed è proprio questo che mi preme far notare.
Le prime tre foto sono state fatte con la (poca) luce naturale mentre le rimanenti tre sono state scattate nelle stesse condizioni di luce artificiale del mio messaggio precedente e che dovrebbero permettere di meglio notare la differenza tra il prima e il dopo.
Per quanto riguarda le prossime attività questo subiranno una pausa di circa una settimana, stando alle previsioni meteo, a causa dell'ondata di freddo siberiano prevista: non sono minimamente interessato a passare ore nel mio box laboratorio al freddo !! :mrgreen:
01 Ragusian Carrack/23022018/IMG_20180223_130847.jpg
01 Ragusian Carrack/23022018/IMG_20180223_130922.jpg
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Venerdì 23 Febbraio 2018
Nulla di nuovo . . unico lavoro che ho eseguito in questi giorni è applicare una mano di olio per legno sul ponte principale, attività che ha radicalmente modificato il colore del legno.
Ed è proprio questo che mi preme far notare.
Le prime tre foto sono state fatte con la (poca) luce naturale mentre le rimanenti tre sono state scattate nelle stesse condizioni di luce artificiale del mio messaggio precedente e che dovrebbero permettere di meglio notare la differenza tra il prima e il dopo.
Per quanto riguarda le prossime attività questo subiranno una pausa di circa una settimana, stando alle previsioni meteo, a causa dell'ondata di freddo siberiano prevista: non sono minimamente interessato a passare ore nel mio box laboratorio al freddo !! :mrgreen:
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jack.aubrey- Forumnauta
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Ciao Jack, che tipo di olio hai usato?
_________________
Walter
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Walter Furlan- Moderatore
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Ciao Walter,
si tratta di un olio per rinnovare il legno della ditta GUBRA venduto in una bottiglietta di plastica grande grosso modo come quella di un CRODINO. E' disponibile in due o tre colori ma io utilizzo quello neutro.
Essenzialmente contiene olio di paglierino ma c'è anche altro. Ovviamente ravviva il colore del legno e lo nutre. Ma la cosa bella è che nel giro di un giorno esso viene completamente assorbito e non unge più. In più è totalmente opaco.
Ho utilizzato questo prodotto su vari modelli e questo mi ha evitato la verniciatura finale con trasparente.
Non inibisce assolutamente l'utilizzo della colla vinilica, come di ogni altra, e questo è importante, almeno per me, in quanto per esempio in questo modello chissà quanti pezzi dovranno essere ancora incollati sul ponte e questa operazione potrà essere eseguita utilizzando di volta in volta il collante adatto. Se fosse già stato trattato ad esempio con turapori l'incollaggio con la vinilica avrebbe una forza ben minore . .
Ciao. Jack.
si tratta di un olio per rinnovare il legno della ditta GUBRA venduto in una bottiglietta di plastica grande grosso modo come quella di un CRODINO. E' disponibile in due o tre colori ma io utilizzo quello neutro.
Essenzialmente contiene olio di paglierino ma c'è anche altro. Ovviamente ravviva il colore del legno e lo nutre. Ma la cosa bella è che nel giro di un giorno esso viene completamente assorbito e non unge più. In più è totalmente opaco.
Ho utilizzato questo prodotto su vari modelli e questo mi ha evitato la verniciatura finale con trasparente.
Non inibisce assolutamente l'utilizzo della colla vinilica, come di ogni altra, e questo è importante, almeno per me, in quanto per esempio in questo modello chissà quanti pezzi dovranno essere ancora incollati sul ponte e questa operazione potrà essere eseguita utilizzando di volta in volta il collante adatto. Se fosse già stato trattato ad esempio con turapori l'incollaggio con la vinilica avrebbe una forza ben minore . .
Ciao. Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
confermo jack, li uso anch' io, il paglierino, il rosso e il manutentore noce, sono ottimi e come dici tu evitano la vernice. ho usato solo quello paglierino sull' artesien.
_________________
Walter
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Walter Furlan- Moderatore
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Giovedì 8 Marzo 2018 ---------------- Planking Creativo . . .
Ora che il freddo dei giorni scorsi si è mitigato, ho ripreso le attività per concludere il primo fasciame dello scafo. Come avevo già anticipato, questa operazione mi sta dando qualche grattacapo a causa della forma particolare della prua e in parte, anche se molto meno, della poppa.
Dopo aver constatato che l'applicazione dei nuovi corsi dall'alto verso la chiglia diventava sempre meno praticabile, ho deciso di continuare partendo dalla chiglia a salire verso l'alto.
Ma il problema a prua rimaneva inalterato e sinceramente mi sono pentito di non aver ulteriormente riempito lo spazio tra la prima e la seconda ordinata a prua con ulteriori blocchetti. Lo spazio tra la seconda e la terza ordinata invece dovrebbe andar bene così come è ora. Ma ormai è troppo tardi.
E qui ho introdotto un poco di creatività in modo da semplificare il lavoro restante, almeno fino alla prossima crisi. Da qui la definizione di PLANKING CREATIVO del titolo, concetto che farà sicuramente inorridire il modellista ortodosso ma che a me sinceramente importa ben poco in quanto il tutto verrà successivamente coperto dal secondo fasciame, che ovviamente non potrà seguire questa impostazione creativa.
Di cosa si tratta ? Beh, in questo caso più che spendere cento parole per spiegarlo, penso che basti un'immagine per rendere al meglio l'idea . .
Allego quindi un paio di immagini che, spero, possano essere interpretate correttamente.
