Jolie Brise - Cutter francese - 1:66 (brggpl)

Buona serata a tutti

** Caratteristiche generali del modello **

nome: Jolie Brise (brezza leggera)
tipo: cutter
anno di costruzione: 1913
lunghezza reale: 17,06 m (solo scafo)
scala del modello: 1:66
tipo modello: autocostruzione a false ordinate
piano di costruzione: Modele Reduit Bateau modificato



Cenni Storici

La Jolie Brise viene progettata e varata a Le Havre (Francia) nel 1913, come barca-pilota a servizio dei porti della Bretagna. E’ un cutter in legno tipico dell’epoca quindi armato con randa, fiocchi e controranda.
Con l’avvento del vapore fu presto miseramente convertito in barca da pesca.
Nel 1923 viene acquistata da uno yachtsmen inglese e inizia una brillante carriera sportiva vincendo famose regate (Fastnet 1925/29/30).
Segue un lungo periodo come yacht da diporto con vari cambi di proprietà, con abbandoni e raddobbi vari tra i quali l’installazione di un motore ausiliario.
Infine nel 1977 viene comprata da una scuola di vela inglese e qui tuttora è in uso. ( http://www.joliebrise.com/ )
Questa imbarcazione mi ha attratto per le linee dello scafo con la chiglia decisamente affondata a poppa, l'asse del timone inclinato, con specchio di poppa a sbalzo e con prua a cuneo stretto.
Dopo tanta vela latina (leudo, bovo e schifazzo) ho deciso di passare alla randa e tradire (momentaneamente) le imbarcazioni nazionali.
Era da tempo che desideravo fare un modello simile a quello indicato nel mio avatar con uno scafo relativamente moderno e soprattutto adatto a mari diversi da quello mediterraneo.
Anche in questo caso avrò la possibilità di scoprire novità marinaresche.
L'occasione pratica è arrivata dall'amico Picogiò che mi ha donato un vecchio piano M.R.B. della Jolie Brise redatto dal modellista francese J.C.Chazarain in scala 1:20.
In rete comunque si possono trovare molte notizie, immagini e modelli di questa imbarcazione ad es. http://www.joliebrisemodels.co.uk/index.html .
Ho inoltre acquistato questo libro
,
nel quale viene narrata tutta la storia avventurosa di questa imbarcazione. Non è un libro tecnico: ci sono purtroppo poche immagini, ma per fortuna c'è una rappresentazione delle linee d'acqua.
Da qui ho iniziato un rifacimento completo del piano per adattarlo alla mia scala di progetto, per capire meglio lo scafo e l'attrezzatura e per cercare di riunire al meglio le due fonti grafiche dal momento che il piano M.R.B. differisce (poco) dalle linee d'acqua descritte nel libro. Naturalmente ho dovuto fare delle scelte e non è detto che siano azzeccate.
C'è inoltre da tenere presente che tutte le immagini fotografiche trovate si riferiscono alla situazione recente dell'imbarcazione, dopo numerose migliorie e ammodernamenti, e mia intenzione è di riprodurre il modello riferito al periodo iniziale.
Vi riporto i prospetti (nella situazione attuale) e linee d'acqua del progetto realizzato in autocad (2D):


Il progetto sarà in continuo aggiornamento dal momento che alcuni dettagli probabilmente verranno scoperti e poi definiti all'atto dell'esecuzione del modello stesso.
Per informazione, esiste anche un modello in versione kit della Artesiana Latina in scala 1:50.
Rimando gli interessati a questo genere di imbarcazioni ad un bel lavoro di mario/vip44 su uno yacht carico di storia e di primati:
http://www.forumscuoladimodellismo.com/t2302-veliero-pen-duick-vip44 ,
a questo yacht più moderno:
http://www.forumscuoladimodellismo.com/t626-yacht-voscia-armato-yawl-claudio-picogio?highlight=Claudio
e, volendo approfondire, al libro di G.Santi-Mazzini "Yachting 600'-800" ricco di informazioni su queste particolari tipologie
http://www.forumscuoladimodellismo.com/t4028-yachting-600-800-giovanni-santi-mazzini-ed-gribaudo .
Ciao a tutti.

Riferimenti al glossario:
barca pilota, cutter

Ciao Gianpaolo, caspita che bella presentazione, il modello che hai scelto di realizzare mi piace molto, ti seguirò con molto interesse e piacere, buon inizio cantiere a presto.
Un Saluto!!!!!!

