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Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
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Forum Scuola di Modellismo :: Modellismo Statico :: Navimodellismo :: Barche e Motoscafi :: In cantiere :: Cantieri terminati
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Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Come promesso procediamo con ordine.
Qui vediamo di affrontare il primo argomento enunciato nel messaggio precedente: l'installazione delle cerniere del timone e il fissaggio dello stesso sullo scafo.
Alcuni messaggi fa avevo mostrato una fotografia del timone finito ma che non era ancora stato installato nella sua sede. In tutte le fotografie che qui seguono, il timone viene mostrato installato. Il timone è fissato allo scafo da tre cerniere di ottone.
Qui ho utilizzato la stessa tecnica da me applicata per la Santìsima Trinidad. Ho saldato con lo stagno un piccolo perno (in pratica un tondino di ottone) al centro di una delle due parti della cerniera (quella che si fissa sulla pala).
Le cerniere sono state poi incollate con l'Attack Gel sul legno. Una volta essiccata la colla (pochi secondi) ho applicato per sicurezza anche l'Attack liquido in modo tale da far penetrare la colla in tutti gli interstizi eventualmente non riempiti di colla con il primo incollaggio. Per evitare che il timone possa essere rimosso, ho incollato un microscopico pezzo di listello sotto una cerniera.
La tenuta è risultata ottima, tanto che per il momento non ho ancora applicato i chiodini. Il timone si muove benissimo, anche se poi, più avanti, esso verrà di fatto praticamente fissato dalle manovre (cordame) applicate alla barra.
Il timone è fatto di compensato che è stato successivamente ricoperto con listelli di noce su tutti i lati dello stesso, del medesimo legno e colore del fasciame dello scafo.
Qui vediamo di affrontare il primo argomento enunciato nel messaggio precedente: l'installazione delle cerniere del timone e il fissaggio dello stesso sullo scafo.
Alcuni messaggi fa avevo mostrato una fotografia del timone finito ma che non era ancora stato installato nella sua sede. In tutte le fotografie che qui seguono, il timone viene mostrato installato. Il timone è fissato allo scafo da tre cerniere di ottone.
Qui ho utilizzato la stessa tecnica da me applicata per la Santìsima Trinidad. Ho saldato con lo stagno un piccolo perno (in pratica un tondino di ottone) al centro di una delle due parti della cerniera (quella che si fissa sulla pala).
Le cerniere sono state poi incollate con l'Attack Gel sul legno. Una volta essiccata la colla (pochi secondi) ho applicato per sicurezza anche l'Attack liquido in modo tale da far penetrare la colla in tutti gli interstizi eventualmente non riempiti di colla con il primo incollaggio. Per evitare che il timone possa essere rimosso, ho incollato un microscopico pezzo di listello sotto una cerniera.
La tenuta è risultata ottima, tanto che per il momento non ho ancora applicato i chiodini. Il timone si muove benissimo, anche se poi, più avanti, esso verrà di fatto praticamente fissato dalle manovre (cordame) applicate alla barra.
Il timone è fatto di compensato che è stato successivamente ricoperto con listelli di noce su tutti i lati dello stesso, del medesimo legno e colore del fasciame dello scafo.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Questa volta parliamo più in dettaglio della costruzione della slitta per il cannone, della costruzione del carrello del cannone, del cannone stesso e dell'installazione del tutto nello scafo.
La slitta del cannone è, nelle immagini qui mostrate, il particolare dipinto in nero nel quale il carrello è inserito su dei perni di legno e sul quale il cannone è in grado di scivolare durante il suo utilizzo. Più precisamente, serve per far scivolare indietro il carrello cui è fissato il cannone e ad assorbire il r.i.n.c.u.l.o durante lo sparo.
La slitta è ritagliata da una tavoletta di compensato nobilitato dello spessore di mm. 3 e tenuta insieme da listelli in noce di mm. 4 x 4. La slitta è fissata in solido alla prua e sui primi tre sedili da prua. Sulla slitta, vicino alla prua sono montati i supporti per il (diciamo) bompresso, che veniva infilato, quando utilizzato, in queste due guide.
Sono anche presenti quattro incassi rotondi che servivano a contenere le palle di cannone, una specia di riservetta.
Il carrello del cannone e anchesso costituito da tavole di compensato nobilitato, ma qui ho provveduto a ricoprire le tavole con listelli di impiallacciatura in noce per rendere più verosimile il tutto. Da notare il cuneo per la gestione dell'alzo e i vari golfari che serviranno per il collegamento delle manovre.
Infine la canna del cannone. Questo particolare è ovviamente fornito così com'è nella scatola di montaggio. Ho cercato e trovato su internet vari sistemi per brunirlo, invece di lasciarlo color ottone, per giunta lucido.
Purtroppo si trattava di prodotti chimici decisamente particolari e decisamente fuori dalle mie conoscenze. Onde evitare spiacevoli conseguenze e non avendo le idee chiare, ho preferito non fare nulla, lasciando alla natura il compito, con il tempo, di ossidare la superfice che mi sono ben guardato dal trattare con qualsiasi tipo di vernice.
A distanza di tempo devo ammettere che la natura sta infatti svolgendo il suo compito relativamente bene. Oggi infatti il cannone è molto meno lucido e brillante di quanto presi questa decisione circa due anni fa.
Alla prossima puntata. Cordialmente. Jack.Aubrey
La slitta del cannone è, nelle immagini qui mostrate, il particolare dipinto in nero nel quale il carrello è inserito su dei perni di legno e sul quale il cannone è in grado di scivolare durante il suo utilizzo. Più precisamente, serve per far scivolare indietro il carrello cui è fissato il cannone e ad assorbire il r.i.n.c.u.l.o durante lo sparo.
La slitta è ritagliata da una tavoletta di compensato nobilitato dello spessore di mm. 3 e tenuta insieme da listelli in noce di mm. 4 x 4. La slitta è fissata in solido alla prua e sui primi tre sedili da prua. Sulla slitta, vicino alla prua sono montati i supporti per il (diciamo) bompresso, che veniva infilato, quando utilizzato, in queste due guide.
Sono anche presenti quattro incassi rotondi che servivano a contenere le palle di cannone, una specia di riservetta.
