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Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
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Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Questa nuova discussione è focalizzata a mostrare una tecnica costruttiva particolare utilizzata per costruire lo Yacht Imperiale "Queen Victoria".
Il modellista che ha utilizzato questa tecnica è una mia vecchia conoscenza, tal Alexej Baranov, che sta costruendo un incredibile modello di un vascello da 64 cannoni, il "Panteleymon Victoria".
Sul sito "Scuola di Modellismo" ho inserito un grande numero di fotografie di questo modello in fase di costruzione e anche una breve biografia di Alexey.
Vi rimando a questi due link qualora voleste approfondire:
- http://www.scuoladimodellismo.com/html/alexei_baranov.html
- http://www.scuoladimodellismo.com/Gallerie/Panteleymon%20-%20Victoria%20%20-%20%20%20%20%20%20%20%20%20%20%20A.%20Baranov/
Per iniziare, tanto per gradire, vi presento un'immagine del modello del Queen Victoria terminato.
Il modellista che ha utilizzato questa tecnica è una mia vecchia conoscenza, tal Alexej Baranov, che sta costruendo un incredibile modello di un vascello da 64 cannoni, il "Panteleymon Victoria".
Sul sito "Scuola di Modellismo" ho inserito un grande numero di fotografie di questo modello in fase di costruzione e anche una breve biografia di Alexey.
Vi rimando a questi due link qualora voleste approfondire:
- http://www.scuoladimodellismo.com/html/alexei_baranov.html
- http://www.scuoladimodellismo.com/Gallerie/Panteleymon%20-%20Victoria%20%20-%20%20%20%20%20%20%20%20%20%20%20A.%20Baranov/
Per iniziare, tanto per gradire, vi presento un'immagine del modello del Queen Victoria terminato.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Per iniziare un po di storia legata a questo veliero.
Nel 1839 la giovane regina inglese Vittoria incontrò l'ìimperatore russo Alessandro II ad un ricevimento e si innamorarono. Purtroppo, Alessandro II era già stato promesso, come accadeva spesso a quei tempi, alla principessa Maria Gessensky e anche Vittoria avrebbe dovuto sposare il Principe Sacksen-Koburgcky nonostante il suo amore per Alessandro II.
Sei anni dopo la visita di Alessandro II (1845) la regina fece costruire un cantiere sull'isola di Wight, vicino a Southampton e lì fece poi costruire uno yacht chiamato "Queen Victoria" che fu successivamente donato ad Alessandro II nel 1846 in San Pietroburgo.
Alessandro II presentò il veliero al suo fratello il Granduca Konstantin.
Nonostante la guerra di Crimea e le tensioni politiche tra le due nazioni, il Queen Victoria servì regolarmente la monarchia russa come residenza navigante per 17 anni.
Alla prossima. Jack.
Nel 1839 la giovane regina inglese Vittoria incontrò l'ìimperatore russo Alessandro II ad un ricevimento e si innamorarono. Purtroppo, Alessandro II era già stato promesso, come accadeva spesso a quei tempi, alla principessa Maria Gessensky e anche Vittoria avrebbe dovuto sposare il Principe Sacksen-Koburgcky nonostante il suo amore per Alessandro II.
Sei anni dopo la visita di Alessandro II (1845) la regina fece costruire un cantiere sull'isola di Wight, vicino a Southampton e lì fece poi costruire uno yacht chiamato "Queen Victoria" che fu successivamente donato ad Alessandro II nel 1846 in San Pietroburgo.
Alessandro II presentò il veliero al suo fratello il Granduca Konstantin.
Nonostante la guerra di Crimea e le tensioni politiche tra le due nazioni, il Queen Victoria servì regolarmente la monarchia russa come residenza navigante per 17 anni.
Alla prossima. Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Come per la discussione sulla nave mercantile francese "Le Mercure" procederò pubblicando molte immagini che illustreranno in dettaglio questa particolare tecnica di costruzione. Il modello è, come al solito, in scala 1:48.
Prima di pubblicare la prima immagine, occorre però informare chi legge che il nostro modellista ha già costruito uno scafo in legno pieno del modello. Tale scafo pieno è stato costruito utilizzando del legno dolce come l' abete.
Esistono molte tecniche costruttive per costruire uno scafo pieno. Non è scopo di questa discussione illustrarne di nuovi.
