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CONTRIBUTO DEGLI UTENTI
Ciao a tutti!
Se volete contribuire con termini da postare nel glossario, potete accodarli a questo.
I responsabili provvederanno in seguito a trasferirli nel Glossario alle rispettive lettere alfabetiche.
Naturalmente sono gradite anche osservazioni e puntualizzazioni su quanto già inserito.
Grazie per tutti i contributi e buon divertimento
I responsabili del glossario.
Se volete contribuire con termini da postare nel glossario, potete accodarli a questo.
I responsabili provvederanno in seguito a trasferirli nel Glossario alle rispettive lettere alfabetiche.
Naturalmente sono gradite anche osservazioni e puntualizzazioni su quanto già inserito.
Grazie per tutti i contributi e buon divertimento
I responsabili del glossario.
_________________
gian paolo
Regolamento Forum: http://www.forumscuoladimodellismo.com/regolamento-f8/regolamento-del-forum-t274.htm
Guida pubblicazione video e immagini: http://www.forumscuoladimodellismo.com/guida-alla-pubblicazione-delle-immagini-f12/
Glossiario dei termini marinareschi: http://www.forumscuoladimodellismo.com/f66-glossario-illustrato-dei-termini-marinareschi
brggpl- Responsabile glossario sostenitore
le mie correzioni
chiedo scusa per essere entrato direttamente nel glossario; non avevo visto nè letto questo "contributi degli utenti " o mi ero dimenticato della sua esistenza ciao a tutti i responsabili giovanni
picogio'- Forumnauta
contributi degli utenti
che ne direste di sostituire la foto riguardante la bigotta con queste che riproducono una bigotta in scala 1:1 poggiata sulla mia mano?
ciao a tutti giovanni
ciao a tutti giovanni
Ultima modifica di picogio' il Lun 8 Mar 2010 - 19:38 - modificato 1 volta.
picogio'- Forumnauta
Re: CONTRIBUTO DEGLI UTENTI
ciao giovanni
credo che se inserisci la tua foto potremmo renderci conto e i responsabili potranno decidere cosa fare
giulio
credo che se inserisci la tua foto potremmo renderci conto e i responsabili potranno decidere cosa fare
giulio
Brad Barron- Forumnauta
Re: CONTRIBUTO DEGLI UTENTI
per picogio'
ottime - grazie . provvederemo
ottime - grazie . provvederemo
_________________
gian paolo
Regolamento Forum: http://www.forumscuoladimodellismo.com/regolamento-f8/regolamento-del-forum-t274.htm
Guida pubblicazione video e immagini: http://www.forumscuoladimodellismo.com/guida-alla-pubblicazione-delle-immagini-f12/
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brggpl- Responsabile glossario sostenitore
caricabasso
la figura postata al termine caricabasso rappresenta la scotta a paranco di una randa per cui consiglio di cancellarla , non appena trovo una foto decente di un caricabasso ,che è una manovra attaccata al boma ma molto vicina all'albero , ve la invierò ciao a tutti giovanni
picogio'- Forumnauta
Re: CONTRIBUTO DEGLI UTENTI
PER PICOGIO' GRAZIE ATTENDIAMO
CIAO
CIAO
_________________
gian paolo
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brggpl- Responsabile glossario sostenitore
Re: CONTRIBUTO DEGLI UTENTI
Signori, ho trovato questo manualetto, non so dove e quando ma risale a parecchi anni fa.
Io lo posto, a voi giudicare se è il caso o se non lo è.
Purtroppo devo postarlo a puntate, ed ecco la prima parte
__
⇒ Premessa ................................................................4
⇒ La scelta del modello ...................................................5
⇒ La chiglia ................................................................6
⇒ le ordinate............................................................. 10
⇒ l’ ossatura ............................................................. 12
⇒ il fasciame............................................................. 16
⇒ i ponti.................................................................. 21
⇒ i sabordi ............................................................... 24
⇒ la prua ................................................................. 26
⇒ le ancore............................................................... 29
⇒ l’ argano ............................................................... 31
⇒ le impavesate.......................................................... 33
⇒ la poppa................................................................ 35
⇒ il timone ............................................................... 39
⇒ i giardinetti............................................................ 41
⇒ le scalette ............................................................. 44
⇒ i paiolati ............................................................... 45
⇒ i boccaporti............................................................ 46
⇒ le chiesuole ............................................................ 47
⇒ le pompe di sentina ................................................... 48
⇒ le cucine ............................................................... 49
⇒ gli armamenti.......................................................... 51
⇒ i fanali ................................................................. 55
⇒ le botti ed i secchi ................................................... 57
⇒ le scialuppe ............................................................ 59
⇒ i parasartie............................................................ 61
⇒ finitura del modello ................................................... 62
3
⇒ le lande.................................................................64
⇒ le bigotte ed i bozzelli ................................................66
⇒ gli alberi ...............................................................68
⇒ i pennoni................................................................71
⇒ le crocette .............................................................73
⇒ le coffe e le teste di moro ...........................................74
⇒ i nodi ...................................................................76
⇒ le manovre dormienti ..................................................79
⇒ le vele e loro infieritura ..............................................83
⇒ le vele addizionali......................................................85
⇒ le manovre correnti....................................................86
⇒ le bandiere.............................................................91
⇒ l’ animazione ...........................................................92
⇒ le invasature ...........................................................93
⇒ le bacheche ............................................................94
Io lo posto, a voi giudicare se è il caso o se non lo è.
