Schifazzo Trapanese 1:66 (brggpl) - *** TERMINATO! ***

Ciao Gianpaolo ti posso chiamare per nome? gran bel lavoro complimenti, dalle dimenzioni della matita, che non credo gigantesca, si capisce la difficoltà dee'esecuzione.

ciao vincenzo

Ciao Gianpaolo.
Ho visto solo ora i tuoi progressi e i risultati sono sempre molto buoni.
Riguardo alla vinavil credo abbia ragione Sandro...una mano diluita sul foglio in modo che con gli incollaggi successivi faccia corpo unico.
L'unica cosa che mi lascia in dubbio è sperare che la carta non faccia le "pieghette"....ma non penso.

buona sera e grazie a tutti
@ vincenzo
quando mi sono iscritto al forum alla richiesta del nome (con poca fantasia) ho messo il mio codice fiscale!
@ magna
pieghette: cerco di incollarla e "tirarla" partendo dal centro.

FASCIAME PONTE
Per provare nuove vie, questa volta ho sperimentato l'uso della carta nera per la simulazione dei comenti.
L'esperienza delle coste colorate con vernice nera e/o con la matita non mi avevano dato risultati soddisfacenti.
Quinti ecco il primo "pacchetto" di listelli incollati solo di costa sulla carta e fermati dalle mollette.
I listelli (come da "referendum" dei primi post) sono in tiglio mm.2x1 e la carta nera è la più sottile che ho trovato in casa (probabilmente grammatura 80).


Per separare i listelli dal "pacchetto" lasciando la carta sulla costa, ho utilizzato le vecchie lamette da barba montate sul cutter:


Naturalmente prima ho fatto un "provino" per saggiare il risultato.
Avere listelli di buona qualita' (senza sfilacciature e non secchi) e l'uso di questa carta, mi hanno lasciato un senso di maggior pulizia e ordine (forse anche troppo per una barchetta da lavoro).


A questo punto entra in gioco il disegno del ponte già incollato.
Dalla misurazione dei listelli affiancati del provino, ho scoperto il reale interasse tra i corsi che aumentava in parte per lo spessore della carta. (questo è il problema accennato in un post precedente). Poi i listelli poi non sono perfettamente calibrati. Quindi il disegno già incollato è risultato sbagliato.
La complicazione è aumentata per il fatto che invece del solito trincarino in "riporto" sul fasciame, ho voluto inserire
la lavorazione delle "corde" o "tavole marginali" scaccate secondo le regole di carpenteria (almeno come le ho capite).
Le giunzioni delle teste dei corsi è stata fatta in modo di non avere tavole con lunghezze maggiori di m.5,00 e le chiodature ogni 52 cm (interasse reale della costolatura).
ecco il disegno aggiornato che ho seguito:

ed ecco l'inizio della lavorazione
.
a risentirci

Riferimenti al glossario:
comenti, corda, trincarino.

Complimenti Gianpaolo , un lavoro molto pulito, OK

mozzo

Ciao Giampaolo,ti seguo sempre è apprezzo molto il tuo lavoro,mi piace come stai simulando i comenti del ponte,per quanto rigurda le corde otterrai un bel lavoro se riuscirai ad avere un precisione veramente alta allora li farai la differenza,anche se conoscendo la tua manualità non c'è bisogno che te lo dico sarà all'altezza dei bellissimi modelli che hai sempre fatto,buon modellismo.
Un Saluto!!!!!!

Ciao GianPaolo, non ti scrivo spesso perchè sono sempre di corsa in forum ma ti seguo sempre e stavolta non posso non farti i complimenti er quanto sati facendo. Sero di ricordarmene sul mio prossimo modello, ma il sistema che stai utilizzando è perfetto e molto pulito. Bravissimo

Ciao GianPaolo....finalmente vedo come si realizza la tecnica delle fughe con il cartoncino nero....
Ne terrò presente per il prossimo veliero!...grazie!
e ovviamente complimenti per il lavoro svolto

buona serata a tutti

@ magna, stephen, daniel e mozzo: grazie.
Per simulare esattamente la carpenteria navale, bisognerebbe conoscerla bene.
Sto ancora studiando e a volte sono costretto a scegliere delle soluzioni che non è detto che siano le piu' realistiche. La manualità è quella che è e a volte rimangono dei pasticci.
Quindi ogni vostra critica è di stimolo per capire e correggere e se quello che scrivo puo' essere di spunto, è il massimo. (tutto ciò, per mettere le mani avanti!)

