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Pagina 3 di 4 • 1, 2, 3, 4
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
...TIRANTI...buongiorno,vorrei suggerire per simulare i vari tiranti un sistema da me sperimentato e alquanto efficace,,,,,,,,si possono usare ...LE MINE..quelle di grafite per disegnare...esistono di vario spessore,anche sottilissime...quindi automaticamente si elimina il problema della "flosceria"dei fili di cotone..po si possono tagliare a nostro piacimento in maniera molto precisa.......grazie a presto
luponero745- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao a tutti, anch'io stò facendo la Roma (non quella di calcio) però per ora, dopo aver controllato i pezzi arrivati, metto tutto da parte. Più avanti inizierò a costruirla, penso sicuramente dopo le ferie.
Ciao arinf certo che di manualità non ti manca, chissà se mai riuscirò a tanto, complimentiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Ciao e buon modellismo
Silvano ..........alias traippo
Ciao arinf certo che di manualità non ti manca, chissà se mai riuscirò a tanto, complimentiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Ciao e buon modellismo
Silvano ..........alias traippo
traippo- Utente Veterano
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao ragazzi,
Dopo un mese di apparente immobilismo eccomi di nuovo qui a postare le ultime novità
In questi 30 giorni ho riflettuto su come si possa realizzare la tiranteria dell’idrovolante Imam con fili sottili quanto un capello ed ecco che la risposta potrebbe essere quella di utilizzare proprio un capello umano magari lungo e liscio, infatti i fili di rame sono troppo malleabili e si piegano facilmente ed inoltre devono essere dipinti, si potrebbe utilizzare del cavo di acciaio armonico dal diametro di 0,10 mm ma è assai difficile da reperire e da posizionare o infine la si potrebbe omettere del tutto come ha fatto il grande Barbieri peraltro in una scala grande il doppio.
Mi rimane anche il dubbio del colore dell’idrovolante, grigio oppure verde? Mah.
Il motivo che mi spinge a scrivere oggi è però un po’ diverso ma non del tutto OT e riguarda lo spazio che si può allestire per la propria zona lavorativa.
Ovviamente l’ideale sarebbe poter disporre di una stanza tutta per sé con diversi tavoli e gli attrezzi sempre a disposizione ma se non fosse possibile?
Io posso lavorare sul tavolo della cucina o su quello del soggiorno e a volte ho a disposizione solo pochi quarti d’ora e quindi il tempo da spendere per preparare prima la zona lavorativa e pulirla dopo è un forte inibitore.
---
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Questa immagine mostra il mio “disordine creativo” sul tavolo del soggiorno.
Ovviamente questa situazione non può durare a lungo.
---
---
Ho approfittato del fatto che dopo venti anni di onorato servizio il mobile del soggiorno venisse sostituito con uno nuovo e subito mi balenò l’idea di utilizzare una parte a mo’ di cabina armadio.
I punto è che non ho trovato nessun mobile da soggiorno adatto alle mie necessità ovverosia che fosse profondo almeno 55, 60 centimetri lungo 130, 140 centimetri ed alto almeno altri 160, il tutto poi doveva essere esteticamente elegante ed inserirsi armoniosamente.
Ho trovato un mobilificio del Friuli che è riuscito nella non facile impresa combinando un mobile da soggiorno standard profondo soli 40 cm incassandovi una struttura da camera da letto profonda 60 cm.
Utilizzando le stesse essenze e le stesse rifiniture il tutto è stato reso omogeneo, una seri di mensole di collegamento ha poi completato la composizione.
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Una volta chiuse le ante lascio il mio “disordine creativo” all’interno e nascosto.
Ciao
Dopo un mese di apparente immobilismo eccomi di nuovo qui a postare le ultime novità
In questi 30 giorni ho riflettuto su come si possa realizzare la tiranteria dell’idrovolante Imam con fili sottili quanto un capello ed ecco che la risposta potrebbe essere quella di utilizzare proprio un capello umano magari lungo e liscio, infatti i fili di rame sono troppo malleabili e si piegano facilmente ed inoltre devono essere dipinti, si potrebbe utilizzare del cavo di acciaio armonico dal diametro di 0,10 mm ma è assai difficile da reperire e da posizionare o infine la si potrebbe omettere del tutto come ha fatto il grande Barbieri peraltro in una scala grande il doppio.
Mi rimane anche il dubbio del colore dell’idrovolante, grigio oppure verde? Mah.
Il motivo che mi spinge a scrivere oggi è però un po’ diverso ma non del tutto OT e riguarda lo spazio che si può allestire per la propria zona lavorativa.
Ovviamente l’ideale sarebbe poter disporre di una stanza tutta per sé con diversi tavoli e gli attrezzi sempre a disposizione ma se non fosse possibile?
Io posso lavorare sul tavolo della cucina o su quello del soggiorno e a volte ho a disposizione solo pochi quarti d’ora e quindi il tempo da spendere per preparare prima la zona lavorativa e pulirla dopo è un forte inibitore.
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Questa immagine mostra il mio “disordine creativo” sul tavolo del soggiorno.
Ovviamente questa situazione non può durare a lungo.
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Ho approfittato del fatto che dopo venti anni di onorato servizio il mobile del soggiorno venisse sostituito con uno nuovo e subito mi balenò l’idea di utilizzare una parte a mo’ di cabina armadio.
I punto è che non ho trovato nessun mobile da soggiorno adatto alle mie necessità ovverosia che fosse profondo almeno 55, 60 centimetri lungo 130, 140 centimetri ed alto almeno altri 160, il tutto poi doveva essere esteticamente elegante ed inserirsi armoniosamente.
Ho trovato un mobilificio del Friuli che è riuscito nella non facile impresa combinando un mobile da soggiorno standard profondo soli 40 cm incassandovi una struttura da camera da letto profonda 60 cm.
Utilizzando le stesse essenze e le stesse rifiniture il tutto è stato reso omogeneo, una seri di mensole di collegamento ha poi completato la composizione.
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Una volta chiuse le ante lascio il mio “disordine creativo” all’interno e nascosto.
