Un cantiere appena terminato - Ferdinando II (nostromo61) - *** TERMINATO! ***

Ho già spiegato come sono arrivato alla realizzazione del Fedinando II, e come da richiesta ecco le varie fasi della lavorazione.
E' un modello totalmente autocostruito.
Questi i disegni:






Ho già spiegato quale è stata la valutazioe per utilizzare la scala 1:100.
alla prossima

Buongiorno e andiamo avanti:

dai disegni o ricavato le singole ordinate, la falsa chiglia e la ruota di prua, incollandole singolarmente su del compensato da 4 mm:



utilizzando il caro e vecchio traforo ad archetto ho ritagliato il tutto



Forse sarà inutile dirlo, ma nell'inserimento della singola ordinata nel suo vano mi servo di una squadretta, in modo da creare un angolo retto perfetto.



Come si può notare dalla foto, alla falsa chiglia ho incollato un listello rigido.



Questo perchè, essendo la falsa chiglia di spessore 4mm, avrebbe subito delle torsioni, sia nella fase dell'assemblaggio delle ordinate, sia successivamente nella fase di copertura dello scafo.



Con qusta foto mi fermo e alla prossima puntata.
Saluti
Nostromo61

ciao Francesco/nostromo!
ti seguirò con piacere perchè mi piace molto anzi sono affascinato da tutto ciò che concerne la storia d'Italia

Per chi fosse interessato Francesco aveva spiegato nella discusione "Galleria Nostromo61" da dove nasce il progetto della pirocorvetta Ferdinando II.

Grazie
un saluto
Giulio

ciao Nostromo61
Sono qui a seguire tutti gli sviluppi.
Anche se vediamo già il risultato, è interesante conoscere i tuoi metodi di lavorazione.
buon divertimento.
gian paolo

E riprendiamo a documentare l' avanzamento dei lavori sul Ferdinando II.

Una vola sistemate e incollate le ordinate, a proposito, quando parlo di incollaggio, mi riferisco a colla vinilica, almeno per le parti in legno.



Per la copertura dello scafo ho utilizato listelli di tiglio da 5mmx1,5 di spessore.
Ho posizionato il primo all'altezza del ponte come primo riferimeno.
Ovviamente i listelli vanno poizionati da entrambi i lati dello scafo, per evitare torsioni alla struttura.









Fin qui la copertura dello scafo.

A presto
Nostromo61

Buongirno alla ciurma , Ciao N61 , o notato dalle foto che hai sistemato il fasciame sia a poppa che a prua sulla chiglia direttamente ,la mancanza della battura e un Tua scelta , così facendo con la mancanza della battura si viene a creare uno scalino sia a poppa che a prua e pure lungo la chiglia , e una mia osservazione , fermo restante sei Tu a decidere il da farsi.
Buona domenica
mozzo

Buongiorno a te mozzo,
si hai notato bene, la battura non è stata fatta.
O meglio, incollando quel listello di rinforzo lungo la chiglia, di spessore leggermente superiore alla stessa, ho evitato, con il primo listello, quel gradino che si sarebbe formato.
Buona domenica anche a te
N61

Terminata la copertura dello scafo, una buona scartavetrata, passiamo alla copertra del ponte.



Ho assemblato i finti bagli da prua a poppa, sui quali verrà incollato il tavolato del ponte








Queste ultime foto, purtroppo, sono sfuocate.

Nostromo61

Ciao Nostromo61..
..bel lavoro d'avvero..!!!..complimenti...
una curiosità: qual'è la lunghezza che hai usato per il tavolato del ponte.??
..grazie anticipatamente & buona domenica anche a Te.

Roberto

Ciao Roberto,
in genere uso uno standard di 8 cmm, ma in questo caso, li ho tagliati a 6 cm.
Ciao e grazie
Nostromo61

ciao nostromo, sta venendo bene , complimenti hai una bella mano.

un saluto guido

Rieccomi con la documantazione sul Ferdinando II.
Siamo rimasti alla copertura con il tavolato del ponte.
A questo punto cominciamo ad alzare l'impavesata.
Sorge un problema : non ci sono sostegni per poggiare i listelli che serviranno per l'impavesata
E allora mi è balenata questa idea:



In pratica, i chiodini inseriti all'interno dei listelli sopperiscono ai sostegni mancanti e contribuiscono all'incollaggio tra listello e listello.
Ed ecco il rsulatato





La foto mostra le aperture dei boccaporti dei cannoni.

E per oggi :chiu:

Nostromo61

Ciao nostromo, seguo i tuoi cantieri, ma non ci sto capendo niente....nel senso che ne vedo tre tutti con lo stesso nome, ma e' sempre lo stesso???

