Navicella nuragica/shardana - kit CCV - (gioca)

Nome: navicella nuragica/shardana
Anno di costruzione: X secolo a.c.
Scala modello: 1:35
Tipo Modello: kit, CCV
lunghezza del modello: 40 cm


Ho visto il kit in un negozio di Cagliari, e l'ho subito comprato perchè avevo in mente di fare una navicella nuragica un giorno o l'altro.

Apro subito un cantiere, e, ridete pure di me, passerò alla storia come quello che apriva cantieri e non ne portava a termine nessuno

La nave che ne verrà fuori è questa, non è che mi piaccia tanto da vedere, ma mi incuriosice così come tutte le cose nuragiche



Il kit rielabora una navicella del tipo di questo bronzetto (foto da wikipedia), che sta
con circa un altro centinaio, al museo di Cagliari.



Qualcuno sostiene che tali bronzetti non rappresentino barche/navi, io suppongo di sì (altrimenti non compravo il kit ).

Il costruttore del kit lo chiama "navicella nuragica" in italiano e "shardana nuragic ship" in inglese, come si può vedere dalla foto precedente.

Sul significato di nuragico e di shardana c'è molta discussione in giro, e gli studiosi si accapigliano su varie teorie.

Una semplificazione esagerata, non esaustiva, di queste teorie:

1)- I nuragici hanno fatto i nuraghi fino al 1200 a.c., poi sono arrivati i shardana, che si sono mescolati/hanno distrutto la civiltà nuragica, e hanno dato il nome alla sardegna e ai sardi.

2) i nuragici e i shardana erano la stessa cosa, hanno fatto i nuraghi fino al 1200 poi si sono stufati, e hanno fatto i sardi normali con costruzioni normali.

3) i nuragici hanno fatto i nuraghi, poi hanno smesso, diventando sardi normali, e i shardana non sono mai esistiti, o se sono esistiti non c'entrano niente con la Sardegna.

Io seguo la interpretazione n. 1, che, per quanto ho letto, mi sembra la più verosimile, ma non sono uno studioso, quindi se qualcuno è di qualche altro parere, va bene lo stesso

Da questa interpretazione nasce che i bronzetti, essendo stati datati circa al 900 a.c., sono bronzetti shardana e non nuragici, e la nostra navicella quindi diventa una nave shardana.

Passando alla parte pratica
Ordinate e chiglia in ottimo compensato di betulla, taglio laser e incastri perfetti
senza aggiustamenti, provvedo all'immediato incollaggio.



Nella chiglia hanno inciso una specie di battura


chiglia e ordinate incollate


alla prossima

ciao giorgio
interessante la navicella nuragica!
non sono uno storico, ma mi piace credere nella prima interpretazione, ma i shardana da dove venivano?
non conosco la CCV, però bravi se hanno già previsto quella specie di battura!
buon divertimento!

Ciao gioca...sicuramente è qualcosa di nuovo e diverso dal solito...interessante anche la piccola parentesi storica.
Buon lavoro allora...
Un saluto

Ciao Goca, interessante il tuo nuovo cantiere, anche la descrizione.
Buon lavoro ciao

Il kit opta per fasciame unico.
L'opera viva in listelli di mogano da 0.5x6, tavole sovrapposte perchè è probabile che allora si usasse così.

L'opera morta in listelli da 1x4 di noce, tavole non sovrapposte praticamente da ponte in su.

Parto dalla chiglia, i listelli sono molto sottili, cedono dove non ci sono le ordinate, e non seguono una curva armoniosa in corrispondenza delle giunzioni, complicando la rastremazione, vediamo cosa ne esce fuori.
Poichè non ho ben chiaro come procedere faccio qualche esperimento, poi mi accorgo che forse non mi bastano i listelli, e vuol dire che ci sarà qualche assimetria fra destra e sinistra, la cosa non mi preoccupa, do la colpa ai quei maestri d'ascia di 3000 anni fa










è tutto per oggi

Nella terz'ultima foto noto che un listello è poggiato sull'altro listello per metà.
Non so su questa nave ma sulle navi vichinge sono sovrapposti una piccola parte del listello!
Visto che sono molto sottili e quindi è normale che viene spigolato ma cè un trucco.
puoi riempire gli spazi vuoti mettendo della balsa oppureun qualsiasi blocco tenero cui prendere velocemente la forma dello scafo.
Non importa se non ha potere incollante perchè sono sufficienti le ordinate.

Interessante la storia dei due popoli, non sapevo.
Una soggetto particolare.
Complimenti per la collezione di pinze chirurgiche !

@erpiotta

un listello è poggiato sull'altro listello per metà.

Hai ragione, mi son detto che così era più robusto, ma poi non mi sono bastati i listelli.





L'ancora era senz'altro litica, ne sono state trovate anche in Sardegna, a un buco a due e tre buchi, si suppone un buco per il cavo, due buchi per infilarvi qualcosa tipo marra.
Il kit offre un pezzetto di plastica, ho optato per una vera pietra su cui sono riuscito a fare i buchi, la lunghezza è circa 3 cm.






@picelli pinze chirurgiche? pinzette per bigodini di mia moglie.
da mia moglie vengono anche pinzette per tende e mollette da bucato.

Bravissimo, hai fatto bene a fare l'ancora con pietra vera!

posto una foto di quel tipo di ancora
ciao,enzo

ottima soluzione quella di sostituire l'ancora in plastica con quella in pietra!....bravo gioca!!...
Un saluto

grande!!
avevo puntato questo modello già da un pò e sicuramente lo realizzerò; prima o poi
quindi ti seguo con moolta attenzione
foto e dettagli mi raccomando..

