Cantiere Astrolabe terminato (pietroomar1963) - *** TERMINATO! ***

Carissimi amici, in attesa di poter mostrarvi le immagini del cantiere del Cutty Sark ormai in stato di avanzamento (scafo e ponte terminato), ho pensato di postarvi le immagini del mio ultimo cantiere terminato. Il modello in oggetto è l'Astrolabe della Mantua Model, che si è rivelato un modello molto bello da realizzare.
Inizio la sezione mostrandovi le immagini dell'assemblaggio chiglia - ordinate:





La messa in opera delle ordinate l'ho realizzata con un apposito scaletto autocostruito in base ad un progetto trovato su internet (sarà mia premura postarvi l'immagine e fornirvi, se siete interessati, il PDF del progetto).





Scusatemi, ma non immaginando di partecipare a questo bellissimo forum non ho pensato a realizzare delle fotografie delle fasi di assemblaggio del primo e secondo fasciame. In sintesi posso dirvi che ho realizzato il primo fasciame con i listelli contenuti nella scatola di montaggio, non quelli in tiglio, ma bensì quelli dedicati al secondo fasciame, che però ho trovato di qualità non ottimale. Ho rinforzato internamente il tutto, prima dell'operazione di levigatura, con garza (del tipo per fasciature di primo soccorso) e abbondante colla vinilica leggermente diluita. Per il secondo fasciame ho acquistato dei listelli di noce di qualità decisamente superiore (buona venatura e flessibilità senza pericolo di facili rotture o sfaldature). Domani posterò le immagini dello scafo terminato e di alcuni particolari delle sovrastrutture, precedentemente alla realizzazione dell'alberatura.

Un sincero saluto Pietro.

Ciao Pietro complimenti, ti seguo.
Un saluto
Sandro

ciao Pietro , complimenti per il lavoro , ciao giovanni

Cari amici, come sopra indicato, oggi vi posto le immagini dello scafo dell’Astrolabe.

Terminata la posa del primo fasciame con relativa rastrematura e levigatura, ho provveduto ad eliminare la vecchia chiglia, il dritto di poppa e la ruota di prua realizzati in compensato nobilitato, sostituendoli con elementi autocostruiti in noce (assemblando vari listelli a sezione quadrata). Come dima ho utilizzato carta da lucido con le forme riprese dal progetto.





Il secondo fasciame è composto da listelli di noce, acquistati a parte, di buona qualità. Lo spazio di fasciame tra le due cinte è di un tipo di noce più chiaro. I corsi di fasciame sono stati applicati interi (lunghi da prua a poppa) senza dividerli in più parti …… una “cattiva” abitudine che non ho ancora perso !!!! Anche l’abitudine di fermarli con i chiodini durante l’asciugatura del collante vinilico “è dura a morire” (vedo molti modellisti che utilizzano svariati metodi per non dover forare il listello con il chiodino). Naturalmente ho utilizzato la tecnica della “rastrema tura dei listelli” a prua e, ove necessario, a poppa.





La chiodatura è stata imitata utilizzando la punta calda di un comune saldatore per elettronica.



La polena (fusione metallica presente nella scatola di montaggio) è stata attentamente passata con limette e carta vetrata per togliere bave di fusione e imperfezioni varie. Dopo di che, ho passato una mano di fondo (leggera) di colore acrilico nero, poi, con la tecnica del pennello asciutto ho ripassato il tutto con acrilico bianco, insistendo con varie passate per lasciare visibile il nero solo nelle pieghe più profonde (per dare un certo senso di profondità).

Per gli elementi decorativi in legno lavorato al laser (così come da kit), sia a poppa che a prua, ho provveduto all’applicazione di alcune mani di “lavature” di nero molto diluito (PS: il nero “bruciacchiato” lasciato dal laser era veramente una cosa oscena). Ad asciugatura completa ho passato molto delicatamente della carta vetrata finissima in modo da rendere pulito ed in rilievo il legno delle modanature.