Infine un paio di parole sui pezzetti di legno incollati sopra ai listelli, che nella foto si possono vedere in 3/4 punti sullo scafo: si tratta di riempimenti di minimo spessore che servono a livellare un pezzo di scafo con i listelli adiacenti a causa di dislivellamenti causati da varie cause. Una volta incollati nei posti giusti e opportunamente carteggiati, risolvono brillantemente il problema senza utilizzo di stucco. A scafo chiuso sicuramente ne serviranno altri.
Un cordiale saluto, Jack.Aubrey.
01 Ragusian Carrack/08032018/IMG_20180307_183813.jpg
02 Ragusian Carrack/08032018/IMG_20180307_183849.jpg
Ora che il freddo dei giorni scorsi si è mitigato, ho ripreso le attività per concludere il primo fasciame dello scafo. Come avevo già anticipato, questa operazione mi sta dando qualche grattacapo a causa della forma particolare della prua e in parte, anche se molto meno, della poppa.
Dopo aver constatato che l'applicazione dei nuovi corsi dall'alto verso la chiglia diventava sempre meno praticabile, ho deciso di continuare partendo dalla chiglia a salire verso l'alto.
Ma il problema a prua rimaneva inalterato e sinceramente mi sono pentito di non aver ulteriormente riempito lo spazio tra la prima e la seconda ordinata a prua con ulteriori blocchetti. Lo spazio tra la seconda e la terza ordinata invece dovrebbe andar bene così come è ora. Ma ormai è troppo tardi.
E qui ho introdotto un poco di creatività in modo da semplificare il lavoro restante, almeno fino alla prossima crisi. Da qui la definizione di PLANKING CREATIVO del titolo, concetto che farà sicuramente inorridire il modellista ortodosso ma che a me sinceramente importa ben poco in quanto il tutto verrà successivamente coperto dal secondo fasciame, che ovviamente non potrà seguire questa impostazione creativa.
Di cosa si tratta ? Beh, in questo caso più che spendere cento parole per spiegarlo, penso che basti un'immagine per rendere al meglio l'idea . .
Allego quindi un paio di immagini che, spero, possano essere interpretate correttamente.
Infine un paio di parole sui pezzetti di legno incollati sopra ai listelli, che nella foto si possono vedere in 3/4 punti sullo scafo: si tratta di riempimenti di minimo spessore che servono a livellare un pezzo di scafo con i listelli adiacenti a causa di dislivellamenti causati da varie cause. Una volta incollati nei posti giusti e opportunamente carteggiati, risolvono brillantemente il problema senza utilizzo di stucco. A scafo chiuso sicuramente ne serviranno altri.
Un cordiale saluto, Jack.Aubrey.
01 Ragusian Carrack/08032018/IMG_20180307_183813.jpg
02 Ragusian Carrack/08032018/IMG_20180307_183849.jpg
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Domenica 25 Marzo 2018
Ho praticamente terminato l'applicazione del primo fasciame della Caracca Ragusina. Causa l'arrivo quasi concomitante di mia figlia dall'aeroporto di Pisa proveniente da Stoccolma ho dovuto interrompere e quindi mancano un paio di "stealer" vicino al dritto di poppa su entrambi i lati dello scafo. Penso di chiudere definitivamente la questione a breve.
L'ultima mezza dozzina di listelli (per lato) non sono stati propriamente una passeggiata, e onestamente pur con l'esperienza maturata con questo primo fasciame, non ho idea di come approcciare in modo corretto il secondo fasciame in questa zona dello scafo. Vedremo.
Al peggio, siccome è una zona sotto la linea di galleggiamento che dovrebbe essere colorata (secondo i piani del kit) in nero (ma non dovrebbe essere in bianco sporco ?) verrei a mascherare con pittura una disposizione di listelli non corretta.
Una volta applicati i quattro pezzetti di legno ancora mancanti, mi aspetta una simpatica sessione (o più) di carteggiatura, per cui . . . segatura e ancora segatura.
Salutoni. Jack.
01 Ragusian Carrack/25032018/IMG_20180325_122425.jpg
01 Ragusian Carrack/25032018/IMG_20180325_122430.jpg
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Ho praticamente terminato l'applicazione del primo fasciame della Caracca Ragusina. Causa l'arrivo quasi concomitante di mia figlia dall'aeroporto di Pisa proveniente da Stoccolma ho dovuto interrompere e quindi mancano un paio di "stealer" vicino al dritto di poppa su entrambi i lati dello scafo. Penso di chiudere definitivamente la questione a breve.
L'ultima mezza dozzina di listelli (per lato) non sono stati propriamente una passeggiata, e onestamente pur con l'esperienza maturata con questo primo fasciame, non ho idea di come approcciare in modo corretto il secondo fasciame in questa zona dello scafo. Vedremo.
Al peggio, siccome è una zona sotto la linea di galleggiamento che dovrebbe essere colorata (secondo i piani del kit) in nero (ma non dovrebbe essere in bianco sporco ?) verrei a mascherare con pittura una disposizione di listelli non corretta.
Una volta applicati i quattro pezzetti di legno ancora mancanti, mi aspetta una simpatica sessione (o più) di carteggiatura, per cui . . . segatura e ancora segatura.
Salutoni. Jack.
01 Ragusian Carrack/25032018/IMG_20180325_122425.jpg
01 Ragusian Carrack/25032018/IMG_20180325_122430.jpg
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jack.aubrey- Forumnauta
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Ciao Jack
Inizia il secondo fasciame partendo dalla linea di pontuale, calcola quanti listelli servono e riporta la misura per la rastrematura su ogni ordinata
Inizia il secondo fasciame partendo dalla linea di pontuale, calcola quanti listelli servono e riporta la misura per la rastrematura su ogni ordinata
_________________
Walter
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Walter Furlan- Moderatore
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Monday 26 March 2018
Qui sotto altre immagini del modello, stesso giorno del messaggio precedente. Saluti, Jack.