Ricordate solo che questo scafo pieno è il punto di partenza per la costruzione dello scafo vero del Queen Victoria ....
Sembra che Alexej abbia nel tempo costruito diversi esemplari di questo modello, per vari clienti, e abbia inventato questa tecnica per costruire gli scafi velocemente e sopratutto tutti uguali utilizzando come punto di partenza questo singolo scafo pieno.
Lo scafo pieno viene rivestito con carta di alluminio, tipo Domopak tanto per gradire.
Quindi viene rivestita con nastro adesivo per imballaggio
Fin qui la cosa sembra veramente semplice. Alla prossima. Jack.
Prima di pubblicare la prima immagine, occorre però informare chi legge che il nostro modellista ha già costruito uno scafo in legno pieno del modello. Tale scafo pieno è stato costruito utilizzando del legno dolce come l' abete.
Esistono molte tecniche costruttive per costruire uno scafo pieno. Non è scopo di questa discussione illustrarne di nuovi.
Ricordate solo che questo scafo pieno è il punto di partenza per la costruzione dello scafo vero del Queen Victoria ....
Sembra che Alexej abbia nel tempo costruito diversi esemplari di questo modello, per vari clienti, e abbia inventato questa tecnica per costruire gli scafi velocemente e sopratutto tutti uguali utilizzando come punto di partenza questo singolo scafo pieno.
Lo scafo pieno viene rivestito con carta di alluminio, tipo Domopak tanto per gradire.
Quindi viene rivestita con nastro adesivo per imballaggio
Fin qui la cosa sembra veramente semplice. Alla prossima. Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Il rivestimento dello scafo con il nastro adesivo deve essere fatto in modo tale da non tirare altrimenti le forme dello scafo vengono falsate. Quindi come si è potuto vedere dalle immagini precedenti, è meglio attaccare striscie corte anche sovrapposte, piuttosto che farsi prendere dalla foga e far fare giri lunghi al nastro. Il lavoro deve essere accurato ma comunque alla portata di tutti.
Quindi, udite udite, munirsi di un semplicissimo utensile che si trova in qualsiasi ferramenta e che si chiama "sparagraffette" e di un buon numero di graffette. Sarebbe meglio utilizzare un attrezzo che abbia la possibilità di regolare la forza dello scatto come è visibile nella prima immagine che segue, dalla ruotina graduabile nella parte posteriore superiore della pistola.
Parallelamente è stato necessario preparare dei listelli di legno molto comune (nel nostro caso abete). Questo è possibile partendo dalle tavole di abete che generalmente si trovano presso i negozi/magazzini di brigolage tipo BricoCenter, Castorama e quant'altro. Come potete vedere dalle fotografie i listelli sono abbastanza grandi, approssimativamente mm. 10-12 di altezza per 2,5-3 di spessore.
A questo punto inizia il lavoro, che, come potete osservare, si spiega meglio con le immagini che con le parole. Prima di applicare il listello e fissarlo con le graffette occorre passare una mano di colla vinilica sul nastro e sopratutto sullo spessore del listello.
Notate anche che in precedenza è stato applicato con lo stesso metodo un listello in corrispondenza della futura chiglia.
Alla prossima puntata. Jack.Aubrey
Quindi, udite udite, munirsi di un semplicissimo utensile che si trova in qualsiasi ferramenta e che si chiama "sparagraffette" e di un buon numero di graffette. Sarebbe meglio utilizzare un attrezzo che abbia la possibilità di regolare la forza dello scatto come è visibile nella prima immagine che segue, dalla ruotina graduabile nella parte posteriore superiore della pistola.
Parallelamente è stato necessario preparare dei listelli di legno molto comune (nel nostro caso abete). Questo è possibile partendo dalle tavole di abete che generalmente si trovano presso i negozi/magazzini di brigolage tipo BricoCenter, Castorama e quant'altro. Come potete vedere dalle fotografie i listelli sono abbastanza grandi, approssimativamente mm. 10-12 di altezza per 2,5-3 di spessore.
A questo punto inizia il lavoro, che, come potete osservare, si spiega meglio con le immagini che con le parole. Prima di applicare il listello e fissarlo con le graffette occorre passare una mano di colla vinilica sul nastro e sopratutto sullo spessore del listello.
