Lancia/scialuppa - diario di costruzione di brggpl (gian paolo) -*** TERMINATO! ***

** Caratteristiche generali del modello **

nome: marina giulia (inventato)
tipo: scialuppa
anno di costruzione: spero contemporanea al libeccio
lunghezza reale: 23 palmi = circa m.5,70 (fra le perpendicolari)
scala del modello: 1:66
tipo modello: autocostruzione
piano di costruzione: sergio spina - isola d'elba

ciao a tutti
mi inserisco nella sfida della lancia anche se al limite del tema.
questa imbarcazione non è una vera e propria lancia a poppa "tagliata", ma praticamente un piccolo gozzo e forse un po' "ricco" come scialuppa per una povero bovo.

1° puntata
il piano ANB del bovo-libeccio prevedeva una scialuppa posta sopra il boccaporto principale che come dallo schema in pianta ha la forma di un gozzo e questa è la sola indicazione.

pertanto per l'esecuzione di questa scialuppa ho seguito le forme e le linee d'acqua dei disegni del sig. sergio spina che si avvicinavano dimensionalmente alla sagoma del piano del bovo riportandole alla scala 1:66 (circa cm.8,6 di modello).


per l'esecuzione del modello ho tratto spunti dai numerosi lavori del gozzo sul forum (picogiò, mauro favareto, nostromo, lellosauro, santos ecc.), ma sopratutto dalle micro-barchette di enrico pilani che mi ha gentilmente fornito tutte le dritte necessarie per questo procedimento tecnico, per me nuovo e sperimentale.
si tratta in pratica di fare un'imbarcazione piccola e in scala ridotta, a scafo vuoto con controforma, con un solo fasciame e possibilmente realistica.
il primo passo è costruire la controforma fatta con il sistema pane e burro (vedi daniel e modifica in arsenale).
da compensato da 1,5 mm ho ricavato gli strati secondo le linee d'acqua.

composizione della "torta" fermata con uno spillo al centro per mantenere un riferimento certo, incollaggio (l'ultimo strato è in compensato da 4 mm e sono stati aggiunti a poppa e a prua delle sagome parziali per la formazione del cavallino) e cartavetratura per entrare in sagoma.

la controforma viene finita con una mano di densa vernice da fondo (facilmente carteggiabile) e occorre costruire un
"banchetto" con incollata su un lato la vista dall'alto.
ho evidenziate le tracce delle ordinate (linee rosse) e con due tondini in ottone da 1 mm (a poppa e a prua) fissati alla controforma, ho creato un sistema per tenere la sagoma in posizione centrata al disegno sottostante, ma il tutto facilmente scomponibile.

nota: questo ultimo disegno incollato sul banchetto è al 100% mentre le sagome utilizzate per
la controforma sono ridotte di circa il 5% per tener conto degli spessori in gioco (fasciame e ordinate).

Ben arrivato GianPaolo, vedo con piacere che la tua lancia sarà nel pieno spirito del forum: ti sei ispirato a tanti lavori e a tante maestrie.

Ti seguirò con piacere, in bocca al lupo

Ciao Giampaolo la riduzione del 5% per tener conto del fasciame e delle coste quanto è in millimetri per capire quanto è il loro spessore grazie e buon lavoro

buon giorno a tutti
@ stephen: praticamente sono una carta assorbente, raccolgo e provo le idee sparse da tutti nel farum!

@ daniel: in pratica devo compensare:
sulla lunghezza il fasciame (0,6 mm) e una specie di controdritto (1,0) a poppa e a prua e
sulla larghezza: il fasciame e le false ordinate.
naturalmente con queste misure in gioco basta una cartavetratura per spostare i decimi di millimetro e le tolleranze aumentano....

ciao Gian Paolo , ancora benvenuto , sono curioso , voglio vedere come te la cavi , ho visto l'inizio ed è molto promettente , buon lavoro , ciao giovanni

Grazie Giampaolo effettivamente su queste dimensioni bisogna andare piano a scartavetrare perchè come dici i decimi vanno che è un piacere come del resto sto constatando io in questo periodo ciao alla prossima

ciao a tutti
@ picogiò: grazie e ricambio gli auguri!
@ daniel: a togliere c'è sempre tempo e penso che ci saranno modifiche da fare in corso d'opera.
la fedeltà alla carpenteria originale non è assicurata: cercherò solo di "simulare".
sto rimpiangendo l'idea di non aver comprato quelle belle scialuppine pronte magari di plastica o di metallo!

