SDM - Museo della Marineria di Viareggio - 2012.

Ciao.
Durante le ferie ho visitato il piccolo, ma interessante museo della Marineria di Viareggio.
Ho scambiato quattro chiacchere con uno dei vecchi marinai che volontariamente lo tengono aperto.

Il museo apre dalle 18 alle 22 di venerdi, sabato e domenica.
Può essere diviso in alcuni settori:
- storico documentario, carte nautiche, libri di bordo, libretti di navigazione, ecc.
- modellistico con modelli regalati da parenti di armatori o marittimi ed in parte opera del gruppo modellisti Viareggini, praticamente tutti si riferiscono alla marineria Viareggina (bovi, tartane, golette, navicelli, brigantini)
- attrezzi in uso di mastri d'ascia, carpentieri, calafati, ecc.
Una vetrina è dedicata alla nave recupero Artiglio (un modello e diversi cimeli).

Si tratta di un museo piccolo ma molto ordinato e tenuto con passione da ex mastri d'ascia ed ex marittimi.
L'esposizione di attrezzi di cantiere è molto vasta e spiega bene il tipo di lavoro che si svolgeva.
I modelli sono opera di persone che conoscevano bene la materia, magari a volte la conoscenza non era accompagnata dalla cosiddetta "mano", un conto è costruire una nave vera ed un conto è fare un modello.
Quasi tutti i modelli sono di imbarcazioni tipiche locali, anche l'unico galeone è in realta un galeone Livornese.
La grandissima parte dei modelli è completa di alberi, velatura e colori, il legno a vista è quasi sconosciuto.

Alcuni dei modelli esposti sono presenti anche nel mio museo privato: navicello, bovo, tartana, brigoletta e brigantino e questo mi ha soddisfatto ed inorgoglito.



in primo piano una chiesuola e dietro un dinghj donato da un poeta locale che lo usava x andare a pesca .


per gli amanti dell'arsenale la prua di un veliero davanti alla quale si vede un bozzello a pastecca.


morsa in legno, sul cartello c'è scritto "morsa centenaria"


attrezzi (per gli amanti della Proxon) e particolari veri




attrezzi per forare il legno


gli strumenti dei calafati


bozzelli


altri bozzelli da notare la varieta' di dimensioni


serie di attrezzi da carpentieri










Tra gli attrezzi non vi era carta vetrata, olio di lino o cera e il legname portava i segni degli strumenti usati, niente a che vedere con il cosiddetto arsenale che sembra plastica tanto è tirato a lucido.
La prua di veliero che ho postato all'inizio è arsenale vero!

ecco i modelli


un mezzo scafo di rimorchiatore


una draga


la nave recupero Artiglio


ancora Artiglio una diversa versione o un Artiglio 2 ?


navicello x il trasporto del marmo


bovo (fabbrica di vedove x i viareggini) -il bovo era detto fabbrica di vedove (informazione dal custode del museo) perchè a fronte di improvvise libecciate, comuni in Versilia, capitava spesso che gli equipaggi (scarsi di numero per ragioni economiche) non riuscissero a ridurre le vele ed il bovo scuffiava.


brigoletta


nave goletta










l'unico galeone del museo, il galeone mediceo


uno splendido modello di motopesca


il carro matto per il trasporto dei tronchi


qualcosa di esotico, una giunca


un modello navigante, vedere la foto nella teca












Ciao, ENRICO

Ciao Enrico,
Sono rimasto colpito nel settore "Per gli amanti della proxxon" da una macchina con un grosso cerchio in legno... Non mi dire che è una sega a nastro!.. Non ne ho mai viste fatte così, completamente in legno e sottolineo "completamente" !

ciao Pietro
è proprio una sega a nastro in....legno x il ...legno
ciao ENRICO

Ciao. proprio un bel reportage. Se penso alle volte che sono stato a Viareggio, senza mai pensare che ci fosse quel museo...
ciao. oldboy

Sinceramente grazie Enrico
Aniello

ciao
x gli appassionati del legno a vista .... praticamente la quasi totalità dei modelli del museo è pitturata con i giusti colori.
ciao ENRICO

E' tutto interessanterrimo!

Pure a me ha colpito quell'aggeggio cui non riuscivo a capire che arnese fosse poi grazie a Pietro ho capito
Ma. . . visto che all'epoca non esistevano motori elettrici mi chiedo come li facevano a girarla?
A bracciate tramite manovelle oppure con un motore a vapore?

ciao
io credo proprio che funzionasse a braccia tramite manovelle
la prossima volta chiedero' lumi (fra un anno)
ciao ENRICO

Ciao. Per l'azionamento della sega, bisognerebbe conoscere il periodo d'uso. L'azionamento a braccia mi pare svantaggioso, meglio quello a pedale come le vecchie macchine da cucire: si avvia a mano la ruota, che su un diametro quasi massimo ha un piolo sporgente in senso assiale e su questo piolo è incernierata una sbarra collegata, all'altra estremità, ad un pedale oscillante su un asse posto nella sua mezzeria. Spingendo col piede sul pedale si ha il movimento biella-manovella come per le locomotive. Altro sistema probabile poteva essere la trasmissione, con cinghia, del moto di una ruota azionata ad acqua: in montagna ne ho vista una. E perchè no: trazione animale come per i pozzi. Un asino gira in tondo e con opportuni ingranaggi e cinghie fa girare la ruota della sega. Oppure c'era uno che pedalava...
ciao! oldboy

molto interessante Bradipo

Bravo Oldboy

ciao
faccio notare un dettaglio che molti non conoscono .
guardate la ruota del timone , noterete una caviglia diversa dalle altre dipinta di bianco e con una scanalatura : si tratta della caviglia maestra che indica al timoniere quando il timone è al centro.
ciao ENRICO

...questa mi era proprio sfuggita!
ciao. Giuseppe

Verissimo ma, visto che il timone fa un tot di giri anzichè uno solo (altrimenti verrebbe troppo duro da girare specie se il mare e molto mosso), mi chiedo come fa a capire se è nella posizione centrale?

ciao
se la caviglia fosse al centro , ma con il timone inclinato da un giro completo o piu'
il timoniere non avrebbe bisogno della caviglia maestra x saperlo : la resistenza della ruota e il fatto che la nave si allontanerebbe dalla rotta stabilita lo informerebbero a sufficienza ( x non contare le imprecazioni dell'ufficiale di guardia )
la caviglia maestra serve x la regolazione di fino tenere il timone bene al centro evita perdite di velocità .
é bene ricordare che il timone di una nave è sostanzialmente un freno che agisce da un lato o dall'altro
ciao ENRICO

Hai ragione, non ci pensavo che un bel giro intero del timone si sente assai!

Ciao ErPiotta, scasami , il timoniere si deve ricordare di quanti giri ha fatto ho deve fare la ruota del timone ?
Mi senbra un pò strano
mozzo

Non è necessario ricordare quanti giri ha fatto.
Basta che la stella che è sul timone sia puntato sopra, se va dritto è dritto sennò si fa un giro o più a seconda di quanto curva la nave.

La mia domanda era se il timone era realmente dritto o poco curvato (a causa del dondolio, scuffiamenti ecc. non sempre si capisce la posizione precisa del timone).

Fra un giro e l'altro si sente sicuramente poi ci pensa la stella a capire la posizione precisa.