Notate anche che in precedenza è stato applicato con lo stesso metodo un listello in corrispondenza della futura chiglia.
Alla prossima puntata. Jack.Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Adesso mi hai incuriosito
Saluti da Scuba!!!
Saluti da Scuba!!!
_________________
Un capitano non abbandona mai la propria nave!
Prendi una canzone triste e rendila migliore.
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Scubaleo- Amministratore
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Il lavoro (di pinzatrice) continua spedito .... tutto ciò che serve sono graffette, colla e listelli. Eventuali attività di rastrematura dei listelli dovrebbero essere relativamente semplici viste le dimensioni del listello usato (pialla, cutter).
Noterete anche come non si debba andare molto per il sottile nel lavoro e con i punti metallici, l'importante è far combaciare bene i corsi di fasciame tra di loro, onde evitare fessure troppo pronunciate.
In quest'ultima foto il lavoro prosegue sulla seconda facciata. Qui non c'è bisogno di stare attenti a che lo scafo non si svergoli, visto il blocco di legno con cui è fatto...
Noterete anche come non si debba andare molto per il sottile nel lavoro e con i punti metallici, l'importante è far combaciare bene i corsi di fasciame tra di loro, onde evitare fessure troppo pronunciate.
In quest'ultima foto il lavoro prosegue sulla seconda facciata. Qui non c'è bisogno di stare attenti a che lo scafo non si svergoli, visto il blocco di legno con cui è fatto...
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Ritorniamo alla nostra pinzatrice ....
il lavoro di applicazione dei listelli prosegue, sembrerebbe anche abbastanza spedito, sulla seconda fiancata dello scafo. Le prossime due immagini mostrano ancora questa fase di lavorazione da diverse prospettive.
Da mettere in risalto, secondo me, l'importanza di applicare bene la colla sullo spessore tra un listello e l'altro, mentre la colla sul nastro adesivo credo sia un effetto collaterale.
I listello è tenuto in posizione fino ad essicazione della colla dalle graffette che, come potete osservare, possono, ove necessario, essere "sparate" anche a cavallo di due listelli.
Nella prossima immagine ecco il lavoro, forse un poco noioso, che si propone come logica e diretta conseguenza del termine della fase (chiamiamola così) "della pinzatrice": il nostro Alexej si è costruito, partendo da un cacciavite modificato, un "togligraffette" e con esso rimuove la paccata di punti che ha fino ad ora sparato nello scafo. Ovviamente a colla rigorosamente asciutta ovunque. Noterete come sia comunque stata necessaria una rastrematura ai listelli in alcune zone, cosa visibilissima in questa immagine.
Quindi, rimossi tutti i punti, comincia una fase nuova del lavoro: al modello vengono aggiunti, incollandoli al listello centrale che simula la linea della chiglia, dei pezzi di legname in modo da costruire il dritto di poppa definitivo e lo stesso (non mi ricordo al momento il nome esatto) anche a prua. Lo stesso avviene incollando un listello sulla chiglia sopra il listello citato in precedenza.
Presumo che il tutto sia stato preceduto da un lavoro più o meno di fino di carteggiatura, per annullare sia le sbavature dovute ai punti metallici che le abbondanti mani di colla vinilica applicata. Questa è comunque una mia supposizione.
La modifica alla prua .... notare anche il listello sotto la chiglia
E il drippo di poppa ....
E con questo, avendo raggiunto il limite delle cinque immagini, chiudo. Alla prossima puntata. Jack.
Anche qui approfitto per augurare a tutti i lettori di questa discussione i miei migliori auguri di buon Natale e felice 2009. Personalmente non vedo l'ora di archiviare il 2008, anno per me e per la mia famiglia decisamente da dimenticare.
il lavoro di applicazione dei listelli prosegue, sembrerebbe anche abbastanza spedito, sulla seconda fiancata dello scafo. Le prossime due immagini mostrano ancora questa fase di lavorazione da diverse prospettive.
Da mettere in risalto, secondo me, l'importanza di applicare bene la colla sullo spessore tra un listello e l'altro, mentre la colla sul nastro adesivo credo sia un effetto collaterale.
I listello è tenuto in posizione fino ad essicazione della colla dalle graffette che, come potete osservare, possono, ove necessario, essere "sparate" anche a cavallo di due listelli.