01 Ragusian Carrack/25032018/IMG_20180325_122538.jpg
01 Ragusian Carrack/25032018/IMG_20180325_122555.jpg
01 Ragusian Carrack/25032018/IMG_20180325_122546.jpg
Un ricordino fatto di birre da Stoccolma, speriamo siano buone quanto sono belle a vedersi. Le lascio riposare qualche giorno dal viaggio in aereo e poi . . alla vostra salute.
01 Ragusian Carrack/25032018/IMG_20180325_184115.jpg
Ciao Walter, ho letto il tuo messaggio.
Magari fosse cosi semplice . . è un metodo che già conosco ma che per questa particolare forma di scafo non riesce a soddisfare le necessità.
In questo caso, una volta arrivati grosso modo alla linea di galleggiamento, nasce la necessità di predisporre dei listelli non tanto rastremati quanto con un andamento longitudinale piegato,per poter aderire senza sforzo alla curvatura imposta dalla forma inferiore della prua.
E' un sistema che conosco ma che obbliga a costruire listelli conformati ad hoc non ottenibili dai classici listelli diritti. In teoria potrei poiché io parto da fogli di impiallacciatura e lo posso ritagliare già della forma voluta. Infatti farò una o due prove per vedere se vale la pena di usare questo sistema sicuramente molto "time consuming". Come ho scritto prima,mal che vada, un paio di mani di nero all'opera viva e tutto viene nascosto.
Grazie comunque del consiglio, sentiamo se qualcun altro ha qualche nuova idea.
Salutoni, Jack.
Qui sotto altre immagini del modello, stesso giorno del messaggio precedente. Saluti, Jack.
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Un ricordino fatto di birre da Stoccolma, speriamo siano buone quanto sono belle a vedersi. Le lascio riposare qualche giorno dal viaggio in aereo e poi . . alla vostra salute.
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Ciao Walter, ho letto il tuo messaggio.
Magari fosse cosi semplice . . è un metodo che già conosco ma che per questa particolare forma di scafo non riesce a soddisfare le necessità.
In questo caso, una volta arrivati grosso modo alla linea di galleggiamento, nasce la necessità di predisporre dei listelli non tanto rastremati quanto con un andamento longitudinale piegato,per poter aderire senza sforzo alla curvatura imposta dalla forma inferiore della prua.
E' un sistema che conosco ma che obbliga a costruire listelli conformati ad hoc non ottenibili dai classici listelli diritti. In teoria potrei poiché io parto da fogli di impiallacciatura e lo posso ritagliare già della forma voluta. Infatti farò una o due prove per vedere se vale la pena di usare questo sistema sicuramente molto "time consuming". Come ho scritto prima,mal che vada, un paio di mani di nero all'opera viva e tutto viene nascosto.
Grazie comunque del consiglio, sentiamo se qualcun altro ha qualche nuova idea.
Salutoni, Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Giovedì 5 Aprile 2018
Terminato definitivamente il primo fasciame.
Le tre foto che seguono mostrano una piccola fessura ancora da chiudere nel raccordo tra lo scafo e il castello di prua, cosa che è stata sistemata ma non ho ritenuto scattare altre foto per un così insignificante dettaglio. Ora si tratta di levigare tutto lo scafo in modo da pareggiare i piccoli dislivelli tra alcuni listelli e sistemare un paio di piccoli avvallamenti nella zona bassa a prua.
01 Ragusian Carrack/28032018/IMG_20180328_195638.jpg
02 Ragusian Carrack/28032018/IMG_20180328_195722.jpg
03 Ragusian Carrack/28032018/IMG_20180328_195757.jpg
Intanto che mi faccio venire la voglia di respirare un po di segatura, ho provveduto a completare il secondo fasciame in ciliegio sullo specchio di poppa. Seguono tre immagini del risultato.
04 Ragusian Carrack/05042018/IMG_20180405_160542.jpg
05 Ragusian Carrack/05042018/IMG_20180405_160449.jpg
06 Ragusian Carrack/05042018/IMG_20180405_160225.jpg
Alla prossima anche se ho un tavolo e due sedie da giardino un po rovinati dal sole e dalle interperie da sistemare: carteggiatura, un paio di mani di impregnante e una mano finale di trasparente effetto cera. Questo per affermare di non aspettarsi novità troppo a breve. Saluti, Jack.
Terminato definitivamente il primo fasciame.
Le tre foto che seguono mostrano una piccola fessura ancora da chiudere nel raccordo tra lo scafo e il castello di prua, cosa che è stata sistemata ma non ho ritenuto scattare altre foto per un così insignificante dettaglio. Ora si tratta di levigare tutto lo scafo in modo da pareggiare i piccoli dislivelli tra alcuni listelli e sistemare un paio di piccoli avvallamenti nella zona bassa a prua.
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02 Ragusian Carrack/28032018/IMG_20180328_195722.jpg
03 Ragusian Carrack/28032018/IMG_20180328_195757.jpg
Intanto che mi faccio venire la voglia di respirare un po di segatura, ho provveduto a completare il secondo fasciame in ciliegio sullo specchio di poppa. Seguono tre immagini del risultato.
04 Ragusian Carrack/05042018/IMG_20180405_160542.jpg
05 Ragusian Carrack/05042018/IMG_20180405_160449.jpg
06 Ragusian Carrack/05042018/IMG_20180405_160225.jpg
Alla prossima anche se ho un tavolo e due sedie da giardino un po rovinati dal sole e dalle interperie da sistemare: carteggiatura, un paio di mani di impregnante e una mano finale di trasparente effetto cera. Questo per affermare di non aspettarsi novità troppo a breve. Saluti, Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Domenica 8 Aprile 2014
Siccome non prevedo di avere molte cose da mostrare a breve, ho deciso di approfondire alcuni aspetti legati alla rifinitura del primo fasciame in previsione dell'applicazione del secondo fasciame, che, ricordo, verrà eseguito utilizzando dei listelli autocostruiti ricavati da impiallacciatura di legno di ciliegio.
