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Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
5 partecipanti
Pagina 1 di 1
Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Io nel 1946 sono salito molte volte sul cassone di un camion molto simile a questo
per alimentare con ciocchi di legna il gasometro. Non credo fosse un Opel. Ma non ha importanza perché nel ricordo di quel tempo mi sarebbe piaciuto realizzarne il modellino.
Per la barba di Nettuno! E' fuori produzione e non si riesce a trovarne uno in vendita.
E porc#####ac****** e vuoi che rimanga con la voglia? E no ciò! Me lo faccio copiando da foto del modellino, magari spostando il gasometro sul cassone come in quello sul quale salii a suo tempo. Quindi ho ordinato il Tamiya
Bel colpo!
Va a finire che con tutto questo ambaradan vado in manicomio
!
Ciao
Mario
per alimentare con ciocchi di legna il gasometro. Non credo fosse un Opel. Ma non ha importanza perché nel ricordo di quel tempo mi sarebbe piaciuto realizzarne il modellino.
Per la barba di Nettuno! E' fuori produzione e non si riesce a trovarne uno in vendita.
E porc#####ac****** e vuoi che rimanga con la voglia? E no ciò! Me lo faccio copiando da foto del modellino, magari spostando il gasometro sul cassone come in quello sul quale salii a suo tempo. Quindi ho ordinato il Tamiya
Bel colpo!
Va a finire che con tutto questo ambaradan vado in manicomio
!
Ciao
Mario
marioandreoli- Forumnauta
Re: Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Costruito nel diorama" un giorno al molo"
http://www.forumscuoladimodellismo.com/t5910-plastico-navale-ww2-marini-claudioterminato
ciaooo ti seguo
Claudio
http://www.forumscuoladimodellismo.com/t5910-plastico-navale-ww2-marini-claudioterminato
ciaooo ti seguo
Claudio
Marini Claudio- Collaboratore sostenitore
Re: Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Eh la madonna! Ma che diorama è?! Sembra vero! Mi segui? Sarò io a a seguire te se ne sarò all'altezza ( forse più alla bassezza)
Questo è il gasogeno del modellino
non ho alcuna difficoltà a realizzarlo in autocostruzione.
Ad ogni modo sono piuttosto confuso.
Io mi ricordo un camion come questo
con il gasogeno dal lato opposto fatto grossomodo come questo
dove la legna non si caricava dall'alto ma dal basso come un normale scaldaacqua.
Ho sempre pensato che andasse a carburo (acetilene)
Mi ricordo d'aver alimentato il gasogeno con ciocchi di legna dal basso.
Sono io che dopo più di settant'anni ricordo male oppure è la verità.
Chi mi può erudire?
Breve cenno sul gasogeno.
Il gasogeno, brevetto Imbert tra i più conosciuti, è stato più prerogativa degli anni pre bellici che di quelli post bellici, e non solo in tutta Italia, ma anche in Germania e Francia.
Nel dopoguerra venne quasi subito abbandonato e solo gli automezzi ex alleati a benzina venivano alimentati a metano con le bombole tipo acetilene posizionate sotto il cassone.
Dagli anni 30 in avanti invece ( a parte che oltre i camion anche i trattori, automobili e motori fissi venivano alimentati con il gasogeno) uscivano addirittura dalle fabbriche autotelai/autocarri, vedi Fiat 634G, con questo congegno specificatamente installato. Altra spinta in Italia per lo sviluppo di questo tipo di trazione furono le sanzioni (embargo di vari prodotti bellici tra cui i carburanti) decretate dalla società delle Nazioni nel novembre1935 contro l'Italia a seguito del conflitto Italo/Etiopico. Il motore principe e compatibile comunque per funzionare a gasogeno era il benzina; per il diesel bisognava, per le ovvie caratteristiche (alta compressione, installazione candele etc. etc.) lavorarci e modificare troppe cose.
