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Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
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Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Ciao a tutti gli amici del forum , comincio a descrivere la nuova costruzione che comincerò durante le vacanze Natalizie , pian piano.
Il carro che vado a montare , colorare verrà inserito nel mio prossimo diorama questa è una breve descrizione del mezzo.
l Panzerjäger Tiger (P) Elefant, il cui numero di identificazione dell'esercito (Heer) era Sd.Kfz. 184, era un cacciacarri pesante della Wehrmacht utilizzato durante la seconda guerra mondiale. Furono originariamente denominati Ferdinand in onore del loro progettista Ferdinand Porsche e in seguito ribattezzati Elefant.
Il progetto di un nuovo cacciacarri pesante venne in mente a Ferdinand Porsche dopo che il suo prototipo del carro armato Tiger I (chiamato VK 4501(P)) venne scartato in favore di quello della Henschel.
Il progetto Porsche era caratterizzato da un treno di rotolamento costituito da tre coppie di ruote collegate a una singola barra di torsione (conseguentemente, su ogni lato erano presenti sei ruote e tre sospensioni) e da due motori centrali raffreddati ad aria da 372,8 kW (complessivi), sempre progettati da Porsche, che fungevano da gruppo elettrogeno per due motori elettrici azionanti le ruote motrici, sistemate sia anteriormente che posteriormente. La torretta era la stessa che sarebbe poi stata utilizzata nel progetto Henschel. Dietro assicurazione di Hitler, che emanò informalmente la commessa in favore della Porsche ancor prima del giudizio di tecnici, la fabbrica tedesca aveva deciso di far produrre dalla Nibelungenwerk di Sankt Valentin, in Austria, 101 scafi. Il progetto, però, venne alla fine scartato, a causa della complessità del cambio e per problemi di rottura delle sospensioni, che erano state appaltate dalla Porsche ad una ditta esterna .
La necessità percepita di produrre rapidamente un certo numero di cacciacarri pesanti in grado di montare il cannone da 88/71 da contrapporre ai sempre più numerosi sovietici T-34 e KV portò tuttavia a riesumare il progetto Porsche. Il 22 settembre 1942 iniziarono gli studi e il 30 novembre venne completata una prima bozza. Il 19 marzo 1943 il primo prototipo venne presentato a Hitler a Darlowo che si dimostrò entusiasta, ed ordinò la messa in produzione del nuovo mezzo.
La Nibelungenwerk iniziò quindi a convertire i telai già costruiti: la torretta fu sostituita da una struttura tipo casamatta squadrata (prodotta dalla Alkett e pesante 15.000 kg[5]) il cui centro di massa era concentrato nella parte posteriore del telaio per fare spazio ai due motori, e al suo interno trovavano posto il pezzo principale, le riserve di munizioni e quattro dei sei uomini di equipaggio (il pilota e l'addetto alle comunicazioni si trovavano davanti ai motori; sul retro di questa struttura era collocato un piccolo portello attraverso il quale era possibile rifornire rapidamente il carro; le ruote vennero private dell'anello gommato per semplificarne la costruzione, e i cingoli vennero sostituiti con altri di disegno differente; sulla già generosa corazza frontale venne imbullonata una ulteriore protezione che portò lo spessore totale a 200 mm. Come armamento, venne adottato il KwK 43/2 L/71 da 8,8 cm; i due motori raffreddati ad aria Porsche furono sostituiti da altrettanti Maybach HL 120 TRM da 238,6 kW ciascuno montati nella sezione centrale dello scafo.
In totale, il lavoro di conversione riguardò 91 scafi, completati tra il marzo e il maggio 1943. Questi veicoli vennero battezzati Panzerjäger Tiger (P) Ferdinand, in onore del loro creatore.
Primi impieghi operativi
Tutti i carri modificati tranne due uscirono dalla fabbrica l'8 maggio 1943 e vennero inviati sul fronte orientale cinque giorni dopo per essere assegnati agli schwere Panzerjäger-Abteilung (battaglione cacciacarri pesante) 653 (che ne ricevette 45) e 654 (che ne ricevette 44).
Qui presero parte alla battaglia di Kursk, iniziata il 5 luglio 1943.
I Ferdinand vennero dispiegati a livello di plotone, talvolta suddivisi in compagnie, con gli altri carri armati e la fanteria a proteggere i fianchi più vulnerabili.
