Galleria di brggpl

Ariciao a tutti

@sandro: si si, la nave è bella, ma il modello sarebbe da rifare!
Le scatole di montaggio contengono sempre dei particolari, belli pronti in metallo luccicante o in plastiche uniformi. Quello che spesso non mi è riuscito, è l’integrare questi particolari con il resto della nave. Insomma a volte questi sembrano dei “corpi estranei” solamente incollati o appoggiati.
Riguardo alle scatole di montaggio devo dire che se ne trovano per tutti i gusti e per tutte le capacità: dai famosi vascelli ai più umili pescherecci. Sfogliando i cataloghi, penso di aver scelto l’Alabama solo per il fumaiolo e comunque rimane il fatto di essermi divertito.

@magna: il modello qui in scala 1:120 è lungo una settantina di centimetri (forse è per questo che l’ho fatto cadere). Proprio per la scala, i piani (abbastanza recenti) non sono particolareggiati come quelli del sig. Volontè e si capisce che sono fatti al pc (pure le assonometrie!). Comunque non ricordo particolari difficoltà o incongruenze nel montaggio (a parte il "rivestimento in rame"). C’è pure il piano velico (che ho spensieratamente evitato di eseguire sbagliando di conseguenza la posizione dei pennoni e dei picchi! ).

Complimenti sinceri, Gian Paolo,mi piacciono molto le tue opere ,mi piacerebbe molto raggiungere il tuo livello"IN UN FUTURO LONTANO SI INTENDE" ...... cercherò di lavorare sodo.complimenti gianni

Gian Paolo gli errori sono sempre presenti ma alla fine sono proprio questi errori che ti fanno diventare il grande modellista che oggi sei.
Un saluto
Sandro

Ciao Gian Paolo,
complimenti per i modelli da te realizzati. Mi sembra di capire che anche tu come molti ha iniziato con le scatole di montaggio, che adesso credo hai abbandonato.
Sono curioso di sapere quando e perchè sei passato all'autocostruzione.

Aspetto gli aggiornamenti

ciao a tutti
@gianni77 e @santos: grazie, ma non esagerate.
@cesare78:grazie anche a te.
si, con le scatole di montaggio (8 in totale) ho iniziato nel 2002 e ho finito nel 2009 per colpa o meglio grazie al forum. non sapevo come si potessero fare modelli con solo i disegni!

Buon giorno a tutti
Arrivo all’anno 2006 con un diversivo un po’ esotico e caratteristico: “Giunca Cinese” dell’Amati in scala 1:100.
Sospetto che il piano sia (almeno in parte) di fantasia, comunque anche qui il kit era facilitato da dettagli già pronti e caratteristici come sampan (plastica), ancore, tuga con una simulazione di copertura in cannette e decals per fregi vari.
Questo è stato un modello di assoluto riposo e di relax: scafo con listellatura facile (la poppa e la prua sono tronche) e pochissime manovre.
L’unica segnalazione degna di nota e di piccola soddisfazione è stata la simulazione delle aste di irrigidimento delle vele. Queste aste nella realtà dovrebbero essere in bambù e per dare la “sensazione” della sequenza dei tipici nodi ho risolto il problema facendo tanti anelli scuri con un penarello e spandendo il colore ancora fresco sempre nella medesima direzione.
Nella scelta dei modelli non tenevo conto del fattore di scala, ma solo della dimensione finale. Dal momento che li conservo tutti relegati in una specie di libreria, la vista dell’insieme crea una grande confusione sulle proporzioni relative.