Ciao Emanuel

Si è sempre lo stesso.
ma dalla tua domanda mi sa che sto sbagliando a pstare gli argomenti.
E' così
Fammi sapere
Ciao francesco

Ciao Francesco, non vorrei sbagliarmi ma credo che ogni volta che inserisci qualche messaggio vai su nuovo argomento, invece devi entrare nel primo cantiere che hai Aperto e continuare ad inserire i messaggi da li.
Ti dico questo perche almeno io vedo che hai 3 cantieri aperti ma il progetto e' sempre lo stesso, quindi penso che l'errore sia in questo.

Ciao Emanuel

Si faccio proprio così, adesso come faccio a riunire il tutto come unico cantiere, e non creare più disordine ???
Francesco

Ciao Nostromo61, ho riunito i tuoi messaggi. Da ora per continuare la tua discussione, utilizza il tasto "rispondi" e non più "nuovo argomento"

Saluti da Scuba!!!

Grazie , Scuba.
Saluti, francesco

ciao francesco!
bel lavoretto che hai fatto!
io non ho capito le due battute con mozzo riguardo alla chiglia, la battura e il listello di rinforzo
bell'idea che hai usato per costruire l'impavesata! ma che chiodini hai usato?
ti chiedo questo perchè i listelli di tiglio (almeno a me) si scagliano facilmente!
Grazie
aspetto di vedere come sei andato avanti nel lavoro che hai appena finito!
ciao
Giulio

Per quanto riguarda la battura, è quell'incavo che viene praticata sulla chiglia da prua a poppa, la quale deve alloggiare il primo listello , (o tavola), in modo da non crare un gradino tra chiglia e prima tavola.
Spero di essermi spiegato bene.
La domanda di Mozzo era giusta.
La mia risposta: ho inserito alla falsa chiglia dallo spessore di 4mm, un listello di rinforzo di 6mm, si è creato quel solco sufficiente ad alloggiare il primo listello.
Perchè il rinforzo?
Un compensato di 4 mm tende facilmente a curvarsi, compromettendo il lavoro finale.
Per quanto riguarda l'impavesata, ho adoperato dei comuni chiodini per il modellismo navale.
Ovviamente ho praticato prima i fori ai listelli.
Ciao Francesco

grazie francesco!
grazie ora è tutto chiaro!
conosco cosa sia la battura ma non avevo capito che caspita avessi combinato per ovviare a questa
tecnica interessante la tua per ovviare di intaccare la chiglia!
grazie
un saluto

Continuiamo con la fase successiva.
Alazata l'impavesata ho ricoperto lo scafo con il secondo fasciame.
Tra il primo incintone e il secondo dell'opera morta ho colorato lo scafo.
Utilizzo colori acrilici, e per evitare sbavature, quando è possibile coloro i listelli , prima di incollarli.
Documento la realizzazione dei tamburi di copertura delle due ruote a pale e le stesse:











Il colore lucido è dovuto alla luce, in realtà è opaco.



Dalla foto notiamo l'assemblaggio dei tamburi, del capo di banda, i falsi trincarini e i falsi scalmotti e sul ponte le pazienze.

Nostromo61

Ciao Francesco i complimenti sono doverosi.
Ti seguo sempre
Un saluto
Sandro

Ci occupiamo adesso dell'opera viva della nave.
Anche questo scafo era protetto dalle piastre di rame








Dopo questa opeazione bisogna dare alla nave un sostegno.

Su carta millimetrata disegno le due culle che allogeranno lo scafo e le riporto con carta lucida sul legno da sagomare





Come si vede dalla foto la sua funzione la esplica molto bene, andrà poi passato con del mordente e lucidato.
Sul ponte sono già assemblati il lungo fumaiolo, i tambucci il timone.

Nostromo61

ciao nostromo
ancora complimenti per il lavoro e per la descrizione.
Se possibile, vorrei avere qualche informazione in più sul rivestimento in rame.
da dove provengono le piastrine?
che dimensioni hanno?
mi sembra di aver capito che hai fatto due "giri" pieni partendo dalla linea di galleggiamento e poi sei ripartito dalla chiglia in su (sempre a piastrine intere). è così?
avevi dei riferimenti sulla situazione reale (disegni)?
buon divertimento a tutti

Ciao Gian Paolo,
le piastrine le ho trovate dalla Mantua 10x5mm,
purtroppo non ho trvato disegni o riferimenti dettagliati sulla nave.
La notizia certa è che lo scafo era ricoperto di questa protezione, così come tutte le navi inglesi del periodo.
Si, era stata costruita in Inghilterra, varata nel 1833 dai cantieri Union Dock di Londra e poi acquistata, insieme ad altre due unità, dai Borboni.
Con il poco materiale che sono riuscito a trovare, ho dovuto a volte improvvisare.

Ciao , Francesco