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RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
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RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao a tutti,
Come mia consuetudine vorrei considerare questo mio lavoro aperto a tutti e dove tutti sono invitati ad intervenire attivamente.
PREMESSA:
La Hachette ha precedentemente realizzato la corazzata Bismark facendo un uso massiccio di fotoincisioni che se non ricordo male sono più di ottanta piastrine destinate a rivestire tutte le sovrastrutture e gli armamenti conferendo un realismo pressoché perfetto unito ad una difficoltà decisamente elevata tanto da indurre molti modellisti a pentirsi o quasi di averla incominciata.
Oltre alle intrinseche difficoltà derivate dai materiali utilizzati si devono aggiungere pure le necessità editoriali che hanno quale primo scopo il completamento dell’opera nella suddivisione in 140 fascicoli di tutte le componenti del modello che non seguono uno schema modellistico ma anzi ti costringe a lavorare diversamente, per logica si realizzerebbe prima tutto lo scafo e solo successivamente si passerebbe alla costruzione delle sovrastrutture ma invece queste due fasi si accavallano e intrecciano senza nessuna logica, o meglio la logica c’è e consiste nell’impedire ad un modellista relativamente esperto di autocostruirsi lo scafo ed iniziare l’acquisto dei fascicoli dal numero in cui iniziano ad uscire i componenti delle sovrastrutture.
Quando in Italia uscivano i primi fascicoli in Germania si era già giunti a metà e su alcuni siti o forum si documentavano le singole uscite con tanto di scansioni ed immagini.
Procedendo secondo la programmazione ci si ritrova alla fine a non poter colorare la nave con la mimetica a strisce a meno di non volere smontare e rovinare gran parte delle sovrastrutture e questo per un modellista è un po’ frustrante.
RN ROMA:
Scheda di inizio cantiere:
Tipo : Corazzata Roma
Anno costruzione :1942
Lunghezza reale : m. 240,7
Scala modello : 1:200
Tipo Modello : Legno, metallo e resina
Piano Costruzione : Modifiche partendo dal Kit dell'Hachette
Al momento in cui scrivo in edicola è uscito il numero quattro dell’opera e quindi posso trarre le prime impressioni.
1) La costruzione dello scafo si alternerà alla realizzazione delle sovrastrutture.
2) Realizzare il modello è molto più facile e richiede un bagaglio di conoscenze ed esperienze minore.
3) E’ fattibile migliorarlo per renderlo più realistico.
---
---
In questa prima immagine è raffigurata la RN Roma del modello Hachette, sono evidenti come le battagliole siano troppo spesse e gli oblò troppo sporgenti ed in generale come i singoli particolari siano troppo spessi dovuti probabilmente al fatto che sono realizzati in plastica, ma questa al momento è solo la mia impressione.
---
---
Questa immagine raffigura il modello realizzato dal maestro Giancarlo Barbieri e si nota immediatamente gli spessori inferiori di tutti gli elementi.
Va considerato però che la scala utilizzata è la 1:100 e la lunghezza complessiva è di due metri e mezzo.
Questo sarà un punto di partenza e al contempo stesso di arrivo per il modello che costruirò.
E’ mia intenzione migliorare qualsiasi particolare fattibile e completare il modello con la mimetica.
Partiamo con le prime osservazioni:
MIGLIORAMENTO ARMAMENTO PRINCIPALE:
Con le lettere “A” e “B” si vede che manca la stoffa che impedisce le infiltrazioni di acqua all’interno della torretta. In particolare il bordo “A” non è stato consegnato con la prima uscita e chissà quando sarà verrà fornito e quindi dobbiamo attendere con pazienza, in ogni caso credo che il modo migliore per simulare la sua presenza NON sia ricorrere a nessun tipo di stoffa in quanto le maglie sarebbero assolutamente fuori scala, l’utilizzo di stucco non garantisce invece tutte quelle pieghe, penso quindi di utilizzare della comune carta alluminio per alimenti opportunamente increspata.
Come mia consuetudine vorrei considerare questo mio lavoro aperto a tutti e dove tutti sono invitati ad intervenire attivamente.
PREMESSA:
La Hachette ha precedentemente realizzato la corazzata Bismark facendo un uso massiccio di fotoincisioni che se non ricordo male sono più di ottanta piastrine destinate a rivestire tutte le sovrastrutture e gli armamenti conferendo un realismo pressoché perfetto unito ad una difficoltà decisamente elevata tanto da indurre molti modellisti a pentirsi o quasi di averla incominciata.
