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Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
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Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
In questo nuovo messaggio analizziamo invece i particolari a prua. In questa zona dello scafo, anche grazie al fatto di aver potuto osservare come è venuto il fasciame ad altri utenti, ho deciso di utilizzare una rastremazione "pesante". Quindi ho proceduto nel seguente modo:
1) Per quanto riguarda il primo corso a partire dalla falsachiglia, ho attuato una rastrematura essenzialmente terminale e inversa. In pratica ho piegato il listello nella parte rastremata in modo da farlo allineare all'andamento diritto della falsachiglia.
2) Il secondo corso è stato applicato senza rastrematura con la parte terminale tagliata a fetta di salame (qui purtroppo ho commesso un errore di misurazione dell'ultimo secondo ed ho dovuto applicare un pezzetto aggiuntivo di un paio di millimetri successivamente.
3) Da questo punto in poi ho alternato un listello rastremato che terminava sull'ordinata numero 2 con un listello sempre rastremato che andava fino in fondo. Lo schema è visibile agevolmente nelle foto successive specialmente se osservate quelle in alta risoluzione.
Ovviamente rimaneva un triangolo aperto nella fila dove il listello si interrompeva all'ordinata numero 2 che è stato successivamente chiuso con un listello opportunamente sagomato. Una buona carteggiatura e levigatura sistemerà poi il tutto.
In questa zona l'andamento dei corsi che scendono dall'alto e quello dei corsi che salgono dalla chiglia ha un buon parallelismo, nel senso che applicando dei corsi correttamente rastremati verranno a congiungersi senza particolari problemi, a differenza della poppa dove dovrò pianificare un allineamento tra le due parti. Capisco che sono concetti difficili da descrivere per iscritto . . io ci ho provato. Se a qualcuno non è chiaro, si faccia avanti, ne ha sicuramente dei buoni motivi.
Alla prossima. Jack.
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1) Per quanto riguarda il primo corso a partire dalla falsachiglia, ho attuato una rastrematura essenzialmente terminale e inversa. In pratica ho piegato il listello nella parte rastremata in modo da farlo allineare all'andamento diritto della falsachiglia.
2) Il secondo corso è stato applicato senza rastrematura con la parte terminale tagliata a fetta di salame (qui purtroppo ho commesso un errore di misurazione dell'ultimo secondo ed ho dovuto applicare un pezzetto aggiuntivo di un paio di millimetri successivamente.
3) Da questo punto in poi ho alternato un listello rastremato che terminava sull'ordinata numero 2 con un listello sempre rastremato che andava fino in fondo. Lo schema è visibile agevolmente nelle foto successive specialmente se osservate quelle in alta risoluzione.
Ovviamente rimaneva un triangolo aperto nella fila dove il listello si interrompeva all'ordinata numero 2 che è stato successivamente chiuso con un listello opportunamente sagomato. Una buona carteggiatura e levigatura sistemerà poi il tutto.
In questa zona l'andamento dei corsi che scendono dall'alto e quello dei corsi che salgono dalla chiglia ha un buon parallelismo, nel senso che applicando dei corsi correttamente rastremati verranno a congiungersi senza particolari problemi, a differenza della poppa dove dovrò pianificare un allineamento tra le due parti. Capisco che sono concetti difficili da descrivere per iscritto . . io ci ho provato. Se a qualcuno non è chiaro, si faccia avanti, ne ha sicuramente dei buoni motivi.
Alla prossima. Jack.
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jack.aubrey- Forumnauta
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
quei due pezzettini di chiglia servono solo per tenere lo scafo e verranno tagliati per incollare quella vera ?
feberet- Forumnauta
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Ciao feberet, i due pezzettini cui fai riferimento sono provvisori, servono per fissare lo scaletto/piedistallo color azzurro come puoi immaginare dall'immagine qui sotto riproposta:
A tempo debito verranno rimossi e sostituiti dalla chiglia. Saluti. Jack.
A tempo debito verranno rimossi e sostituiti dalla chiglia. Saluti. Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Anche oggi ho dedicato un tre orette a questo modello. Di più non posso, non perchè non abbia il tempo, ma perchè sono costretto a interrompere per permettere alla colla di far presa completamente prima di continuare e, per essere sicuro che questo avvenga, lascio passare una giornata lasciando il tutto morsettato e/o trattenuto da nastro adesivo.
Oggi sono quindi riuscito ad aggiungere un paio di corsi per lato sempre dal basso. Domani conto di metterne altri due per poi fermarmi e riprendere l'installazione dei listelli a scendere dall'alto. Voglio fare incontrare le due zone listellate nella parte bassa dello scafo, parte sicuramente meno visibile a scafo in posizione normale.
A domani. Jack.Aubrey
Oggi sono quindi riuscito ad aggiungere un paio di corsi per lato sempre dal basso. Domani conto di metterne altri due per poi fermarmi e riprendere l'installazione dei listelli a scendere dall'alto. Voglio fare incontrare le due zone listellate nella parte bassa dello scafo, parte sicuramente meno visibile a scafo in posizione normale.
A domani. Jack.Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
ciao jak, ti seguo da tempo i tuoi lavori sono sempre precisi e puliti come fai
un saluto vincenzo
un saluto vincenzo
cvincenzo54- Collaboratore sostenitore
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
ciao jack ottimo lavoro pulito e preciso , per quanto riguarda i listelli lunghi mi trovo daccordo con feberet . Erano listelli in quercia della lunghezza di 8 metri e larghezza 18/25 cm . Purtroppo anch'io li ho sempre montati lunghi ma nel prossimo li tagliero' secondo la scala ciao e buona giornata
_________________
COMINCIATE COL FARE CIO' CHE E' NECESSARIO, POI CIO' CHE E' POSSIBILE .
E ALL'IMPROVVISO VI SORPRENDERETE A FARE L'IMPOSSIBILE
F.d'Assisi
vittorio gaietto- Utente Veterano
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Lunedì 18 Aprile 2011 - Fasciame
Sabato e domenica ho potuto dedicarmi ancora al primo fasciame del Soleil Royal. Nonostante i miei sforzi per cercare di procedere più velocemente, non riesco ad applicare più di un paio di corsi per fiancata. La cosa comunque riesce abbastanza bene e sono contento sulla qualità del lavoro. Vorrei però poter finalmente dire la parola fine su questa interminabile attività di applicare listelli a fianco di listelli.