L'impiego operativo lo delineò come arma controversa. Innanzitutto, gli estesissimi campi minati sovietici ne immobilizzarono molti nei primissimi giorni della battaglia. Per esempio, il 5 luglio il 653º Battaglione cacciacarri pesante vide 37 dei suoi 44 veicoli immobilizzati. In secondo luogo, gli inconvenienti tecnici erano molto frequenti, ma la quantità di pezzi di ricambio e di meccanici era inadeguata alle rotture. Un Ferdinand immobilizzato era di scarsa utilità, perché, privo di torretta, poteva ingaggiare i carri nemici solo su un limitato arco frontale (14° a destra o sinistra). I carri isolati o immobilizzati, poi, risultavano particolarmente vulnerabili alla fanteria, che poteva avvicinarsi (il Ferdinand non aveva mitragliatrici per l'autodifesa) e collocare mine magnetiche nelle parti più vulnerabili del carro( erano privi di Zimmerit). Inoltre, i motori elettrici tendevano a surriscaldarsi e a prendere fuoco.
La mancanza di un'adeguata protezione dalla fanteria fu responsabile di due perdite totali sino a fine luglio, ma influì ancora più decisamente nel causare ritardi. Infatti se questi veicoli venivano, come spesso capitava, separati dalle truppe amiche, erano costretti ogni volta a ritornare sulle proprie posizioni non essendo in grado di difendersi autonomamente con efficacia.
D'altro canto si rivelava un'arma micidiale e un veicolo pressoché invulnerabile se tenuto dietro le linee in modo da esporre ai colpi nemici solo la corazza frontale. I rapporti di uno solo dei due battaglioni (il 653°) reclamano come vittime dell'unità 320 carri nemici nel corso di tutto il mese di luglio in cambio di 13 perdite totali di Ferdinand. Ipotizzando una tendenziale sovrastima delle vittime del 30% abbiamo un probabile numero di vittime effettive quasi pari a 250.
Il Ferdinand
Nasce l'Elefant
L'Elefant esposto all'US Army Ordnance Museum di Aberdeen. Questo veicolo, abbandonato per un guasto meccanico nei pressi di Nettuno e il cui numero 102 corrispondeva al secondo carro del comando di compagnia, appartenne al capitano Helmut Ulbricht che fece dipingere una "U" nell'angolo superiore destro del retro della casamatta.
Il giudizio dei comandanti tedeschi che avevano combattuto a Kursk fu, alla fine, positivo (non senza critiche) e propositivo.
Dopo aver combattuto fino all'autunno del 1943 i 42 Ferdinand superstiti, più quattro carcasse distrutte e due convertiti in BergeTiger P (carri da recupero), oltre a un superstite dei tre Bergetiger P convertiti dai cinque Tiger P tenuti per test, e i due Ferdinand originali tenuti in Austria (per un totale di 48 Ferdinand e 3 BergeTiger) furono richiamati in fabbrica nel dicembre del 1943 per modifiche. Fu introdotta una MG 34 sullo scafo, si modificò lo scudo dello stesso e la cassetta degli attrezzi fu spostata dal parafango destro a sopra la marmitta. Inoltre fu adottata una cupola del capocarro con otto iposcopi simile a quella dello StuG III per migliorare la visibilità. Furono risolti i problemi di surriscaldamento dei motori elettrici che divennero piuttosto affidabili, e lo scafo fu ricoperto di Zimmerit per evitare le mine magnetiche[7]. Le modifiche, terminate nel marzo 1944, interessarono 48 dei 51 carri. I mezzi già trasformati in carri recupero non vennero sostanzialmente modificati.
Il carro modificato vide il suo peso accresciuto dalle circa 65 t originarie a circa 70 t e venne ribattezzato ufficialmente Elefant il 1º maggio 1944.
Il secondo impiego
Gli Elefant furono impiegati nuovamente sul fronte orientale e su quello italiano (dove arrivarono alla fine del febbraio 1944) sempre in dotazione al 653º e 654º Battaglione cacciacarri pesante. In Italia parteciparono alle operazioni per contrastare la testa di ponte alleata ad Anzio (operazione Shingle) e solo tre di essi fecero ritorno all'unità madre in estate.
In autunno i veicoli rimasti furono inquadrati nella nuova 614ª Compagnia cacciacarri pesante e 13 - 14 esemplari furono anche impiegati sul fronte occidentale nell'offensiva delle Ardenne.