Saluti a tutti

Ciao vedo che ci sono molti modelli ben fatti
ciao

Ciao, mi associo con entusiasmo ai numerosi complimenti per le tue realizzazioni, molto ben curate. Soprattutto mi piace il fatto che hai voluto rappresentare imbarcazioni di diversa tipologia e periodo storico; un pò a rappresentare la storia della nave.
Avanti tutta!
Salvo

non ce ne sta uno di fatto male....ufff...niente cazziatone stò giro!...
Ciao GianPaolo...tutti i modelli son ben realizzati

ciao a tutti
grazie ancora, ma dalle foto gli errori (manuali e/o storici) non si vedono bene e non è falsa-modestia!
@salvatore: per la scelta dei modelli ho sempre evitato i famosi modelli militari (galee, vascelli, galeoni ecc.) per tanti motivi (ingombri, lunghezza e difficoltà di esecuzione, gusto personale).
così ho spaziato tra diverse tipologie. sui cataloghi e sul mare c'è da sbizzarrirsi.
saluti

Buona giornata a tutti
tranquilli! ancora un paio di post e finisco!
Nel 2007 ho montato “La Rose” della Mantua-Panart in scala 1:47 : una tipica goletta francese della fine ‘800.
Non so se fosse realmente esistita, ma probabilmente il progettista del piano ha attinto dal libro “Les bateaux des côtes de la Bretagne Nord” che ho recensito nella sezione Libri (link: http://www.forumscuoladimodellismo.com/t5781-les-bateaux-des-cotes-de-la-bretagne-nord-di-jle-bot#71978 ).
Da questa lettura ho appreso (solo ora) parecchie notizie interessanti circa la storia e le caratteristiche di questo tipo di imbarcazioni da pesca dette “golette islandesi”.
Partendo dalla Bretagna andavano a pescare sulle coste islandesi merluzzi con lenze direttamente dal ponte. Sul capodibanda erano fissati degli appoggi in legno sui quali far scorrere la lenza senza usurare l'impavesata.
Un particolare interessante (di cui peraltro avevo già parlato) sta nei pennoni delle gabbie che sdoppiati funzionavano come rulli sui quali si avvolgevano le vele stando "comodamente" sul ponte (come delle tapparelle) senza bisogno dei gabbieri in pericolo sui marciapiedi. Il particolare in questo modello non è tanto curato in scala, ma rende l’idea del meccanismo.
Qui ho saltato completamente la simulazione dei ferzi delle vele; le vele risultano tese in modo irrealistico come panni stesi al sole e i particolari rimasti in ottone luccicante si sprecano! La colorazione dello scafo è stata una mia scelta e sicuramente non corrisponde alla realtà.
La scatola di montaggio comunque non è complicata, i piani sono chiari e i particolari già pronti (in metallo) sono tanti (vedi attrezzatura da pesca).






ecco il particolare dei pennoni con l'"avvolgitore":

Queste foto non sono molto scenografiche in quanto conservo questo modello in ufficio (scarsità di spazio domestico) e sto pubblicando le immagini che ho sul pc a casa.
alla prossima

Ciao gianpaolo, vedo che i tuoi modelli son tutti molto particolari...veramente una bella collezione.
Interessante anche il particolare del pennone....molto cool !...se ero io lo motorizzavo

buona domenica!
@ daniel: sai, per me tutte queste notizie sono nuove e mi aiutano a capire quello che monto o avevo montato. le note contenute nelle schede di montaggio della scatole sono sempre molto scarne!
@ magna: lo immagino, però sei arrivato tardi!
mi pare che già sulle barche a vele moderne l'avvolgimento dei fiocchi siano motorizzati.
grazie a tutti e

ciao Gian Paolo bellissime realizzazioni precise e pulite mi ha colpito il leudo e' un'imbarcazione che vorrei realizzare e se posso ti rompero' un po' le scatole per avere alcune dritte
ciao vittorio