Vediamo di chiarire per bene: una volta che si è terminato di incollare i listelli del primo fasciame, occorre levigare lo scafo in quanto saranno presenti su di esso una miriade di imperfezioni, da cose di pochissima importanza a problemi che potrebbero anche condizionare il lavoro successivo e i risultati attesi. Di solito in questa fase si lavora con carta vetrata e blocchetti levigatori di varie forme per lisciare e livellare lo scafo. Nei casi più ostinati anche di stucco per legno.
Uno dei problemi che si verifica quasi sempre è costituito dal fatto che due o più listelli affiancati presentano dei dislivelli a forma di scalino, scalini originatisi per diversi motivi, ad esempio per lo spessore dei listelli diverso, magari solo di qualche decimo, oppure una curvatura leggermente differente ed altro. A prescindere dal perché, la fase di rifinitura dopo il primo fasciame deve risolvere questi aspetti per mostrare, alla fine, uno scafo perfettamente liscio, senza scalini (oltre una certa tolleranza), gobbe o avvallamenti.
Le soluzioni per livellare questi scalini sono sostanzialmente due: 1) abbassare la zona del listello più sporgente in modo da portarlo allo stesso livello di quello più infossato oppure 2) riempire la zona del listello più infossato in modo da portarlo al livello di quello più sporgente.
Nel primo caso occorre quindi levigare con blocchetti levigatori e carta vetrata in modo da rimuovere la parte eccedente, nel secondo occorre riempire con un elemento riempitivo (stucco per legno o legno) la parte mancante.
Per quanto riguarda la soluzione da adottare di volta in volta non esiste una regola precisa, sta alla nostra sensibilità, esperienza e conoscenza di come abbiamo applicato il fasciame. Comunque su uno scafo ci troveremo sicuramente ad utilizzare entrambi i metodi in quanto questi dislivelli sono molto comuni.
Abbiamo quindi scritto che nel caso della soluzione -1- è sufficiente levigare per bene la zona incriminata per raggiungere il risultato, mentre nel secondo caso, una volta individuati i punti ove intervenire, possiamo scegliere tra a) usare lo stucco come riempitivo oppure b) incollare del legno, sotto forma di listelli di spessore adeguato nella zona da riempire e successivamente pareggiare il tutto tramite levigatura.
Nelle foto 01 e 02 che seguono possiamo vedere sullo scafo della caracca delle zone evidenziate con una matita dove occorre applicare del riempitivo. Sono anche visibili, grazie all'alto contrasto delle immagini in pieno sole, molte altre zone con presenza di scalini. Ove non segnate a matita, significa che ho deciso per quelle zone di utilizzare la soluzione -1-. Personalmente, dopo una preventiva sgrossatura, mi siedo in una zona ben illuminata e procedo ad identificare queste zone critiche e a evidenziarle, segnandone la corretta posizione.
Per ora è tutto, alla prossima. Saluti, Jack.
01 Ragusian Carrack/07042018/IMG_20180407_105523.jpg
02 Ragusian Carrack/07042018/IMG_20180407_105529.jpg
Siccome non prevedo di avere molte cose da mostrare a breve, ho deciso di approfondire alcuni aspetti legati alla rifinitura del primo fasciame in previsione dell'applicazione del secondo fasciame, che, ricordo, verrà eseguito utilizzando dei listelli autocostruiti ricavati da impiallacciatura di legno di ciliegio.
Vediamo di chiarire per bene: una volta che si è terminato di incollare i listelli del primo fasciame, occorre levigare lo scafo in quanto saranno presenti su di esso una miriade di imperfezioni, da cose di pochissima importanza a problemi che potrebbero anche condizionare il lavoro successivo e i risultati attesi. Di solito in questa fase si lavora con carta vetrata e blocchetti levigatori di varie forme per lisciare e livellare lo scafo. Nei casi più ostinati anche di stucco per legno.
Uno dei problemi che si verifica quasi sempre è costituito dal fatto che due o più listelli affiancati presentano dei dislivelli a forma di scalino, scalini originatisi per diversi motivi, ad esempio per lo spessore dei listelli diverso, magari solo di qualche decimo, oppure una curvatura leggermente differente ed altro. A prescindere dal perché, la fase di rifinitura dopo il primo fasciame deve risolvere questi aspetti per mostrare, alla fine, uno scafo perfettamente liscio, senza scalini (oltre una certa tolleranza), gobbe o avvallamenti.
Le soluzioni per livellare questi scalini sono sostanzialmente due: 1) abbassare la zona del listello più sporgente in modo da portarlo allo stesso livello di quello più infossato oppure 2) riempire la zona del listello più infossato in modo da portarlo al livello di quello più sporgente.
Nel primo caso occorre quindi levigare con blocchetti levigatori e carta vetrata in modo da rimuovere la parte eccedente, nel secondo occorre riempire con un elemento riempitivo (stucco per legno o legno) la parte mancante.
Per quanto riguarda la soluzione da adottare di volta in volta non esiste una regola precisa, sta alla nostra sensibilità, esperienza e conoscenza di come abbiamo applicato il fasciame. Comunque su uno scafo ci troveremo sicuramente ad utilizzare entrambi i metodi in quanto questi dislivelli sono molto comuni.
Abbiamo quindi scritto che nel caso della soluzione -1- è sufficiente levigare per bene la zona incriminata per raggiungere il risultato, mentre nel secondo caso, una volta individuati i punti ove intervenire, possiamo scegliere tra a) usare lo stucco come riempitivo oppure b) incollare del legno, sotto forma di listelli di spessore adeguato nella zona da riempire e successivamente pareggiare il tutto tramite levigatura.
