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Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
Forum Scuola di Modellismo :: Modellismo Statico :: Navimodellismo :: Navi & Velieri :: In cantiere :: Cantieri terminati
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Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
Ripeto ancora che ho seguito le descrizioni, dimensioni, allestimenti del libro Masting & Rigging, collocando la nave nel periodo 1710 ./. 1733, ignorando la data 1707 citata dal disegno.
Le vele sono fatte col metodo di Enrico Pilani e per la gabbia e pappafico ho aggiunto il filo di rame lungo il gratile ( idea brggpl) per poterle poi sagomare. La protezione batticoffa del parrocchetto è quindi disegnata, come pure tutti i ferzi
ciao! giuseppe
oldboy- Forumnauta
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
Quanta soddisfazione c'è nel tirar su il primo albero!!!!???...
Complimenti e continua così, con tanta pazienza vedrai che il modello prende forma alla grande!!
Molto molto bello
Ospite- Ospite
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
complimenti! dovresti postare qualche foto in più. penso che meriti maggiore visibilità e descrizione.
l'unico appunto che posso fare, ma proprio per voler fare il noioso, ti suggerirei di "pettinare" i matafioni (lasciandoli comunque non paralleli) e al limite con pochissima colla diluita farli aderire alla vela.
ma forse non vedo bene: mannaggia alle fotine-icona
buon proseguimento
_________________
gian paolo
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brggpl- Responsabile glossario sostenitore
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
buon modellismo
mozzo
mozzo- Forumnauta
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
@ magna: si sto g....do come pochi. E' da 40 anni che volevo fare un albero di un veliero completo di tutte le manovre.
@ brggpl-Gianpaolo: ok per foto migliori. Per i matafioni, mi sono quasi arreso dopo molti tentativi. Il risultato atteso era averli aderenti alla tela nell'icavo (azione del vento) e un pò spettinati all'esterno. Ma sti fili vanno dove vogliono e sono insensibili alla vinavil. Comunque non è finita qui...
@ a mozzo: se non mi scrivi cosa potrei fare per migliorare mi lasci "tra color che son sospesi" e mi fai perdere il sonno:D . Cortesemente, scrivimi qui cosa credi sia da migliorare, così rimane esperienza anche per tutti quelli che leggeranno . Io ho imparato molto leggendo i cantieri di altri, anche di navi/ imbarcazioni molto diverse dalla mia, e credo che una funzione del forum sia anche quella di condividere gli alti e bassi che ci sono nei vari lavori. Poi ognuno si regola in funzione delle proprie capacità, disponibilità di tempo, condivisione dei suggerimenti . Grazie per l'aiuto .
Aggiungo qualche nota che non ci stava nel post precedente: nell'allestimento dell'albero ho ridotto, via via che salivo, le dimensioni delle funi e dei bozzelli, ragionando sull'entità dello sforzo che le manovre dovevano fare in realtà, ovvero la scotta di una vela maestra deve reggere uno sforzo ben superiore a quello di una scotta di pappafico. Ho fatto (rifatto, per dire la verità...) le barre costiere della crocetta con la forma arcuata e non diritta come riportato a disegno, per rispettare la fonte storica. Sempre per rispetto della fonte storica, non ho messo bigotte alla crocetta ( e questo mi ha risolto il problema della dimensione necessaria al rispetto della scala! Un pò di "lato B" ci vuole...). Ho sporcato le vele perchè così erano in realtà anzi, ho letto che la tela delle vele era generalmente grigiastra e solo i cutter americani dell'800 avevano vele bianche ( la il cotone non mancava) almeno a nuovo, poi anche quelle si sporcavano. Ho rispettato la forma delle vele e la proporzione dei vari lati secondo il libro M&R . I rotoli delle cime sono effettivamente collegati alle cime , ma i prossimi li farò separati, come da esperienza di brggpl.
Ho utilizzato bozzelli normalmente in commercio ma li ho limati per adattarli il più possibile alla forma tondeggiante come in realtà. Così mi sono distrutto i polpastrelli del pollice e dell'indice della mano sinistra... Devo ingegnarmi per burattarli come fa Pilani...
Adesso sto legando le griselle (rat line, in inglese) del primo tronco di trinchetto, poi sarà la volta delle sartie rovesce e del trilinaggio alto (quello basso lo ometto...). Fatto questo passerò all'albero maestro.