Oltre alle intrinseche difficoltà derivate dai materiali utilizzati si devono aggiungere pure le necessità editoriali che hanno quale primo scopo il completamento dell’opera nella suddivisione in 140 fascicoli di tutte le componenti del modello che non seguono uno schema modellistico ma anzi ti costringe a lavorare diversamente, per logica si realizzerebbe prima tutto lo scafo e solo successivamente si passerebbe alla costruzione delle sovrastrutture ma invece queste due fasi si accavallano e intrecciano senza nessuna logica, o meglio la logica c’è e consiste nell’impedire ad un modellista relativamente esperto di autocostruirsi lo scafo ed iniziare l’acquisto dei fascicoli dal numero in cui iniziano ad uscire i componenti delle sovrastrutture.
Quando in Italia uscivano i primi fascicoli in Germania si era già giunti a metà e su alcuni siti o forum si documentavano le singole uscite con tanto di scansioni ed immagini.
Procedendo secondo la programmazione ci si ritrova alla fine a non poter colorare la nave con la mimetica a strisce a meno di non volere smontare e rovinare gran parte delle sovrastrutture e questo per un modellista è un po’ frustrante.
RN ROMA:
Scheda di inizio cantiere:
Tipo : Corazzata Roma
Anno costruzione :1942
Lunghezza reale : m. 240,7
Scala modello : 1:200
Tipo Modello : Legno, metallo e resina
Piano Costruzione : Modifiche partendo dal Kit dell'Hachette
Al momento in cui scrivo in edicola è uscito il numero quattro dell’opera e quindi posso trarre le prime impressioni.
1) La costruzione dello scafo si alternerà alla realizzazione delle sovrastrutture.
2) Realizzare il modello è molto più facile e richiede un bagaglio di conoscenze ed esperienze minore.
3) E’ fattibile migliorarlo per renderlo più realistico.
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In questa prima immagine è raffigurata la RN Roma del modello Hachette, sono evidenti come le battagliole siano troppo spesse e gli oblò troppo sporgenti ed in generale come i singoli particolari siano troppo spessi dovuti probabilmente al fatto che sono realizzati in plastica, ma questa al momento è solo la mia impressione.
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Questa immagine raffigura il modello realizzato dal maestro Giancarlo Barbieri e si nota immediatamente gli spessori inferiori di tutti gli elementi.
Va considerato però che la scala utilizzata è la 1:100 e la lunghezza complessiva è di due metri e mezzo.
Questo sarà un punto di partenza e al contempo stesso di arrivo per il modello che costruirò.
E’ mia intenzione migliorare qualsiasi particolare fattibile e completare il modello con la mimetica.
Partiamo con le prime osservazioni:
MIGLIORAMENTO ARMAMENTO PRINCIPALE:
Con le lettere “A” e “B” si vede che manca la stoffa che impedisce le infiltrazioni di acqua all’interno della torretta. In particolare il bordo “A” non è stato consegnato con la prima uscita e chissà quando sarà verrà fornito e quindi dobbiamo attendere con pazienza, in ogni caso credo che il modo migliore per simulare la sua presenza NON sia ricorrere a nessun tipo di stoffa in quanto le maglie sarebbero assolutamente fuori scala, l’utilizzo di stucco non garantisce invece tutte quelle pieghe, penso quindi di utilizzare della comune carta alluminio per alimenti opportunamente increspata.
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao Arinf, beato te che sei al numero 4, io sto ancora aspettando il primo invio, come al solito mi sa che si dimostra migliore l'edicola ....
Venendo alle tue note, avendo esperienza nei kit in plastica supporto la tua idea sullo spessore, bisognerà armarsi di carta vetrata e bulino per ritracciare le linee, io comunque parto dal presupposto di utilizzare l'opera come base di partenza e sottoporla a notevoli elaborazioni,
Se hai voglia, potresti postare i contenuti delle uscite così da capire meglio.
Ciao Bruno
ps : hai un MP
Venendo alle tue note, avendo esperienza nei kit in plastica supporto la tua idea sullo spessore, bisognerà armarsi di carta vetrata e bulino per ritracciare le linee, io comunque parto dal presupposto di utilizzare l'opera come base di partenza e sottoporla a notevoli elaborazioni,
Se hai voglia, potresti postare i contenuti delle uscite così da capire meglio.