Nella prossima immagine ecco il lavoro, forse un poco noioso, che si propone come logica e diretta conseguenza del termine della fase (chiamiamola così) "della pinzatrice": il nostro Alexej si è costruito, partendo da un cacciavite modificato, un "togligraffette" e con esso rimuove la paccata di punti che ha fino ad ora sparato nello scafo. Ovviamente a colla rigorosamente asciutta ovunque. Noterete come sia comunque stata necessaria una rastrematura ai listelli in alcune zone, cosa visibilissima in questa immagine.
Quindi, rimossi tutti i punti, comincia una fase nuova del lavoro: al modello vengono aggiunti, incollandoli al listello centrale che simula la linea della chiglia, dei pezzi di legname in modo da costruire il dritto di poppa definitivo e lo stesso (non mi ricordo al momento il nome esatto) anche a prua. Lo stesso avviene incollando un listello sulla chiglia sopra il listello citato in precedenza.
Presumo che il tutto sia stato preceduto da un lavoro più o meno di fino di carteggiatura, per annullare sia le sbavature dovute ai punti metallici che le abbondanti mani di colla vinilica applicata. Questa è comunque una mia supposizione.
La modifica alla prua .... notare anche il listello sotto la chiglia
E il drippo di poppa ....
E con questo, avendo raggiunto il limite delle cinque immagini, chiudo. Alla prossima puntata. Jack.
Anche qui approfitto per augurare a tutti i lettori di questa discussione i miei migliori auguri di buon Natale e felice 2009. Personalmente non vedo l'ora di archiviare il 2008, anno per me e per la mia famiglia decisamente da dimenticare.
Ultima modifica di jack.aubrey il Ven 19 Dic 2008 - 15:34 - modificato 2 volte.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Bhe...che dirti Jack
Decisamente importante il tuo conntributo!
Sono sicuro che interessa a molti,cui pregherei di intervenire!
Saluti
Steve
Decisamente importante il tuo conntributo!
Sono sicuro che interessa a molti,cui pregherei di intervenire!
Saluti
Steve
Steve- Utente Veterano
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Sì è veramente proprio interessante questa tecnica.
Secondo me una certa difficoltà viene ribaltata nella costruzione del modello (ossia lo scafo pieno) che non può essere fatto usando i normali disegni a disposizione ma deve essere fatto tenendo conto degli spessori della successiva ricopertura e eliminando le parti che dovranno essere aggiunte da fuori (es. la chiglia e la ruota di prora).
Secondo me bisogna riportare i disegni su CAD e "massaggiarli" per ridisegnare le linee dello scafo in modo adeguato.
Livio
Secondo me una certa difficoltà viene ribaltata nella costruzione del modello (ossia lo scafo pieno) che non può essere fatto usando i normali disegni a disposizione ma deve essere fatto tenendo conto degli spessori della successiva ricopertura e eliminando le parti che dovranno essere aggiunte da fuori (es. la chiglia e la ruota di prora).
Secondo me bisogna riportare i disegni su CAD e "massaggiarli" per ridisegnare le linee dello scafo in modo adeguato.
Livio
LivFar- Utente Appassionato
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Dopo la costruzione dei dritto di poppa e dell'equivalente a prua, particolare quest'ultimo visibilissimo nella prima immagine che segue, inizia la seconda passata di fasciame.
Il legno utilizzato per questa seconda listellatura è lo stesso della prima. Invece, per questa seconda listellatura, potrebbe darsi che i listelli siano di misura leggermente diversa da quelli utilizzati per la prima. Questo per evitare di sovrapporsi su un'area di giunzione sottostante creando una zona di debolezza. Questo particolare potrebbe comunque essere implementato diversamente, urtilizzando un primo listello più basso e gli altri uguali a quelli del primo fasciame .... fate un pò voi, tanto cambia poco.
Da notare invece che qui la colla vinilica fa presa su tutta la superficie dello scafo con altro legno, e questo verrà a formare una struttura molto rigida e robusta, dello spessore totale (primo fasciame più secondo) di circa 5 millimetri, forse anche 6.
Riprendere quindi in mano la pinzatrice e via col vento di bolina ....