Nelle foto 01 e 02 che seguono possiamo vedere sullo scafo della caracca delle zone evidenziate con una matita dove occorre applicare del riempitivo. Sono anche visibili, grazie all'alto contrasto delle immagini in pieno sole, molte altre zone con presenza di scalini. Ove non segnate a matita, significa che ho deciso per quelle zone di utilizzare la soluzione -1-. Personalmente, dopo una preventiva sgrossatura, mi siedo in una zona ben illuminata e procedo ad identificare queste zone critiche e a evidenziarle, segnandone la corretta posizione.
Per ora è tutto, alla prossima. Saluti, Jack.
01 Ragusian Carrack/07042018/IMG_20180407_105523.jpg
02 Ragusian Carrack/07042018/IMG_20180407_105529.jpg
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Lunedì 9 Aprile 2014
Si tratta ora di applicare il riempitivo. Personalmente cerco di evitare l'utilizzo dello stucco e preferisco usare listelli di legno come riempitivo.
Allo scopo ho una scorta di listelli di legno dolce dello spessore di 0,5mm che di solito va bene per la quasi totalità dei casi. I listelli devono avere la stessa altezza di quelli usati per il fasciame.
Ritaglio un pezzetto di listello della dimensione dell'area da riempire, poi, con la colla al cianoacrilato lo incollo al suo posto e passo ad un'altra zona fino a completare l'operazione su tutte la parti precedentemente evidenziate. A questo punto passo sopra queste zone un mano di colla vinilica diluita al 50% con acqua in modo da impregnare il listello e riempire con colla tutti i bordi esterni. Questa operazione fissa in modo adeguato il listello allo scafo anche nelle zone più remote assicurando un incollaggio che copre il 100% dell'area assicurando una tenuta perfetta. Le immagini 03 e 04 mostrano questi listelli applicati e prima della fase di levigatura successiva.
Lascio per sicurezza trascorrere una giornata ad asciugare e passo poi a levigare la parte di listello eccedente. A questo punto il problema è al 99% risolto. Una volta levigato con carta abrasiva sempre più fine, provvedo a stabilizzare la zona riapplicando una seconda mano di vinilica diluita seguita a distanza di alcune ore da una lieve lisciatura con carta abrasiva abbastanza fine. Nei casi più ostici solo a questo punto prendo in considerazione l'applicazione di una piccola quantità di stucco.
03 Ragusian Carrack/07042018/IMG_20180407_115552.jpg
04 Ragusian Carrack/07042018/IMG_20180407_115602.jpg
PS: Questa tecnica può essere utilizzata anche per sistemare zone dello scafo ove fossero presenti lievi avvallamenti.
Le foto 05 e 06 mostrano due di queste aree nella zona di prua nelle quali ho messo in atto questa tecnica. Anche qui a seguire la levigatura.
Va da se che invece per i dossi c'è solo una soluzione: prevenire la loro formazione controllando per bene l'andamento del listello prima di applicarlo.
05 Ragusian Carrack/07042018/IMG_20180407_115608.jpg
06 Ragusian Carrack/07042018/IMG_20180407_115625.jpg
Nel prossimo messaggio passerò a mostrare il risultato ottenuto a lavorazione terminata.
Si tratta ora di applicare il riempitivo. Personalmente cerco di evitare l'utilizzo dello stucco e preferisco usare listelli di legno come riempitivo.
Allo scopo ho una scorta di listelli di legno dolce dello spessore di 0,5mm che di solito va bene per la quasi totalità dei casi. I listelli devono avere la stessa altezza di quelli usati per il fasciame.
Ritaglio un pezzetto di listello della dimensione dell'area da riempire, poi, con la colla al cianoacrilato lo incollo al suo posto e passo ad un'altra zona fino a completare l'operazione su tutte la parti precedentemente evidenziate. A questo punto passo sopra queste zone un mano di colla vinilica diluita al 50% con acqua in modo da impregnare il listello e riempire con colla tutti i bordi esterni. Questa operazione fissa in modo adeguato il listello allo scafo anche nelle zone più remote assicurando un incollaggio che copre il 100% dell'area assicurando una tenuta perfetta. Le immagini 03 e 04 mostrano questi listelli applicati e prima della fase di levigatura successiva.
Lascio per sicurezza trascorrere una giornata ad asciugare e passo poi a levigare la parte di listello eccedente. A questo punto il problema è al 99% risolto. Una volta levigato con carta abrasiva sempre più fine, provvedo a stabilizzare la zona riapplicando una seconda mano di vinilica diluita seguita a distanza di alcune ore da una lieve lisciatura con carta abrasiva abbastanza fine. Nei casi più ostici solo a questo punto prendo in considerazione l'applicazione di una piccola quantità di stucco.
03 Ragusian Carrack/07042018/IMG_20180407_115552.jpg
04 Ragusian Carrack/07042018/IMG_20180407_115602.jpg
PS: Questa tecnica può essere utilizzata anche per sistemare zone dello scafo ove fossero presenti lievi avvallamenti.
Le foto 05 e 06 mostrano due di queste aree nella zona di prua nelle quali ho messo in atto questa tecnica. Anche qui a seguire la levigatura.
Va da se che invece per i dossi c'è solo una soluzione: prevenire la loro formazione controllando per bene l'andamento del listello prima di applicarlo.
05 Ragusian Carrack/07042018/IMG_20180407_115608.jpg
06 Ragusian Carrack/07042018/IMG_20180407_115625.jpg
Nel prossimo messaggio passerò a mostrare il risultato ottenuto a lavorazione terminata.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Venerdì 13 Aprile 2018
Vediamo oggi di completare il discorso interrotto qualche giorno fa, relativo al livellamento degli scalini tra un listello e l'altro senza utilizzare lo stucco.