Una nota di vita marinara: rispettando la posizione delle griselle di parrocchetto e di pappafico di trinchetto ho notato, relativamente alla scala del modello, che i marinai addeti alla velatura (credo si chiamassero "gabbieri") dovevano fare qualche acrobazia per salire sulle griselle medesime. E questo si nota anche dalle foto dei modelli d'epoca citati dal libro M&R. Mi vien da pensare a cosa fosse salire in gabbia o in crocetta e poi manovrare le vele stando sui marciapiedi dei pennoni, in mari invernali, con le funi brinate se non ghiacciate (passaggio di capo Horn... ) senza avere indumenti termici nè calzature anti scivolo. Trovo che abbia molta consistenza il detto "navi di legno e uomini d'acciaio".
Alla prossima e ciao.
oldboy- Forumnauta
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
più che foto migliori, mi piacerebbero più numerose!
ti ho visto armato di una super macchina fotografica.
ora hai fatto una ricca e dotta spiegazione dei dettagli che hai inseguito, ma ci fai vedere poco! eh! eh! naturalmente con tuo comodo!
(sto scherzando) rinnovo i complimenti.
un saluto
_________________
gian paolo
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brggpl- Responsabile glossario sostenitore
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
prima dei complimenti qualche osservazione : il rosso è un po' troppo vivace dovrebbe essere piu' scuro e piu' spento , x le vele mi pare di avertelo gia' detto è preferibile usare la matita e non il pennarello x 2 ragioni il pennarello se viene a contatto con l'alcool spande (come sai io uso la lacca diluita con alcool ) la seconda ragione è che le cuciture erano realizzate con filo praticamente della stessa tinta delle vele e quindi i segni si devono vedere ma non troppo.
un'ultima cosa la forma della vela gabbia perfettamente rettangolare non mi convince un po' di trapezio ci starebbe bene
infine come mai non riesci ad incollare i matafioni con il vinavil io lo faccio da anni senza problemi?
va be adesso i complimenti sei comunque nella fascia alta del forum
ciao ENRICO
enrico pilani- Forumnauta
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
La vela di gabbia è in realtà rettangolare, misura 13 cm al pennone e 16 alla base. Montandola con l'effetto vento la "pancia" la restringe. Mi rimane però un dubbio: la distanza della base dal pennone. Anche se la stendo, rimane una buona luce. Per mandarla (stesa) vicino al pennone, bisognerebbe farla più alta di qualche centimetro e diventerebbe incompatibile con la ragna, cioè la ragna dovrebbe essere lunga quasi il doppio. Mah!
Vela "stesa", un pò appoggiata alla coffa.
I matafioni sono "ribelli" probabilmente perchè ho usato filo in poliestere. Ho bagnato molto con vinavil, fin troppo, ora dovrò ammollare con acqua per cercare di nascondere le macchie, che comunque ad occhio nudo quasi non si vedono
Credevo che i ferzi dovessero essere molto in vista e li ho ripassati due volte, ma sempre a matita. Lo sporco delle vele è fatto con gommalacca diluita in alcol. Il rosso è "quello che avevo" ( misera giustificazione ...) proverò a seguire il suggerimento della cenere. Metto la foto della trozza e relativo paranco a salire, perchè è un particolare poco citato e l'ho imparato "dal forum" .Si vede anche il trilinaggio a 6 cime in due gruppi. Non ho potuto aggirare ogni singola sartia perchè in quella zona alcune sono a contatto tra loro. La bigotta che pende è quella del controstraglio di gabbia.
metto anche una foto del pappafico, dove si vedono: le dimensioni diverse tra i bozzelli dei caricascotte e quelli degli amantigli e dei bracci / la noce d'albero con cavatoia - dentro c'è la puleggia spessore 0,6 in compensato tranciato con la pinza a fustella - / la trozza in cavo anzichè a bertocci. Devo ancora fare la formaggetta ( ne ho rotte tre al tornio...).
ciao. Giuseppe
oldboy- Forumnauta
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
effettivamente la luce fra trevo e gabbia è un po' eccessiva , ma senza vedere i disegni posso solo fare delle ipotesi :vela di gabbia meno alta , albero di gabbia piu' lungo , pennone di gabbia posizionato troppo in alto o magari tutte e 3 le cose in piccola misura che sommate insieme creano il problema .
