PER IL NOSTRO FORUM
Chi è online?
In totale ci sono 3 utenti online: 0 Registrati, 0 Nascosti e 3 Ospiti :: 2 Motori di ricercaNessuno
Il numero massimo di utenti online contemporaneamente è stato 303 il Lun 26 Lug 2021 - 21:52
Link diretti
Forum di supporto- Guida alla pubblicazione delle immagini
- Guida alla pubblicazione dei video
- I messaggi privati
------------------------------
Link consigliati
- Guest Book
- Scuola di modellismo
------------------------------
Vocabolari
- Glossario illustrato dei termini marinareschi
- I nodi
Accedi
Dal 24-luglio-2009
Migliori postatori
Forlani daniel | ||||
Marini Claudio | ||||
Scubaleo | ||||
Maruzzella | ||||
Armando54 | ||||
Walter Furlan | ||||
cvincenzo54 | ||||
jjsimy | ||||
Stephen Maturin | ||||
mozzo |
Cerca
Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
+12
aniello
Cobber
unimatrix0
blusky
jack.aubrey
Modifica
Brad Barron
Scubaleo
Virgiliomodellista
Steve
lellosauro
LivFar
16 partecipanti
Pagina 2 di 5
Pagina 2 di 5 • 1, 2, 3, 4, 5
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Le ultime finiture allo scafo, eseguite con lima per legno, dopo aver completato l'operazione di listellatura.
Tutti le graffette sono state rimosse. Personalmente non sono un estimatore della lima o, come in questo caso della raspa, preferisco sempre il blocchetto di legno sagomato con incollata la carta vetrata di qualità.
Comunque il nostro modellista sà sicuramente il fatto suo, quindi il mio è un commento perfettamente gratuito.
Tre immagini che illustrano questo processo di rifinitura. L'ultima in particolare mostra le eleganti forme di questo scafo appena terminata la fase di levigatura.
Tutti le graffette sono state rimosse. Personalmente non sono un estimatore della lima o, come in questo caso della raspa, preferisco sempre il blocchetto di legno sagomato con incollata la carta vetrata di qualità.
Comunque il nostro modellista sà sicuramente il fatto suo, quindi il mio è un commento perfettamente gratuito.
Tre immagini che illustrano questo processo di rifinitura. L'ultima in particolare mostra le eleganti forme di questo scafo appena terminata la fase di levigatura.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Ringrazio Livio, Unimatrix0, Steverc, Lellosauro, ecc per i loro interventi più o meno spiritosi o positivi. Sopratutto ringrazio per la loro pazienza nel seguire questa discussione.
Con questo messaggio credo di documentare loro un passaggio fondamentale, quasi una rivelazione, mostrando, dopo tante pinzate e graffettate, un processo importante di questa tecnica: la separazione dello scafo interno, quello eseguito modellando un blocco di legno, da quello esterno, ottenuto graffettando a tutto spiano ...
Sinceramente non sono in grado di apprezzare dal pieno la difficoltà di questa operazione. Credo che comunque debba essere eseguita con "carma e peppiacere" come un mio collega modellista romano usava dire.
Prima immagine: lo scafo sommariamente levigato nella parte esterna:
Qui si comincia a preparare la futura separazione:
Il distacco si sta compiendo:
Praticamente tutto lo scafo esterno è stato separato:
E dentro ri-troviamo il nostro Domopak ....
Capito cosa sta succedendo ? Intanto lo scafo interno è pronto per construire un altro esemplare dello scafo di questo modello, in tutto e per tutto simile al primo. Si potrebbe quasi dire: . . . . una specie di modellismo in serie.
Alla prossima. Jack.Aubrey
Con questo messaggio credo di documentare loro un passaggio fondamentale, quasi una rivelazione, mostrando, dopo tante pinzate e graffettate, un processo importante di questa tecnica: la separazione dello scafo interno, quello eseguito modellando un blocco di legno, da quello esterno, ottenuto graffettando a tutto spiano ...
Sinceramente non sono in grado di apprezzare dal pieno la difficoltà di questa operazione. Credo che comunque debba essere eseguita con "carma e peppiacere" come un mio collega modellista romano usava dire.
Prima immagine: lo scafo sommariamente levigato nella parte esterna:
Qui si comincia a preparare la futura separazione:
Il distacco si sta compiendo:
Praticamente tutto lo scafo esterno è stato separato:
E dentro ri-troviamo il nostro Domopak ....
Capito cosa sta succedendo ? Intanto lo scafo interno è pronto per construire un altro esemplare dello scafo di questo modello, in tutto e per tutto simile al primo. Si potrebbe quasi dire: . . . . una specie di modellismo in serie.
Alla prossima. Jack.Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
Tecnica veramente molto interessante
E' molto interessante questa tecnica, che mutua sul legno il modo di operare con la vetroresina e i cosiddetti stampi positivi (gli areomodellisti la usano frequentemente).
Io, che ormai sono stato contaggiato da Lellosauro e il suo "Live Steam", credo proprio che la proverò per realizzare lo scafo in legno di un rimorchiatore a vapore (il mio prossimo progetto). In tal modo avrò tutto lo spazio che mi serve per installare l'impianto a vapore, i rinvii e i servi per il radiocomando.
Credo che con i giusti disegni non sia poi troppo difficile fare lo stampo positivo che mi servirà. Mi metto al lavoro subito con Delftship e CAD .
Grazie Jack e buon capodanno a tutti
Livio
Io, che ormai sono stato contaggiato da Lellosauro e il suo "Live Steam", credo proprio che la proverò per realizzare lo scafo in legno di un rimorchiatore a vapore (il mio prossimo progetto). In tal modo avrò tutto lo spazio che mi serve per installare l'impianto a vapore, i rinvii e i servi per il radiocomando.
Credo che con i giusti disegni non sia poi troppo difficile fare lo stampo positivo che mi servirà. Mi metto al lavoro subito con Delftship e CAD .
Grazie Jack e buon capodanno a tutti
Livio
LivFar- Utente Appassionato
rimorchiatore
Ciao Livio, ho trovato in rete degli ottimi piani di un rimorchiatore, se sei interessato fammelo sapere, sono a tua disposizione. Intanto un sincero augurio do Buon 2009 a te e a tutti i partecipanti.
Bruno
Bruno
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Vediamo ora cosa succede una volta che si è riportato alla luce il Domopak. La prima immagine mostra il nostro domopak tutto bucherellato ma comunque in ottima forma.
