Riva aquarama junior (lellosauro) - *** TERMINATO! ***

Nome: riva aquarama (dovrebbe essere il modello ariston)
Tipo: imbarcazione da diporto
Anno di costruzione: anni '60-70 del '900
Lunghezza reale: dai 7 ai 10 mt circa
Scala del modello: 1/22
Tipo modello: Autocostruito (cient-p-cient)
Piano di costruzione: il mio HD (reperito su un sito francese non più disponibile)


Bene bene, spero non abbiate pensato che in questo periodo me ne stavo con le mani in mano......prima di prendermi qualche giorno di riposo per le festività natalizie me ne sono infatti uscito dall'ufficio con una serie di disegni stampati e qualche contenitore da dismettere.....voglioso di sacrificarsi per il modellismo. Avendo deciso di dedicarmi ad un modello a motore ho ritagliato ed assemblato i pezzi necessari all'ottenimento dello scheletro di un grand banks in scala 1/30, di un riva in scala 1/18 e di un riva in scala 1/22 (stampato per errore). Dopo aver contemplato un pò le forme degli scafi ho deciso di partire con il più piccolino, per cercare di capire quali problematiche incontrerei nella costruzione di un modello più grande ma navigante (passo che vorrei affrontare a breve).

Ecco gli scheletri del riva "senior" e junior" assemblati e a confronto. Considerando l'andamento particolare delle forme soprattutto a prua, sono curioso di vedere come la tecnica da me utilizzata riuscirà a rendere nel complesso.
Per l'incollaggio ho utilizzato colla a caldo, che ha il vantaggio di essere rapida e di dare un pò di solidità e struttura al cartoncino da 1.5 mm utilizzato.







Presa la mia decisione ho fatto quindi un salto dal rivenditore di tranciati di legno pe acquistare l'impallacciatura. Ho preso del noce tanganika per lavorare il primo strato e del mogano per il rivestimento finale. Le due fasce sono lunghe 3 mt e larghe 15 cm e mi sono costate € 4.50 (spessore 0.5). MI sono quindi stampato un pò di carta millimetrata in A3 e l'ho incollata con colla a contatto sull'impiallacciatura. In questo modo riesco agevolmente e soprattutto senza sfibrare a tagliare sia listelli che forme, sia con taglierino che con forbici.





Per stendere la colla ho usato una spatola....ma in realtà proprio ieri ho scoperto ed acquistato il bostik spry che credo sia ideale per questo tipo di lavoro e che soprattutto lo potrà rendere più veloce e facile.
Adesso procedo con la copertura del primo strato

E vai con un nuovo lavoro che ovviamente seguirò.
Un salutone
Sandro

Ciao Lello, bella l'idea di costruire il senior ed il junior, ti seguirò con molto piacere e ti faccio un bel in bocca al lupo, alla prossima.
Un Saluto!!!!!!!

Grazie Sandro e grazie Daniel!!!....vi dico la verità sono curioso di vedere quello che ne verrà fuori perchè questo modello secondo me di problemi me ne darà diversi (e già me ne ha dati come vedrete già in questo post)....soprattutto quando si tratterà di arrivare alle rifiniture metalliche....ma è meglio non fasciarmi la testa da adesso.

Sono andato avanti facilmente con l'applicazione del primo strato di impiallacciatura in tanganika con colla a caldo. Come vedete oltre che per divertimento lo stucco si è reso comunque necessario e data la flessibilità eccessiva sulla struttura ho preferito dare un secondo strato incollato con bostiik sempre di tanganika. I pezzi sono interi e sono due per ogni fiancata. Le rilevazione per le loro misure le ho fatte direttamente sulla scafo ed ho ritagliato tutto con forbici. Una volta incollato tutto ho dato un pò di legno plastico nelle giunture per non avere sorprese in seguito.