Purtroppo devo postarlo a puntate, ed ecco la prima parte
__
⇒ Premessa ................................................................4
⇒ La scelta del modello ...................................................5
⇒ La chiglia ................................................................6
⇒ le ordinate............................................................. 10
⇒ l’ ossatura ............................................................. 12
⇒ il fasciame............................................................. 16
⇒ i ponti.................................................................. 21
⇒ i sabordi ............................................................... 24
⇒ la prua ................................................................. 26
⇒ le ancore............................................................... 29
⇒ l’ argano ............................................................... 31
⇒ le impavesate.......................................................... 33
⇒ la poppa................................................................ 35
⇒ il timone ............................................................... 39
⇒ i giardinetti............................................................ 41
⇒ le scalette ............................................................. 44
⇒ i paiolati ............................................................... 45
⇒ i boccaporti............................................................ 46
⇒ le chiesuole ............................................................ 47
⇒ le pompe di sentina ................................................... 48
⇒ le cucine ............................................................... 49
⇒ gli armamenti.......................................................... 51
⇒ i fanali ................................................................. 55
⇒ le botti ed i secchi ................................................... 57
⇒ le scialuppe ............................................................ 59
⇒ i parasartie............................................................ 61
⇒ finitura del modello ................................................... 62
3
⇒ le lande.................................................................64
⇒ le bigotte ed i bozzelli ................................................66
⇒ gli alberi ...............................................................68
⇒ i pennoni................................................................71
⇒ le crocette .............................................................73
⇒ le coffe e le teste di moro ...........................................74
⇒ i nodi ...................................................................76
⇒ le manovre dormienti ..................................................79
⇒ le vele e loro infieritura ..............................................83
⇒ le vele addizionali......................................................85
⇒ le manovre correnti....................................................86
⇒ le bandiere.............................................................91
⇒ l’ animazione ...........................................................92
⇒ le invasature ...........................................................93
⇒ le bacheche ............................................................94
Virgiliomodellista- Forumnauta
Re: CONTRIBUTO DEGLI UTENTI
Seconda parte
___
La scelta del modello
La scelta di un modello di nave antica, comunemente chiamata veliero, è il primo ed il più importante ostacolo da superare.
Una cattiva scelta iniziale, a causa di non conoscenza o cattivo consiglio del
negoziante, può compromettere il risultato finale del modello o addirittura
l’abbandono, per sfiducia, della costruzione.
A chi si accinge per la prima volta, è consigliabile costruire una semplice nave dalle forme dello scafo slanciate, questo per facilitare l’applicazione dei listelli che messi insieme costituiranno poi il fasciame.
Uno o due ponti sono sufficienti per i primi approcci relativamente ai dettagli delle sovrastrutture.
Uno o due alberi facilitano l’apprendimento e la posa in opera delle manovre
dormienti (manovre fisse) e di quelle correnti (manovre mobili).
Per quanto esposto sopra le navi che per tipologia più si adattano sono: i cutter, le golette, i brigantini e gli sciabecchi.
Il passo successivo, potrebbe essere una nave che presenti una prua più
tondeggiante od uno scafo più panciuto.
Tre ponti e tre alberi, a parte qualche eccezione, rappresentano il classico veliero.
Per questo gruppo di considerazioni, le tipiche navi sono: le caracche, i galeoni, le fregate ed i mercantili.
Infine ci sono i vascelli, imponenti navi da guerra, un concentrato di alta tecnologia dell’epoca, spesso ricche di decorazioni, con tre ponti di batteria ospitanti fino a centoventi cannoni (vedi Royal Louis), armati con tre alberi e relativa velatura tipica.
Amici modellisti tenete presente quindi, come d’altronde per tutte le cose, d’iniziare questa splendida cultura/hobby gradatamente, senza farsi prendere dalla fretta, conmolta pazienza, passione ed umiltà.
VARIAZIONI SULLA COSTRUZIONE
Una variante a quanto esposto in precedenza, pur mantenendo lo stesso tipo di
lavorazione, consiste nell’usare al posto del compensato di pioppo, un compensato o
meglio una tavoletta di legno massello di essenza pregiata tipicamente noce o
mogano.
