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RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
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Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
ciao anfri
seguendo il tuo lavoro, vorrei tornare al tuo post del 12/sett (quello degli stampi).
probabilmente non ho capito bene l'ultimo passaggio:
con la miscela a due componenti hai ottenuto gli stampi/matrici in silicone (quelli gialli), ma poi hai fatto con una seconda "colata" i pezzi in nero.
puoi spiegarmi meglio la seconda colata?
ti ringrazio in anticipo per la risposta
seguendo il tuo lavoro, vorrei tornare al tuo post del 12/sett (quello degli stampi).
probabilmente non ho capito bene l'ultimo passaggio:
con la miscela a due componenti hai ottenuto gli stampi/matrici in silicone (quelli gialli), ma poi hai fatto con una seconda "colata" i pezzi in nero.
puoi spiegarmi meglio la seconda colata?
ti ringrazio in anticipo per la risposta
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gian paolo
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brggpl- Responsabile glossario sostenitore
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao
Sia lo stampo in silicone (giallo) sia la resina o plastica (nera) sono liquidi bicomponente e venduti in tubetti o barattoli a coppie contenti la stessa quantità di materia prima. Per calcolare la quantità del materiale (giallo) è sufficiente ricavare l’area dello stampo in centimetri quadrati che nel mio caso sono 368cmq (32cm x 11,5cm) e moltiplicarlo per l’altezza dello stampo che deve essere almeno di 0,5-0,7 cm. Otteniamo quindi 220 cm cubi (368 x 0,6).
Siccome il silicone è bicomponente verseremo in due bicchieri di plastica usa e getta 110 cm cubi del composto A e 110 di quello B, appurato che i due bicchieri abbiano la stessa quantità si mescolano assieme per circa trenta secondi e quindi si procede a versare il liquido che è relativamente denso nello stampo. Per evitare di avere uno stampo troppo sottile è meglio aumentare di un 20% la quantità dei due composti che verrebbe però buttata se non versata nello stampo entro pochi secondi.
Considerando l’elevato costo del prodotto preferisco realizzare un secondo stampo da riempire solo e se mi avanza del silicone che in questo caso sono gli scudi delle torri di artiglieria medie.
Lo stampo può essere riempito con sostanze plastiche, resine e perfino metalliche, è sufficiente acquistare il relativo prodotto. Per la ROMA utilizzo della resina che mi permette un controllo assoluto sul materiale, infatti lo incollo al legno alle altre plastiche e ai metalli con molta facilità, lo carteggio con carte abrasive ad acqua, lo stucco e lo dipingo con semplicità.
L’unica differenza rispetto allo stampo in silicone consiste nel dosare accuratamente la quantità di materia prima. In modo empirico valuto l’altezza dei pezzi da realizzare in 1 millimetro di spessore e quindi ottengo 36,8 cm cubi (368 x 0,1). Calcolando che anche questo materiale è composto da due liquidi divido il risultato per due ed ottengo 18,4. Questa è una misura troppo piccola per essere valutata accuratamente ad occhio ed allora utilizzo una comune siringa da 5 millilitri e la riempio fino alla seconda tacca che corrisponde esattamente a 2 millilitri che sono 20 cm cubi, leggermente superiore ai 18,4 calcolati in precedenza.
Verso i due liquidi in due bicchieri di carta e li mescolo per trenta secondi.
Verso il liquido risultante di colore grigio scuro negli stampi e ne asporto l’eccedenza utilizzando un listello di legno, ottengo così uno strato uniforme di circa 1 mm di spessore, quanto avanzato va versato nello stampo di riserva della torretta.
Il liquido tende a solidificare e a non essere più lavorabile in meno di un minuto costringendo ad essere molto veloci e allo stesso tempo precisi.
Anche se solidifica completamente in meno di un ora aspetto comunque le canoniche 24 ore.
Ciao.
________________________________________________________________________________________________
Ciao arinf1963, ti ricordo che come da regolamento non è possibile quotare per intero il messaggio precedente. Grazie per la collaborazione
Stephen Maturin
Sia lo stampo in silicone (giallo) sia la resina o plastica (nera) sono liquidi bicomponente e venduti in tubetti o barattoli a coppie contenti la stessa quantità di materia prima. Per calcolare la quantità del materiale (giallo) è sufficiente ricavare l’area dello stampo in centimetri quadrati che nel mio caso sono 368cmq (32cm x 11,5cm) e moltiplicarlo per l’altezza dello stampo che deve essere almeno di 0,5-0,7 cm. Otteniamo quindi 220 cm cubi (368 x 0,6).