Gli ultimi quattro superstiti parteciparono alla battaglia di Berlino nei pressi di Zossen. Debitamente utilizzati, si rivelarono micidiali mezzi difensivi, soprattutto in riguardo alla statica difesa delle teste di ponte. Il cannone KwK 43 era in grado di perforare persino la corazzatura dei carri JS-2 da lunghissima distanza, in particolare quando utilizzava i nuovi proiettili con nucleo di tungsteno (raramente disponibili a causa della scarsità di tale metallo nel Reich).
interno del carro
fonte Wikipedia
Come avete letto dovrò fare un passo indietro visto che il kit è dell'Elefant, devo tornare al Ferdinad.
ciao a tutti Buone Feste e buon modellismo divertitevi
Claudio
Il carro che vado a montare , colorare verrà inserito nel mio prossimo diorama questa è una breve descrizione del mezzo.
l Panzerjäger Tiger (P) Elefant, il cui numero di identificazione dell'esercito (Heer) era Sd.Kfz. 184, era un cacciacarri pesante della Wehrmacht utilizzato durante la seconda guerra mondiale. Furono originariamente denominati Ferdinand in onore del loro progettista Ferdinand Porsche e in seguito ribattezzati Elefant.
Il progetto di un nuovo cacciacarri pesante venne in mente a Ferdinand Porsche dopo che il suo prototipo del carro armato Tiger I (chiamato VK 4501(P)) venne scartato in favore di quello della Henschel.
Il progetto Porsche era caratterizzato da un treno di rotolamento costituito da tre coppie di ruote collegate a una singola barra di torsione (conseguentemente, su ogni lato erano presenti sei ruote e tre sospensioni) e da due motori centrali raffreddati ad aria da 372,8 kW (complessivi), sempre progettati da Porsche, che fungevano da gruppo elettrogeno per due motori elettrici azionanti le ruote motrici, sistemate sia anteriormente che posteriormente. La torretta era la stessa che sarebbe poi stata utilizzata nel progetto Henschel. Dietro assicurazione di Hitler, che emanò informalmente la commessa in favore della Porsche ancor prima del giudizio di tecnici, la fabbrica tedesca aveva deciso di far produrre dalla Nibelungenwerk di Sankt Valentin, in Austria, 101 scafi. Il progetto, però, venne alla fine scartato, a causa della complessità del cambio e per problemi di rottura delle sospensioni, che erano state appaltate dalla Porsche ad una ditta esterna .
La necessità percepita di produrre rapidamente un certo numero di cacciacarri pesanti in grado di montare il cannone da 88/71 da contrapporre ai sempre più numerosi sovietici T-34 e KV portò tuttavia a riesumare il progetto Porsche. Il 22 settembre 1942 iniziarono gli studi e il 30 novembre venne completata una prima bozza. Il 19 marzo 1943 il primo prototipo venne presentato a Hitler a Darlowo che si dimostrò entusiasta, ed ordinò la messa in produzione del nuovo mezzo.
La Nibelungenwerk iniziò quindi a convertire i telai già costruiti: la torretta fu sostituita da una struttura tipo casamatta squadrata (prodotta dalla Alkett e pesante 15.000 kg[5]) il cui centro di massa era concentrato nella parte posteriore del telaio per fare spazio ai due motori, e al suo interno trovavano posto il pezzo principale, le riserve di munizioni e quattro dei sei uomini di equipaggio (il pilota e l'addetto alle comunicazioni si trovavano davanti ai motori; sul retro di questa struttura era collocato un piccolo portello attraverso il quale era possibile rifornire rapidamente il carro; le ruote vennero private dell'anello gommato per semplificarne la costruzione, e i cingoli vennero sostituiti con altri di disegno differente; sulla già generosa corazza frontale venne imbullonata una ulteriore protezione che portò lo spessore totale a 200 mm. Come armamento, venne adottato il KwK 43/2 L/71 da 8,8 cm; i due motori raffreddati ad aria Porsche furono sostituiti da altrettanti Maybach HL 120 TRM da 238,6 kW ciascuno montati nella sezione centrale dello scafo.
In totale, il lavoro di conversione riguardò 91 scafi, completati tra il marzo e il maggio 1943. Questi veicoli vennero battezzati Panzerjäger Tiger (P) Ferdinand, in onore del loro creatore.
Primi impieghi operativi
Tutti i carri modificati tranne due uscirono dalla fabbrica l'8 maggio 1943 e vennero inviati sul fronte orientale cinque giorni dopo per essere assegnati agli schwere Panzerjäger-Abteilung (battaglione cacciacarri pesante) 653 (che ne ricevette 45) e 654 (che ne ricevette 44).