Per la parte superiore ho evidenziato il rilievo sulla parte millimetrata dell'impiallacciatura avendo così anche la possibilità di controllare la simmetria tra destra e sinistra tracciando una linea al centro (lavoro che ho comunque intenzione di controllare meglio in fase di applicazione del mogano.


ecco il dettaglio dell'andamento delle forme sullo specchio di poppa e di prua




Le forme mi soddisfano e le curvature sono buone. Come si vede nella terza foto c'è però stato bisogno di un ritocco (con legno plastico)sul piccolo ponte di prua in quanto il legno fletteva in più punti creando delle onde. Mi sono reso conto che la problematica è dovuta non tanto alla precisione del taglio quanto alle forme particolari, poichè il ponte non è dritto ma flette sia da destra a sinistra che da poppa verso prua. Di conseguenza dovrò inventarmi qualcos'altro per la messa in opera del mogano.....ma ho già in mente come fare...speriamo vada bene.

ciao lello mi piace molto come modello e la tecnica che stai utilizzando mi incuriosisce quindi occhio perche ormai questo e un cantiere sotto torchio

Pensavo che hai usato la carta come prova e invece no! ! !
Mi hai incuriosito

"..Signore e Signori si apre in questo momento il banco scommesse!!..."

"....Quanto impiegherà il nostro lello a terminare il modello vista l'ultima sua impresa nella costruzione della Lancia Armata..?"

...ed arriva fresco fresco di riposo dalle ferie...!...fate un pò voi!

Scusa per l'ironia lello, spero non venga interpretata male...
Seguirò i tuoi lavori,in bocca al lupo!

Ciao Lello , spero che ti possono essere di aiuto



mozzo

Uellà signori grazie dell'attenzione...mauro ed erpiotta anche io sono incuriosito da questo cantiere
@magna....mannaggia a te per una volta che me la volevo prendere comoda adesso sarò costretto a correre.....comunque io la cosa la prendo bene....purchè dividiamo i proventi delle scommesse
@mozzo grazie come al solito presente e puntuale con le tue chicche.
Ora venendo al cantiere....grattacapi e dubbi me ne sta dando a iosa!! Andiamo per gradi però. Ho rivestito lo scafo con l'impiallacciatura in mogano, partendo subito da quello che secondo me era il punto più delicato: il ponte di prua. Sulla parte millimetrata ho disegnato l'arco del ponte e la parte centrale, assicurandomi che diviso a metà le due parti risultassero uguali (ho controllato con un foglio di carta piegato a metà). Posta in opera la parte superiore ho subito realizzato il ponticello listellato


ecco la prova di sovrapposizione



A questo punto sono andato avanti con l'impiallacciatura in mogano direi senza particolari problemi. Finita l'operazione ho cominciato anche a lavorare sulla giuntura di congiunzione tra ponte ed opera morta. Per fare il bordino ho utilizzato un lamierino da 0.2 di latta tagliato con un taglierino e posto in opera in ribattuta a martello utilizzando il bostik...... e devo dire che non speravo in quiesto risultato, anche se sicuramente non è perfetto.






Ora comincia una nota dolente: noterete che ho svuotato e rivestito anche la parte centrale.....e questo mi ha fatto pensarte in maniera malsana che potrei svuotare tutto lo scafo ....e se svuoto tutto lo scafo che faccio? .....no devo provare a motorizzarlo? ....bocca mia taci!

lello mi dispiace ma vale la prima !!!!!!!!!!!svuota svuote che vediamo che sucede

Embè mauro....secondo te avrei potuto resistere?.....a rischio di mandare tutto all'aria....ho deciso di rimuovere comunque le ordinate interne.......tanto dopo tre strati di impiallacciatura e carta ho pensato dove vuole andare la struttura?.......meno male che non ho preso una cantonata! Ho rimosso tutto ed ho già siliconato l'interno (spalmato con le dita così ho pasticciato un pò) soprattutto nella zona del vano motore dove è più probabile che possa entrare acqua. Ho completato la bordatura con lamierino, che ho anche carteggiato, ottenento un effetto satinato.