La nave al tramonto:


C'è un po di differenza fra le ordinate fornite e i disegni dei piani:


Praticamente il fasciame è terminato


Sto lavorando al ponte, seguendo i piani.
Il ponte è tutto dritto, senza cavallino e bolzone, le linee del ponte contrastano con le linee del fasciame e trovo la cosa otticamente fastidiosa.
La presenza del ponte è un po dubbia storicamente, anche se non è un vero ponte, la profondità massima della "stiva" è 60 cm.


A chi si chiedesse che cos'è quella specie di albero nel ponte devo dare una breve spiegazione.
Ho letto molto questi giorni cercando di carpire le grandi verità, e praticamente ne so meno di prima, allora faccio viaggiare la fantasia.

Se di navi shardana parliamo allora parliamo anche di popoli del mare, gruppi di pirati mercenari navigatori di quel periodo, che scorrazzavano da una parte all'altra del Mediterraneo, compiendo atti di valore, cioè ammazzando e distruggendo ciò che gli stava a tiro
A questi popoli del mare appartenevano gli Etruschi (Turša) i Shardana (Šerden) i Siculi (Šekleš) gli Achei (Akawaša) e altri che non ricordo.
Immagino che le loro navi un po si assomigliassero, e gli Achei sono proprio quelli della guerra di Troia, allora vado a leggere L'Iliade e l'Odissea di Omero, se c'è qualche accenno alle loro navi.
Ecco cosa ho trovato

Odissea, partenza della nave di Telemaco
...
Telemaco; ov’è l’albero? I compagni
L’udiro, e il grosso, e lungo abete in alto
Drizzaro, e l’impiantaro entro la cava
Base, e di corda l’annodaro al piede:535
Poi tiravano in su le bianche vele
Con bene attorti cuoi. Gonfiò nel mezzo
.....

Iliade. arrivo di nave al porto
....
Nel seno entrati del profondo porto,
le vele ammaïnâr, le collocaro
dentro il bruno naviglio, e prestamente
dechinâr colle gomone l'antenna,
e l'adagiâr nella corsìa. Co' remi
il naviglio accostâr quindi alla riva;
e l'ancore gittate, e della poppa
annodati i ritegni, ecco sul lido
....

Allora, le vele e l'albero sono smontabili e vengono smontate ogni volta,
c'è un buco (cava) e un piede d'albero fisso a cui legare l'albero con
corde di cuoio.

Deciso, anche nella mia nave l'albero è smontabile velocemente, faccio un buco e un piede a cui legherò l'albero, come in figura



Poichè l'albero del kit mi sembra troppo alto lo accorcio, ma quanto ?, semplice, una volta smontato deve starci adagiato sul ponte
Scusate l'immaginazione, ma mi sono proprio divertito a fare lo studioso

e bravo Giorgio..

Anche il quasi ponte è a buon punto.
La nave deve anche assomigliare ai bronzetti da cui sono partito.
In alcuni di essi, vedi foto a inizio cantiere, c'è un graticcio sostenuto da pali massicci più alti del graticcio, su cui ci sono delle forme che a volte sembrano piccioni, non c'è accordo sul significato di detti pali, magari servivano proprio a sostenere il graticcio.
E' mia intenzione mettere in risalto questo fatto, perciò ho buttato giù alcune corna di ordinate, e irrobustito i pali sostenitori, con piccione appiccionato sopra, e ho cominciato a costruire il graticcio.
Ridete pure delle forme sopra i pali, nella mia mente sono proprio piccioni
E non spaventatevi del mostro cornuto

Mi piace l'interpretazione dei bronzetti.
ciao

Bravo, per i dettagli, più che ai disegni, ispirati ai bronzetti che sono l'unica testimonianza certa


per quanto riguarda l'ancora guarda queste ritrovate in Sardegna e nota i fori delle marre quadrati.


io nella tua infilerei dei listelli quadrati, appuntiti come l'immagine che ho postato alcuni girni fa.
Una cosa che mi lascia perplesso nei bronzetti, è la totale assenza di accenno ad un picco o un pennone, per cui si potrebbe presumere una vela simile ad un moderno spinnaker, con un verice fissato all'albero, ed i due inferiori alle murate, o una vela di questo tipo

ciao, enzo

I fori delle ancore litiche sembrano proprio quadrati, io avevo seguito i piani di progetto che utilizzano buchi tondi e tondini di legno.

Poichè la mia ancora mi sembra troppo grande, penso che ne farò un'altra più piccola con i buchi quadrati e e quadrelli per marre, ma non ho idea di come fare i buchi quadrati, mah, un modo lo troverò.

Per quanto riguarda le vele, non ho mai letto niente che ipotizzasse qualcosa di diverso da una vela quadra, penso che farò una vela quadra, però più bassa di quella di progetto, che mi sembra troppo alta e secondo me farebbe capottare la nave.

Certo i bronzetti non aiutano, tacciono di vele di remi e di timoni, e anche gli alberi hanno bisogno di un po di immaginazione, abbondano di animali e uccelli, chissà quale era lo scopo dei committenti.

Una cosa è certa non erano dei modellisti navali, a loro interessava un'idea, magari un ricordo, magari un voto, dei particolari della nave non gliene fregava niente, e a quei tempi era vietato iscriversi ai forum di modellismo, lo so per certo.

Comunque grazie a tutti per l'interesse e gli incoraggiamenti