Ricordate che il domopak era stato completamente ricoperto cun un nastro adesivo verde ? Eccolo comparire sotto il domopak:
Sollevare delicatamente ma fermamente l'insieme domopak-nastro adesivo, si cominciano ad intravedere delle cose interessanti. E' ovvio che il nastro adesivo si stacchi con facilità, la colla vinilica non ha presa su di esso:
I due pezzi finalmente separati e completamente ripuliti: A sinistra lo scafo a guscio, a destra il modello pieno.
Da questo momento inizia una nuova fase della nostra discussione: c'è l'interno da impostare, e vedremo come, e c'è l'esterno, dove andrà applicato il fasciame in legno pregiato finale nonchè la falsa chiglia, il dritto di poppa e la ruota di prua.
Alla prossima. Oggi è festa è ho già lavorato abbastanza al computer. Jack.
Ricordate che il domopak era stato completamente ricoperto cun un nastro adesivo verde ? Eccolo comparire sotto il domopak:
Sollevare delicatamente ma fermamente l'insieme domopak-nastro adesivo, si cominciano ad intravedere delle cose interessanti. E' ovvio che il nastro adesivo si stacchi con facilità, la colla vinilica non ha presa su di esso:
I due pezzi finalmente separati e completamente ripuliti: A sinistra lo scafo a guscio, a destra il modello pieno.
Da questo momento inizia una nuova fase della nostra discussione: c'è l'interno da impostare, e vedremo come, e c'è l'esterno, dove andrà applicato il fasciame in legno pregiato finale nonchè la falsa chiglia, il dritto di poppa e la ruota di prua.
Alla prossima. Oggi è festa è ho già lavorato abbastanza al computer. Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Inizia una nuova fase della costruzione
Abbiamo fin qui visto come sia stato preparato uno scafo utilizzando un metodo abbastanza originale, tanto da far storcere il naso a molti modellisti "tradizionalisti".
Ma fino ad ora abbiamo visto ed imparato una sola parte dell'intera storia. Qui ne inizia un'altra, altrettanto interessante, che porterà allo scafo finito come si deve.
Bene . . . . dopo aver rimosso il domopak . . . .
si rimettono insieme i due scafi, per non occupare più spazio del necessario (non è vero, ma facciamo finta che sia così) e si applicano nella parte esterna i particolari che formano la chiglia, il dritto di poppa e la ruota di prua.
Come potete osservare dalle immagini questi particolari sono fatti in legno di pero, dunque un legno pregiato, che fa intendere che essi saranno elementi VISIBILI del modello finito. Per il momento ignoriamo l'incintone di pero che corre a 3/4 di altezza dello scafo, ne parleremo in dettaglio nella prossima puntata.
Notiamo invece come i nuovi pezzi aggiunti siano, come sulle navi vere, costituiti da diversi pezzi tra di loro affiancati.
Abbiamo qui una prospettiva di tutto lo scafo:
Mentre in queste altre quattro immagini possiamo osservare dei particolari di questi elementi a poppa e a prua:
Ci risentiamo al più presto. Jack.Aubrey in versione 2009.
Ma fino ad ora abbiamo visto ed imparato una sola parte dell'intera storia. Qui ne inizia un'altra, altrettanto interessante, che porterà allo scafo finito come si deve.
Bene . . . . dopo aver rimosso il domopak . . . .
si rimettono insieme i due scafi, per non occupare più spazio del necessario (non è vero, ma facciamo finta che sia così) e si applicano nella parte esterna i particolari che formano la chiglia, il dritto di poppa e la ruota di prua.
Come potete osservare dalle immagini questi particolari sono fatti in legno di pero, dunque un legno pregiato, che fa intendere che essi saranno elementi VISIBILI del modello finito. Per il momento ignoriamo l'incintone di pero che corre a 3/4 di altezza dello scafo, ne parleremo in dettaglio nella prossima puntata.
Notiamo invece come i nuovi pezzi aggiunti siano, come sulle navi vere, costituiti da diversi pezzi tra di loro affiancati.
Abbiamo qui una prospettiva di tutto lo scafo:
Mentre in queste altre quattro immagini possiamo osservare dei particolari di questi elementi a poppa e a prua:
Ci risentiamo al più presto. Jack.Aubrey in versione 2009.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Nel mio precedente messaggio abbiamo visto come la costruzione di questo scafo sia continuata installando i vari componenti della chiglia. Ho volutamente sorvolato un particolare, l'installazione del primo (ed unico, visto che è uno yacht, non una nave da guerra) incintone sulla fiancata esterna dello scafo.
Qui la tecnica è sempre la stessa: la graffettatrice tanto invisa ai più. Quindi, una volta definita la posizione e preparato il listellone in legno di pero, viene incollato e graffettato senza tanti complimenti. Quindi le graffette sono rimosse, ecc. ecc.
Le quattro immagini qui riprodotte mostrano le varie fasi nell'ordine di presentazione.
Quest'ultima immagine invece è preliminare a qualche cambiamento di rotta. Questa semplice dima di rame (almeno credo, non chiedetemi il significato delle scritte) serve per tracciare, nella parte interna dello scafo, la linea del ponte di coperta. Si vede chiaramente come questa linea si evolva dal segno a matita.
La continuazione alla prossima puntata. Cordialmente vostro. Jack.Aubrey
Qui la tecnica è sempre la stessa: la graffettatrice tanto invisa ai più. Quindi, una volta definita la posizione e preparato il listellone in legno di pero, viene incollato e graffettato senza tanti complimenti. Quindi le graffette sono rimosse, ecc. ecc.
Le quattro immagini qui riprodotte mostrano le varie fasi nell'ordine di presentazione.
Quest'ultima immagine invece è preliminare a qualche cambiamento di rotta. Questa semplice dima di rame (almeno credo, non chiedetemi il significato delle scritte) serve per tracciare, nella parte interna dello scafo, la linea del ponte di coperta. Si vede chiaramente come questa linea si evolva dal segno a matita.
La continuazione alla prossima puntata. Cordialmente vostro. Jack.Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Grazie Jack per il tempo che dedichi a illustrare queste tecniche che seguo con molto piacere, anche se io le interpreto in chiave un pò diversa: ossia per le imbarcazioni più moderne a motore.
Penso che questa tecnica possa essere alla mia portata.
Per i bastimenti d'epoca e per le barche piccole mi piace di più l'approccio del modello d'arsenale, che per ora è decisamente fuori della mia portata.
