Le Fleuron- Sezione Maestra scala 1:24 (giampieroricci)

Giorni fa, in un grande centro ferramenta ho trovato dei piccoli mattoncini di terracotta di misura 7x4x2,8 mm.
Mi è balenata la folle idea di provare a realizzare il forno del pane! Probabilmente sarà un lavoro inutile, in quanto la campana del forno era inglobata nel suo assito, quindi, una volta terminata la struttura, non si vedrà nulla del suo interno; se poi consideriamo che il forno era al centro del primo ponte........

Comunque, in tutti i casi, ho voluto provare lo stesso; ho disegnato i contorni su di un cartoncino ed ho cominciato ad avvicinare i mattoncini gli uni agli altri, fermandoli, inizialmente con un silicone acrilico che mi ha consigliato un commesso del negozio, non avendo nessuna esperienza di come incollare la terracotta!!


Per poter far assumere la tipica forma ad igloo del forno, ho lavorato ogni mattoncino a cuneo, usando un piccolo scalpellino e della carta vetrata.
Il difficile è stato tenere tra le dita i piccoli mattoncini per lavorarli!


Man mano crescono gli strati di mattoncini


Ad un certo punto mi sono accorto che il silicone acrilico non dava un incollaggio resistente: ho quindi provato ad usare la colla alifatica, colorandola un po' con dell'impregnante marrone per dare l'idea delle fughe tra i mattoncini


Devo dire che l'impasto di colla e mordente è davvero efficace e rapido



continua............................

Ei, ne devo fare uno in giardino mi dai una mano?
Battute a parte e forte.
ciao

Così piccolo per il giardino???

Ne approfitto per altre foto


Strato dopo strato sono riuscito a chiuderne il tetto!




Adesso devo solo rifinirlo con carta vetrata e vedere l'effetto che fa....

mmm... Ci sono documentazioni cui facevano questo tipo di forno nelle navi?
Nel topic della Negrier l'Aurore è completamente diverso!

Spettacolo....

Ciao Gianpiero, ottimo lavoro come tutto il testo. Comlimnti sinceri, ma non dovrebbe esserci il camino sul forno?
Tanti auguri a te e famiglia di buon anno nuovo.

Ciao Maruzzella,

c'è ancora un problema di glossario, più che un "camino" direi una canna fumaria, ma forse non c'era né l'uno né l'altra

Un saluto

Ciao ciurma , siete sicuri che è un accessorio della nave ?Ho qualche dubbio
mozzo

...pure il forno coi mattoncini...
Aoh Giampiero, ad Alberobello fanno i mini-trulli con la pietra e usano silicone per incollarli! Mò te lo devo dire io dal Nord?
Non ci sono più gli artigiani di una volta...!
Seriamente: l'idea mi piace, indipendentemente che a bordo ci fosse o meno un forno.
Ciao. oldboy

Ciao oldboy,non ho messo in dubbio l'idea o la manualita' di Giampiero, la mia domanda é stata molto chiara.
mozzo

Ciao Francesco! Si, ho capito che il tuo è un giusto dubbio e probabilmente di forni veri è propri non ce ne erano a bordo, ma a me è piaciuta l'idea del forno in mattoncini. Ti immagini la pizza per tutti gli ufficiali?
ciao e auguri!

Ciao oldboy,penso proprio di si , ma , non la pizza , il pane
mozzo

Ragazzi, vi ringrazio per l'apprezzamento che mi avete dimostrato!

Alora: sciogliamo qualche dubbio!
A bordo dei vascelli di questa epoca vi erano ben due forni, uno per il pane, situato in genere sul primo ponte in prossimità dell'albero maestro ed un'altro, leggermente più piccolo, da "pasticceria", situato a proravia delle cucine, nei pressi dell'albero di trinchetto e destinato esclusivamente alla tavola dello Stato Maggiore.

Il forno del pane aveva una struttura fatta di tavole su quattro stanti, al cui interno s'innalza la muratura del forno; la volta a cupola del forno era fatta di mattoni sagomati disposti ad arco (nè più e nè meno dei nostri forni a legna usati nelle campagne).
La suola, o focolare del forno e costituita da piastrelle di terracotta o refrattaria (composta da terra argillosa, terra calcarea e sabbia). La muratura sotto la suola è massiccia e tutti i mattoni sono cementati insieme da malta grassa fatta da calce e sabbia. Questo forno consentiva una capacità di circa 150 Kg di pane.
Tutta la struttura del forno era assicurata al ponte mediante quattro perni ad anello ai quali ne corrispondono altri ribaditi sotto i bagli del primo ponte.
Intorno alla bocca del forno, l'assito era "protetto" da una guarnitura di latta.
Come la maggior parte di questo tipo di forni (io ne ho un esempio in campagna da mia zia) non vi è canna fumaria: il motivo è molto semplice: quando il fuoco vivo si è consumato e il forno ha raggiunto la temperatura ideale, si chiude la sua bocca con un portello di rame o di ferro in modo tale da consentire al forno stesso di mantenere la temperatura costante al suo interno, la quale permette la perfetta cottura del pane; se ci fosse la canna fumaria, il calore si disperderebbe all'esterno......