Già le nostre case automobilistiche Alfa,Fiat,Isotta,Lancia,OM, si erano specializzate in trasformazioni a gasogeno. L'alfa Romeo produceva e istallava anche su altre marche tali impianti ed oltre al 634 G esistevano i 635-633 G, gli autotelai Alfa 110 Ag e 800,Lancia 3ro,Isotta Fraschini D 65. Pure le autovetture come la Balilla, Artena, 1100.
Questi difatti uscivano, autocarro/autotelaio, dalla fabbrica madre. I modelli di gasogeni brevettati e costruiti in Italia ed addottati dalle varie fabbriche di autoveicoli, Nostrum, Imperio, Dux etc. etc. si andavano ad aggiungere a quelli costruiti su licenza estera (phanard, Imbert etc) o direttamente importati.
Il principio era sempre quello di aspirare il "carburante" durante la combustione però c'erano tipi a bruciatore/forno rovescio, verticale, semi orrizzontale, esclusivi per legno, lignite, antracite o polivalenti,raffreddati ad acqua od aria, grate di combustione e filtraggi diversi ed altre tantissime variazioni.
In vigore c'era pure un Regio Decreto del 1934 il quale stabiliva per un quinquennio la non imponibilità fiscale a tutti gli automezzi con il gasogeno installato oltre alla possibilità di un sussidio statale a fondo perduto sul nuovo a seconda della portata dei mezzi.
Ad esempio, sopra le 6 ton di portata esso era di 6mila lire, quindi il 634G che all'incirca costava attorno alle 100mila lire poteva usufruire di un bonus del 6%.
Certo in un momento storico dove il combustibile scarseggiava non c'erano alternative, o si viaggiava con le caldaie, oppure i bomboloni di metano,ma quest'ultimo non abbondava,perche l'estrazione in Padania doveva ancora svilupparsi. L'altra alternativa era l'elettricità ne parleremo in seguito.Il gas prodotto per combustione delle lignite o altri vegetali era povero di calorie,per cui le prestazioni dei veicoli già scarse venivano fortemente penalizzate. Un 634g poteva trainare un rimorchio a pieno carico di 5/6 t ptt giusto in pianura o deboli salite, altrimenti non poteva farcela. Gli Alfa Romeo 110 ag (autobus gasogeno a 3 assi) presenti nelle grandi città,venivano allestiti fin dalla origine della doppia riduzione in modo da ottenere rapporti più corti,alcuni racconti di un parente che a Genova li guidava diceva che quando erano stracarichi di persone 110/120 negli spunti in salita a volte il motore invece di salire di giri tendeva a spegnersi. Le noie meccaniche poi erano un altro problema ricorrente, insieme al calore delle caldaie e dei motori i quali andando così piano i radiatori non riuscivano a raffreddare l'acqua e le guarnizioni delle teste bruciavano facilmente...col ritorno della pace quasi tutti i veicoli circolanti salvati dalle bombe vennero convertiti a metano o con il diesel
Come ho molte volte scritto, io ho soggiornato a Vigo di Cadore (paese d'origine della mia famiglia) per tutta la seconda guerra mondiale. Durante questo periodo e nell'immediato dopo non essendoci combustibili reperibili molti avevano installato delle specie di "caldaie" sul retro delle corriere e dei camion e li dentro facevano bruciare legna "verde" ovvero ricca di umidità e non secca che,nella combustione, produceva un gas e questo faceva andare i motori, la legna doveva essere tagliata in pezzi molto piccoli per garantire una migliore combustione, con questo metodo andavano sia i motori diesel che i benzina.
Pensate che addirittura c'erano certi camionisti che facevano andare i loro mezzi con le bombole di acetilene per saldare......mamma che tempi......e che sicurezza....... Questo forse era un caso isolato del bellunese, ma credo che si usasse anche in altre zone del Paese
Ciao
Mario
Questo è il gasogeno del modellino
non ho alcuna difficoltà a realizzarlo in autocostruzione.
Ad ogni modo sono piuttosto confuso.
Io mi ricordo un camion come questo
con il gasogeno dal lato opposto fatto grossomodo come questo
dove la legna non si caricava dall'alto ma dal basso come un normale scaldaacqua.