Qui presero parte alla battaglia di Kursk, iniziata il 5 luglio 1943.
I Ferdinand vennero dispiegati a livello di plotone, talvolta suddivisi in compagnie, con gli altri carri armati e la fanteria a proteggere i fianchi più vulnerabili.
L'impiego operativo lo delineò come arma controversa. Innanzitutto, gli estesissimi campi minati sovietici ne immobilizzarono molti nei primissimi giorni della battaglia. Per esempio, il 5 luglio il 653º Battaglione cacciacarri pesante vide 37 dei suoi 44 veicoli immobilizzati. In secondo luogo, gli inconvenienti tecnici erano molto frequenti, ma la quantità di pezzi di ricambio e di meccanici era inadeguata alle rotture. Un Ferdinand immobilizzato era di scarsa utilità, perché, privo di torretta, poteva ingaggiare i carri nemici solo su un limitato arco frontale (14° a destra o sinistra). I carri isolati o immobilizzati, poi, risultavano particolarmente vulnerabili alla fanteria, che poteva avvicinarsi (il Ferdinand non aveva mitragliatrici per l'autodifesa) e collocare mine magnetiche nelle parti più vulnerabili del carro( erano privi di Zimmerit). Inoltre, i motori elettrici tendevano a surriscaldarsi e a prendere fuoco.
La mancanza di un'adeguata protezione dalla fanteria fu responsabile di due perdite totali sino a fine luglio, ma influì ancora più decisamente nel causare ritardi. Infatti se questi veicoli venivano, come spesso capitava, separati dalle truppe amiche, erano costretti ogni volta a ritornare sulle proprie posizioni non essendo in grado di difendersi autonomamente con efficacia.
D'altro canto si rivelava un'arma micidiale e un veicolo pressoché invulnerabile se tenuto dietro le linee in modo da esporre ai colpi nemici solo la corazza frontale. I rapporti di uno solo dei due battaglioni (il 653°) reclamano come vittime dell'unità 320 carri nemici nel corso di tutto il mese di luglio in cambio di 13 perdite totali di Ferdinand. Ipotizzando una tendenziale sovrastima delle vittime del 30% abbiamo un probabile numero di vittime effettive quasi pari a 250.
Il Ferdinand
Nasce l'Elefant
L'Elefant esposto all'US Army Ordnance Museum di Aberdeen. Questo veicolo, abbandonato per un guasto meccanico nei pressi di Nettuno e il cui numero 102 corrispondeva al secondo carro del comando di compagnia, appartenne al capitano Helmut Ulbricht che fece dipingere una "U" nell'angolo superiore destro del retro della casamatta.
Il giudizio dei comandanti tedeschi che avevano combattuto a Kursk fu, alla fine, positivo (non senza critiche) e propositivo.
Dopo aver combattuto fino all'autunno del 1943 i 42 Ferdinand superstiti, più quattro carcasse distrutte e due convertiti in BergeTiger P (carri da recupero), oltre a un superstite dei tre Bergetiger P convertiti dai cinque Tiger P tenuti per test, e i due Ferdinand originali tenuti in Austria (per un totale di 48 Ferdinand e 3 BergeTiger) furono richiamati in fabbrica nel dicembre del 1943 per modifiche. Fu introdotta una MG 34 sullo scafo, si modificò lo scudo dello stesso e la cassetta degli attrezzi fu spostata dal parafango destro a sopra la marmitta. Inoltre fu adottata una cupola del capocarro con otto iposcopi simile a quella dello StuG III per migliorare la visibilità. Furono risolti i problemi di surriscaldamento dei motori elettrici che divennero piuttosto affidabili, e lo scafo fu ricoperto di Zimmerit per evitare le mine magnetiche[7]. Le modifiche, terminate nel marzo 1944, interessarono 48 dei 51 carri. I mezzi già trasformati in carri recupero non vennero sostanzialmente modificati.
Il carro modificato vide il suo peso accresciuto dalle circa 65 t originarie a circa 70 t e venne ribattezzato ufficialmente Elefant il 1º maggio 1944.
Il secondo impiego
Gli Elefant furono impiegati nuovamente sul fronte orientale e su quello italiano (dove arrivarono alla fine del febbraio 1944) sempre in dotazione al 653º e 654º Battaglione cacciacarri pesante. In Italia parteciparono alle operazioni per contrastare la testa di ponte alleata ad Anzio (operazione Shingle) e solo tre di essi fecero ritorno all'unità madre in estate.
