Yawl in Lampadina 2012 (mau.tacco)

Nome: Rosalind
Tipo: Yawl aurico
Anno di costruzione: 1904
Lunghezza reale: 36m
Scala del modello: 1:550 (6,5cm modello ; 36m reale)
Tipo modello: Nave in bottiglia
Piano di costruzione: disegno proprio dedotto da fotografie su pubblicazione e rete


ciao a tutti e buon 2012!

Provo a cominciare un cantiere (cantierino).
Questa volta utilizzo una lampadina. Avevo fatto una prova tempo fa e non era venuta poi così male.

Ho trovato una lampadina grande (circa 8 centimetri) e la forma a sfera è adattissima ad un modello di piccola goletta, un yawl, un ketch o un cutter.

Su un libro che possiedo c'è un yawl molto elegante con le vele giallastre che si chiama Rosalind. Inoltre in rete ci sono molte foto di questa barca che naviga ancora dal 1904.

ecco il libro



ed ecco una delle numerose immagini che si trovano in rete



Bisogna quindi sacrificare una lampadina qualsiasi, anche bruciata, per riutilizzare la sua basetta che si avvita.





La basetta dovrà essere ripulita dai residui di vetro e dal mastice/cemento che legava.

Speriamo nei prossimi giorni di avere del tempo per continuare.

ciao maurizio

ciao molto interessante, ma che te ne fai di una lampadina rotta?

buon lavoro vincenzo

Ciao Maurizio, ti auguro un buon lavoro nel tuo nuovo cantiere, da come sei partito già mi sono incuriosito.
Un Saluto!!!!!

allora continuo il discorso di ieri... naturalmente si usano due lampadine: una va rotta per recuperare la basetta che è da ripulire ... occhio alle schegge.





Mentre a quella prescelta, quella grande da 8 cm bisogna rompere la basetta e tagliare il vetro molto vicino al suo temine per creare l'apertura. La lampadina infatti è completamente sigillata con il vuoto dentro. Questa che si vede non è la lampadina che ho usato ma una più piccola per far vedere come si fa.





Si fa con il disco diamantato a velocità media e bisogna agire in maniera molto delicata. Si può mettere un giro di nastro adesivo che protegge il vetro dalle fessurazioni e smorza le vibrazioni. In questa lampadina la basetta si è tolta senza lasciare residui del cemento isolante.



Si ruota delicatamente Fino a quando si stacca tutto il supporto del filamento. Dopo la separazione il nastro adesivo lo si può lasciare o metterne altro per proteggere il bordino. Questo può infatti scheggiarsi e fessurare tutta la lampadina che a questo punto è più fragile.

So che nel forum non si possono postare più di 5 immagini e allora a domani!

bye maurizio

Ciao Maurizio, siccome sono curioso di sapere come procederai, ti dò l'opportunità di poter inserire altre cinque foto
Comunque per il momento è tutto molto interessante, complimenti.
Ti auguro buona sera e buon proseguimento.
Maru

Se ho capito il tuo procedimento servono due lampade per averne una, giusto?

Fai come dice Maruzzella non puoi lasciarci sulle spine

ciao vincenzo

grazie! allora continuo con le foto che ho

... si certo proprio così ce ne vogliono due di lampadine, essendo difficile separare le due parti senza romperne una. ma anche di più se l'operazione di taglio va male e capita di romperle

quindi tolta la parte che sorregge il filamento se rimane del cemento isolante lo si raschia via (delicatamente ricordando che è fragile) in modo da rendere combaciante la basetta recuperata





la basetta combaciante sarà quindi il tappo finale





tra l'atro se si riuscisse a recuperare delle lampadine la cui base sia in ottone invece che di alluminio la lampadina risulta ancora più elegante

a presto e buona notte

maurizio

Ciao Maurizio, grazie per il bellissimo passo passo che stai facendo che trovo molto interessante, complimenti hai una bella maestria nel maneggiare delle lampadine così delicate, resto in attesa di altri sviluppi, a presto.
Un Saluto!!!!!!!!

ho sbagliato e non sapendo cosa significano i + e - sulla destra dei messaggi ho cliccato ed è venutra una barra rossa. cosa vuole dire?

ciao

Buon giorno Mau.tacco, la barra laterale con il + ed il - serve a dare un'eventuale valutazione alla risposta che hai ricevuto. Nel tuo caso, cliccando sul meno, hai dato un giudizio negativo alla risposta di Daniel...ne sara' felicissimo ..
Un saluto.
Maru

ops... Daniel scusa e mo' che si fa? posso rimediare?

continuo nel postare l'avanzamento cantiere(ino)

Bisogna misurare l'altezza interna della lampadina che avendo un vetro sottile sarà di due millimetri inferiore. In questo caso sono 8cm fuori quindi circa 7,8 dentro.