Ciao
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao arinf,come ti capisco,il fatto di mettere e togliere a volte fa passare la voglia di fare ,per fortuna per me questo incubo e passato ma credimi quando non si a uno spazio per lavorare l'impegno raddoppia,ma comunque la passione e passione.
Ciao Carmine.
Ciao Carmine.
Carmine- Forumnauta
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao a tutti
visto che per noi modellisti lo spazio è sempre poco, anche se è tanto, se vi può servire come idea vi mando queste 2 foto, prese dal libro "Ship Modeling from Stem to Stern" di Milton Roth, che non sono altro che i 2 suoi banchi di lavoro.
Ciao a tutti e buona settimana e buon modellismo
Silvano ......alias traippo
visto che per noi modellisti lo spazio è sempre poco, anche se è tanto, se vi può servire come idea vi mando queste 2 foto, prese dal libro "Ship Modeling from Stem to Stern" di Milton Roth, che non sono altro che i 2 suoi banchi di lavoro.
Ciao a tutti e buona settimana e buon modellismo
Silvano ......alias traippo
traippo- Utente Veterano
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao arinf1963 per quanto riguarda lo spazio purtroppo siamo tutti un po allo stesso modo io mi sono creato un piccolo laboratorio in una stanza che e adibita a lavanderia e stireria quindi puoi ben capire mia moglie che a volte si troova a dover rilavare le cose .
per quanto riguarda i capelli non hai pensato alla CANAPA ?usata solitamente in idraulica molto resistente e di colore chiaro quindi sicuramente piu semplice da colorare,oppure la lenza da pesca .buon modellismo a presto
per quanto riguarda i capelli non hai pensato alla CANAPA ?usata solitamente in idraulica molto resistente e di colore chiaro quindi sicuramente piu semplice da colorare,oppure la lenza da pesca .buon modellismo a presto
mauroatz- Forumnauta
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
SI INCOMINCHIA?
Forse.
Tra gli ultimi preparativi prima di incominciare c’è da assestare il piano di lavoro del “mobile-officina” appositamente acquistato e formato da un semplice ripiano in truciolare spesso 2,5 cm. Detto ripiano non è nato per essere utilizzato quale tavolo da lavoro e tantomeno è adatto ad essere sollecitato con seghe, martelli, minitrapani e quantaltro.
Si tratta di un ripiano relativamente elastico e sotto il suo stesso peso si imbarca al centro di poco meno di due millimetri; decido quindi di sorreggerlo con una gamba da tavolo allungabile acquistata all’Ikea, costa poco e per giunta è pure sottile e non intralcia sotto il tavolo.
---
---
Il ripiano visibile al centro misura 120 x 30 cm e rappresenta lo scaletto per incominciare l’assemblaggio della struttura dello scafo.
Ma… con l’uscita numero 20 si trova un avvertimento che alcuni pezzi allegati ai fascicoli erano errati ed invitano ad aspettare la sostituzione nelle prossime uscite.
Speriamo bene.
Ciao
Forse.
Tra gli ultimi preparativi prima di incominciare c’è da assestare il piano di lavoro del “mobile-officina” appositamente acquistato e formato da un semplice ripiano in truciolare spesso 2,5 cm. Detto ripiano non è nato per essere utilizzato quale tavolo da lavoro e tantomeno è adatto ad essere sollecitato con seghe, martelli, minitrapani e quantaltro.
Si tratta di un ripiano relativamente elastico e sotto il suo stesso peso si imbarca al centro di poco meno di due millimetri; decido quindi di sorreggerlo con una gamba da tavolo allungabile acquistata all’Ikea, costa poco e per giunta è pure sottile e non intralcia sotto il tavolo.
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Il ripiano visibile al centro misura 120 x 30 cm e rappresenta lo scaletto per incominciare l’assemblaggio della struttura dello scafo.
Ma… con l’uscita numero 20 si trova un avvertimento che alcuni pezzi allegati ai fascicoli erano errati ed invitano ad aspettare la sostituzione nelle prossime uscite.
Speriamo bene.
Ciao
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao arinf1963 La tua soluzione di laboratorio la vedo molto soddisfacente e sicuramente può essere anche una buona idea per molti nostri amici modellisti ti posso chiedere una cortesia?
Potresti postare anche come semplice copia questa parte attinente alla tua soluzione di laboratorio in questa sezione?
http://www.forumscuoladimodellismo.com/f101-il-mio-laboratorio
Ti ringrazio e buona serata
Sandro
Potresti postare anche come semplice copia questa parte attinente alla tua soluzione di laboratorio in questa sezione?
http://www.forumscuoladimodellismo.com/f101-il-mio-laboratorio
Ti ringrazio e buona serata
Sandro
Ospite- Ospite
Avanzamento lavori
Ciao arinf1963,
come procede la costruzione?
Preso dall'entusiasmo ho iniziato la costruzione della RN Roma ed ora sono alle prese con la carta vetrata.
Seguo i tuoi messaggi con interesse ma vedo che sei fermo a maggio.
Ti sei spostato?
spero di leggerti presto
ciao
VincenzoDaPadova
come procede la costruzione?
Preso dall'entusiasmo ho iniziato la costruzione della RN Roma ed ora sono alle prese con la carta vetrata.
Seguo i tuoi messaggi con interesse ma vedo che sei fermo a maggio.
Ti sei spostato?
spero di leggerti presto
ciao
VincenzoDaPadova
VincenzoDaPadova- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao VincenzoDaPadova
che dire,
ho aspettato mesi per avere sottomano tutti i componenti dello scafo per potere iniziare il montaggio con le dovute modifiche.
Nel frattempo ho acquistato il gruppo di canne di cannone e le fotoincisioni da una ditta polacca GPM per sostituire quelle fornitaci.
Ma...
ho speso i mesi addietro a scrivere un libro che racchiudesse tutte le fasi e tutti i trucchi della costruzione del "Cutty Sark",
si tratta di ben 440 pagine con 1053 fotografie e 54000 parole che illustrano in modo esaustivo ogni singola fase del lavoro.