Ho sempre pensato che andasse a carburo (acetilene)
Mi ricordo d'aver alimentato il gasogeno con ciocchi di legna dal basso.
Sono io che dopo più di settant'anni ricordo male oppure è la verità.
Chi mi può erudire?
Breve cenno sul gasogeno.
Il gasogeno, brevetto Imbert tra i più conosciuti, è stato più prerogativa degli anni pre bellici che di quelli post bellici, e non solo in tutta Italia, ma anche in Germania e Francia.
Nel dopoguerra venne quasi subito abbandonato e solo gli automezzi ex alleati a benzina venivano alimentati a metano con le bombole tipo acetilene posizionate sotto il cassone.
Dagli anni 30 in avanti invece ( a parte che oltre i camion anche i trattori, automobili e motori fissi venivano alimentati con il gasogeno) uscivano addirittura dalle fabbriche autotelai/autocarri, vedi Fiat 634G, con questo congegno specificatamente installato. Altra spinta in Italia per lo sviluppo di questo tipo di trazione furono le sanzioni (embargo di vari prodotti bellici tra cui i carburanti) decretate dalla società delle Nazioni nel novembre1935 contro l'Italia a seguito del conflitto Italo/Etiopico. Il motore principe e compatibile comunque per funzionare a gasogeno era il benzina; per il diesel bisognava, per le ovvie caratteristiche (alta compressione, installazione candele etc. etc.) lavorarci e modificare troppe cose.
Già le nostre case automobilistiche Alfa,Fiat,Isotta,Lancia,OM, si erano specializzate in trasformazioni a gasogeno. L'alfa Romeo produceva e istallava anche su altre marche tali impianti ed oltre al 634 G esistevano i 635-633 G, gli autotelai Alfa 110 Ag e 800,Lancia 3ro,Isotta Fraschini D 65. Pure le autovetture come la Balilla, Artena, 1100.
Questi difatti uscivano, autocarro/autotelaio, dalla fabbrica madre. I modelli di gasogeni brevettati e costruiti in Italia ed addottati dalle varie fabbriche di autoveicoli, Nostrum, Imperio, Dux etc. etc. si andavano ad aggiungere a quelli costruiti su licenza estera (phanard, Imbert etc) o direttamente importati.
Il principio era sempre quello di aspirare il "carburante" durante la combustione però c'erano tipi a bruciatore/forno rovescio, verticale, semi orrizzontale, esclusivi per legno, lignite, antracite o polivalenti,raffreddati ad acqua od aria, grate di combustione e filtraggi diversi ed altre tantissime variazioni.
In vigore c'era pure un Regio Decreto del 1934 il quale stabiliva per un quinquennio la non imponibilità fiscale a tutti gli automezzi con il gasogeno installato oltre alla possibilità di un sussidio statale a fondo perduto sul nuovo a seconda della portata dei mezzi.
Ad esempio, sopra le 6 ton di portata esso era di 6mila lire, quindi il 634G che all'incirca costava attorno alle 100mila lire poteva usufruire di un bonus del 6%.
Certo in un momento storico dove il combustibile scarseggiava non c'erano alternative, o si viaggiava con le caldaie, oppure i bomboloni di metano,ma quest'ultimo non abbondava,perche l'estrazione in Padania doveva ancora svilupparsi. L'altra alternativa era l'elettricità ne parleremo in seguito.Il gas prodotto per combustione delle lignite o altri vegetali era povero di calorie,per cui le prestazioni dei veicoli già scarse venivano fortemente penalizzate. Un 634g poteva trainare un rimorchio a pieno carico di 5/6 t ptt giusto in pianura o deboli salite, altrimenti non poteva farcela. Gli Alfa Romeo 110 ag (autobus gasogeno a 3 assi) presenti nelle grandi città,venivano allestiti fin dalla origine della doppia riduzione in modo da ottenere rapporti più corti,alcuni racconti di un parente che a Genova li guidava diceva che quando erano stracarichi di persone 110/120 negli spunti in salita a volte il motore invece di salire di giri tendeva a spegnersi. Le noie meccaniche poi erano un altro problema ricorrente, insieme al calore delle caldaie e dei motori i quali andando così piano i radiatori non riuscivano a raffreddare l'acqua e le guarnizioni delle teste bruciavano facilmente...col ritorno della pace quasi tutti i veicoli circolanti salvati dalle bombe vennero convertiti a metano o con il diesel
Come ho molte volte scritto, io ho soggiornato a Vigo di Cadore (paese d'origine della mia famiglia) per tutta la seconda guerra mondiale. Durante questo periodo e nell'immediato dopo non essendoci combustibili reperibili molti avevano installato delle specie di "caldaie" sul retro delle corriere e dei camion e li dentro facevano bruciare legna "verde" ovvero ricca di umidità e non secca che,nella combustione, produceva un gas e questo faceva andare i motori, la legna doveva essere tagliata in pezzi molto piccoli per garantire una migliore combustione, con questo metodo andavano sia i motori diesel che i benzina.