Livio.
Penso che questa tecnica possa essere alla mia portata.
Per i bastimenti d'epoca e per le barche piccole mi piace di più l'approccio del modello d'arsenale, che per ora è decisamente fuori della mia portata.
Livio.
LivFar- Utente Appassionato
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Quando ho definito "geniale" il sistema dei bagli compositi era volutamente una sottolineatura esagerata, anche io lo usai più di 40 anni fa per costruire due particolari di un rimorchiatore che esiste ancora oggi da mia mamma, che se non l'ha ancora completamente distrutto vuol dire che almeno è robusto . . .
A proposito, quando mi capiterà l'occasione farò qualche foto di questo rimorchiatore fatto dal sottoscritto allora forse diciasettenne e completamente autocostruito. Se mi capiterà l'occasione sarà per me anche un onore ed un discreto progetto restaurarlo . . .
Continuiamo invece con un'altra puntata del nostro Queen Victoria . . .
La prima immagine mostra l'installazione dei listelli di copertura del ponte tra i due listelli guida di pero. Si può notare come questi due listelli guida, come tutti gli altri del resto, siano incollati sopra i bagli. Anche qui "putroppo" ricompare la mitica graffettatrice . . . secondo me qui il suo utilizzo poteva essere completamente evitato ed eventualmente sostituito da qualche altro sistema però rimane la sua "ingombrante" semplicità e singolarità . . .
. . . infatti, come si può vedere, la graffetta non viene usata solo per fissare il listello ai bagli sottostanti ma anche per tenerli uniti tra di loro . . .
. . . la copertura del ponte quasi terminata, come si può osservare dalle prossime due immagini. Da ricordare che è sempre il primo strato, cui seguirà il secondo in legno pregiato. Da notare anche i segni a matita che sono stati fatti nella fiancata interna in corrispondenza dei bagli. Evidentemente sarà necessario in seguito conoscere ancora la loro esatta posizione . . .
Ovviamente tutte le graffette vengono rimosse, una volta che la loro funzione è stata assolta, con il solito utensile . . . chissà se i nostri togligraffette da ufficio possono andar ugualmente bene ? Sarebbe un tocco di tecnologia in più . . .
Come al solito un salutone a tutti e alla prossima puntata. Jack.
A proposito, quando mi capiterà l'occasione farò qualche foto di questo rimorchiatore fatto dal sottoscritto allora forse diciasettenne e completamente autocostruito. Se mi capiterà l'occasione sarà per me anche un onore ed un discreto progetto restaurarlo . . .
Continuiamo invece con un'altra puntata del nostro Queen Victoria . . .
La prima immagine mostra l'installazione dei listelli di copertura del ponte tra i due listelli guida di pero. Si può notare come questi due listelli guida, come tutti gli altri del resto, siano incollati sopra i bagli. Anche qui "putroppo" ricompare la mitica graffettatrice . . . secondo me qui il suo utilizzo poteva essere completamente evitato ed eventualmente sostituito da qualche altro sistema però rimane la sua "ingombrante" semplicità e singolarità . . .
. . . infatti, come si può vedere, la graffetta non viene usata solo per fissare il listello ai bagli sottostanti ma anche per tenerli uniti tra di loro . . .
. . . la copertura del ponte quasi terminata, come si può osservare dalle prossime due immagini. Da ricordare che è sempre il primo strato, cui seguirà il secondo in legno pregiato. Da notare anche i segni a matita che sono stati fatti nella fiancata interna in corrispondenza dei bagli. Evidentemente sarà necessario in seguito conoscere ancora la loro esatta posizione . . .
Ovviamente tutte le graffette vengono rimosse, una volta che la loro funzione è stata assolta, con il solito utensile . . . chissà se i nostri togligraffette da ufficio possono andar ugualmente bene ? Sarebbe un tocco di tecnologia in più . . .
Come al solito un salutone a tutti e alla prossima puntata. Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Ho notato che lo spessore dei due longheroni di pero sul ponte è leggermente maggiore (forse di 0,6..o,8mm) rispetto a quello dei listelli di pino. Penso che serve per tener conto del fatto che il ponte poi sarà ricoperto da listelli di impiallacciatura di legno pregiato e i longheroni rimarranno a vista.
Livio
Livio
LivFar- Utente Appassionato
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Livio, hai notato correttamente questo particolare. Un poco come per l'incintone sulla parte esterna che, si vedrà in seguito, è più spesso dei listelli di legno pregiato che verranno utilizzati per l'ultimo fasciame. Anche lo stesso ponte verrà in seguito rivestito da un secondo fasciame e quindi lo scalino potrebbe annullarsi totalmente, oppure rimanere (anche se più ridotto).
Questo dipende da come era il veliero nella realtà. Un salutone dalle nebbie padane, Jack.
Questo dipende da come era il veliero nella realtà. Un salutone dalle nebbie padane, Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Riprendiamo il discorso con questa nuova puntata.
Il ponte è ora stato totalmente coperto e chiuso dai listelli di legno "non pregiato", quindi lo scafo ha, da questo momento, tutta la sua robustezza e rigidità in essere. Tutte le graffette sono state eliminate. Dimenticate per il momento il piedestallo che sorregge il modello, più avanti verrà spiegato anche come questo particolare è stato realizzato.
Le successive tre immagini mostrano invece il processo di levigatura del ponte, che viene effettuato con un utensile tipo lama di pialla o similare. E' un lavoretto facile facile. L'unica cosa a cui prestare attenzione è quella di non rovinare i listelli guida di pero, che sono sporgenti. Personalmente questo particolare dei listelli guida lo avrei realizzato in modo diverso, facendo una iniziale passata di legno tutto uguale, quindi non ci sarebbe stato il problema dell'attenzione a non levigarli in questa fase. Nella seconda passata si potrebbero incollare due listelli più alti degli altri e si sarebbe ottenuto lo stesso risultato. Ma siccome l'ha fatto Alexej . . .
Infine nella terza foto la levigatura di fino con carta vetrata.
Quest'ultima immagine mostra il ponte levigato e pronto per successive attività. Come potete vedere il modello comincia ad assumere un aspetto pulito e preciso. Da notare le tracciature a matita (o penna) che riportano la posizione dei bagli sottostanti. Vedremo in seguito la loro funzione.
Un cordiale saluto. Jack.