Il carrello del cannone e anchesso costituito da tavole di compensato nobilitato, ma qui ho provveduto a ricoprire le tavole con listelli di impiallacciatura in noce per rendere più verosimile il tutto. Da notare il cuneo per la gestione dell'alzo e i vari golfari che serviranno per il collegamento delle manovre.
Infine la canna del cannone. Questo particolare è ovviamente fornito così com'è nella scatola di montaggio. Ho cercato e trovato su internet vari sistemi per brunirlo, invece di lasciarlo color ottone, per giunta lucido.
Purtroppo si trattava di prodotti chimici decisamente particolari e decisamente fuori dalle mie conoscenze. Onde evitare spiacevoli conseguenze e non avendo le idee chiare, ho preferito non fare nulla, lasciando alla natura il compito, con il tempo, di ossidare la superfice che mi sono ben guardato dal trattare con qualsiasi tipo di vernice.
A distanza di tempo devo ammettere che la natura sta infatti svolgendo il suo compito relativamente bene. Oggi infatti il cannone è molto meno lucido e brillante di quanto presi questa decisione circa due anni fa.
Alla prossima puntata. Cordialmente. Jack.Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Questo modello è bellissimo, e ( nonostante Jack sia un ottimo fotografo ) posso dire che, avendolo visto, dal vivo è ancora più bello!
Complimenti Jack!
Complimenti Jack!
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Un capitano non abbandona mai la propria nave!
Prendi una canzone triste e rendila migliore.
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Scubaleo- Amministratore
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
E' una fantastica riproduzione eseguita in modo magistrale, debbo riconoscere a Jack delle qualità notevoli in quanto a precisione e pulizia del tutto. Veramente bravo
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Vediamo insieme altri particolari che sono stati applicati nel periodo considerato.
Installazione sulle fiancate esterne dei supporti di rimessaggio per gli alberi minori: in questa immagine è possibile vedere sulla fiancata esterna dello scafo due particolari dipinti in colore nero, di forma inusuale e che a prima vista non si riesce a capire a cosa servano.
Si tratta di due supporti nei quali incastrare uno dei due bompressi rimovibili in dotazione alla barca. Questi supporti sono presenti anche nell'altra fiancata. I bompresso, quando non utilizzato, veniva "parcheggiato" qui, inserito nella cavità rotonda al centro e fissato con cordame agganciato alle due cavita esterne, in modo da bloccarlo in sede.
Modifica degli scalmi per i remi: nelle prossime due immagine è possibile confrontare gli scalmi come erano stati modellati in un primo momento e, nella seconda immagine, come sono stati poi modificati. La modifica rende più realistico e dettagliato il particolare ed è stata relativamente semplice da eseguire. Ho montato sul mio minitrapano Dremel il tamburo rotante di carta vetrata di tipo grosso (circa 1 cm. di diametro) e , facendo estrema attenzione a non farmi sfuggire il trapano dalle mani, ho provveduto a sagomare i pezzi direttamente sulla barca. Dieci minuti intensi, non per il lavoro ma per la paura . . .
Nelle prossime due immagini è visibile un altro particolare abbastanza simpatico e che è stato possibile predisporre grazie alla scala di questo modello: Il supporto per la bandiera inglese. Nel frattempo ho anche approntato la bandiera, o meglio l'asta più la bandiera vera e propria, ma purtroppo non ho nessuna immagine di questo particolare da mostrare. Vedrò di rimediare alla prima occasione.
Installazione sulle fiancate esterne dei supporti di rimessaggio per gli alberi minori: in questa immagine è possibile vedere sulla fiancata esterna dello scafo due particolari dipinti in colore nero, di forma inusuale e che a prima vista non si riesce a capire a cosa servano.
Si tratta di due supporti nei quali incastrare uno dei due bompressi rimovibili in dotazione alla barca. Questi supporti sono presenti anche nell'altra fiancata. I bompresso, quando non utilizzato, veniva "parcheggiato" qui, inserito nella cavità rotonda al centro e fissato con cordame agganciato alle due cavita esterne, in modo da bloccarlo in sede.
Modifica degli scalmi per i remi: nelle prossime due immagine è possibile confrontare gli scalmi come erano stati modellati in un primo momento e, nella seconda immagine, come sono stati poi modificati. La modifica rende più realistico e dettagliato il particolare ed è stata relativamente semplice da eseguire. Ho montato sul mio minitrapano Dremel il tamburo rotante di carta vetrata di tipo grosso (circa 1 cm. di diametro) e , facendo estrema attenzione a non farmi sfuggire il trapano dalle mani, ho provveduto a sagomare i pezzi direttamente sulla barca. Dieci minuti intensi, non per il lavoro ma per la paura . . .
Nelle prossime due immagini è visibile un altro particolare abbastanza simpatico e che è stato possibile predisporre grazie alla scala di questo modello: Il supporto per la bandiera inglese. Nel frattempo ho anche approntato la bandiera, o meglio l'asta più la bandiera vera e propria, ma purtroppo non ho nessuna immagine di questo particolare da mostrare. Vedrò di rimediare alla prima occasione.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Ciao Jack,
ti faccio i miei complimenti per la realizzazione e la cura maniacale che hai posto nel realizzare i particolari.
Proprio per questa tua maniacalità, mi sento di farti un appunto piccolo piccolo, e cioè,
perchè non hai usato il brunitore a freddo per ottone del cannone e ti tutte le campanelle che hai dovuto inserire ?
Se non lo trovi, guarda un po' qui.
http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=270351940748
Ciao, Modì.
P.S. mi raccomando, non volermene, ma lo sai, io nei limiti del possibile cerco sempre di rendere il più vissuto possibile un oggetto!!!
ti faccio i miei complimenti per la realizzazione e la cura maniacale che hai posto nel realizzare i particolari.
Proprio per questa tua maniacalità, mi sento di farti un appunto piccolo piccolo, e cioè,
perchè non hai usato il brunitore a freddo per ottone del cannone e ti tutte le campanelle che hai dovuto inserire ?
Se non lo trovi, guarda un po' qui.
http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=270351940748
Ciao, Modì.
P.S. mi raccomando, non volermene, ma lo sai, io nei limiti del possibile cerco sempre di rendere il più vissuto possibile un oggetto!!!