Un caro saluto a voi tutti e a presto per nuove immagini.
Pietro

PS: qualsiasi critica, consiglio, spunto di miglioramento e sempre e sarà sempre ben accetto.

pietro davvero complimenti! bel lavoro!
ti seguo!
a presto

Ciao Pietro,
mi unisco anch'io ai complimenti, seguirò con interesse il continuo del tuo lavoro.
Ciao e buon modellismo
Scalmotto

Premessa: Amici del forum, prima di tutto mille grazie per i complimenti. Naturalmente, come già vi dicevo al termine del secondo post, non abbiate nessuna remora a segnalarmi spunti di miglioramento. Dove vivo non conosco appassionati con cui condividere dubbi, problemi e quant'altro, per cui ogni vostro soggerimento sarà prezioso.

Continuiamo quindi con il lavoro di assemblaggio.

Per quanto riguarda le assi del ponte, ho optato per un'alternanza di essenze di noce diverse (una chiara ed una più scura). Non sono molto convinto di aver rispettato una “scala” precisa per quanto riguarda le dimensioni dei listelli e la loro lunghezza, ma l'insieme mi è parso armonioso e sufficientemente bilanciato.



Anche in questo caso, la chiodatura è stata imitata utilizzando il saldatore a punta calda.

Come potete notare, non eseguo l'imitazione della calafatura ne per il ponte ne per il secondo fasciame. Non perchè non mi piaccia, ma semplicemente perchè tutti i metodi che ho testato, su piccoli campioni, non mi hanno dato un risultato soddisfaciente. Ho provato ad annerire il bordo dei listelli con una matita grassa, poi con un pennarello nero ….. l'unico metodo che mi ha dato soddisfazione è stato stuccare le fesure con un impasto morbido di colla vinilica e cenere di sigaretta. L'unico inconveniente è che bisogna poi carteggiare molto, con il rischio di ridurre troppo lo spessore (già limitato) dei listelli.

Dimenticavo di dirvi che, appena acquistati, tratto preventivamente tutti i listelli (su un solo lato) con vernice turapori (una sola mano), per evitare quelle odiose macchie che i vari collanti hanno l'abitudine di lasciare anche dopo un'abbondante carteggiatura. Il metodo funziona perfettamente !!



Non ho ancora “scoperto” come realizzare i vari fori di scarico dell'acqua dal ponte a fuoribordo attraverso le murate (mi sembra che si chiamino ombrinali) e come modificare, a tal fine, il trincarino. Se qualche amico mi può dare qualche dritta, ne sarei veramente grato.

Le bitte, le gru di capone, una buona parte dell'argano, ecc. (cioè praticamente tutti gli elementi presenti sul ponte) sono stati rifatti da listelli e/o tondini di noce.











Amici ….... alla prossima !!!!

Ciao Pietro,
rinnovo i complimenti , ottimo lavoroper manualità e pulizia.
Buona idea il sistema del turapori ci proverò anch'io al prossimo modello.
Saluti

Ciao Pietro il modello che hai realizzato ha veramente un bel fascino, pulito e curato nei particolari, l' unica cosa che posso dire è in merito al fasciame del ponte dove non si nota una linearità dei tagli degli assi stessi.
Un saluto
Sandro

ciao Pietro è un bel modello fatto bene con molta cura---per quanto riguarda il calafataggio se mi mandi l'indirizzo mail con mp ti posso mandare un articolo in francese che ti può aiutare , non mettere il calafataggio è pari a non mettere le caviglie alla ruota del timone perchè magari a te non piacciono ; per i buchi fatti col pirografo sul ponte ottimo ma manca il tappo ciao giovanni

Pietro,
sul lavoro mi trovi daccordo con chi mi ha preceduto, curato, pulito e di buon effetto.
Se permetti, per il calafataggio dell'assito del ponte, mi piace la tua idea della colla e della cenere.
Se mi consenti, io invece della vinilica proverei con colla alifatica che a differenza della vinilica non è gommosa e non lascia tracce dopo la carteggiatura. Tracce che potresti eliminare utilizzando un pannetto umido per togliere le sbavature che inevitabilmente si lascia.
Altra soluzione per la calafatura, potrebbe essere quella di incollare su un bordo ed una testa dei listelli del ponte un foglio di carta nero.
Mi pare che qui sul forum sia stato descritto particolareggiatamente in un post, forte in tecniche di lavorazione.
Ciao, Modì.-

Ciao Santos .... mille grazie per il consiglio e un milione di grazie per seguire il mio lavoro.
Un sincero saluto
Pietro

Carissimo Picogio, mille grazie per l'attenzione offertami. Concordo perfettamente con te ..... il calafataggio è un elemento essenziale nella costruzione di una barca in legno, che sia una piccola lancia o un grande veliero. Pertanto non deve mancare assolutamnte in un modello che si voglia definire tale (anche se mi reputo un dilettante alla prime armi che combina un sacco di errori). Ti ho inviato la mia e.mail. Attendo con ansia il documento di cui mi hai parlato.