Sono passato allora, con matita e pennarello, prendendo dalle foto disponibili, a realizzare il disegno del piccolo piano costruttivo. Ho ridotto al computer una delle immagini laterali disponibili, in maniera di avere un'altezza di massimo 65 cm dalla linea di galleggiamento, in quanto al di sotto c'è ancora da disporre il mare, che io realizzo di plastilina. La larghezza viene di conseguenza. Non importa che il disegno sia molto dettagliato. Io ci ho messo i colori perchè mi piace, ma non è necessario. Ci sono anche le sovrastrutture accennate (risulteranno piccolissime), e le manovre fisse e correnti che sono ovviamente semplificate. Queste ultime le ho contraddistinte con dei pallini che saranno dei nodi che farò sui fili in maniera da riconoscerli al tatto quando il tutto sarà dentro la lampadina.



La foto dall'alto fa vedere bene come sono disposte le sovrastrutture. Si vedono bianche perchè hanno una coperta protettiva, ma in altre foto sono di legno naturale



Quindi si passa ad intagliare lo scafo da un blocchetto di legno compatto (questo mi sembra fosse di mogano, ma non so, è in casa da tanto tempo). Il famoso e costosissimo bosso va bene, come il cirmolo, ma basta che non si sfaldi.





non mi sarò dilungato troppo?

scusa ancora a Daniel e a presto

maurizio

Ciao Maurizio, non ti preoccupare capita, piuttosto ti sto seguendo con piacere altro che dilungarti troppo continua così, per il momento non ho domande da farti perché le tue spiegazioni sono molto chiare ed esaustive.
Un Saluto!!!!!!!

Ciao Mau Tacco , io quando uso le lampadine, rompo solo la ceramica nera in fondo e da li estraggo tutto .

Come puoi vedere dalla foto il Yawl l'ho fatto in una bottiglia di olio perche era il mio primo lavoro, anche se fuori uscivano 9 fili per sollevare alberi e vele .

l'altra è una barchetta messa nella lampadina, e qui ho provato a farla con la base rovesciata , come si vede dalla foto .

Documentaci il piu che puoi con le foto , solo cosi impariamo le varie tecniche .

ciao feberet

ho visto la lampadina che sta in piedi verticale e fa un bell'effetto. Se non sbaglio quindi non sostuisci poi la ceramica nera visto che la appoggi sulla base. Domanda: ma se passi da sotto non è poi più difficile tagliare il vetro all'interno comodamente senza scheggiarlo?
Io invece metto in questo caso la lampadina coricata e quindi anche la ceramica rimane poi visibile.
Tra l'altro come fai a mettere il mare al contrario? Questo è misterioso per me.

Il Yawl nella bottiglia di olio è carino, tra l'altro le bottiglie di olio hanno le imboccature più larghe e vanno meglio per lavorare comodi. Per contro hanno il difetto di un vetro è abbastanza spesso che potrebbe distorcere la visione dei particolari interni.
Ma anche la lampadina che sto facendo avrà l'imboccatura più larga e la distanza dal modello sarà limitata tanto da poterci lavorare con le pinzette. Cosa impossibile con le bottiglie.

Appena posso posto altre foto sullo scafo.

A presto!

1) Tolgo il dischetto sotto la ceramica -con una pinzetta rompo la ceramica nera-sempre con la pinzetta vado dentro e rompo i componenti che reggono i filamenti - estraggo tutto .

2) per la base rovesciata : con un cartoncino faccio un dischetto del diametro piu sotto del centro lampadina , e sempre al cartoncino ci metto incollato un filo al centro ( ben fissato ) che faccio uscire dalla lampadina .

-tenendo la lampadina in posizione orizontale , inserisco il dischetto di cartoncino arotolato .

-con un ferretto e pinzetta lo apro, un modo che venga ben aperto e piatto .

-su questo cartoncio messo in modo horizontale come la lampadina , inserisco e incollo la barchetta.

-una volta incollata , le alzo la vela e quant'altro.

-una volta tutto asciutto e ben incollato , aiutandomi con un ferretto, ruoto il cartoncino in modo da metterlo verticale , e aiutandomi da sotto con il filo lo mantengo fermo , e con un bastoncino ci metto la colla per fermarlo .

- riempo il collo con ovatta colorata per non fare vedere la cordicina e il gioco è fatto .

- Quanto sopra descritto, sono l'ABC per questo sistema . Le varie altezze, e ingombri vanno calcolati prima naturalmente; cmq, devi provare con qualsiasi contenitore , una bottglia per esemprio.

- In un contenitore puoi mettere quello che vuoi , ci vuole tanta manualità , pazienza e fantasia .

Con un MP ti allego il lavoro fatto dal mio amico cosi te ne rendi conto di come si puo fare qualcosa di diverso .