Dopo le ferie estive riprenderò la costruzione della RN Roma
Ciao
che dire,
ho aspettato mesi per avere sottomano tutti i componenti dello scafo per potere iniziare il montaggio con le dovute modifiche.
Nel frattempo ho acquistato il gruppo di canne di cannone e le fotoincisioni da una ditta polacca GPM per sostituire quelle fornitaci.
Ma...
ho speso i mesi addietro a scrivere un libro che racchiudesse tutte le fasi e tutti i trucchi della costruzione del "Cutty Sark",
si tratta di ben 440 pagine con 1053 fotografie e 54000 parole che illustrano in modo esaustivo ogni singola fase del lavoro.
Dopo le ferie estive riprenderò la costruzione della RN Roma
Ciao
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao ragazzi, riprendo ora la descrizione della RN Roma.
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Sulla base di lavoro appoggio tre fogli e mezzo di corta in formato A4 fissando il perimetro con il nastro da carrozziere.
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Dispongo i cinque pezzi della chiglia e valuto che sia la prua quanto la poppa mi rimangano all'interno del piano di lavoro.
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Adoperando uno squadretto metallico segno le quattro linee degli incastri sul pezzo centrale della chiglia.
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Incollo gli altri elementi verificando che rimango perfettamente a novanta gradi, la colla degli incastri fisserà la chiglia alla carta, un colpetto col pugno è sufficiente a fare aderire perfettamente gli incastri.
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Nonostante qualche piccola imperfezione il lavoro procede senza inconvenienti, risulta altresì scorrevole non fosse altro che si deve aspettare la completa asciugatura della colla prima di procedere con il successivo incastro.
NB) questa fase lavorativa è una delle più delicate e si deve prestare attenzione a non svergolare la chiglia sforzando gli incastri, si deve inoltre verificare più volte il perfetto allineamento della mezzeria.
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Sulla base di lavoro appoggio tre fogli e mezzo di corta in formato A4 fissando il perimetro con il nastro da carrozziere.
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Dispongo i cinque pezzi della chiglia e valuto che sia la prua quanto la poppa mi rimangano all'interno del piano di lavoro.
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Adoperando uno squadretto metallico segno le quattro linee degli incastri sul pezzo centrale della chiglia.
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Incollo gli altri elementi verificando che rimango perfettamente a novanta gradi, la colla degli incastri fisserà la chiglia alla carta, un colpetto col pugno è sufficiente a fare aderire perfettamente gli incastri.
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Nonostante qualche piccola imperfezione il lavoro procede senza inconvenienti, risulta altresì scorrevole non fosse altro che si deve aspettare la completa asciugatura della colla prima di procedere con il successivo incastro.
NB) questa fase lavorativa è una delle più delicate e si deve prestare attenzione a non svergolare la chiglia sforzando gli incastri, si deve inoltre verificare più volte il perfetto allineamento della mezzeria.
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao Arinf,sono contento di rivederti all'opera sul tuo cantiere,avevo una curiosità mi spieghi gentilmente l'utilità dei fogli di carta incollati con del nastro da carrozziere?è forse per i riferimenti che hai tracciato con la scquadretta metallica o per qualcos'altro grazie a presto.
Un Saluto!!!!!
Un Saluto!!!!!
Forlani daniel- Utente sostenitore
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao arinf
anche se un pò in ritardo, volevo chiederti una cosa.
Il libro che hai scritto (quello sul Cutty Sark) pensi di pubblicarlo a livello mondiale o ne hai fatto una sola copia per te
Non mi dispiacerebbe averne una copia.
Buon modellismo e buona segatura
PS: ovviamente te lo pago se il costo non è esorbitante
anche se un pò in ritardo, volevo chiederti una cosa.
Il libro che hai scritto (quello sul Cutty Sark) pensi di pubblicarlo a livello mondiale o ne hai fatto una sola copia per te
Non mi dispiacerebbe averne una copia.
Buon modellismo e buona segatura
PS: ovviamente te lo pago se il costo non è esorbitante
traippo- Utente Veterano
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Forlani daniel ha scritto:...avevo una curiosità mi spieghi gentilmente l'utilità dei fogli di carta incollati con del nastro da carrozziere?è forse per i riferimenti che hai tracciato con la scquadretta metallica o per qualcos'altro grazie a presto.
Fissando i fogli di carta lungo tutto il perimetro questi rimangono solidali al piano di lavoro, che è un comunissimo ripiano da armadio, sono puliti e quindi ogni singolo segno è riferito al modello in opera e non può essere un refuso di lavorazioni recedenti, la chiglia poi si incolla agli stessi lungo le linee degli incastri ed anch’essa rimane quindi ben fissata al piano di lavoro che posso muovere liberamente senza compromettere minimamente la perpendicolarità degli incastri, per ultimo quando dovrò staccare lo scheletro non avrò nessuna difficoltà e il ripiano mi rimane pulito e riutilizzabile in seguito.
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Inizio ad applicare le ordinate che hanno al loro interno l’elemento di rinforzo alla giuntura.
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Su alcune ordinate vanno incollate anche dei rinforzi necessari per l’applicazione del primo fasciame, si notano già le prime correzioni necessarie.
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Ogni singola ordinata deve essere sia perpendicolare alla chiglia sia perfettamente verticale, gli incastri alla base sono perfetti e non necessitano di aggiustamenti, la verticale invece deve essere verificata con uno squadretto.
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In questa fase il lavoro procede lentamente per permettere ad ogni singola ordinata di incollarsi perfettamente, in pratica ne monto una al giorno.
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Per inserire i longheroni perimetrali interni alle ordinate pratico una leggera pressione usando un blocchetto di legno per non rovinare la struttura, non ci devono essere particolari resistenze nell’inserimento altrimenti si corre il rischio di storcere una o più ordinate svergolando di conseguenza lo scafo.
A prua sono presenti tre rinforzi per la posa dei listelli del fasciame ma nel complesso il lavoro non ha presentato particolari problemi.