FASCIAME PONTE
Per quanto riguarda la costruzione della corda devo dire che è stato abbastanza complicato.
(il mio disegno sul ponte non era più una traccia da seguire)
I pezzi buttati sono stati pari a quelli finali. Le correzioni sul posto sono state numerose e una passata in più di cartavetro puo' essere stata fatale per gli incastri!

Prima di arrivare all'incollaggio dei listelli e delle tavole marginali, occorre ricordarsi degli ombrinali.
Questi sono fori da mm.2 di diametro con il centro sul filo superiore del ponte finito e in corrispondenza del filo superiore del 1° listello (da 2 mm) dell'incintone (vedi sezione nei post precedenti). Alla fine dovranno avere la forma di una semi-circonferenza (nonostante il foro circolare).

Quindi sono ritornato al fasciame:



Le tavole marginali sono composte da vari elemnti uniti con palella.

Dopo una buona cartavetratura passerò alla posa dei falsi-scalmotti.
Sempre per comodità ho posato il fasciame anche in corrispondenza dei boccaporti: non è per niente realistico, ma si puo' cartavetrare piu' tranquillamente e uniformemente.
Le incertezze sul progetto e sul realizzato sono state e rimangono molte!

alla prossima


Glossario:
Ombrinale, Palella.

Ciao Giampaolo,premetto che secondo me stai proseguendo bene nel cantiere e stai facendo un ottimo lavoro,comunque un piccolo suggerimento vorrei dartelo su quanto hai scritto qui:

(il mio disegno sul ponte non era più una traccia da seguire)
I pezzi buttati sono stati pari a quelli finali. Le correzioni sul posto sono state numerose e una passata in più di cartavetro puo' essere stata fatale per gli incastri!

Io quando devo realizzare dei particolari sagomati o con diversi angoli da rispettare vedi gli incarti della corda e non solo,utilizzo il cartoncino lo ritaglio e lo sagomo fino a raggiungere la precisione desiderata,lo so che il tempo di realizzazione si allunga ma secondo un mio modesto parere guadagni in precisione e risparmi nel materiale.
Un Saluto!!!!

ciao daniel
hai ragione! hai fatto bene a segnalare la cosa.
avevo già usato il sistema del cartoncino-modello per certi corsi di fasciame un po' ribelli, ma qui me ne sono proprio dimenticato.
sicuramente mi avrebbe facilitato la cosa e il risultato sarebbe stato più preciso!
i trucchi e le scorciatoie che imparo nel forum sono talmente tanti che finisco per scordarne alcuni.
grazie e buon modellismo

buon giorno a tutti

SCALMOTTI e CAPODIBANDA
Gli scalmotti sono quadrelli 1,5x1,5 ristretti verso l'alto (diventano 1,5x1).
Sono alti inizialmente come l'impavesata, ma verra' tolto circa 1 mm dal filo superiore per far posto ad un quadrello 1x1 corrente all'interno dell'impavesata.

Con altri due listelli 2x1 (uno interno e l'altro esterno), il capodibanda diventa alla fine 4x2.
Occorre sfinare bene le superfici e arrotondare tutti gli spigoli, per ottenere l'effetto da una tavola continua sagomata lungo i bordi.

Nelle foto è visibile il "gradino" per in casseretto di poppa fatto con un listello 10x2 sagomato al filo superiore secondo la curvatura del bolzone.

Avendo a disposizione un "preziosissimo" profilo semitondo da 2 mm. di diametro, l'ho utilizzato per completare l'incintone/bottazzo (in sovrapposizione al 1° listello del fasciame del quale ho detto all'inizio).

In questa fase ho simulato le chiodature sul fasciame del ponte con semplici forellini fatti con la punta di un ago (tivedo-nontivedo) secondo la disposizione del disegno che avevo da tempo preparato.
La finitura finale del ponte è in gommalacca.