Modifica- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Quando il modello sarà terminato troverete un discreto numero di oggetti all'interno dello scafo. Ad esempio: botticelle per la polvere da sparo e/o dell'acqua, riserva delle palle di cannone, scovolini, calcatoi, ecc. per armare il cannone, una dozzina di remi, un'ancora, dei mastelli di legno, rotoli di corda, bussola (o lanterna, non ho ben capito), spingarde . . . . e forse anche un cesto per picnic.
Aggiungo qui di seguito altre immagini più particolareggiate di alcuni elementi a prua, dove spiccano i due famosi passacavi che tanto hanno entusiasmato alcuni visitatori. Da notare anche i vari golfari inseriti in appositi rinforzi trapezoidali e sopratutto i due passaggi ad anello dove viene infilato il bompresso, quando in uso.
I passacavi sono stati realizzati partendo da un listello in noce massello opportunamente lavorato con traforo, lima e per ultimo carta abrasiva per fornirgli la forma desiderata. Un lavoretto tranquillo da farsi lentamente, gustandosi tutti i passaggi.
Qui invece ci sono in evidenza alcuni particolari di poppa: i supporti per le spingarde, con inserito l'anello di tenuta, ancora dei semplici golfari e il bittone (sotto la barra del timone, dove vengono fissate le manovre del timone stesso. Qualche caviglia qua e la completano l'allestimento.
Dai prossimi messaggi cambiamo ancora una volta periodo: dal 27 Febbraio 2007 passiamo al 30 Marzo 2007. Vedremo insieme i progressi fatti. A presto. Jack.Aubrey.
Caro modifica, sinceramente non sapevo neanche che un prodotto simile esistesse. In un messaggio precedente avevo scritto come mi sia documentato su internet per trovare come brunire l'ottone, ma che avevo trovato solo procedimenti diciamo da "alchimista" per cui avevo deciso di lasciar perdere con la chimica (non è il mio forte) e di lasciar fare alla natura e al tempo. Ora tu mi proponi un prodotto apposito e mi vien la voglia di provare, sempre che possa farlo su questo modello (potrei avere qualche problema a smontare il cannone, visto che ho anche piazzato tutto il cordame). Vedo che si tratta di un articolo usato nel modellismo ferroviario, si trova nei negozi specializzati ?
Aggiungo qui di seguito altre immagini più particolareggiate di alcuni elementi a prua, dove spiccano i due famosi passacavi che tanto hanno entusiasmato alcuni visitatori. Da notare anche i vari golfari inseriti in appositi rinforzi trapezoidali e sopratutto i due passaggi ad anello dove viene infilato il bompresso, quando in uso.
I passacavi sono stati realizzati partendo da un listello in noce massello opportunamente lavorato con traforo, lima e per ultimo carta abrasiva per fornirgli la forma desiderata. Un lavoretto tranquillo da farsi lentamente, gustandosi tutti i passaggi.
Qui invece ci sono in evidenza alcuni particolari di poppa: i supporti per le spingarde, con inserito l'anello di tenuta, ancora dei semplici golfari e il bittone (sotto la barra del timone, dove vengono fissate le manovre del timone stesso. Qualche caviglia qua e la completano l'allestimento.
Dai prossimi messaggi cambiamo ancora una volta periodo: dal 27 Febbraio 2007 passiamo al 30 Marzo 2007. Vedremo insieme i progressi fatti. A presto. Jack.Aubrey.
Caro modifica, sinceramente non sapevo neanche che un prodotto simile esistesse. In un messaggio precedente avevo scritto come mi sia documentato su internet per trovare come brunire l'ottone, ma che avevo trovato solo procedimenti diciamo da "alchimista" per cui avevo deciso di lasciar perdere con la chimica (non è il mio forte) e di lasciar fare alla natura e al tempo. Ora tu mi proponi un prodotto apposito e mi vien la voglia di provare, sempre che possa farlo su questo modello (potrei avere qualche problema a smontare il cannone, visto che ho anche piazzato tutto il cordame). Vedo che si tratta di un articolo usato nel modellismo ferroviario, si trova nei negozi specializzati ?
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Si Jiack, qui da me lo si reperisce esclusivamente nei negozi di modellismo.
Poi c'è in commerio un brunitore ancora più forte di quello, ma è prodotto in confezioni da un litro e cinque litri, esclusivamente ad uso industriale per chi produce oggetti in ottone o ferro e che vogliono invecchiare.
Ciao, Modì
P.S. continua così che la bimba cresce veramente bene!!!! leggo con ingordigia i tuoi post. Ho ripreso a fare modellismo proprio con la tua lancia dopo lustri e lustri di inattività. Appena finita mi dedicherò anima e corpo al Riva Aquarama sperando di essermi tolto di dosso un po' di ruggine.
Poi c'è in commerio un brunitore ancora più forte di quello, ma è prodotto in confezioni da un litro e cinque litri, esclusivamente ad uso industriale per chi produce oggetti in ottone o ferro e che vogliono invecchiare.
Ciao, Modì
P.S. continua così che la bimba cresce veramente bene!!!! leggo con ingordigia i tuoi post. Ho ripreso a fare modellismo proprio con la tua lancia dopo lustri e lustri di inattività. Appena finita mi dedicherò anima e corpo al Riva Aquarama sperando di essermi tolto di dosso un po' di ruggine.
Modifica- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Nel mese intercorso tra le fotografie del messaggio precedente e quelle di questo messaggio ho deciso di buttare alle ortiche il piedistallo che avevo costruito, basato sull'utilizzo di pezzi di legno per parquet oltre che al rivestimento in noce del piedistallo originale fornito in compensato nel kit.
Al suo posto ho progettato un piedistallo da esposizione che prevede l'applicazione finale di una teca di vetro o plexiglass. La teca non è ancora stata realizzata perchè dovrò desumere le misure esatte una volta installate definitivamente l'alberatura e la vela.
Ma il resto è stato possibile predisporlo fin da ora. Nelle immagini qui sotto potete vedere il nuovo piedistallo da diverse prospettive. Vediamo di capire ora come è stato costruito.