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao arinf,grazie per la tua spiegazione, noto che sei molto preciso nei tuoi lavori complimenti e buona continuazione.
Un Saluto!!!!!
Un Saluto!!!!!
Forlani daniel- Utente sostenitore
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
In commercio si trovano diversi libri sul modellismo navale statico ma tutti sono generici e trattano gli argomenti in modo enciclopedico e astratto, il mio libro sulla autocostruzione del Cutty Sark è una sorta di manuale pratico, una sorta di libretto di istruzioni, dove le fotografie illustrano passo passo tutte le singole fasi lavorative spiegando di volta in volta le tecniche e i trucchi utilizzati.
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E’ rintracciabile a livello mondiale perché è stato dotato di un codice ISBN.
Il PDF originale generato con le immagini in alta definizione a 600 dpi pesa ben 1.200 MB per 440 pagine, la definizione così elevata è resa necessaria a garantire alle 1.053 fotografie un dettaglio molto fine che ne permette una visione perfetta.
E’ pubblicato ed acquistabile sul sito
http://www.lulu.com/
dove basta inserire “Cutty” o ”Cutty Sark” nel campo di ricerca per giungere ai link.
Qui si trovano non uno ma tre libri e precisamente:
Come ho costruito il Cutty Sark ( ISBN 978-1-4477-2938-9 )
Ho costruito il Cutty Sark vol. I° scafo e sovrastrutture ( ISBN 978-1-4478-2847-1 )
Ho costruito il Cutty Sark vol. II° alberatura e velatura ( ISBN 978-1-4478-2848-8 )
Il primo è il volume completo che ho poi diviso in due patri per dimezzarne il costo e permettere l’acquisto in due fasi.
Ho scritto questo libro per fare un regalo a tutti i modellisti e non con l’intento di guadagnarci dei soldi ma bensì per consentire a tutti di avvantaggiarsi della mia esperienza.
Il prezzo di copertina è determinato principalmente dai costi di produzione e di stampa, il mio guadagno è rappresentando dallo sconto di copertina (il 15 %) ed alla fine mi rimane solo per un caffè.
Una grande casa editrice avrebbe ovviamente dei costi di stampa sensibilmente inferiori ma richiede che i nuovi autori anticipino i costi di distribuzione che ammontano a diverse migliaia di euro che per me sono insostenibili.
Ho anche pensato di rendere pubblico il PDF per i download ma l’idea è stata scartata in quanto una stampa con una laser monocromatica non garantiva assolutamente una qualità minimamente decente e considerando il fatto che ci sono diverse immagini per pagina una stampa casalinga con una getto d’inchiostro comporterebbe un costo pagina minimo compreso tra i 15 e i 20 centesimi in pratica il libro costerebbe tra 66 e 88 euro totali ovverosia due o tre volte il prezzo di copertina.
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E’ rintracciabile a livello mondiale perché è stato dotato di un codice ISBN.
Il PDF originale generato con le immagini in alta definizione a 600 dpi pesa ben 1.200 MB per 440 pagine, la definizione così elevata è resa necessaria a garantire alle 1.053 fotografie un dettaglio molto fine che ne permette una visione perfetta.
E’ pubblicato ed acquistabile sul sito
http://www.lulu.com/
dove basta inserire “Cutty” o ”Cutty Sark” nel campo di ricerca per giungere ai link.
Qui si trovano non uno ma tre libri e precisamente:
Come ho costruito il Cutty Sark ( ISBN 978-1-4477-2938-9 )
Ho costruito il Cutty Sark vol. I° scafo e sovrastrutture ( ISBN 978-1-4478-2847-1 )
Ho costruito il Cutty Sark vol. II° alberatura e velatura ( ISBN 978-1-4478-2848-8 )
Il primo è il volume completo che ho poi diviso in due patri per dimezzarne il costo e permettere l’acquisto in due fasi.
Ho scritto questo libro per fare un regalo a tutti i modellisti e non con l’intento di guadagnarci dei soldi ma bensì per consentire a tutti di avvantaggiarsi della mia esperienza.
Il prezzo di copertina è determinato principalmente dai costi di produzione e di stampa, il mio guadagno è rappresentando dallo sconto di copertina (il 15 %) ed alla fine mi rimane solo per un caffè.
Una grande casa editrice avrebbe ovviamente dei costi di stampa sensibilmente inferiori ma richiede che i nuovi autori anticipino i costi di distribuzione che ammontano a diverse migliaia di euro che per me sono insostenibili.
Ho anche pensato di rendere pubblico il PDF per i download ma l’idea è stata scartata in quanto una stampa con una laser monocromatica non garantiva assolutamente una qualità minimamente decente e considerando il fatto che ci sono diverse immagini per pagina una stampa casalinga con una getto d’inchiostro comporterebbe un costo pagina minimo compreso tra i 15 e i 20 centesimi in pratica il libro costerebbe tra 66 e 88 euro totali ovverosia due o tre volte il prezzo di copertina.
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Prima di ordinare chiedete se la stampa è realmente funzionante!
Più di un mese fà ho fatto l'ordine e dopo 2 - 3 settimane mi hanno restituito i soldi perchè avevano problemi di stampa.
Poi pochi giorni fà ho chiesto se la stampa è funzionante ricevendo come risposta: "credo di sì".
Al che ho risposto che aspetto fino a che non sono sicuri al 100%.
Più di un mese fà ho fatto l'ordine e dopo 2 - 3 settimane mi hanno restituito i soldi perchè avevano problemi di stampa.
Poi pochi giorni fà ho chiesto se la stampa è funzionante ricevendo come risposta: "credo di sì".
Al che ho risposto che aspetto fino a che non sono sicuri al 100%.
ErPiotta71- Forumnauta
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Inizio questo post con una piccola anticipazione inerente al rivestimento delle fiancate di poppa.
E’ uscito l’elemento speciale in legno pretagliato e perforato della parte alta della poppa dove sono presenti diversi oblò.
