Jolie Brise - Cutter francese - 1:66 (brggpl)

Ciao Gian Paolo, non credo che il problema sia il fondo, piuttosto credo siano i colori della Tamiya. Secondo la mia esperienza questi colori sono ottimi per piccole aree o per rifinire particolari, ma non sono molto indicati per il tipo di lavoro che hai fatto tu. Questo per due semplici motivi; il primo è che dati sul legno asciugano troppo in fretta ed è proprio questa velocità che rende difficoltoso fare aree uniformi, quando passi il pennello su di un'area fatta pochi secondi prima, la scioglie ed impasta il tutto.
Io normalmente uso buoni acrilici da decoupage, e mi trovo bene.
Spero di esserti stato di aiuto.
Un saluto

mmm... Forse i problemi sono 2...
Il primo è già stato individuato da Italo, i Tamiya sono fantastici se usati ad aerografo, ma a pennello non vanno molto bene e in più non leggo la dicitura "fondo acrilico" sulla bomboletta, se invece di un fondo è una vernice normale il Tamiya si aggrappa molto male.

Ciao Gianpaolo. Non ho più ricevuto in posta i link automatici a questo cantiere e credevo che tu avessi sospeso i lavori. Questa mattina apro per vedere se ti eri dato una smossa e trovo la barca ( scafo) quasi finita! Hai fatto particolari veramente notevoli, ne trarrò utile scuola. Per i colori: credo che sia meglio abbandonare quelli per modellismo e usare quelli acrilici per decoupage. Non è esperienza la mia, ma sensazione dopo poche prove/utilizzo. Tra l'altro: per il rosso mattone hai provato il normale antiruggine per ferro, quello "rosso" ? Ha una opacità e una tonalità da "barca da lavoro" che mi pare faccia al caso nostro.

ciao. Giuseppe

buona serata
@igorino, maruzzella, macpit e oldboy: grazie.
molto probabilmente avete ragione: ho fatto "riso e fagioli".
pensavo che qualsiasi acrilico potesse fare da "fondo".
comunque la prossima volta non userò i tamiya per la colorazione finale dello scafo e proverò i decoupage.
per ora, spero che la stratificazione di colori che ho fatto, tenga il tempo di finirla!
saluti a tutti

Buona giornata a tutti
Finita l’escursione in campo architettonico, riprendo con un piccolo stato di avanzamento navale.
Sulla J.B. vi sono tre cavigliere sull’interno dell’impavesata: due simmetriche in corrispondenza dell’albero e una a poppa.
Queste cavigliere sono costituite principalmente da quadrelli mm.2x2 sagomati e raccordati per essere fissati con appositi incastri tra gli scalmotti.
Oltre ai fori per il passaggio delle caviglie, sulle facce laterali e superiori sono previsti gli anellini simulanti i golfari ai quali verranno fissati i vari paranchi. Questi anellini sono stati fatti con del filo 0,3 attorcigliati attorno ad un tondino da 0,75: gli occhielli commerciali da 1,8 con gambo (al centro della foto) erano troppo grandi!
Le caviglie sono commerciali in metallo.



Sulla cavigliera di poppa è montata centralmente la barra di scotta: una specie di “binario” per il paranco della scotta della randa che fungeva da "ammortizzatore" durante la virata.
Il banco per il timoniere è una porzione di corona circolare (spess.1 mm.) incastrato tra il capodibanda e la cavigliera. Nelle foto mancano i sostegni intermedi del banco e la barra del timone che verranno messi dopo aver tolto la protezione ora sul ponte.


Saluti a tutti e buona estate

Complimenti per il lavoro fatto, il nastro di carta sul ponte deve proteggerlo o ha un'altro scopo? Grazie
ciao

Grande Gian Paolo,stai facendo un gran bel lavoro. Anche le cavigliere sono moto ben fatte. Una curiosità le caviglie le hai fatte tu o sono commerciali?
Grazie mille e buon modellismo

Ciao Gianpaolo , non mi stupisci più ( a me), domando : le caviglie sono in scala ?
Grazie di un Tuo eventuale riscontro
mozzo

Bel lavoro Gianpaolo, mi piace!
Permettimi una domanda....come mai non hai provato a costruirti le caviglie in legno ma le hai prese commerciali?

buon giorno a tutti e grazie!
provo a rispondere alle giuste curiosità e mi fa piacere parlarne.
il nastro di carta è stato messo per completare la colorazione (pericoloso nero!!!) del capodibanda con l'intenzione di salvare il ponte già rifinito.
per le caviglie ho confessato subito che erano commerciali e per me sono sempre un irrisolto problema di fuori-scala.
quelle che vedete ora sono le medesime che avevo utilizzato per il bovo-libeccio.
in origine sono lunghe 8 mm (8x66= 53 cm reali), hanno diametro di 0,9 per la parte che si infila e 1,2 nella parte più grossa dell'impugnatura. allora erano state accorciate di 2 mm.
sulla J.B. le ho lasciate com'erano, in quanto qui la cavigliera è più spessa e faccio sempre fatica a far girare le cime.
sicuramente sono un po' cicciose (ci vorrebbero delle mani molto grandi per impugnarle) ma ne ho altre più magre che devo ancora passare nell'imbrunitore.
per la cronaca vi posto la situazione reale attuale (foto dal sito joliebrisemodels.co.uk/cd/pinrail/index.html).