Questo per evitare la successiva ricopertura in listelli di legno pregiato che nella
versione descritta prima è d’obbligo.
Un altro modo per costruire la chiglia, questo per i modellisti più esperti, consiste
nelle lavorazioni descritte qui di seguito.
Tracciare sul disegno originale la linea che separa la parte di chiglia che rimane
interna alle ordinate da quella esterna che ne risulta. Questa linea è evidenziabile
facilmente perché molti disegni già riportano la sezione dello scafo in senso
longitudinale.
Se così non fosse operare come segue.
Per ogni tacca di chiglia adibita ad accettare l’ordinata, segnare un punto parallelo
verso l’estremo inferiore della stessa distante quanto è la lunghezza dell’incastro
dell’ordinata presa in esame.
Continuare ciò per tutte le ordinate dopodiché unire tutti i punti.
Lo spessore dello scarto che si verrà a formare, corrispondente poi alla parte esterna
dello scafo, dovrà essere riportato nella ruota di prua e nel dritto di poppa.
All’atto del ricalco , su legno di noce o di mogano, prendere quindi in considerazione
la parte di chiglia compresa dal filo delle ordinate verso l’esterno dello scafo.
Ritagliare poi le parti come già sappiamo.
Quando lo scafo sarà costruito integriamo la chiglia che abbiamo preparato
incollandola accuratamente.
Se si sono create fessurazioni a causa di poca precisionedella lavorazione si può ovviare nel seguente modo.
Questa forma di stuccatura consiste nel versare della colla cellulosica all’interno degli spazi.
9
Prima che questa si sia rappresa completamente, carteggiare nell’intorno della parte con carta abrasiva n° 800.
In questo modo, anche se si sprecherà più carta, avremo un lavoro mogeneo e pulito esente da macchie di colori diversi poiché si è usato, sottoforma di segatura, lo stesso legno.
Un’ulteriore lavorazione ancora più sofisticata ma di realismo totale consiste nel comporre le varie parti che formano la chiglia esattamente nel modo in cui erano.
I pezzi saranno costruiti nelle modalità che ormai si conoscono, ricavati da legno massello ed uniti tra di loro, oltre che da un poco di colla, con delle spine di legno duro, ramino o faggio.
La chiglia
La chiglia è la parte della struttura che si estende da prua a poppa in senso
longitudinale sul fondo della nave.
Alle sue estremità sono collegati saldamente il dritto di poppa ed il dritto di prua.
Nei grandi scafi, la chiglia, viene realizzata con più parti unite fra loro con particolari collegamenti detti unioni a palelle.
Talvolta il collegamento è rinforzato con perni di legno duro detti maschi di unione,
che vengono incastrati a metà dei due pezzi da unire.
La chiglia è costruita con legname sceltissimo e molto ben stagionato, di qualità che duri e resista all’umidità senza subire alterazioni.
Negli scafi ove sia richiesta un costruzione molto robusta, la chiglia può essere provvista d’incastri detti battura entro i quali s’innestano i madieri ed i torelli che corrispondono alle prime tavole del fasciame.
In questo modo s’impedisce qualsiasi movimento dovuto alla non perfetta
stagionatura od alle sollecitazioni meccaniche che hanno origine quando lo scafo è immerso in acqua.
Per gli scafi destinati a sopportare maggiori sollecitazioni al centro, le chiglie, sono rastremate all’estremità con sezioni maggiorate al centro.
Quando la chiglia deve essere protetta da eventuali urti o sfregamenti, si ricorre alla controchiglia, fissata sulla superficie inferiore della stessa mediante collegamenti metallici.
LA CHIGLIA (costruzione )
La costruzione della chiglia, modellisticamente parlando, può essere effettuata in vari modi.
Tuttavia il sistema più pratico ed affidabile per precisione è quello descritto qui di seguito.
La prima operazione da effettuare è quella di acquisire le attrezzature nonché i materiali necessari, e cioè:
• disegno costruttivo
• carta copiativa in quantità sufficiente a coprire l’area della chiglia.
• puntine da disegno.
• matita a punta fine possibilmente portamine con mine da 0,5.
• riga.
• squadra.
• compensato dello spessore adatto, indicato nel disegno e del tipo che vedremo in seguito.
• archetto da traforo, meglio se elettrico, con relative seghette.
• carta vetrata n°0.
• carta abrasiva n°500.
Se la chiglia è composta da più pezzi (generalmente due o tre) occorre avere inoltre:
7
• chiodini di ottone.
• martello da gr.100 oppure piantachiodi.
• morsetti in sostituzione alle due voci precedenti.
• colla vinilica.