Il ponte è ora stato totalmente coperto e chiuso dai listelli di legno "non pregiato", quindi lo scafo ha, da questo momento, tutta la sua robustezza e rigidità in essere. Tutte le graffette sono state eliminate. Dimenticate per il momento il piedestallo che sorregge il modello, più avanti verrà spiegato anche come questo particolare è stato realizzato.
Le successive tre immagini mostrano invece il processo di levigatura del ponte, che viene effettuato con un utensile tipo lama di pialla o similare. E' un lavoretto facile facile. L'unica cosa a cui prestare attenzione è quella di non rovinare i listelli guida di pero, che sono sporgenti. Personalmente questo particolare dei listelli guida lo avrei realizzato in modo diverso, facendo una iniziale passata di legno tutto uguale, quindi non ci sarebbe stato il problema dell'attenzione a non levigarli in questa fase. Nella seconda passata si potrebbero incollare due listelli più alti degli altri e si sarebbe ottenuto lo stesso risultato. Ma siccome l'ha fatto Alexej . . .
Infine nella terza foto la levigatura di fino con carta vetrata.
Quest'ultima immagine mostra il ponte levigato e pronto per successive attività. Come potete vedere il modello comincia ad assumere un aspetto pulito e preciso. Da notare le tracciature a matita (o penna) che riportano la posizione dei bagli sottostanti. Vedremo in seguito la loro funzione.
Un cordiale saluto. Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Nella prossima immagine possiamo vedere gli attrezzi del mestiere che verranno usati fra poco per l'installazione del secondo fasciame sul ponte. Oltre ai listelli da utilizzare (legno di pero ? dimensioni ?) possiamo vedere il collante che verrà utilizzato (colla per laminati a contatto), pialletto, forbice, un paio di utensili metallici e un blocchetto di legno con una scanalatura al centro.
Spendiamo due righe per la colla utilizzata da Baranov per l'applicazione del secondo fasciame: l'adesivo a contatto. Con questo adesivo lui riesce a fare quello che vuole e quindi i fatti gli danno ragione al 100%. Personalmente non la userei mai, preferendogli il vinavil, magari quello a presa rapida; credo sia più duraturo e migliore per incollare il legno .. ma comunque, a parte la scelta della colla, il processo rimane lo stesso.
In queste due immagini invece si può vedere un operazione molto importante: la rastremazione dei listelli. Sicuramente può essere eseguita con altre modalità, lascio a voi immaginarne alcuni, sta di fatto che il modellista ha scelto questo metodo che nelle sue mani funziona alla perfezione.
La scanalatura nel blocchetto di legno chiaro serve per contenere un certo numero di listelli affiancati in modo da essere fermamente trattenuti al suo interno. Quindi con il piallino tutti i listelli trattenuti nella scanalatura vengono rastremati insieme. Dalle immagini non è dato capire come sono fermati in modo solidale tra di loro, ma un sistema sicuramente c'è. Vedremo più avanti come verrà determinata la misura e l'ampiezza della scanalatura. Per il momento memorizziamo questo procedimento. Il risultato è comunque un certo numero di listelli tutti rastremati allo stesso modo.
Nelle prossime due immagini possiamo poi vedere come il secondo fasciame sià già stato applicato nella parte centrale del ponte, quello per intenderci delimitato all'esterno dai due listelli di legno più scuro e sporgente in spessore. Per l'installazione di questi listelli non si è dovuto ricorrere ad alcuna rastremazione, in quanto il loro andamento è parallelo in qualsiasi punto del ponte.
PS: sarà magari un effetto visivo che mi trae in inganno ma mi sembra di vedere, nell'ultima immagine che la curva dello scafo, a prua sulla destra faccia un leggero gomito. Significa forse che anche il mitico Baranov talvolta fa qualche errore ? Stiamo a vedere se è veramente così.
Spendiamo due righe per la colla utilizzata da Baranov per l'applicazione del secondo fasciame: l'adesivo a contatto. Con questo adesivo lui riesce a fare quello che vuole e quindi i fatti gli danno ragione al 100%. Personalmente non la userei mai, preferendogli il vinavil, magari quello a presa rapida; credo sia più duraturo e migliore per incollare il legno .. ma comunque, a parte la scelta della colla, il processo rimane lo stesso.
In queste due immagini invece si può vedere un operazione molto importante: la rastremazione dei listelli. Sicuramente può essere eseguita con altre modalità, lascio a voi immaginarne alcuni, sta di fatto che il modellista ha scelto questo metodo che nelle sue mani funziona alla perfezione.
La scanalatura nel blocchetto di legno chiaro serve per contenere un certo numero di listelli affiancati in modo da essere fermamente trattenuti al suo interno. Quindi con il piallino tutti i listelli trattenuti nella scanalatura vengono rastremati insieme. Dalle immagini non è dato capire come sono fermati in modo solidale tra di loro, ma un sistema sicuramente c'è. Vedremo più avanti come verrà determinata la misura e l'ampiezza della scanalatura. Per il momento memorizziamo questo procedimento. Il risultato è comunque un certo numero di listelli tutti rastremati allo stesso modo.
Nelle prossime due immagini possiamo poi vedere come il secondo fasciame sià già stato applicato nella parte centrale del ponte, quello per intenderci delimitato all'esterno dai due listelli di legno più scuro e sporgente in spessore. Per l'installazione di questi listelli non si è dovuto ricorrere ad alcuna rastremazione, in quanto il loro andamento è parallelo in qualsiasi punto del ponte.
PS: sarà magari un effetto visivo che mi trae in inganno ma mi sembra di vedere, nell'ultima immagine che la curva dello scafo, a prua sulla destra faccia un leggero gomito. Significa forse che anche il mitico Baranov talvolta fa qualche errore ? Stiamo a vedere se è veramente così.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Ciao Jack,
molto interessante il lavoro che stai postando. Per quanto riguarda i listelli, credo proprio che si tratti di pero, anche se potrebbe essere anche faggio o noce tanganica, in quanto il pero è molto difficile da trovare...ed io ne so qualcosa, perchè ho dovuto ripiegare sul noce tanganika ed ora spero di trovare del faggio. Il taglio dei listelli, partendo dal tranciato da 2mm, è alquanto tosto. E' il caso di bagnare un pò le parti da tagliare e quindi procedere con un taglierino a lama tipo bisturi. Noterete che una volta tagliati i listelli hanno appunto bisogno di essere ratremati, in quanto il legno tende a sfibrarsi, io personalmente faccio questa operazione con una levigatrice a nastro in piano, perchè se il pialletto non è perfettamente affilato si rischia di sfibrare ulteriormente. L'operazione la compio su listelli lunghi circa 20cm. Ci tengo a sottolinerare che molto dipende da quanto si è stati fortunati con il trancio di legno che ci è capitato, proprio perchè il legno tende a sfibrarsi. Vi rimando alle foto postate nel mio lavoro in corso per i dettagli.
