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LOCOMOTIVA D214
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LOCOMOTIVA D214
Ciao a tutti, apro questa nuova e unica discussione in questa sezione per incoraggiare gli amanti di questo Hobby ad iniziare la descrizione dei loro lavori qualunque essi siano ovviamente attinenti all’ argomento fermodellistico.
Io per il momento inizio il mio diario di cantiere in merito a quanto scritto in oggetto la D214.
Iniziamo una breve descrizione degli automotori del gruppo 214 essi sono stati costruiti in tre serie:
1) la serie 7000 ne sono state realizzate 20 esemplari tra 1964 e il 1965
2) la serie 1000 ne sono state realizzate 156 esemplari tra 1970 e il 1976
3) la serie 4000 ne sono state realizzate 319 esemplari tra 1979 e il 1986
Lunghezza totale: 7168mm
Passo carrelli: 2506mm
Motore: VM1308V
Diametro ruote motrici: 910mm
Questo tipo di mezzo viene usato per le manovre in stazione, mi è piaciuto molto e ho pensato di realizzarlo in autocostruzione in scala H0 (scala 1:87) e funzionante.
Ho iniziato a fare ricerche in internet per recuperare più informazioni possibili salvando in una cartella tutto quello che trovavo: testi, foto, disegni, ecc ecc dopo questa assidua ricerca ho iniziato a dividere la suddetta documentazione secondo le serie sopra elencate, come potete immaginare anche voi, della serie 4000 essendo più recente e prodotta in molti esemplari è quella che più si trova nel web.
Fatto ciò, la mia scelta finale è ricaduta sul modello 214.4017 ma solo perché era quello dove disponevo di più immagini.
Qui di seguito vi mostro di quale mezzo stiamo parlando
A questo punto è iniziata la mia elaborazione con l’ ausilio di Autocad basandomi solo con un disegno tipo blueprints, le foto trovate e quelle poche descrizioni tecniche sopra descritte
Per realizzare questo progetto mi ci è voluto molto tempo quasi 8 mesi ma solo per il fatto che non riuscivo a trovare un motore a 12V abbastanza piccolo da inserirlo al suo interno, ovviamente che non costasse molto, dopo assidua ricerca finalmente ho trovato la soluzione, lo ho testato per verificare la funzionalità e il numero di giri che tale motore generasse alla tensione nominale, a quel punto ho studiato il sistema di riduzione per far si che la sua velocità sul plastico sia stata uguale a quella reale ovviamente rapportata alla scala HO, quindi con i dovuti calcoli questo modello dato che nella realtà la sua velocità massima è di 30Km/h in un plastico dovrà essere 96mm/sec, la circonferenza della ruota è di 31,5mm ( pari a 910mm nel reale) quindi si ha che ad ogni secondo la ruota deve compiere 3 giri circa quindi equivale a dire 180giri/minuto dato che il motore compie 4500giri/min si deve creare un rapporto di riduzione 1:25 questo fa si che diminuendo la velocità si aumenta la potenza, con la combinazione di vari ingranaggi alla fine sono riuscito ad ottenere tale riduzione e a trasmettere il moto su i due assi.
Risolto questo problema con alcuni prototipi, finalmente ho iniziato a disegnare il modello in tutte le sue parti con Autocad cercando di utilizzare un layer per singola parte costruttiva questo sia per agevolare la realizzazione del disegno stesso sia per poter avere facilmente, una volta finito, la singola parte da poter sviluppare come una superficie piana per poi generare il master, mi direte che master? Giusto mi ero dimenticato di dirvi che il modello verrà fatto il ottone usando la tecnica della fotoincisione per realizzare le parti.
Dopo qualche giorno di assiduo lavoro finalmente il progetto del mezzo era finito e questo è il risultato con Autocad.
A questo punto ho stampato su cartoncino alcune parti e in maniera piuttosto rapida lo ho montato questa attività la ho fatta solo per verificare se i pezzi disegnati si montassero correttamente quindi non sono stato molto accurato nella realizzazione come potete vedere
Per avere la possibilità di controllare tutti i particolari disegnati ho deciso finalmente di studiare un programma 3D ma sulla base di Autocad e no un programma di modellazione tipo 3Dstudio inizialmente ho provato Solidword ma purtroppo ho riscontrato qualche problema e quindi dopo poco ho mollato questo programma ma con l’ idea di riprenderlo in considerazione più in la dato che lo reputo il migliore per le cose che è in grado di fare, e mi sono cimentato con Mechanical Desktop, questo programma fa parte del pacchetto di Autocad e lavora sulla stessa base ma è specifico per il 3D.