Il compensato usato per la costruzione della chiglia è generalmente quello di pioppo
a cinque strati, rifinito su ambo le superfici e quindi meno portato ad inarcarsi.
A questo punto operare passo passo secondo quanto indicato.
Prendere il foglio di compensato dello spessore indicato nel disegno costruttivo,
posizionare su di esso prima il foglio di carta copiativa e su questa la parte didisegno che riproduce la chiglia.
Fermare in modo solidale, per mezzo delle puntine ed avendo l’accuratezza di stendere bene e quindi eliminare le pieghe del disegno, il progetto e la carta carbone sul compensato. In questa operazione fare attenzione a lasciare il dovuto margine tra le puntine da disegno ed i tratti da ricalcare per avere spazio sufficiente per manovrare liberamente la riga e la squadra.
Ricalcare con precisione senza lasciarsi prendere dalla fretta.
E’ da ricordare che la matita, mentre disegna, deve essere ruotata rispetto al proprio asse perchè, così facendo, la punta si consuma in modo uniforme e quindi il tratto rimane omogeneo. Ricordare inoltre che tanto più il tratto è fine tanto più la precisione aumenta.
Togliere le puntine, il disegno e la carta copiativa dal compensato già ricalcato.
Attrezzare il posto di lavoro in modo che si possa eseguire il taglio del compensato con l’archetto da traforo. Tipicamente detto posto consiste nel fissare al banco, tramite morsetto, un’asse detta appunto da traforo. Questa da la possibilità di lavorare al di fuori del tavolo e quindi evita il rischio di rovinare quest’ultimo. Serrare poi una seghetta adatta sull’archetto da traforo avendo l’accortezza di orientare le punte della lama verso il basso e stringerla con gli appositi galletti.
Poggiare il compensato disegnato sull’asse da traforo e segare lungo le linee. E’ molto importante il modo di usare il seghetto di tipo manuale in quanto da questo dipende la buona riuscita del taglio e la durata delle seghette montate. Due sono i punti da ricordare che corrispondono generalmente all’opposto di quanto il modellista generico tende ad operare.
Il movimento dell’attrezzo deve essere la risultante di due sensi: uno verticale e l’altro orizzontale. Il movimento verticale deve essere eseguito velocemente e tale velocità deve essere aumentata in maniera proporzionale all’ampiezza della curva da tagliare. Più la curva è stretta e più bisogna aumentare la velocità. Il movimento orizzontale, al contrario, deve essere molto lento e tale andatura deve essere diminuita proporzionalmente alla curva da tagliare. Più la curva è stretta e più la
velocità deve essere ridotta.
Dopo aver tagliato la chiglia, oppure i pezzi che compongono la stessa, occorre pulire le parti usando carta vetrata molto fine n°0 e successivamente carta abrasiva n°500. A questo punto la chiglia è pronta a meno che non sia composta da più pezzi.
Se così fosse proseguire il lavoro nel seguente modo.
8
Dopo aver pulito i pezzi, in genere la ruota di prua, la chiglia vera e propria (parte dritta) e dritto di poppa, unirli tra di loro tramite appositi incastri previsti da progetto rinforzandoli con pezzi dello stesso tipo di compensato usato in precedenza.
Le dimensioni dei pezzi di rinforzo, corrispondono allo spazio che si ha tra una ordinata e l’altra in senso orizzontale, e tra il filo superiore della chiglia e la parte più bassa dell’ordinata in senso verticale.
L’incollaggio delle parti descritte viene fatto con colla di tipo vinilica.
Per assicurare al meglio la presa, è consigliabile fermare i pezzi con chiodini di ottone di lunghezza adatta e comunque proporzionati allo spessore del compensato usato.
In alternativa ai chiodini si possono usare dei morsetti, interponendo un pezzo di legno duro e, tra i due, un pezzo di carta che permette il sicuro distaccamento tra la chiglia ed il blocchetto di legno duro suddetto.
Fatto tutto ciò far essiccare la colla per ventiquattro ore, anche sei tempi dichiarati sono inferiori, dopodiché è possibile togliere i morsetti e quindi poter lavorare nel prosieguo senza inconvenienti.
______________________
Per non incorrere in tirate d'orecchi da parte dei moderatori, qui mi fermo, se poi ho il via libera da parte loro proseguirò
Signori grazie dell'attenzione
--------------------- Virgilio ----------------------
___
La scelta del modello
La scelta di un modello di nave antica, comunemente chiamata veliero, è il primo ed il più importante ostacolo da superare.
Una cattiva scelta iniziale, a causa di non conoscenza o cattivo consiglio del
negoziante, può compromettere il risultato finale del modello o addirittura
l’abbandono, per sfiducia, della costruzione.
