Royal Caroline 1749 (magna)

Ciao a tutti, piccoli progressi che mi portano a completare parte del castello di prua.
Dopo aver realizzato bitte,pastecche,caviglie ho costruito parte del camino della cucina in questo modo...

Con il tornio e lima ho dato un pò di conicità ad un tondino di legno da 12mm

con il seghetto ho praticato una fessura lungo la generatrice del cono

ho piegato un lembo del lamierino di ottone e incollato sulla fessura precedentemente realizzata

ho avvolto il lamierino lungo il cono saldando il lembo libero con stagno e poi ho ritagliato i bordi in eccesso.
Ho "simulato" i rivetti e brunito il tutto...


Se dovessi rifarlo (visto che quando si fa per la prima volta una cosa la seconda viene sempre meglio) ritaglierei prima la forma esatta praticando i rivetti dalla parte corretta prima di saldare la chiusura..ossia bombati verso l'esterno....

Sono stato molto indeciso se colorare la Royal con le tinte del tempo descritte sulla monografia...alla fine ho deciso...vadano i colori, penso sia la scelta più corretta per uno che sta "cercando" di fare una riproduzione. Per la colorazione ho usato tubetti di colore acrilico Acril Master Ferrario...non sembrano male...vi saprò dire quando avrò fatto un pò più di esperienza.
Il camino deve ancora essere incollato, cmq il risultato è questo

Ciao Andrea bel lavoro i colori ferrario sono ottimi hanno una pasta molto fine e si possono usare anche con aerografo.
Un saluto
Sandro

ciao
ottimo lavoro
sto cominciando la cucina e non sapevo come fare il camino.............ora lo so

bene bene, il contagio dei particolari si diffonde.
ciao. oldboy

Ciao, grazie santos,edo e oldoboy.
Prima di passare al secondo fasciame sto cercando di realizzare le cinte nel miglior modo possibile, ossia cercando di riprodurle con più particolari possibili compatibilmente con la scala.
Ho iniziato con il tagliare una striscia di impiallacciatura di noce di circa 2mm, posizionandola sullo scafo con degli spilli.

Son poi passato con il ricavarmi da un listello commerciale un listellino da 1x1,5 che ho poi fissato

Quello sopra invece è un pò più largo e ho simulato la modanatura praticando una cava con la sega circolare.

La cinta deve ancora essere pulita dalla colla (in questi incollaggi non riesco mai ad eseguire un lavoro pulito) e nella parte in alto a sinistra dell'ultima foto ho indicato come dovrebbe essere decorata quella cinta...manca in sostanza il decoro floreale.
Per questa decorazione ci sto pensando da parecchio e molto probabilmente proverò ad eseguire un piccolo stampo...l'idea è quella di usare il silicone comune che si usa per sigillare, probabilmente non sarà adatto ma in casa ho giusto una siringa e vorrei provare... vi terrò aggiornati.

Per piegare i listelli di noce ricavati da listelli commerciali ho sudato un pochetto...lasciandoli a bagno una giornata non era comunque possibile piegarli senza romperli; son quindi passato alla fiamma+vapore anche se cmq tendono sempre a "sfibrarsi"...

Per le altre cinte ho deciso di partire da spezzoni di un tronco di noce che ho tagliato con la circolare più grande per poi passare a quella "di precisione" ricavandomi listelli di spessore 1,5mm. Non so se è questione di stagionatura ma rispetto ai commerciali le fibre in questo caso sono molto più compatte, si lavora meglio e in teoria dovrebbe piegarsi senza sfibrarsi troppo...

Ho poi costruito un piccolo supporto che mi permetterà di eseguire le modanature alla fresa (si può usare anche un trapano a colonna)

Ciao magna , su che progetto e foto sta lavorando , se è possibile conoscere, Grazie
mozzo

Ciao Andrea, pure l'attrezzo per le modanature...... bravo, per quanto riguarda i listelli controlla bene la venatura perchè togliendoli dall'acqua la riesci a vedere meglio perchè tante volte può capitare che ti trovi a dover piegare il listello in prossimità della fine di una venatura ed è li che ti si sfibra o rompe, comunque se posso con i listelli della Wappen che se non ricordo male erano addirittua (per le cinte) 2 di spessore e 6 o 8 di altezza in noce li lasciavo anche più di un giorno perchè tendevano a rompersi ed in quel caso ho dovuto utilizzare anche una fonte di calore (tubo di scarico della stufa), al contrario per il pero che stò utilizzando con uno spessore di 2,5 basta solo un paio di ore e senza scaldarlo non si rompe affatto, quindi come puoi capire le essenze utilizzate fanno la differenza, poi ho notato anch'io che i listelli nelle scatole di montaggio sono più secchi ma penso sia dovuto al tempo più o meno prolungato di permanenza sugli scaffali del negoziante.
Un Saluto!!!!!