Mi sorge un primo dubbio sul fatto che questo listello sagomato sporga di alcuni millimetri rispetto al ponte di coperta, a questo punto o verrà rifilato in seguito ( e allora perché realizzarlo alto? ) oppure il ponte verrà rialzato con una successiva posa del fasciame definitivo ( ma allora l’altezza dal filo del ponte agli oblò potrebbe essere eccessiva ), nel dubbio aspetto le prossime uscite.
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Nella parte inferiore si vedono i primi elementi speciali, a noi interessa i numeri 131.
Nella parte alta ho preso una foto della poppa della RN Roma di Barbieri per confrontare l’esattezza o meno dell’elemento pretagliato fornitoci.
Dando per assodato che la lunghezza sia corretta si può notare come il numero, la disposizione e le distanze degli oblò sia assolutamente la stessa fatta eccezione per il foro dell’oblò evidenziato dalla grossa freccia rossa che risulta essere spostato verso la prua. Che sia un errore grossolano dei progettisti? Che abbia sbagliato Barbieri?
In ogni caso non deve essere difficile da correggere.
Credo che verranno forniti anche gli oblò in ottone ed allora mi chiedo se sarebbe meglio forare lo scafo con una punta da 3 mm e colorare di nero l’interno in maniera da dare una maggiore profondità.
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La prua rinforzata con le ordinate e i rinforzi incollati al loro posto sembra ora sufficientemente resistente.
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La chiglia della poppa invece è già di sua ancorata su due ordinate e non necessita di un ulteriore rinforzo. Si può osservare sulla base dell’ordinata numero sei un inciso per permettere l’inserimento degli alberi di trasmissione delle eliche per trasformare il modello da statico a dinamico.
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L’inserimento delle ordinate e dei rinforzi non presenta delle difficoltà particolari anche se ho dovuto fissarli con gli spilli perché mi tendevano a scivolare verso l’interno. Proprio in questa zona ho riscontrato dei gravi errori nella posa del primo fasciame che tratterò dettagliatamente in seguito.
E’ uscito l’elemento speciale in legno pretagliato e perforato della parte alta della poppa dove sono presenti diversi oblò.
Mi sorge un primo dubbio sul fatto che questo listello sagomato sporga di alcuni millimetri rispetto al ponte di coperta, a questo punto o verrà rifilato in seguito ( e allora perché realizzarlo alto? ) oppure il ponte verrà rialzato con una successiva posa del fasciame definitivo ( ma allora l’altezza dal filo del ponte agli oblò potrebbe essere eccessiva ), nel dubbio aspetto le prossime uscite.
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Nella parte inferiore si vedono i primi elementi speciali, a noi interessa i numeri 131.
Nella parte alta ho preso una foto della poppa della RN Roma di Barbieri per confrontare l’esattezza o meno dell’elemento pretagliato fornitoci.
Dando per assodato che la lunghezza sia corretta si può notare come il numero, la disposizione e le distanze degli oblò sia assolutamente la stessa fatta eccezione per il foro dell’oblò evidenziato dalla grossa freccia rossa che risulta essere spostato verso la prua. Che sia un errore grossolano dei progettisti? Che abbia sbagliato Barbieri?
In ogni caso non deve essere difficile da correggere.
Credo che verranno forniti anche gli oblò in ottone ed allora mi chiedo se sarebbe meglio forare lo scafo con una punta da 3 mm e colorare di nero l’interno in maniera da dare una maggiore profondità.
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La prua rinforzata con le ordinate e i rinforzi incollati al loro posto sembra ora sufficientemente resistente.
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La chiglia della poppa invece è già di sua ancorata su due ordinate e non necessita di un ulteriore rinforzo. Si può osservare sulla base dell’ordinata numero sei un inciso per permettere l’inserimento degli alberi di trasmissione delle eliche per trasformare il modello da statico a dinamico.
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L’inserimento delle ordinate e dei rinforzi non presenta delle difficoltà particolari anche se ho dovuto fissarli con gli spilli perché mi tendevano a scivolare verso l’interno. Proprio in questa zona ho riscontrato dei gravi errori nella posa del primo fasciame che tratterò dettagliatamente in seguito.
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao,
la struttura dei bagli è divisa in due parti, una centrale e una a poppa, a prua invece non è prevista la loro applicazione.
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La zona poppiera viene assemblata partendo da un longherone centrale sul quale vanno incastrati i begli.
Per garantire la perfetta perpendicolarità allineo ed incollo il longherone centrale su un foglio di carta millimetrata.
Successivamente dopo che la colla si è asciugata si incolla il primo baglio aiutandosi con una squadretta e controllando la perpendicolarità con la carta millimetrata.
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Il lavoro può procedere in serie solo se gli incastro calzano perfettamente e non necessitano di aggiustamenti.
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Diversamente della zona poppiera che viene assemblata a parte quella centrale invece vede i longherone appoggiati ma non incollati alle false ordinate con i listelli di rinforzo orizzontali che si incollano negli incastri.
Il lavoro viene ultimato in tre sotto sezione dovute alla necessità di fornire il materiale necessario con i fascicoli.
Nel complesso questa fase si svolge senza intoppi.
Devo segnalare che purtroppo diversi bagli presentano degli spazi vuoti nell’incastro con la relativa ordinata.
la struttura dei bagli è divisa in due parti, una centrale e una a poppa, a prua invece non è prevista la loro applicazione.
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La zona poppiera viene assemblata partendo da un longherone centrale sul quale vanno incastrati i begli.
Per garantire la perfetta perpendicolarità allineo ed incollo il longherone centrale su un foglio di carta millimetrata.
Successivamente dopo che la colla si è asciugata si incolla il primo baglio aiutandosi con una squadretta e controllando la perpendicolarità con la carta millimetrata.
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Il lavoro può procedere in serie solo se gli incastro calzano perfettamente e non necessitano di aggiustamenti.
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Diversamente della zona poppiera che viene assemblata a parte quella centrale invece vede i longherone appoggiati ma non incollati alle false ordinate con i listelli di rinforzo orizzontali che si incollano negli incastri.