A chi si accinge per la prima volta, è consigliabile costruire una semplice nave dalle forme dello scafo slanciate, questo per facilitare l’applicazione dei listelli che messi insieme costituiranno poi il fasciame.
Uno o due ponti sono sufficienti per i primi approcci relativamente ai dettagli delle sovrastrutture.
Uno o due alberi facilitano l’apprendimento e la posa in opera delle manovre
dormienti (manovre fisse) e di quelle correnti (manovre mobili).
Per quanto esposto sopra le navi che per tipologia più si adattano sono: i cutter, le golette, i brigantini e gli sciabecchi.
Il passo successivo, potrebbe essere una nave che presenti una prua più
tondeggiante od uno scafo più panciuto.
Tre ponti e tre alberi, a parte qualche eccezione, rappresentano il classico veliero.
Per questo gruppo di considerazioni, le tipiche navi sono: le caracche, i galeoni, le fregate ed i mercantili.
Infine ci sono i vascelli, imponenti navi da guerra, un concentrato di alta tecnologia dell’epoca, spesso ricche di decorazioni, con tre ponti di batteria ospitanti fino a centoventi cannoni (vedi Royal Louis), armati con tre alberi e relativa velatura tipica.
Amici modellisti tenete presente quindi, come d’altronde per tutte le cose, d’iniziare questa splendida cultura/hobby gradatamente, senza farsi prendere dalla fretta, conmolta pazienza, passione ed umiltà.
VARIAZIONI SULLA COSTRUZIONE
Una variante a quanto esposto in precedenza, pur mantenendo lo stesso tipo di
lavorazione, consiste nell’usare al posto del compensato di pioppo, un compensato o
meglio una tavoletta di legno massello di essenza pregiata tipicamente noce o
mogano.
Questo per evitare la successiva ricopertura in listelli di legno pregiato che nella
versione descritta prima è d’obbligo.
Un altro modo per costruire la chiglia, questo per i modellisti più esperti, consiste
nelle lavorazioni descritte qui di seguito.
Tracciare sul disegno originale la linea che separa la parte di chiglia che rimane
interna alle ordinate da quella esterna che ne risulta. Questa linea è evidenziabile
facilmente perché molti disegni già riportano la sezione dello scafo in senso
longitudinale.
Se così non fosse operare come segue.
Per ogni tacca di chiglia adibita ad accettare l’ordinata, segnare un punto parallelo
verso l’estremo inferiore della stessa distante quanto è la lunghezza dell’incastro
dell’ordinata presa in esame.
Continuare ciò per tutte le ordinate dopodiché unire tutti i punti.
Lo spessore dello scarto che si verrà a formare, corrispondente poi alla parte esterna
dello scafo, dovrà essere riportato nella ruota di prua e nel dritto di poppa.
All’atto del ricalco , su legno di noce o di mogano, prendere quindi in considerazione
la parte di chiglia compresa dal filo delle ordinate verso l’esterno dello scafo.
Ritagliare poi le parti come già sappiamo.
Quando lo scafo sarà costruito integriamo la chiglia che abbiamo preparato
incollandola accuratamente.
Se si sono create fessurazioni a causa di poca precisionedella lavorazione si può ovviare nel seguente modo.
Questa forma di stuccatura consiste nel versare della colla cellulosica all’interno degli spazi.
9
Prima che questa si sia rappresa completamente, carteggiare nell’intorno della parte con carta abrasiva n° 800.
In questo modo, anche se si sprecherà più carta, avremo un lavoro mogeneo e pulito esente da macchie di colori diversi poiché si è usato, sottoforma di segatura, lo stesso legno.
Un’ulteriore lavorazione ancora più sofisticata ma di realismo totale consiste nel comporre le varie parti che formano la chiglia esattamente nel modo in cui erano.
I pezzi saranno costruiti nelle modalità che ormai si conoscono, ricavati da legno massello ed uniti tra di loro, oltre che da un poco di colla, con delle spine di legno duro, ramino o faggio.
La chiglia
La chiglia è la parte della struttura che si estende da prua a poppa in senso
longitudinale sul fondo della nave.
Alle sue estremità sono collegati saldamente il dritto di poppa ed il dritto di prua.
Nei grandi scafi, la chiglia, viene realizzata con più parti unite fra loro con particolari collegamenti detti unioni a palelle.
Talvolta il collegamento è rinforzato con perni di legno duro detti maschi di unione,
che vengono incastrati a metà dei due pezzi da unire.
La chiglia è costruita con legname sceltissimo e molto ben stagionato, di qualità che duri e resista all’umidità senza subire alterazioni.
Negli scafi ove sia richiesta un costruzione molto robusta, la chiglia può essere provvista d’incastri detti battura entro i quali s’innestano i madieri ed i torelli che corrispondono alle prime tavole del fasciame.