- Buon lavoro , che ti seguo perche a me piace vedere come fanno gli amici , sai, a volte trovano certe soluzione a me sconosciute .

grazie feberet debbo provarci prima o poi a fare delle cose in verticale

continuiamo ... vernicio lo scafo, comincio con l'interno dell'impavesata in bianco ed il capodibanda in nero per farli risaltare





naturalmente sul piccolo ci sono un sacco di ritocchi per le imprecisioni

a tutto asciutto si fanno i fori per il passaggio delle manovre nello scafo ma anche per i pernetti degli alberi



tutto secondo il disegno iniziale, ma in ogni modo allego anche due immagini di come vanno le manovre





ciao!

maurizio

Mi piacciono i due disegni esplicativi per studiare il cordame.
A che servono i pallini rossi e neri nel secondo disegno?

Non ho capito il percorso del filo con 2 e 3 pallini . Escs dalla botttiglia intero cosi ? .

Il filo che passa in fondo al boma , poi dove passa? . Ci sta un foro nella murata?

documentaci bene che devo imparare questo sistema .

Nel mio ho fatto passare tutto dall'esterno, nessun filo passa sotto lo scafo , anche perche lo scafo l'ho fissato prima e poi tirato i fili .

Ciao Maurizio, no so se te ne sei accorto ma hai stimolato la curiosità di più di una persona

Continua così che ti seguiamo

chi è curioso...vuole imparare !

già, non era chiaro:

@ erpiotta: I pallini rossi e neri sono solo il numero di nodi che farò sui fili in maniera da riconoscerli al tatto quando il tutto sarà dentro la lampadina e dovro capire tra il fascio di fili che escono, quali tirare in sequenza per reinnalzare gli alberi che a quel punto sono coricati. Ci sono anche sul disegno iniziale.

@ feberet: si c'è un foro nella murata. Il filo con 2 pallini (saranno due nodi) comanda la randa di maestra, quello con 3 comanda la randa dell'alberetto. Questo perchè tutte e due le vele di randa (con picco e boma compreso) sono completamente staccate dall'albero per facilitare l'entrata nella bottiglia e non rovinare la vela che sarà di carta e si potrebbe spiegazzare se fosse attaccata alla nave. C'è anche un foro alla base degli alberi per il filo che li terrà poi aderenti all'albero. Mi sembra che ci sia un'altro sistema, ma io mi sono affezionato a questa tecnica imparata da un vechio libro di cui allego la copertina.



Vediamo se domani riesco ad andare vanti.

buona notte maurizio

la preparazione degli alberi parte da un listello di faggio tondo di 2mm. Uso questi listelli comperati perchè gli stuzzicadendi che molti usano sono di un legno morbido (pioppo?) che poi non resiste benissimo. Ho visto che vanno pure bene quelli di bambù recuperati dalle tovagliette dell'IKEA o degli spiedini del supermercato.

Per pennoni, picco e bona vanno bene i listelli di noce da 1mm. A Torino li compero da Amati ma credo che i negozi di modellismo li abbiano tutti.

Per rastemarli li metto nel morsetto del trapano e come fosse un piccolo tornio li lavoro con la carta vetro.



Si fanno quindi i fori dove dice il disegno.





Quindi si mettono le cernierine per gli alberi. Ho ancora una matassina di filo di ottone da 0,2mm che non so dove ho comperato che va bene. Posso fare navi in bottiglia per secoli con la lunghezza che mi rimane.



i tambucci sono ricavati da un cartoncino spesso, disegnato col pennarello molto sottile e colorato. Per la tuga, lo stesso cartoncino è piegato come una scatolina e incollato agli angoli. Non lo si fissa sul ponte perchè impedirebbe il completo abbattimanto degli alberi. Lo si metterà dopo a modello inserito e fissato.


si fissa quindi lo scafo al necessario scaletto con una piccola vite


a presto maurizio

bye!

nave e scaletto ...



si comincia a depositare il mare che io faccio con della plastilina colorata in blu. La lavorazione è facilitata dall'imbocctuara molto vicina.





poi, nonostante si siano fatte le misurazioni si prova l'inserimento con l'albero in posizione



Il mare è ancora piatto e bisogna ancora simulare le onde e le increspature. Lo farò con piccoli rotolini di plastilina bianca che sbafferò qua e la sulle creste delle onde.

ciao

Ciao mau.tacco, mi piace il tuo lavoro e lo seguo con grande curiosità ed interesse

Aspetto di vedere l'increspatura bianca

continuiamo:

fissati gli alberi si procede con le manovre. Per far passare i fili nei fori ci si può aiutare con un infilafili di quelli per far passare i fili nelle crune degli aghi da cucito





si tesano le sartie in modo da dare algli alberila giusta inclinazione, si annoda secondo il disegno e sul nodo sempre un goccio di colla (uso il vinavil) diluita. Poi quando asciutto si taglia la spezzone visibile.



Facendo aderire con il vinavil diluito si mettono piccoli spezzoni di filo per simulare le griselle



che poi andranno tagliate a raso dell'ultima sartia quando asciutto.



sono un poco lento ma ho ripreso il lavoro : diminuisce il tempo per il modello!

ciao!

maurizio

I boma e i picchi come l'hai fissato ai suoi alberi o sono semplicemente appoggiati grazie alla tensione delle manovre?