Siccome il silicone è bicomponente verseremo in due bicchieri di plastica usa e getta 110 cm cubi del composto A e 110 di quello B, appurato che i due bicchieri abbiano la stessa quantità si mescolano assieme per circa trenta secondi e quindi si procede a versare il liquido che è relativamente denso nello stampo. Per evitare di avere uno stampo troppo sottile è meglio aumentare di un 20% la quantità dei due composti che verrebbe però buttata se non versata nello stampo entro pochi secondi.
Considerando l’elevato costo del prodotto preferisco realizzare un secondo stampo da riempire solo e se mi avanza del silicone che in questo caso sono gli scudi delle torri di artiglieria medie.
Lo stampo può essere riempito con sostanze plastiche, resine e perfino metalliche, è sufficiente acquistare il relativo prodotto. Per la ROMA utilizzo della resina che mi permette un controllo assoluto sul materiale, infatti lo incollo al legno alle altre plastiche e ai metalli con molta facilità, lo carteggio con carte abrasive ad acqua, lo stucco e lo dipingo con semplicità.
L’unica differenza rispetto allo stampo in silicone consiste nel dosare accuratamente la quantità di materia prima. In modo empirico valuto l’altezza dei pezzi da realizzare in 1 millimetro di spessore e quindi ottengo 36,8 cm cubi (368 x 0,1). Calcolando che anche questo materiale è composto da due liquidi divido il risultato per due ed ottengo 18,4. Questa è una misura troppo piccola per essere valutata accuratamente ad occhio ed allora utilizzo una comune siringa da 5 millilitri e la riempio fino alla seconda tacca che corrisponde esattamente a 2 millilitri che sono 20 cm cubi, leggermente superiore ai 18,4 calcolati in precedenza.
Verso i due liquidi in due bicchieri di carta e li mescolo per trenta secondi.
Verso il liquido risultante di colore grigio scuro negli stampi e ne asporto l’eccedenza utilizzando un listello di legno, ottengo così uno strato uniforme di circa 1 mm di spessore, quanto avanzato va versato nello stampo di riserva della torretta.
Il liquido tende a solidificare e a non essere più lavorabile in meno di un minuto costringendo ad essere molto veloci e allo stesso tempo precisi.
Anche se solidifica completamente in meno di un ora aspetto comunque le canoniche 24 ore.
Ciao.
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Ciao arinf1963, ti ricordo che come da regolamento non è possibile quotare per intero il messaggio precedente. Grazie per la collaborazione
Stephen Maturin
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
ciao anfri
OK! ti ringrazio!
il costo delle resine è elevato o spudorato?
OK! ti ringrazio!
il costo delle resine è elevato o spudorato?
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gian paolo
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Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
La coppia di tubetti di silicone per realizzare il master costa circa 30 euro mentre la resina costa circa 15 euro, in ambedue i casi si tratta di tubetti dal peso di 250 grammi.
Ciao
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Ciao arinf1963, ti ricordo che come da regolamento non è possibile quotare per intero il messaggio precedente. Grazie per la collaborazione
Stephen Maturin
Ciao
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Ciao arinf1963, ti ricordo che come da regolamento non è possibile quotare per intero il messaggio precedente. Grazie per la collaborazione
Stephen Maturin
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
ciao anfri
ora capisto la tua parsimonia nell'usare quei prodotti.
grazie e buon proseguimento.
ora capisto la tua parsimonia nell'usare quei prodotti.
grazie e buon proseguimento.
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gian paolo
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brggpl- Responsabile glossario sostenitore
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao,
sono passati ormai diversi mesi da quando ho cominciato il lavoro sulla RN Roma e al momento ho rivestito lo scafo con il primo fasciame che è stato successivamente ben lisciato e pronto per essere completato con il secondo strato.