Ora, nella parte più larga che rimane da listellare ci sono ancora poco meno di 4 centimetri da ricoprire. Questo significa che mancano ancora 7-8 corsi da applicare per poter chiudere questa lunga attività. Con i miei tempi ci vorranno almeno ancora tre bei pomeriggi di lavoro. Cordialmente. Jack.Aubrey
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jack.aubrey- Forumnauta
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Ciao Jack, come sempre alla grande, dai che poi recuperi col secondo fasciame.
Certo che quello scaletto ne ha visti di scafi eh ?
Bruno
Certo che quello scaletto ne ha visti di scafi eh ?
Bruno
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Ciao Jeck stai procedendo molto bene sul fatto che sei impaziente di finire la listellatua ti capisco in quanto anch'io quanto ho realizzato un vascello di quelle dimensioni non vedevo l'ora di finire resta il fatto che e' fatto veramente bene ciao a presto
Forlani daniel- Utente sostenitore
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Venerdì 22 Aprile 2011: altro mezzo pomeriggio passato ad applicare listelli, la voragine iniziale si sta restringendo sempre più solo che questa settimana non ho potuto passare molto tempo a fare modellismo. Però dovrebbero esserci le premesse per riuscire a fare qualcosa di buono durante il fine settimana, anche se è Pasqua . . ci risentiamo appena ci saranno novità. Auguri di buona Pasqua a tutti, Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Pasqua, 24 Aprile 2011: lavorato un paio d'ore questo pomeriggio. La ex voragine ora è proprio una fessura ed è larga al centro circa otto millimetri. Domani, se il diavolo non ci mette le corna, finisco il primo fasciame. Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Ciao Jack forza dai ormai ci sei e quindi potremo ammirare il tuo primo fasciame sulla Soleil al gran completo a presto
Forlani daniel- Utente sostenitore
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
25 Aprile 2011: ciao Daniel, oggi pomeriggio sarà un evento come non accade da mesi: mi voglio godere la posa di quei pochissimi listelli, tra l'altro tutti sagomati su misura, in modo particolare. Poi, anche se sarà necessario un giorno di bel sole per poter lavorare all'aperto, sarà il turno della lisciatura . . ci sarà da farsi i muscoli. Salutoni. Jack.
26 Aprile 2011: come preannunciato ieri ho terminato il primo fasciame dello scafo. Mi sono goduto questi ultimi listelli in modo particolare.
Ora devo togliere tutti (o quasi tutti) i chiodini di ottone che ho dovuto utilizzare per fissare i listelli, cosa che probabilmente farò oggi pomeriggio e poi scatterò delle fotografie per far vedere come si presenta lo scafo grezzo, prima di essere levigato, con tutte le sue inevitabili imperfezioni.
Se troverò il tempo conto di inserire dei commenti che potrebbero essere utili a coloro che non sono ancora arrivati a questo punto. Saluti. Jack.Aubrey
26 Aprile 2011: come preannunciato ieri ho terminato il primo fasciame dello scafo. Mi sono goduto questi ultimi listelli in modo particolare.
Ora devo togliere tutti (o quasi tutti) i chiodini di ottone che ho dovuto utilizzare per fissare i listelli, cosa che probabilmente farò oggi pomeriggio e poi scatterò delle fotografie per far vedere come si presenta lo scafo grezzo, prima di essere levigato, con tutte le sue inevitabili imperfezioni.
Se troverò il tempo conto di inserire dei commenti che potrebbero essere utili a coloro che non sono ancora arrivati a questo punto. Saluti. Jack.Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
26 Aprile 2011: Fasciame terminato . .
Come anticipato nel mio precedente messaggio, ieri ho terminato di applicare il primo fasciame; un'operazione interminabile che ho dovuto centellinare giorno per giorno a causa dei listelli secondo me troppo corti che mi hanno costretto a procedere lentamente. Oggi ho passato un'oretta a togliere tutti i chiodini di ottone che avevo dovuto piantare totalmente nell'ordinata. Dove non era strettamente necessario mi limitavo a piantarli parzialmente e questi venivano rimossi quando la colla aveva fatto presa. Ma in alcuni casi, specialmente sulle giunzioni tra due listelli, spesso era necessario piantarli totalmente.
Ho letto in un altro forum questi commenti dove gli scriventi non capiscono perchè abbia fatto questo lavoro:
secondo me quanto suggerito nella citazione (piantare più a fondo con un punteruolo) evita il problema di dover levigare metallo e legno insieme ma potrebbe indebolire leggermente il listello;Vorrei chiederti per quale motivo hai deciso di togliere i chiodini: non basta sprofondarli un po' nel legno con un punteruolo, in modo che la testa del chiodino non sia più percepibile al tatto?
la soluzione invece proposta in quest'altro commento
in linea di massima va anche bene (sempre che i chiodini siano di ottone, se sono di ferro è dura) e anche io in alcune parti ce li ho lasciati, ma preferisco dover levigare solo legno e l'operazione di levigatura verrebbe in un certo modo intralciata dai chiodini.come mai togli i chiodini ? e' pur sempre un'altro lavoraccio, io gli ho limato le teste ed ora sono impercettibili, come se non ci fossero. Non togliendoli , sempre mio modestissimo parere, tutto lo scafo credo che sia piu' resistente. ...forse secondo te potrebbero nascere problemi in futuro?
Non sono invece d'accordo che togliendo i chiodi si indebolisca lo scafo: quando la colla è asciutta è lei che tiene insieme il tutto, non è come sulle navi vere, dove non esisteva colla . . e quindi i chiodi servivano eccome.
Di seguito cinque immagini scattate oggi con i chiodini rimossi. Di solito preferisco mostrare il lavoro grossato con un minimo di levigatura ma credo sia più istruttivo mostrare lo scafo prima di iniziare quest'operazione per poter mostrare alcuni punti che dopo la levigatura non saranno più visibili e che secondo me è importate far notare agli altri, per capire quali possono essere i problemi che si incontrano in questa attività appena terminata.