...era ora...

ciao. oldboy

un altro cantiere interessante da seguire, buon lavoro

ciao

Buon giorno Gianpaolo, auguri per il tuo nuovo cantiere e complimenti per la scelta . Seguirò la costruzione del tuo cutter con molto piacere in quanto amo questo tipo di imbarcazioni.
Buon modellismo

ahhh....eccolo il pensionato !....mancavi solu tu!....e sempre con modelli molto particolari!...molto bello, mi piace questo cutter!

Gian Paolo, buon lavoro e divertimento!

Ti seguirò con molta attenzione Gian Paolo, la scelta del modello è fantastica !

ciao a tutti
Grazie dell'entusiasmo. Spero solo di non tradire le aspettative.
Effettivamente questo genere di modello è un po' poco praticato ed è stato difficile trovarne esempi nel mare del forum. Ne ho segnalati due, ma sicuramente ce ne saranno altri.
E' una barchetta veramente piccola: in realtà bastavano solo due marinai per portarla (più il pilota da trasferire).
Ricambio il buon modellismo e

Ciao Gian Paolo, se la presentazione è così, figuriamoci come sarà il modello !!
Aspetto con ansia di vedere i passi della realizzazione.
Buon lavoro !!

Buona giornata a tutti

Ringrazio anche armando e dopo l’emergenza del “modellino architettonico” riprendo il racconto della costruzione della Jolie Brise.

Il sistema di costruzione dello scafo è il consueto (vedi bovo e schifazzo): falsa chiglia, false ordinate, rinforzi con longheroni in tondino e falso ponte spezzettato in corrispondenza delle ordinate.
Questa volta la sperimentazione consiste nel fasciare uno scafo diverso dal solito con la poppa così affondata.
Come dicevo ho apportato delle modifiche ai piani M.R.B.: confrontando questo piano con le linee d’acqua del libro, ho cambiato l’insellatura (cavallino) che guardando le foto mi è sembrata con una curva diversa. Inoltre ho modificato l’ordinata n.10 (quella più vicino all’asse del timone) spostandola verso prua. Queste modifiche mi hanno indotto a ridisegnare tutte le false ordinate anche per tenere conto degli spessori dei legni che ho voluto usare (chiglia 2 mm, ordinate 4 mm, fasciame 1 mm, falso ponte 1 mm).
- I disegni finali (chiglia e ordinate) che saranno incollate ai compensati:

(non mi sto dilungando oltre, ma se qualcuno vuole chiarimenti, non faccia i complimenti)
Questa volta ho usato per il fasciame prevalentemente dei listelli 2x1 (più facilmente pre-sagomabili secondo queste superfici curve e probabilmente più aderenti alla realtà).
Mentre a poppa sono riuscito a mantenere il numero dei listelli costante, a poppa date le forme della chiglia ho rastremato troppo per seguire lo specchio di poppa e alle fine ho dovuto "chiudere" con un irrealistico triangolino di compenso.
Una modica quantità di “disonorevole” stucco ha risolto alcune imperfezioni, ma considero il risultato soddisfacente.
Non ho praticato la reale battura in quanto sui due lati della falsa-chiglia rimasta in vista ho applicato un rivestimento in impiallacciatura da 0,6.
Anche lo specchio di poppa è in impiallacciatura (0,6) sagomato e deformato secondo il progetto. Rimangono in vista le due alette e i quattro scalmi del quadro fatti con quadrelli da 1,5x1,5.
Riporto la sequenza delle lavorazioni.
- Lo scheletro portante (lo spazio libero tra le ordinate è circa 2 cm):

La posa dei listelli (partendo dal livello degli ombrinali):

- L’indesiderato triangolino:

- La situazione dopo la progressiva carteggiatura, l’asportazione della parte superiore delle ordinate (che è servita solo per fare l’impavesata), la fasciatura della chiglia con l’impiallacciatura, l’applicazione del falso ponte (che servirà per il fasciame) e la costruzione di uno sostegno provvisorio da cantiere.

Ciao a tutti.