Materiali usati:
a) Una tavola di truciolato dello spessore di 1 cm. e della misura di cm. 70 x 22. Essa costituisce la base principale.
b) Sei tavolette quadrate sempre in truciolato da 1 cm. di spessore, aventi come misura cm. 10 x 10 e che costituiscono i piedini.
c) Listello di ramin cm. 2 x 0,5 che incornicia e racchiude la base 70 x 22 in modo che possa esservi infilata, quando pronta, la teca in vetro/plexi.
d) Sughero in foglio dello spessore di mm. 1,5 circa, incollato sulla tavola 70 x 22 prima di applicare la cornice 2 x 0,5.
e) Listelli in ramin mm. 5 x 2 avanzati dal primo fasciame della Santìsima Trinidad: con questi ho listellato totalmente i piedini.
f) Feltro adesivo sottile applicato sotto i sei piedini per non rovinare i mobili o le mensole.
g) Supporti per lo scafo del modello eseguiti a traforo partendo da compensato di mm. 8. Essi sono verniciati dello stesso colore, un panna molto chiaro, dell'opera viva della lancia. Sulla parte a contatto con lo scafo del modello, per evitare di rovinarlo, ho incollato il sughero del punto d).
Con questo piedistallo il modello è estremamente stabile e non si ha mai la necessità di toccarlo fisicamente durante il lavoro in quanto si maneggia quasi sempre la base.
Ho deciso di esporre il modello coperto da una teca in vetro/plexiglass dopo aver dovuto spolverare il tutto un paio di volte.
Essendo di fatto una conca, è molto, molto difficile poter far uscire la polvere dall'interno dello scafo, a meno di usare una bomboletta di aria compressa o un compressore. Quindi, tenendo conto della non enorme dimensione della teca stessa in quanto l'alberatura non è molto voluminosa, ho deciso per un'esposizione che proteggesse al massimo dalla polvere.
Alla prossima puntata. Jack.Aubrey.
Al suo posto ho progettato un piedistallo da esposizione che prevede l'applicazione finale di una teca di vetro o plexiglass. La teca non è ancora stata realizzata perchè dovrò desumere le misure esatte una volta installate definitivamente l'alberatura e la vela.
Ma il resto è stato possibile predisporlo fin da ora. Nelle immagini qui sotto potete vedere il nuovo piedistallo da diverse prospettive. Vediamo di capire ora come è stato costruito.
Materiali usati:
a) Una tavola di truciolato dello spessore di 1 cm. e della misura di cm. 70 x 22. Essa costituisce la base principale.
b) Sei tavolette quadrate sempre in truciolato da 1 cm. di spessore, aventi come misura cm. 10 x 10 e che costituiscono i piedini.
c) Listello di ramin cm. 2 x 0,5 che incornicia e racchiude la base 70 x 22 in modo che possa esservi infilata, quando pronta, la teca in vetro/plexi.
d) Sughero in foglio dello spessore di mm. 1,5 circa, incollato sulla tavola 70 x 22 prima di applicare la cornice 2 x 0,5.
e) Listelli in ramin mm. 5 x 2 avanzati dal primo fasciame della Santìsima Trinidad: con questi ho listellato totalmente i piedini.
f) Feltro adesivo sottile applicato sotto i sei piedini per non rovinare i mobili o le mensole.
g) Supporti per lo scafo del modello eseguiti a traforo partendo da compensato di mm. 8. Essi sono verniciati dello stesso colore, un panna molto chiaro, dell'opera viva della lancia. Sulla parte a contatto con lo scafo del modello, per evitare di rovinarlo, ho incollato il sughero del punto d).
Con questo piedistallo il modello è estremamente stabile e non si ha mai la necessità di toccarlo fisicamente durante il lavoro in quanto si maneggia quasi sempre la base.
Ho deciso di esporre il modello coperto da una teca in vetro/plexiglass dopo aver dovuto spolverare il tutto un paio di volte.
Essendo di fatto una conca, è molto, molto difficile poter far uscire la polvere dall'interno dello scafo, a meno di usare una bomboletta di aria compressa o un compressore. Quindi, tenendo conto della non enorme dimensione della teca stessa in quanto l'alberatura non è molto voluminosa, ho deciso per un'esposizione che proteggesse al massimo dalla polvere.
Alla prossima puntata. Jack.Aubrey.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Siamo arrivati alla costruzione dell'antenna che supporta la vela latina e la vela vera e propria !
Per quanto riguarda l'antenna non ho avuto problemi a costruirla. Per la rastremazione ho utilizzato il mio solito sistema del "vetro rotto" che consiste nell'utilizzare delle schegge di vetro da passare sul tondino che viene ad ogni passata fatto ruotare in pochino tra l'indice ed il pollice. Ogni passata asporta una sottilissima striscia di legno. Una volta ottenuta la conicità voluta, si rifila il tutto con carta vetro, eventualmente utilizzando un trapano per agevolare l'uniformità del tutto. Il tondino viene fissato nel mandrino e di solito lo faccio un paio di cm. più lungo per evitare che il mandrino rovini la parte inserita. Ovviamente alla fine il pezzo eccedente viene tagliato.
Per quanto riguarda la vela ho invece dovuto ricorrere alle arti della moglie, la quale non è per niente portata in queste cose ma, con la minaccia di divorzio, si è convinta a collaborare. Utilizzando la macchina da cucire di mia suocera alla fine è riuscita a fare un lavoretto niente male. La cosa più difficile è stato per lei quella di eseguire le cuciture interne della vela diritte e parallele. La cosa è riuscità così così ma grazie al fatto che poi la vela viene legata sull'antenna, si nota pochissimo.
Per il fissaggio sull'albero, è necessario però fare ancora alcuni lavori sullo scafo. Quindi al momento è pronta ma non installata. Nella realtà ho anticipato la sua costruzione per avere un'idea dell'ingombro una vola installata per dimensionare il piedistallo e la teca.
Alla prossima puntata. Jack.
Per quanto riguarda l'antenna non ho avuto problemi a costruirla. Per la rastremazione ho utilizzato il mio solito sistema del "vetro rotto" che consiste nell'utilizzare delle schegge di vetro da passare sul tondino che viene ad ogni passata fatto ruotare in pochino tra l'indice ed il pollice. Ogni passata asporta una sottilissima striscia di legno. Una volta ottenuta la conicità voluta, si rifila il tutto con carta vetro, eventualmente utilizzando un trapano per agevolare l'uniformità del tutto. Il tondino viene fissato nel mandrino e di solito lo faccio un paio di cm. più lungo per evitare che il mandrino rovini la parte inserita. Ovviamente alla fine il pezzo eccedente viene tagliato.