Pensate che addirittura c'erano certi camionisti che facevano andare i loro mezzi con le bombole di acetilene per saldare......mamma che tempi......e che sicurezza....... Questo forse era un caso isolato del bellunese, ma credo che si usasse anche in altre zone del Paese
Ciao
Mario
marioandreoli- Forumnauta
Re: Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Ciao Mario, vero qualche automezzo viaggiava con questo sistema anche negli anni della guerra , come dalla tua foto devo dire che quelli più utilzzati erano i Citroen - motorizzò obtortocollo le forze dell'asse producendo autocarri U23 e U45
foto inserite a scopo discussione
ciaooo Claudio
foto inserite a scopo discussione
ciaooo Claudio
Marini Claudio- Collaboratore sostenitore
Re: Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Beh vi ringrazio di cuore, la mia ignoranza sul "gasogeno" era completa proprio mai sentito nominare.
Buona giornata
Buona giornata
Picelli Bruno- Forumnauta
Re: Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Mio figlio ha trovato il Truck Taleri in America e me l'ha ordinato.
Arriverà verso la metà di Agosto.
Così ho il modello per realizzare il gasogeno pure sul Opel Blitz cosa che mi affascina.
Ciao
Mario
marioandreoli- Forumnauta
Re: Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Appena arrivato dall'America
l'ho aperto subito per verificare se tutto fosse a posto. Tutto bene
è pure arrivato il German 3ton 4x2 Cargo Truck
Così farò due gasogeni.
Ciao
Mario
marioandreoli- Forumnauta
Re: Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Ho iniziato l'assemblaggio. Allora questo telaio con il differenziale, le balestre e l'asse dello sterzo di che colore si fa?
io capisco che la cabina ed il cassone vanno dipinti col colore coloniale o lasciati così come sono (hanno lo stesso tono di colore) e poi mimetizzati o meno, ma qui si dipingono solo alcune parti.
Secondo me il telaio e il differenziale non hanno il colore della carrozzeria, ma dovrebbero essere dipinti in nero metallizzato e le balestre in grigio metallizzato, altre parti come il giunto di trasmissione ecc. di colore nero metallizzato. Mi sembra strana la colorazione del motore indicata in bronzo.
Ciao
Mario
io capisco che la cabina ed il cassone vanno dipinti col colore coloniale o lasciati così come sono (hanno lo stesso tono di colore) e poi mimetizzati o meno, ma qui si dipingono solo alcune parti.
Secondo me il telaio e il differenziale non hanno il colore della carrozzeria, ma dovrebbero essere dipinti in nero metallizzato e le balestre in grigio metallizzato, altre parti come il giunto di trasmissione ecc. di colore nero metallizzato. Mi sembra strana la colorazione del motore indicata in bronzo.
Ciao
Mario
marioandreoli- Forumnauta
Re: Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Ho impostato a secco una parte delle apparecchiature sul telaio per capire come procedere
Ho quindi provveduto sia a dipingere alcune parti in nero metallzzato e poi incollato alcuni pezzi
inoltre realizzo il cofano motore aperto e quindi con molta cautela ho staccato le parti necessarie
il cofano superiore l'ho inciso al disotto e l'ho piegato.