Dopo qualche mese di studio e di pratica alla fine sono riuscito a capire almeno le basi per poter disegnare la mia locomotiva in 3D quindi ho preso tutti i pezzi che in precedenza avevo disegnato in 2D e li ho trasformati in 3D l’ immagine che si vede ora è il modello ricreato.
Segue
Un saluto
Sandro
Io per il momento inizio il mio diario di cantiere in merito a quanto scritto in oggetto la D214.
Iniziamo una breve descrizione degli automotori del gruppo 214 essi sono stati costruiti in tre serie:
1) la serie 7000 ne sono state realizzate 20 esemplari tra 1964 e il 1965
2) la serie 1000 ne sono state realizzate 156 esemplari tra 1970 e il 1976
3) la serie 4000 ne sono state realizzate 319 esemplari tra 1979 e il 1986
Lunghezza totale: 7168mm
Passo carrelli: 2506mm
Motore: VM1308V
Diametro ruote motrici: 910mm
Questo tipo di mezzo viene usato per le manovre in stazione, mi è piaciuto molto e ho pensato di realizzarlo in autocostruzione in scala H0 (scala 1:87) e funzionante.
Ho iniziato a fare ricerche in internet per recuperare più informazioni possibili salvando in una cartella tutto quello che trovavo: testi, foto, disegni, ecc ecc dopo questa assidua ricerca ho iniziato a dividere la suddetta documentazione secondo le serie sopra elencate, come potete immaginare anche voi, della serie 4000 essendo più recente e prodotta in molti esemplari è quella che più si trova nel web.
Fatto ciò, la mia scelta finale è ricaduta sul modello 214.4017 ma solo perché era quello dove disponevo di più immagini.
Qui di seguito vi mostro di quale mezzo stiamo parlando
A questo punto è iniziata la mia elaborazione con l’ ausilio di Autocad basandomi solo con un disegno tipo blueprints, le foto trovate e quelle poche descrizioni tecniche sopra descritte
Per realizzare questo progetto mi ci è voluto molto tempo quasi 8 mesi ma solo per il fatto che non riuscivo a trovare un motore a 12V abbastanza piccolo da inserirlo al suo interno, ovviamente che non costasse molto, dopo assidua ricerca finalmente ho trovato la soluzione, lo ho testato per verificare la funzionalità e il numero di giri che tale motore generasse alla tensione nominale, a quel punto ho studiato il sistema di riduzione per far si che la sua velocità sul plastico sia stata uguale a quella reale ovviamente rapportata alla scala HO, quindi con i dovuti calcoli questo modello dato che nella realtà la sua velocità massima è di 30Km/h in un plastico dovrà essere 96mm/sec, la circonferenza della ruota è di 31,5mm ( pari a 910mm nel reale) quindi si ha che ad ogni secondo la ruota deve compiere 3 giri circa quindi equivale a dire 180giri/minuto dato che il motore compie 4500giri/min si deve creare un rapporto di riduzione 1:25 questo fa si che diminuendo la velocità si aumenta la potenza, con la combinazione di vari ingranaggi alla fine sono riuscito ad ottenere tale riduzione e a trasmettere il moto su i due assi.
Risolto questo problema con alcuni prototipi, finalmente ho iniziato a disegnare il modello in tutte le sue parti con Autocad cercando di utilizzare un layer per singola parte costruttiva questo sia per agevolare la realizzazione del disegno stesso sia per poter avere facilmente, una volta finito, la singola parte da poter sviluppare come una superficie piana per poi generare il master, mi direte che master? Giusto mi ero dimenticato di dirvi che il modello verrà fatto il ottone usando la tecnica della fotoincisione per realizzare le parti.
Dopo qualche giorno di assiduo lavoro finalmente il progetto del mezzo era finito e questo è il risultato con Autocad.
A questo punto ho stampato su cartoncino alcune parti e in maniera piuttosto rapida lo ho montato questa attività la ho fatta solo per verificare se i pezzi disegnati si montassero correttamente quindi non sono stato molto accurato nella realizzazione come potete vedere
Per avere la possibilità di controllare tutti i particolari disegnati ho deciso finalmente di studiare un programma 3D ma sulla base di Autocad e no un programma di modellazione tipo 3Dstudio inizialmente ho provato Solidword ma purtroppo ho riscontrato qualche problema e quindi dopo poco ho mollato questo programma ma con l’ idea di riprenderlo in considerazione più in la dato che lo reputo il migliore per le cose che è in grado di fare, e mi sono cimentato con Mechanical Desktop, questo programma fa parte del pacchetto di Autocad e lavora sulla stessa base ma è specifico per il 3D.