Per quanto riguarda la vela ho invece dovuto ricorrere alle arti della moglie, la quale non è per niente portata in queste cose ma, con la minaccia di divorzio, si è convinta a collaborare. Utilizzando la macchina da cucire di mia suocera alla fine è riuscita a fare un lavoretto niente male. La cosa più difficile è stato per lei quella di eseguire le cuciture interne della vela diritte e parallele. La cosa è riuscità così così ma grazie al fatto che poi la vela viene legata sull'antenna, si nota pochissimo.
Per il fissaggio sull'albero, è necessario però fare ancora alcuni lavori sullo scafo. Quindi al momento è pronta ma non installata. Nella realtà ho anticipato la sua costruzione per avere un'idea dell'ingombro una vola installata per dimensionare il piedistallo e la teca.
Alla prossima puntata. Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Ciao Jack, nel reportage di Muun da Verona ( è on-line su scuoladimodellismo) vi sono delle immagini relative alla lancia armata, credo sia lo stesso modello della Amati, quel tizio ( si legge il nome sulla targetta ma non lo ricordo ) ha lasciato il legno al naturale ma devo sinceramente dire, e non per campanilismo, che la tua mi piace di più, è come dire più inglese. Confermo il mio parere, hai fatto veramente un'ottimo lavoro, mi piace . Ciao
Ps: ti ho inviato una mail, ricevuta ?
Ps: ti ho inviato una mail, ricevuta ?
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Alcuni particolari del timone. Nelle prime due immagini particolari dei comandi della barra. A parte verranno poi preparati dei rotoli di cordino che saranno posizionati sul bittone per simulare il cavo più lungo avvolto attorno ad esso.
Particolari del timone visto dall'esterno, con la catena per il blocco installata. Da notare che l'opera viva è stata colorata con vernice color panna (stesso colore di quella del piedistallo).
Lo scafo con l'opera viva completa, ripresa dal basso, si nota molto bene nell'immagine sottostante.
Un cordiale saluto. Jack.Aubrey
Particolari del timone visto dall'esterno, con la catena per il blocco installata. Da notare che l'opera viva è stata colorata con vernice color panna (stesso colore di quella del piedistallo).
Lo scafo con l'opera viva completa, ripresa dal basso, si nota molto bene nell'immagine sottostante.
Un cordiale saluto. Jack.Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
E' bella, non c'è che dire. E' proprio bella, e sono contento di aver ricominciato il "taglia ed incolla" proprio con questa!!!!!
Grazie Jack per aver postato la sua costruzione passo paso!!!!
Ciao, Modì
Grazie Jack per aver postato la sua costruzione passo paso!!!!
Ciao, Modì
Modifica- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Ho appena finito di leggere il reportage di Muun che è tutto contento di aver conosciuto Carlo e che mi ha fatto una decina di foto della lancia (penso che pensasse a me mentre le scattava).unimatrix0 ha scritto:Ciao Jack, nel reportage di Muun da Verona ( è on-line su scuoladimodellismo) vi sono delle immagini relative alla lancia armata, credo sia lo stesso modello della Amati, quel tizio ( si legge il nome sulla targetta ma non lo ricordo ) ha lasciato il legno al naturale ma devo sinceramente dire, e non per campanilismo, che la tua mi piace di più, è come dire più inglese. Confermo il mio parere, hai fatto veramente un'ottimo lavoro, mi piace . Ciao
In effetti è uguale alla mia, cioè entrambi si è partiti dalla scatola di montaggio della Panart. Ormai mi restano da fare solo gli "oggetti" dentro la barca ma mi ha intrigato abbastanza la doppia linea bianca alla linea di galleggiamento. Valuterò se si può ancora fare. Cordiali saluti. Jack.
PS: Mail ricevuta e archiviata. Procedi pure con il resto.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Veniamo ora ad un altro aspetto del modello: il cannone.
Nelle immagini che seguono si può vedere il cannone finito con tutte le sue manovre installate. Si può anche notare il ceppo di legno colorato che funge da tappo alla volata, ovviamente verniciato con l'azzurro marchio di fabbrica.
Il montaggio dovrebbe riprodurre fedelmente le manovre usate per maneggiare il cannone nelle sue fasi di messa in posizione per lo sparo ed il recupero durante la fase di ricarica del pezzo.
Non sono riuscito a trovare informazioni nel kit sul calibro del cannone installato su questo modello, ma conto di recuperare un'informazione abbastanza attendibile da un libro che sto sfogliando in questo periodo: "The line of battle - the sailing warships 1650 - 1840", editor Robert Gardiner, della serie Conway's History of the Ship.
Esiste in questo libro un capitoletto su questo tipo di imbarcazioni.
Cordiali saluti. Jack.Aubrey
Nelle immagini che seguono si può vedere il cannone finito con tutte le sue manovre installate. Si può anche notare il ceppo di legno colorato che funge da tappo alla volata, ovviamente verniciato con l'azzurro marchio di fabbrica.
Il montaggio dovrebbe riprodurre fedelmente le manovre usate per maneggiare il cannone nelle sue fasi di messa in posizione per lo sparo ed il recupero durante la fase di ricarica del pezzo.
Non sono riuscito a trovare informazioni nel kit sul calibro del cannone installato su questo modello, ma conto di recuperare un'informazione abbastanza attendibile da un libro che sto sfogliando in questo periodo: "The line of battle - the sailing warships 1650 - 1840", editor Robert Gardiner, della serie Conway's History of the Ship.
Esiste in questo libro un capitoletto su questo tipo di imbarcazioni.
Cordiali saluti. Jack.Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
A pagina 102 del libro che ho citato nel messaggio precedente c'è un capitoletto di un paio di pagine sulle lance armate.
Esse sono state utilizzate principalmente dalle marine che si affacciavano su mari relativamente chiusi, come il Baltico e l'Adriatico dove avevano qualche possibilità di utilizzo nelle acque relativamente calme di quei mari.
La principali marine, come quella inglese, francese e spagnola, ne fecero un uso più limitato e comunque quasi sempre come difesa costiera e dei porti. Fa una relativa eccezione la marina francese con la famosa flottiglia di Boulogne, predisposta da Napoleone per l'invasione dell'Inghilterra agli inizi dell'800.