Ciao Bruno
ps : hai un MP
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao unimatrix0,
cos’è un MP?
Io voglio realizzare la RN Roma con la mimetica e gli allestimenti durante il suo ultimo viaggio ed avrei alcune domande da porre a tutti voi?
- La prima riguarda il numero di aerei imbarcati che secondo alcune fonti erano un Re2000 e due Ro43 (l’idrovolante presente con il fascicolo numero tre), secondo altre invece si trovavano un Re2000 e solo un Ro43.
- La seconda domanda riguarda invece l’invecchiamento della colorazione mimetica della quale però al momento non ho tracce fotografie mentre è assodato che con la colorazione uniforme in grigio era presente ed in forma anche notevole, vedi le foto quim sotto.
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Per iniziare la costruzione aspetto di avere almeno una dozzina di fascicoli e quantomeno tutti gli elementi della chiglia e delle ordinate.
Ciao
cos’è un MP?
Io voglio realizzare la RN Roma con la mimetica e gli allestimenti durante il suo ultimo viaggio ed avrei alcune domande da porre a tutti voi?
- La prima riguarda il numero di aerei imbarcati che secondo alcune fonti erano un Re2000 e due Ro43 (l’idrovolante presente con il fascicolo numero tre), secondo altre invece si trovavano un Re2000 e solo un Ro43.
- La seconda domanda riguarda invece l’invecchiamento della colorazione mimetica della quale però al momento non ho tracce fotografie mentre è assodato che con la colorazione uniforme in grigio era presente ed in forma anche notevole, vedi le foto quim sotto.
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Per iniziare la costruzione aspetto di avere almeno una dozzina di fascicoli e quantomeno tutti gli elementi della chiglia e delle ordinate.
Ciao
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao Arinf1963, un MP è un messaggio privato. Vi puoi accedere cliccando sulla scritta Messaggi Privati che si trova nella barra degli strumenti in alto accanto ad "Indice, Calendario, Faq, etc".
Stephen Maturin- Forumnauta
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao Arinf, dovrei avere qualcosina al riguardo, il tempo di cercare nell'archivio e ti faccio sapere.
Uni
Uni
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao a tutti,
Nei numeri precedenti è uscito l’idrovolante Ro43 e con esso sono state pubblicate le prime istruzioni per assemblarlo e dipingerlo senza però terminarlo e oggi in edicola è uscito il numero 6 senza la continuazione che mi aspettavo di trovare e, in attesa che venissero fornite tutte le componenti della chiglia avevo programmato di realizzare l’aereo ed eventualmente anche una sua seconda copia così giusto per rompere il ghiaccio ma aimè niente.
Nelle pubblicazioni settimanali è usanza spalmare i componenti e i relativi lavori il più a lungo possibile e quindi non mi stupirei più di tanto se le istruzioni mancanti dell’Ro34 venissero fornite dopo il centesimo numero.
Alcuni modellisti tendono a cominciare immediatamente il lavoro di assemblaggio della chiglia mentre io aspetto di avere tutto in mano prima di iniziare soprattutto perché voglio controllare che i singoli componenti combacino perfettamente e correggere eventuali anomalie senza compromettere nulla, ovviamente bisogna aspettare le prime quindici, venti uscite me ne vale la pena.
Nei numeri precedenti è uscito l’idrovolante Ro43 e con esso sono state pubblicate le prime istruzioni per assemblarlo e dipingerlo senza però terminarlo e oggi in edicola è uscito il numero 6 senza la continuazione che mi aspettavo di trovare e, in attesa che venissero fornite tutte le componenti della chiglia avevo programmato di realizzare l’aereo ed eventualmente anche una sua seconda copia così giusto per rompere il ghiaccio ma aimè niente.
Nelle pubblicazioni settimanali è usanza spalmare i componenti e i relativi lavori il più a lungo possibile e quindi non mi stupirei più di tanto se le istruzioni mancanti dell’Ro34 venissero fornite dopo il centesimo numero.
Alcuni modellisti tendono a cominciare immediatamente il lavoro di assemblaggio della chiglia mentre io aspetto di avere tutto in mano prima di iniziare soprattutto perché voglio controllare che i singoli componenti combacino perfettamente e correggere eventuali anomalie senza compromettere nulla, ovviamente bisogna aspettare le prime quindici, venti uscite me ne vale la pena.