Una volta terminate le attività preparatorie (incollaggio spezzoni di listello, fissaggio con colla vinilica diluita, ecc), si passa alla carteggiatura di questi spezzoni per livellarli alle altre parti dello scafo.
Si consiglia di lavorare con delicatezza, evitando di utilizzare carta abrasiva di grana troppo grossa. E' importante utilizzare esclusivamente blocchetti levigatori, evitando, fino al raggiungimento del risultato voluto, l'uso di carta abrasiva con mani libere.
Le prime due immagini mostrano il lavoro pressoché terminato quando questa tecnica viene utilizzata per eliminate i dislivelli tra un listello e l'altro: a seconda dell'altezza dello scalino, lo spezzone sarà più o meno sottile, tanto che in alcuni punti possono apparire i segni fatti con la matita per delimitare l'area mentre in altri no.
01 Ragusian Carrack/13042018/IMG_20180413_183457.jpg
02 Ragusian Carrack/13042018/IMG_20180413_183512.jpg
Nelle prossime due immagini vediamo invece il risultato quando si utilizza questa tecnica per riempire avvallamenti sullo scafo. Qui la tecnica di levigatura, anche se molto simile, è lievemente differente ma con un poco di pratica e intuizione si impara subito come procedere.
03 Ragusian Carrack/13042018/IMG_20180413_183432.jpg
04 Ragusian Carrack/13042018/IMG_20180413_183520.jpg
Per ultimo un'immagine da una posizione particolare dove è possibile notare come i due leggeri avvallamenti che erano presenti siano ora scomparsi. Questo è apprezzabile osservando la corretta linea curva dello scafo.
05 Ragusian Carrack/13042018/IMG_20180413_183540.jpg
Infine, come ultima operazione una nuova passata di colla vinilica diluita sopra le aree dove si è intervenuto e, quando la miscela di acqua e colla sarà perfettamente asciutta, una leggera passata con carta abrasiva finissima per lisciare definitivamente il tutto. Per accelerare l'asciugatura e perdere poco tempo, potete utilizzare un asciugacapelli che con il calore velocizza l'operazione.
Ora che abbiamo sistemato anche questi problemi possiamo passare alla levigatura finale dello scafo che da ora in poi diventa una faccenda ordinaria, fatta di pazienza e di polvere di segatura. In alcuni casi potremmo riempire con stucco le piccole fessure presenti in certi punti dello scafo, ma di solito, dovendo applicare sopra il tutto il secondo fasciame, questa operazione non è strettamente necessaria e si potrebbe anche bypassare.
Un cordiale arrivederci, Jack.Aubrey.
Vediamo oggi di completare il discorso interrotto qualche giorno fa, relativo al livellamento degli scalini tra un listello e l'altro senza utilizzare lo stucco.
Una volta terminate le attività preparatorie (incollaggio spezzoni di listello, fissaggio con colla vinilica diluita, ecc), si passa alla carteggiatura di questi spezzoni per livellarli alle altre parti dello scafo.
Si consiglia di lavorare con delicatezza, evitando di utilizzare carta abrasiva di grana troppo grossa. E' importante utilizzare esclusivamente blocchetti levigatori, evitando, fino al raggiungimento del risultato voluto, l'uso di carta abrasiva con mani libere.
Le prime due immagini mostrano il lavoro pressoché terminato quando questa tecnica viene utilizzata per eliminate i dislivelli tra un listello e l'altro: a seconda dell'altezza dello scalino, lo spezzone sarà più o meno sottile, tanto che in alcuni punti possono apparire i segni fatti con la matita per delimitare l'area mentre in altri no.
01 Ragusian Carrack/13042018/IMG_20180413_183457.jpg
02 Ragusian Carrack/13042018/IMG_20180413_183512.jpg
Nelle prossime due immagini vediamo invece il risultato quando si utilizza questa tecnica per riempire avvallamenti sullo scafo. Qui la tecnica di levigatura, anche se molto simile, è lievemente differente ma con un poco di pratica e intuizione si impara subito come procedere.
03 Ragusian Carrack/13042018/IMG_20180413_183432.jpg
04 Ragusian Carrack/13042018/IMG_20180413_183520.jpg
Per ultimo un'immagine da una posizione particolare dove è possibile notare come i due leggeri avvallamenti che erano presenti siano ora scomparsi. Questo è apprezzabile osservando la corretta linea curva dello scafo.
05 Ragusian Carrack/13042018/IMG_20180413_183540.jpg
Infine, come ultima operazione una nuova passata di colla vinilica diluita sopra le aree dove si è intervenuto e, quando la miscela di acqua e colla sarà perfettamente asciutta, una leggera passata con carta abrasiva finissima per lisciare definitivamente il tutto. Per accelerare l'asciugatura e perdere poco tempo, potete utilizzare un asciugacapelli che con il calore velocizza l'operazione.
Ora che abbiamo sistemato anche questi problemi possiamo passare alla levigatura finale dello scafo che da ora in poi diventa una faccenda ordinaria, fatta di pazienza e di polvere di segatura. In alcuni casi potremmo riempire con stucco le piccole fessure presenti in certi punti dello scafo, ma di solito, dovendo applicare sopra il tutto il secondo fasciame, questa operazione non è strettamente necessaria e si potrebbe anche bypassare.
