Jolie Brise - Cutter francese - 1:66 (brggpl)

Ciao Gianpaolo. Si, ti ho chiesto di aspettare ma ero convinto di aver scritto in una forma simile al dialetto di Parma (mia madre era di Parma...).

Ho ricevuto risposte dagli amici francesi: l'autore del cutter dice di avere solo il libro del cutter Alert, di Peter Goodwin e su quella monografia sono citati tre allestimenti di vela con diverse bande e relative file di matafioni, a seconda della intensità del vento. Personalmente non capisco la cosa: la vela la fai con le bande o senza, non è che le cuci o scuci a seconda del tempo metereologico.

Mr. Delacroix dice di non conoscere questi navigli moderni e mette la grande foto della Jolie Brise che ti allego qui di seguito, dove non si vedono bande di rinforzo;

Un altro modellista dice che non ci sono regole fisse ma le bande di rinforzo si vedono di preferenza sulle vele pesanti e di "cappa" e comunque i matafioni si possono fissare indifferentemente al cento dei ferzi o lungo le cuciture dei medesimi.

A questo punto il mio parere personale è di fare la vela secondo la foto che ha inviato Delacroix, perchè è comunque l'attuale allestimento reale della nave e in più corrisponde al disegno in tuo possesso.

Vè, adesa a sit content ? (ancora cinese...)

Ringrazierò di cuore gli amici Francesi.



ciao. Giuseppe

ciao giuseppe
vedo che stai proponendo questa discussione in mio aiuto anche in terra di Francia e te ne sono grato. quel honneur!
anche in questo caso penso che parlando di barche "minori" come la J.B. si possa dire di tutto e di più.
nella foto gentilmente avuta da Monsieur Delacroix, vedo che i matafioni sono addiritura tutti fissati in corripondenza delle cuciture dei ferzi! questo proprio non l'avevo mai notato, ma probabilmente ci sarà una ragione.
aggiungo però che quella foto è relativa alla J.B. inglese dei nostri giorni (con un diesel a bordo per intenederdi) e quella che sto cercando di riprodurre, dovrebbe essere di 100 anni prima.
a questo punto penserei che essendo piccola la vela e altrettanto piccole le forze in gioco, a parità della qualità della tela, le bende potessero essere anche non necessarie e comunque a discrezione del mastro velaio.
(naturalmente i matafioni rimanevano necessari e differenziati nelle 3 "mani")
va bè! sono considerazioni "estive"......
arvodars (piacentino), grazie e tienimi informato di evetuali altre scoperte

Buona giornata a tutti
Per gli alberi della J.B. è abbastanza semplice: c’è un solo albero maestro, un picco e un boma per la randa, un alberetto per la controranda e il bompresso per i fiocchi.
I vari pezzi sono stati ricavati da tondini del 6, 4 e 3 mm. rastremati e colorati con mordente e vernice trasparente opaca.

La mini-coffa è ricavata da un listello di spess.2 mm e la testa di moro è in cartoncino. Ai bordi si vedono nel particolare (vicino ai guanciali in corrispondenza delle barre) i tondini che formeranno l’incastro per le crocette, il sostegno per il paranco della drizza di boma nonché i vari golfari.

Il boma e il picco sono forniti delle gole in legno che unitamente alle trozze (bertocci in perline per collane) formeranno un carrello scorrevole sul maestro.

Sull’estremità di poppa del boma ci sono gli “agganci” (non conosco il nome! ) per le borose di terzaruolo e il semi-anello per l’aggancio del paranco di scotta.

Alla base del maestro è prevista la parte visibile dal ponte del bucellato (8 spicchi ricavati da un quadrello 4x4).

Tutte le fasce per i golfari alle estremità sono in cartoncino nero.
Mancano ancora un po’ di rifiniture, particolari e guarniture che farò più avanti.
Saluti a tutti

Ciao Gian paolo, sta venendo proprio bene. Mi piace come hai realizzato
l'albero, il boma e le varie parti che completano l'armo velico. Sono
proprio curosio di verle montate sullo scafo. Una curiosità, hai già realizzato le vele? Se si, che tipo di stoffa hai usato, o pensi di usare?
Ancora complimenti e buon modellismo.

ciao

ciao italo e ciao vincenzo
ricambio i complimenti.
questa volta, viste le inferiture con la complicazione dei cerchi sul meastro, ho intenzione di montare l'albero proprio alla fine e portarmi più avanti possibile con le manovre a tavolino, sperando che di non incasinarmi con sartie, paterazzi e stragli sulla barca.
per le vele ho definito il disegno (senza bande di terzaruolo!), ma c'è ancora tanto da preparare!
grazie e saluti a tutti

Grazie a te Gian paolo e buon proseguimento..