Per quanto riguarda la colla, io ho usato in passato la stessa che si vede nella foto...e non lo farò mai più!!! Assolutamente solo vinilica di ottima qualità ed a presa rapida (tipo pattex legno express o saratoga), la colla a contatto è secondo me ingestibile (anche nel tempo può dare problemi in quanto alcune si scollano con il calore).
Saluti a tutti
lello
molto interessante il lavoro che stai postando. Per quanto riguarda i listelli, credo proprio che si tratti di pero, anche se potrebbe essere anche faggio o noce tanganica, in quanto il pero è molto difficile da trovare...ed io ne so qualcosa, perchè ho dovuto ripiegare sul noce tanganika ed ora spero di trovare del faggio. Il taglio dei listelli, partendo dal tranciato da 2mm, è alquanto tosto. E' il caso di bagnare un pò le parti da tagliare e quindi procedere con un taglierino a lama tipo bisturi. Noterete che una volta tagliati i listelli hanno appunto bisogno di essere ratremati, in quanto il legno tende a sfibrarsi, io personalmente faccio questa operazione con una levigatrice a nastro in piano, perchè se il pialletto non è perfettamente affilato si rischia di sfibrare ulteriormente. L'operazione la compio su listelli lunghi circa 20cm. Ci tengo a sottolinerare che molto dipende da quanto si è stati fortunati con il trancio di legno che ci è capitato, proprio perchè il legno tende a sfibrarsi. Vi rimando alle foto postate nel mio lavoro in corso per i dettagli.
Per quanto riguarda la colla, io ho usato in passato la stessa che si vede nella foto...e non lo farò mai più!!! Assolutamente solo vinilica di ottima qualità ed a presa rapida (tipo pattex legno express o saratoga), la colla a contatto è secondo me ingestibile (anche nel tempo può dare problemi in quanto alcune si scollano con il calore).
Saluti a tutti
lello
lellosauro- Moderatore
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
lellosauro ha scritto:Ciao Jack . . . . noterete che i listelli hanno appunto bisogno di essere ratremati, in quanto il legno tende a sfibrarsi, io personalmente faccio questa operazione con una levigatrice a nastro in piano, perchè se il pialletto non è perfettamente affilato si rischia di sfibrare ulteriormente. L'operazione la compio su listelli lunghi circa 20cm.
Anche io farei così. Esperienze con l'utensile della mantua per rastremare ed il piallino sono state letteralmente disastrose. Sinceramente non so come Baranov riesca a farlo con quel poco che lui usa ... ma
lellosauro ha scritto:Per quanto riguarda la colla, io ho usato in passato la stessa che si vede nella foto...e non lo farò mai più!!! Assolutamente solo vinilica di ottima qualità ed a presa rapida (tipo pattex legno express o saratoga), la colla a contatto è secondo me ingestibile (anche nel tempo può dare problemi in quanto alcune si scollano con il calore).
Anche qui mi trovi d'accordissimo ma ancora una volta la figura del costruttore russo è tale che mi blocca la critica sul nascere. Devi sapere che Baranov è un costruttore di modelli professionista. Lavora per musei e/o ricconi internazionali che gli commissionano il modello da eseguire. Tra l'altro di solito esegue il modello almeno in un paio di copie, tanto che c'è. Da qui anche l'idea di tecniche in un qualche modo riproducibili in "serie". Leggi qui per saperne di più http://www.scuoladimodellismo.com/html/alexei_baranov.html
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Prosegue la listellatura del ponte, con l'installazione dei listelli al di fuori dei famosi listelli guida. In questo caso vengono utilizzati i listelli RASTREMATI, preparati con la tecnica descritta in precedenza. Questo particolare è importante in quanto effettivamente questa rastremazione era presente anche sulle navi reali. Non è quindi una "figata" modellistica ma l'esatta riproduzione della realtà.
Per sapere le esatte misure per la rastremazione bisogna misurare la larghezza della singola sezione (in questo caso il segno a matita dei bagli, ma in caso di ordinate la lunghezza del perimetro da listellare) maggiore ed alcune intermedie. Determinare dalla misura della sezione maggiore e conoscendo l'altezza del listello (ad esempio mm. 5), quanti listelli serviranno. Determinato questo numero, per ogni sezione misurata, dividere il valore della sua lunghezza per il numero dei listelli ottenuto. Si otterrà quindi l'altezza del listello in quella determinata sezione. Ripetere a piacimento l'operazione sulle varie sezioni. Nell'esempio qui riportato vedete le misure in corrispondenza della loro posizione sul ponte.
Sempre l'utilizzo dell'adesivo a contatto . . . applicato sui listelli
. . . ma anche come potete vedere sul ponte stesso. Poi, ad adesivo quasi essiccato al tatto, si procede all'installazione dei listelli.
Notare la posizione strategica della forbice (a proposito: è esattamente come quella di mia suocera ... come dice Crozza, in Crozza Italia, "non capisco la relazione")
Per sapere le esatte misure per la rastremazione bisogna misurare la larghezza della singola sezione (in questo caso il segno a matita dei bagli, ma in caso di ordinate la lunghezza del perimetro da listellare) maggiore ed alcune intermedie. Determinare dalla misura della sezione maggiore e conoscendo l'altezza del listello (ad esempio mm. 5), quanti listelli serviranno. Determinato questo numero, per ogni sezione misurata, dividere il valore della sua lunghezza per il numero dei listelli ottenuto. Si otterrà quindi l'altezza del listello in quella determinata sezione. Ripetere a piacimento l'operazione sulle varie sezioni. Nell'esempio qui riportato vedete le misure in corrispondenza della loro posizione sul ponte.
Sempre l'utilizzo dell'adesivo a contatto . . . applicato sui listelli
. . . ma anche come potete vedere sul ponte stesso. Poi, ad adesivo quasi essiccato al tatto, si procede all'installazione dei listelli.