Dopo qualche mese di studio e di pratica alla fine sono riuscito a capire almeno le basi per poter disegnare la mia locomotiva in 3D quindi ho preso tutti i pezzi che in precedenza avevo disegnato in 2D e li ho trasformati in 3D l’ immagine che si vede ora è il modello ricreato.
Segue
Un saluto
Sandro
Ospite- Ospite
Re: LOCOMOTIVA D214
Buona sera , non sò dove mi trovo , ma quì c'è da impazzire ,non ho parole ogni commento è superflo .
Grazie GENIO
mozzo
Grazie GENIO
mozzo
mozzo- Forumnauta
Re: LOCOMOTIVA D214
Complimenti Sandro, come sempre un ottimo lavoro il tuo
Chi ben comincia è a metà dell'opera... tu sei a 2/3.
Ti chiedo solo un favore, sono preoccupato per Mozzo , vacci piano con i post.
Saluti da Scuba!!!
Chi ben comincia è a metà dell'opera... tu sei a 2/3.
Ti chiedo solo un favore, sono preoccupato per Mozzo , vacci piano con i post.
Saluti da Scuba!!!
_________________
Un capitano non abbandona mai la propria nave!
Prendi una canzone triste e rendila migliore.
Regolamento Forum: http://www.forumscuoladimodellismo.com/regolamento-f8/regolamento-del-forum-t274.htm
Guida pubblicazione video e immagini: http://www.forumscuoladimodellismo.com/guida-alla-pubblicazione-delle-immagini-f12/
E-mail amministrazione: info@scuoladimodellismo.it
Lo Staff di Scuola di Modellismo:
Scubaleo- Amministratore
Re: LOCOMOTIVA D214
"Dlin-Dlon... attenzione attenzione è in arriva al binario 3 la locomotiva D214 di santos!"
avavnti così stupiscici ancora! il tuo lavoro come sempre è molto interessante!
una domanda: perchè nel fermodellismo si usano queste strane sigle per indicare le scale?
HO che è un parente stretto di H2O?
scusa per la mia domanda banale ma non ho trovato la risposta su internet!
grazie!
attendo di vedere novità! pian pianino se no mozzo perde i sensi!
avavnti così stupiscici ancora! il tuo lavoro come sempre è molto interessante!
una domanda: perchè nel fermodellismo si usano queste strane sigle per indicare le scale?
HO che è un parente stretto di H2O?
scusa per la mia domanda banale ma non ho trovato la risposta su internet!
grazie!
attendo di vedere novità! pian pianino se no mozzo perde i sensi!
Brad Barron- Forumnauta
Re: LOCOMOTIVA D214
Vi ringrazio per i complimenti.
Inserisco l' ultima parte di questa prefazione in merito al progetto che ho fatto.
Le due immagini che vedete realizzate in 3D mi sono servite solamente per due motivi principalmente: il primo imparare ad usare un programma tridimensionale e il secondo per verificare che i pezzi disegnati in 2D erano corretti e se si inserivano tra i vari incastri che ho creato, verificato che tutto collimava alla perfezione ha questo punto nasce la necessita di elaborare nuovamente il disegno 2D fatto in precedenza, ora tutte le parti costituite da più lati vanno aperte e sviluppate per avere una superficie piana per poterle disporre sulla lamina di ottone ( se conoscevo solidword questa operazione la faceva in automatico) per fare ciò si deve progettare nuovamente il tutto avendo come riferimento il disegno 2D e una calcolatrice vicino per fare i dovuti conti.
Ovviamente la fase è abbastanza veloce, una settimana di lavoro e il master era finito, vi posto l’ immagine di ciò per farvi avere una idea di come un modello 3D diventa una superficie.
In questo caso i master sono due per disporli sulle due facce di ottone ed effettuare la fotoincisione a due strati, oltre a ritagliare i pezzi e forarli ci sono dei particolari che saranno incisi solamente creando dei solchi.
La parte più complicata da realizzare di questa locomotiva è il musetto frontale per le curvature che ha, io ho realizzato un modello che forse ( dico forse dato che non lo ho testato) dovrebbe funzionare, ci sono altre alternative per realizzarlo in maniera più precisa e sicura ( ad esempio in fusione, ecc ) ma il mio intento è quello di realizzare questa loco solo in fotoincisione.