Un cordiale arrivederci, Jack.Aubrey.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
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Walter
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Regolamento Forum: http://www.forumscuoladimodellismo.com/regolamento-f8/regolamento-del-forum-t274.htm
Guida pubblicazione video e immagini: http://www.forumscuoladimodellismo.com/guida-alla-pubblicazione-delle-immagini-f12/
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Walter Furlan- Moderatore
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Giovedì 3 Maggio 2018
In vista del mio ritorno a Cinisello Balsamo, pianificato per venerdì 11 Maggio dopo ben otto mesi trascorsi in Toscana, ho imballato tutto il materiale necessario per la Caracca Ragusina che ho qui a Pisa.
Ma, come dice il vecchio proverbio, "il diavolo fa le pentole ma non i coperchi", e di conseguenza è emerso un problema che mi costringe a rimandare il ritorno probabilmente fino a metà Giugno.
Conseguenza di ciò è che mi trovo costretto a tenere chiuso il cantiere per più tempo di quanto pensavo, quindi non aspettatevi ulteriori progressi su questo diario per un po di tempo, almeno fino alla seconda metà di Giugno.
Cordiali saluti, Jack.
PS: probabilmente ne trarrà beneficio l'associazione perché dovrei avere il tempo per terminare cinque/sei articoli, per il portale o la rivista, che ho messo in cantiere da tempo e che non riuscivo a completare.
In vista del mio ritorno a Cinisello Balsamo, pianificato per venerdì 11 Maggio dopo ben otto mesi trascorsi in Toscana, ho imballato tutto il materiale necessario per la Caracca Ragusina che ho qui a Pisa.
Ma, come dice il vecchio proverbio, "il diavolo fa le pentole ma non i coperchi", e di conseguenza è emerso un problema che mi costringe a rimandare il ritorno probabilmente fino a metà Giugno.
Conseguenza di ciò è che mi trovo costretto a tenere chiuso il cantiere per più tempo di quanto pensavo, quindi non aspettatevi ulteriori progressi su questo diario per un po di tempo, almeno fino alla seconda metà di Giugno.
Cordiali saluti, Jack.
PS: probabilmente ne trarrà beneficio l'associazione perché dovrei avere il tempo per terminare cinque/sei articoli, per il portale o la rivista, che ho messo in cantiere da tempo e che non riuscivo a completare.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Cercheremo di sopravvivere
A presto!
A presto!
_________________
Da piccolo ero molto attratto da tutto ciò che raffigurasse riproduzioni miniaturizzate;
principalmente affascinato dai vascelli con i loro cannoni, le loro vele e tutto quel groviglio di fili di cui non capivo molto e mi chiedevo se fossero veramente tutti necessari.
gino arcuri- Utente sostenitore
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Noi aspettiamo
Ciao Jack
Ciao Jack
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Walter
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Walter Furlan- Moderatore
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Venerdì, 14 Settembre 2018
Un caloroso saluto a tutti,
Dopo una lunga assenza da questo forum e dal modellismo in generale ora sono finalmente in grado di ripartire e riaprire il cantiere della Caracca Ragusina.
Avevo interrotto le attività sul campo quando ero ancora in Toscana verso fine Aprile e anche dopo il mio ritorno a Cinisello ho avuto degli imprevisti che mi hanno impedito di riprendere prima. Ora sto cercando di approntare un piano preliminare di attività per ripartire poiché ho completamente dimenticato le cose da fare. Poi riparto e spero a tutto vapore . .
Appena possibile riprenderò a aggiornare questo forum con i miei lavori.
A presto, Jack.
Un caloroso saluto a tutti,
Dopo una lunga assenza da questo forum e dal modellismo in generale ora sono finalmente in grado di ripartire e riaprire il cantiere della Caracca Ragusina.
Avevo interrotto le attività sul campo quando ero ancora in Toscana verso fine Aprile e anche dopo il mio ritorno a Cinisello ho avuto degli imprevisti che mi hanno impedito di riprendere prima. Ora sto cercando di approntare un piano preliminare di attività per ripartire poiché ho completamente dimenticato le cose da fare. Poi riparto e spero a tutto vapore . .
Appena possibile riprenderò a aggiornare questo forum con i miei lavori.
A presto, Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Bentornato Jack!
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principalmente affascinato dai vascelli con i loro cannoni, le loro vele e tutto quel groviglio di fili di cui non capivo molto e mi chiedevo se fossero veramente tutti necessari.
gino arcuri- Utente sostenitore
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Martedì 18 Settembre 2018
Finalmente, dopo mesi di inattività totale, lunedì 17 Settembre ho ripreso a lavorare . .
Il lavoro è ora finalizzato alla preparazione dello scafo per ricevere il secondo fasciame: c'è da eseguire la levigatura finale del primo fasciame ma anche molte ulteriori attività minori che vanno però eseguite prima di iniziare a stendere il secondo strato.
Mi sono quindi concentrato sulla prua, dove c'è ancora molto da fare.
Per iniziare ho rifinito per bene tutti i particolari lasciati grezzi sul castello di prua.
01 Ragusian Carrack/19092018/IMG_20180919_102258.jpg
Poi ho iniziato a preparare il pagliolato di prua, assemblando gli elementi forniti nel kit Marisstella e poi unendoli tra di loro a formare un piano adatto alla sagomatura richiesta. Nella foto qui sotto il composito del pagliolato e la dima che servirà a dare forma al pezzo finito.
02 Ragusian Carrack/19092018/IMG_20180919_102221.jpg
Giovedì 20 Settembre 2018
Avendo in mente le ultime foto della parte centrale del modello scattate mesi fa, risulta evidente che i nuovi particolari aggiunti e visibili nella foto che segue vanno fissati ora, in modo da rivestirli con il secondo fasciame. I pezzi pre tagliati sono stati modificati per adattarli alla realtà.