Qui mi sorgono i primi dubbi:
riducendo la scala da 1:100 a 1:200 ho fotocopiato su dei fogli lucidi le tavole dell’ANB sia della vista laterale sia della vista dall’alto e confrontando le misure con le quote dello scafo ho riscontrato che combaciano quasi alla perfezione, misurando l’altezza dai ponti alla chiglia il mio modello sarebbe più basso di meno di un millimetro. Sulla poppa mi va bene perché devo rifinire con i listelli del ponte ma per il resto devo aspettare che le istruzioni avanzino svelando il come l’Hachette voglia finire questa parte.
Nel fascicolo 41 a pagina 167 e anche in altre successive si devono poi aggiungere altri listelli a prua e poppa per completare la cintura corazzata.
Al momento devo aspettare con impazienza le prossime uscite per potere completare in modo accurato e preciso lo scafo.
---
---
Questa foto della mia Trieste è stata scattata dalla zona dove abito che negli anni della guerra era costituita quasi integralmente da famiglie di ferrovieri, ovviamente riconosco tutti gli edifici principali che per forme ed architettura sono inconfondibili.
Purtroppo dopo la guerra hanno edificato molte altre case (dove si vedono gli alberi) e purtroppo non godo più di questo panorama ma fa sempre un certo effetto vedere come eravamo.
Ciao
sono passati ormai diversi mesi da quando ho cominciato il lavoro sulla RN Roma e al momento ho rivestito lo scafo con il primo fasciame che è stato successivamente ben lisciato e pronto per essere completato con il secondo strato.
Qui mi sorgono i primi dubbi:
riducendo la scala da 1:100 a 1:200 ho fotocopiato su dei fogli lucidi le tavole dell’ANB sia della vista laterale sia della vista dall’alto e confrontando le misure con le quote dello scafo ho riscontrato che combaciano quasi alla perfezione, misurando l’altezza dai ponti alla chiglia il mio modello sarebbe più basso di meno di un millimetro. Sulla poppa mi va bene perché devo rifinire con i listelli del ponte ma per il resto devo aspettare che le istruzioni avanzino svelando il come l’Hachette voglia finire questa parte.
Nel fascicolo 41 a pagina 167 e anche in altre successive si devono poi aggiungere altri listelli a prua e poppa per completare la cintura corazzata.
Al momento devo aspettare con impazienza le prossime uscite per potere completare in modo accurato e preciso lo scafo.
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Questa foto della mia Trieste è stata scattata dalla zona dove abito che negli anni della guerra era costituita quasi integralmente da famiglie di ferrovieri, ovviamente riconosco tutti gli edifici principali che per forme ed architettura sono inconfondibili.
Purtroppo dopo la guerra hanno edificato molte altre case (dove si vedono gli alberi) e purtroppo non godo più di questo panorama ma fa sempre un certo effetto vedere come eravamo.
Ciao
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
ciao anfri
certo che Trieste è una gran bella città.
ci sono stato per piacere un po' di anni fa' proprio nel periodo della barcolana.
allora non facevo modellismo e non sapevo proprio nulla di cose di mare.
chissà quante belle vele mi sono passate sotto il naso e non le ho
degnate della minima attenzione!
--------
attendo di vedere gli sviluppi passo-passo della tua Roma.
certo che Trieste è una gran bella città.
ci sono stato per piacere un po' di anni fa' proprio nel periodo della barcolana.
allora non facevo modellismo e non sapevo proprio nulla di cose di mare.
chissà quante belle vele mi sono passate sotto il naso e non le ho
degnate della minima attenzione!
--------
attendo di vedere gli sviluppi passo-passo della tua Roma.
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gian paolo
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brggpl- Responsabile glossario sostenitore
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao,
nel museo navale di Trieste è esposta gran parte della la flotta italiana della seconda guerra mondiale e tra queste ci sono la RN ROMA e la LITTORIO ma anche incrociatori come il ZARA e il TRIESTE tutti realizzati in scala 1:200.
Le migliori immagini che si possono reperire su internet sono del grande "Barbieri" in scala 1:100 cioè doppia rispetto al nostro e rappresentano quanto di più veritiero si possa avere al riguardo.
Le immagini seguenti si riferiscono alla scala 1:200 ed esprimono tutto il potenziale estetico e particolareggiato che si può ottenere dal nostro modellino dell'Hachette.