Ora mi dedico ad un pò di esperimenti motore, poichè non ho spazio per due motori credo e soprattutto per le batterie che dovrebbero alimentarli. Mi concentrerò su sistemi di ingrenaggi partenti da un solo motore, che ho già. Considerando che non ho intenzione di spendere gli almeno 150 euro necessari per una motorizzazione ad hoc "modellistica", se riesco a sfangarla con i pezzi delle macchinine vaire già smpontate che già ho ....allora spostiamo il cantiere nella sezione dedicata al radiocomandato, altrimenti......mio malgrado il modello rimarrà statico. Su questa scala poi rischierei di comprare tutto e rimanere appeso su particolari quali albero motore ed eliche.......quindi adesso mi dò da fare per capire se riesco a portare avanti la baracca con le mjie sole manine.......

Ciao Lello ti faccio i miei complimenti per il lavoro che stai facendo,siccome sono molto curioso mi piacerebbe e sarebbe molto interessante capire se puoi spiegalo come hai fatto la bordatura in lamierino e come è stata messa scusa la mia curiosità

Mauro

come Mauro anche a me interesserebbe e un passaggio importante che sarebbe molto utile capire .............. e ricorda non tutti i Mauri vengono per nuocere .........................................................................................................scusa la freddura a volte mi vengono cosi a presto con stima Mauro

Eccoci ai due Mauri!....scusatre l'attesa, ma doveva arrivare il fine settimana per poter riprendere i lavori. Dunque il lamierino utilizzato è un semplice lamierino da sbalzo. Quello che ho trovato io in cartolibreria è dello stesso colore fronte e retro, ma spesso si trova anche ramato o bronzato su un lato. Nella confezione c'erano tre foglietti piccoli ed un tappetino morbifo utine le per la tecnica dello sbalzo.



Con un righello ho tracciato un solco, senza premere eccessivamente con un taglierino al contrario, agendo cioè non sul lato tagliente della lama. Questo perchè il profilato che a me serve è piegato al centro in due (a copertura del bordo). Il solco dista dal bordo circa 1.5 mm.



Ho ripetuto quindi l'operazione scendendo di 1.5 mm (per avere la piegatura al centro). Questa voltsa però ho passato due volte la lama nel verso giusto.A questo punto muovendo un pò il profilato sagomato da un lato e dall'altro vedrete che si comincia facilmente a staccare da solo (difficile e inutile tagliare di netto con la lama). Per incollarlo uso il bostik, ed a posa in opera avvenuta ribatto con un martellino. Ovviamente in questo modo si vedono i colpetti, ma passando la parte piatta del martello come fosse un ferro da stiro si riesce a lisiare tutto. Il problema di quersto matiale è che il minimo colpo ve lo ritrovate come ammaccatura....ed è per questo che io lo carteggio. So bene che si perde la lucentezza....ma a me l'effetto satinato non dispiace ed in più così facendo posso andare a ritocco con la vernice metallica "alluminio" che ho in laboratorio......che ricopre perfettamente su tinta.







Tornando al lavoro sul modello, il fine settimana è stato molto im portante ai fini della motorizzazione. Avendo però quasi rtaggiunto il limite di immagini preferisco postare l'immagine di tre particolari costruiti. Si tratta delle due eliche ottenute su un incollando un lamierino di rame da 6/10 di mm su un tondino di legno, dopo aver tracciato tre solchi su di esso e del timone, ottenuto sempre da un lamierino di rame da 6/10 ripiegato su se stesso (per ottenere il foro centrale da incastro senza problemi) e leggermente saldato a stagno nelle giunture. le eliche hanno un diametro di appena 16mm (ma vi anticipo che ho fatto una cavolata.....che svelerò in seguito:D )





Alla prossima......vedrete quello che ho combinato con la motorizzazione!!

mille grazie lello sempre gentile e disponibile molto carine anche le eliche non vedo lora di vedere cosa ti inventi per la motorizazione

Grazie Lello sei stato molto esaudiente, farò prezioso questo tuo metodo

Con simpatia Mauro

Grazie ai due Mauri!!!............. ragazzi scherzi a parte è un piacere rispondere anche perchè vuol dire che il cantiere desta un pò di curiosità..........e poi mi date la possibilità di inserire il lavoraccio INGEGNERISTICO fatto nel fine settimana.....e scusate se è poco!!

