Macchina fasciacavi di onip

Come per la macchina commettitrice anche per la macchina fasciacavi mi sono avvalso delle soluzioni di giampieroricci con la motorizzazione suggerita però da Santos ed ai cui topic rinvio per i particolari costruttivi per non ripeterli; questo a conferma di quanto sia utile il forum per diffondere tecniche e metodi di lavoro. Qui illustro le modifiche da me apportate. Foto.



La struttura è quella proposta da giampiero delle quattro barre che sostengono i due lati della macchina, io non le ho fatte allungabili perchè tra garage e cantina ho parecchio spazio, barre attraverso le quali viene fatto passare il cavo da avvolgere, più sono i passaggi più è serrato l'avvolgimento, tutto il cavo procede da solo in avanti durante la fasciatura, è probabile che questo sia l'effetto della leggera torsione che lo stesso riceve per effetto della fasciatura che lo spinge in avanti, qualche modeellista 'fisico' ce lo potrà spiegare .

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Questo e l'altro lato della macchina, si notano nei fori i cuscinetti.



Per la motorizzazione ho scovato un motorino per presepi, che sviluppa 30 giri al minuto, sul motorino e sulla barra che tramette dall'altro lato il movimento ho usato due ruote dentate con lo stesso numeto di dentini perchè ritenevo suficienti il numero di giri del motorino



dall'altro lato, altri due ingranaggi dentati identici ai precedenti, uno sulla barra di trasmissione e l'altro in corrispondenza di quello del motorino che riprende lo stesso senso di rotazione. Questo l'ho ripreso da Santos per evitare di mettere due motori, magari di girarrosto che hanno 2 o 3 giri al massimo al minuto con la necessità di aggiungere ulteriori ingranaggi per moltiplicare i giri, e che hanno anche il difetto di partire a destra o a sinistra a seconda dell'impulso elettrico.

In un'ora fascio un cavo di 80 cm.; tanta è la distanza tra i due attacchi. Certo il tempo si può dimezzare usando due ingranaggi l'uno il doppio dell'altro, ma non vorrei che il maggior numero di giri possa creare rischi di accavallamento, forse qualcuno ha già fatto questa esperienza.



Questa è la macchina in funzione. D'avanti al filo che avanza metto una leggera pennellata di colla vinilica diluita con acqua in modo che il cavo avvolto si incolla e quando taglio i pezzetti di cavo fasciato per gli stroppi non ci sono antipatici srotolamenti. Nella foto la quantità di colla sembra spaventosa ma in realtà è proprio un velo impalpabile, il macro ha distorto tutto.

Bene, per chi ha l'abitudine di dormire è l'ora, per gli altri comincia la vita. Ci sentiamo per i commenti. Pino

Rileggendo mi sono accorto di non aver chiarito nulla sulla posizione della barra di trasmissione.

Non dovendo modificare il numero dei giri è indifferente la posizione della stessa, mentre nel caso in cui i giri devono essere moltiplicati (o demoltiplicati) la barra va dulla posizione del motorino con l'ingranaggio maggiore (o minore), spostando gli attacchi per il cavo da fasciare sugli ingranaggi minori.

Buona giornata a Tutti. Pino

Ciao Pino, dopo aver visto con piacere la tua macchina commettitrice, adesso anche la fasciatrice, molto bella e allo stesso tempo semplice bravo, a questo punto per quanto riguarda la realizzazione dei fili per tutte le manovre non avrai più problemi, una curiosità il rocchetto che si vede nella foto è la misura 00, grazie.

Un Saluto!!!!!!!

Ciao Pino , complimenti per la Tua macchina , vorrei mettere a conoscenza secondo le operazioni di fasciare le cime , ci sono ben 5 tipologie di cui sono :
Bendare; Infasciare; Contro Imbotittura;Imbaronare e Ingraviare , questo per l'attrezzatura.
mozzo

Per Forlani daniel. Il rocchetto è del n. 30 della Gutermann col. 280 lo utilizzo per fasciare i cavi oltre il millimetro di diametro; al di sotto del millimetro uso il n. 50 col. 444 della Tre stelle, perchè quest'ultimo mi sebra troppo sotile per i cavi maggiori ed il distacco tra cavo e fasciatura mi sembra troppo esiguo. Il colore è più scuro di quello del cavo. Non so se seguo la strada giusta; d'altra parte questo cantiere della Tartana di mozzo è stato per me un cantiere scuola, affrontato anche con un po' di incoscenza considerato che l'attrezzatura di cui dispongo è solo un seghetto alternativo, un trapano a colonna e un trapano mini drill.

Per mozzo. Grazie per la teminologia andrò a consultare un glossario dei termini marinareschi. Ti anticipo che forse il mio prossimo lavoro sarà La Scuna, ho già la tua monografia; però prima migliorerò l'attrezzatura; anche se so che non basta averla occorre anche saperla usare e conoscerne le potenzialità. Il lavoro mi sembra molto complesso e da affrontare con cautela.

Buon modellismo a tutti. Pino

Ciao Pino , grazie di avermi risposto , ti faccio notare che non sono mozzo della tartana, il Caro Amico Fissore è l'Autore della monografia , ho avuto il piacere di conoscerlo di persona agli Internazionali di La spezia ,il suo sito e" francomozzo"
buon modellismo
mozzo

Ciao ino, grazie che mi hai risposto, ti rinnovo i miei complimenti a presto.
Un Saluto!!!!!!

Ciao Pino complimenti per la realizzazione
Sandro