In autunno i veicoli rimasti furono inquadrati nella nuova 614ª Compagnia cacciacarri pesante e 13 - 14 esemplari furono anche impiegati sul fronte occidentale nell'offensiva delle Ardenne.
Gli ultimi quattro superstiti parteciparono alla battaglia di Berlino nei pressi di Zossen. Debitamente utilizzati, si rivelarono micidiali mezzi difensivi, soprattutto in riguardo alla statica difesa delle teste di ponte. Il cannone KwK 43 era in grado di perforare persino la corazzatura dei carri JS-2 da lunghissima distanza, in particolare quando utilizzava i nuovi proiettili con nucleo di tungsteno (raramente disponibili a causa della scarsità di tale metallo nel Reich).
interno del carro
fonte Wikipedia
Come avete letto dovrò fare un passo indietro visto che il kit è dell'Elefant, devo tornare al Ferdinad.
ciao a tutti Buone Feste e buon modellismo divertitevi
Claudio
Marini Claudio- Collaboratore sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Ecco non fai a tempo a finire uno che via subito con un altro bel lavo, come ti invidio
Un salutone
Sandro
Un salutone
Sandro
Ospite- Ospite
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Ciao Claudio, ma che mangi a colazione ????
Bruno
Bruno
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Ciao Claudio,
Interessante la parentesi storica...arricchisce il lavoro che stai per fare.
Un saluto
e io aggiungerei .... e che finirò in un battibaleno .... hai una costanza e una passione incredibile.che comincerò durante le vacanze Natalizie , pian piano
Interessante la parentesi storica...arricchisce il lavoro che stai per fare.
Un saluto
Ospite- Ospite
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Ciao Claudio, come diceva Bruno ma a volte mangi?
Battute a parte sarà un altro bel lavoro sicuramente.
Buone feste e buon inizio
ciao
Battute a parte sarà un altro bel lavoro sicuramente.
Buone feste e buon inizio
ciao
_________________
L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare.
(George Bernard Shaw)
cvincenzo54- Collaboratore sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Ciao ragazzi , tranquilli andrò piano, per quanto riguarda il mangiare anche li è una bella lotta mi piace mangiare e bere bene , forse è anche quello che da la carica? hahahah
ciao a tutti
Claudio
ciao a tutti
Claudio
Marini Claudio- Collaboratore sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Avanti così Claudio, e' un bel modello quello che vai a fare.
Buon divertimento.
Ciao, Max
Buon divertimento.
Ciao, Max
max64- Utente sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Ciao a tutti , nelle pause tra pranzi e cene qualcosa si comincia a vedere
bene continuo a divertirmi
ciao Claudio
bene continuo a divertirmi
ciao Claudio
Marini Claudio- Collaboratore sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Ciao Claudio, direi che si vede più di qualcosa .
C'è anche altro da vedere ?
Un saluto.
C'è anche altro da vedere ?
Un saluto.
_________________
Armando
Regolamento Forum: http://www.forumscuoladimodellismo.com/regolamento-f8/regolamento-del-forum-t274.htm
Guida pubblicazione video e immagini: http://www.forumscuoladimodellismo.com/guida-alla-pubblicazione-delle-immagini-f12/
E-mail moderazione: moderazione@scuoladimodellismo.it
Armando54- Moderatore sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Ciao Claudio
un augurio per il nuovo progetto te lo voglio fare anch' io !!
Questo super-carro mi ha sempre appassionato.
un augurio per il nuovo progetto te lo voglio fare anch' io !!
Questo super-carro mi ha sempre appassionato.
macpit- Forumnauta
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Avevo supposto che bollisse qualcosa in pentola data la lunga assenza ...
ci rifai anche gli interni ? dai che non puoi lasciarlo così spoglio ...
Ciao Bruno
ci rifai anche gli interni ? dai che non puoi lasciarlo così spoglio ...
Ciao Bruno
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Ciao Pietro ,grazie
Ciao Bruno , questo è solo una parte di quello che devo fare , gli interni sarebbero sprecati , quando è finito mi dirai se servivano.
Ciao Armando ti accontento subito
continua..
Claudio
Ciao Bruno , questo è solo una parte di quello che devo fare , gli interni sarebbero sprecati , quando è finito mi dirai se servivano.
Ciao Armando ti accontento subito
continua..