Pietro

Carissimo Modifica ...... ho visto subito che questo era il "forum" giusto !!!!!!! Siete veramente dei modellisti fantastici. Mille grazie del consiglio, appena possibile provo a sperimentare il sistema che mi hai consigliato .... nel frattempo cerco il post.

Con gratitudine Pietro

Cari amici, anche oggi aggiungo alcune immagini del lavoro realizzato sull'Astrolabe.

Particolare del timone, rifatto completamente con listelli a sezione quadrata di noce, secondo la forma e le misure del piano costruttivo:



La realizzazione dei sabordi sulle murate non ha presentato particolari difficoltà, così come la costruzione dei portelli. La ferramenta utilizzata è quella del kit.



Ad essere sincero, ho commesso un errore tanto clamoroso quanto infantile incollando in posizione aperta i portelli dei sabordi collocati presso i parasartie, rendendo difficoltoso il collocamento e la regolare angolazione di alcune sartie e relative bigotte. Troppo tardi, mi sono reso conto che sarebbe bastato chiudere i sabordi e collocare i relativi cannoni in posizione di riposo (legati ed assicurati nel modo tradizionale). Tanto per darvi un'idea, allego la foto sucessiva per dimostrarvi il problema.



Per ovviare al problema ho optato per quello che ho considerato al momento il male minore: ho ridotto, utilizzando una piccola lama circolare montata sul Dremel, la profondità dei due portelli incriminati. Nei prossimi post vedrete il risultato finale.





Nel prossimo post incomicerò a mostrarvi l'allestimento delle sovrastrutture, alberatura e manovre.

Mille grazie per la vostra gentile attenzione.

Pietro

Ciao Pietro come già ti ho detto i complimenti sono veri e so che ormai il modello che stai postando è terminato quindi quello che io e gli altri amici del forum ti diciamo è solo un nostro parere e consiglio che poi tu giudicherai e valuterai per la tua prossima realizzazione, quindi ci tengo a dire che non sono mai critiche negative.
Con tale premessa ora ti vorrei fare alcune domande:
La prima riguarda il timone e il modo come lo hai fissato: c'è un motivo al fatto che tende ad aprirsi verso il basso? si nota anche dal fatto che non hai potuto fissare bene le ultime due cerniere lato scafo.
L' altra domanda è: come mai per le manovre fisse hai usato il refe chiaro (bianco) anzichè scuro?
Infine il fasciame sulla scialuppa si notano almeno dalla foto dei scalini.
Un saluto
Sandro

ciao Pietro seguo Sandro ,le cerniere non erano dimensionate per la larghezza del dritto di poppa ,oppure il dritto di poppa è stato fatto di dimensione un pò più grossa del previsto in questo caso conviene rifare le cerniere con dell'ottone ciao giovanni

Ciao Pietro, sono veramente affascinato del tuo lavoro, splendido davvero.
Se accetti due consigli da un inesperto come il sottoscritto direi una cosa sulla rifinitura e una cosa sul fasciame. Perchè il secondo fasciame l'hai realizzato a listelli interi? Sarebbe stato più coerente adottare come hai fatto con il ponte, ne avrebbe dato forse anche più realismo. Per la rifinitura, trovo bellissime le cerniere "usate" del timone, ma contrasta la lucidità e il "senso del nuovo" delle ferramenta delle bocche dei cannoni con il legno. Io una mano di gommalacca gliela avrei data, per omogeneizzare un po' il colore e le giunture.
Comunque bravo, riuscissi io a fare un modello così....