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao,
a proposito di pazienza ..... oggi finalmente, dal 21/12 e dopo una mia telefonata,ho ricevuto .... una lettera che mi confermava l'abbonamento
comunque concordo con te di attendere per avere sotto le mani buona parte prima di iniziare, saggia decisione, io nel frattempo..... attendo ...
Uni
a proposito di pazienza ..... oggi finalmente, dal 21/12 e dopo una mia telefonata,ho ricevuto .... una lettera che mi confermava l'abbonamento
comunque concordo con te di attendere per avere sotto le mani buona parte prima di iniziare, saggia decisione, io nel frattempo..... attendo ...
Uni
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao unimatrix0,
Non disperare per il ritardo degli invii, di solito i fascicoli sono dapprima disponibili nelle edicole e solo successivamente per gli abbonati, ma credo che partire con un piccolo ritardo sia in fin dei conti un grande vantaggio, si ha possibilità di “sbirciare” su altri siti e conoscere le insidie in anticipo.
(A proposito se ne conosci qualcuno!)
---
---
Nel fascicolo sei si trova la parte terminale della falsa chiglia di prua che presenta un’analogia con l’analoga sezione della “Bismarck” (vedi riquadrino) , la cosa strana è il taglio obliquo (fecce rosse) che rappresenta un punto di rottura precalcolato a tavolino in modo che un urto involontario alla prua ne comporti la rottura dello scafo in quel punto. Mah valli a capire gli ingegneri! Per quanto mi riguarda provvederò a rinforzare la zona.
Imam ro 43
modifiche
Ovviamente io scrivo in diretta con il rischio di figuracce o di percorrere strade che non mi portano da nessuna parte o di eseguire dei lavori che poi non saranno finalizzati.
L’idrovolante allegato all’opera è in metallo è presenta il vantaggio di essere sufficientemente pesante per un posizionamento realistico sulla poppa della RN Roma, ma è troppo “spartano” per i miei gusti, inoltre presenta alcune anomalie ed imperfezioni, ma andiamo con ordine.
Lo scopo di questa fase consiste nel realizzare una copia in plastica della fusoliera in modo da salvaguardarmi dal rovinare in modo irreparabile l’originale.
---
---
A, B) La zona che necessita di un maggiore impegno è costituita dall’abitacolo che può essere ricostruito anche nei dettagli interni asportando e scavando la zona evidenziata dalle frecce gialle, anche le finestrelle laterali devono essere aperte e il parabrezza frontale sostituito con una plastica trasparente.
C) Incollo con l’Attak un supporto in legno, la freccia blu mostra lo stampo in cartoncino.
D) Una panoramica del materiale necessario, le frecce blu indicano gli aghi delle siringhe usa e getta che saranno utili in seguito per dosare con precisione le colle in quanto verranno infilati nei beccucci.
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I due componenti necessari per realizzare il silicone dello stampo.
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La sequenza è chiara, i due composti del silicone vanno mescolati in parti uguali e versati nello stampo.
Il giorno successivo si toglie il cartoncino e rimane un parallelepipedo relativamente morbido con all’interno affogata la fusoliera in metallo.
---
---
A) Con un cutter affilato si incide il lato inferiore della fusoliera.
B) Allargando il silicone non le dita estraggo la fusoliera in metallo, essendo questo stampo piuttosto piccolo non è necessaria una seconda incisione sul lato opposto e questo è un vantaggio per la successiva fase di colaggio della plastica.
C) Rifilo gli spigoli dello stampo.
D) Avvolgo lo stampo con del nastro adesivo in modo da impedire la fuoriuscita della plastica liquida che si verserà nelle fasi successive. NB NON si deve praticare assolutamente nessuna pressione anche se minima mentre si avvolge il nastro adesivo altrimenti essendo lo stampo stesso elastico si cererebbero delle deformazioni interne.
---> Continua
Non disperare per il ritardo degli invii, di solito i fascicoli sono dapprima disponibili nelle edicole e solo successivamente per gli abbonati, ma credo che partire con un piccolo ritardo sia in fin dei conti un grande vantaggio, si ha possibilità di “sbirciare” su altri siti e conoscere le insidie in anticipo.
(A proposito se ne conosci qualcuno!)
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Nel fascicolo sei si trova la parte terminale della falsa chiglia di prua che presenta un’analogia con l’analoga sezione della “Bismarck” (vedi riquadrino) , la cosa strana è il taglio obliquo (fecce rosse) che rappresenta un punto di rottura precalcolato a tavolino in modo che un urto involontario alla prua ne comporti la rottura dello scafo in quel punto. Mah valli a capire gli ingegneri! Per quanto mi riguarda provvederò a rinforzare la zona.