Tutte queste lavorazioni sono state eseguite quasi contemporaneamete e appena terminato il ponte, ho provveduto a nastrare in sicurezza tutto il ponte in previsione dei lavori seguenti (colorazione).


riferimenti al Glossario:
scalmotti, bottazzo.

ciao

la colorazione dell'interno sarebbe meglio farla prima di mettere il capodibanda ....... trucco da esperienza.

ciao ENRICO

ciao enrico
mannaggia!!!! hai proprio ragione.
ci sono cascato in pieno.
ah! averlo saputo

buon giorno a tutti

COLARAZIONE
Per la scelta delle tinte ho seguito le indicazioni dell'illustrazione del libro. Lascierò solo il ponte e gli alberi in legno a vista (gommalacca).
Per questo modello sono passato all'uso dello smalto acrilico abbandonando il sintetico, ma forse per inesperienza nell'allungare con l'acqua, ho dovuto riprendere il colore piu' volte. Qualcuno ha detto di usare l'acqua distillata: dovrò fare ancora pratica e esperimenti.
Per questo modello ho avuto da gestire 5 colori (4 pronti e 1 miscelato): rosso (solo incintone), grigio (opera viva), bianco (interno impavesate), giallino/arancione (capodibanda) e nero (opera morta).
Come detto da Enrico, avrei dovuto colorare l'interno dell'impavesata prima di posare il capodibanda. Quest'ultimo è risultato un vero impedimento per il pennello seppure piccolo.
Le landre sono in semplice cartoncino così come le cerniere del timone con agugliotti in tondino ottone 0,5.
Gli accessori (timone, boccaporti, tuga, bittone, cazzascotte ecc.) sono state colorate a parte e dopo aver finalmente tolto il nastro di protezione dal ponte, sono stati incollati con la sagomatura delle basi secondo cavallino e bolzone.
La linea di galleggiamento (tra il nero e il grigio) questa volta non è stata fatta orizzontale. Seguendo l'illustrazione di Ballabarba, sia a poppa che a prua, la linea ha un "rialzo". In pratica ho seguito il corso di fasciame tangente alla linea di galleggiamento naturale. Probabilmente tale pratica era un "vezzo" dei costruttori (che ho seguito).
Ecco le fasi in sequenza di tempo:
- inizio con il bottazzo-incintone e interno impavesata

- opera viva

- opera morta con nastro di separazione e capodibanda

- due foto ricordo finali



saluti a tutti

Ciao GianPaolo,complimenti...la colorazione mi piace un sacco!

"Come detto da Enrico, avrei dovuto colorare l'interno dell'impavesata prima di posare il capodibanda. Quest'ultimo è risultato un vero impedimento per il pennello seppure piccolo."
Quanta pazienza hai portato per colorare quella zona?...sembra venuta bene cmq...!

Sarei anche curioso di sapere quali sono i vantaggi nell'usare acqua distillata...facci sapere quando ti capiterà di provare.

Che bello!

Puoi mettere foto dell'interno impavesata e ponte? Se ti aggrada, fai foto con vicino un righello, per dare idea delle dimensioni. Sono anch'io interessato a sapere quali sono i motivi per usare acqua distillata.

ciao

Giuseppe

Ciao Gian Paolo complimenti per il tuo lavoro non lo seguito ma avevo perso qualcosa di veramente eccezzionale, il tuo passo passo e stato molto costruttivo, ti seguiro con attenzione un cordiale saluto

Aniello

PS scusami dell'attenzione con ritardo

ciao

io x l'acrilico uso banale acqua del rubinetto (poca)

ciao ENRICO

ciao e grazie a tutti
@ magna e @enrico
allungare l'acrilico:
mi pare che JP avesse suggerito l'acqua distillata. mi è capitato che aprendo un vasetto di acrilico (tamiya) e trovandolo un po' troppo denso, ho aggiunto dell'acqua (poca e del rubinetto). dopo aver mescolato per bene, l'ho usato e tutto bene.
il giorno dopo, l'acqua aggiunta si è "scorporata" ritornando in superficie del vasetto. mah?

