Cantiere per la costruzione di un ciu (Gimasa)

Giudizio finale

Salve, siamo venuti alla fine del nostro divertente gioco, avete generosamente e goliardicamente abbracciato la mia passione per il ciu e questo mi ha fatto veramente piacere.
Come dichiarato all’inizio di questa nostra avventura avevo promesso di premiare, con un mio acquarello, il miglior modello realizzato. Purtroppo, per miei impegni personali, non posso attendere che i lavori di Etabeta e di Stefano (Jisimy) siano portati a termine. Ho deciso, quindi, di esprimere adesso il mio parere sui lavori realizzati.
Per ovvi motivi, dai cinque progetti,  devo escludere il mio, che, comunque, è stato già premiato dalla vostra simpatia.
Così mi restano da giudicare soltanto quattro lavori che, a mio insindacabile giudizio (ricordate che questa era una delle condizioni), considero tutti ex-equo, con le seguenti motivazioni:
1 – Etabeta: prezioso per aver messo a nostra disposizione i piani costruttivi del modellino e per aver abbracciato per primo l’idea di affiancarsi a me nella realizzazione del progetto, trascinando poi gli altri. Di etabeta ho apprezzato soprattutto la realizzazione del motore fuoribordo e dell’ambientazione del ciu nel suo diorama (non ho visto ancora il pittore ciccione, ma confido nel suo buon gusto).
2 -  Di Vincenzo ho apprezzato la realizzazione del ciu e l’ambientazione semplice ma ricca di atmosfera. Il muretto diroccato del suo diorama, con le tracce di un fuoco appena spento che, sicuramente, è servito ai pescatori per preparare il loro pasto fugale e la risacca che si spegne sulla battigia, danno al suo diorama una forte carica poetica.
3 – Walter Furlan per essere riuscito a condensare nel suo diorama l’immagine della Sardegna, andando ben oltre la semplice rappresentazione del ciu, immerso in un acqua che ricorda molto da vicino il colore del mio mare. Il ciu è stato poi realizzato in maniera molto personale che lo ha elevato, da barca da pesca, a barca da diporto, grazie ai suoi legni preziosi non coperti da strati di pittura scrostata dall’usura.
4 – Infine, ma non ultimo, Stefano, perché se fosse stato anche lui un vecchietto come noi, avrebbe certamente portato a termine il suo lavoro, già ben avviato e originale fin dal progetto iniziale.

Queste le motivazioni, quindi, come promesso, piccolo regalo di Natale, con sorpresa, a tutti, accompagnato da un grande GRAZIE.
Le renne partiranno a fine novembre,  con la speranza che non incontrino molto traffico e che vi consegnino l’omaggio prima di Natale.



Gimasa
______________________
Siate il meglio di qualunque cosa siate (Douglas Malloch)

Ciao Gimasa,
grazie per le splendide parole e soprattutto per l'omaggio che sarà graditissimo
colgo l'occasione per ringraziare anche io Etabeta, per aver dato vita a questa bella avventura
mi spiace veramente non essere riuscito a completare in tempo il lavoro, ma mi impegno a portarlo a termine il prima possibile.
riguardo al tuo giudizio, sei stato troppo buono nei miei confronti...

jjsimy ha scritto:
mi impegno a portarlo a termine il prima possibile.
riguardo al tuo giudizio, sei stato troppo buono nei miei confronti...

Sono io che ringrazio voi. So che porterai a termine il progetto e continuerò a seguirlo.

Gimasa

Grazie delle bellissime parole e del regalo di natale!

etabeta ha scritto:Grazie delle bellissime parole e del regalo di natale!

Il regalo lo avete fatto voi a me

Ciao
Hanno già detto tutto, voglio aggiungere che è stato un piacere fare questa specie di garetta che ci ha accomunato .
Siamo tutti vincitori, non per il nostro lavoro ma per l'amicizia che ci unisce.

Walter Furlan ha scritto:Ciao

Siamo tutti vincitori, non per il nostro lavoro ma per l'amicizia che ci unisce.

Bravo!! E' vero.

Concordo!!!

Sì, proprio così, le cose fatte insieme rinforzano l'amicizia e creano complicità e goliardia.

Dopo tutte queste belle parole, (credo fermamente sentite da tutti noi) non posso non ringraziare tutti, in special modo Etabeta per averci coinvolto in questa sfida.
Grazie Gimasa .
Un saluto

Ok, non ci resta che aspettare, con calma, il completamento dei cantieri di Etabeta e Stefano e sperare che una bella esperienza come questa possa essere rivissuta in un nuovo progetto, magari con il coinvolgimento di qualche altro amico modellista.
Oggi preparo i pacchi da inviare.
Un caro saluto a tutti

gimasa
Siate il meglio di qualunque cosa siate (Douglas Malloch)

Ciao Ragazzi, anche se non ho proprio avuto il tempo nemmeno di pensare al modello, ho seguito con attenzione e anche con un po' d'invidia i vostri cantieri.
Devo dire che ci voleva una bellissima cosa come questa per animare il forum con una ventata gioiosa di amicizia, grazie quindi a tutti per tutto!!
Un saluto e .... alla prossima sfida

A quanto pare i ciu (anche noti come xiu/xius nei primi documenti, citati sin dal XIV secolo, e come Cio/Cii nei documenti del XIX secolo) potevano raggiungere dimensioni non indifferenti, perlomeno quelli utilizzati per il traffico costiero.
I due cii costruiti a Cagliari nel 1863 erano lunghi in media 9.13 metri, larghi 3.15 e avevano una portata di 9 tonnellate.
I 'cii' iscritti come bastimenti nel compartimento di Cagliari nel 1865 erano 21 per una portata media di 346 tonnellate, quindi in media avevano una portata di circa 16 tonnellate. Mentre il compartimento di Maddalena ne aveva solo uno molto piccolo da una tonnellata.
Nel 1828 transitava nel porto di Oristano un ciu segnato tra i bastimenti che avevano una tonnellaggio tra le 31 e le 60 tonnellate, stessa cosa nel 1829

Interessanti le rappresentazioni di questi vecchi Cio (Ciu) nelle tavole votive di Bonaria:

Il Cio del 'patron Giuseppe Piras', trascinato dalla corrente sino a Tunisi nel 1811:



Il Cio del negoziante Salvatore Aresu, comandato dal patron Gaetano Sabeddu, partito da Porto Torres nel 1869 e diretto a Cagliari, spinto da Capo Carbonara sino a Biserta in Tunisia durante una tempesta:



E infine quest'altro rappresentato in una tavola votiva del 1867:

ciao Lahut
ottima questa spiegazione