Notare la posizione strategica della forbice (a proposito: è esattamente come quella di mia suocera ... come dice Crozza, in Crozza Italia, "non capisco la relazione")
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Proseguiamo in questo messaggio con l'operazione listellatura finale del ponte di coperta.
Precedentemente abbiamo visto il metodo utilizzato per la rastremazione dei listelli; ora questi listelli vengo applicati in sede, sempre con una tecnica precedentemente descritta.
Con queste quattro immagini, tutte relative al ponte, possiamo vedere come il lavoro si evolve fino a completamento e anche come siano visibili maggiori particolari dei listelli rastremati. Questo è particolarmente degno di nota nell'ultima immagine.
Inoltre nelle prossime tre immagini è possibile osservare come la listellatura non si sia limitata al solo ponte ma abbia coinvolto anche i capodibanda, sia all'interno che all'esterno dello scafo.
Sono sempre mantenute, anche a fasciame terminato, le righe che marcano la presenza dei bagli sottostanti. A questo punto dovrebbe essere chiaro che serviranno per la successiva chiodatura.
Alla prossima puntata. Jack.Aubrey
Precedentemente abbiamo visto il metodo utilizzato per la rastremazione dei listelli; ora questi listelli vengo applicati in sede, sempre con una tecnica precedentemente descritta.
Con queste quattro immagini, tutte relative al ponte, possiamo vedere come il lavoro si evolve fino a completamento e anche come siano visibili maggiori particolari dei listelli rastremati. Questo è particolarmente degno di nota nell'ultima immagine.
Inoltre nelle prossime tre immagini è possibile osservare come la listellatura non si sia limitata al solo ponte ma abbia coinvolto anche i capodibanda, sia all'interno che all'esterno dello scafo.
Sono sempre mantenute, anche a fasciame terminato, le righe che marcano la presenza dei bagli sottostanti. A questo punto dovrebbe essere chiaro che serviranno per la successiva chiodatura.
Alla prossima puntata. Jack.Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Con le immagini contenute nel messaggio precedente siamo arrivati alla conclusione del rivestimento del ponte. Ora esso è pronto per ricevere, in una fase successiva, le varie sovrastrutture.
Una volta completato il rivestimento del ponte e dei capodibanda, si inizia ancora una volta una nuova attività sulla parte esterna dello scafo. Questo attività è preparatoria alla stesura del fasciame definitivo sull'esterno dello scafo.
Riproduco di seguito il processo anche se mi sto chiedendo fino a che punto esso sia necessario per una corretta installazione del fasciame finale che verrebbee a ricoprire e a nascondere il tutto. Inoltre, qualora si volesse utilizzare la colla vinilica al posto dell'adesivo a contatto (tanto amato e utilizzato dal nostro Baranov), avrei qualche dubbio sull'opportunità di quanto andrò ad illustrare perchè non sarebbe più un'incollaggio legno su legno ma legno su "qualcos'altro".
Nella prima immagine si possono vedere gli "attori" di questa operazione, che di fatto consiste nella stuccatura della parte esterna dello scafo, presumibilmente per tappare tutti i i fori ed i segni lasciati dalle graffette: stucco, probabilmente a due componenti vista la presenza oltre alla lattina anche del tubetto, e di una strana spatola che a me sembra di legno.
Lo stucco viene miscelato con il suo catalizzatore (?) di un bel colore rosa fucsia . . . .
. . . . e quindi, utilizzando la spatola vista nella prima immagine, viene steso sullo scafo, in quantità oserei dire anche abbastanza abbondante. Qui sotto il risultato finale.
Nel prossimo messaggio vedremo il processo di levigatura che lascerà il modello pronto per accogliere il secondo fasciame. Un cordiale saluto dal vostro Jack.Aubrey
Una volta completato il rivestimento del ponte e dei capodibanda, si inizia ancora una volta una nuova attività sulla parte esterna dello scafo. Questo attività è preparatoria alla stesura del fasciame definitivo sull'esterno dello scafo.
Riproduco di seguito il processo anche se mi sto chiedendo fino a che punto esso sia necessario per una corretta installazione del fasciame finale che verrebbee a ricoprire e a nascondere il tutto. Inoltre, qualora si volesse utilizzare la colla vinilica al posto dell'adesivo a contatto (tanto amato e utilizzato dal nostro Baranov), avrei qualche dubbio sull'opportunità di quanto andrò ad illustrare perchè non sarebbe più un'incollaggio legno su legno ma legno su "qualcos'altro".
Nella prima immagine si possono vedere gli "attori" di questa operazione, che di fatto consiste nella stuccatura della parte esterna dello scafo, presumibilmente per tappare tutti i i fori ed i segni lasciati dalle graffette: stucco, probabilmente a due componenti vista la presenza oltre alla lattina anche del tubetto, e di una strana spatola che a me sembra di legno.
Lo stucco viene miscelato con il suo catalizzatore (?) di un bel colore rosa fucsia . . . .
. . . . e quindi, utilizzando la spatola vista nella prima immagine, viene steso sullo scafo, in quantità oserei dire anche abbastanza abbondante. Qui sotto il risultato finale.
Nel prossimo messaggio vedremo il processo di levigatura che lascerà il modello pronto per accogliere il secondo fasciame. Un cordiale saluto dal vostro Jack.Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Una volta che lo stucco è asciutto ed indurito, inizia l'operazione di levigatura, in questo caso effettuata con carta vetro esclusivamente a mano. Direi che la polvere che viene prodotta non è poca, quindi non si lavora certo nel ripostiglio di casa e in cucina . . .
A prima vista sembra anche che lo strato di stucco che viene effettivamente lasciato sia decisamente sottile. Ritengo quindi che la sua funzione sia quasi esclusivamente quella di tappare tutte le imperfezioni dovute alle graffette ed eventualmente tra un listello e l'altro. Certo che lo scafo sta diventando veramente bello, non sembrava cosi dal "domopak" iniziale . . .
Alla fine del lavoro possiamo ammirare l'ìntero scafo ben lisciato e spolverato.
Ora siamo pronti per la prossima attività, il completamento dell'esterno con il secondo fasciame, quello di legno pregiato. Come sempre vi do appuntamento alla prossima puntata. Jack.Aubrey
A prima vista sembra anche che lo strato di stucco che viene effettivamente lasciato sia decisamente sottile. Ritengo quindi che la sua funzione sia quasi esclusivamente quella di tappare tutte le imperfezioni dovute alle graffette ed eventualmente tra un listello e l'altro. Certo che lo scafo sta diventando veramente bello, non sembrava cosi dal "domopak" iniziale . . .