Imam ro 43
modifiche
Ovviamente io scrivo in diretta con il rischio di figuracce o di percorrere strade che non mi portano da nessuna parte o di eseguire dei lavori che poi non saranno finalizzati.
L’idrovolante allegato all’opera è in metallo è presenta il vantaggio di essere sufficientemente pesante per un posizionamento realistico sulla poppa della RN Roma, ma è troppo “spartano” per i miei gusti, inoltre presenta alcune anomalie ed imperfezioni, ma andiamo con ordine.
Lo scopo di questa fase consiste nel realizzare una copia in plastica della fusoliera in modo da salvaguardarmi dal rovinare in modo irreparabile l’originale.
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A, B) La zona che necessita di un maggiore impegno è costituita dall’abitacolo che può essere ricostruito anche nei dettagli interni asportando e scavando la zona evidenziata dalle frecce gialle, anche le finestrelle laterali devono essere aperte e il parabrezza frontale sostituito con una plastica trasparente.
C) Incollo con l’Attak un supporto in legno, la freccia blu mostra lo stampo in cartoncino.
D) Una panoramica del materiale necessario, le frecce blu indicano gli aghi delle siringhe usa e getta che saranno utili in seguito per dosare con precisione le colle in quanto verranno infilati nei beccucci.
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I due componenti necessari per realizzare il silicone dello stampo.
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La sequenza è chiara, i due composti del silicone vanno mescolati in parti uguali e versati nello stampo.
Il giorno successivo si toglie il cartoncino e rimane un parallelepipedo relativamente morbido con all’interno affogata la fusoliera in metallo.
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A) Con un cutter affilato si incide il lato inferiore della fusoliera.
B) Allargando il silicone non le dita estraggo la fusoliera in metallo, essendo questo stampo piuttosto piccolo non è necessaria una seconda incisione sul lato opposto e questo è un vantaggio per la successiva fase di colaggio della plastica.
C) Rifilo gli spigoli dello stampo.
D) Avvolgo lo stampo con del nastro adesivo in modo da impedire la fuoriuscita della plastica liquida che si verserà nelle fasi successive. NB NON si deve praticare assolutamente nessuna pressione anche se minima mentre si avvolge il nastro adesivo altrimenti essendo lo stampo stesso elastico si cererebbero delle deformazioni interne.
---> Continua
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
una domanda stavo guardando le foto del modello esposto a venezia confrontando con alcune foto d'epoca tratte dai fascicoli mi sembra che ne la Roma ne il littorio avessero le coperture sulle torri da 381 mi spiego nelle foto non riesco ad individuare la protezioni x non fare entrare l'acqua nelle torri.
la mia domanda e ci vanno o no le coperture sui mantelli dei pezzi da 381?
la mia domanda e ci vanno o no le coperture sui mantelli dei pezzi da 381?
dogtag- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
con da questa foto d'epoca ti togliarai ogni dubbio , il modello che hai visto al Museo di Venezia e stato costruito dal Sig. G.Barbieri e tra studio e eseguzione a speso circa 15 anni .E una copia dell'originale
mozzo
mozzo
mozzo- Forumnauta
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao Arinf,
mi hai creato delle perplessità circa quel famoso " punto di rottura " come ci sei arrivato ? vista così la struttura sembra davvero un po povera e fragile ma da qui a romprsi subito, e poi scusa ma la listellatura dovrebbe provvedere in modo notevole alla rigidità, o sbaglio ? comunque aspetto il materiale per ristudiarmi per bene il caso, hai visto mai ...
Bello il lavoro dello stampo, mi piace e mi interessa, aspetto con ansia il finale ...
Uni
mi hai creato delle perplessità circa quel famoso " punto di rottura " come ci sei arrivato ? vista così la struttura sembra davvero un po povera e fragile ma da qui a romprsi subito, e poi scusa ma la listellatura dovrebbe provvedere in modo notevole alla rigidità, o sbaglio ? comunque aspetto il materiale per ristudiarmi per bene il caso, hai visto mai ...
Bello il lavoro dello stampo, mi piace e mi interessa, aspetto con ansia il finale ...