Il lavoro viene ultimato in tre sotto sezione dovute alla necessità di fornire il materiale necessario con i fascicoli.
Nel complesso questa fase si svolge senza intoppi.
Devo segnalare che purtroppo diversi bagli presentano degli spazi vuoti nell’incastro con la relativa ordinata.
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao,
Con questo post voglio segnalare una grossa mancanza della Hachette nella struttura dello scafo, ovverosia le rientranze a poppa e a prua.
La parte superiore dello scafo rientra nella zona del centro nave per circa mezzo centimetro ma non lo fa gradatamente come previsto dai piani di costruzione.
Premetto che pur avendo adocchiato l’anomalia per la correzione mi sono avvalso del lavoro svolto da “Desert Eagle .50 e Mximilian” postati su un altro sito dedicato alla RN Roma dove quest’ultimo ha riportato dei disegni per tagliare ed aggiungere tre ordinate alla struttura della nave.
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Giusto per completezza posto questa immagine nella quale si evidenzia senza ombra di dubbio cosa sto modificando.
Lo spigolo a poppa sembrerebbe leggermente più lungo rispetto alla prua ma potrebbe essere solo un’illusione ottica data dalla prospettiva della foto.
Stando al modello di Barbieri a prua la spigolatura si trova dopo la prima torre di artiglieria, in altri schemi invece si troverebbe in corrispondenza della parte anteriore della stessa torre.
Una successiva modifica anche se possibile sarebbe in ogni caso problematica quindi opto per seguire il modello di Barbieri.
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Come disegnato al modellista Mximilian taglio i sei componenti necessari a realizzare le tre ordinate aggiuntive, si tratta in questo caso di realizzare uno spezzone con del legno di scarto. I due longheroni n° 40 avanzati dopo la sostituzione perché avevano delle misure errate mi serviranno per rinforzare le ordinate aggiuntive.
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Mximilian indica anche la posizione dove incllare questi spezzoni di ordinata.
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Le frecce rosse indicano le aggiunte mentre quelle blu mostrano il rinforzo incollato.
C’è da considerare anche che il ponte fornito dalla Hachette presenta a prua uno scasso in corrispondenza dello spigolo che però dalle istruzioni verrà completamente limato prima della posa del secondo fasciame. Ovviamente studierò attentamente la situazione prima di compromettere il lavoro.
Con questo post voglio segnalare una grossa mancanza della Hachette nella struttura dello scafo, ovverosia le rientranze a poppa e a prua.
La parte superiore dello scafo rientra nella zona del centro nave per circa mezzo centimetro ma non lo fa gradatamente come previsto dai piani di costruzione.
Premetto che pur avendo adocchiato l’anomalia per la correzione mi sono avvalso del lavoro svolto da “Desert Eagle .50 e Mximilian” postati su un altro sito dedicato alla RN Roma dove quest’ultimo ha riportato dei disegni per tagliare ed aggiungere tre ordinate alla struttura della nave.
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Giusto per completezza posto questa immagine nella quale si evidenzia senza ombra di dubbio cosa sto modificando.
Lo spigolo a poppa sembrerebbe leggermente più lungo rispetto alla prua ma potrebbe essere solo un’illusione ottica data dalla prospettiva della foto.
Stando al modello di Barbieri a prua la spigolatura si trova dopo la prima torre di artiglieria, in altri schemi invece si troverebbe in corrispondenza della parte anteriore della stessa torre.
Una successiva modifica anche se possibile sarebbe in ogni caso problematica quindi opto per seguire il modello di Barbieri.
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Come disegnato al modellista Mximilian taglio i sei componenti necessari a realizzare le tre ordinate aggiuntive, si tratta in questo caso di realizzare uno spezzone con del legno di scarto. I due longheroni n° 40 avanzati dopo la sostituzione perché avevano delle misure errate mi serviranno per rinforzare le ordinate aggiuntive.
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Mximilian indica anche la posizione dove incllare questi spezzoni di ordinata.
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Le frecce rosse indicano le aggiunte mentre quelle blu mostrano il rinforzo incollato.
C’è da considerare anche che il ponte fornito dalla Hachette presenta a prua uno scasso in corrispondenza dello spigolo che però dalle istruzioni verrà completamente limato prima della posa del secondo fasciame. Ovviamente studierò attentamente la situazione prima di compromettere il lavoro.
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao Arin , se mi permetti , grazie , il bordo nave e cicra 10 cm. più alto del ponte, pre cui non devi rifilare il particolare 131.
buon modellismo
mozzo
buon modellismo
mozzo
mozzo- Forumnauta
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao mozzo,
grazie per l'informazione sull'aletzza del particolare 131.
Proprio in riferimento al suddetto particolare mi sono posto la domanda se e come verrà livellato al ponte di poppa.
L’Hachette ci fornisce dei pezzi di compensato pretagliati per rivestire la parte superiore dello scafo che sono fragili e unici non consentendo di recuperare eventuali errori.
A prescindere dalla soluzione fornita devo osservare che lo scafo che sto rivestendo presenta le spigolature di poppa e di prua come visto nel post precedente e quindi sarò costretto a modificare almeno due dei quattro legni speciali.
Devo osservare che il legno dovrà essere molto ben trattato, stuccato e carteggiato per giungere all’illusione finale di sembrare realizzato in ferro e non in legno, questa zona risulta essere difficile da lavorate per via delle spigolature, della rientranza rispetto allo scafo e la ridotta altezza che deve rimanere comunque costante per tutta la lunghezza.
La soluzione adottata consiste nel realizzare uno stampo dal quale ricavare successivamente gli elementi necessari. In questo modo a lavoro finito mi rimarranno sia i legni pretagliati sia gli stampi per realizzare una nuova ed inedita nave italiana tipo un incrociatore pesante.
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Inizio con il pulire i quattro elementi e li carteggio leggermente dal lato da riprodurre in modo da non ritrovarmi degli stampi con incise le venature del legno.
Li fisso con delle punte di colla alifatica un foglio di carta, e ci trascrivo il relativo numero per non confonderli.