Ciao Gianpaolo , non ho dubbi , ma da Te certi compromessi non sono il Tuo
stile.
mozzo

ciao a tutti
@ mozzo: grazie, cercherò di essere piu' fedele possibile!

2° puntata
ecco una vista laterale con il fissaggio sfilabile della sagoma sul banchetto e gli spessori per avere la barchetta paralleta con cavallino.

l'esecuzione delle ordinate delle quali non si vedranno i madieri, prevede l'uso di cartoncino che deve essere sottile (qui circa 0,5 mm), molto flessibile e non deve sfaldarsi o scomporsi alla piegatura.
ricordandomi della nave in bottiglia di picogiò ho pensato alla carta fotografica per stampanti.
il cartoncino con spessore è stato ridotto in listelli di circa 1 mm.lunghe circa 10 cm.
ho avuto un certo scarto usando un semplice righello spesso con un taglierino (meglio del cutter cinese).

i listelli di cartoncino simulanti le ordinate devono avvolgere (aderendo) la controforma.
naturalmente qui niente a che vedere con la reale carpenteria navale: queste ordinate non assolveranno al loro compito.
ho preparato una serie di 20 fori per bordo in corrispondenza dell'incrocio del profilo della scialuppa con i riferimenti (in rosso) delle ordinate.
attraverso questi fori passeranno i listelli (flessibili) di cartone e saranno tirati sul lato inferiore del banchetto e incollati (vinavil) in corrispondenza dei fori.

lungo l'asse della chiglia della controforma ho fatto una fresata in modo da poter incassare un listello 1x1 e fare una specie di telaietto fatto dal "paramezzale" e "controdritti".
(sto usando impropriamente termini di carpenteria navale solo par dare l'idea della posizione degli elementi in gioco)

il sistema serve per mantenere un po' distanti le ordinate dalla controforma.
il telaietto non è incollato e i montanti scorrono nella base in altri due fori.
la sagoma deve essere resa inattaccabile dalla colla.
avevo inizialmente pensato al domopack, ma ho seguito il suggerimento di enrico pilani distribuendo su tatta la superficie (incavo del paramezzale compreso ) della comune cera (candela).


nessuno mi ragguaglia sulla possibile contemporaneità di questo tipo di sciualuppa con il bovo (1895)?
ciao

ciao
i bovi hanno navigato dal 1700 ai primi decenni del 1900 , quello che stai realizzando è dell'ultimo periodo diciamo 1850 1930 in questo range la barchetta ci sta tutta
ciao e complimenti ENRICO

Bene, allora non hai perso tempo.
Benvenuto nella " sfida " ,
e gustando l'inizio, penso che sarà un altro lavoro interessante da seguire, da cui prendere sicuramente spunti.
Auguri e Buon lavoro.
Nostromo61

ciao nostromo
ti ringrazio dei complimenti che ricambio: oltre alla tua solita abilità, sto apprezzando i particolari accessori e l'uso del colore.
dal forum cerco di sfruttare ogni occasione di spunto per provare nuovi metodi per fare modellismo, naturalmente confrontandomi con le mie capacità e cercando di divertirmi.
per la costruzione della scialuppa uso questo metodo per la prima volta e spero di condividere con tutti l'esperimento.
buon divertimento.