P.S.
Per gli amanti della navigazione nel nostro forum ho trovato anche questo yacht famoso e più recente:
http://www.forumscuoladimodellismo.com/t922-skipper-rainbow-novecento

Ciao Gian Paolo altro bel cantiere da seguire.
Un saluto
Sandro

Ciao Gianpaolo...solo un paio di curiosità....
Il giallino che si vede sui listelli è perchè fai uso di colla alifatica?
Ho letto e riletto ma non ho capito se sullo scafo applicherai il secondo fasciame?
Altra cosa....sembra tanto piccolina....forse non conveniva aumentare un pò la scala?
Siccome sono alle prese anche io con il fasciame della royal (sto passando più tempo a guardare lo scafo per capire come procedere senza errori, che a posare listelli) volevo chiederti se è consigliato partire circa all'altezza dei ponti (un pò più sotto del capo di banda) con la posa dei primi listelli,passare poi alla zona della battura con qualche altro listello (1 o max 2) e per finire completare nel mezzo con una giusta suddivisione dei listelli...

Ciao Gianpaolo, come sempre è un piacere vederti all'opera, non ho domande in particolare, perchè come sempre sei sempre molto bravo a spiegare il tuo passo passo ed anche molto veloce nel portarlo avanti, l'unica curiosità e uguale a quella dell'Amico magna sul perchè di quel colore giallino sui listelli, grazie e buona continuazione.

Un Saluto!!!!!!

buon giorno e grazie dei complimenti
volentieri rispondo alle curiosità.
- giallino: (forse l'ho già detto) ho acquistato erroneamente una colla alifatica giallina (esiste anche bianca) e dal momento che mi sembra piu' facilmente carteggiabile (meno gommosa), la uso tutte le volte dove il legno non rimarrà a vista. qui il fasciame verrà colorato.
- fasciame: ho previsto un unico strato. dopo l'eliminazione dei "gradini" con la carteggiatura, ho spenellato lo scafo con l'alifatica diluita per cercare di compensare un po' di rigidezza (spero! )
- scala: l'armatore ha deciso che dal bovo in avanti si va con la 1:66 per poter raffrontare meglio i modelli tra loro (a scapito della riproduzione dei particolari)
- posa dei listelli: cerco con i disegni di capire esattamente dov'è il livello superiore del trincarino (o meglio il livello inferiore degli ombrinali) e parto con il primo listello prorpio da quel livello (in genere lo segno sul disegno di ogni ordinata). proseguo verso il basso listellando fino a più della metà dell'ordinata a centro nave. poi salto in basso (alla chiglia) per circa 1/4. controllando se non ci sono problemi, chiudo il tutto. solo alla fine dello scafo passo all'impavesata.
sbagliando, ho imparato che prima di posare il capodibanda conviene mettere gli scalmotti all'impavesata (se sono in vista) e poi colorare subito la parte interna.
qui si vedono i primi due listelli:

mi fermo altrimenti scrivo un romanzo, però se non sono stato chiaro, sono qui.
ciao

Ciao Gian Paolo, va benissimo anche il romanzo se è istruttivo per i meno esperti , almeno per me, sei stato abbastanza chiaro.
Aspetto di vedere il resto !!

Grazie GianPaolo...in effetti forse il discorso dell'alifatica lo avevi già detto in un altro cantiere...sorry
Per il resto tutto chiaro....continua così!

grazie armando e grazie andrea
@andrea: figurati! così ho fatto un bis.
meglio mettere le mani avanti ripetendo la storia e dicendo "forse l'avevo gia detto" che leggere "uffa! questo l'hai già detto"
alla prossima

Buona serata a tutti
Continuano i lavori sullo scafo.
Il trincarino della J.B. è abbastanza semplice: essendo di larghezza costante (mm.3), non vi sono le “unghie” d’incastro dell’assito del ponte e le assi del ponte si intestano semplicemente secondo la curvatura del trincarino.
I vari pezzi sono stati ricavati da listelli da 8x1 fresandoli fino a portarli alla sagoma di progetto. Ulteriore variante rispetto ai modelli precedenti è stata quella di prevedere gli scassi per l’incastro degli scalmotti (quadrelli a sezione costante mm.1,5x1,5) direttamente nel trincarino.

Qui sotto il tricarino posato e i listelli per il ponte.

Per il fasciame del ponte ho usato listelli di tiglio mm.2x1 provvisti di una costa con carta a pasta nera sottile per la simulazione della calafatura.

Il capodibanda è costituito da 3 quadrelli da mm.1x1 affiancati e incollati in sagoma su un tracciato secondo il bordo.