Ciao mozzo, per la struttura dello scafo (chiglia-false ordinate e incastri) son partito da piani Panart modificandoli in base a ciò che ho trovavo sulla monografia. Lo scafo (inteso come forma del fasciame) segue quindi ciò che è rappresentato da Bellabarba e Osculati.
Ho cmq commesso alcuni errori in fase di "progetto" che mostrerò più avanti con i lavori.
La disposizione interna delle stanze non è fedele con la monografia, ossia si avvicina come misure per quel che riguarda la tuga che poi è l'unica che si "vedrà" da fuori.
Diciamo che come prima esperienza in autocostruzione non sapevo che fare e come muovermi...non è il massimo mischiare due cose totalmente diverse.
Ora, per quanto possibile, sto seguendo solo la monografia... Per le foto sul web si trova la riproduzione del Tombolesi (un capolavoro ) che prendo come riferimento per aver una visione complessiva dello scafo..

Ciao Daniel, l'attrezzo per eseguire le modanature l'ho provato velocemente ieri sera...sembra funzionare bene, alla fine non è altro che una piccola morsa che tiene il listello in posizione permettendone anche lo scorrimento... Cmq vedremo come verranno i decori sulle altre cinte...son curioso...
Per il legno credo tu abbia ragione, tutto dipende dal tipo di legno... forse il noce di colore più chiaro è più flessibile e le fibre sono ancora "compatte"...In ogni caso con la fonte di calore che vaporizza l'acqua che il legno ho bevuto si risolve il problema...

Un saluto..

Ti ringrazio di avermi risposto magna
mozzo

ciao andrea
ora viene il bello dei decori!
non hai preso in considerazione l'idea di usare il bosso?
è un po' giallino, ma stando a quello che dicono è piu' "plastico" e facilmente lavorabile.
comunque buon lavoro e attendo le prossime puntate.

Bravissimo Andrea, stai facendo un lavoro stupendo. E la cosa che mi piace di più è il mix tra modellismo e meccanica
Ancora complimenti e buon modellismo.

Ciao GianPaolo, si si....il bosso l'ho preso in considerazione tant'è che l'avevo pure comprato per realizzare le statue presenti sulla nave. Diciamo che al momento è lì....voglio prima sperimentare un modo manuale "alternativo" a costo 0 per ottenere determinati decori che si ripetono, come ad esempio in questo caso sulle cinte...vedremo se funzionerà....
Ciao e grazie

Ciao Italo, grazie... una delle cose che da ancor più soddisfazione è costruirsi tutti quei piccoli strumenti, aggeggi vari che ti permettono di lavorare meglio e più facilmente…fa sempre parte del modellismo alla fine.

Sai che ti seguo sempre, ma ora mi metti in curiosità, con questo esperimento.
ciao

Ciao Vincenzo, grazie...

Ho finito di lavorare alcuni particolari che andranno a comporre le varie cinte (i listelli nelle foto sono da 2x1,5mm in noce).
Sono passato quindi alla pittura prima di incollarle sullo scafo.





Ora proseguirò con gli incollaggi sullo scafo... a presto, ciao!

Seguo con piacere i Tuoi lavori, Andrea ed è sempre un piacere. Buon proseguimento. Gino

Ciao Andrea. Dalle foto intuisco che le parti chiare sono le fresature (in foto "bollini tondi" e rigatura ) e ti chiedo come hai fatto a pitturare in scuro il resto del listello. Opera amanuense o con qualche mascheratura?
ciao. oldboy

Ciao Gino e Giuseppe.
La cinta in questione dovrebbe essere questa rappresentata in seguito.



Ciò che sto cercando di realizzare è la parte "a" che poi si ripeterà in altri punti. Come si vede è stata in qualche modo semplificata a causa delle dimensioni.
Le fresature (realizzate con un bulino da 0,2mmx10° e una fresa da Ø1,2 ) sono state colorate con smalto oro usando un ago per lo scavo diritto e un pennellino per le tasche laterali. Una volta asciutto ho grattato via le sbavature con una lama cercando di star leggero e son passato a dare con un pennellino il nero acrilico tenendolo abbastanza denso in modo da non colare (anche se qualche sbavatura cmq l'ho fatta).
Ho provato ad usare la lente che avevo comperato all'LIDL ma non mi trovo...ho problemi di profondità (probabilmente la lente non è delle migliori...plasticaccia).
Quindi tutto o occhio e tanta pazienza....

