Scialuppa armata in guerra 1834 (modifica)***chiuso!!!***

va bene così, tanto lo sappiamo solo tu ed io.....

Grazie della comprensione!!!!
ciao!!!!!

Ciao
Per me parlate arabo comunque vi seguo e cerco di capire (e questa e solo una scialuppa figuriamoci un intera nave)siete davvero bravi ; Carlo nella costruzione e Tiziano nei consigli complimenti



ps. Non dovrei ma come vi invidioooooooooooooooooooooooo

Ciao Carlo ma dai disegni che hai postato la palella sembra che si trova solo sul dritto di prua.
Un saluto
Sandro

Esatto Sandro,
il disegno riporta solamente una palella, quindi mi domando e Vi domando:
é mai possibile che avessero usato un trave di 13 metri??
Ed inoltre, quando sarò a fare il fasciame, come mi devo contenere, listellando con un corso unico o listellare con corsi da due pezzi, alternandoli, magari un corso lungo a prue ed il successivo corso lungo da poppa?
Grazie, Modì.-

una chiglia di 13 metri, ci può stare, ai corsi del fasciame, non farei superare i 5 metri

Ciao carletto, bentrovato!....davvero molto interessante questa tua tecnica ed hai scelto anche un modello molto intrigante, ti seguirò scrupolosamente!

Ciao a tutti.
E' trascorso diverso tempo dall'ultimo post in quanto non mi soddisfaceva come avevo disegnato i quinti.
Studia che ti ristudio, ho capito che avevo sbagliato nel disegnarli, quindi ho riscancellato tutto quanto ed ho ritracciato i quinti nuovamente.
Oggi che non avevo impegni gemellari, sono sceso in cantiere nel pomeriggio ed ho così montato i primi tre quinti centrali.
eccoli qua!!!!!





le foto sotto invece con i quinti liberi dagli spilli di tenuta e con la carpenteria assiale appoggiata sopra.





Bene, per oggi è tutto, a domani!!!
Modì.-

Ciao Modi guardando la tua tecnica da me mai vista fare prima d'ora devo dire che è proprio ingegniosa complimenti è proprio vero che c'è sempre da imparare ciao a presto

Daniel

Daniel, questa tecnica veniva e viene usata per realizzare le scialuppe dei nostri modelli.
Io la ho semplicemente adattata alle necessità.
Ciao, Modì.-

eh, si, quando le dimensioni delle costole è esigua, non c'è miglior metodo di questo

Ti rinnovo i complimenti Carlo.
Un saluto
Sandro

Ciao Modi
Scusa ma avendo visto solo ora questo tuo VIP sono costretto a riportarti indietro alla seconda foto della prima pagina:
come hai fatto ad impilare esattamente le tavolette delle linee d'acqua?
Io ho usato praticamente lo stesso metodo per l'autocostruzione dello scafo del Golden Hind II ma non sapendo come far coincidere le esatte mezzerie di ogni tavoletta sono stato costretto a tagliarle a metà e poi assiemarle, doppio lavoro.
Tu come hai fatto?
Grazie
Ciao
Proteo

Ciao Modi grazie per la tua risposta molto cortese da parte tua a presto e ancora i miei complimenti

Daniel

Ciao Proteo!!
A questa tua domanda, devo rispondere i n maniera abbastanza articolata, altrimenti si fa confusione.
Nell'immagine sotto ti posto la tavola 1 della monografia. In questa tavola ci sono tutte le linee d'acqua e le linee verticali della posizione dei quinti di innalzamento o costole maestre.
Su questa tavola, ho tracciato una linea rossa di prolungamento del quinto 6 dietro e del quinto 6 avanti.
Successivamente ho segnato due punti sulla linea di mezzeria che nel disegno ho tracciato con un cerchio BLU.

Ho fatto 12 fotocopie. Tante quante sono le linee d'acqua.
Ho ritagliato ogni pianta corrispondente alla linea d'acqua, lasciando sempre il disegno intero, cioè con le immagini delle tavole precedenti.
In questo modo, ho incollato le copie sulle rispettive tavolette ed ho forato ogni tavoletta con una punta da 8 mm. in corrispondenza del circoletto blu.
Ho sovrapposto le tavolette facendo collimare le linee rosse. In questo modo avevo due punti di riferimento. Le linee rosse che dovevano collimare tutte ed i fori di 8 mm. che dovevano essere perfettamente allineati uno sopra l'altro.
In seguito ho inserito due tondini di 8 nei fori per controllare l'allineamento.


A questo punto, allineamento accertato, ho risfilato gli zipoli di legno, ho spalmato la colla sulle tavolette ed ho ribattuto gli zipoli al loro posto ed ho ammorsettato il tutto.

Una volta asciutta la cola ho provveduto a dare forma al tutto.
Spero di essere stato chiaro, altrimenti non preoccuparti e domanda, che io ti rispondo. Magari in ritardo, ma ti risponto.
Ciao di nuovo, Modì.-

Ciao modi se mi posso inserire nel tuo ultimo post volevo farti una domanda ma i tondini da otto sono perpendicolari alla chiglia o l'ultima foto che vedo i tondini sono un po inclinati e solo per l'effetto della foto? poi per il resto sei stato chiarissimo grazie a presto

Daniel

Daniel.
I tondini dell'ultima foto sono appena inseriti solamente nella prima tavoletta.
Una volta che li ho inseriti con il martello, sono andati giù dritti!
Ciao, Modì.-

Perfetto grazie sei troppo gentile ciao a presto

Daniel

Oggi è una giornata particolare per me, e di conseguenza mi fa piacere condividere con gli amici questa prima emozione!
ecco qua!

le prime foto della mia scialuppa armata.
Bella, fragile e spoglia!!!!!!!!!