Caratteristici sono i 5 ombrinali (per bordo) in luce tra gli scalmotti lungo la parte più bassa del ponte.
Immediatamente sotto il livello del trincarino ho applicato dei listelli da 3x0,5 per simulare il fasciame maggiorato all’incintone.
Infine ho steso su tutto lo scafo una spennellata di alifatica diluita e poi leggermente carteggiata come tentativo di irrigidimento generale.

Alla prossima.
saluti

Ciao brggpl, calcolando quanto è grande sta venendo molto bene darai della vernice sullo scafo?

ciao vincenzo

Ciao GianPaolo, ottima idea quella degli scassi sul trincarino mi piace mi piace....
Non so se e quale sarà la colorazione ma occhio a non fregarti in quella zona come sullo schifazzo, se non ricordo male avevi avuto qualche problema visto che avevi già incollato i pezzi.
Per i listelli del ponte hai provato con la pirografia come avevo fatto sul cantiere della Caroline?....o procederai direttamente con il cartoncino...

ciao a tutti
bene, approfitto delle domande...
@ vincenzo: si sarà tutta colorata nei colori originali del 1913 secondo le indicazioni MRB:

@ andrea: stai tranquillo che questa volta mi sono ricordato (se intendi la colorazione all'interno dell'impavesata prima di incollare il capodibanda).
per il fasciame del ponte ho usato la stessa tecnica dello schifazzo. quando hai raccontato la tecnica della pirografia, avevo già preparato i listellli con la carta nera, ma la terrò presente perchè probabilmente è anche più svelta.


grazie & ciao a tutti

...si intendevo proprio la colorazione dell'impe-devastata (mannaggia stì termini! )...
Per la pirografia forse è un pò più pratica del cartoncino (forse perchè non ho mai provato con il cartoncino)...la calafatura diventa un pò più irregolare e forse quindi anche più realistica...
Cmq così non vale....va bè che sei in pensione ma procedi come un treno!!!!...prima che io finisca la royal fai ora a farne 10 di barche...

Grazie

ciao

Buona giornata a tutti
Saluti a andrea e vincenzo

Per questo cantiere ho a disposizione una documentazione fotografica veramente completa a questo sito:
http://joliebrisemodels.co.uk/cd/index.html .
Magari avessimo a disposizione per tutti i modelli una tale documentazione fotografica! Peccato questa che si riferisca alla situazione attuale e la difficoltà è capire come certi particolari fossero nella situazione iniziale del 1913 anche in riferimento al piano M.B.R.. Per questo terrò presente anche il libro “A MANUAL of YACHT and BOAT SAILING di Dixon Kemp” già recensito nella ns. sezione Libri.
Un particolare dubbio è questo “rialzo” del fasciame del ponte in corrispondenza dello specchio di poppa che comunque ho realizzato.

Per agevolare la colorazione finale dello scafo ho sperimentato l’uso di una mano di fondo in acrilico bianco opaco in bomboletta spray (avanzo del modello architettonico).

Nella foto si intravede la simulazione della chiodatura del fasciame del ponte realizzata semplicemente con “punture” d’ago ed evidenziate dal trasparente con poco mordente che si insinua nelle punture. Per la posizione delle chiodature mi è ritornato utile il piano MRB dove sono indicate le posizioni dei bagli.
La vernice di fondo non è della stessa marca degli acrilici (tamiya) che andrò ad usare dopo: spero che non sarà un problema per le seccessive colorazioni.
Sempre per agevolare la colorazione ho posato il capodibanda con le coste laterali già colorate di nero.

Per la costruzione del timone e per fare in modo che l’asse (miccia) rimanga il più aderente possibile al dritto di poppa, ho utilizzato per la parte passante attraverso lo scafo un tondino (ottone) d.1 mm. in questo modo si facilita anche l’introduzione e la posa del timone stesso. Nella situazione reale dei giorni nostri non ci sono più le cerniere, ma solo due fascette, essendo l’asse imperniato sul calcagnolo. Sul modello ho messo invece femminelle e agugliotti (carta e tondini) credendo questa soluzione maggiormente aderente alla realtà dell’epoca. Ecco gli elementi del timone in costruzione:


e il timone in prova sullo scafo:

per oggi è tutto. alla prossima.
saluti a tutti

Ciao Giampaolo, scusami la domanda forse un po banale, ma anche nella realtà utilizzavano una tondo per collegare le due parti del timone? grazie e come sempre ottimo lavoro.

Un Saluto!!!!!!