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Ci costruisco attorno un bordo di carta alto circa un centimetro e rinforzato longitudinalmente da un listello di legno.
Ci aggiungo anche il rivestimento di ottone di una torre di artiglieria media. In ogni caso la scaletta non sarà riproducibile in questo passaggio.
La freccia rossa indica dei calcoli per valutare la quantità di mastice da realizzare.
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Il mastice di silicone va realizzato mescolando i due componenti in parti uguali e versando il contenuto nello stampo, la basetta di artiglieria verrà ricoperta solo se i calcoli sono esatti e mi avanzerà del mastice.
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Il giorno dopo elimino i bordi e il fondo di carta, rovescio lo stampo e pulisco i pezzi di legno da eventuali fuoriuscite di silicone e quindi libero i bordi e procedo ad all’estrazione.
Mi rimane uno stampo con tutti i particolari a rilievo.
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Preparo la resina liquida da spalmare nello stampo togliendo l’eccesso con una spatola.
Il risultato finale è notevole.
Osservando i particolari notiamo:
A) Il rivestimento dell'artiglieria deve essere migliorato aggiungendo un poco di materiale e lisciando successivamente il retro. Si potrà lavorare con maggiore serenità durante il rivestimento delle torrette incollando plastica su plastica anziché sull’ottone che dovrà essere preventivamente trattato con un primer o con dello stucco in spray correndo il rischio di perdere i finissimi particolari foto incisi.
B) Nonostante la carteggiatura preliminare dei pezzi di legno sono emerse ugualmente le venature, per eliminarle sarà sufficiente grattare la superficie con della carta abrasiva ad acqua, anche lo spessore totale andrà ridotto sul retro per alcuni decimi di millimetro.
C) Gli elementi realizzati sono molto resistenti ed assai morbidi permettendo un loro incollaggio alla struttura dello scafo.
Ciao
grazie per l'informazione sull'aletzza del particolare 131.
Proprio in riferimento al suddetto particolare mi sono posto la domanda se e come verrà livellato al ponte di poppa.
L’Hachette ci fornisce dei pezzi di compensato pretagliati per rivestire la parte superiore dello scafo che sono fragili e unici non consentendo di recuperare eventuali errori.
A prescindere dalla soluzione fornita devo osservare che lo scafo che sto rivestendo presenta le spigolature di poppa e di prua come visto nel post precedente e quindi sarò costretto a modificare almeno due dei quattro legni speciali.
Devo osservare che il legno dovrà essere molto ben trattato, stuccato e carteggiato per giungere all’illusione finale di sembrare realizzato in ferro e non in legno, questa zona risulta essere difficile da lavorate per via delle spigolature, della rientranza rispetto allo scafo e la ridotta altezza che deve rimanere comunque costante per tutta la lunghezza.
La soluzione adottata consiste nel realizzare uno stampo dal quale ricavare successivamente gli elementi necessari. In questo modo a lavoro finito mi rimarranno sia i legni pretagliati sia gli stampi per realizzare una nuova ed inedita nave italiana tipo un incrociatore pesante.
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Inizio con il pulire i quattro elementi e li carteggio leggermente dal lato da riprodurre in modo da non ritrovarmi degli stampi con incise le venature del legno.
Li fisso con delle punte di colla alifatica un foglio di carta, e ci trascrivo il relativo numero per non confonderli.
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Ci costruisco attorno un bordo di carta alto circa un centimetro e rinforzato longitudinalmente da un listello di legno.
Ci aggiungo anche il rivestimento di ottone di una torre di artiglieria media. In ogni caso la scaletta non sarà riproducibile in questo passaggio.
La freccia rossa indica dei calcoli per valutare la quantità di mastice da realizzare.
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Il mastice di silicone va realizzato mescolando i due componenti in parti uguali e versando il contenuto nello stampo, la basetta di artiglieria verrà ricoperta solo se i calcoli sono esatti e mi avanzerà del mastice.
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Il giorno dopo elimino i bordi e il fondo di carta, rovescio lo stampo e pulisco i pezzi di legno da eventuali fuoriuscite di silicone e quindi libero i bordi e procedo ad all’estrazione.
Mi rimane uno stampo con tutti i particolari a rilievo.
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Preparo la resina liquida da spalmare nello stampo togliendo l’eccesso con una spatola.
Il risultato finale è notevole.
Osservando i particolari notiamo:
A) Il rivestimento dell'artiglieria deve essere migliorato aggiungendo un poco di materiale e lisciando successivamente il retro. Si potrà lavorare con maggiore serenità durante il rivestimento delle torrette incollando plastica su plastica anziché sull’ottone che dovrà essere preventivamente trattato con un primer o con dello stucco in spray correndo il rischio di perdere i finissimi particolari foto incisi.
B) Nonostante la carteggiatura preliminare dei pezzi di legno sono emerse ugualmente le venature, per eliminarle sarà sufficiente grattare la superficie con della carta abrasiva ad acqua, anche lo spessore totale andrà ridotto sul retro per alcuni decimi di millimetro.
C) Gli elementi realizzati sono molto resistenti ed assai morbidi permettendo un loro incollaggio alla struttura dello scafo.
Ciao
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao,
riprendo il lavoro sullo scafo della Roma incollando i listelli forniti con i fascicoli, a mio avviso ci sono alcuni punti da osservare per evitare di rovinare lo scafo durante il rivestimento.
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La FRECCIA BLU indica il punto dove si deve incollare il primo listello (o listello guida) ovverosia da dove inizia ad allargarsi lo scafo assumendo una forma rotonda. Da questo punto si procede verso il basso semplicemente accostando i listelli avendo cura di incollarli con la colla alifatica anche di taglio.
La FRECCIA ROSSA indica la spigolatura inferiore della corazzatura; se ci sono degli spigoli da rivestire è sempre meglio accostare due listelli sullo spigolo stesso piuttosto che scavalcarlo con uno dei due listelli e tentare di eliminare l’eccesso nella successiva fase di carteggiatura.
Le FRECCE VERDI indicano la rientranza della spigolatura come visto nel post precedente.