Ora a Settembre dovrò trovare qualche giorno disponibile e di bel tempo per le lavorazioni successive, preparazione della lastra di ottone, trasferimento dell’ immagine con relativo sviluppo, se alla fine del tale processo il risultato è ottimale si riempie la vasca di cloruro e si immerge il laminato di ottone, dicevo bel tempo dato che questa attività io la faccio all’ aperto, i vapori del cloruro non è che siano il massimo. Tempo stimato per avere il risultato in cloruro è tra un’ ora e un’ ora e mezzo.
Quando eseguirò tale operazione vi posterò il tutto continuando tale cantiere.
Un saluto e alla prossima
Sandro
Inserisco l' ultima parte di questa prefazione in merito al progetto che ho fatto.
Le due immagini che vedete realizzate in 3D mi sono servite solamente per due motivi principalmente: il primo imparare ad usare un programma tridimensionale e il secondo per verificare che i pezzi disegnati in 2D erano corretti e se si inserivano tra i vari incastri che ho creato, verificato che tutto collimava alla perfezione ha questo punto nasce la necessita di elaborare nuovamente il disegno 2D fatto in precedenza, ora tutte le parti costituite da più lati vanno aperte e sviluppate per avere una superficie piana per poterle disporre sulla lamina di ottone ( se conoscevo solidword questa operazione la faceva in automatico) per fare ciò si deve progettare nuovamente il tutto avendo come riferimento il disegno 2D e una calcolatrice vicino per fare i dovuti conti.
Ovviamente la fase è abbastanza veloce, una settimana di lavoro e il master era finito, vi posto l’ immagine di ciò per farvi avere una idea di come un modello 3D diventa una superficie.
In questo caso i master sono due per disporli sulle due facce di ottone ed effettuare la fotoincisione a due strati, oltre a ritagliare i pezzi e forarli ci sono dei particolari che saranno incisi solamente creando dei solchi.
La parte più complicata da realizzare di questa locomotiva è il musetto frontale per le curvature che ha, io ho realizzato un modello che forse ( dico forse dato che non lo ho testato) dovrebbe funzionare, ci sono altre alternative per realizzarlo in maniera più precisa e sicura ( ad esempio in fusione, ecc ) ma il mio intento è quello di realizzare questa loco solo in fotoincisione.
Ora a Settembre dovrò trovare qualche giorno disponibile e di bel tempo per le lavorazioni successive, preparazione della lastra di ottone, trasferimento dell’ immagine con relativo sviluppo, se alla fine del tale processo il risultato è ottimale si riempie la vasca di cloruro e si immerge il laminato di ottone, dicevo bel tempo dato che questa attività io la faccio all’ aperto, i vapori del cloruro non è che siano il massimo. Tempo stimato per avere il risultato in cloruro è tra un’ ora e un’ ora e mezzo.
Quando eseguirò tale operazione vi posterò il tutto continuando tale cantiere.
Un saluto e alla prossima
Sandro
Ospite- Ospite
Re: LOCOMOTIVA D214
Sono passati quasi due anni???? Il tempo passa che è una bellezza e neanche ci si fa caso.
Come sapete ho smesso con il navale e quindi ho approfittato di questa pausa per riprendere in mano vecchi lavori e questo è uno di quelli che appunto visto il tempo lo avevo abbandanato.
Per il week End inizio il processo fi fotoincisione di questo modello e se tutto fila liscio si cercherà di completarlo.
Un saluto
Sandro
Come sapete ho smesso con il navale e quindi ho approfittato di questa pausa per riprendere in mano vecchi lavori e questo è uno di quelli che appunto visto il tempo lo avevo abbandanato.
Per il week End inizio il processo fi fotoincisione di questo modello e se tutto fila liscio si cercherà di completarlo.
Un saluto
Sandro
Ospite- Ospite
Re: LOCOMOTIVA D214
Sandro sei peggio di un vulcano, e con i disegni ci sai veramente fare, e anche con il resto
c'è sempre da seguirti molto attentamente.
ciao vincenzo
c'è sempre da seguirti molto attentamente.
ciao vincenzo
cvincenzo54- Collaboratore sostenitore
Re: LOCOMOTIVA D214
Ciao vincenzo grazie mille, il disegno è stata sempre una cosa che mi è piaciuta fare e penso che tale piacere mi rimarrà ormai.
Ovviamente qui il master era già disegnato
questa è la pellicola già preparata e accoppiata per la fotoincisione.
Un saluto
Sandro
Ovviamente qui il master era già disegnato
questa è la pellicola già preparata e accoppiata per la fotoincisione.