In questo modo s’impedisce qualsiasi movimento dovuto alla non perfetta
stagionatura od alle sollecitazioni meccaniche che hanno origine quando lo scafo è immerso in acqua.
Per gli scafi destinati a sopportare maggiori sollecitazioni al centro, le chiglie, sono rastremate all’estremità con sezioni maggiorate al centro.
Quando la chiglia deve essere protetta da eventuali urti o sfregamenti, si ricorre alla controchiglia, fissata sulla superficie inferiore della stessa mediante collegamenti metallici.
LA CHIGLIA (costruzione )
La costruzione della chiglia, modellisticamente parlando, può essere effettuata in vari modi.
Tuttavia il sistema più pratico ed affidabile per precisione è quello descritto qui di seguito.
La prima operazione da effettuare è quella di acquisire le attrezzature nonché i materiali necessari, e cioè:
• disegno costruttivo
• carta copiativa in quantità sufficiente a coprire l’area della chiglia.
• puntine da disegno.
• matita a punta fine possibilmente portamine con mine da 0,5.
• riga.
• squadra.
• compensato dello spessore adatto, indicato nel disegno e del tipo che vedremo in seguito.
• archetto da traforo, meglio se elettrico, con relative seghette.
• carta vetrata n°0.
• carta abrasiva n°500.
Se la chiglia è composta da più pezzi (generalmente due o tre) occorre avere inoltre:
7
• chiodini di ottone.
• martello da gr.100 oppure piantachiodi.
• morsetti in sostituzione alle due voci precedenti.
• colla vinilica.
Il compensato usato per la costruzione della chiglia è generalmente quello di pioppo
a cinque strati, rifinito su ambo le superfici e quindi meno portato ad inarcarsi.
A questo punto operare passo passo secondo quanto indicato.
Prendere il foglio di compensato dello spessore indicato nel disegno costruttivo,
posizionare su di esso prima il foglio di carta copiativa e su questa la parte didisegno che riproduce la chiglia.
Fermare in modo solidale, per mezzo delle puntine ed avendo l’accuratezza di stendere bene e quindi eliminare le pieghe del disegno, il progetto e la carta carbone sul compensato. In questa operazione fare attenzione a lasciare il dovuto margine tra le puntine da disegno ed i tratti da ricalcare per avere spazio sufficiente per manovrare liberamente la riga e la squadra.
Ricalcare con precisione senza lasciarsi prendere dalla fretta.
E’ da ricordare che la matita, mentre disegna, deve essere ruotata rispetto al proprio asse perchè, così facendo, la punta si consuma in modo uniforme e quindi il tratto rimane omogeneo. Ricordare inoltre che tanto più il tratto è fine tanto più la precisione aumenta.
Togliere le puntine, il disegno e la carta copiativa dal compensato già ricalcato.
Attrezzare il posto di lavoro in modo che si possa eseguire il taglio del compensato con l’archetto da traforo. Tipicamente detto posto consiste nel fissare al banco, tramite morsetto, un’asse detta appunto da traforo. Questa da la possibilità di lavorare al di fuori del tavolo e quindi evita il rischio di rovinare quest’ultimo. Serrare poi una seghetta adatta sull’archetto da traforo avendo l’accortezza di orientare le punte della lama verso il basso e stringerla con gli appositi galletti.
Poggiare il compensato disegnato sull’asse da traforo e segare lungo le linee. E’ molto importante il modo di usare il seghetto di tipo manuale in quanto da questo dipende la buona riuscita del taglio e la durata delle seghette montate. Due sono i punti da ricordare che corrispondono generalmente all’opposto di quanto il modellista generico tende ad operare.
Il movimento dell’attrezzo deve essere la risultante di due sensi: uno verticale e l’altro orizzontale. Il movimento verticale deve essere eseguito velocemente e tale velocità deve essere aumentata in maniera proporzionale all’ampiezza della curva da tagliare. Più la curva è stretta e più bisogna aumentare la velocità. Il movimento orizzontale, al contrario, deve essere molto lento e tale andatura deve essere diminuita proporzionalmente alla curva da tagliare. Più la curva è stretta e più la
velocità deve essere ridotta.
Dopo aver tagliato la chiglia, oppure i pezzi che compongono la stessa, occorre pulire le parti usando carta vetrata molto fine n°0 e successivamente carta abrasiva n°500. A questo punto la chiglia è pronta a meno che non sia composta da più pezzi.
Se così fosse proseguire il lavoro nel seguente modo.
8
Dopo aver pulito i pezzi, in genere la ruota di prua, la chiglia vera e propria (parte dritta) e dritto di poppa, unirli tra di loro tramite appositi incastri previsti da progetto rinforzandoli con pezzi dello stesso tipo di compensato usato in precedenza.