Dunque cominciamo da l problema timone. Sabato ho acquistato un microservo anche per vedere come era fatto (mai cimentato nel radiocomandato a parte la piccola esperienza dell'estate scorsa)......l'ho pagato 9 euro, ma una volta a casa ho scoperto che senza la ricevente e tutto il pacchetto non può funzionare (non riesco a by-passarlo!).....quindi l'ho conservato per un modello più grande, visto che un pacchetto di 2 servi, radiocomando 2C e ricevente (escluso motore e batterie) costa 50 euri......che al momento non voglio spendere (sennò mi brucio la paghetta settimanale che mi lascia mia moglie!).......Quindi ho messo mano alla scatola magica dove conservo tutti i pezzi delle varie macchinine radiocomandate massacrate dai miei nipoti.
Dal sistema di sterzata di una di queste ho ricavato questo servo



é abbastanza semplice come concetto......c'è una molla a torsione che rimanda la ruota dentata a zero (punto centrale di partenza), dopo l'impulso di comando a destra o a sinistra. Io ho semplicemente aggiunto un perno in acciaio da 1 mm, al quale verrà collegata la paletta di timone che ho postato prima insieme alle eliche. Spero che l'immagine renda più chiaro il funzionamento.



Passiamo adesso al punto dolente: la propulsione. Considerando che non ho spazio per due motori e che soprattutto non ho spazio per le batterie necessarie ad alimentare due motori ho da subito deciso di muovere due eliche con un solo motore. Mi ero messo intesta di aumentare il numero di giri del motore utilizzando una ruota grande e due piccole (come da fig. 1)......in realtà ho testato poi il meccanisco in un pò d'acqua e mi sono reso conto che in questo modo l'attrito trovato in acqua faceva perdere parecchia potenza al motore che quindi rallentava vistosamente (veloce fuori acqua, ma lento in acqua)..................colpo di centralina (due neuroni si sono incontrati!) ed ho deciso di provare invece la serie raffigurata nella figura 2!!.....funziona una meraviglia, perchè non c'è perdita di potenza dato che la ruota piccola muove due ruote grandi che poi ritrasmettono il numero di giri maggiorato alle due ruote più piccole.



So che per chi è pratico avrò scoperto l'acqua calda, ma il fatto di essere riuscito a costruirlo da solo mi ha entusiasmato molto. Come potete vedere dalla prossima foto ho direttamente collegato gli alberi motore (acciaio da 1mm) passanti all'interno di un tubicino di rame



Ecco le due perle di ingegneria insieme



A questo punto il tempo era tiranno.....ma non potevo rinviare la messa in opera. Con un pò di colla epossidica ho fissato i passanti del motore e del timone.........collegato i fili alla scheda elettronica. Ho fissato con colla a caldo la scheda sotto il vano sedili, fermando tutti i fili sempre con colla a caldo e rinforzando con la stessa tutte le saldature, poichè probabilmente nel prosieguo del lavoro la scheda non sarà più accessibile. l'ho messa in sicurezza dall'acqua bloccando tutti i varchi sottostanti con silicone.......non mi resta che sperare che rimanga asciutta!!



Ora fatevi una risata......piazzato il tutto ho ovviamente fatto una prova di funzionamento degli impulsi e del radiocomando.....dx e sx tutto ok!! Il timone si muove regolarmente e torna regolarmente al suo posto....Movimento avanti e indietro invece no!!....Praticamente all'accenzione dell'interruttore il motore di propulsione parte a metà giri (direttamente)......leva in avanti rallenta ad un numero minimo di giri.....leva indietro parte a manetta!!!.....ho praticamente ottenuto un sitema di accellerazione non voluto...ma non so come ho fatto!! Considserando che su un riva la retromarcia serve a poco.....direi di lasciarlo così ...........ma se qualcuno più esperto di elettronica può illuminarmi mi piacerebbe capire come ho fatto!!!(ho controllato e ricontrollato i collegamenti e sembrano tutti corretti)

PS questo modello sta mettendo a dura prova il mio piccolo cervello!!