Un saluto
Sandro
Ospite- Ospite
Re: LOCOMOTIVA D214
Ciao Sandro...potrebbe interessarmi molto questa tecnica della fotoincisione "faidate" ma mi ha sempre lasciato perplesso la finitura delle incisioni...
Ho visto qualche prodotto eseguito con macchine industriali e il risultato è impressionante.
Quando avrai realizzato qualche particolare potresti inserire qualche foto con ingrandimento sulla superficie incisa....?
Ti ringrazio e ti seguo...l'argomento è molto interessante.
Ho visto qualche prodotto eseguito con macchine industriali e il risultato è impressionante.
Quando avrai realizzato qualche particolare potresti inserire qualche foto con ingrandimento sulla superficie incisa....?
Ti ringrazio e ti seguo...l'argomento è molto interessante.
Ospite- Ospite
Re: LOCOMOTIVA D214
Ma certamente che si Andrea, inserirò la lastra appena realizzate così da vedere i risultati ma ti dico già da subito che ho iniziato nel 2007 e ci sono voluti tre anni di studio e sperimentazione per giungere ai levelli che oggi ho.
Un saluto
Sandro
Un saluto
Sandro
Ospite- Ospite
Re: LOCOMOTIVA D214
Ciao Sandro,rinnovo i complimenti per il tuo lavoro di modellista(sii brav'),la fotoincisione fatta in casa e un argomento interessante,per la realizzazione si deve studiare un po' di eletronica?? E gli accessori per realizzarli sono reperibili o e attrezzatura per professionisti??
Ciao Carmine.
Ciao Carmine.
Carmine- Forumnauta
Re: LOCOMOTIVA D214
Un saluto a voi tutti; vi posto la fotoincisione dei particolari per realizzare questa D214
Cerchiamo di rispondere alle varie domanda partendo da Magna:
purtroppo la scarsa luce non gioca a favore e con il flasch non sivedrebbe nulla, nei prossimi giorni scatterò delle foto alla luce naturale anche se avranno subito il trattamento della stagnatura ma non cambierà la cosa se il buco c'era rimane se la superfice e rugosa la superfice rimane rugosa, cambia soli il colore e il fatto che c'è uno sfrato di qualche micro di stagno.
Ciao Carmine allora l' elettronica non si studia, in questo caso non è presente, solo un pò di elettrotecnica intesa cone accendere una lampada al neon, come far funzionare un aeratore ecc ecc.
Per la realizzazione in casa è tutto reperibile anche a basso costo e fattibilissima in casa, poi ovvio dipende dal grado di perfezione e risoluzione che si pretende avere.
Una cosa che posso solo consigliare a chi fosse interessato a ciò è che bisogna studiare molto ma principalmente fare molta ma molta pratica chiedendosi dovi si sbaglia. nel web ci sono molte guide in merito forse anche troppe e tutte più o meno valide ma quello che conta è solamente l' esperienza diretta.
Un saluto
Sandro
Cerchiamo di rispondere alle varie domanda partendo da Magna:
Allora il mio primissimo tentativo è stato una catastrofe mi ci sono volute una diecina di tentativi per arrivare alla tua perplessità di finitura nel senso che la superfice risultava non liscia ma guasi rugusa o a macchie, oggi posso dire che posso però ritenermi abbastanza soddisfatto dei risultati che ottengo.mi ha sempre lasciato perplesso la finitura delle incisioni...
eccone unapotresti inserire qualche foto con ingrandimento sulla superficie incisa....?
purtroppo la scarsa luce non gioca a favore e con il flasch non sivedrebbe nulla, nei prossimi giorni scatterò delle foto alla luce naturale anche se avranno subito il trattamento della stagnatura ma non cambierà la cosa se il buco c'era rimane se la superfice e rugosa la superfice rimane rugosa, cambia soli il colore e il fatto che c'è uno sfrato di qualche micro di stagno.
Ciao Carmine allora l' elettronica non si studia, in questo caso non è presente, solo un pò di elettrotecnica intesa cone accendere una lampada al neon, come far funzionare un aeratore ecc ecc.
Per la realizzazione in casa è tutto reperibile anche a basso costo e fattibilissima in casa, poi ovvio dipende dal grado di perfezione e risoluzione che si pretende avere.
Una cosa che posso solo consigliare a chi fosse interessato a ciò è che bisogna studiare molto ma principalmente fare molta ma molta pratica chiedendosi dovi si sbaglia. nel web ci sono molte guide in merito forse anche troppe e tutte più o meno valide ma quello che conta è solamente l' esperienza diretta.