Le dimensioni dei pezzi di rinforzo, corrispondono allo spazio che si ha tra una ordinata e l’altra in senso orizzontale, e tra il filo superiore della chiglia e la parte più bassa dell’ordinata in senso verticale.
L’incollaggio delle parti descritte viene fatto con colla di tipo vinilica.
Per assicurare al meglio la presa, è consigliabile fermare i pezzi con chiodini di ottone di lunghezza adatta e comunque proporzionati allo spessore del compensato usato.
In alternativa ai chiodini si possono usare dei morsetti, interponendo un pezzo di legno duro e, tra i due, un pezzo di carta che permette il sicuro distaccamento tra la chiglia ed il blocchetto di legno duro suddetto.
Fatto tutto ciò far essiccare la colla per ventiquattro ore, anche sei tempi dichiarati sono inferiori, dopodiché è possibile togliere i morsetti e quindi poter lavorare nel prosieguo senza inconvenienti.
______________________
Per non incorrere in tirate d'orecchi da parte dei moderatori, qui mi fermo, se poi ho il via libera da parte loro proseguirò
Signori grazie dell'attenzione
--------------------- Virgilio ----------------------
Virgiliomodellista- Forumnauta
batana
sono istriano ed avevo uno zio che costruiva batane ,erano belle barche con le quali si andava a pesca e d'estate a fare il bagno nelle spiagge meno affollate. La battana è una barca che poteva misurare da 4 a 9 metri, quelle più grandi sono pontate ;hanno il fondo piatto ,possono essere mosse sia a remi che a vela ,molte armano una vela al terzo , molto particolare è il sistema usato per gli scalmi che sono doppi e sistemati su una stanga vincolata alla falchetta e più larga della barca così si possono usare remi più lunghi fra il fulcro e l'impugnatura ottenendo più spinta , a riposo i remi rientrano e si appoggiano alla stanga ; il doppio scalmo elimina il bisogno dello stroppo ciao a tutti giovanni
picogio'- Forumnauta
Re: CONTRIBUTO DEGLI UTENTI
scusatemi ma sono di corta memoria e mi sono dimenticato che esiste Contributi degli utenti ed ora non so come rimediare ancora scusa per il lavoro supplementare che ho causato spero proprio di non scordarmelo più ciao a tutti giovanni
picogio'- Forumnauta
Re: CONTRIBUTO DEGLI UTENTI
tranquillo giovanni!
ho spostato il tuo messaggio qui in contributi degli utenti!
un saluto
Giulio
ho spostato il tuo messaggio qui in contributi degli utenti!
un saluto
Giulio
Brad Barron- Forumnauta
Re: CONTRIBUTO DEGLI UTENTI
Nuovo termine
Stricco
Sistema di paranchi costituito da due bozzelli,uno fisso e l'altro mobile;nel primo bozzello viene passata una cima che a un'estremità ha il gancio di sollevamento mentre con l'altra si connette al secondo bozzello,nel quale passa un'altra cima che giunge parimenti al gancio e che è quella di trazione,dove lo sforzo è ridotto a un terzo
Stricco
Sistema di paranchi costituito da due bozzelli,uno fisso e l'altro mobile;nel primo bozzello viene passata una cima che a un'estremità ha il gancio di sollevamento mentre con l'altra si connette al secondo bozzello,nel quale passa un'altra cima che giunge parimenti al gancio e che è quella di trazione,dove lo sforzo è ridotto a un terzo
Igorino- Utente sostenitore
Re: CONTRIBUTO DEGLI UTENTI
Ciao Igorino
grazie per il contributo.
continua così con altri contributi!
ps: i resposabili dopo aver inserito il contributo nel glossario, provvederanno a cancellare questo messaggio.
grazie per il contributo.
continua così con altri contributi!
ps: i resposabili dopo aver inserito il contributo nel glossario, provvederanno a cancellare questo messaggio.
_________________
gian paolo
Regolamento Forum: http://www.forumscuoladimodellismo.com/regolamento-f8/regolamento-del-forum-t274.htm
Guida pubblicazione video e immagini: http://www.forumscuoladimodellismo.com/guida-alla-pubblicazione-delle-immagini-f12/
Glossiario dei termini marinareschi: http://www.forumscuoladimodellismo.com/f66-glossario-illustrato-dei-termini-marinareschi
brggpl- Responsabile glossario sostenitore
Scalmo --barca a remi
nelle barche a remi lo scalmo è, nelle diverse forme, l'appoggio del fulcro del remo durante la voga
prima diversa forma : scalmo con un piolo di legno o acciaio ----il remo con questo scalmo deve essere fornito di stroppo
-
a seguire vi posterò altri tipi di scalmo ciao a tutti giovanni
prima diversa forma : scalmo con un piolo di legno o acciaio ----il remo con questo scalmo deve essere fornito di stroppo
-
a seguire vi posterò altri tipi di scalmo ciao a tutti giovanni
picogio'- Forumnauta
Re: CONTRIBUTO DEGLI UTENTI
ciao Darsena sono contento di aver contribuito a finire la prima pagina dei contributi ciao giovanni
picogio'- Forumnauta
landa o landra
guardate che bella foto ho fatto stamattina , parasartie di sinistra albero di maestra della goletta a gabbiole (replica) Pandora per sostituire quella foto che alla voce lande non fa vedere le lande che sono quelle cose nere che fissate intorno alle bigotte passano attraverso il parasartie e vengono fissate all'opera morta ciao a tutti giovanni --
picogio'- Forumnauta
Re: CONTRIBUTO DEGLI UTENTI
Ma era ormeggiata li a Spezia?