Da notare come il secondo fasciame a prua (ma sarà lo stesso anche a poppa) si arresti non sopra i listelli dello strato sottostante ma vada a colmare anche lo spazio sulla chiglia che è stato predisposto in precedenza.
Alla prossima puntata. Jack.Aubrey
Il legno utilizzato per questa seconda listellatura è lo stesso della prima. Invece, per questa seconda listellatura, potrebbe darsi che i listelli siano di misura leggermente diversa da quelli utilizzati per la prima. Questo per evitare di sovrapporsi su un'area di giunzione sottostante creando una zona di debolezza. Questo particolare potrebbe comunque essere implementato diversamente, urtilizzando un primo listello più basso e gli altri uguali a quelli del primo fasciame .... fate un pò voi, tanto cambia poco.
Da notare invece che qui la colla vinilica fa presa su tutta la superficie dello scafo con altro legno, e questo verrà a formare una struttura molto rigida e robusta, dello spessore totale (primo fasciame più secondo) di circa 5 millimetri, forse anche 6.
Riprendere quindi in mano la pinzatrice e via col vento di bolina ....
Da notare come il secondo fasciame a prua (ma sarà lo stesso anche a poppa) si arresti non sopra i listelli dello strato sottostante ma vada a colmare anche lo spazio sulla chiglia che è stato predisposto in precedenza.
Alla prossima puntata. Jack.Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
LivFar ha scritto:Sì è veramente proprio interessante questa tecnica.
Secondo me una certa difficoltà viene ribaltata nella costruzione del modello (ossia lo scafo pieno) che non può essere fatto usando i normali disegni a disposizione ma deve essere fatto tenendo conto degli spessori della successiva ricopertura e eliminando le parti che dovranno essere aggiunte da fuori (es. la chiglia e la ruota di prora).
Secondo me bisogna riportare i disegni su CAD e "massaggiarli" per ridisegnare le linee dello scafo in modo adeguato.
Livio
Ciao Livio, concordo con te che questa tecnica inizia dopo che si è lavorato alla costruzione dello scafo in legno pieno e che i disegni delle sezioni trasversali dovranno necessariamente essere modificati per tenere conto dello spessore della futura listellatura. Che sia necessario un CAD non direi; di notevole aiuto sì, ma non essenziale: si tratta in definitiva solo di ridurre tutte le sezioni di uno spessore costante, mentre la forma della sezione non muta.
Piuttosto devo sottolineare come questa tecnica si presti particolarmente per scafi:
1) - non molto grandi, visto la tecnica dello scafo pieno come punto di partenza;
2) - per i velieri che non presentano il restringimento verso i ponti superiori tipici dei vascelli a 2 - 3 ponti e molte fregate. In questo caso, se non si ricorre ad un artifizio sullo scafo in legno pieno, sarà successivamente impossibile estrarlo.
Quindi, per il punto 2) sarebbe da inventare un "walkaround" (termine inglese che significa girare in giro al problema) che permetta di utilizzare questa tecnica anche per questo caso. Qualcuno ha un'idea ? Di sicuro il nostro Alexey Baranov ce l'ha, anche se per il momento non la conosco neppure io. Saluti. Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
E' vero Jack il CAD non è indispensabile, ai tempi miei si lavorava di tecnigrafo e curvilineo ma oggi è diventato ormai indispensabile. In particolare per le superfici curve (gli scafi) ci sono dei software specializzati che ti consentono di "modellare" le superfici come se fossero di materiale elastico (se vuoi puoi provare Delfship Free).
Ti assicuro che a mano sarebbe un lavoro ingrato, sopratutto se vuoi anche riprendere le linee l'acqua o le sezioni longitudinali che servono per costruire la forma con la tecnica bread&butter.
Certamente l'anima (il modello pieno) risulta più semplice se non ci sono dei sottosquadri come nel caso di scafi che non restringono in alto, nel caso di bastimenti che vanno a stringere io mi aspetto che la tecnica da adottare sia quella di fare un'anima scomponibile. In questo caso credo che basti fare l'anima piena e poi tagliarla in pezzi in modo che questi possano passare dall'apertura superiore che resta dopo che lo scafo è stato completato.
Ciao
Livio
Ti assicuro che a mano sarebbe un lavoro ingrato, sopratutto se vuoi anche riprendere le linee l'acqua o le sezioni longitudinali che servono per costruire la forma con la tecnica bread&butter.