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Ciao a tutti, Modì.-

ciao modifica
sto seguendo la tua costruzione con interesse.
potresti aggiungere qualche notizia sulla costruzione dei quinti.
sono di cigliegio? come li hai lavorati?
scusa e grazie.

Ciao Modi ho visto il risultato delle domande che ti ho fatto da inesperto in precedenza e mi fa molto piacere condividere con te devo dire che hai realizzato un bel lavoro complimenti

Daniel

Gianpaolo, scusa la mia latitanza da questo argomento ed il ritardo con cui ti rispondo.
Si, i quinti sono di ciliegio.
Ho ricavato da una pancone tante tavolette che poi ho passato sotto la pialla a spessore fino ad avere tavolette lunghe un metro, larghe 50 mm. e spesse 3!!!
Ogni quinto di questa scialuppa (ce ne sono ben 34!!) è formato da tre parti, un madiere e due staminali, dello spessore di 3 mm. e larghezza sempre 3 mm.
Ricavo ogni singolo pezzo dalle tavolette e lorifinisco, quindi lo assemblo sulla controforma.
Il procedimento che adotto non è semplice (per me) da spiegare, quindi mi aiuterò con qualche foto.
eccola prima.
La monografia della Scialuppa illustra anche i quinti alla misura interna al fasciame, quindi pronti per essere rivestiti.

Bene, ne ho fatte 9 copie dei quinti AR (che sta per indietro rispetto al centro della barca) ed 8 di quelli AV (che ovviamente sta per Avanti). In questa maniera ho pronti i profili di 17 quinti che chiamerei quinti maggiori. Gli altri 17 che mancano (in pratica uno ogni quinto maggiore) li devo realizzare per intero da me.

Quindi una volta che ho incollato un foglio di questi su di un compensato da 3 mm, di spessore, ne ritaglio il contorno.


e presento la sagoma nell'incastro del paramezzale dove andrà poi incollato il madiere.


Accertato che in linea di massima va bene, riporto il contorno di questa sagoma con le eventuali modifiche apportate su di un altro pezzetto di compensato


Ultimo controllo della sagoma sulla controforma, una limatina quà, una cartata là e siamo a posto.


Fino ad adesso ho lavorato su legno di poco conto, ma da questo momento in poi si lavora sul Ciliegio.
Alla prossima, altrimenti vi addormento con questa lunga spiegazione.
Modì.-

Ciao Modi ti seguo sempre con molto interesse e colgo l'occasione per rinnovarti i miei complimenti a presto anzi a domani sera nel forumday

Daniel

Dunque, riprendiamo il discorso della realizzazione dei quinti.
Siamo giunti al momento dell'ultimo controllo, la sagoma del madiere aderisce in tutte le sue parti alla controforma, ed allora trasferiamo il profilo sulla tavoletta di Ciliegio.
fatto questo, con il traforo a mano sego lungo la tracciatura, appena appena più grasso e rifinisco poi il taglio.
Perfetto! allora passaggio successivo, usando il compasso aperto a 3 millimetri, segno la parte esterna del madiere.


Ritaglio lungo la linea usando sempre il seghetto a mano, ma questa volta con lame del 00 (due zeri) in modo da avere pochissimi segni sul taglio ed essere sufficiente una leggera carteggiatura.
I madieri sono fini, (3x3) ed il ciliegio delicato, quindi..........
Adesso il madiere è pronto, lo adagio nella sua posizione e lo incollo nella cava del paramezzale.


Ci sarebbero da predisporre i due staminali, ma le operazioni da fare sono le stesse identiche del madiere, quindi non vi tedio.

Il procedimento che ho adottato è lungo e laborioso, ma mi consente di realizzare le varie parti dell'ossatura della scialuppa in maniera pressochè perfetta.

Alcuni giorni addietro, un iscritto di un altro forum su cui ho postato questa operazione mi ha suggerito di provare ad usare un "Marcatore di forme" per ricavare le sagome.
Dato che conosco questo attrezzo, ma in tutta onestà non ci avevo pensato, mi son messo alla sua ricerca, ed una volta trovato l'ho acquistato.

Il Marcatore di Forme è questo:


Una volta ricavata la sagoma (sopra) la si riporta sul materiale da lavorare ed il gioco è fatto.


Ora, visto che ho la possibilità di inserire ancora una foto, ecco qua una chicca!


Ho tolto dalla controforma il paramezzale con i primo quinti incollati!
Mamma mia come appare fragile! Fa impressione a maneggiarlo, pesa quanto una piuma!!
Saluti, Modì.-

Ciao Modi spettacolare ma dimmi quell'attrezzo a tuo giudizio è veramente valido riesci ad avere un ottima precisione grazie a domani sera

Daniel