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Nella prossima puntata vedrò di approfondire con commenti mirati sulle immagini il lavoro fatto. A presto. Jack.Aubrey
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jack.aubrey- Forumnauta
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Ancora altre cinque immagini dello scafo, scattate nello stesso momento delle cinque precedenti. Nel prossimo messaggio vedremo di affrontare, attraverso delle immagini di dettaglio, alcuni aspetti particolari ed esperienze legate all'applicazione del fasciame su questo modello. Cordiali saluti. Jack.Aubrey
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jack.aubrey- Forumnauta
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Bravo Jack ottimo lavoro mi piace sopratutto la precisione che hai comunque resto in attesa del tuo prossimo messaggio per segurti nel particolare sul fasciame che hai appena concluso a presto
Forlani daniel- Utente sostenitore
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Mi trovo ora qui a cercare di commentare quest'esperienza, appena conclusa, di applicazione del primo fasciame sul Soleil Royal.
Mi accingo in questa, diciamo, impresa con il preciso scopo di voler fornire una possibile guida di riferimento, anche se incompleta, a coloro che stanno costruendo questo modello della De Agostini e che sono ancora in alto mare con questa attività. Non voglio sostituirmi alle istruzioni della DeA ma mostrare al massimo un'alternativa al loro sistema classico, ormai illustrato in almeno tre modelli da loro proposti in passato oltre al nostro Soleil. Io stesso l'ho utilizzato per la Santìsima Trinidad e il San Juan Nepomuceno ed il risultato è arrivato senza particolari difficoltà.
Mi è venuta questa idea in quanto le istruzioni nei fascicoli emessi fino a poco tempo fa (io sono al n° 65) fanno interrompere spesso la posa dei listelli per fare altre cose, come le scialuppe o altri particolari minori, ed il primo fasciame non è ancora terminato.
Quindi sono convinto che molti modellisti potrebbero trovare utile quanto scriverò. Mi rendo conto che l'argomento è vasto e quindi procederò a "puntate" e probabilmente senza un preciso "sommario" in testa. Vedremo cosa salterà fuori.
Un'ultima precisazione: il Soleil Royal non è l'unico modello che ho in cantiere in questo periodo, alcuni sicuramente sapranno che sto lavorando ad un ketch olandese che ho interrotto a scafo finito al 95% per lavorare sul Soleil e non restare troppo indietro e quindi di non essere di alcuna utilità agli altri abbonati. Poi c'è anche il San Juan e, quasi dimenticata, la sezione maestra della Santìsima Trinidad.
Quindi da questo momento farò meno lavoro sul Soleil, ad esempio non eseguirò i particolari quali le scialuppe che potranno essere fatte più avanti, ma mi concentrerò esclusivamente sulle cose essenziali per completare lo scafo. Conto così di trovare tempo per riprendere gli altri modelli. Se avrò successo in questa strategia non sono in grado di prevederlo (mi rendo conto di essere maledettamente lento e con tanti modelli in ballo ed un casino di problemi, magari non insormontabili, che però tutti insieme portano via tempo al modellismo), ma ci conto molto.
Quindi, dopo questa lunga e tediosa premessa, vi do appuntamento alla prossima puntata . . cordiali saluti. Jack.Aubrey
Continuazione . .
Durante la realizzazione dello scafo della Santìsima Trinidad (e del San Juan Nepomuceno) ho seguito il metodo proposto dalla DeA, quello che io ho battezzato dei "triangolini". Con questo metodo non c'è la necessità di rastremare i listelli, di solito si interrompono nel posto adatto e successivamente si chiude il "triangolo che si produce con un pezzetto sagomato ad hoc di listello.
Questa è una tecnica semplice ed efficace se il modello prevede il doppio fasciame ma non è proprio il massimo, anzi controindicata, se è previsto un solo fasciame.
Ora per il Soleil sappiamo tutti che ci sarà il secondo fasciame ma io ho fatto una scelta differente. Già nella realizzazione dello scafo del Dolphyn ho adottato questa "nuova" tecnica per uno scopo ben preciso: voglio prima o poi arrivare ad aver accumulato sufficiente esperienza per approntare un modello con un unico fasciame ben fatto.
Era quello che avevo in mente con il progetto "in condominio" con il mio amico Oreste: il Pinco Genovese, ma, a causa delle disavventure di salute di Oreste, ormai ci ho messo una croce sopra.
Quindi ho deciso di sfruttare il Soleil Royal per proseguire ad affinare la tecnica del fasciame rastremato.
Due parole su come ho provveduto a rastremare il listelli: Il particolare tipo di scafo del Soleil necessitava di rastremare sia a prua che a poppa.
Se suddividiamo lo scafo in tre sezioni, quella centrale che va dalle ordinate numero 4/5 alle ordinate numero 8/9 e le relative sezioni di poppa dalla 9 alla 12 e di prua dalla 4 alla 1, possiamo dunque affermare che la rastremazione a prua potrebbe iniziare in corrispondenza dell'ordinata numero 4 e a poppa dall'ordinata numero 9. Ed è in un certo modo questa la regola che ho adottato.
Ho utilizzato un piano di plastica come piano di lavoro su cui operare per la rastremazione del listello. Ho poi utilizzato una riga di ferro, acquistata in un Bricocenter da utilizzare i coppia con un cutter a lame intercambiabili. La lama è importante che sia sembre ben affilata.
La rastrematura avveniva in due punti in quanto l'andamento non è rettilineo da un'estremità all'altra ma deve avere un andamento bombato. Un angolo di rastrematura più basso dalla parte rivolta sull'ordinata 4 fino alla 2 circa e più accentuato tra la 2 e l'estremità a prua del listello. In generale il listello, di 5 mm. veniva rastremato a 2,5 mm. in punta. Una volta preparati i due listelli (lato destro e lato sinistro) li accoppiavo e con il blocchetto levigatore li pareggiavo ben bene e sopratutto gli davo la forma leggermente bombata citata in precedenza.
A questo punto la rastremazione era terminata e immergevo i due listelli nell'acqua per una ventina di minuti. Non ho mai utilizzato il piega listelli ma mi sono limitato a bagnarli e a piegare il listello durante l'installazione facendo questa operazione con delicatezza e in modo molto progressivo. Non ne ho mai rotto neanche uno, se la cosa può interessare.
Lo stesso modo di operare è stato utilizzato per la rastremazione dei listelli di poppa, solo che qui la rastremazione portava il listello ad un'altezza di circa 3/3,5 millimetri. Queste misure sono state da me determinate teoricamente in un messaggio che ho postato qualche tempo fa, dove ho presentato una tabella delle misure teoriche. Questa tabella in pratica non è possibile replicarla in pratica ma da comunque un'idea abbastanza precisa di come effettuare la rastremazione.