ciao a tutti
3° puntata
il progetto della scialuppa prevede la prua perfettamente verticale e questo fatto facilita un po' le cose.
a questo funto si posano le false ordinate o coste (molto "false" perchè non avranno neppure il madiere che risulta invisibile perchè nascosto dai pianali interni).
la costolatura è quindi con i listelli di cartone (la carta fotografica) che devono abbracciare tutta la chiglia aderendovi, senza essere incollate e possibilmente parallele e equidistanti.
sono peraltro fissate (e tesate) provvisoriamente puntandole sul retro del basamento con nastro adesivo e definitivamente fermate con vinavil solo in corrispondenza dei forellini fatti in presedenza sul banchetto. ecco le prime "ordinate":

vista del retro del banchetto con il nastro adesivo (mancano quattro fori aggiunti dopo).

anche per le ordinate della sciauippa (ventidue) mi sono concesso un ulteriore sconto omettendone la prima e l'ultima (invisibili sotto i banchi).

ecco il passo terminato:

per fare questo lavoro bisogna impratichirsi con un "dispenser" per colla (un ago montato su un tondino) per usarne in quatità molto piccole. nonostante la cera sulla controforma ogni eccesso di colla puo' creare problemi per il futuro distacco e per la pulizia dell'interno. insomma mettere colla fa un po' paura.

a proposito di queste mini-controforme riporto questo link:
http://www.forumscuoladimodellismo.com/t3132-forme-e-cornigiotto-e-omaggi-x-il-forum#36693
alla prossima, saluti a tutti!

Ciao Giampaolo ottimo lavoro, ho notato che le coste a prua e poppa hai per caso avuto difficoltà ad allinearle in quando con l'angolo di quartabono tendono a scivolarti in avanti verso il dritto a presto

cioa a tutti
@daniel: ottima osservazione che mi permette di spiegare meglio il procedimento!
la flessibilità del cartoncino e le dimensioni in gioco hanno determinato "in automatico" l'angolo di quartobono.
nel senso che fasciando la sagoma, la costa prende l'inclinazione della controforma lungo la sua superficie e senza scivolare via.
colgo l'occasione per sottolineare che questo modello non fa capire la reale carpenteria navale: anzi i ruoli dei vari elementi perdono anche di significato.
lo scopo di questo modello è di avere una piccola scialuppa che osservata da un normale punto di vista sembri verosimile.
con un metodo a me nuovo (del quale non sono l'inventore) sto cercando di riprodurre una sagoma esterna e interna in proporzione al vero. almeno così spero!
se non era questo il senso della domanda, chiedi pure senza remore. potrei anche aver sbagliato, senza essermene accorto.
grazie dell'attenzione e

bravo Gian Paolo...continua così che poi magari l'Halifax ne pretenderà una di uguale...

Ciao e buon lavoro

ciao magna
magari con la tua magica CNC si potranno tagliare delle ordinate e dei listelli più precisi di quelli che ho fatto!!!
buon lavoro anche a te!

Ciao Giampaolo era proprio quello il senso della mia domanda grazie per la tua disponibilità a spiegare i vari passaggi ciao

ciao a tutti
4° puntata
siamo al fasciame (legno). lo sviluppo del semi-perimetro in mezzaria è di circa 2,2 cm.
ho deciso di impostare 9 corsi, ma sarebbe stato meglio e più realistico farne qualcuno in piu':
2,2:9 = circa 2,4 mm (x 66 = circa 16 cm reali = troppo).

ora devo anche rendere merito a virgilio e a uni: non credevo nelle virtù dell'impiallacciatura.
seguendo le indicazioni di pilani, mi sono procurato un foglietto da 0,6 in noce di spessore (minimo) e ho preparato con il taglierino e righello i listelli lunghi circa cm.10.
messi in acqua, si piegano facilmente e mantengono la curvatura necessaria molto meglio dei tradizionali listelli in noce.
per la rastrematura (circa 1 mm) ho fatto i calcoli a poppa e a prua, mantendendo lo stesso numero di corsi lungo tutto lo scafo.

in questa lavorazione potevo andare più con calma e precisione: fare i corsi stretti e più uniformi.
cio' avrebbe anche facilitato la posa e la sagomatura in generale.
magari sarebbe anche servito qualche attrezzo per fare i listelli più precisi:
il taglierino in una mano e il righello nell'altra non assicurano un risultato ottimale.
mentre si incolla il fasciame le preoccupazioni aumentano e non si vede l'ora di vedere se il "guscio" si staccherà dalla controforma senza rompersi.

