Santisima Trinidad da fascicoli DeAgostini (giampieroricci)

Ovviamente la forma di tutte le vele imbrogliate non è come dovrebbe essere: sono sensibilmente più corte e, soprattutto, ridotte nel lato inferiore, quello non inferito, perchè, come spiega perfettamente Enrico, in questo modo l'imbrogliatura assume un aspetto più reale, evitando quelle forme a salsiccia inevitabili con più stoffa da imbrogliare.

Buongiorno Gianpiero , mi sono espresso male , ti posto la vela in questione che a mia osservazione,la strana nella forma e senza accessori, anche quella del pennaccino.
Buon modellismo
mozzo

caro giampiero,
io di vele, tanto per cambiare, non ci capisco niente, ma se mozzo ha dei dubbi gli darei retta. per quello che mi riguarda il tuo lavoro è bellissimo ed ora capisco anche che per finire questo hai tralasciato l'altro lavoro.
giga....

Grazie GG , vi posto una immagine di come è la vera vela di maestra

la fonte di questa immagine e del trattato di velatura di Ch.Romme Vol.2
mozzo

ciao
nel topic relativo alla fleuta è spiegato in modo chiaro (almeno spero) il perchè della vela trapeizodale
ciao ENRICO

Mah..... Credevo di averlo spiegato pure io....
So benissimo che la forma della vela dei trevi è quella da te postata, ma mantenendone forma e soprattutto dimensioni, nell'imbrogliatura si va incontro a forme innaturali a salsiccia, dovute ad eccesso di tela, sicuramente brutte a vedersi....
Da qui la necessità di ridurne la forma: nessuno andrà mai a spiegarla, quella vela per notare che è sbagliata!!! :-)

Intanto ho approntato la gabbia, con il particolare del bozzello a doppia sgorbiatura che serve per la manovra di drizza; la drizza è formata da un unico cavo, interamente fasciato, che passa per questo bozzello e nei due bozzelli d'amante



Fissaggio del bozzello al pennone mediante una cucitura passante nei due occhielli




inferitura della vela. Anche in questo caso la vela è "sbagliata"


Dopo il taglio dei matafioni

Ciao Giampiero,non vi rispondo per evitare equivoci.Buon modellismo
mozzo

La gabbia al suo posto, con trozza a paternostri e drizza




Particolare della trozza


Particolare della legatura della trozza (purtroppo la foto è leggermente fuori fuoco)


La drizza che passa nei due bozzelli d'amante

Piccoli avanzamenti: il pennone di gabbia al suo posto, con le due guide della drizza modellate in rame brunito

Ciao Giampiero,

Stai facendo un lavoro straordinario ,peccato quel colore bianco .

Ti seguo Carmine.

beh... non è proprio bianco......!
Devo dirti però che il contrasto con l'ebano è molto bello!...
E poi, penso che col chiaro si possono distinguere meglio i tanti particolari che sto realizzando e che mi portano via tanto tempo!

Io ti ringrazio per il tuo tempo sto imparando molto da questo post,

Ciao Carmine

Piccolo passo avanti: allestimento del pennone di gran velaccio:



Lo sbirro fasciato e la piccola redancia che sarà stroppata per la drizza



con non poca fatica, si riesce a sistemare il tutto, anche con qualche goccia di vinavil diluito ancora evidente in foto




Il pennone completo con il bozzellame per le sue manovre

Ciao giampierucci, anche se non posto molto seguo sempre i tuoi cantieri molto interessanti e ben fatti.

ciao vincenzo

Grazie Vincenzo!
Intanto posto altre immagini:


La trozza semplice; quello sullo sfondo fuori fuoco è un piccolo ago
ricurvo che uso per le cuciture per dare un'idea delle proporzioni



La vela inferita



Particolare delle piccole legature della trozza





La trozza finita

Per evitare l'ormai noioso lavoro sui pennoni, ho pensato di affrontare
il lavoro sulle ancore; il kit prevede quattro ancore uguali che
comunque intendo usare. L'idea è quella di tenere "a pennello" l'ancora
maestra e quella d'afforco e fissare al parasartie le altre due ancore
di guardia.

Ho iniziato il lavoro sulla cicala, innanzitutto
saldando la maglia a stagno; questo perchè così è più facile prepararne
la ghirlanda


la cicala fasciata con la ghirlanda




Rinforzo della ghirlanda per la piccaressa


le quattro ancore finite

Ciao Giampiero, ti seguo nell'ombra perchè non ho le conoscenze e l'esperienza necessarie per poter intervenire; vedo che anche in questo ci metti precisione e cura dei particolari come per il resto.
Complimenti !!