Alla fine del lavoro possiamo ammirare l'ìntero scafo ben lisciato e spolverato.
Ora siamo pronti per la prossima attività, il completamento dell'esterno con il secondo fasciame, quello di legno pregiato. Come sempre vi do appuntamento alla prossima puntata. Jack.Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Ciao Jack,
l'uso di quel tipo di stucco mi sorprende non poco... si tratta di stucco poliestere, che come dici ha bisogno di un catalizzatore. E' uno stucco che una volta indurito è davvero duro, il problema è che è tostissimo da levigare (anche se dalle immagini sembra che il ns autore l'abbia fatto con una certa facilità). Inoltre ha il grandissimo limite di indurire in pochissimi minuti, una volta miscelato con il catalizzatore. Ti dico questo per esperienza, in quanto anch'io ho fatto uno scafo in questo modo, ricoprendo cioè il primo fasciame, in quanto dovevo impermeabilizzarlo. Vista anche la quantità che ne toglie, mi chiedo come mai non abbia usato dello stucco per il legno poichè, soprattutto se il secondo fasciame non è molto spesso (tipo 6/10), garantisce un'ottima aderenza. Non discuto l'abilità di beranov (che è un mostro allucinante di bravura!!!) però questa lavorazione....non so. Tra l'altro quello stucco ha un odore molto forte e DEVE essere lavorato con una apposita mascherina (non è un lavoro da fare in casa). Altro interrogativo:
avendo usato abete (tenerissimo e facile da levigare) e non essendoci bozzi, che bisogno c'è di stuccare??
Saluti e grazie per le tue interessanti immagini
l'uso di quel tipo di stucco mi sorprende non poco... si tratta di stucco poliestere, che come dici ha bisogno di un catalizzatore. E' uno stucco che una volta indurito è davvero duro, il problema è che è tostissimo da levigare (anche se dalle immagini sembra che il ns autore l'abbia fatto con una certa facilità). Inoltre ha il grandissimo limite di indurire in pochissimi minuti, una volta miscelato con il catalizzatore. Ti dico questo per esperienza, in quanto anch'io ho fatto uno scafo in questo modo, ricoprendo cioè il primo fasciame, in quanto dovevo impermeabilizzarlo. Vista anche la quantità che ne toglie, mi chiedo come mai non abbia usato dello stucco per il legno poichè, soprattutto se il secondo fasciame non è molto spesso (tipo 6/10), garantisce un'ottima aderenza. Non discuto l'abilità di beranov (che è un mostro allucinante di bravura!!!) però questa lavorazione....non so. Tra l'altro quello stucco ha un odore molto forte e DEVE essere lavorato con una apposita mascherina (non è un lavoro da fare in casa). Altro interrogativo:
avendo usato abete (tenerissimo e facile da levigare) e non essendoci bozzi, che bisogno c'è di stuccare??
Saluti e grazie per le tue interessanti immagini
lellosauro- Moderatore
Lo stucco
Concordo con le considerazioni di Lello sull'uso di uno stucco da carrozzieri ma forse quello che viene mostrato è del tipo SINTOLEGNO (STUCCO BICOMPONENTE PER LEGNO).
Io le avevo usato per una riparazione e si carteggia bene però costa un botto! almeno così era 15 anni fa.
Livio
Io le avevo usato per una riparazione e si carteggia bene però costa un botto! almeno così era 15 anni fa.
Livio
LivFar- Utente Appassionato
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Infatti....la stessa domanda me la sono posta anche io,che bisogno c'era di stuccare lo scafo quando....sembrerebbe fosse vicino alla perfezione!!
Steve- Utente Veterano
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Carissimi, cito qui sotto un mio commento, inserito in un paio di messaggi fa in questa discussione, per far capire grosso modo il mio pensiero:
Confermo quindi le perplessità già espresse. Però occorre aggiungere qualche considerazione aggiuntiva:
1) non è dato di sapere, per quello che si vede nelle immagini, se si tratta di stucco o di altro. Potrebbe ad esempio essere pasta di legno, il che potrebbe spiegare in parte un perchè di questa attività ...
2) per quanto alcune foto facciano vedere che lo "stucco" sia stato applicato in abbondanza,la successiva levigatura ne ha lasciato ben poco,tantè che il legno è quasi totalmente visibile. Questo potrebbe significare la volontà di tappare solo i fori delle graffette ed eventualmente i segni lasciati dall'utensile che è stato usato per la loro rimozione.
3) anche se non evidente, credo che comunque un suo scopo deve esserci, non credo che il nostro Baranov faccia delle cose senza dietro un preciso motivo. Foss'anche per eccesso di "fighetteria", non lo escluderei.
4) comunque a me lo scafo non sembrava necessitasse un così radicale intervento prima di applicare il secondo fasciame, mi sto chiedendo se l'ipotetico "stucco" non sia invece utilie per far si che la colla a contatto funzioni meglio.
Se fossi io il modellista, per come lavoro io, applicherei il secondo fasciame con la vinilica a presa rapida, quindi questo passo non lo avrei fatto, a meno che si tratti di pasta di legno. Questo lo posso ribadire. Jack.
Riproduco di seguito il processo anche se mi sto chiedendo fino a che punto esso sia necessario per una corretta installazione del fasciame finale che verrebbe a ricoprire e a nascondere il tutto. Inoltre, qualora si volesse utilizzare la colla vinilica al posto dell'adesivo a contatto (tanto amato e utilizzato dal nostro Baranov), avrei qualche dubbio sull'opportunità di quanto andrò ad illustrare perchè non sarebbe più un'incollaggio legno su legno ma legno su "qualcos'altro".
Confermo quindi le perplessità già espresse. Però occorre aggiungere qualche considerazione aggiuntiva:
1) non è dato di sapere, per quello che si vede nelle immagini, se si tratta di stucco o di altro. Potrebbe ad esempio essere pasta di legno, il che potrebbe spiegare in parte un perchè di questa attività ...
2) per quanto alcune foto facciano vedere che lo "stucco" sia stato applicato in abbondanza,la successiva levigatura ne ha lasciato ben poco,tantè che il legno è quasi totalmente visibile. Questo potrebbe significare la volontà di tappare solo i fori delle graffette ed eventualmente i segni lasciati dall'utensile che è stato usato per la loro rimozione.