ho anche aggiunto come "sisurezza" tre cavetti (quelli in nero) aderenti alla controforma per facilitare la fuori usita.
alla fine del fasciame una leggerissima cartavetratura con la grana più fine e un velo di colla diluita.

a poppa e a prua i listelli di fasciame si incollano "di punta" esternamente al telaietto: lo spigolo che si viene a creare verrà in seguito rimosso (limato) in modo da creare l'appoggio di 1 mm per la falsa chiglia.

mi soffermo ancora sull'incollaggio del fasciame.
le goccine di colla (ecco il perchè del "dispenser") devono essere poste solo sulle ordinate, sullo spessore del listello e sul quel listello che ho chiamato "controdritto": non si può eccedere.
si capisce che, se la colla unisce la controforma con le ordinate o peggio con il fasciame, saranno dolori.
d'altra parte, vedendo la cosa sotto l'aspetto della solidità, sarà solo l'insieme del fasciame che terrà la struttura non potendo contare sulle ordinate (false e di cartoncino!).
speriamo che la cera funzioni e di non aver ecceduto nella colla.

questa è per me un'occasione per studiare un po' e vi segnalo due link (che forse sarano già pubblici):
http://www.dm.unibo.it/~casciola/php/public_html/projects/2003/tutorials/Gozzo/index.html#obie
http://www.alessandrolauro.com/public/filesassovtarchia/ARTICOLO%20LEGA%20NAVALE.pdf

Ciao Gianpaolo ,l'istinto non mi tradisce , ottima esecuzione , di questo passo avrai qualche soddisfazione.
Buon modellismo
mozzo

Complimenti bel lavoro
ciao vincenzo

Ciao Giampaolo certo che per avere usato solo il taglierino ed il righello hai decisamente fatto un buon lavoro anche se come hai ammesso tu potevi andare più con calma ma so cosa vuol dire quando sei preso dall'entusiamo poi quando stai sperimentando tecniche nuove è ancora più forte ti auguro che la controforma si stacchi ciao buon modellismo

@mozzo, @vincenzo e @daniel
vi ringrazio, ma aspettate!
prometto un'autocritica costruttiva alla fine (naturalmente se il guscio si stacca).
questa tecnica è veramente "spasmodica"!

buona serata a tutti
5° puntata
questo è il punto cruciale della procedimento.

con il bisturi o la forbicina (in questa lavorazione è importante una forbicina valida a punte dritte) si tagliano le ordinate, liberando la controforma dalla basetta.
qualche goccia di colla è andata dove non doveva, ma con leggero sforzo e senza utilizzare le cordicelle di sicurezza, il guscio si è staccato. la cera è stata efficace!

dopo avere "festeggiato" lo scampato pericolo di dover buttare tutto, ho rifilato le false odinate (forbice) sulla falchetta e sono passato al pianale (fondo interno).
anche il pianale deve avere un leggero cavallino ed è composto da 5 pezzi che ho sagomato con l'ennesima fotocopia incollata sul retro di una porzione della solita impiallacciatura curando il senso della venatura.
per simulare l'accostamento dei vari pezzi (in realtà non sono calafatati) per ora, ho solo fortemente inciso con il cutter seguendo il disegno della tavole. vedrò dopo se scomporre il tutto come in realtà.


per la posa del listello che simula il dormiente (o corrente) che sosterrà i banchi poco sotto alla falchetta (listello impiallacciatura 1x0,6) ho recuperato il sistema di j.aubrey: ossia un distanziere (mobile) per controllarne il parallelismo (si vede vicino all'ultima molletta).

dimenticavo: nel rifilare sulla falchetta le ordinate, bisogna mantenere le sporgenze dei due listelli 1x1 che serviranno poi a completare il dritto di poppa e quello di prua (meglio ruota di prua).

Visto è andata bene, davvero un bel "lavoretto", anche se l'impegno è comunque notevole.
ciao vincenzo