Ovviamente le fotografie tendono a mettere in risalto errori e difetti che altrimenti non sarebbero visibili ad occhio nudo, inoltre essendo il modello protetto in una teca diversi scatti appaiono sfocati, ma la ridondanza delle fotografie fa sì che ogni particolare sia stato ripreso con la dovuta precisione.
Le immagini originali misurano 4.320 per 3.240 pixel.
E' interessante anche la LITTORIO con la mimetica a chiazze ondulate che non posto per non confondere le idee.
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Ovviante avrete osservato che la RN ROMA ha la mimetica e vista dal vivo nella stessa nostra scala è davvero uno stimolo a non demordere ed aspettare con pazienza le prossime uscite dei fascicoli nelle edicole.
PS al momento è uscito il numero 49 ma non terminerò lo scafo fintanto che non verranno forniti i ponti definitivi, altrimenti rischio di sbagliare le relative altezze.
Ciao
nel museo navale di Trieste è esposta gran parte della la flotta italiana della seconda guerra mondiale e tra queste ci sono la RN ROMA e la LITTORIO ma anche incrociatori come il ZARA e il TRIESTE tutti realizzati in scala 1:200.
Le migliori immagini che si possono reperire su internet sono del grande "Barbieri" in scala 1:100 cioè doppia rispetto al nostro e rappresentano quanto di più veritiero si possa avere al riguardo.
Le immagini seguenti si riferiscono alla scala 1:200 ed esprimono tutto il potenziale estetico e particolareggiato che si può ottenere dal nostro modellino dell'Hachette.
Ovviamente le fotografie tendono a mettere in risalto errori e difetti che altrimenti non sarebbero visibili ad occhio nudo, inoltre essendo il modello protetto in una teca diversi scatti appaiono sfocati, ma la ridondanza delle fotografie fa sì che ogni particolare sia stato ripreso con la dovuta precisione.
Le immagini originali misurano 4.320 per 3.240 pixel.
E' interessante anche la LITTORIO con la mimetica a chiazze ondulate che non posto per non confondere le idee.
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Ovviante avrete osservato che la RN ROMA ha la mimetica e vista dal vivo nella stessa nostra scala è davvero uno stimolo a non demordere ed aspettare con pazienza le prossime uscite dei fascicoli nelle edicole.
PS al momento è uscito il numero 49 ma non terminerò lo scafo fintanto che non verranno forniti i ponti definitivi, altrimenti rischio di sbagliare le relative altezze.
Ciao
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Salve anch'io sto assemblando il modello della corazzata Roma .
Come già specificato nella presentazione sono un neofita di modellismo che per un fatto affettivo ha intrapreso tale lavoro.
Mio padre 2° capo elettricista è deceduto sulla corazzata Roma il o9/09/1943.
Sono arrivato al n° 66 è la costruzione con consigli di modellisti di altri siti procede alquanto bene.
Spero di averne anche da voi .
Ho visto che tra gli iscritti vi sono obbisti anche di Napoli e sarei lieto di confrontarmi con loro
Grazie e saluti
Come già specificato nella presentazione sono un neofita di modellismo che per un fatto affettivo ha intrapreso tale lavoro.
Mio padre 2° capo elettricista è deceduto sulla corazzata Roma il o9/09/1943.
Sono arrivato al n° 66 è la costruzione con consigli di modellisti di altri siti procede alquanto bene.
Spero di averne anche da voi .
Ho visto che tra gli iscritti vi sono obbisti anche di Napoli e sarei lieto di confrontarmi con loro
Grazie e saluti
italtuf- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Buon giorno Italo, scusa se mi intrometto ma perchè in questa sezione non apri il tuo cantiere? Speri di avere consigli da noi senza mostrarci il il modello e la sua realizzazione, ed a dirti il vero la vedo un pò difficile. Sono certo che se inizierai a renderci partecipi del tuo lavoro, non mancheranno consigli ed aiuti.
Ti ringrazio e ti auguro buon modellismo.
Maru
Ti ringrazio e ti auguro buon modellismo.
Maru
Maruzzella- Utente sostenitore
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao Arinf, come procede la realizzazione della tua corazzata Roma? E' un po' di tempo che non aggiorni il tuo cantiere, e siamo curiosi di vedere i progressi.
Ti ringrazio e ti auguro buon modellismo
Ti ringrazio e ti auguro buon modellismo
Maruzzella- Utente sostenitore
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