Qui era stata progettato un tipo di "gunboat" denominata "chaloupe-cannonière", piuttosco grande armata con tre cannoni, due da 18 libbre e uno da 24 libbre. A fianco a questo tipo ce n'era un altro più piccolo o "bateau-cannonière" armato con un solo cannone da 24 libbre.
In una tabella ho trovato riferimenti a molti tipi di lance di questo tipo, ma nulla di inglese: francese, svedese, russo, americano, prussiano, veneziano. Tutte erano armate con 18 o 24 libbre ed eventualmente di spingarde (swivel), più avanti anche carronate o bombarde.
Quindi posso solo supporre che il cannone della mia lancia armata fosse o di 18 o di 24 libbre. Il che comunque significa un cannone non certo piccolo, se consideriamo che era lo standard montato sul ponte intermedio dei tre ponti (24 lb.) o sulle fregate pesanti (sia 18 che 24 lb).
Allego altre cinque immagini nelle quali il soggetto principale è ancora lui, il cannone e le sue manovre.
Esse sono state utilizzate principalmente dalle marine che si affacciavano su mari relativamente chiusi, come il Baltico e l'Adriatico dove avevano qualche possibilità di utilizzo nelle acque relativamente calme di quei mari.
La principali marine, come quella inglese, francese e spagnola, ne fecero un uso più limitato e comunque quasi sempre come difesa costiera e dei porti. Fa una relativa eccezione la marina francese con la famosa flottiglia di Boulogne, predisposta da Napoleone per l'invasione dell'Inghilterra agli inizi dell'800.
Qui era stata progettato un tipo di "gunboat" denominata "chaloupe-cannonière", piuttosco grande armata con tre cannoni, due da 18 libbre e uno da 24 libbre. A fianco a questo tipo ce n'era un altro più piccolo o "bateau-cannonière" armato con un solo cannone da 24 libbre.
In una tabella ho trovato riferimenti a molti tipi di lance di questo tipo, ma nulla di inglese: francese, svedese, russo, americano, prussiano, veneziano. Tutte erano armate con 18 o 24 libbre ed eventualmente di spingarde (swivel), più avanti anche carronate o bombarde.
Quindi posso solo supporre che il cannone della mia lancia armata fosse o di 18 o di 24 libbre. Il che comunque significa un cannone non certo piccolo, se consideriamo che era lo standard montato sul ponte intermedio dei tre ponti (24 lb.) o sulle fregate pesanti (sia 18 che 24 lb).
Allego altre cinque immagini nelle quali il soggetto principale è ancora lui, il cannone e le sue manovre.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Un pò di storia . . .
Le “gunboat” non erano affatto sconosciute fuori dall’area del Baltico prima del 1788-90 ma comunque si conosce poco relativamente a questi tipi di imbarcazioni prima di questo periodo. Algeri e la Spagna usarono gunboat nelle loro rispettive aree operative nelle decadi 1770 e 1780 e la Spagna usò questo tipo di imbarcazione durante l’assedio di Gibilterra nel 1779-83. La Francia costruì vari tipi di “chaloupes-cannonières” nell’area del Canale (della Manica) durante la guerra del 1778-83. Quest’ultimo tipo sembra essere stato principalmente un’imbarcazione a vela per la difesa dei porti e per la scorta costiera; i modelli più grandi erano armati con tre cannoni (18 e 24 libbre), due in caccia e uno in coda. La Turchia costruì un grande numero di gunboat durante la guerra con la Russia nel 1787-92, Venezia costruì gunboat dal decennio 1770 e l’Austria dal 1788. Queste ultime erano in certi casi più grandi dei modelli di tipo Svedese (circa 80 tons), più corte con più pancia e pescaggio ed armate solo con un cannone da 24 libbre. Questo tipo aveva un disegno di imbarcazione a vela con remi ausiliari, utile anche in acque aperte e che riflette le diverse esigenze del Baltico e dell’Adriatico.
Durante il periodo della lunga guerra 1793-1815, si costruirono grandi quantità di flottiglie basate su imbarcazioni tipo gunboat in tutta Europa e nel Nord America.
La più spettacolare di queste fù la flottiglia francese di Boulogne che era stata costruita per trasportare una grande armata di invasione in Gran Bretagna. Migliaia di imbarcazioni, costruite appositamente o requisite perché giudicate utili per la guerra anfibia, furono ammassate nell’area del Canale durante il 1798-1801 e nel 1803-1806. Queste forze inclusero diverse centinaia di “Chaloupes-cannonières” del tipo francese a tre cannoni e “bateaux-cannonières” di tipo più piccolo (armato con un cannone da 24 libbre) che fu parzialmente copiato da disegni svedesi.
Anche la marina olandese usò gunboat per la difesa costiera, apparentemente su disegno nazionale che era principalmente inteso per andare a vela. In Italia le truppe francesi costruirono flottiglie di gunboat di considerevole dimensioni a Venezia e al sud. Tutte queste costruzioni furono di breve vita operativa e sparirono quando la pace ridusse le spese militari e navali.
In Danimarca e in Norvegia furono condotti diversi esperimenti a partire dalla decade del 1780 con vari tipi di gunboat. Il problema era che le acque aperte attorno alla Danimarca richiedevano un’imbarcazione capace di veleggiare mentre l'arcipelago nella zona strategica di confine con la Svezia e la Norvegia richiedeva principalmente imbarcazioni a remi. Alla fine venne scelto un modello svedese, basato su disegni acquisiti dalla Russia. Questo tipo entrò in produzione di serie quando la Danimarca dovette ricreare una forza di difesa dopo che la flotta inglese aveva catturato quasi tutta la sua flotta di velieri nel 1807.
Nonostante queste imbarcazioni fossero principalmente intese per un utilizzo nelle acque basse e sabbiose dell’arcipelago, esse provarono di essere in grado di combattere con un certo successo anche un mare aperto contro brigantini inglesi e navi da trasporto in molte piccole azioni dal 1807 al 1813.
Anche la Russia costruì la maggior parte della sua flotta di gunboat basandosi o sullo stesso modello Danese o praticamente sul tipo Svedese disegnato da Af Chapman.
Le potenze del Baltico raggiunsero in questo modo ciò che può essere considerato il più completo esempio di standardizzazione internazionale di navi da guerra mai riuscito nell’età pre-industriale.