Inutile affermare che l'installazione dei listelli è stata facilitata dall'uso dei chiodini che, quando non necessario, venivano piantati solo parzialmente e rimossi dopo un'oretta, quando la colla aveva ormai fatto presa. Tutti i listelli sono stati incollati sull'ordinata e tra di loro: questo è un particolare MOLTO importante.
L'applicazione dei listelli rastremati è iniziata dall'alto verso il basso a partire dalla zona sottostante a dove sono presenti le striscie di compensato. Ho applicato in questo modo (se tornate indietro nel diario potrete trovare le foto) circa 7/8 corsi di fasciame. Per mantenere livellati i listelli ed evitare il più possibile scalini tra un corso e l'altro ho utilizzato dei morsetti piazzati opportunamente.
Ma ora mi accorgo che il messaggio sta diventando un pò troppo lungo, quindi vi dò appuntamento alla prossima puntata.
Mi accingo in questa, diciamo, impresa con il preciso scopo di voler fornire una possibile guida di riferimento, anche se incompleta, a coloro che stanno costruendo questo modello della De Agostini e che sono ancora in alto mare con questa attività. Non voglio sostituirmi alle istruzioni della DeA ma mostrare al massimo un'alternativa al loro sistema classico, ormai illustrato in almeno tre modelli da loro proposti in passato oltre al nostro Soleil. Io stesso l'ho utilizzato per la Santìsima Trinidad e il San Juan Nepomuceno ed il risultato è arrivato senza particolari difficoltà.
Mi è venuta questa idea in quanto le istruzioni nei fascicoli emessi fino a poco tempo fa (io sono al n° 65) fanno interrompere spesso la posa dei listelli per fare altre cose, come le scialuppe o altri particolari minori, ed il primo fasciame non è ancora terminato.
Quindi sono convinto che molti modellisti potrebbero trovare utile quanto scriverò. Mi rendo conto che l'argomento è vasto e quindi procederò a "puntate" e probabilmente senza un preciso "sommario" in testa. Vedremo cosa salterà fuori.
Un'ultima precisazione: il Soleil Royal non è l'unico modello che ho in cantiere in questo periodo, alcuni sicuramente sapranno che sto lavorando ad un ketch olandese che ho interrotto a scafo finito al 95% per lavorare sul Soleil e non restare troppo indietro e quindi di non essere di alcuna utilità agli altri abbonati. Poi c'è anche il San Juan e, quasi dimenticata, la sezione maestra della Santìsima Trinidad.
Quindi da questo momento farò meno lavoro sul Soleil, ad esempio non eseguirò i particolari quali le scialuppe che potranno essere fatte più avanti, ma mi concentrerò esclusivamente sulle cose essenziali per completare lo scafo. Conto così di trovare tempo per riprendere gli altri modelli. Se avrò successo in questa strategia non sono in grado di prevederlo (mi rendo conto di essere maledettamente lento e con tanti modelli in ballo ed un casino di problemi, magari non insormontabili, che però tutti insieme portano via tempo al modellismo), ma ci conto molto.
Quindi, dopo questa lunga e tediosa premessa, vi do appuntamento alla prossima puntata . . cordiali saluti. Jack.Aubrey
Continuazione . .
Durante la realizzazione dello scafo della Santìsima Trinidad (e del San Juan Nepomuceno) ho seguito il metodo proposto dalla DeA, quello che io ho battezzato dei "triangolini". Con questo metodo non c'è la necessità di rastremare i listelli, di solito si interrompono nel posto adatto e successivamente si chiude il "triangolo che si produce con un pezzetto sagomato ad hoc di listello.
Questa è una tecnica semplice ed efficace se il modello prevede il doppio fasciame ma non è proprio il massimo, anzi controindicata, se è previsto un solo fasciame.
Ora per il Soleil sappiamo tutti che ci sarà il secondo fasciame ma io ho fatto una scelta differente. Già nella realizzazione dello scafo del Dolphyn ho adottato questa "nuova" tecnica per uno scopo ben preciso: voglio prima o poi arrivare ad aver accumulato sufficiente esperienza per approntare un modello con un unico fasciame ben fatto.
Era quello che avevo in mente con il progetto "in condominio" con il mio amico Oreste: il Pinco Genovese, ma, a causa delle disavventure di salute di Oreste, ormai ci ho messo una croce sopra.
Quindi ho deciso di sfruttare il Soleil Royal per proseguire ad affinare la tecnica del fasciame rastremato.
Due parole su come ho provveduto a rastremare il listelli: Il particolare tipo di scafo del Soleil necessitava di rastremare sia a prua che a poppa.
Se suddividiamo lo scafo in tre sezioni, quella centrale che va dalle ordinate numero 4/5 alle ordinate numero 8/9 e le relative sezioni di poppa dalla 9 alla 12 e di prua dalla 4 alla 1, possiamo dunque affermare che la rastremazione a prua potrebbe iniziare in corrispondenza dell'ordinata numero 4 e a poppa dall'ordinata numero 9. Ed è in un certo modo questa la regola che ho adottato.
Ho utilizzato un piano di plastica come piano di lavoro su cui operare per la rastremazione del listello. Ho poi utilizzato una riga di ferro, acquistata in un Bricocenter da utilizzare i coppia con un cutter a lame intercambiabili. La lama è importante che sia sembre ben affilata.
La rastrematura avveniva in due punti in quanto l'andamento non è rettilineo da un'estremità all'altra ma deve avere un andamento bombato. Un angolo di rastrematura più basso dalla parte rivolta sull'ordinata 4 fino alla 2 circa e più accentuato tra la 2 e l'estremità a prua del listello. In generale il listello, di 5 mm. veniva rastremato a 2,5 mm. in punta. Una volta preparati i due listelli (lato destro e lato sinistro) li accoppiavo e con il blocchetto levigatore li pareggiavo ben bene e sopratutto gli davo la forma leggermente bombata citata in precedenza.