Ciao Ganpaolo, se ho capito bene vorresti eseguire il lavoro delle manovre fisse alla Pilani? sarebbe la prima volta che procedi in tal senso? grazie.

Un Saluto!!!!!!

PS: complimenti per il lavoro svolto fin qui ed anche per come hai illustrato il passo passo belle le ultime foto.

ciao daniel
si!

anni fa avevo fatto una goletta americana e, seguendo le istruzioni e montando prima alberi, sartie ecc., avevo dovuto riaprire tutti i cerchi già fissati alle rande e richiuderli a fatica dopo.
d'altra parte infilare prima i cerchi all'albero implicava legarli dopo al gratile e la fatica sarebbe rimasta.
vedendo l'ultimo lavoro di pilani (bombarda "volunte de dieu") ho visto che si puo' fare e ora provo anch'io!
ciao

Eccomi,un pò in ritardo arrivo anche io e guarda cosa devo mandar giù... bertocci, bucellato,etc......per fortuna hai messo i nomi...grande!...però ti sei dimenticato di indicare il nome di quella cosa in metallo sulla destra coperta dal logo... ..va bhè dai...con stò caldo anche le battute non mi vengono bene!
Complimenti..mi garbano sempre le tue barche...curi sempre i dettagli,hanno un chè di vero... bravo!

ciao andrea
bertocci, bucellato.... metto questi termini proprio per te . così vai a vedere il nostro glossario!
... e poi perchè non protesti anche con il dotto amico pietro che te li sta sciorinando tutti, pure in inglese?!
a parte gli scherzi, grazie e buon ferragosto a tutti!

Buona giornata a tutti
Dopo la pausa estiva riprendo il cantiere J.B. con una lavorazione che è stata fatta distribuita nel tempo: i bozzelli.
Credo che all’inizio del ‘900 i bozzelli con stroppatura metallica fossero sempre più diffusi.
I bozzelli di produzione commerciale (per modellisti) hanno generalmente una forma presagomata per la stroppatura con il refe che in questo caso ho pensato poco adatta.
Ho tentato senza soddisfazione di adattarmi, eliminando tutti gli incavi della stroppatura e inserendo gli occhielli superiori e anche facendo l’intera stroppatura perimetrale esterna con un filo metallico.
Già da tempo rimuginavo l’idea di provare a riprodurre i bozzelli completamente, ma sono sempre rimasto dubbioso per le loro dimensioni in scala. Non tanto per la scala 1:66, quanto per le dimensioni dell’imbarcazione con cime e bozzelli conseguentemente ridotte.
Sulla J.B. ce ne sono “solo” (si fa per dire!) una cinquantina e allora ho deciso di provare.
Quindi ho deciso di provare a fare dei bozzelli simulando l’aspetto (come nell’immagine) dove il collegamento tra l’occhiello e il perno della carrucola è nascosto internamente alle maschette:

Si è trattato di fare bozzelli con un’altezza massima della cassa compresa tra circa 2,5 e 4 mm. (rubando un po' sulla scala). Naturalmente con queste misure in gioco e data la mia manualità, di riprodurre le pulegge non se ne parla nemmeno!
Il sistema adottato è quello “a sandwich” (come nella realtà) ossia costituito da listelli noce 0,5x3 alternati a listelli (quelli dell’incavo-puleggia) tagliati da impiallacciatura (0,6) di larghezza di circa mm.1,5 (sistema già sperimentato per le grandi “taglie” dello schifazzo).

L’occhiello è realizzato con filo metallico (0,3) intrecciato su un tondino da 0,75 e tagliato mantenendo un gambo di circa 1 mm.

Il punto critico (specie nei bozzelli a una via) è stato proprio il fissaggio del gambo al sandwich dovendo il foro per la cima passare immediatamente sotto.

Nella seguente: un po’ di bozzelli vari e prove di paranchi.

In conclusione è stata un’esperienza poco soddisfacente, che bisognava provare, ma che probabilmente non ripeterò piu'.
Saluti a tutti

Ciao Gian Paolo, certo che lavorare con quelle misure non è per niente facile !!