Ciao
Mario
Ho quindi provveduto sia a dipingere alcune parti in nero metallzzato e poi incollato alcuni pezzi
inoltre realizzo il cofano motore aperto e quindi con molta cautela ho staccato le parti necessarie
il cofano superiore l'ho inciso al disotto e l'ho piegato.
Ciao
Mario
marioandreoli- Forumnauta
Re: Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Grazie Silvio, ecco impostato il muso col cofano aperto
Bisogna aspettare che la colla rapprenda e poi rifinire.
Intanto ho sistemato in parte il telaio.
Ho montato il tirante dello sterzo che comanda le ruote anteriori, ma non c'è traccia della scatola dove dovrebbe arrivare il piantone.
Ho trovato dei disegni
ed ho realizzato un simulacro in modo da farvi arrivare il piantone
visto che il cofano è aperto almeno il piantone non se ne va a spasso.
Ciao
Mario
Bisogna aspettare che la colla rapprenda e poi rifinire.
Intanto ho sistemato in parte il telaio.
Ho montato il tirante dello sterzo che comanda le ruote anteriori, ma non c'è traccia della scatola dove dovrebbe arrivare il piantone.
Ho trovato dei disegni
ed ho realizzato un simulacro in modo da farvi arrivare il piantone
visto che il cofano è aperto almeno il piantone non se ne va a spasso.
Ciao
Mario
marioandreoli- Forumnauta
Re: Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Sono arrivato ad allestire il cassone.
Queste sono foto originali
dove si evince che la ferramenta che tiene in sesto le stanghe è in ferro e non è verniciata con il colore delle stesse e che sono diverse dal colore della cabina
Questa è la foto di un modellino che ritengo molto fedele
Questa invece è di un camion restaurato per un museo, dove la ferramenta è stata dipinta con il colore generale del mezzo.
questo è quello che ho cercato di imitare
Vedrò poi come sistemare le stanghe che sono in legno e che ritengo fossero del colore diverso dalla cabina che era in ferro. Mi ricordo i camion d'allora che avevano le stanghe di un color grigio legno non dipinto.
Ciao
Mario
Queste sono foto originali
dove si evince che la ferramenta che tiene in sesto le stanghe è in ferro e non è verniciata con il colore delle stesse e che sono diverse dal colore della cabina
Questa è la foto di un modellino che ritengo molto fedele
Questa invece è di un camion restaurato per un museo, dove la ferramenta è stata dipinta con il colore generale del mezzo.
questo è quello che ho cercato di imitare
Vedrò poi come sistemare le stanghe che sono in legno e che ritengo fossero del colore diverso dalla cabina che era in ferro. Mi ricordo i camion d'allora che avevano le stanghe di un color grigio legno non dipinto.
Ciao
Mario
marioandreoli- Forumnauta
Re: Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Per poter tenere la portiera della cabina aperta ho dovuta separarla dal telaio
e quindi incollare il telaio alla carrozzeria
ovviamente a colla rappresa dovrò aggiustare il tutto in quanto in mano non era possibile.
Non mi va la colorazione indicata da Italeri, mi piace moltissimo quella della pubblicità sulla scatola
che sembra avere un fondo che tende al verdino e che ho cercato di imitare
così pure il gasogeno
Insomma non mi dispiacciono.
Ciao
Mario
e quindi incollare il telaio alla carrozzeria
ovviamente a colla rappresa dovrò aggiustare il tutto in quanto in mano non era possibile.
Non mi va la colorazione indicata da Italeri, mi piace moltissimo quella della pubblicità sulla scatola
che sembra avere un fondo che tende al verdino e che ho cercato di imitare
così pure il gasogeno
Insomma non mi dispiacciono.
Ciao
Mario
marioandreoli- Forumnauta
Re: Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Ritoccato il gasogeno
qualche altro ritocco ed aggiunto alcuni particolari ( tiranti cofano)
Non capisco Italeri. Ma il combustibile (legna o carbone) dove lo mettono? Senza quello il camion non viaggia.
qui il modellista forse ha esagerato nel senso opposto. La merce da trasportare dove la mettono?
va beh! Cercherò una soluzione!