A questo punto la rastremazione era terminata e immergevo i due listelli nell'acqua per una ventina di minuti. Non ho mai utilizzato il piega listelli ma mi sono limitato a bagnarli e a piegare il listello durante l'installazione facendo questa operazione con delicatezza e in modo molto progressivo. Non ne ho mai rotto neanche uno, se la cosa può interessare.
Lo stesso modo di operare è stato utilizzato per la rastremazione dei listelli di poppa, solo che qui la rastremazione portava il listello ad un'altezza di circa 3/3,5 millimetri. Queste misure sono state da me determinate teoricamente in un messaggio che ho postato qualche tempo fa, dove ho presentato una tabella delle misure teoriche. Questa tabella in pratica non è possibile replicarla in pratica ma da comunque un'idea abbastanza precisa di come effettuare la rastremazione.
Inutile affermare che l'installazione dei listelli è stata facilitata dall'uso dei chiodini che, quando non necessario, venivano piantati solo parzialmente e rimossi dopo un'oretta, quando la colla aveva ormai fatto presa. Tutti i listelli sono stati incollati sull'ordinata e tra di loro: questo è un particolare MOLTO importante.
L'applicazione dei listelli rastremati è iniziata dall'alto verso il basso a partire dalla zona sottostante a dove sono presenti le striscie di compensato. Ho applicato in questo modo (se tornate indietro nel diario potrete trovare le foto) circa 7/8 corsi di fasciame. Per mantenere livellati i listelli ed evitare il più possibile scalini tra un corso e l'altro ho utilizzato dei morsetti piazzati opportunamente.
Ma ora mi accorgo che il messaggio sta diventando un pò troppo lungo, quindi vi dò appuntamento alla prossima puntata.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Quando hai finito questa bellissima opera , sarebbe bello se passi tutto su un DVD , non solo le foto ma le varie spegazioni ,... a me piacerebbe averlo .
feberet- Forumnauta
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Potrebbe essere un'idea da tenere presente. Ovviamente con i miei tempi si dovrà aspettare almeno un paio d'anni ma credo si possa senz'altro fare . . . a meno di accontentarsi di un lavoro parziale . .feberet ha scritto:. . sarebbe bello se passi tutto su un DVD , non solo le foto ma le varie spegazioni . . .
Continuazione del messaggio precedente . .
Vediamo di proseguire su questa difficile strada intrapresa.
Ho scritto come abbia iniziato ad applicare il fasciame dall'alto verso il basso. Dopo circa 7/8 corsi di fasciame ho però deciso di iniziare anche ad applicare il fasciame dal basso verso l'alto. I motivi di questa scelta sono almeno due:
1 - nella parte superiore dello scafo erano necessari quattro spezzoni di listello per completare un corso e ho notato che a lungo andare l'andamento dei corsi, a cause di queste frequenti giunte, tendeva ad assumere una curvatura "serpentina", con ingrossamenti nella zona delle giunture ed avallamenti nella zona senza. Quindi la curvatura laterale del corso non era bella fluida (un bel problema a descrivere questo fatto). Questo problema era praticamente inevitabile anche se ponevo una cura maniacale nell'allineamento delle giunture stesse. Per evitare di amplificare il problema e in attesa di idee migliori, ho preferito a questo punto interrompere e partire dal basso.
2 - Avevo deciso di provare ad accelerare il lavoro aprendo un secondo fronte per lato, in modo da poter avanzare su entrambi i lati dello scafo con un listello dal basso verso l'alto e con uno dall'alto verso il basso. In pratica avrei raddoppiato il numero di corsi applicati per seduta di lavoro. Con il senno di poi devo ammettere che questa soluzione è durata abbastanza poco, poi mi sono trovato nell'impossibilità di lavorare a causa dei tremila morsetti presenti . .
Dunque ho iniziato anche con i corsi a salire e qui la rastremazione è stata necessaria solo per la parte di prua, mentre per la parte poppiera, almeno per i primi 6/7 corsi, non ho dovuto eseguire nessuna rastremazione, anzi, ad un certo punto ho dovuto inserire un paio di riempimenti.
Ho posto una cura particolare nella rastremazione a prua per evitare che i listelli salissero troppo verso l'altro in coincidenza con la fine dello scafo. Siccome sarebbe stato necessario rastremare l'estremità a misure inferiori ai 2-2,5 millimetri, con il rischio di non poter fissare bene il listello a prua, ho interrotto alcuni corsi sull'ordinata numero 1, venendo a creare il famoso triangolino da riempire successivamente. Vista la particolare conformazione della prua. sono stati necessari in tutto circa sei di questi "trucchetti" per lato.
A mano a mano che la voragine (la distanza tra il fasciame a scendere e quello a salire) si chiudeva mi sono reso conto che mi era sempre più difficile evitare che i cari corsi fossero incollati tra di loro senza scalini perchè diventava impossibile utilizzare i morsetti. Quindi la zona di giunzione è quella venuta, sotto questo punto di vista, meno bene. Vedremo in seguito come intendo procedere per sistemare queste imperfezioni durante la fase di levigatura e sopratutto un particolare tipo di morsetto autocostruito che ho in mente utilizzabile fino all'ultimo.
Che lezioni posso aver tratto da questa nuova esperienza ? Abbastanza.
Prima lezione: quattro spezzoni di listelli per formare un corso di fasciame sono decisamente troppi. Rallentano il lavoro e creano un sacco di piccoli problemini, l'ideale sarebbe stato utilizzare due listelli per formare un corso sufficientemente lunghi da andare alternativamente dalla prua al centro fino all'ordinata numero 8 e dalla 8 fino a poppa e, per il corso successivo, dalla prua fino alla 6 e dalla 6 fino a poppa. Meglio ancora un unico listello ma forse l'applicazione diventava più laboriosa in quanto all'utilizzo della colla.
Seconda lezione: la rastrematura alle estremità, specialmente a prua, a 2,5 (e talvolta 3) millimetri era troppo poca. Forse occorreva procedere a rastremare di più. Infatti ho dovuto ogni tanto ricorrere all'interruzione di un corso sull'ordinata numero 1. Forse sarebbe stato comunque inevitabile ma se considero che i primi due corsi dal basso non sono stati rastremati, non è detto.