01 Ragusian Carrack/20092018/IMG_20180920_162148.jpg
Ho poi finito il pagliolato di prua, sagomato opportunamente ed infine l'ho fissato nella sua posizione . . ma c'è ancora molto da fare, quindi la situazione a prua è in piena evoluzione.
02 Ragusian Carrack/20092018/IMG_20180920_162310.jpg
03 Ragusian Carrack/20092018/IMG_20180920_162136.jpg
04 Ragusian Carrack/20092018/IMG_20180920_162121.jpg
Per ora è tutto, anche se non molto.
Alla prossima, Jack.Aubrey.
Finalmente, dopo mesi di inattività totale, lunedì 17 Settembre ho ripreso a lavorare . .
Il lavoro è ora finalizzato alla preparazione dello scafo per ricevere il secondo fasciame: c'è da eseguire la levigatura finale del primo fasciame ma anche molte ulteriori attività minori che vanno però eseguite prima di iniziare a stendere il secondo strato.
Mi sono quindi concentrato sulla prua, dove c'è ancora molto da fare.
Per iniziare ho rifinito per bene tutti i particolari lasciati grezzi sul castello di prua.
01 Ragusian Carrack/19092018/IMG_20180919_102258.jpg
Poi ho iniziato a preparare il pagliolato di prua, assemblando gli elementi forniti nel kit Marisstella e poi unendoli tra di loro a formare un piano adatto alla sagomatura richiesta. Nella foto qui sotto il composito del pagliolato e la dima che servirà a dare forma al pezzo finito.
02 Ragusian Carrack/19092018/IMG_20180919_102221.jpg
Giovedì 20 Settembre 2018
Avendo in mente le ultime foto della parte centrale del modello scattate mesi fa, risulta evidente che i nuovi particolari aggiunti e visibili nella foto che segue vanno fissati ora, in modo da rivestirli con il secondo fasciame. I pezzi pre tagliati sono stati modificati per adattarli alla realtà.
01 Ragusian Carrack/20092018/IMG_20180920_162148.jpg
Ho poi finito il pagliolato di prua, sagomato opportunamente ed infine l'ho fissato nella sua posizione . . ma c'è ancora molto da fare, quindi la situazione a prua è in piena evoluzione.
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04 Ragusian Carrack/20092018/IMG_20180920_162121.jpg
Per ora è tutto, anche se non molto.
Alla prossima, Jack.Aubrey.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Sabato 22 Settembre 2018
Piccolo aggiornamento . .
01 Ragusian Carrack/22092018/IMG_20180922_082537.jpg
01 Ragusian Carrack/22092018/IMG_20180922_082552.jpg
Piccolo aggiornamento . .
01 Ragusian Carrack/22092018/IMG_20180922_082537.jpg
01 Ragusian Carrack/22092018/IMG_20180922_082552.jpg
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Martedì 25 Settembre 2018
Ieri sera, verso le ore 22:00 è scoppiato un incendio, sembra di origine dolosa, sul Monte Serra, a nord-est di Pisa presso il paese di Calci. I danni sono incalcolabili, sembra ci siano 700 persone evacuate e l'incendio è ancora in corso, anche grazie a un forte vento che ostacola le operazioni dei vigili del fuoco e degli aerei antincendio.
Calci è il paese in Toscana dove ho passato 9 mesi, prima di tornare a Cinisello (Milano) a fine giugno e dove conto di tornare il mese di dicembre per trascorrervi l'inverno e la primavera. E' il luogo dove ho iniziato a costruire la Caracca Ragusina oggetto di questo topic.
Che disastro . . non ho parole
01 IncendioDiCalci/incendio-monte-serra-4-1-640x564.jpg
02 IncendioDiCalci/incendio-monte-serra-27-640x480.jpg
03 IncendioDiCalci/2060_8f76e9f43f7733733dcef7e67e4997c0.JPG
04 IncendioDiCalci/IMG-20180925-WA0030.jpg
05 IncendioDiCalci/5b69b1be20c11.jpeg
Ieri sera, verso le ore 22:00 è scoppiato un incendio, sembra di origine dolosa, sul Monte Serra, a nord-est di Pisa presso il paese di Calci. I danni sono incalcolabili, sembra ci siano 700 persone evacuate e l'incendio è ancora in corso, anche grazie a un forte vento che ostacola le operazioni dei vigili del fuoco e degli aerei antincendio.
Calci è il paese in Toscana dove ho passato 9 mesi, prima di tornare a Cinisello (Milano) a fine giugno e dove conto di tornare il mese di dicembre per trascorrervi l'inverno e la primavera. E' il luogo dove ho iniziato a costruire la Caracca Ragusina oggetto di questo topic.
Che disastro . . non ho parole
01 IncendioDiCalci/incendio-monte-serra-4-1-640x564.jpg
02 IncendioDiCalci/incendio-monte-serra-27-640x480.jpg
03 IncendioDiCalci/2060_8f76e9f43f7733733dcef7e67e4997c0.JPG
04 IncendioDiCalci/IMG-20180925-WA0030.jpg
05 IncendioDiCalci/5b69b1be20c11.jpeg
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Gli incendi sono una cosa tremenda, specie quando sono di importante entità e li avverti vicini a dove abiti. Li viviamo quasi ogni anno qui in Calabria, e so benissimo cosa significhi ... e sono passati anche vicino alla Santa Maria.
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gino arcuri- Utente sostenitore
Re: Caracca Ragusina, Jack.Aubrey, Scala 1:60
Ciao a tutti
È sempre una cosa devastante rovinare la natura e pagheremo per questo.
Personalmente se prendessi quello che ha appiccato il fuoco lo calerei direttamente sullo stromboli
È sempre una cosa devastante rovinare la natura e pagheremo per questo.
Personalmente se prendessi quello che ha appiccato il fuoco lo calerei direttamente sullo stromboli
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