rifare la vela o l'albero non è il caso puoi abbassare il pennone di gabbia e di conseguenza anche quello di velaccio.
ciao ENRICO
enrico pilani- Forumnauta
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
Stai facendo un buon lavoro!!!
giampieroricci- Forumnauta
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
Questo è il pennone con vela imbrogliata - metodo Pilani - che ho fatto. E' il primo in assoluto, esprime l'attuale "stato dell'arte" del mio cantiere. Prima di montarlo attendo eventuali commenti, non si sa mai....
Poi, in risposta a una domanda di Gianpaolo-brggpl, metto la sequenza della carrucola con puleggia tranciata. Prima foto è il trancio dei due dischi con cui viene fatta la puleggia. Pinza a fustella e per miglior visibilità punzone da 4 mm , normalmente da 3 o, raramente, da 2:
I due dischi tranciati hanno la circonferenza arrotondata dalla parte in cui il punzone è "entrato" nel legno (come avviene in ogni tranciatura...)
Incollando i due dischi con le circonferenze arrotondate l'una contro l'altra, si ottiene l'effetto "scanalatura" della puleggia. In questa foto si vede poco perchè non ho curato la centratura dei dischi:
Poi la puleggia può essere montata in sede, in questo caso è la cavatoia del cavo buono dell'albero di gabbia, qui l'effetto "scanalatura si vede bene. Se si curano bene le dimensioni sia della cavatoia sia dello spessore del legno da tranciare per fare i due dischi, relativamente al cavo da farci passare, la puleggia funziona veramente!
OK, finite le foto, alla prossima!
ciao.
oldboy- Forumnauta
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
ciao vincenzo
_________________
L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare.
(George Bernard Shaw)
cvincenzo54- Collaboratore sostenitore
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
bene bene vedo che stai incominciando a capire i trucchetti del mestiere
ciao ENRICO
enrico pilani- Forumnauta
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
mozzo
mozzo- Forumnauta
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
Ci tengo a far vedere che ho capito l'importanza del rispetto non solo della scala ma anche delle proporzioni dei vari elementi e metto una foto dove si vede che lo stesso tipo di paranco usato (all'epoca e su quel tipo di nave) per tendere gli stragli di gabbia e di pappafico l'ho realizzato con bozzelli proporzionati alle dimensioni delle funi interessate, anche modificando (riducendo parzialmente) i bozzelli di commercio;
poi metto la foto della caliorna (ne ho messa solo una...) dove evidenzio che la gassa di aggancio del paranco di manovra (garnet, in inglese) è molto più stretta, quasi chiusa, anzichè essere di una certa ampiezza come indicato da Bellabarba. Peraltro Bellabarba dice chiaramente che quella da lui indicata è solo una delle innumerevoli possibilità di allestimento.L'aggancio del paranco di sollevamento è regolarmente a tribordo del grande boccaporto, verso poppa. Evidenzio anche come gestisco le sartie: le fisso in lunghezza legando provvisoriamente le bigotte di sartia alle corrispondenti del parasartie con un sottile filo di rame, che tolgo dopo aver legato tutte le bigotte alle rispettive sartie. Poi blocco le sartie in posizione "a pettine" tra loro con un cartoncino, questo serve anche per evitare che le sartie si accavallino tra loro nel "buco del gatto", ed a questo punto le posso spostare a seconda della bisogna, per lavorare agevolmente con tutte le manovre. Quando tutte le manovre sono a posto monto le sagole degli arridatoi e lego le griselle:
Infine metto la foto dell'arridatoio con bigotte a cuore dello straglio di maestra. Sempre per il rispetto della scala, ho fatto io le bigotte a cuore perchè quelle in commercio erano troppo grosse o troppo piccole. Purtroppo le dimensioni di progetto (del disegno) del modello nella zona prodiera hanno un qualcosa di errato perchè l'arridatoio ci sta "un po forzato". Se si trattasse di un modello "serio" non lo sopporterei, ma qui, pazienza... . Si vede poco o niente, ma sull'albero di trinchetto c'è la protezione in rame contro lo sfregamento dello straglio. L'ho realizzata con il lamierino di piombo della capsula dello spumante, opportunamente verniciata. Ho usato il piombo anzichè la carta perchè ho montato la protezione ad albero già mezzo allestito in sede e il piombo è inerte, mentre la carta ha un minimo di elasticità, per cui rimane in forma senza richiedere pinzette di mantenimento :
Visto che ci sta ancora una foto, metto la vista di tribordo, per evidenziare come gli stragli di maestra abbiano posizioni differenti: la maestra ha il controstraglio in posizione superiore allo straglio, mentre la gabbia ha il controstraglio sotto allo straglio. Mi chiedo ( io sono sempre quello che vuole sapere tutto di tutto...) come lavorasse la vela di straglio di gabbia, se agganciata allo straglio: forse forzava contro il controstraglio. Gli alberi di gabbia e di pappafico sono ancora provvisori, solo infilati in sede:
OK, ho finito.