Anche la giovane marina degli Stati Uniti fece un tentativo di costruire una forza di gunboat come alternativa ad una flotta di velieri durante la presidenza di Thomas Jefferson (1801-1809) ma in pratica il grande numero di imbarcazioni costruite (circa 200) a fronte di diversi progetti si dimostrò non soddisfacente. Probabilmente a causa del non sufficiente ed incompleto metodo di prova dei prototipi di questo tipo di imbarcazione prima della loro produzione in serie.
Ad esempio l’idea di montare il cannone su una piattaforma girevole a poppa, un tentativo di riprodurre la classica bordata di un veliero, si dimostrò impraticabile. Imbarcazioni così piccole il più delle volte di ribaltavano con il rincu.lo del loro stesso cannone pesante.
Così dovettero essere utilizzare per sparare solo avanti o indietro ma, sparando in queste direzioni venivano spesso danneggiate le manovre delle vele quando la barca sparava con andatura a vela. Il modello di successo europeo sparava invece solo con andatura a remi e con l’alberatura smontata ed il puntamento del cannone avveniva utilizzando essenzialmente il timone. In più i grandi porti americani non offrivano condizioni favorevoli a queste imbarcazioni per operare con successo come forza difensiva contro i più tradizionali velieri.
Spero che il discreto sedere che mi son fatto per tradurre questo testo dall'inglese venga compensato da una lettura interessata di un pezzo di storia delle marine del periodo. Cordialmente. Jack.Aubrey
Le lance cannoniere (gunboat)
Le “gunboat” non erano affatto sconosciute fuori dall’area del Baltico prima del 1788-90 ma comunque si conosce poco relativamente a questi tipi di imbarcazioni prima di questo periodo. Algeri e la Spagna usarono gunboat nelle loro rispettive aree operative nelle decadi 1770 e 1780 e la Spagna usò questo tipo di imbarcazione durante l’assedio di Gibilterra nel 1779-83. La Francia costruì vari tipi di “chaloupes-cannonières” nell’area del Canale (della Manica) durante la guerra del 1778-83. Quest’ultimo tipo sembra essere stato principalmente un’imbarcazione a vela per la difesa dei porti e per la scorta costiera; i modelli più grandi erano armati con tre cannoni (18 e 24 libbre), due in caccia e uno in coda. La Turchia costruì un grande numero di gunboat durante la guerra con la Russia nel 1787-92, Venezia costruì gunboat dal decennio 1770 e l’Austria dal 1788. Queste ultime erano in certi casi più grandi dei modelli di tipo Svedese (circa 80 tons), più corte con più pancia e pescaggio ed armate solo con un cannone da 24 libbre. Questo tipo aveva un disegno di imbarcazione a vela con remi ausiliari, utile anche in acque aperte e che riflette le diverse esigenze del Baltico e dell’Adriatico.
Durante il periodo della lunga guerra 1793-1815, si costruirono grandi quantità di flottiglie basate su imbarcazioni tipo gunboat in tutta Europa e nel Nord America.
La più spettacolare di queste fù la flottiglia francese di Boulogne che era stata costruita per trasportare una grande armata di invasione in Gran Bretagna. Migliaia di imbarcazioni, costruite appositamente o requisite perché giudicate utili per la guerra anfibia, furono ammassate nell’area del Canale durante il 1798-1801 e nel 1803-1806. Queste forze inclusero diverse centinaia di “Chaloupes-cannonières” del tipo francese a tre cannoni e “bateaux-cannonières” di tipo più piccolo (armato con un cannone da 24 libbre) che fu parzialmente copiato da disegni svedesi.
Anche la marina olandese usò gunboat per la difesa costiera, apparentemente su disegno nazionale che era principalmente inteso per andare a vela. In Italia le truppe francesi costruirono flottiglie di gunboat di considerevole dimensioni a Venezia e al sud. Tutte queste costruzioni furono di breve vita operativa e sparirono quando la pace ridusse le spese militari e navali.
In Danimarca e in Norvegia furono condotti diversi esperimenti a partire dalla decade del 1780 con vari tipi di gunboat. Il problema era che le acque aperte attorno alla Danimarca richiedevano un’imbarcazione capace di veleggiare mentre l'arcipelago nella zona strategica di confine con la Svezia e la Norvegia richiedeva principalmente imbarcazioni a remi. Alla fine venne scelto un modello svedese, basato su disegni acquisiti dalla Russia. Questo tipo entrò in produzione di serie quando la Danimarca dovette ricreare una forza di difesa dopo che la flotta inglese aveva catturato quasi tutta la sua flotta di velieri nel 1807.
Nonostante queste imbarcazioni fossero principalmente intese per un utilizzo nelle acque basse e sabbiose dell’arcipelago, esse provarono di essere in grado di combattere con un certo successo anche un mare aperto contro brigantini inglesi e navi da trasporto in molte piccole azioni dal 1807 al 1813.
Anche la Russia costruì la maggior parte della sua flotta di gunboat basandosi o sullo stesso modello Danese o praticamente sul tipo Svedese disegnato da Af Chapman.
Le potenze del Baltico raggiunsero in questo modo ciò che può essere considerato il più completo esempio di standardizzazione internazionale di navi da guerra mai riuscito nell’età pre-industriale.
Anche la giovane marina degli Stati Uniti fece un tentativo di costruire una forza di gunboat come alternativa ad una flotta di velieri durante la presidenza di Thomas Jefferson (1801-1809) ma in pratica il grande numero di imbarcazioni costruite (circa 200) a fronte di diversi progetti si dimostrò non soddisfacente. Probabilmente a causa del non sufficiente ed incompleto metodo di prova dei prototipi di questo tipo di imbarcazione prima della loro produzione in serie.
Ad esempio l’idea di montare il cannone su una piattaforma girevole a poppa, un tentativo di riprodurre la classica bordata di un veliero, si dimostrò impraticabile. Imbarcazioni così piccole il più delle volte di ribaltavano con il rincu.lo del loro stesso cannone pesante.
Così dovettero essere utilizzare per sparare solo avanti o indietro ma, sparando in queste direzioni venivano spesso danneggiate le manovre delle vele quando la barca sparava con andatura a vela. Il modello di successo europeo sparava invece solo con andatura a remi e con l’alberatura smontata ed il puntamento del cannone avveniva utilizzando essenzialmente il timone. In più i grandi porti americani non offrivano condizioni favorevoli a queste imbarcazioni per operare con successo come forza difensiva contro i più tradizionali velieri.