Risposte agli amici:

Sandro e Picogiò: ho tribulato non poco con quel “benedetto timone”. Le dimensioni sono quelle riprese dal progetto, però a lavoro terminato, frugando su internet ho trovato un sito russo molto interessante, con molti cantieri aperti ben dettagliati passo a passo. Ho visto che un modellista aveva realizzato degli scassi nel timone dove alloggiava completamente la cerniera, permettendo così al timone stesso di avvicinarsi moltissimo al dritto di poppa. Potrebbe essere una soluzione, unita all'autocostruzione con ottone delle cerniere per ottenerle più lunghe ?

Per quanto riguarda il cordame (chiaro) delle sartie e di tutte le altre manovre fisse, è stata semplicemente una stupida scelta estetica … di cui sono già abbastanza arrabbiato da solo !!!

Sandro, per il fasciame della scialuppa non sono gradini, semplicemente era la prima scialuppa autocostruita che realizzavo ed il secondo fasciame non mi è venuto particolarmente bene. Vedrai le foto successive.


Oggi vi posto le seguenti immagini:



Il kit prevedeva una sola scialuppa, appesa a due gru di poppa. Ho pensato di autocostruirne due, una da collocare a poppa (esternamente), l'altra sul ponte. Per la realizzazione ho utilizzato il metodo a chiglia e ordinate (come per la nave). Ho realizzato il primo fasciame in tiglio, quindi a collante ben asciutto ho asportanto con una piccola fresa le false ordinate. Successivamente ho apposto un secondo fasciame in noce sia internamente che esternamente. Ammetto che lavorare su un modello così piccolo mi è risultato particolarmente difficile e la posa del secondo fasciame non è venuta al meglio.



Ho realizzato l'albero della scialuppa, i remi e la barra di comando del timone, senza però avere un esempio congreto a cui attenermi. Così sono andato a “naso”.





A presto, cari amici.

Ciao Pietro

Ho visto che un modellista aveva realizzato degli scassi nel timone dove alloggiava completamente la cerniera, permettendo così al timone stesso di avvicinarsi moltissimo al dritto di poppa

Quello che hai fisto è esattamente quello che si faceva nella realtà, il timone ha esattamente delle sedi in maniera che si poteva montare il più vicino possibile al dritto di poppa, inoltre il suo movimento e di 45° a destra e sinistra rispetto all' asse.

Potrebbe essere una soluzione, unita all'autocostruzione con ottone delle cerniere per ottenerle più lunghe ?

Scusa ma non ho capito cosa intendi.

Un saluto
Sandro

Risposte agli amici:

Alduspm: concordo pienamente con te. Utilizzare listelli interi, per tutta la lunghezza, nella realizzazione del secondo fasciame è stato un errore clamoroso (per altro, non soddisfatto di aver sbagliato con l’Astrolabe, ho commesso lo stesso “peccato” anche con il cantiere del Cutty Sark attualmente in lavorazione …….. appena mi resta una briciola di tempo, faccio un pò di foto e apro un post nel forum dedicato). Per quanto riguarda la ferramenta degli sportelli dei sabordi, non li ho lasciati così (vedrai nelle prossime immagine che andrò a postare). Mille grazie di tutto, sono molto contento che stai seguendo il mio lavoro. Con stima Pietro.

Sandro: grazie del consiglio e della delucidazione …. Per i prossimi modelli vedrò di documentarmi bene su come realizzare gli scassi sul timone per alloggiare le cerniere. Per la seconda domanda, non vorrei aver frainteso il consiglio di Picogiò: pensavo intendesse che i gambi delle cerniere (che si inchiodano allo scafo di poppa) fossero troppo corti, quindi sarebbe preferibile rifarli auto costruiti in lamina di ottone. Secondo te è giusto oppure ho inteso male e vanno bene così ?

Oggi vi posto una nuova serie di immagini sulle sovrastrutture dell’Astrolabe:



Le palle di cannone sono “perline” nere per collana, gentilmente sottratte (a sua insaputa, naturalmente) alla moglie. !!!! Il fumaiolo della cucina è ricavato da un tubicino di ottone, con taglio a 45° e riassemblaggio nel verso opposto (successivamente verniciato di nero).