@ mozzo: no, non ti preoccupare, non ho più il fisico per correre , adesso vado al passo, magari un passo lesto, ma sempre al passo. Ciao a tutti.
oldboy- Forumnauta
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
mozzo
mozzo- Forumnauta
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
Va beh, la prima foto mi ha dato soddisfazione, cioè il lavoro è venuto come mi aspettavo che venisse: sono le matassine delle cime delle manovre di maestra: penzolano dalla cavigliera con l'aspetto "molle per gravità" che volevo:
altra foto è il "rigging" dell'albero di maestra visto da poppa. Si vede il "tarozzo" alla base delle sartie (fatto in canapone, vista l'epoca della nave). L'ho fatto in canapo chiaro, forse andava nero?
Per ora è tutto, vado a montare la vela sul pennone.
Nota di servizio: il Maestro d'Ascia è assente da circa un mese, non so perchè, ma di notte si sentono serenate feline...e il vicino di casa non lascia uscire la sua gatta soriana...
ciao. Oldboy
oldboy- Forumnauta
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
Le matassine delle cime delle manovre...uno spettacolo!...come hai fatto?..l'aspetto è molto realistico!
Bravissimo!
Ospite- Ospite
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
considerando la scala del tuo modello, i particolari riprodotti sono veramente tanti (o devo dire tutti?).
se puoi, raccontaci come fai le matassine.
grazie in anticipo e buon proseguimento
_________________
gian paolo
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brggpl- Responsabile glossario sostenitore
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
L'errore che facevo era tentare di incollare i matafioni con vinavil ben diluita, invece si deve sporcare appena appena il filo con vinavil tal quale e tenerlo leggermente premuto in posizione sulla tela.
Peccato che sia l'ultima vela a montare i matafioni, ma è meglio tardi che mai. peccato per le altre vele, dove i matafioni sono veramente mal fatti. Vedrò se avrò voglia di modificare (ammesso che sia praticamente possibile...), per ora cerco di finire i lavori.
Appena la monto metto le foto è qualche info sulle matassine( x magna e brggpl).
ciao
oldboy- Forumnauta
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
Vista generale, con bompresso ancora solo appoggiato, fanaleria di poppa e formaggete da montare, scialuppa di metallo per prova di ingombro e varie altre incompletezze: secondo me l'albero di mezzana è troppo basso, ma così è il disegno:
img]https://i.servimg.com/u/f44/16/64/28/04/comple10.jpg[/img][/url]
A poppa della maestra c'è un intrico di funi notevole, spero che la foto renda l'idea. Manca ancora il parapetto della coffa di mezzana::
Altre foto:
Per fedeltà alla cantieristica dell'epoca, ho fatto il bozzello che gli inglesi chiamano "legs", che regge il picco di mezzana, che non si trova in commercio:
Note: il libro Masting &Rigging non cita manovre che governano il picco di mezzana; in pratica il pennone di mezzana è governato dai paranchi del carro e dalla scotta di mezzana. Un aiuto lo danno i bracci di contromezzana, che fanno leva in bozzelli stroppati al picco. Inoltre , sempre lo stesso libro, dice che la drizza di mezzana è "fissata ad una qualunque delle bigotte delle sartie di mezzana di tribordo": trovo strano che un pennone di più di 25 metri, al vero, non abbia un paranco di drizza nel fissaggio allo scafo.