Claudio
Marini Claudio- Collaboratore sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
bellissimo!
se vogliamo farci 2 risate, mi ha fatto venire in mente le numerose battaglie su company of heroes, dove, temendo il loro terribile cannone, eliminavo per primi, magari con una pioggia di calliope, seguita da attacchi di M10, o magari un attacco da un M26 pershing, della serie, ho paura? lo seppellisco di piombo!!
fine parentesi videogiochi
se vogliamo farci 2 risate, mi ha fatto venire in mente le numerose battaglie su company of heroes, dove, temendo il loro terribile cannone, eliminavo per primi, magari con una pioggia di calliope, seguita da attacchi di M10, o magari un attacco da un M26 pershing, della serie, ho paura? lo seppellisco di piombo!!
fine parentesi videogiochi
fabio.90- Utente Appassionato
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Ciao Fabio , non hai mai giocato a Sudden Strike campagne con mezzi a scelta tra qui questo potente ma versione ELEFANT
ciao buon divertimento
Claudio
ciao buon divertimento
Claudio
Marini Claudio- Collaboratore sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Mi sa che i tuoi operai li paghi profumatamente se ti lavorano anche durante le feste...
Bravo Claudio, fai benissimo a tenerti sotto pressione, è il sistema migliore per rimanere giovani dentro e...fuori.
Una curiosità, ma lo ingloberai in un diorama?
Buon lavoro
Bravo Claudio, fai benissimo a tenerti sotto pressione, è il sistema migliore per rimanere giovani dentro e...fuori.
Una curiosità, ma lo ingloberai in un diorama?
Buon lavoro
Maruzzella- Utente sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Yes , già deciso ambientazione e campagna , tra non molto si inizia
ciao Claudio
ciao Claudio
Marini Claudio- Collaboratore sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Bene, bene sono proprio curioso di vedere che fine farai fare a questo povero semovente...
Maruzzella- Utente sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Tranquillo , avrà un posto quasi in prima fila (sano) la strada è lunga per dove deve andare
ciao Claudio
ciao Claudio
Marini Claudio- Collaboratore sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Dai Claudio, anche se alla fine non si vedono, vuoi mettere la soddisfazione ? tanto la torretta la togli quando vuoi e poi se non ci fossi io a stimolarti ...
OT
x Fabio.90 , stupenda trasgressione sulle leggi di Murphy
dovresti scrivere pure le altre ...
end OT
OT
x Fabio.90 , stupenda trasgressione sulle leggi di Murphy
dovresti scrivere pure le altre ...
end OT
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Ciao a tutti , caro Bruno sono felice che tu proponga soluzioni , l'interno lo farò ma ad un'altro carro prossimamente intanto coloro
segue ...alla prox
Claudio
segue ...alla prox
Claudio
Marini Claudio- Collaboratore sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Ciao Claudio, cosa ci vuoi fare, è quel pizzico di sadismo insito in ogni modellista che ti fa spronare, chi reputi capace, di fare sempre di più
e poi detto tra noi, trovo piacere nel guardare i tuoi lavori, sarà la forza dell'abitudine ma vorrei vedere sempre di più ..
un abbraccio Bruno
e poi detto tra noi, trovo piacere nel guardare i tuoi lavori, sarà la forza dell'abitudine ma vorrei vedere sempre di più ..
un abbraccio Bruno
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Ciao , comincia la mimetica
continua...........
Claudio
continua...........
Claudio
Marini Claudio- Collaboratore sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Adoro quella mimetizzazione! SLURP SLURP SLURP!!!!!!!
_________________
" Quando lo stucco si fa duro il modellista inizia a scartavetrare ... " - 29 Marzo 2013 - Unimatrix
Un salutone
DAVIDE
ciaccio78- Forumnauta
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Be così e quasi definitiva
adesso decal , cingoli e poi lavaggi
ciao a tutti Claudio
adesso decal , cingoli e poi lavaggi
ciao a tutti Claudio
Marini Claudio- Collaboratore sostenitore
Re: Ferdinand/Elefant Tank (Marini Claudio) ***TERMINATO***
Gran bel lavoro, questa mimetizzazione mi fa impazzire in quanto tendo sempre ad essere troppo geometrico tu invece vai alla grande, una cosa però la vedo ... anche le ruote motrici ? di solito non le ho mai viste mimetizzate, sicuramente ti basi su documentazione, mi piacerebbe saperne di più.
un saluto Bruno
un saluto Bruno
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
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