Terza lezione: anche se apparentemente la poppa ha un andamento molto più complesso della prua, essa è comunque più semplice da fasciare. Qui si ha la necessità di rastremare in certe zone e di inserire dei "filler blocks" in altri. Se andate a rileggere alcuni messaggi precedenti troverete che ho ridotto in modo deciso lo spessore del compensato della falsa chiglia per mantenere lo spessore totale della zona in prossimità del dritto di poppa ad un valore accettabile. Dopo la levigatura o spessore dovrebbe arrivare ai previsti 5-6 millimetri, cioè a quella misura che dovrebbero avere i pezzi della chiglia quando la DeA li fornirà.
Ci risentiamo alla prossima puntata. Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Ciao Jack se porti a termine l'idea di feberet mi accodo anch'io per avere questo dvd sei troppo bravo soprattutto per quanto tempo dedichi nel scrivere tutte le varie spiegazioni del tuo modello questa è un'ottima scuola grazie a presto
Forlani daniel- Utente sostenitore
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
In questo nuovo messaggio, con l'ausilio di immagini esplicative, vorrei analizzare alcune situazioni che sono presenti sullo scafo del mio Soleil Royal. Si tratta di situazioni che possono capitare a tutti e quindi penso sia utile descriverle, capirne le ragioni e come correggerne gli effetti negativi. Anticipo che quanto segue non termina con questo messaggio.
Cominciamo con la prima immagine (01) proposta in formato standard e successivamente in alta definizione. Qui la causa è chiara: siamo in presenza di un chiodo piuttosto riottoso durante la fase di rimozione dei chiodini di ottone descritta a suo tempo. Per riuscire a rimuoverlo ho dovuto produrre una bella voragine. Tra l'altro nelle vicinanze c'è un altro chiodo che non sono riuscito a rimuovere, fermato anche dal risultato ottenuto con il primo. Azione che intendo intraprendere: ovviamente per prima cosa dovrò procedere alla levigatura dello scafo con i miei soliti blocchetti levigatori (vedi ultima foto). Una volta terminata questa operazione molto probabilmente la voragine si sarà ridotta di molto ma sempre visibile. Qui sarebbe il caso di utilizzare un filino di stucco per chiudere del tutto il buco. Ma comunque si potrebbe anche lasciar stare in quanto verrà sicuramente ricoperto dal secondo fasciame. Conoscendomi so che applicherò lo stucco perchè sono fatto così . .
01
01 https://2img.net/h/i1028.photobucket.com/albums/y345/stephen-maturin/Soleil%20Royal/P1070566.jpg
Nella foto 02 siamo nella zona del dritto di poppa. Come potete osservare, il listello al centro della zona evidenziata è leggermente piegato/schiacciato a causa di un morsetto troppo forte. Per quanto la zona verrà fortemente levigata, è molto probabile che l'imperfezione rimarrà visibile. Anche qui si potrà utilizzare un po di stucco oppure lasciare il tutto com'è, tanto il secondo fasciame ricoprirà il problema.
02
02 https://2img.net/h/i1028.photobucket.com/albums/y345/stephen-maturin/Soleil%20Royal/P1070567.jpg
Nelle prossime due immagini (03 e 04) abbiamo invece un altra situazione. Non si tratta in questo caso di un errore ma del punto di incontro tra il fasciame installato a scendere e quello a salire: alla fine rimane una fessura aperta, ovviamente di larghezza inferiore alla larghezza di un listello di fasciame. Se si è fortunati la fessura è piuttosto larga ma in alcuni casi, come il mio, questa fessura era meno di due millimetri. Alle estremità era anche molto meno. Soluzione: Utilizzando gli scarti della rastrematura ho inserito e incollato dei listellini molto sottili nella fessura fino a chiuderla completamente. Una leggera carteggiatura una volta che la colla si è asciugata ed il gioco è fatto. Nella foto 04 possiamo inoltre osservare un altro chiodino riottoso.
03
03 https://2img.net/h/i1028.photobucket.com/albums/y345/stephen-maturin/Soleil%20Royal/P1070572.jpg
04
04 https://2img.net/h/i1028.photobucket.com/albums/y345/stephen-maturin/Soleil%20Royal/P1070573.jpg
I blocchetti levigatori:
Alla prossima puntata, per altri esempi pratici.
PS: le foto ad alta risoluzione fanno sembrare questi listelli dei crateri lunari, vi assicuro che a grandezza naturale e con la vista normale sono decisamente meno inquietanti.
Cominciamo con la prima immagine (01) proposta in formato standard e successivamente in alta definizione. Qui la causa è chiara: siamo in presenza di un chiodo piuttosto riottoso durante la fase di rimozione dei chiodini di ottone descritta a suo tempo. Per riuscire a rimuoverlo ho dovuto produrre una bella voragine. Tra l'altro nelle vicinanze c'è un altro chiodo che non sono riuscito a rimuovere, fermato anche dal risultato ottenuto con il primo. Azione che intendo intraprendere: ovviamente per prima cosa dovrò procedere alla levigatura dello scafo con i miei soliti blocchetti levigatori (vedi ultima foto). Una volta terminata questa operazione molto probabilmente la voragine si sarà ridotta di molto ma sempre visibile. Qui sarebbe il caso di utilizzare un filino di stucco per chiudere del tutto il buco. Ma comunque si potrebbe anche lasciar stare in quanto verrà sicuramente ricoperto dal secondo fasciame. Conoscendomi so che applicherò lo stucco perchè sono fatto così . .
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01 https://2img.net/h/i1028.photobucket.com/albums/y345/stephen-maturin/Soleil%20Royal/P1070566.jpg
Nella foto 02 siamo nella zona del dritto di poppa. Come potete osservare, il listello al centro della zona evidenziata è leggermente piegato/schiacciato a causa di un morsetto troppo forte. Per quanto la zona verrà fortemente levigata, è molto probabile che l'imperfezione rimarrà visibile. Anche qui si potrà utilizzare un po di stucco oppure lasciare il tutto com'è, tanto il secondo fasciame ricoprirà il problema.
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02 https://2img.net/h/i1028.photobucket.com/albums/y345/stephen-maturin/Soleil%20Royal/P1070567.jpg
Nelle prossime due immagini (03 e 04) abbiamo invece un altra situazione. Non si tratta in questo caso di un errore ma del punto di incontro tra il fasciame installato a scendere e quello a salire: alla fine rimane una fessura aperta, ovviamente di larghezza inferiore alla larghezza di un listello di fasciame. Se si è fortunati la fessura è piuttosto larga ma in alcuni casi, come il mio, questa fessura era meno di due millimetri. Alle estremità era anche molto meno. Soluzione: Utilizzando gli scarti della rastrematura ho inserito e incollato dei listellini molto sottili nella fessura fino a chiuderla completamente. Una leggera carteggiatura una volta che la colla si è asciugata ed il gioco è fatto. Nella foto 04 possiamo inoltre osservare un altro chiodino riottoso.