Certamente l'anima (il modello pieno) risulta più semplice se non ci sono dei sottosquadri come nel caso di scafi che non restringono in alto, nel caso di bastimenti che vanno a stringere io mi aspetto che la tecnica da adottare sia quella di fare un'anima scomponibile. In questo caso credo che basti fare l'anima piena e poi tagliarla in pezzi in modo che questi possano passare dall'apertura superiore che resta dopo che lo scafo è stato completato.
Ciao
Livio
LivFar- Utente Appassionato
veramente interessante
Carissimo LivFar, non posso che ringraziarti per la dritta relativa al software di modellazione, sarà perchè sono abbastanza pratico del 3d ma utilizzarlo è un vero piacere, e cosa da non poco per gli amici modellisti, e che ti permette addirittura di stamparti e ricavare le ordinate !!!! mica male, grazie di nuovo e Auguroni !!! Unimatrix
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
per Unimatrix
Sono contento che ti sia piaciuto Delfship Free. Lo sai che c'è anche un modo di ricavare il disegno vettoriale dello scafo partendo riutilizzando (come sfondo) i disegni bitmap che si trovano su internet?.
E poi puoi esportare il risultato in formato .dxf che puoi importare in un normale CAD (io uso Turbocad 15 De Luxe che ho comprato su internet.
Livio
E poi puoi esportare il risultato in formato .dxf che puoi importare in un normale CAD (io uso Turbocad 15 De Luxe che ho comprato su internet.
Livio
LivFar- Utente Appassionato
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Uhe uhe.....state correndo e nn riesco a starvi dietro!
Unimatrix mi spieghi per favore?
Unimatrix mi spieghi per favore?
Steve- Utente Veterano
Software di modellazione
Steve se pensi che l'argomento sul CAD ecc. possa interessare a più persone, potremmo aprire un nuovo thread per non appesantire questo sulle tecniche di costruzione.
Che ne dici?
Livio
Che ne dici?
Livio
LivFar- Utente Appassionato
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Ciao Livio,
mi trovi pienamente daccordo sul thread apposito per parlare e approfondire questo tipo di argomento.
Aprilo pure, ma nella sezione dedicata giusto per "cercare " di tenere quanto piu' in ordine possibile il forum. A proposito consiglierei la sezione "Accessori"
Un saluto
Stefano
O.T
P.S ma il vecchio orso irpino quale è Unimatrix0 mi chiedevo che fine avesse fatto!!
Fine O.T
mi trovi pienamente daccordo sul thread apposito per parlare e approfondire questo tipo di argomento.
Aprilo pure, ma nella sezione dedicata giusto per "cercare " di tenere quanto piu' in ordine possibile il forum. A proposito consiglierei la sezione "Accessori"
Un saluto
Stefano
O.T
P.S ma il vecchio orso irpino quale è Unimatrix0 mi chiedevo che fine avesse fatto!!
Fine O.T
Ultima modifica di Steve il Dom 21 Dic 2008 - 13:44 - modificato 1 volta.
Steve- Utente Veterano
vecchio orso irpino ?
Carissimo Stev, grazie per la preoccupazione ma sono sempre vigile e attento, utimamente come ben sai non ho più toccato un modello che è uno, cmq vi seguo giornalmente, vi controllo e vi modero ......
Sono pienamente d'accordo sull'aprire una discussione relativa a cad e/o software che possano essere utilizzati da modellisti ( come ben sai è il mio pane quotidiano .... eh eh)
Un salutone a tutti e Fantascientifiche festività ! Unimatrix
Sono pienamente d'accordo sull'aprire una discussione relativa a cad e/o software che possano essere utilizzati da modellisti ( come ben sai è il mio pane quotidiano .... eh eh)
Un salutone a tutti e Fantascientifiche festività ! Unimatrix
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
Software scaricato...
Caro Livio, mi sono scaricato il programma di CAD, in cluso tutti i manuali e/o progetti presenti nelll'area download. Adesso mi stampo il manuale e vedrò di imparare a usarlo. Grazie per la dritta. Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Dopo la parentesi CAD torniamo al nostro scafo . . . .
La listellatura (pardon la pinzatura) prosegue come secondo strato. Come potete vedere il procedimento è uguale al primo passaggio: abbondante colla e graffette ove necessario e via.