Spero che il discreto sedere che mi son fatto per tradurre questo testo dall'inglese venga compensato da una lettura interessata di un pezzo di storia delle marine del periodo. Cordialmente. Jack.Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Ciao jack, molto interessante, in passato mi sono divertito ad analizzare disegni delle diverse marine e devo dire che sono molto diversi tra loro, in particolare quelli della marina òlandese... Peccato non avere nulla di italiano! Comunque anche questo è ùn lavoretto che prima o poi metterò in cantiere, in scala bella grossa!
lellosauro- Moderatore
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
In questo messaggio presento altre immagini del cannone e dei particolari interni dello scafo.
Non sono presenti sviluppi rispetto ai messaggi precedenti. In questo periodo sono piuttosto preso in altre attività e l'unico lavoro che ho fatto dietro alla lancia è quello di installare in casa una nuova mensola, rigorosamente autocostruita, fatta su misura per il modello e piazzata in un punto adatto per poter valorizzare la visione dell'interno.
Mensola fatta con una tavola di abete acquistata presso un Bricocenter, opportunamente tagliata nella misura desiderata, carteggiata e verniciata con impregnante poliuretanico aspetto cerato Syntilor. Totale quattro mani. Per scurire leggermente il colore chiaro dell'abete ho utilizzato un impregnate colorato "rovere chiaro".
Quest'ultima foto mostra lo scafo di prua, con l'opera viva dipinta. Una prospettiva decisamente inusuale.
Cordiali saluti. Jack.Aubrey
Non sono presenti sviluppi rispetto ai messaggi precedenti. In questo periodo sono piuttosto preso in altre attività e l'unico lavoro che ho fatto dietro alla lancia è quello di installare in casa una nuova mensola, rigorosamente autocostruita, fatta su misura per il modello e piazzata in un punto adatto per poter valorizzare la visione dell'interno.
Mensola fatta con una tavola di abete acquistata presso un Bricocenter, opportunamente tagliata nella misura desiderata, carteggiata e verniciata con impregnante poliuretanico aspetto cerato Syntilor. Totale quattro mani. Per scurire leggermente il colore chiaro dell'abete ho utilizzato un impregnate colorato "rovere chiaro".
Quest'ultima foto mostra lo scafo di prua, con l'opera viva dipinta. Una prospettiva decisamente inusuale.
Cordiali saluti. Jack.Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Jack, ma come diavolo fai ad essere così preciso coi listelli ? hai fatto come Faust ?
ps : come va il tuo lab in giardino ?
ciao Uni
ps : come va il tuo lab in giardino ?
ciao Uni
unimatrix0- Collaboratore sostenitore
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Per il momento c'è una bella piattaforma in cemento bella pronta. Attendo la consegna della casetta, che secondo il venditore (Castorama) avrebbe dovuto già essere stata fatta . . . ma che invece ancora non lo è. Misteri dei trasporti.
Se arriva tra oggi e domani e il tempo lo permette, sabato e domenica si lavora. Saluti. Jack.
Se arriva tra oggi e domani e il tempo lo permette, sabato e domenica si lavora. Saluti. Jack.
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
allora preghiamo per te che regga il tempo!!!
Brad Barron- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Ecco per ultimo delle immagini che mostrano la lancia nella sua totalità. Siamo ora arrivati ai giorni odierni, dove non ho fatto particolari progressi perchè ho avuto da fare di tutto in casa mia e dei miei vecchi.
Le prossime due foto sono state scattate il 30/03/2007, cioè quasi due anni fa. Come potete vedere dal confronto con le due precedenti, poco o nulla è cambiato nel frattempo, nonostante la mia impazienza di ripartire.
Quest'ultima immagine più recente mostra la vela piazzata in modo provvisorio, giusto per avere un'idea di come posizionarla per dimensionare l'altezza della teca.
Venendo alla casetta di legno che dovrò montare nel giradino di mia suocera, sono riuscito finalmente ad avere una data di consegna dal trasportatore: martedì 7 Aprile ore 9.00. Dando un'occhiata alle previsioni meteo qui a Milano, credo che per trovare due giorni interi senza pericolo di pioggia dovrò aspettare almeno giovedì e venerdì, sempre che il meteo non cambi nel frattempo. Primavera pazzerella, avrò tempo di prepararmi adeguatamente su come muovermi.
Salutoni dal vostro Jack.Aubrey
Le prossime due foto sono state scattate il 30/03/2007, cioè quasi due anni fa. Come potete vedere dal confronto con le due precedenti, poco o nulla è cambiato nel frattempo, nonostante la mia impazienza di ripartire.
Quest'ultima immagine più recente mostra la vela piazzata in modo provvisorio, giusto per avere un'idea di come posizionarla per dimensionare l'altezza della teca.
Venendo alla casetta di legno che dovrò montare nel giradino di mia suocera, sono riuscito finalmente ad avere una data di consegna dal trasportatore: martedì 7 Aprile ore 9.00. Dando un'occhiata alle previsioni meteo qui a Milano, credo che per trovare due giorni interi senza pericolo di pioggia dovrò aspettare almeno giovedì e venerdì, sempre che il meteo non cambi nel frattempo. Primavera pazzerella, avrò tempo di prepararmi adeguatamente su come muovermi.
Salutoni dal vostro Jack.Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
Nulla di nuovo sul fronte di questo modello (ancora per poco spero). Unica novità è che ho già predisposto in casa mia "l'angolino" di esposizione. Come ho spiegato precedentemente ho costruito una mensola partendo da una tavola di abete acquistata presso un Brico, trattata con vernice poliuretanica. Mi piace particolarmente l'accostamento con lo specchio etnico.
continua. . .
continua. . .
jack.aubrey- Forumnauta
Re: Lancia Armata 1803 - Kit Panart (Jack.Aubrey) *** Terminato ***
. . . continuazione
Cordiali saluti e tanti auguri di buona Pasqua a tutti. Jack. Aubrey
Cordiali saluti e tanti auguri di buona Pasqua a tutti. Jack. Aubrey
jack.aubrey- Forumnauta
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