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17 partecipanti
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Re: non ci siamo più....
Ciao edo,ho cancellato il tuo messaggio in quanto non conforme al regolamento grazie a presto.
Un Saluto Daniel.
Un Saluto Daniel.
edo958- Utente sostenitore
Re: non ci siamo più....
troppo tardi, ho già ordinato un chilo di chiodini su internet.... ahahahahaha!
pozzimario- Utente Illuminato
Re: non ci siamo più....
un chilo....................vuoi fare il fachiro
ciao edo
ciao edo
edo958- Utente sostenitore
Re: non ci siamo più....
beh, un chilo chilo no, ma ho preso tutto l'assortimento disponibile, tutte le lunghezze, 2 confezioni da 200 per ogni tipo, chiodini e occhielli.....
altrimenti mi costava più la spedizione che la merce...
altrimenti mi costava più la spedizione che la merce...
pozzimario- Utente Illuminato
Re: non ci siamo più....
Ciao a tutti e mi permetto nel mio piccolo di dare un piccolo contributo:
Intanto una piccola incisa:
In merito alla mia Palermo, non posso lamentarmi, esistono 4 negozi
storici la cui offerta risulta variegata (fermodellismo, navale, statico
e dinamico) e qualitativamente elevata.
In più esistono in città, per chi è interessato soprattutto al navale,
una serie di Brico che hanno un'ottima fornitura di legname e listelli
Chiudendo l'incisa ritengo che l'argomento di questo post và sicuramente generalizzato, constatando il fatto che le dinamiche della società moderna sono comandate essenzialmente dal profitto.
A farne le spese è esclusivamente quelle fascia demografico/sociale, composta da lavoratori - venditori - fornitori, che nella manualità aveva il suo focus produttivo. Penso ad esempio agli artigiani che a causa della innovazione tecnologica vanno perdendo sempre più posti di lavoro.
E, consentitemi questa divagazione economica, non è un caso che diminuendo gli artigiani/operai è nata l'attuale negativa congiuntura economica. D'altronde venendo a mancare l'humus sociale produttivo si è creata una depressione industriale/economica che ha causato un impoverimento del cittadino medio.
A questo punto va compreso l'atteggiamento del titolare del nostro piccolo negozietto di riferimento, vessato dalle tasse/contributi e dalla concorrenza dei centri commerciali che ci propinano oggetti che sono lontani anni luce dal concetto del modellismo, in difficoltà tenta di arrabbatarsi dotandosi di una nuova linea commerciale pur di non chiudere.
Ho letto con dispiacere, nei commenti che mi hanno preceduto, che qualcuno si accontenta di internet ..... beh non è proprio così .. il negozio di modellismo serve quale punto aggregante per scambiarsi opinioni, consigli e suggerimenti.
Già mi immagino davanti al mio pc collegato con un sito di vendita che mi rimanda ad un rivenditore di singapore con la mia carta di credito in mano ..... chissà quali esperienze e consigli utili posso ricevere e posso dare con questa mia navigata in internet.
Chiudendo questo mio contributo sono convinto del fatto che non siamo, e non saremo mai, in via di estinzione, ma sicuramente al giorno d'oggi siamo in una fase di sofferenza.
Che dire a tempi migliori
Franzsava
Intanto una piccola incisa:
In merito alla mia Palermo, non posso lamentarmi, esistono 4 negozi
storici la cui offerta risulta variegata (fermodellismo, navale, statico
e dinamico) e qualitativamente elevata.
In più esistono in città, per chi è interessato soprattutto al navale,
una serie di Brico che hanno un'ottima fornitura di legname e listelli
Chiudendo l'incisa ritengo che l'argomento di questo post và sicuramente generalizzato, constatando il fatto che le dinamiche della società moderna sono comandate essenzialmente dal profitto.
A farne le spese è esclusivamente quelle fascia demografico/sociale, composta da lavoratori - venditori - fornitori, che nella manualità aveva il suo focus produttivo. Penso ad esempio agli artigiani che a causa della innovazione tecnologica vanno perdendo sempre più posti di lavoro.
E, consentitemi questa divagazione economica, non è un caso che diminuendo gli artigiani/operai è nata l'attuale negativa congiuntura economica. D'altronde venendo a mancare l'humus sociale produttivo si è creata una depressione industriale/economica che ha causato un impoverimento del cittadino medio.
A questo punto va compreso l'atteggiamento del titolare del nostro piccolo negozietto di riferimento, vessato dalle tasse/contributi e dalla concorrenza dei centri commerciali che ci propinano oggetti che sono lontani anni luce dal concetto del modellismo, in difficoltà tenta di arrabbatarsi dotandosi di una nuova linea commerciale pur di non chiudere.
Ho letto con dispiacere, nei commenti che mi hanno preceduto, che qualcuno si accontenta di internet ..... beh non è proprio così .. il negozio di modellismo serve quale punto aggregante per scambiarsi opinioni, consigli e suggerimenti.
Già mi immagino davanti al mio pc collegato con un sito di vendita che mi rimanda ad un rivenditore di singapore con la mia carta di credito in mano ..... chissà quali esperienze e consigli utili posso ricevere e posso dare con questa mia navigata in internet.
Chiudendo questo mio contributo sono convinto del fatto che non siamo, e non saremo mai, in via di estinzione, ma sicuramente al giorno d'oggi siamo in una fase di sofferenza.
Che dire a tempi migliori
Franzsava
franzsava- Forumnauta
Re: non ci siamo più....
ciao
il problema dei negozi che scompaiono è particolarmente grave x la crescita dei nuovi modellisti.
i modellisti di lungo corso hanno diversi modi di procurarsi cio' di cui hanno bisogno compresa la autoproduzione anche perchè sanno cosa gli serve.
quelli che si accostano al modellismo tramite kit o fascicoli avranno grossi problemi a fare il passo successivo , vale a dire l'autocostruzione che nella sua prima fase non puo' prescindere dall' uso di componenti commerciali non è da tutti passare da un kit a farsi da se ancore, cannoni e bozzelli
in questo senso rischiamo l'estinzione o quantomento l'estinzione dei modellisti che passano la fase kit/fascicoli
ciao ENRICO
il problema dei negozi che scompaiono è particolarmente grave x la crescita dei nuovi modellisti.
i modellisti di lungo corso hanno diversi modi di procurarsi cio' di cui hanno bisogno compresa la autoproduzione anche perchè sanno cosa gli serve.
quelli che si accostano al modellismo tramite kit o fascicoli avranno grossi problemi a fare il passo successivo , vale a dire l'autocostruzione che nella sua prima fase non puo' prescindere dall' uso di componenti commerciali non è da tutti passare da un kit a farsi da se ancore, cannoni e bozzelli
in questo senso rischiamo l'estinzione o quantomento l'estinzione dei modellisti che passano la fase kit/fascicoli
ciao ENRICO
enrico pilani- Forumnauta
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