ATTENZIONE Ci sono due modelli di camion col gasogeno. Quello che sto costruendo dell'Italeri è un Mercedes L 701 e non un Opel Blitz che è un KCG 25 e che ho in animo di realizzare.
Ciao
Mario
qualche altro ritocco ed aggiunto alcuni particolari ( tiranti cofano)
Non capisco Italeri. Ma il combustibile (legna o carbone) dove lo mettono? Senza quello il camion non viaggia.
qui il modellista forse ha esagerato nel senso opposto. La merce da trasportare dove la mettono?
va beh! Cercherò una soluzione!
ATTENZIONE Ci sono due modelli di camion col gasogeno. Quello che sto costruendo dell'Italeri è un Mercedes L 701 e non un Opel Blitz che è un KCG 25 e che ho in animo di realizzare.
Ciao
Mario
marioandreoli- Forumnauta
Re: Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Ciao Mario, mi sono perso ...
Cambio il titolo in "Mercedes L 701 Italeri" ?
Cambio il titolo in "Mercedes L 701 Italeri" ?
_________________
Armando
Regolamento Forum: http://www.forumscuoladimodellismo.com/regolamento-f8/regolamento-del-forum-t274.htm
Guida pubblicazione video e immagini: http://www.forumscuoladimodellismo.com/guida-alla-pubblicazione-delle-immagini-f12/
E-mail moderazione: moderazione@scuoladimodellismo.it
Armando54- Moderatore sostenitore
Re: Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Perfetto! Grazie Armando54!
Allora le sprue sia del Mercedes che del Opel sono in gran parte uguali. Tranne che il Mercedes non monta i parafanghi posteriori anche se nella sprua ci sono, ma è indicato di non metterli
mentre l' Opel si
Ha pure diverso il sistema del gasogeno, almeno questo. Il modellista di cui sopra quindi li ha montati ugualmente.
Ho recuperato mozzo e cerchione avanzatimi da un altro lavoro e li ho sistemati sulla stanga posteriore
ho ricavato la legnaia modificando la panca davanti
ho quindi posizionato: bindello, badile e piccone
Ciao
Mario
Allora le sprue sia del Mercedes che del Opel sono in gran parte uguali. Tranne che il Mercedes non monta i parafanghi posteriori anche se nella sprua ci sono, ma è indicato di non metterli
mentre l' Opel si
Ha pure diverso il sistema del gasogeno, almeno questo. Il modellista di cui sopra quindi li ha montati ugualmente.
Ho recuperato mozzo e cerchione avanzatimi da un altro lavoro e li ho sistemati sulla stanga posteriore
ho ricavato la legnaia modificando la panca davanti
ho quindi posizionato: bindello, badile e piccone
Ciao
Mario
marioandreoli- Forumnauta
Re: Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Ecco fatto Mario, dai che viene bene anche questo
_________________
Armando
Regolamento Forum: http://www.forumscuoladimodellismo.com/regolamento-f8/regolamento-del-forum-t274.htm
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Armando54- Moderatore sostenitore
Re: Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Bravo. Grazie. L'ho finito di allestire. Ora tocca alle finiture.
Ciao e grazie per l'incoraggiamento.
Eccolo è finito tranne alcuni ritocchi da fare quando si è tutto assestato
Il vano motore è troppo sguarnito.
mi dovrò inventare qualche cosa
Ecco il resto
Insomma non c'è malaccio
Ciao
Mario
Ciao e grazie per l'incoraggiamento.
Eccolo è finito tranne alcuni ritocchi da fare quando si è tutto assestato
Il vano motore è troppo sguarnito.
mi dovrò inventare qualche cosa
Ecco il resto
Insomma non c'è malaccio
Ciao
Mario
marioandreoli- Forumnauta
Re: Mercedes L 701 Italeri (marioandreoli)
Non direi malaccio, hai fatto un bel lavoro, bravissimo
Claudio
Claudio
Marini Claudio- Collaboratore sostenitore
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