Buona serata a tutti
@ Vittorio: grazie. Penso che il leudo sia una delle barche da lavoro italiane più rappresentative e te lo consiglio proprio. In rete si può trovare una grande quantità di informazioni e di immagini. E poi ci siamo tutti noi del forum: non hai che da chiedere!
Ora mi dai l’occasione per la penultima puntata della galleria.
Il 2008 è stato l’anno della “Flyng Fish” della Corel in scala 1:50. E’ una goletta nordamericana del 1860 (penso realmente esistita) con uno scafo accattivate a poppa affondata, belle manovre con vele tutte di taglio (rande, controrande e fiocchi) già cucite e pronte nella scatola!
Queste golette pescavano sui “banchi” di Terranova e dovevano essere necessariamente veloci per essere concorrenziali sul mercato.
La scatola di montaggio è abbastanza semplice e sarebbe bastato poco per renderla maggiormente realistica da quanto proposto dai piani che nella media considero già buoni. L’unica modifica che ho apportato è stata la sostituzione della ruota del timone con una più “magra”: nei kit inseriscono costantemente ruote in legno veramente cicciose e fuori scala!
A quei tempi apprezzavo poco l’uso del colore e la nave è stata lasciata in legno a vista con i dettagli di ferramenta in ottone lucido. I gusti e le conoscenze si evolvono nel tempo e oggi non lo farei.




Le scatole di montaggio (come probabilmente anche le raccolte a fascicoli), inducono i principianti e non esperti di cose di mare (come il sottoscritto) a credere le istruzioni, i piani e le rare foto come aderenti alla realtà e così ad esempio abbiamo cannoni in ottone lucido o fasciami e manovre con dimensioni spropositate. Con qualche conoscenza in più e una cura maggiore nel dettaglio e nell’esecuzione, si potrebbero costruire dei modelli veramente belli.
D’altra parte se non ci fossero le scatole di montaggio, molti non si avvicinerebbero al mondo del modellismo navale.



Alla prossima

Non ho nulla contro o pro colore,
ma a me piace molto cosi.
ciao

Ciao Gianpaolo, non so perchè, ma è sempre stato un modello che ho sempre voluto realizzare, di certo il tuo è molto ben riuscito e a dire la verità non sapevo che rientrava nei modelli da te costruiti, complimenti.
Prima o poi lo realizzo anch'io.....
Un Salutone!!!!!

...un'altra.....ma GianPaolo....quante ne hai di barche a casa?!?!?!....e soprattutto dove le metti??!?!?!??!...

Scherzi a parte bel modello anche questo....concordo con te in merito al colore....
Vedo anche che le vele qui ti son venute meglio del modello precedente.
Un saluto,
Andrea

buona giornata a tutti
grazie a tutti!
@magna: le vele della Flyng Fish sono migliori perché le ha fatte la Corel e non mia cognata! effettivamente ora in casa c'è un po' di carenza di spazi. sto pensando a contratti di "comodato gratuito".....
Concludendo questa galleria nell’anno 2009 ho acquistato il kit “H.M.S. Greyhound” della Corel in scala 1:100.
E’ una piccola fregata inglese del 1720 armata con 20 cannoni, realmente esistita, ma dubito molto sulla precisione del piano.
Ho voluto provare l’ebbrezza di una nave militare seppure piccola a tre alberi. Anche senza voler montare le vele, con le manovre ho faticato non poco!
Questo è stato l’anno del mio ingresso nel forum e da qui l’hobby si è trasformato da un semplice e spensierato esercizio manuale di montaggio in un tentativo di ricerca storica e modellistica: ho quindi abbandonato le scatole di montaggio.
All’indirizzo sotto potete trovare lo sviluppo del montaggio e notizie varie sul kit.
http://www.forumscuoladimodellismo.com/t828-greyhound-corel