PPSS chiedo scusa al moderatore........ma visti gli ultimi sviluppi direi che adesso bisognerà spostare in cantiere nella sezione dinamica!

Ciao Lello, mi sono letto tutto il tuo ultimo post ho visto il sistema meccanico adottato per la propulsione, devo dire che è un ottima trovata coplimenti, per quanto rigurda la tua richiesta di chiarimenti sull'elettronica purtroppo non so aiutarti mi dispiace, sei stato bravo ti auguro buon proseguimento.
Un Saluto!!!!!!!

Ciao Lello, eccoti spostato il tuo cantiere nella sezione adatta per il tuo Riva trasformista. Non amo molto il genere "riva", ma il tuo cantiere è un mito!!!!


Ciao Aldo

Lello ora sembra una centrale idroeletrica aahahahhaaha....................scherzi a parte ti faccio i complimenti .................per quanto riguarda i collegamenti anche io non ne so niente ma un dubbio lo pongo essendo pezzi recuperati da altri attrezzi non e che questi per il loro normale funzionamento avevano gia queste caratteristiche ???????

a presto

ciao lello
stai spaziando in tutte le epoche e in tutti i settori del modellismo navale!
complimenti e buon diverimento:ok2:

Buon giorno Lello, complimenti per l'intuizione del cambio di ingranaggi e sopra tutto per la realizzazione dello scafo. Riguardo al funzionamento del radiocomando non sono un gran esperto ma mi sentirei di dire che il problema potrebbe essere la mancata inversione di polarità della ricevente. Quando farai il varo tieni presente che le trasmittenti dei "giocattoli" trasmettono sui 40 MHz, a bassa potenza (vedi quanto durano le batterie dei radiocomandi) quindi un... apricancello potrebbe portarti a spasso il Riva
Almeno credo
Un saluto e buon modellismo
Maru


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Maruzzella53 ha scritto: complimenti per l'intuizione del cambio di ingranaggi e sopra tutto per la realizzazione dello scafo. Riguardo al funzionamento del radiocomando non sono un gran esperto ma mi sentirei di dire che il problema potrebbe essere la mancata inversione di polarità della ricevente. Quando farai il varo tieni presente che le trasmittenti dei "giocattoli" trasmettono sui 40 MHz, a bassa potenza (vedi quanto durano le batterie dei radiocomandi) quindi un... apricancello potrebbe portarti a spasso il Riva
Almeno credo
Un saluto e buon modellismo
Maru


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I giocattoli trasmettono a 27 MHz e non 40 MHz comunque è verissimo che è una frequenza "sporca" come ultimamente sta diventando la 40 MHz
Altra cosa da tenere in mente è la portata che è un po' ridotta per usare un navimodello in sicurezza, comunque quella conviene sempre verificarla a terra nel luogo in cui metti lo scafo in acqua.

http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=piano%20nazionale%20di%20attribuzione%20delle%20frequenze%20rc&source=web&cd=9&ved=0CFwQFjAI&url=http%3A%2F%2Fwww.baronerosso.it%2Fforum%2Fattachments%2Ffpv-e-riprese-aeree%2F85608d1227765914-bozza-per-uno-sticky-sulla-sicurezza-rem-i.pdf&ei=idUeT4z5POb74QTi5Z2mDw&usg=AFQjCNHCni8mtdlxfSWCMMkXDouyDDIJMg&cad=rja.

Ciao Crono, certo i giocattoli trasmettono a 27 MHz....ma non tutti! Alcuni usano anche la frequenza di 40 MHz (es. RollerKar della Nikko). Quindi mai dire mai
Maru

edit: non credevo di andare contro il regolamento del forum poiché il link che avevo inserito era solo un PDF trovato su Google con le varie frequenze di cui si stava parlando e non un'immagine
per vederlo basta cercare su Google "regolamenti FSAM"