---
---
Sostanzialmente seguo le fasi come proposto dai fascicoli.
---
---
Si deve prestare la massima cura nell’eseguire la fase della calafatura. Spesso i modellisti meno esperti o meno esigenti tendono a sottovalutare l’importanza di questo passaggio.
In questo modello e in genere in tutti i modelli di navi moderne con le fiancate realizzate unendo lastre in acciaio non ci devono essere interstizi o fughe tra i singoli listelli, questi inoltre saranno abbondantemente trattati con dello stucco e se il legno non sarà rigido ma si fletterà otterremmo che lo stucco si fessurerà e magari si staccherà nei punti più critici.
---
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La struttura dei bagli sarà incollata solo dopo la calafatura.
Si procede quindi a lisciare tutto lo scafo utilizzando un blocchetto di legno e carta a grana media.
Giusto per completezza affermo che le tre fasi di rivestimento, calafatura e carteggiatura hanno richiesto lo stesso numero di ore lavorative.
In alcuni punti ho quasi grattato del tutto il legno del listello ma la corretta applicazione di garza e colla vinavil utilizzata per la calafatura non ha portato a conseguenze negative.
ciao.
riprendo il lavoro sullo scafo della Roma incollando i listelli forniti con i fascicoli, a mio avviso ci sono alcuni punti da osservare per evitare di rovinare lo scafo durante il rivestimento.
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La FRECCIA BLU indica il punto dove si deve incollare il primo listello (o listello guida) ovverosia da dove inizia ad allargarsi lo scafo assumendo una forma rotonda. Da questo punto si procede verso il basso semplicemente accostando i listelli avendo cura di incollarli con la colla alifatica anche di taglio.
La FRECCIA ROSSA indica la spigolatura inferiore della corazzatura; se ci sono degli spigoli da rivestire è sempre meglio accostare due listelli sullo spigolo stesso piuttosto che scavalcarlo con uno dei due listelli e tentare di eliminare l’eccesso nella successiva fase di carteggiatura.
Le FRECCE VERDI indicano la rientranza della spigolatura come visto nel post precedente.
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Sostanzialmente seguo le fasi come proposto dai fascicoli.
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Si deve prestare la massima cura nell’eseguire la fase della calafatura. Spesso i modellisti meno esperti o meno esigenti tendono a sottovalutare l’importanza di questo passaggio.
In questo modello e in genere in tutti i modelli di navi moderne con le fiancate realizzate unendo lastre in acciaio non ci devono essere interstizi o fughe tra i singoli listelli, questi inoltre saranno abbondantemente trattati con dello stucco e se il legno non sarà rigido ma si fletterà otterremmo che lo stucco si fessurerà e magari si staccherà nei punti più critici.
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La struttura dei bagli sarà incollata solo dopo la calafatura.
Si procede quindi a lisciare tutto lo scafo utilizzando un blocchetto di legno e carta a grana media.
Giusto per completezza affermo che le tre fasi di rivestimento, calafatura e carteggiatura hanno richiesto lo stesso numero di ore lavorative.
In alcuni punti ho quasi grattato del tutto il legno del listello ma la corretta applicazione di garza e colla vinavil utilizzata per la calafatura non ha portato a conseguenze negative.
ciao.
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao,
Ammetto che nel post precedente sono stato poco chiaro e quindi credo sia meglio specificare alcuni aspetti:
---
---
Osservando lo schema delle ordinate tratto dall’ANB si può osservare i punti da dove iniziare ad incollare i listelli.
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---
Una fase iniziale del lavoro.
---
---
Le frecce rosse mostrano le gocce di colla alifatica, non è consigliabile toglierla fin tanto che non asciuga perché sporca il listello, l’esterno verrà carteggiato mentre all’interno rimarrà così e contribuirà alla presa della garza della calafatura.
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Il listello guida deve essere allineato perfettamente e se necessario va corretto.
Purtroppo le imperfezioni del taglio di alcune ordinate creano degli avvallamenti.
Utilizzando listelli a lunghezza intera questo errore viene limitato semplicemente interponendo uno spessore tra il listello e l’ordinata ma qui lo troviamo addirittura nella zona di congiunzione dei listelli, decido di proseguire ugualmente confidando di eliminare il difetto con la fase di carteggiatura e, male che vada effettuerei una correzione prima del rivestimento definitivo.
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Con un righello verifico l’allineamento delle ordinate aggiuntive necessarie per realizzare lo smusso.
ciao
Ammetto che nel post precedente sono stato poco chiaro e quindi credo sia meglio specificare alcuni aspetti:
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Osservando lo schema delle ordinate tratto dall’ANB si può osservare i punti da dove iniziare ad incollare i listelli.
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Una fase iniziale del lavoro.
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Le frecce rosse mostrano le gocce di colla alifatica, non è consigliabile toglierla fin tanto che non asciuga perché sporca il listello, l’esterno verrà carteggiato mentre all’interno rimarrà così e contribuirà alla presa della garza della calafatura.
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Il listello guida deve essere allineato perfettamente e se necessario va corretto.
Purtroppo le imperfezioni del taglio di alcune ordinate creano degli avvallamenti.
Utilizzando listelli a lunghezza intera questo errore viene limitato semplicemente interponendo uno spessore tra il listello e l’ordinata ma qui lo troviamo addirittura nella zona di congiunzione dei listelli, decido di proseguire ugualmente confidando di eliminare il difetto con la fase di carteggiatura e, male che vada effettuerei una correzione prima del rivestimento definitivo.
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Con un righello verifico l’allineamento delle ordinate aggiuntive necessarie per realizzare lo smusso.
ciao
arinf1963- Nuovo Utente
Re: RN ROMA (arinf1963) *** Chiuso ***
Ciao arinf, mi sono letto per la prima volta il tuo cantiere sono piacevolmente impressionato, per il modo in cui porti avanti il lavoro, e da come lo speghi, complimenti.
ciao vincenzo
ciao vincenzo
_________________
L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare.
(George Bernard Shaw)
cvincenzo54- Collaboratore sostenitore
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