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I blocchetti levigatori:
Alla prossima puntata, per altri esempi pratici.
PS: le foto ad alta risoluzione fanno sembrare questi listelli dei crateri lunari, vi assicuro che a grandezza naturale e con la vista normale sono decisamente meno inquietanti.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Proseguiamo oggi sulla falsariga del messaggio di ieri analizzando alcuni nuovi particolari dello scafo dopo aver terminato l'applicazione del primo fasciame. Come già spiegato l'obiettivo è quello di mostrare alcune situazioni problematiche che difficilmente non si presentano con questi tipi di scafi.
Le quattro fotografie qui mostrate, che se osservate ingrandite fanno letteralmente terrorizzare, mostrano alcune aree, quelle cerchiate in matita, che sono tutte concentrate nell'area di prua, sui due lati. Vediamo di analizzarle una per una, di comprenderne le cause e di capire come risolverle.
Cominciamo con la prima immagine (01): qui siamo sul lato destro all'estrema prua.
I listelli sono tutti abbastanza bene affiancati ma, alcuni hanno assunto una curvatura meno accentuata di altri (ogni listello è in un certo modo diverso dall'altro e si comporta spesso in modo diverso), provocando così delle situazioni in cui si presentano degli scalini.
Osservando meglio questi scalini si nota che in generale hanno un'altezza inferiore al millimetro. Questo significa dunque che i listelli in corrispondenza dello scalino sono incollati tra di loro su una superficie compresa tra 1 e 1,5 millimetri. Dunque una sana e decisa levigatura farebbe sparire gli scalini e lascerebbe comunque abbastanza spessore per non indebolire la zona . . ma rimarrebbe comunque la curvatura non propriamente perfetta. Quindi conto di incollare degli spezzoni di listello dello stesso legno, dello spessore di 0,5-1 mm. nelle zone dove la curvatura va migliorata in modo che quando livellerò la superficie, tutti i difetti scompariranno.
La causa di questo problema va ricercata nel fatto che sarebbe stato più "furbo" aver riempito con un blocchetto di legno sagomato tutta questa zona di prua. Così facendo il legno sarebbe stato costretto a piegarsi correttamente. Da tenere presente per la prossima volta.
01
01 https://2img.net/h/i1028.photobucket.com/albums/y345/stephen-maturin/Soleil%20Royal/P1070564.jpg
Nella foto 02 siamo in presenza di un problema più complesso sul lato sinistro dello scafo. Qui potete osservare che gli scalini sono abbastanza alti e le ragioni di questo fatto sono essenzialmente due: l'ordinata centrale non era molto probabilmente corretta come forma e per circa tre corsi ha fatto assumere al listello una curvatura anomala, troppo angolata e spigolosa.
Successivamente, dopo essermi accorto di ciò ho tentato di rimediare levigando l'ordinata per sistemarla abbassandola. E questo ha provocato la formazione degli scalini sugli altri tre/quattro corsi. Un abbozzo di levigatura per vedere come veniva mi ha subito convinto che qui si dovrà ancora ricorrere a spessorare con listelli 0,5-1 mm. prima di pareggiare il tutto. Come vedete, comunque la soluzione è sempre l'utilizzo di legno, mai di stucco . .
02
02 https://2img.net/h/i1028.photobucket.com/albums/y345/stephen-maturin/Soleil%20Royal/P1070569.jpg
Le prossime due immagini mostrano altre due aree di intervento sempre a prua, sui entrambi i lati. Qui però la situazione è molto migliore, a parte in una piccolissima zona in entrambe le foto dove incollare sopra un listellino da 0,5, proprio per far le cose ben bene, tutto il resto verrà messo a posto quasi esclusivamente con la levigatura. Al massimo verrà rimosso un piccolo spessore di legno che non avrà comunque poco o nessun impatto sulla robustezza dello scafo.
03
03 https://2img.net/h/i1028.photobucket.com/albums/y345/stephen-maturin/Soleil%20Royal/P1070565.jpg
04
04 https://2img.net/h/i1028.photobucket.com/albums/y345/stephen-maturin/Soleil%20Royal/P1070568.jpg
Vorrei comunque ricordare che quanto spiegato ha senso perchè ci troviamo in presenza di un secondo fasciame pianificato, quindi i pezzetti di legno incollati per fare spessore, non saranno più visibili, altrimenti è di importanza vitale evitare queste situazioni.
Come ? Sinceramente non lo so. Di sicuro servirà un'attenzione ancora maggiore alla preparazione delle ordinate con gli angoli di quartabuono corretti e le forme verificate in modo perfetto, ma probabilmente serve anche qualcos'altro che mi sfugge. Un cordiale saluto alla prossima puntata, Jack.
Le quattro fotografie qui mostrate, che se osservate ingrandite fanno letteralmente terrorizzare, mostrano alcune aree, quelle cerchiate in matita, che sono tutte concentrate nell'area di prua, sui due lati. Vediamo di analizzarle una per una, di comprenderne le cause e di capire come risolverle.
Cominciamo con la prima immagine (01): qui siamo sul lato destro all'estrema prua.
I listelli sono tutti abbastanza bene affiancati ma, alcuni hanno assunto una curvatura meno accentuata di altri (ogni listello è in un certo modo diverso dall'altro e si comporta spesso in modo diverso), provocando così delle situazioni in cui si presentano degli scalini.
Osservando meglio questi scalini si nota che in generale hanno un'altezza inferiore al millimetro. Questo significa dunque che i listelli in corrispondenza dello scalino sono incollati tra di loro su una superficie compresa tra 1 e 1,5 millimetri. Dunque una sana e decisa levigatura farebbe sparire gli scalini e lascerebbe comunque abbastanza spessore per non indebolire la zona . . ma rimarrebbe comunque la curvatura non propriamente perfetta. Quindi conto di incollare degli spezzoni di listello dello stesso legno, dello spessore di 0,5-1 mm. nelle zone dove la curvatura va migliorata in modo che quando livellerò la superficie, tutti i difetti scompariranno.