Uni
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
omaggio a chi sta costruendo questa bellissima nave Roma
mozzo
mozzo
mozzo- Forumnauta
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao a tutti,
Punto di rottura dello scafo
Premetto che non sono un ingegnere ma solo un modesto modellista ma dalle mie esperienza ho riscontrato che lo scheletro di una nave è costituito da una falsachiglia, dalle ordinate e dai ponti incastrati ed incollati saldamente tra di loro e senza interuzioni di continuità, ma se osserviamo la progettazione della corazzata noteremmo come il tutto si appoggi a un ponte piatto che funge da fondo della nave mentre la falsachiglia è del tutto assente o meglio è presente solo negli ultimi venti centimetri a prua ma anziché essere incastrata ed incollata ad un ordinata presenta addirittura un taglio in diagonale creando un punto debole; è ovvio che una volta rivestito lo scafo con il fasciame questo sarà abbastanza robusto, ma un colpo accidentale anche di modesta entità come per esempio urtare lo stipite di una porta o di un mobile porterebbe alla immancabile rottura interna spezzando lo scafo.
---
---
Idrovolante Ro 43 fotografato è dello stesso tipo o molto simile di quello imbarcato sulla RN Roma e da questo ho preso spunto per migliorare quanto allegato nei fascicoli.
Le modifiche principali si concentrano attorno all’abitacolo del pilota e dell’osservatore.
---
---
A) La resina della copia si è solidificata ma è ancora “prigioniera” dello stampo in silicone.
B) Una volta estratta si ottiene una copia fedele all’originale con solo alcune minime sbavature.
C) Le sbavature vanno eliminate con la carta abrasiva bagnata (vedi tratteggio blu)
D) Elimino la parte del motore in modo da poter lavorare.
---
---
NB) Guardate l’immagine nel riquadrino ed osservate la fascia rossa che indica fino a quale profondità si stia lavorando.
A) Eseguo un primo foro di prova per verificare che la resina non si sciolga con il calore prodotto dall’attrito della punta.
B) Procedo quindi a forare fittamente la zona.
C) Utilizzo una fresa per allargare il foro, la velocità del minitrapano deve essere la più bassa possibile.
D) Ecco cosa si ottiene.
---
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NB) Guardate l’immagine nel riquadrino in alto ed osservate come la fascia rossa si sia allargata ad indicare che ora lavoro ad una maggiore profondità.
A) Foro la “paratia” tra il pilota e l’osservatore.
B) Elimino la parte anteriore del parabrezza.
C) Foro dall’interno la parte del tettuccio ed assottiglio la zona circostante.
D) Procedo a scavare l’interno dell’abitacolo, (osservate l’immagine nel riquadrino).
---
---
A) Fori ai quattro angoli i finestrini di osservazione.
B) Con un cutter elimino la plastica aprendo un foro quadrangolare.
C) Con una limetta elimino le imperfezioni dall’apertura.
D) Ecco come si presenta a lavoro finito.
NB) Va aperta anche la finestrella rotonda segnata dalla freccia rossa visibile nella sezione B.
---> Continua
Punto di rottura dello scafo
Premetto che non sono un ingegnere ma solo un modesto modellista ma dalle mie esperienza ho riscontrato che lo scheletro di una nave è costituito da una falsachiglia, dalle ordinate e dai ponti incastrati ed incollati saldamente tra di loro e senza interuzioni di continuità, ma se osserviamo la progettazione della corazzata noteremmo come il tutto si appoggi a un ponte piatto che funge da fondo della nave mentre la falsachiglia è del tutto assente o meglio è presente solo negli ultimi venti centimetri a prua ma anziché essere incastrata ed incollata ad un ordinata presenta addirittura un taglio in diagonale creando un punto debole; è ovvio che una volta rivestito lo scafo con il fasciame questo sarà abbastanza robusto, ma un colpo accidentale anche di modesta entità come per esempio urtare lo stipite di una porta o di un mobile porterebbe alla immancabile rottura interna spezzando lo scafo.
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Idrovolante Ro 43 fotografato è dello stesso tipo o molto simile di quello imbarcato sulla RN Roma e da questo ho preso spunto per migliorare quanto allegato nei fascicoli.
Le modifiche principali si concentrano attorno all’abitacolo del pilota e dell’osservatore.
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A) La resina della copia si è solidificata ma è ancora “prigioniera” dello stampo in silicone.
B) Una volta estratta si ottiene una copia fedele all’originale con solo alcune minime sbavature.
