Bir Hacheim (max64)

Ciao a tutti.
Mi piace l'ambientazione africana per i diorami.
Mi piace ancora di più in questo inverno genovese che per quantità di pioggia fà invidia a Londra e alla Los Angeles di Blade runner.
Per cui, Bir Hacheim.

Bir Hacheim ( il pozzo del vegliardo ) era un caposaldo(in mano alle truppe alleate) che sorgeva su un crocevia di carovaniere, su cui si trovavano i ruderi di tre cisterne romane, chiamate dai francesi "les mammeles".
Nel punto più elevato, quota 186, si trovavano i ruderi di un fortino turco.
Il caposaldo era circondato da campi minati ed un cosidetto dai francesi "marais" ( pantano) dove furono impiegate circa 130.000 mine anticarro e 2.000 mine antiuomo.
Il caposaldo era tenuto dalla 1re Brigade française libre (1ª Brigata francese libera), nella quale serviva la 13^ DBLE della Legione Straniera.
Il 26 maggio del '42 Rommel lancia l'offensiva verso Tobruk, il caposaldo di Bir Hacheim offre una resistenza inaspettata, i primi a farne le spese sono gli italiani della Divisione Ariete.
Inizia così una delle più cruente battagle dello scacchiere africano, con i legionari che resistono stoicamente fino al 10 giugno, permettendo la messa in salvo di numerose truppe inglesi e rompendo l'accerchiamento con un ultima sortita.

E qui arriviamo al diorama, in cui inserirò i miei legionari, che ho realizzato partendo da figurini inglesi della Miniart.
La base è in polistirene ad alta densità, il pezzo di corteccia mi serve a simulare della roccia

e inizio a scavare una prima buca

una più arretrata, con primo posizionamento di sacchi di sabbia

inizio a preparare qualche rinforzo in legno per l'interno delle buche



...ed ora non mi resta che andare avanti...ciao, Max

Ti seguo con attenzione. Luigi

Ciao Max, bene bene, un'altra realizzazione da seguire attentamente!!
Buona continuazione!!

@ luigi
@ Armando

E io cercherò di rendere la cosa interessante.

Un caro saluto, max

Ciao Max, io sono sempre in prima fila nell'ammirare.
Ciao Claudio   

@ Claudio

E' sempre un piacere averti tra gli osservatori   
I lavori proseguono, sviluppando le buche dei soldati, scarne protezioni in un territorio estremamente piatto.



Questo è un bidone ammaccato da inserire semi coperto dalla sabbia. E' ancora da dipingere, ma l'ho già trattato "rudemente" fiammeggiandolo con l'accendino

Per il terreno inizio con stendere dello stucco, quello in pasta per muro,

Le spatolate le sistemo in maniera più omogenea prima che lo stucco asciughi, per ricoprire poi la superficie con sabbia, sassolini, incollati in un impasto di colla vinilica ed acqua.

In attesa che tutto asciughi...un saluto a tutti

Max

Mi piacciono le rocce.
ciao

Ed ecco le rocce, colorate ad olio (terra di Siena+ocra, con successivo drybrush bianco), per meglio adattarle all'ambiente desertico

I sacchetti di sabbia li ho fatti con stucco Milliput e testurizzati col tulle di una bomboniera


E qui una barriera di filo spinato, che realizzo sempre con avanzi di filo elettrico, televisivo..


ciao e alla prossima, Max   

Sacchi magnifici, li colori o li lasci così? ottimo lavoro anche per il resto.
     
Claudio  

I diorami hanno sempre un fascino particolare.
Chissa se prima o poi ci proverò anche io.
Bel lavoro Max.
Per i sacchi ti sei creato una dima o li hai fatti semplicemente cosi a mano libera.
Buon proseguimento

@ Gino
I sacchi li faccio a mano libera.
Faccio un rotolo di stucco con un diametro di 1 cm scarso, taglio pezzi di circa 1,2 cm e gli do la forma. Appuntisco un minimo uno dei lati corti, con una pizetta giro la punta per dare l'effetto chiusura-legaccio, testurizzo col tulle e il sacco è pronto.

@ Claudio
I sacchi li coloro ad olio, ne ho giàa iniziato qualcuno di quelli asciutti e vengono bene

Grazie per l'apprezzamento.

Un caro saluto, Max

 Bravo Max, anzi.... bravissimo! i tuoi lavori mi sono sempre piaciuti. e già da questi primi passi si vede l'eccellenza.
Allora, se in luglio vengo in vacanza sul mar ligure sei impegnato 2 ore al giorno per insegnamento.

ciao.

Grazie Dodo, troppo gentile.
E allora a luglio mare e modellismo, son due cose da fare.
Affare fatto.
Ciao   

Cercando nel web informazioni sulla battaglia di Bir Hacheim, ho trovato un sito francese dedicato alle forze della francia libera con un ampio dossier sulla battaglia e il contributo della Legione.
Tra varie foto ne ho vista una con una riga di bidoni allineati nella sabbia.
Questa è la mia riproduzione

Il terreno del diorama
Per realizzarlo ho mischiato a colla vinilica sabbia, sassolini e terriccio, colore acrilico.
Prima che il composto asciugasse totalmente ho preparato un'altro impasto con la vinilica, acqua e sabbia finissima del deserto-
Ho spennellato la superficie in maniera non omogenea in modo tale da avere accumuli di sabbia in alcuni punti ed altri poco trattati.
In questo modo ho delle zone che formano quasi una superficie tipo grattugia che vengono bene evidenziate col drybrushing.
Una volta asciutto il tutto, ho fatto un drybrush con colore ad olio ocra con aggiunta di giallo napoli, e successivamente con bianco titanio sulle asperità.





Ciao e alla prossima con le immagini del terreno finito.

Ciao Max, sta venendo bene, continua così che ti seguo

Ottimo Max, molto reale l'effetto
Il bidone risalta poco

Ciao Walter.
Per il bidone provvedo a renderlo più visibile.
Grazie, Max

Ho terminato il terreno e cercato di rendere meglio il bidone ottenendo questo:








...continua...ciao, Max

Molto bello Max,continuo a seguirti da vicino Luigi

Grazie Luigi.
Colgo l'occasione per aggiungere qualche foto




Ciao, Max

Ciao Max, i particolari rendono bene, ti seguo con attenzione

Ciao Armando, domani posto le foto con i legionari piazzati nelle buche, così vediamo il lavoro completo.

Un caro saluto, Max   

Grande Max, ottimo lavoro
Claudio   

Grazie per l'apprezzamento Claudio, ora le foto con i legionari.
Legionari a cui ho apportato un'ultima modifica, l'aggiunta della sciarpa sahariana, la "chéche", realizzata con stagnola per tappo di bottiglia da vino.






A presto con qualche altra foto.

Ciao. Max

Ed ecco leultime foto





Ciao a tutti, Max