Che fortuna che hai Giovanni!
Qui da me, in Arno, nemmeno i barconi dei cavatori di rena navigano più!!!!
Ciao Carlo.-
Che fortuna che hai Giovanni!
Qui da me, in Arno, nemmeno i barconi dei cavatori di rena navigano più!!!!
Ciao Carlo.-
Modifica- Forumnauta
Re: CONTRIBUTO DEGLI UTENTI
PER PICOGIO'
GRAZIE (già fatto!)
per caso hai fotografato anche un caricabasso del Pandora?
CIAO
GRAZIE (già fatto!)
per caso hai fotografato anche un caricabasso del Pandora?
CIAO
_________________
gian paolo
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brggpl- Responsabile glossario sostenitore
Re: CONTRIBUTO DEGLI UTENTI
x Carlo -- si era alla Spezia ormeggiata in banchina militare presso il Circolo Ufficiali e l'ho beccata proprio pochi minuti prima che mollasse gli ormeggi ,te la posto in manovra --ero l'unico spettatore!! la nave Pandora è una goletta a gabbiole
x Gianpaolo -- no purtroppo non erano armati al loro posto , l'ho chiesto e mi hanno detto che erano in cala , sono due paranchi che vengono armati quando servono però posso mandarti la foto della barra del timone che misura oltre quattro metri , merita davvero!!!
ciao a tutti giovanni
x Gianpaolo -- no purtroppo non erano armati al loro posto , l'ho chiesto e mi hanno detto che erano in cala , sono due paranchi che vengono armati quando servono però posso mandarti la foto della barra del timone che misura oltre quattro metri , merita davvero!!!
ciao a tutti giovanni
picogio'- Forumnauta
Lame per seghetti a mano per traforo
se ne discute sempre e sarebbe opportuno mettere qualcosa nel glossario . Alla vostra attenzione il mio contributo
prima immagine : confezione lame comprata in un Bricco center
la seconda immagine ha bisogno di legenda 1--lama tonda con denti a sviluppo elicoidale ottima su spessori alti
2--lama larga e spessa sempre per alti spessori , un pò più precisa nel taglio
3--lama a denti spaziati per tagli veloci e precisi spessori fino a 5mm
4-- lama per tagli più fini e per curve più accentuate
5-- lama per ferro ,ottone rame ma anche per tagli di alta precisione su compensato
per tagli dritti cioè in linea retta sul compensato dove sia possibile io consiglio il tagliabalsa lama larga ,ci guadagna la precisione del taglio.
prima immagine : confezione lame comprata in un Bricco center
la seconda immagine ha bisogno di legenda 1--lama tonda con denti a sviluppo elicoidale ottima su spessori alti
2--lama larga e spessa sempre per alti spessori , un pò più precisa nel taglio
3--lama a denti spaziati per tagli veloci e precisi spessori fino a 5mm
4-- lama per tagli più fini e per curve più accentuate
5-- lama per ferro ,ottone rame ma anche per tagli di alta precisione su compensato
per tagli dritti cioè in linea retta sul compensato dove sia possibile io consiglio il tagliabalsa lama larga ,ci guadagna la precisione del taglio.
picogio'- Forumnauta
Re: CONTRIBUTO DEGLI UTENTI
ottimo giovanni
si protrebbe mettere anche in questa discussione di modifica "Lame per traforo a mano"
che ne dite?
un saluto
si protrebbe mettere anche in questa discussione di modifica "Lame per traforo a mano"
che ne dite?
un saluto
Brad Barron- Forumnauta
lettera B brattare
aggiungere : si pratica con un remo solo, sulle lance con uno scalmo scavato sulla poppa vedi immagine
ciao a tutti giovanni
ciao a tutti giovanni
picogio'- Forumnauta
lettera b brattare
aggiungere : la voga a bratto si può fare sulle lance , il remo è alloggiato in uno scalmo ricavato sul quadro di poppa
picogio'- Forumnauta
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