Conclusioni a questo stato di avanzamento lavori: comincia a piacermi, ovvero ho recuperato un pò del divario tra quello che credevo di saper fare e quello che ho fatto. C'è chi mi fa, giustamente, presente che mi lamento sempre, ma se non si cercano accuratamente i propri errori non si può migliorare e ci vogliono anche le critiche altrui, perchè se no si finisce nella storia della pagliuzza e della trave.
Alla prossima. ciao. oldboy
oldboy- Forumnauta
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
Per tutte le manovre hai usato Masting&Rigging giusto?....penso che dovrò iniziare a studiarlo un pochetto!
Per il resto è il solito....gran bel lavoro. Ho notato un salto di qualità notevole dall'inizio del cantiere...e questo ti fa onore! Bravo Giuseppe
PS: però ti sei dimenticato le foto delle matassine delle cime delle manovre e relativa spiegazione...(vedi qualche messaggio indietro)....dai dai...non tirartela ora ehh?!?!?
Ohhh...un cazziatone su questo cantiere ci stà dal momento che è tutto perfetto!!!....
Ospite- Ospite
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
giusto fare autocritica è il solo modo x migliorarsi , ma di modelli come il tuo ce ne sono pochi in giro
dovresti portarlo a Besana
ciao ENRICO
enrico pilani- Forumnauta
Re: Vascello inglese 1707 (oldboy) ***TERMINATO***
Dunque spiego come "mi sono arrangiato" per fare matassine da applicare alle cavigliere per simulare la parte di cima a disposizione per regolare la manovra. Ho fatto questa scelta dopo aver rischiato l'esaurimento nervoso facendo le matassine del trinchetto ricavandole dai fili che costituivano proprio ogni manovra, cioè senza tagliare il filo alla cavigliera ma arrotolandolo su se stesso fino a fare la matassina.
Prima foto: la matassina finita e montata sulla cavigliera ha, ovviamente, una parte appoggiata in piano, quota "L" , e una pendente, quota "P".
Seconda foto: la base di lavoro è in listello 10x10mm . L'importante è che ci sia uno spigolo su cui piegare il filo. I chiodi sono di circa 1 mm di diametro e sono facilmente sfilabili a mano. Nella foto si vede il residuo di colla sullo spigolo (dove si appoggia il filo) tra i due chiodi.
Terza foto: si incastra il filo nell'intaglio (ho usato un filo nero per miglior visibilità) e si sporca di vinavil tal quale lo spigolo :
Quarta foto: si avvolge il filo sui due chiodi, avendo cura di stringere la matassina sullo spigolo e bagnarla con vinavil diluita a piacere ( ad esperienza...):
Quinta foto: con il filo che arriva dal chiodo superiore si passa sotto alla matassina per fare la legatura sullo spigolo:
Sesta foto: si lega e poi si lascia asciugare un pò la colla ( "un pò" = ad esperienza, dopo qualche matassina) avendo cura di sfilare i chiodi e staccare la matassina prima che si incolli fortemente sullo spigolo....
Settima foto: se la matassina presenta i fili che non stanno vicini tra loro ma le "asole" tendono ad aprirsi a margherita, si sporca la matassina con ciano ma attenzione: il ciano va applicato con pennellino quasi asciutto ed appena sfiorando la parte dei fili che rimane all'interno della piega. Se si applica troppo ciano si fa "un bel grumo" di fili rigido come un listello. Se la piega a 90° tende ad aprirsi, si applica ciano, sempre con la stessa delicatezza, esattamente sul nodo della matassina, sempre all'interno della piega: questo di fatto cementifica la piega ma lascia morbidi i fili che poi si vedono a matassina montata sulla cavigliera.
Si monta la matassina sulla cavigliera:
Si può razionalizzare e migliorare questo "metodo", ma io impiegherei più tempo a fare attrezzini ad hoc che a fare il lavoro, dunque...
@ Enrico: per Besana: i canali qui sono in secca perchè a monte danno acqua alle risaie, dunque non si può navigare e si resta agli ormeggi di cantiere...
Ciao e non ridete di questa sofisticata tecnologia costruttiva, qui in cantiere si fa con quel che si ha e il maestro d'ascia (ancora latitante per impegni di società) ci rimarrebbe male.
oldboy
oldboy- Forumnauta
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