Un saluto
Sandro
Ospite- Ospite
Re: LOCOMOTIVA D214
Bentornato e ben ritrovato con il vecchio amore ....
Bruno
Bruno
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
Re: LOCOMOTIVA D214
Ciao Bruno il mio Amore è per il modellismo in generale basti che mia dia qualcosa di positivo e conoscitivo.
Un saluto
Sandro
Un saluto
Sandro
Ospite- Ospite
Re: LOCOMOTIVA D214
Ciao Sandro, l'unione delle parti come la realizzi ? mi spiego, io quando le utilizzo le fisso normalmente con della ciano ma non credo sia il tuo caso, verranno saldate ?
Bruno
Bruno
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
Re: LOCOMOTIVA D214
Ciao Bruno no niente ciano, viene tutto saldato a stagno.
Un saluto
Sandro
Un saluto
Sandro
Ospite- Ospite
Re: LOCOMOTIVA D214
Grazie Sandro, allora vai che sono ansioso ...
Bruno
Bruno
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
Re: LOCOMOTIVA D214
Ciao Sandro, sembra veramente un'ottima realizzazione,grazie per le foto.
Ti devo dire che questa tecnica mi sta appassionando parecchio e l'intenzione è quella di provarla appena avrò terminato i lavori in ballo e avrò un pò più di tempo.
Usi la tecnica con il bromografo immagino...(il toner transfert l'hai mai provata?)
Se non sbaglio usi il photoresist negativo giusto?....ma dove lo trovi?....
Io ho visto solo quello positivo e da quel che ho letto con il negativo si ottengono i risultati migliori.
Cmq complimenti...
Ti devo dire che questa tecnica mi sta appassionando parecchio e l'intenzione è quella di provarla appena avrò terminato i lavori in ballo e avrò un pò più di tempo.
Usi la tecnica con il bromografo immagino...(il toner transfert l'hai mai provata?)
Se non sbaglio usi il photoresist negativo giusto?....ma dove lo trovi?....
Io ho visto solo quello positivo e da quel che ho letto con il negativo si ottengono i risultati migliori.
Cmq complimenti...
Ospite- Ospite
Re: LOCOMOTIVA D214
Ciao Magna
In merito alla fotoincisione le ho profate tutte anche il toner trasfert, scartato dato che ha molte problematiche e non garantisce definizione va bene per cose piuttosto grossolane l' unico vantagio è la spesa molto bassa.
Il Press N Peel (PNP) è già superiore come sistema segue lo stesso procedimento di cui sopra ma la base di supporto è un prodotto dedicato alla fotoincisione, un foglio tipo A4 costa intorno a 2,5 euro ha solo un difetto che se devi fare un doppia faccia rimane difficile centrarlo e quindi si è costretti a eseguire il lavoro al cloruro in due volte per non incorrere a problematiche.
Tra tutte queste la migliore e nello stesso tempo la più economica è con il Positiv 20,
fotoincisione in positivo si riescono a fare a due strati (doppiafaccia) l' unico inconveniente che bisogna prendere una buona mano per cospargere la lastra di ottone con il resister per realizzare una superfice omogenea e compatta.
Questo ultimo sistema lo ho usato per qualche anno solo ultimamente sono passato alla fotoincisione in negativo dato che offre ancor più maggiore precisione.
In merito al bomografo anche esso fatto in casa il primo era ad una fonte unica poi ne ho costruito uno a doppia fonte proprio per fare le due facce in contemporanea esponendo quindi il master alla stessa quantità di UV.
Questa sera se avrò la possibilità di replicare qui farò una foto ad un particolare e te la mostro al massimo domani.
Un saluto
Sandro
In merito alla fotoincisione le ho profate tutte anche il toner trasfert, scartato dato che ha molte problematiche e non garantisce definizione va bene per cose piuttosto grossolane l' unico vantagio è la spesa molto bassa.
Il Press N Peel (PNP) è già superiore come sistema segue lo stesso procedimento di cui sopra ma la base di supporto è un prodotto dedicato alla fotoincisione, un foglio tipo A4 costa intorno a 2,5 euro ha solo un difetto che se devi fare un doppia faccia rimane difficile centrarlo e quindi si è costretti a eseguire il lavoro al cloruro in due volte per non incorrere a problematiche.
Tra tutte queste la migliore e nello stesso tempo la più economica è con il Positiv 20,
fotoincisione in positivo si riescono a fare a due strati (doppiafaccia) l' unico inconveniente che bisogna prendere una buona mano per cospargere la lastra di ottone con il resister per realizzare una superfice omogenea e compatta.