Per l’affusto dei cannoni ho utilizzato il legname pre-tagliato del kit, aggiungendo il cuneo per l’alzo del tiro e le piastre (realizzate in piombo) nelle quali ruota il perno del cannone stesso. I cannoni della scatola di montaggio si presentano in ottone tornito; nella speranza di non aver preso una cantonata pazzesca (non ho trovato nessuna fonte biografica dell’Astrolabe), ho considerato che quelli reali fossero ricavati da una fusione di bronzo. Pertanto, per dargli un’aria “vissuta” ho utilizzato una tecnica letta in un articolo dell’enciclopedia del modellismo della Hobby & Work, fascicolo Navi di legno, tecniche di base. Il sistema, a grandi linee, è il seguente:
mescolare i seguenti colori acrilici o alla nitro in un piattino: rosso, verde oliva, marrone (in parti uguali);
correggere le dosi sino ad ottenere il caratteristico verde scuro del bronzo ossidato;
stendere una mano leggera ma coprente, con il pennello, su tutto il pezzo da trattare;
lasciare asciugare bene;
passare le parti di maggiore usura e le sporgenze del pezzo con la tecnica del pennello asciutto, appena sporco di vernice color oro.
Utilizzo lo stesso sistema anche per le sculture, modanature, polene, specchi di poppa (sempre che siano in bronzo).
Per gli anelli, golfari, ecc. devo ancora imparare ad usare “l’imbrunitore” …….. così come devo ancora imparare a saldare a stagno ……… ma non dispero !!!!

Uno dei problemi che ho incontrato nella fase di collocazione degli affusti e relativi cannoni è stato lo “spazio”. Anche se il modello dell'Astrolabe ha un bel ponte, …... metti questo, metti l'altro, mi sono ritrovato a faticare non poco nella realizzazione di tutto quanto è necessario. Soprattutto i bozzelli per l'avanzamento e il cordame per frenare il rinculo ….. hanno richiesto un bel po di tempo.

Per quanto riguarda il passaggio del cavo che permette l'apertura dello sportello dei sabordi, il progetto non prevedeva niente di chiaro, pertanto mi sono “inventato” un listello a sezione quadrata, lavorato per consentire il passaggio della fune e sagomato ai lati. Sicuramente non corrisponde al vero …..... ma non è la prima ne l'ultima “invenzione” che scoprirete nelle mie immagini postate.

Sinceramente non mi entusiasma neanche il sistema di bozzelli sul retro dell'affusto, ma lo spazio tra l'affusto stesso e il paiolato era veramente poco, pertanto non sono riuscito a mantenere una distanza tra i bozzelli più congrua.



Ho la sensazione che il passaggio dell'albero di bompresso attraverso l'assito del ponte fosse in qualche maniera “coperto”. Per esempio, l'entrata del bompresso nella murata di prua e protetta da una specie di cuffia realizzata in bronzo (o forse altro materiale), ma per il passaggio attraverso il ponte non sono riuscito a trovare nessun esempio su altri modelli visionati nei vari siti internet.

Tutte le parti pretagliate del kit (parasartie, sabordi, cavigliere, ecc.) sono stati rifatti completamente con listelli di noce di varie sezioni.



Il sistema di ritenuta del timone, con catene e cordame, l'ho copiato da un modello visto su internet. Invece il sistema di calata della scialuppa di poppa è decisamente inventato ….. spero sia abbastanza realistico.



Alla prossima, un caro saluto Pietro.

Ciao in merito alle cerniere o le rifai o accosti meglio quelle che ci sono, ovviamente il modello ora è già fatto quindi decidi te cosa ritieni più opportuno.

Una cosa sempre per il futuro riguarda i cannoni e il modo come li hai fissati ti riporto ad un mio cantiere dove tra parentesi ho commesso alcuni tuoi stessi errori tipo le dimensioni dei bozzelli che anchei due millimetri sono risultati troppo per la scala 1:98
http://www.forumscuoladimodellismo.com/cantieri-terminati-f70/uss-constitution-sm-t116-90.htm
ti ho inserito il link dato che inserire un' immagine con il mio macinino ci vuole un casino di tempo viaggio no a 10Mb ma a due piccioni
Ho qualche dubbio sulle ultime due foto che hai postato mi documento e ti farò sapere.