Ciao

Ciao. Visto che hai fatto un lavorone del genere, è bene che tu metta delle foto che lo mettano in evidenza, in modo che si possa visualizzare quello che hai descritto. Ci vuole una foto macro.
Rimango/rimaniamo in attesa...
ciao. . oldboy

ciao andrea
bel lavoro!
anch'io non sono molto soddisfatto della lente-lampada. la mia deforma gli oggetti e non riesco a controllare parallelismi ecc.
hai mai provato i monocoli da orologiaio?

Mi avete ricordato una mia impressione di quanta sporcizia si possono annidare grazie alla lente d'ingrandimento! ! !
Giudicate voi stessi





La sporcizia che si vede è lo schifosissimo UHU! ! !
Fa i fili peggio di una ragnatela

Ciao Gian Paolo, non l'ho mai provato il monocolo....ma lavorando con un solo occhio non hai cmq il problema della profondità?....magari poi è solo questione di farci la mano, o meglio...di farci l'occhio....
Ciao Stefano...è come quando scatti una macro. A occhio nudo il particolare sembra perfetto ma poi con la foto vedi pelucchi e schifezze ovunque...

Questo weekend sono riuscito a ritagliarmi un pò di tempo per andar avanti con le cinte in modo da iniziare quanto prima con il secondo fasciame...quindi niente tornitura sulla cordatrice questa domenica.

Son partito come al solito nel tagliare l'impiallacciatura ricavando listellini di larghezza 4mm

Solitamente prima di tagliare il foglio applico sempre una striscia di nastro carta adesivo in modo che le fibre non si separino

Con il solito "trespolino" e con la solita "engraving bits" ho praticato la modanatura su listelli quadri da 1,5mm ricavati da un tronco di noce.
Questa volta la cava non è venuta bene. Il motivo è che ho rotto in parte la punta e non ho giri a sufficienza per usare quell'utensile sulla fresa....in ogni modo il risultato è cmq accettabile.
Come mostrato in precedenza son passato quindi a colorarli di oro su sfondo nero.

Il listello di larghezza 4mm non è necessario ma mi facilita la posa degli altri componenti della cinta mantenendoli equidistanti...ricordo che su quel listello verrà poi applicata la decorazione floreale che devo ancora studiare.
Ecco parte della sequenza della posa...


Un saluto e alla prossima...

ciao Magna
ti mando un mp con un suggerimento.
ciao ENRICO

Ciao, ho iniziato a praticare i fori sulle murate per gli 8 sabordi.



Le cinte decorate sono quasi posate del tutto e più avanti posterò magari una foto migliore del risultato ottenuto.
Prima di proseguire con i lavori di rivestimento dello scafo credo sia meglio inserire già i “golfari” sulle murate in modo da non aver problemi con la profondità dei fori che potrebbero rovinare il fasciame esterno…credo sia ovvio procedere così.

Nel far questo lavoro vorrei capire anche il funzionamento dei cannoni e non solo copiare da un disegno o da una monografia senza capire....



La foto A è quella tratta dalla monografia in questione…non capisco a cosa serva l’anello “?”

La foto B è tratta da qualche wip presente sul forum e vorrei capirne il funzionamento.
Penso…penso…che “1” – “2” – e relativa cima servissero per far indietreggiare il cannone in modo da poter caricare la canna.
“18” – “29” immagino servisse per limitare la corsa in fase di carica
“19” – “25” per riavvicinare il cannone alla murata e per portarlo in posizione di fuoco
“31” e “22” semplicemente delle guide di contemimento

Manca però l’aggancio “?” rappresentato nella monografia…?!?!?!.... E’ corretto quello che ho detto?....a che serviva quell’aggancio???

ciao andrea
penso che i golfari segnati con (?) servissero per trincare i cannoni potendo chiudere così i sabordi.

esiste anche un'altro sistema di tricatura spostando la canna parallelamente all'impavesata. puoi vedere l'immagine sul ns glossario.
complimenti per il lavoro e saluti

ciao Magna
vediamo : l'anello sopra al sabordo serve x legare la bocca della canna quando la stessa è rizzata e il portello chiuso , con cannoni piu' pesanti gli anelli sono 2.
la cima maggiore è la braga e serve a contenere il rinculo,
i 2 paranchi laterali insieme a quello posteriore rervono a far rientrare il pezzo x la
ricarica
il 22 e 31 non sono assolutamente guide ma leve x spostare il pezzo in modo di orientare il cannone e dargli una punteria verso prua o poppa , non sono elementi fissi sono solo appoggiati al ponte .
dammi tempo e vedro' di trovare immagini da inviarti.
ciao ENRICO