La causa di questo problema va ricercata nel fatto che sarebbe stato più "furbo" aver riempito con un blocchetto di legno sagomato tutta questa zona di prua. Così facendo il legno sarebbe stato costretto a piegarsi correttamente. Da tenere presente per la prossima volta.
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Nella foto 02 siamo in presenza di un problema più complesso sul lato sinistro dello scafo. Qui potete osservare che gli scalini sono abbastanza alti e le ragioni di questo fatto sono essenzialmente due: l'ordinata centrale non era molto probabilmente corretta come forma e per circa tre corsi ha fatto assumere al listello una curvatura anomala, troppo angolata e spigolosa.
Successivamente, dopo essermi accorto di ciò ho tentato di rimediare levigando l'ordinata per sistemarla abbassandola. E questo ha provocato la formazione degli scalini sugli altri tre/quattro corsi. Un abbozzo di levigatura per vedere come veniva mi ha subito convinto che qui si dovrà ancora ricorrere a spessorare con listelli 0,5-1 mm. prima di pareggiare il tutto. Come vedete, comunque la soluzione è sempre l'utilizzo di legno, mai di stucco . .
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02 https://2img.net/h/i1028.photobucket.com/albums/y345/stephen-maturin/Soleil%20Royal/P1070569.jpg
Le prossime due immagini mostrano altre due aree di intervento sempre a prua, sui entrambi i lati. Qui però la situazione è molto migliore, a parte in una piccolissima zona in entrambe le foto dove incollare sopra un listellino da 0,5, proprio per far le cose ben bene, tutto il resto verrà messo a posto quasi esclusivamente con la levigatura. Al massimo verrà rimosso un piccolo spessore di legno che non avrà comunque poco o nessun impatto sulla robustezza dello scafo.
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Vorrei comunque ricordare che quanto spiegato ha senso perchè ci troviamo in presenza di un secondo fasciame pianificato, quindi i pezzetti di legno incollati per fare spessore, non saranno più visibili, altrimenti è di importanza vitale evitare queste situazioni.
Come ? Sinceramente non lo so. Di sicuro servirà un'attenzione ancora maggiore alla preparazione delle ordinate con gli angoli di quartabuono corretti e le forme verificate in modo perfetto, ma probabilmente serve anche qualcos'altro che mi sfugge. Un cordiale saluto alla prossima puntata, Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Ciao Jack probabilmente dico una fesseria ma se smussassi un po il canto dei liselli non miglioreresti la situazione o forse l'hai già fatto e il problema è un'altro ciao e buona giornata
Forlani daniel- Utente sostenitore
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Ciao Jack.Aubrey
Non voglio ripetere complimenti, il tuo modo di lavorare fa invidia ,lo ammeto .
Ti seguo con molto interese .
Vagelis
Non voglio ripetere complimenti, il tuo modo di lavorare fa invidia ,lo ammeto .
Ti seguo con molto interese .
Vagelis
vagelischantziaras- Forumnauta
Re: Le Soleil Royal - Vascello 1° rango francese - 1670 (jack.aubrey)
Ciao Daniel,anche se penso di interpretare in modo corretto cosa intendi per canto, puoi specificare meglio a cosa ti stai riferendo ?Forlani daniel ha scritto: . . ma se smussassi un po il canto dei listelli non miglioreresti la situazione o forse l'hai già fatto e il problema è un'altro . .
Termino con questo messaggio la carrellata di orrori che sono presenti nel mio Soleil, dove comunque, a parte le famigerate giunture dei listelli, con tutti i piccoli problemi che esse hanno comportato, i problemi sono comunque quasi sempre gli stessi. Il principale è ovviamente quello degli "scalini" che se in certe zone dello scafo sono facilmente evitabili, in altre oppure in circostanza avverse, quando non è possibile utilizzare il morsetto, talvolta non è possibile evitarle. In un'ottica di doppio fasciame questo particolare assume un'importanza limitata ma se pensiamo al mio vero obiettivo (un solo fasciame fatto come si deve) esso è importante.
Le due foto che seguono mostrano ancora una volta il famoso problema, anche se qui lo scalino è veramente limitato in altezza. La soluzione è comunque sempre la stessa: o si leviga il tutto in modo da pareggiare oppure si incolla un listello per chiudere il dislivello e poi si leviga a modo. Quale dei due ? Occorre secondo me scegliere di volta in volta, valutando l'altezza dello scalino e quale dei due o tre corsi adiacenti ha la curvatura più corretta. Una volta stabilita la situazione la scelta diventa spesso ovvia.
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01 https://2img.net/h/i1028.photobucket.com/albums/y345/stephen-maturin/Soleil%20Royal/P1070570.jpg
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02 https://2img.net/h/i1028.photobucket.com/albums/y345/stephen-maturin/Soleil%20Royal/P1070571.jpg
Come esperienza posso affermare che l'uso dei morsetti classici (quelli a forma di pinza, di varie dimensioni), sono usabili per buona parte del lavoro ma in alcuni momenti o posizioni sono totalmente inutili. Avrei pensato ad un morsetto per questo utilizzo autocostruito che vedrò di costruire, in una serie limitata, alla prossima occasione.
L'idea è la seguente: ho trovato presso il solito Bricocenter/Leroy Merlin dei profilati di alluminio a forma di U con i due lati lunghi di 1,5 cm. e quello corto da 1 cm. Lo spessore del profilato e di circa 1,5 mm. Conto di tagliare delle fette della larghezza di circa 1/1,5 cm. e su uno dei due lati lunghi fare un foro filettato nel quale poter avvitare una vite normalissima. stringendo la vite si fa lavorare quindi il morsetto. Tra la vite ed il nostro listello occorre però inserire un pezzo di plastica (sempre disponible presso i centro Bricolage) per evitare di rovinare il listello e fare comunque lavorare meglio il morsetto.
Questo particolare tipo di morsetto in teoria si dovrebbe riuscire ad utilizzarlo anche in posizioni poco semplici da raggiungere con gli altri ed è inoltre possibile graduare lo sforzo da applicare sul morsetto, cosa non fattibile con i morsetti tradizionali a molla.
Un cordiale saluto. Jack.Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
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