In ogni caso i complimenti sono sempre validi.
Un saluto
Sandro

Complimenti Pietro!! Io sono un aeromodellista e costruisco aerei in legno partendo da progetti. So quindi quanto è difficile lavorare il legno in modo "raffinato" e il tuo lavoro è davvero un'opera d'arte! Essendo aeromodellista non mi intendo di barche però posso dire che i particolari sono perfetti, pur essendo miniature hai dato fascino e nello stesso tempo realismo alla tua imbarcazione. Secondo me il realismo nel modellismo è tutto, e i piccoli particolari sono i più importanti!!
ANCORA COMPLIMENTI.
Antonio

ciao pietro
complimenti! sto seguendo anch'io il tuo cantiere: è ricco di spunti da tenere presente.

a proposito delle manovre dei cannoni (forse l'hai già visto) ti segnalo questo link:

http://www.forumscuoladimodellismo.com/in-cantiere-f3/santisima-trinidad-sezione-maestra-diario-di-costruzione-jackaubrey-t269-135.htm#6618

è stato anche un mio problema, perchè è difficile riprodurre tutte le manovre in scala.
ancora camplimenti (anche per la qualità delle foto) e saluti.

Risposte agli amici:

Sandro: Ciao carissimo. Ormai non posso più apportare nessuna modifica al modello perchè non è più in mio possesso. Per quanto riguarda i cannoni, ho pensato la stessa cosa ….... anche i bozzelli più piccoli in commercio sembravano comunque troppo grandi. Quando un giorno il “tempo” sarà dalla mia parte, prometto di costruirmeli da solo. Per quanto riguarda il sistema delle varie “legature” dell'affusto, su internet ho trovato praticamente di tutto e ogni tipo diverso dall'altro: a seconda dell'epoca, del tipo di marineria, del tipo di cannone, ecc. Ho cercato quindi di attenermi a dei modelli di epoca e marineria francese come l'Astrolabe.
PS: il link che mi hai consigliato è fantastico !!!

Gian Paolo e Antonio: Mi sono già permesso di ringraziarvi personalmente.


Anche questa sera cerco di postarvi alcune immagini:















Attendo sempre con grande piacere i vostri preziosi consigli ….

Un caro saluto Pietro.

ciao Pietro!
a parte i complimenti e tanto per fare lo spacca-capelli, qui nel forum ho imparato che per non far vedere i "pelucchi" delle manovre, basta stendervi sopra un po' di cera.
le macro che stai postando evidenziano l'inconveniente.
attendo di ammirare l'alberatura e buon proseguimento.

Risposte agli amici:

Gian Paolo: Consiglio acquisito: per il prossimo modello, cera sul cordame a go-go !!! PS: solo un consiglio che ti può sembrare sciocco: è preferibile incerare il cordame prima (quando è in matassa; svolgendola e riavvolgendola incerata) o dopo averlo “lavorato” se così si può dire ?

Oggi vi posto le seguenti immagini:



Anche il timone è realizzato a mano, ricavato da un listello di sezione quadrata in noce chiaro. Le dimensioni sono stata ricavate dai piani costruttivi. Il sistema di pulegge l’ho copiato da vari modelli visti su internet e sui vari libri.






Per quanto riguarda la scaletta, i piani costruttivi del kit non la menzionano. Anche in questo caso sono ricorso ad esempi di altri modellisti. Per gli scalini ho utilizzato listelli di noce, mentre il corrimano è realizzato in cordame e piccole caviglie.



Vista dall’alto di parte del ponte, con il lavoro sugli alberi e sulle manovre ancora in opera.



Anche le pompe di sentina sono completamente auto costruite.

Nella speranza di non annoiarvi, vi mando un caro saluto.

Ciao Pietro i miei suggerimenti sono solo a titolo di informazione, lo so che ormai la hai completata ed ora sò che non è più tua.
A prescindere dall' epoca che hai seguito vedendo le tue foto ci sono due errori il primo è la cima più grande che ora passa sotto il cannone in realtà quella cima era legata al cannone nella protuberanza posteriore e serviva per il rinculo del cannone stesso messa come ora alla seconda cannonata il cannone si gettava da solo in mare dalla parte opposta. l' altro errore che vedo spesso è il modo di fissare la partenza delle cime sui bozzelli, la leghi dietro al bozzello e invece va legata in testa,legandola dietro hai l' effetto che il bozzello non rimane in asse con il suo rispettivo.
Non le prendere come critiche io non le faccio mai.
Complimenti di nuovo.
Un saluto
Sandro