L’abbandono delle scatole di montaggio non è stato tanto traumatico perché nel 2010 ho acquistato all’A.N.B. il piano del “Bovo Libeccio” curato da A.Matteucci.
Questo piano è praticamente come quello dei kit: ci sono già disegnati tutti gli elementi per preparare lo scafo nonché tutti i percorsi delle manovre con relative istruzioni. Praticamente l’unica nuova difficoltà è stata quella di doversi procurare i materiali.
Avendo voluto cambiare la scala del modello (da 1:50 a 1:66), ho riadattato il piano alle sezioni dei listelli commerciali disponibili e così mi sono impratichito sui problemi del disegno esecutivo.
Il disegno tecnico è stata sempre una componente della mia attività lavorativa e pertanto sono stato avvantaggiato nell’affrontare questo problema in campo modellistico.
Dal Bovo in poi ho deciso di usare sempre la stessa scala 1:66 volendo mantenere una uguale proporzione tra i nuovi modelli.
http://www.forumscuoladimodellismo.com/t1605-bovo-libeccio-brggpl-terminato


Durante la realizzazione del bovo ho dovuto avventurarmi nella costruzione di un gozzo da affiancare alla nave come scialuppa realizzato partendo dai rilievi di S.Spina:

e qui ne trovate la lavorazione:
http://www.forumscuoladimodellismo.com/t3146-lancia-scialuppa-diario-di-costruzione-di-brggpl-gian-paolo-terminato
Nell’anno 2011 ho provato un piccolo passo ulteriore con lo “Schifazzo trapanese”. In questo caso ho iniziato dalle sole illustrazioni contenute nel libro di Bellabarba & Guerreri “Vele italiane della costa occidentale” che è sempre una miniera di notizie e di idee. Il disegno, ossia il progetto del modello, è diventato più impegnativo, ma comunque divertente, necessario per stabilire la sequenza del montaggio e per capire la struttura della carpenteria reale.
Lo sviluppo dello schifazzo è a questo indirizzo:
http://www.forumscuoladimodellismo.com/t3636-schifazzo-trapanese-166-brggpl-terminato
Tutti questi modelli navali sono definibili come “a scafo chiuso” (falsa chiglia e false ordinate) ossia non riproducenti per scelta la vera struttura interna, peraltro non visibile, dell’imbarcazione.


Dal marzo 2012 sto costruendo la “Jolie Brise” partendo da un piano M.B.R., ma integrato con ricerche e interpretazioni varie. E’ una barca pilota del 1913, tipo cutter, ancora esistente e utilizzata come scuola di vela.
Qui potete seguirne l’evoluzione:
http://www.forumscuoladimodellismo.com/t5356-jolie-brise-cutter-francese-166-brggpl
Attualmente lo scafo è (circa) così:

Appena terminata, metterò una foto anche in questa sezione.
E questo è tutto!

Grazie dell’attenzione e buon divertimento con il modellismo.

Ciao Gianpaolo....sai che il cantiere della Greyhound non l'avevo visto?!!....appena ho un attimo darò un'occhiata...
Insomma...che dire...bella collezione!
Quello che noto io è il miglioramento nella costruzione con il tempo, di modello in modello, e il realismo raggiunto da quando non sei più uno "scatolaro"...
Un saluto,
Andrea

Ciao Gianpaolo, è stato bello che hai ripercorso la tua vita modellistica, mi ha fatto molto piacere seguirti grazie.... adesso sotto con olio di gomito e buon proseguimento per il tuo cantiere in corso.

Un Saluto!!!!!

@ andrea
probabilmente anch'io come tutti, frequentando il forum, ho imparato qualcosa (almeno di teoria)!
@ daniel
il cantiere della jolie brise è ritornato a regime!
grazie e saluti a tutti

ciao Brggpl, hai una bella scelta di modelli, personalmente anch'io cerco di variare tra un modello e l'altro. Gli ultimi sono particolarmente ben fatti. Sai una cosa? mi piace molto il gozzo cha hai affiancato come scialuppa al Bovo ligure.
buon proseguimento.
Carlo

ciao carlo
grazie anche a te.
il minigozzo è stato fatto con una tecnica imparata da pilani.
quando si stacca il guscio dalla controforma è veramente emozionante!
saluti

Ciao Gian Paolo, bei lavori, il JB però non farlo innevato che è bello così ...
Bruno