Ciao. Non oserai mica metter le ancore con quel ceppo "mal stampato" in zama ( o equivalente) sul tuo modello? O ragazzi, ma non siam mica qui a salpar le ancore col mulinello!

Non si può sostituire il ceppo con uno in legno?

ciao. oldboy

Ciao Oldboy, ma sai che mi ero talmente concentrato sulla fasciatura della cicala che non mi sono nemmeno reso conto del resto !!
In effetti con tutto il bel lavoro che è stato fatto fino ad ora sarebbe un peccato lasciarle così

Come vedete mi piace sorprendervi!
Ebbene sì: ho deciso di lasciare quel brutto ceppo in metallo (l'ho dipinto per simularne il legno) perchè preferisco concentrare l'attenzione sul cordame!
A rigore, andrebbero rifatte anche le ancore, ma poi non sarebbe più un modello della DeAgostini.....

Intanto, ho preparato poi la legatura della gomena:

Beh, con queste argomentazioni posso solo ritirarmi in silezio.
Grazie per la risposta Giampiero, alla prossima.

Per le ancore di guardia ho usato un nodo diverso detto d'ormeggio del gherlino




Ho preparato le due castagnole per la piccaressa


Ed ho iniziato a preparare i due bozzelli con gancio per le gru di capone. Per questi ho usato un lamierino di ottone a stringere il bozzello, saldato a stagno ad un angolo. alla base del lamierino ho forato ed infilato il gancio saldandovelo. Ho anche simulato il perno delle carrucole con un pezzo di filo d'ottone


Rifinendo le saldature con una piccola moletta

Mi piacciono di più i bozzelli che le ancore, comunque come dici tu, vanno bene.

ciao vincenzo

Eh no, qui o stiamo giocando o facciamo le cose serie. Concentrarsi sul cordame? E le due castagnole chi le ha fatte? E i bozzelli con fascia in metallo e gancio saldato erano nell'uovo di Pasqua?

Per rispetto dei lettori del cantiere, rivolgo al responsabile del cantiere costruttore la cortese richiesta di provvedere a rimuovere quei brutti ceppi (non ceffi...) e farli in legno . Alla casa produttrice del kit "non gliene potrà importare di meno" ( questo concetto bisognerebbe scriverlo in dialetto romanesco).

Gianpiero ( ho scritto correttamente il nome!), hai l'attenuante di aver fatto vedere benissimo i nodi delle ancore ed in più mi hai dato spunto per andare ad imparare il significato dei termini marinari che hai usato. Per il resto (per i ceppi), no - no - no ! ( consideralo scritto in maiuscolo, cosa che non posso fare per regole del forum).

ciao! . oldboy. p.s.:ma i bozzelli delle ancore non erano tripli? Che diametro ha la gomena delle ancore? Il primo nodo mi sembra, in pratica, scorsoio. E' così? Aspetto di vedere la collocazione delle castagnole, per capirne l'uso e l'idoneità... Se poi vorrai spiegarmi come ottieni quella perfetta forma del gancio...o è fornito col kit?

Avevo intenzione di portare questo modello come Work in Progress ad Euroma 2012; per questo, un mio amico mi avrebbe prestato la sua Multipla, non potendo portarla con la mia macchina. Per questo ho rimandato i lavori rimandabili perchè volevo che almeno una manovra dell'ancora fosse pronta.

Purtroppo, al mio amico hanno consegnato la macchina nuova, e quindi ha dovuto rottamare la sua Multipla.....
Quindi, niente Euroma!
I ceppi li sostituirò con altri in legno: è comunque un'operazione possibile, visto che in realtà erano composti da due facce sovrapposte.....

Noto poi, con piacere, che il tuo occhio clinico funziona perfettamente: hai ragione, i bozzelli della gru dovevano essere a tre fori, ma quando costruii il modello (e quindi le gru) ignoravo completamente le complicate manovre delle ancore e seguii i piani della DeA che prevedevano gru a due fori e non tre: aggiungere un altro foro alle gru esistenti sarebbe molto complicato perchè non ho spazio; ho scelto il male minore utilizzando bozzelli a due fori........

La gomena delle ancore è un cavo torticcio del diametro di circa 2,5mm. Il nodo è praticamente un mezzo collo con doppio giro tenuto da due legature contrapposte, all'interno del quale passa la gomena; può in effetti sembrare un nodo scorsoio.

Quella "perfetta" forma del gancio è ricavata da banale filo di ottone, in questo caso da 1mm dispessore, utilizzando delle piccole pinzette a becco tondo, semplicemente a mano, e rifinendone la punta del gancio con una piccola moletta


Intanto aggiungo qualche altra foto:
I due bozzelli della gru bruniti


L'ancora d'afforco a pennello tenuta dalla piccaressa