mi era venuta la voglia di mettere dei semplici tondini, ma ho pensato che probabilmente agli inizi del '900 non erano così!
saluti

Ciao Gian Paolo grazie per la riscposta, dalla quale mi sembra di capire che le caviglie sono di metallo, giusto? Potresti usare il minitrapano ed inserendo le caviglie a mo' di punta, agendo su di esse con la carta vetrata, potresti dimagrirle un po'.
Buon lavoro...

caio maruzzella
giusta la tecnica per evitare il tornio (che non ho ancora!).
grazie del consiglio che terrò presente per smagrire l'impugnatura.
saluti a tutti

GianPaolo...puoi sempre prendere uno stuzzicadenti o un tondino e fissarlo sulla dremel che ha giri a sufficienza. Con un pò di pazienza e carta vetrata te le ricavi nuove in legno..
Se riesci a fissare la dremel ad una morsa tanto meglio!
Prova anche come dice Maru ma ho paura che farai fatica a prenderle sull'autocentrante perchè immagino che tu debba ridurre sia l'impugnatura che la parte cilindrica...

ciao magna
a dire il vero, non penserei di ridurre la parte cilindrica (quella che esce sotto la cavigliera). la mia paura è quella di non riuscire a fissare poi la cima.
grazie anche del tuo consiglio: è da tenere presente!

Oè ragazzi, qui si disquisisce di caviglie e non si vede che mancano le placche in rame (ovviamente ossidato verde) che proteggono il legno delle cavigliere dallo sfregamento delle cime (vedesi foto postata da Gianpaolo). Gianpaolo, non vorrai mica lasciare un lavoro così "grossolano".. . Ammappete, considerata la scala stai diventando un orologiaio. Per le caviglie, certamente sai che a Torino le trovi di diametro inferiore al millimetro, in metallo.

ciao.oldboy

ciao oldboy
vedo che l'aria di mare ti sta facendo bene anche allo spirito!
cercherò di non fare lavori grossolani!
vedrai che si puo' fare di meglio: ora sto preparando il posa-pipa di Monsieur Albert Paumelle (armatore-capitano della J.B. nonchè accanito fumatore), ma non so se metterlo sul capodibanda o sul banco del timoniere. ah!ah!
saluti

Buongiorno a tutti
Vediamo se siete già tutti in vacanza!
Ho un problemino di dettaglio!
Sto ridisegnando le vele della J.B.: sui piani originali M.R.B. non ci sono le bende di terzaruolo e noto questo fatto anche in altri piani di barche similari straniere.

In riferimento alle nostre vele tradizionali, è possibile che i francesi per queste "piccole" imbarcazioni non ritenessero necessari questi rinforzi?
Avevano forse delle tele più robuste delle nostre?
Grazie dell’attenzione, saluti e buone vacanze

Ciao Gianpaolo, mi dispiace tanto ma non so il perchè di questa diversità, sarei curioso anch'io di sapere il motivo speriamo che qualche utente esperto possa darci una risposta in merito, colgo anche l'occasione per fare tutti i miei apprezzamenti su come stai realizzazzando questo modello, bravo.

Un Salutone!!!!!!

ciao
bel lavoro

Hemmm....si si ....lo so io!....dunque....dicesi... ...huston!abbiamo un problema!...
Secondo me appena torna il Pilani ti saprà dire...

Buona domenica a tutti , vi posto queste immagini in merito al del dettaglino delle vele, per le informazioni inmerito Giusta osservazione di Magna , aspettate Pilani .


mozzo

Ciao Gianpaolo. Ieri sera ho girato in internet per cercare info sulla questione bande dei terzaruoli. Niente da fare, anche ingrandendo le immagini, le vele della Jolie Brise hanno i matafioni collegati direttamente ai ferzi, senza bende di rinforzo.

Non ho avuto risposte alla ricerca con "tecnica delle vele". Farò ancora un tentativo su siti francesi.

ciao. Giuseppe

ciao a tutti
grazie del pronto soccorso!
a questo punto penso che non metterò le bande, anche se non so ancora bene il perchè.
Grazie ancora a tutti!

p.s. un saluto a edo, grande traghettatore di emiliani dispersi in brianza!

Mo sta miga a aver presia! Attendo risposta da costruttore francese di modello analogo alla Jolie Brise. Ti metto l'immagine relativa a un modello di cutter per contrabbando, ricavato da un cutter per aragoste, dove puoi vedere che le bande ci sono.





c'è però da dire che sul modello di origine, il cotre langoustinier "Camaret", non si vedono le bande:



ciao. Giuseppe

ciao oldboy
conosco poco il cinese, ma penso che tu mi stia dicendo di aspettare.
molto bello il cutter e grazie per la tua ricerca.
riesci a sapere anche i motivi per mettere o meno le bende?
sospendo senz'altro la decisione, ma per ora siamo 10 a 1!
grazie ancora e saluti