@aniello: (scherzo) per questa volta, passi, ma che non capiti piu' sei troppo gentile! grazie

@oldboy:
questa è la schifezza della 1° mano ad ostacoli / interni impavesata (colore troppo diluito e pennellino tondo)

questa è con la linea di galleggiamento normale (aggiunta in verde sulla foto).
forse ho un po' esagerato con la curvatura?

questa è con vista sul ponte

ciao

è normale che l'acqua si scorpori bisogna mescolare di nuovo .

l'acqua in superfice serve ad evitare che il colore si secchi , ho 3 vasetti (giallo nero e rosso ) da almeno 15 anni quando non li uso x molto tempo a intervalli controllo e agiungo un po' di acqua quanto basta a coprire la superfice.

ciao ENRICO

buon giorno a tutti
(grazie a enrico per le rassicurazioni)

ALBERI e ANTENNE

Questo è il disegno (in continua evoluzione) dell'alberature dello schifazzo.

Per gli alberi e le antenne ho usato tondini di varie misure (da 6 a 2 mm) oppurtunamente rastremati e sfinati. La finitura è a vista con solamente una mano di gomma lacca meno una piccola parte in corrispondenza della mastra (probabile incatramatura).
Gli alberi sono dotati di cavatoie per le drizze, ma date le misure in gioco non ho inserito le ruote e mi sono limitato a piccoli fori con "guide di accompagnamento" annerite.

Le antenne di trinchetto e di maestra sono composte da due elementi in parte sovrapposti nella parte centrale, dopo aver tolto una piccola parte delle circonferenze per l'appoggio delle due parti. Le trincature e le fasciature antiusura all'incrocio albero-antenna, sono in filo da cucito.

Le antenne sono state lasciate in sagoma in modo da avere una leggera curvatura che tenga conto della loro flessibilià sotto peso.

Il bompresso merita due parole in più.
Come in altre piccole imbarcazioni simili (cutter, leudi) era rientrabile. Specialmente all'ormeggio in banchina, il minor ingombro rendeva più facile la manovra e minori le tasse portuali. E' vincolato mediante una chiave (+ legatura da farsi ancora) al bittone di prua. All'estremità il bompresso ha una cavatoia per il passaggio dello straglio-briglia che in tal modo era facilmente smontabile. Ho inteso che su queste imbarcazioni da lavoro tutte le manovre (fisse e correnti) dovevano essere velocemente smontabili.

L'antenna di maestra ha un duplicato leggermente più lungo (antenna di rispetto) che verrà appoggiata al ponte con una forchetta metallica vincolata all'impavesata del casseretto. La vela latina, quella che sarà montata (la minore), sarà del tipo "a trapezio" mentre l'antenna più lunga (quella di riserva) dovrebbe anzi potrebbe montare la classica vela latina triangolare maggiore.
grazie dell'attenzione e a risentirci per le manovre, la loro guarnitura e la loro "interpretazione".

Ciao Gian Paolo stavolta non mi perdo il tuo passo passo la legnata e stata sufficiente congratulazione un cordiale saluto

Aniello

ciao aniello
ti ringrazio.
a proposito delle legnate, mi sto riattrezzando:
ricambio cordialmente

Ciao giampaolo,seguo questo tuo cantiere ,molto ben fatto di sicuro n'e' verra fuori un bel modello al pari del bovo.
una curiosita :dopo aver dato il colore con l'acrilico passi qualcos'altro sopra ,tipo trasparente opaco o rimani il colore cosi com'è
Ciao Carmine.

ciao carmine
grazie. il dubbio circa la vernice di protezione mi rimane.
per questo avevo aperto una discussione qui:
http://www.forumscuoladimodellismo.com/t4157-vernice-di-protezione.
Penso che dovrò fare qualche esperimento e ti comunicherò senza'altro i risulatati.
Hai qualche progetto per il futuro?
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Approfitto di questo post per chiedere lumi agli esperti di manovre: come glossarista mi sento sperso!
ecco il quesito:
per stabilizzare il "carro" (l'estremità di prua) dell'antenna di maestra sono previsti tre (a,b,c) paranchi:

- a) uno, centrale verso prua.
- b e c) due simmetrici (uno per ogni bordo) tirano a poppa


per ora gli ho chiamati tutti col nome di "ORZA", ma hanno un nome specifico e/o più preciso?
grazie e saluti a tutti