Il forno da "pasticceria" è similmente costituito solo che è leggermente più piccolo.

Sul Fleuron, non mi sembra di aver trovato il forno da pasticceria ma soltanto quello del pane: probabilmente, essendo un vascello di rango inferiore rispetto al 74 cannoni, non vi era necessità di averne due a bordo.

Vi posto due immagini tratte dal II volume del 74 cannoni: la prima relativa al forno del pane, la seconda a quello da pasticceria




Colgo l'occasione per augurare a tutti un felice anno nuovo, ricco di tante soddisfazioni, anche nel nostro caro hobby!

Ciao Pino. hai perfettamente ragione, il camino fa molto Mary Poppins e non c'entra nulla. Ma dai disegni di Giampiero sembra che non ci sia ne la canna ne il camino.
Buon modellismo a tutti

Infatti il camino non penso ci fosse, almeno sulle navi inglesi era così.
Le cucine erano posizionate sul fondo della stiva ed i fumi uscivano dai boccaporti attraverso le grate. questo prima che si adottassero le cucine in metallo la cui posizione e le relative canne fumarie sono ben noti a tutti.

giampiero è bellissimo il forno che stai realizzando ed anche se alla fine verrà inglobato e non se ne vedranno i mattoncini, resterà pur sempre la prova fotografica di ciò che avrai realizzato. per gli amici del forum aggiungo che il buon giampiero nasce e vive nella terra dei trulli la cui costruzione tutta in pietra e a secco richiama molto quella dei forni a legna. quindi se non ci riesce lui a farlo bene, chi può?
ciao giampiero e buon anno a te e famiglia.
giga...

Grazie Giovanni!!!
Ricambio di cuore a te, famiglia e tutta la città di Taranto che, come ben sappiamo, non sta vivendo un buon momento......

Nel frattempo ho iniziato a farmi le due scale per l'accesso al secondo ponte.
Stando attento alle perpendicolarità, ho tracciato i solchi per le suole sui montanti laterali fissando tutto su di una tavola per poter lavorare alla fresatrice


Da qui mi sono tracciato i contorni dei montanti sinuosi



Dopodiché ho incastrato le suole tra i due montanti; gli incastri mi sono venuti così precisi e perfetti che non ho avuto bisogno di colla: sono bastate delle piccole martellate per fissare il tutto; la vernice potrà aiutare a far da "collante"






Devo solo rifinire e verniciare!

Belle, belle, belle! Bravo Giampiero.
Una goccia di colla io però la metterei ugualmente. Il legno è sempre vivo e ne fa di movimenti.Ciao

Per mettere la colla dovrei staccarle di nuovo, rischiando che qualche gradino si rompa, perchè sono davvero incastrati a forza...... Preferisco vedere come si comportano dopo la verniciatura!

belle belle bravo lavori proprio bene pulitissimo e precisissimo... complimentissimissimi

Ciao Giampiero. Conosci il motivo per cui i montanti delle scale di bordo molte volte non erano diritti ma sagomati, come quelli che hai fatto tu? Per la colla: banale dirlo, certamente lo sai: con un goccio di colla nell'angolo sotto ai gradini, il primo e l'ultimo, puoi bloccare i gradini ai montanti, senza smontare nulla e senza che si veda. Comunque un effetto simile, ma molto minore, lo fa anche la vernice, come dici tu.
ciao. oldboy

Credo che il motivo di quell'andamento sinuoso dei montanti sia principalmente estetico...

Intanto, in attesa dei ricambi per la FET ho eseguito la chiodatura del primo ponte

Ciao. Seguo sempre e tutte le volte penso che ci vuole una precisione da meccanica, cosa difficile da fare col legno. Questa sera aggiungo una considerazione: ma quanto legno è stato usato per fare i grandi velieri da guerra? Quante foreste hanno abbattuto? E dov'erano tutte quelle foreste? Se hai un "gedeone" in scala, fai una foto mettendolo sul fondo della stiva, così risultano evidenti le dimensioni.
ciao. oldboy

non appena posso farò una foto con l'unico Gedeone che conosco........