C) Le sbavature vanno eliminate con la carta abrasiva bagnata (vedi tratteggio blu)
D) Elimino la parte del motore in modo da poter lavorare.
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NB) Guardate l’immagine nel riquadrino ed osservate la fascia rossa che indica fino a quale profondità si stia lavorando.
A) Eseguo un primo foro di prova per verificare che la resina non si sciolga con il calore prodotto dall’attrito della punta.
B) Procedo quindi a forare fittamente la zona.
C) Utilizzo una fresa per allargare il foro, la velocità del minitrapano deve essere la più bassa possibile.
D) Ecco cosa si ottiene.
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NB) Guardate l’immagine nel riquadrino in alto ed osservate come la fascia rossa si sia allargata ad indicare che ora lavoro ad una maggiore profondità.
A) Foro la “paratia” tra il pilota e l’osservatore.
B) Elimino la parte anteriore del parabrezza.
C) Foro dall’interno la parte del tettuccio ed assottiglio la zona circostante.
D) Procedo a scavare l’interno dell’abitacolo, (osservate l’immagine nel riquadrino).
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A) Fori ai quattro angoli i finestrini di osservazione.
B) Con un cutter elimino la plastica aprendo un foro quadrangolare.
C) Con una limetta elimino le imperfezioni dall’apertura.
D) Ecco come si presenta a lavoro finito.
NB) Va aperta anche la finestrella rotonda segnata dalla freccia rossa visibile nella sezione B.
---> Continua
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
scusa la domanda potrebbe bastare un pezzetto di conpensato incollato tra l'ordinata e la falsa chiglia sulla base come gli altri rinforzi forniti?
grazie x la dritta
grazie x la dritta
dogtag- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Buonasera a tutti...mi è sfuggito un particolare.....ma agli aerei sono previste decal????....o..arrangiatevi..
ciao
ciao
luponero745- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
sembra che siano previste nelle prossime uscite
dogtag- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Nei fascicoli è specificato che le decalcomanie verranno fornite nelle prossime uscite ma spiega anche come si possano dipingere ottenendo un buon risultato.dogtag ha scritto:sembra che siano previste nelle prossime uscite
dogtag ha scritto:scusa la domanda potrebbe bastare un pezzetto di conpensato incollato tra l'ordinata e la falsa chiglia sulla base come gli altri rinforzi forniti?
grazie x la dritta
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La freccia rossa indica il punto più fragile dell’intera struttura, come si vede nello scafo manca la falsachiglia presente invece nei modelli delle navi a vela.
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Un semplice rinforzo di legno incollato all’ordinata sposterebbe il punto di rottura sull’ordinata stessa la quale è pure molto leggera.
L’ideale sarebbe quindi spessorare la base ed inserire un rinforzo più lungo che faccia presa sul fondo dello scafo.
Ciao
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Salve a tutti, scusate se mi intrometto, ma adesso mi da l'impressione che state esagerando un poco, salve a tutti arturo
pane arturo- Utente Veterano
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao ragazzi sono federico modellista navale appassionato di dinamico. Volevo costruire la Roma della Hachette e trasformarla in dinamica.E' possibile secondo voi? Sto perdendo tempo? HELP!!!AIUTO!!!
GRAZIE
GRAZIE
cavolociore- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
..buonasera a tutti....qualcuno ha in archivio un disegno chiaro (vista dall'alto) della prua della Roma????...attenzione non confondere con Veneto o Littorio...confesso non ci sto a capire piu' niente..tra disegni fasulli e foto di varo incomprensibili...AIUTOOOO....grazie
LUPO
LUPO
luponero745- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao Luponero , per quello che Tu chiedi in merito alla Roma è già stato postato nei cantieri in costruzione dell roma.
mozzo
sposto il topic nella sezione in cantiere. Unimatrix
mozzo
sposto il topic nella sezione in cantiere. Unimatrix
mozzo- Forumnauta
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
..buonasera....sapete cosa raffigurava quel fregio/scudo a prua?????qualche foto del particolare????
grazie
grazie
luponero745- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
volevo rendervi partecipi dell'avanzamento lavori nel mio primo cantiere la Roma della hascette rigorosamente da istruzioni salvo piccole modifiche x irrobustire lo scafo accetto consigli e critiche vi prego siate buoni
particolare del rinforfo suggerito qui sul forum
altre viste dello scafo
particolare del rinforfo suggerito qui sul forum
altre viste dello scafo
dogtag- Nuovo Utente
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