Questo ultimo sistema lo ho usato per qualche anno solo ultimamente sono passato alla fotoincisione in negativo dato che offre ancor più maggiore precisione.
In merito al bomografo anche esso fatto in casa il primo era ad una fonte unica poi ne ho costruito uno a doppia fonte proprio per fare le due facce in contemporanea esponendo quindi il master alla stessa quantità di UV.
Questa sera se avrò la possibilità di replicare qui farò una foto ad un particolare e te la mostro al massimo domani.
Un saluto
Sandro
Ospite- Ospite
Re: LOCOMOTIVA D214
Come accennato ieri posto due foto più in dettaglio della lastra pronta per essere assemblata dopo che ho fatto il trattamento di stagnatura.
Un saluto
Sandro
Un saluto
Sandro
Ospite- Ospite
Re: LOCOMOTIVA D214
Chespettacoloooo.... mi fai voglia di passare al ferroviario!
Per curiosità quante volte stampi il master sul lucido?...ti basta una sola passata nella stampante o hai bisogno di depositare più strati?
Che acido usi per corrodere?...cloridrico + acqua ossigenata?
Per curiosità quante volte stampi il master sul lucido?...ti basta una sola passata nella stampante o hai bisogno di depositare più strati?
Che acido usi per corrodere?...cloridrico + acqua ossigenata?
Ultima modifica di magna il Mar 31 Mag 2011 - 8:26 - modificato 1 volta.
Ospite- Ospite
Re: LOCOMOTIVA D214
ciao santos
vedo che sei padrone di molte tecniche!
purtroppo non riesco a capire tutti i passaggi intermedi, le difficoltà e i vantaggi della fotoincisione.
l'argomento è interessante!
forse hai già descritto un passo-passo da qualche parte del forum?
grazie e buon proseguimento!
vedo che sei padrone di molte tecniche!
purtroppo non riesco a capire tutti i passaggi intermedi, le difficoltà e i vantaggi della fotoincisione.
l'argomento è interessante!
forse hai già descritto un passo-passo da qualche parte del forum?
grazie e buon proseguimento!
_________________
gian paolo
Regolamento Forum: http://www.forumscuoladimodellismo.com/regolamento-f8/regolamento-del-forum-t274.htm
Guida pubblicazione video e immagini: http://www.forumscuoladimodellismo.com/guida-alla-pubblicazione-delle-immagini-f12/
Glossiario dei termini marinareschi: http://www.forumscuoladimodellismo.com/f66-glossario-illustrato-dei-termini-marinareschi
brggpl- Responsabile glossario sostenitore
Re: LOCOMOTIVA D214
Ciao Andrea stampo una volta sola per ogni master nel caso sopra esposto suno due master uno su un lato e uno sul lato opposto della lastra di ottone, a volte dopo la prima fase di realizzazione si può avere la necessità di ripetere il ciclo per rilavorare ulteriormente quello già realizzato.
La tua soluzione a base di acico cloridrico e acqua ossigenata è una bomba, ha una velocità di esecuzione incredibile con quel sistema ho realizzato il carrello tipo 24 e si vede.
Lo sconsiglio per due motivi il primo che è un processo troppo veloce e per questo tipo di realizzazioni non è idoneo e il secondo è che risulta abbastanza pericoloso, ambiente super ventilato ecc ecc.
Il cloruro ferrico diluito un 20-30% in più rispetto a quanto descritto dalla casa stessa è molto più lento nella sua azzione quindi ci vuole più tempo ma si riesce a controllare meglio il processo stesso.
Ciao Gian Paolo la fotoincisione è come lavorare con una CNC ma con una risoluzione maggiore specialmente nel piccolo con la differenza che non è una macchina a compiere il lavoro ma il cloruro, ovviamente questo vale per il metallo e la plastica per il legno purtroppo non funziona e quindi serve la CNC.
In merito ad un passo passo non ho ancora descritto nulla ma solo per il fatto che purtroppo non è una cosa semplice da scrivere e far intendere e che molto spesso non serve a nulla dato che la cosa più importante è farla e crearsi una esperienza diretta e personale.
Nel web si trovano una infinità di testi che parlano di ciò e sono tutti validi ma poi all' atto pratico ci vuole sempre il tocco personale rispetto a ciò che si vuole.