3) anche se non evidente, credo che comunque un suo scopo deve esserci, non credo che il nostro Baranov faccia delle cose senza dietro un preciso motivo. Foss'anche per eccesso di "fighetteria", non lo escluderei.
4) comunque a me lo scafo non sembrava necessitasse un così radicale intervento prima di applicare il secondo fasciame, mi sto chiedendo se l'ipotetico "stucco" non sia invece utilie per far si che la colla a contatto funzioni meglio.
Se fossi io il modellista, per come lavoro io, applicherei il secondo fasciame con la vinilica a presa rapida, quindi questo passo non lo avrei fatto, a meno che si tratti di pasta di legno. Questo lo posso ribadire. Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Ciao Jack,
considera che la colla vinilica fa molta aderenza sul legno,ma nn so quanto faccia presa sullo stucco,
sicuro non nella stessa maniera,quindi mi kiedo?Incollando il secondo fasciame ho paura che dove ci sia lo stucco nn faccia presa la colla
Facendo uscire fuori dei bozzi enormi
considera che la colla vinilica fa molta aderenza sul legno,ma nn so quanto faccia presa sullo stucco,
sicuro non nella stessa maniera,quindi mi kiedo?Incollando il secondo fasciame ho paura che dove ci sia lo stucco nn faccia presa la colla
Facendo uscire fuori dei bozzi enormi
Steve- Utente Veterano
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Riprendiamo il discorso interrotto qualche giorno fa su questo interessante modello. Chiusa la parentesi stuccatura che ha generato alcuni commenti vivaci e l'improvvisa simpatia del nostro Muun verso il "mitico" Baranov (ma chi lo avrebbe mai conosciuto costui in Italia senza di me ...) passiamo ad un altro argomento.
Ormai tutto è pronto per l'applicazione dell'ultimo fasciame esterno.
Vediamo quindi come esegue questa importante attività il nostro amico. Tengo a precisare che alla fine della sequenza di immagini che descrivono questa attività forse tutti noi ne saremo veramente arricchiti, in quanto qui non si parla per niente, come nelle istruzioni della SST e del San Felipe di fare i triangolini . . . qui ci sono 24 listelli di pero nella sezione trasversale più larga ed esattamente lo stesso numero nella sezione più stretta, a poppa e a prua. Quindi i listelli sono RASTREMATI.
Questo è il vero "PLANKING" !!
Vediamo di capire i fondamentali. Può darsi che certi trucchi non li impareremo in quanto io mi limito a commentare le immagini e non sono in contatto diretto con Baranov, che scrive ben poco in merito nè tanto meno ho mai visto dal vivo, ma credo che ognuno di noi prima o poi troverà il proprio sistema e magari lo diffonderà agli altri . . .
Per prima cosa lo scafo viene diviso in sezioni trasversali per tutta la sua lunghezza. La distanda tra ogni sezione sembra essere costante. Per fare ciò serve una buona "BIC" a punta fine ed un righello flessibile.
Successivamente si misura la lunghezza di ogni singola sezione tracciata, vediamo degli esempi nella foto sottostante: 138, 146, 150, 150 ecc. Basandosi sulla lunghezza della sezione più ampia e dal tipo di listello che si vuole utilizzare si determina il numero di listelli che serviranno per completare il fasciame. Nel nostro caso sembra che verranno utilizzati listelli alti 6 millimetri.
A questo punto, per sapere l'altezza del listello in corrispondenza di un'altra sezione, basta dividere la lunghezza di quest'ultima per 24. Vediamo alcuni esempi qui sotto.
Il calcolo prosegue su tutte le sezioni determinando per ognuna di esse l'altezza del listello.
Fino ad ora il discorso mi sembra abbastanza chiaro. Continua . . . . a causa del limite delle 5 immagini. Jack.
Ormai tutto è pronto per l'applicazione dell'ultimo fasciame esterno.
Vediamo quindi come esegue questa importante attività il nostro amico. Tengo a precisare che alla fine della sequenza di immagini che descrivono questa attività forse tutti noi ne saremo veramente arricchiti, in quanto qui non si parla per niente, come nelle istruzioni della SST e del San Felipe di fare i triangolini . . . qui ci sono 24 listelli di pero nella sezione trasversale più larga ed esattamente lo stesso numero nella sezione più stretta, a poppa e a prua. Quindi i listelli sono RASTREMATI.
Questo è il vero "PLANKING" !!
Vediamo di capire i fondamentali. Può darsi che certi trucchi non li impareremo in quanto io mi limito a commentare le immagini e non sono in contatto diretto con Baranov, che scrive ben poco in merito nè tanto meno ho mai visto dal vivo, ma credo che ognuno di noi prima o poi troverà il proprio sistema e magari lo diffonderà agli altri . . .
Per prima cosa lo scafo viene diviso in sezioni trasversali per tutta la sua lunghezza. La distanda tra ogni sezione sembra essere costante. Per fare ciò serve una buona "BIC" a punta fine ed un righello flessibile.
Successivamente si misura la lunghezza di ogni singola sezione tracciata, vediamo degli esempi nella foto sottostante: 138, 146, 150, 150 ecc. Basandosi sulla lunghezza della sezione più ampia e dal tipo di listello che si vuole utilizzare si determina il numero di listelli che serviranno per completare il fasciame. Nel nostro caso sembra che verranno utilizzati listelli alti 6 millimetri.
A questo punto, per sapere l'altezza del listello in corrispondenza di un'altra sezione, basta dividere la lunghezza di quest'ultima per 24. Vediamo alcuni esempi qui sotto.
Il calcolo prosegue su tutte le sezioni determinando per ognuna di esse l'altezza del listello.
Fino ad ora il discorso mi sembra abbastanza chiaro. Continua . . . . a causa del limite delle 5 immagini. Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Pagina 2 di 5 • 1, 2, 3, 4, 5
Argomenti simili
» Singolo o doppio fasciame dello scafo: opinioni a confronto
» Vascello 54 cannoni - Tecnica Costruttiva Scafo
» Tecnica costruttiva nelle navi militari
» Lechalas - Battello fluviale francese (by Etabeta)
» Ranger - Corel - Primo Modello (Jesali) ***Chiuso***
» Vascello 54 cannoni - Tecnica Costruttiva Scafo
» Tecnica costruttiva nelle navi militari
» Lechalas - Battello fluviale francese (by Etabeta)
» Ranger - Corel - Primo Modello (Jesali) ***Chiuso***
Pagina 2 di 5
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.