Uoooohoooòò.....Gian Paolo...ti sei buttato sul dettaglio spinto allora. Non è male, l'unica cosa è come dicevi tu il fissaggio del gambo.
Dal momento che i bozzelli non devono rispettare solo un fattore estetico ma devono anche reggere la tensione che dai al filo non è semplice affatto.
Ora non mi viene in mente nulla ma forse la strada potrebbe essere quella di stagnare il gancio in ottone a qualcosa dello stesso materiale che verrà poi chiuso a sandwich tra il legno utilizzando lo stesso procedimento che hai adottato (oppure creare un cinturino in ottone da 1 decimo o meno di spessore che giri attorno al bozzello,chiuderlo con stagno e saldare il gancio)... bisognerebbe mettersi lì a pensare con calma. Il problema alla fine è il solito di noi modellisti:come realizzarlo viste le dimensioni?

Attenzione! Attenzione! A tutti i forumnauti: il caso di Gianpaolo è deriva modellistica dovuta al caldo estivo, pare sia contagiosa perchè ha già colpito anche Andrea!

Aoh, ma vi rendete conto di cosa sia fare bozzelli da 2,5 mm totali - solo una cinquantina - con golfare di metallo incorporato? E Andrea è già li che studia come fasciarli con bandella di lamierino...

Se non li fermiamo va a finire che ci fanno pure la puleggia tornita e ruotante. Mandiamoli su in crocetta a prendere aria di mare...

Ci vuole una cura a base di prosecco ben raffreddato in frigo...

ciao! oldboy

ciao
io li manderei direttamente sulla formaggetta
ciao ENRICO

... Mah... Comunque a me non dispiacciono !...

ciao a tutti
effettivamente il caldo puo' dare alla testa.
la scala al 66, l'ho scelta io! tempo fa francesco-mozzo mi disse "hai voluto la bicicletta, e allora pedala". ho provato a pedalare, ma mi è mancato il fiato e sono arrivato al limite delle mie possibilità.
i problemi di questa lavorazione sono tanti, però son contento se non altro per aver aperto una strada: sicuramente qualche collega ci riuscirà!
ora come ora, penso che per avere una precisa ripetitività, una soluzione potrebbe essere quella di creare degli stampi e farli in resina (compresi gli occhielli e i ganci, mah?!). ci sono ditte che già li producono in metallo fuso e veramente piccoli.........
grazie a tutti e

Ciao Gianpaolo , comunque sarà sempre un successo , a parte le battute , non sei il tipo di compromessi facili.
Buon modellismo
mozzo
sappi che ti spio......................................

Complimenti per tutti i tuoi minuziosi dettagli,e sempre un piacere seguire i tuoi cantieri,soprattutto per i neofiti come mè che possono apprender molto.ciao gianni

Ciao Giampaolo, ti capisco cosa hai dovuto penare per la realizzazione dei bozzelli, l'importante che ci hai provato e il risultato secondo me è buono, bravo!!!
Un Salutone e buona continuazione!!!!!

Buona giornata a tutti
Ringrazio mozzo, gianni e daniel per l’attenzione e la pazienza!
Proseguo la cronaca con un altro particolare caratteristico del ponte.
L’argano orizzontale (o molinello salpa-ancora) della J.B. è composto da tre montanti che nascono dall’ossatura dello scafo, un sistema di ingranaggi con ruota di freno in asse alla manovella e due campane. Tra i primi due montanti viene fissato il bompresso incastrato con un cuneo.
Questo è come si presenta ai giorni nostri, ma secondo i piani M.B.R. non doveva essere molto differente dall’originale (qui è stato aggiunto un meccanismo con volantino che il piano originale non prevede).

(da http://joliebrisemodels.co.uk/cd/winch/index.html)
I montanti sono listelli 4x2, gli ingranaggi sono un’altra idea rubata (ricavati da accendini Bic), la manovella è in tondino da 0,5 sagomato e le due campane in tondini torniti. Il tutto colorato in grigio (molto) scuro.
Non ho avuto a fortuna di trovare da un orologiaio delle ruote dentate con i raggi, pertanto mi sono arrangiato con ciò che avevo a disposizione.
I singoli componenti:

Il montaggio:

La colorazione:

La prova a secco sul ponte:

Saluti a tutti

Complimenti per la realizzazione e per il riciclo, a volte le soluzioni le abbiamo sotto il naso ma non le vediamo.
ciao

Ciao GianPaolo, complimenti per l'inventiva di usare la rotellina dell'accendino...ottima soluzione!!
Vorrei farti un'osservazione...non era forse meglio realizzare i supporti della manovella partendo da un foglio di ottone anzichè utilizzare del filo?
Le parti in ottone non sono state brunite vero?

Un saluto

ciao
io semino idee e trucchi e alcuni raccolgono
ciao ENRICO