Un saluto
Sandro
La tua soluzione a base di acico cloridrico e acqua ossigenata è una bomba, ha una velocità di esecuzione incredibile con quel sistema ho realizzato il carrello tipo 24 e si vede.
Lo sconsiglio per due motivi il primo che è un processo troppo veloce e per questo tipo di realizzazioni non è idoneo e il secondo è che risulta abbastanza pericoloso, ambiente super ventilato ecc ecc.
Il cloruro ferrico diluito un 20-30% in più rispetto a quanto descritto dalla casa stessa è molto più lento nella sua azzione quindi ci vuole più tempo ma si riesce a controllare meglio il processo stesso.
Ciao Gian Paolo la fotoincisione è come lavorare con una CNC ma con una risoluzione maggiore specialmente nel piccolo con la differenza che non è una macchina a compiere il lavoro ma il cloruro, ovviamente questo vale per il metallo e la plastica per il legno purtroppo non funziona e quindi serve la CNC.
In merito ad un passo passo non ho ancora descritto nulla ma solo per il fatto che purtroppo non è una cosa semplice da scrivere e far intendere e che molto spesso non serve a nulla dato che la cosa più importante è farla e crearsi una esperienza diretta e personale.
Nel web si trovano una infinità di testi che parlano di ciò e sono tutti validi ma poi all' atto pratico ci vuole sempre il tocco personale rispetto a ciò che si vuole.
Un saluto
Sandro
Ospite- Ospite
Re: LOCOMOTIVA D214
Sandro
44 anni fa, quando ancora si andava a valvole e i transistor erano ancora "giganti", riuscivo a fare circuiti stampati disegnati "a mano" e non esisteva ancora il Positiv20 o la ftoincisione era agli albori (per transistor), ed ancora si trovavano radio a Transistor cablati (pensa che roba), ero riuscito a fare una Media Frequenza di un ricevitore Superterodina compatto e miniaturizzato (per quel che permetteva allora la compnentistica) da abbinare ad un amplificatore BF e funzionava.
Ero classificato (scolasticamente) un fenomeno ed ero richiesto per spiegazioni anche in classi superiori.
Oggi vedo te che fai questi lavori, bada bene, la mia non vuole essere in assoluto una "gufata" (per carità non sno l'innominato) ma sento una cosa indicibile che va dall'ammirazione alla nausea.
Riesci a fare cose che .......
I complimenti non te ne faccio perchè sarebbe una presa per il .... in giro, ma aggettivi per definire queste cose, beh, .... non ce ne sono,
posso solo rimanere a bocca aperta, stare in silenzio e continuare a seguire questo lavorone che non credo sia alla portata di tutti (me compreso ed in prima fila).
... non aggiungo altro perchè altro non c'è.
Come dico e ripeto sempre, pensare ed esprimere un sentimento vocalmente e da persona a persona è una cosa, pensare e scrivere un pensiero, sperando che un altro lo capisca, è un altro.
Per cui se posso averti offeso (che potrebbe accadere) o disturbato in qualche modo ti chiedo scusa.
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44 anni fa, quando ancora si andava a valvole e i transistor erano ancora "giganti", riuscivo a fare circuiti stampati disegnati "a mano" e non esisteva ancora il Positiv20 o la ftoincisione era agli albori (per transistor), ed ancora si trovavano radio a Transistor cablati (pensa che roba), ero riuscito a fare una Media Frequenza di un ricevitore Superterodina compatto e miniaturizzato (per quel che permetteva allora la compnentistica) da abbinare ad un amplificatore BF e funzionava.
Ero classificato (scolasticamente) un fenomeno ed ero richiesto per spiegazioni anche in classi superiori.
Oggi vedo te che fai questi lavori, bada bene, la mia non vuole essere in assoluto una "gufata" (per carità non sno l'innominato) ma sento una cosa indicibile che va dall'ammirazione alla nausea.
Riesci a fare cose che .......
I complimenti non te ne faccio perchè sarebbe una presa per il .... in giro, ma aggettivi per definire queste cose, beh, .... non ce ne sono,
posso solo rimanere a bocca aperta, stare in silenzio e continuare a seguire questo lavorone che non credo sia alla portata di tutti (me compreso ed in prima fila).
... non aggiungo altro perchè altro non c'è.
Come dico e ripeto sempre, pensare ed esprimere un sentimento vocalmente e da persona a persona è una cosa, pensare e scrivere un pensiero, sperando che un altro lo capisca, è un altro.
Per cui se posso averti offeso (che potrebbe accadere) o disturbato in qualche modo ti chiedo scusa.
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Virgiliomodellista- Forumnauta
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