Nelle prossime due immagini possiamo vedere molto bene un particolare non descritto nelle fotografie precedenti: é stato applicato, e dai segni mi sembra sempre usando la pinzatrice, lo specchio di poppa.
Queste prossime due immagini sono molto interessanti anche perchè mostrano i particolari della poppa. Nella seconda in particolare è anche osservabile un listello incollato proprio nel centro dello scafo, dove finisce il dritto di poppa, che credo abbia una funzione fondamentale per tenere insieme i due strati di fasciame.
Qui la fiancata di sinistra sembra terminata . . . . . .
E come ultima immagine vediamo che anche la fiancata destra è a buon punto . . . .
Come al solito un saluto alla prossima puntata. Jack.
La listellatura (pardon la pinzatura) prosegue come secondo strato. Come potete vedere il procedimento è uguale al primo passaggio: abbondante colla e graffette ove necessario e via.
Nelle prossime due immagini possiamo vedere molto bene un particolare non descritto nelle fotografie precedenti: é stato applicato, e dai segni mi sembra sempre usando la pinzatrice, lo specchio di poppa.
Queste prossime due immagini sono molto interessanti anche perchè mostrano i particolari della poppa. Nella seconda in particolare è anche osservabile un listello incollato proprio nel centro dello scafo, dove finisce il dritto di poppa, che credo abbia una funzione fondamentale per tenere insieme i due strati di fasciame.
Qui la fiancata di sinistra sembra terminata . . . . . .
E come ultima immagine vediamo che anche la fiancata destra è a buon punto . . . .
Come al solito un saluto alla prossima puntata. Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Teoricamente quando "la vita" mi dava la possibilita' ancora di lavorare,costruivo arredamenti interni degli yachts Puramente italiani e rigorosamente
costruiti a mano per ogni singolo modello di ogni yachts.La tecnica ad ogni "prototipo" proposto come news entry dell'anno di riprodurre lo scafo e la coperta(interamente in resina stratificata,era simile a quella citata e documentata da nostro Amico Jack.)Teoricamente si produceva un "controscafo" in legno ,Prodotto da persone che con il legno,ve lo garantisco fanno cio' che vogliono,dopo i miei miseri 14 anni di falegnameria non erano niente a confronto(dicono che piu' si è "matti" piu' si diventa artisti).Una volta riprodotto lo stesso si passava al rivestimento di resina ,un po come ci sta spiegando Jack per questa tecnica,una volta trovato lo spessore giusto con i vari strati di resina e lo si "sformava"una volta essiccato tale procedimento........Sono due/tre strati di fogli 60cmx60cm composta con la resina liquida....ottenuta tramite catalizzatore x la stessa , e si otteneva ,rivolto al contrario lo scafo della barca perfettamente riprodotto come la sagoma/dima delo scafo in legno.
Concludo con il dire che Rispecchia tanto......la nostra realta',anche se pur non accorgendoci,ci portiamo avanti delle tecniche da secoli,e comunque pur sempre efficaci e costruttive nel mondo dell'ingegneria nautica.
P.S
grazie Jack per il tuo presente e costante contributo!
Saluti
Steve
costruiti a mano per ogni singolo modello di ogni yachts.La tecnica ad ogni "prototipo" proposto come news entry dell'anno di riprodurre lo scafo e la coperta(interamente in resina stratificata,era simile a quella citata e documentata da nostro Amico Jack.)Teoricamente si produceva un "controscafo" in legno ,Prodotto da persone che con il legno,ve lo garantisco fanno cio' che vogliono,dopo i miei miseri 14 anni di falegnameria non erano niente a confronto(dicono che piu' si è "matti" piu' si diventa artisti).Una volta riprodotto lo stesso si passava al rivestimento di resina ,un po come ci sta spiegando Jack per questa tecnica,una volta trovato lo spessore giusto con i vari strati di resina e lo si "sformava"una volta essiccato tale procedimento........Sono due/tre strati di fogli 60cmx60cm composta con la resina liquida....ottenuta tramite catalizzatore x la stessa , e si otteneva ,rivolto al contrario lo scafo della barca perfettamente riprodotto come la sagoma/dima delo scafo in legno.
Concludo con il dire che Rispecchia tanto......la nostra realta',anche se pur non accorgendoci,ci portiamo avanti delle tecniche da secoli,e comunque pur sempre efficaci e costruttive nel mondo dell'ingegneria nautica.
P.S
grazie Jack per il tuo presente e costante contributo!
Saluti
Steve
Steve- Utente Veterano
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
ciao ragazzi, bel lavoro e belle idee
per il disegno non avete mai sentito parlare di "freeship", vi può interessare? fino a qualche tempo fa era un programma free, adesso mi sembra che le cose siano cambiate, ma non ne sono sicurio, comunque se a qualcuno interessa i dovrei averlo da qualche parte.
saluti
per il disegno non avete mai sentito parlare di "freeship", vi può interessare? fino a qualche tempo fa era un programma free, adesso mi sembra che le cose siano cambiate, ma non ne sono sicurio, comunque se a qualcuno interessa i dovrei averlo da qualche parte.
saluti
lellosauro- Moderatore
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Ciao Lellosauro,
con la tua domanda mi viene da pensare che hai letto solo gli ulltimi messaggi è non tutto il thread(anche se qualke argomento è/e rimmane O.T)
Liviofan ci ha gia proposto tale programma è si è deciso di aprirne pure un thread apposito ,per spiegarne metodi e praticita nel suo utilizzo.
Ringraziandoti per il pensiero
Saluto tutti
Steve
con la tua domanda mi viene da pensare che hai letto solo gli ulltimi messaggi è non tutto il thread(anche se qualke argomento è/e rimmane O.T)
Liviofan ci ha gia proposto tale programma è si è deciso di aprirne pure un thread apposito ,per spiegarne metodi e praticita nel suo utilizzo.
Ringraziandoti per il pensiero
Saluto tutti
Steve
Steve- Utente Veterano
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
oops.. non sapevo che freeship fosse diventato delphship
lellosauro- Moderatore
Re: Yacht Imperiale Queen Victoria - Tecnica Costruttiva dello Scafo
Vediamo di ritornare al nostro discorso iniziale, cioè la descrizione di questa tecnica poco convenzionale per costruire uno scafo, lasciandoci dietro le spalle le due feste e abbuffate di Natale e in attesa delle prossime baldorie di fine/inizio anno.
Nelle prime tre immagini di questo messaggio possiamo vedere come il lavoro di pinzatura continui sulla parte destra dello scafo, avvicinandosi alla chiglia. Una volta terminato lo stresso lavoro verrà eseguito anche sulla parte sinistra. Con questa tecnica non è necessario proseguire in modo parallelo sui due lati dello scafo, per evitare svergolature. Qui, con uno scafo pieno la struttura è indeformabile, quindi si può fare un poco come si vuole senza paura di effetti indesiderati.
Nelle prossime due immagini si assume che il secondo strato di fasciame sia stato applicato in entrambi i lati e, successivamente, si sia provveduto a rimuovere le graffette. A questo punto il nostro modellista inzia a rifinire ben bene la parte esterna della scafo, inizialmente, come si può vedere in queste foto, con una piccola pialla. Per quanto si può capire lo spessore complessivo dei due strati di listelli dovrebbe essere intorno ai 5 millimetri, forse 6.
Alla prossima puntata, il vostro Jack.Aubrey
Nelle prime tre immagini di questo messaggio possiamo vedere come il lavoro di pinzatura continui sulla parte destra dello scafo, avvicinandosi alla chiglia. Una volta terminato lo stresso lavoro verrà eseguito anche sulla parte sinistra. Con questa tecnica non è necessario proseguire in modo parallelo sui due lati dello scafo, per evitare svergolature. Qui, con uno scafo pieno la struttura è indeformabile, quindi si può fare un poco come si vuole senza paura di effetti indesiderati.
Nelle prossime due immagini si assume che il secondo strato di fasciame sia stato applicato in entrambi i lati e, successivamente, si sia provveduto a rimuovere le graffette. A questo punto il nostro modellista inzia a rifinire ben bene la parte esterna della scafo, inizialmente, come si può vedere in queste foto, con una piccola pialla. Per quanto si può capire lo spessore complessivo dei due strati di listelli dovrebbe essere intorno ai 5 millimetri, forse 6.
Alla prossima puntata, il vostro Jack.Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
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