diorama automobilistico dipinto

Ciao,
mi fa piacere mostrarvi questo mio lavoro, nato da un'idea di quel pazzoide di mio marito Giacomo, alias Doctortreno. Si tratta di un fondale cittadino dipinto con acrilici su tavola di legno. Le macchinine sono un tesoretto dell'infanzia di lui, e da lui ripescate e restaurate una a una, con suo gran divertimento. L'abbiamo inserito in uno scaffale della libreria...
E ora divertitevi voi a cercare e trovare i dettagli...
Se avete domande, fatele.
Buona serata.

Ciao Paoletta,e'tutto veramente bellissimo,la cosa che mi ha colpito in positivo e': l'abbinamento tra modellini di auto e disegno conferendo un senso di profondità e allo stesso tempo di realtà,complimenti vivissimi bravi tutti e due.
Un Saluto!!!!!!

Ciao di nuovo Paoletta, domande non ne ho ma ho sgranato gli occhi nel rivedere tuto il parco auto della mia infanzia: la bianchina, la 131, la 128 2 porte, la giulia e la giulietta, l'alfasud, la 112 e la 600, la 500 e la 6 cv, la vecchia opel corsa (credo) e poi qualche dubbio certo. Ecco una domanda ce l'ho, anzi 2. Quella dietro la 131 blu è per caso la Simca? e poi, quella rossa di fronte la 128 verde cos'è? la conosco ma non la riconosco.

Concordo anch'io nel complimentarmi con l'abbinamento tra i modellini ed il fondale ....

però se posso permettermi una critica ...il fondale manca di profondità (non c'è prospettiva) e quindi risulta piatto

Franzsava

Ma davvero non vedi la profondità? Nella prima foto si vede bene che ho creato differenti piani per creare l'illusione della lontananza, e nella seconda si vede che ho voluto rendere l'idea di una scalinata che porta ad un giardino...
Ciao

La macchinina bianca dietro la 131 blu è una rara Fiat 1500 della
Mebetoys, tutta in metallo, mentre la rossa dietro la 128 è una Alfetta
GT della Polystil.
Ciao

Stephen Maturin ha scritto:Ciao di nuovo Paoletta, domande non ne ho ma ho
sgranato gli occhi nel rivedere tuto il parco auto della mia infanzia:
la bianchina, la 131, la 128 2 porte, la giulia e la giulietta,
l'alfasud, la 112 e la 600, la 500 e la 6 cv, la vecchia opel corsa
(credo) e poi qualche dubbio certo. Ecco una domanda ce l'ho, anzi 2.
Quella dietro la 131 blu è per caso la Simca? e poi, quella rossa di
fronte la 128 verde cos'è? la conosco ma non la riconosco.

Boh,
per me sono tutte macchinine (riconosco solo la 500, la 600, la 850, la
112, il Maggiolino e la 2 CV...), comunque adesso guardo sotto e chiedo
conferma al marito per rispondere alla tua domanda.

A tutti coloro che mi hanno fatto i complimenti dico:
Ne sono contenta

bello questo sfondo mi piace molto

Ciao Paola, mi piace lo sfondo che hai fatto e vedo che ti sei divertita anche nell' inserire piante e invecciare il muretto tra i due palazzi, complimenti.
Un saluto
Sandro

ciao Paoletta
certo che siete una bella e invidiabile coppia nel condividere l'hobby!

non voglio fare il professore, ma solo l'aspirante avvocato (sto scherzando):
i disegni prospettici implicano un punto di vista preciso e la sua scelta.
mi sembra che nelle prime due foto l'inquadratura confonda la profondità, ma nelle altre foto l'immagine ritorna giusta con la prospettiva del disegno di fondo.
potresti "rubare" qualche umano dal plastico del doctor-marito, ma è anche vero che siamo sommersi dal traffico.
complimenti e buon proseguimento!

Ciao Paoletta, ti ringrazio per la risposta. La conferma sull'alfetta mi fa sentire meglio in merito al madornale errore commesso sulla Fiat 1500 Al riguardo, non prendermi per rompiscatole, potresti postarmi qualche foto più chiara di questo splendore?

Buona giornata

Ciao, ti rispondo io in quanto "proprietario della macchina..."
Nessun madornale errore, è comprensibile non ricordarla, le 1300/1500 sono scomparse da anni, io personalmente è una vita che non ne vedo una, non so manco se qui in provincia di Imperia ne esista almeno una preservata.
Era una macchina nata con idee di eleganza e la sua linea si rifaceva (molto più in piccolo!!) a certe Chevrolet americane contemporanee, era molto curata come allestimento e dotata di una meccanica robusta e affidabile, non ottenne il successo che meritava per la sua linea, allora molto innovativa che nell' Italia conservatrice del tempo venne giudicata senza mezze misure: o piaceva da matti o non piaceva e si ripiegava su qualcosa di più classico, infatti con le successive 124 e 128 si tornò alla classica macchina squadrata gradevole ma anonima, la 1500 aveva ben più personalità!
Il modello in questione è una 1500 in 1/43 che anni fa salvai dalle grinfie di un bambino prima che la distruggesse del tutto, era malandata ma recuperabile, e con calma l'ho amorevolmente restaurata e abbellita, oltre alla riverniciatura totale ho ripassato in argento quelli che al vero erano i profili cromati e all' interno ho riprodotto le "lunette" bianche ai sedili e i pannelli in similpelle rossiccia alle portiere, infine ho ripassato i gruppi ottici posteriori coi giusti colori.
E' un modello raro e piuttosto introvabile, in tutto metallo, avrà una quarantina di anni circa e a quanto so già a suo tempo non restò in produzione per molto, quindi immagino che di queste macchinine a noi ne siano giunte ben poche, anche girando per Ebay non ne ho mai incontrate...
Ti metto di seguito alcune immagini che mostrano questa 1500, un bellissimo esempio di modelli robusti e dettagliati che ormai sono solo più un ricordo, in questo mondo attuale di Made in China e Usa e Getta...ciao ciao Giacomo (Doctortreno)

Ciao e una buona serata,Giacomo a suo tempo esattamente 1968 nolleggiai il 1300 alloro la chiamavano gran luce se la mente non tira bruto scherzo aveva lo specchietto sul parafanco, e il cambio al volante,mentre la 1500 se non ricordo male era differente posteriormente sullo sportello destro e sinistra avevano messo dei vetri laterali in più sul cruscotto avevano messo un cavetto per non stancarsi sulla guida in autostrada, in piu il tetto era sporgente dal cruscotto posteriore questo sono miei ricordo di 50 fa puo esserti di aiuto un cordiale saluto

Aniello



PS scusami Giacomo ma vicino alla serranta del gelate e la innocente tre cilinti

Ma avete letto ?

" L'ho salvata dalle grinfie di un bambino "

Ritengo che questa frase sia favolosa.

Un giocattolo per bambini , diventa una passione e un divertimento per grandi.

Sono convinto , che noi altri modellisti, potremo invecchiare come anagrafe, ma invecchieremo giocando e restando bambini.

Se poi questa mia considerazione viene associata a questa coppia di "bambini ", che continua a giocare con le macchinine,

credo sia il massimo.

Ho anche io una collezione di Ferrari e 500, e non mi vergogno a scrivere che ho anche le macchine dei personaggi di Cars,

rigorosamente conservate e fuori dalle grinfie di mio figlio (6 anni).

Complimenti di nuovo , siete favolosi.

Nostromo61

Grazie, ragazzi, ringrazio Aniello per il suo contributo coi suoi ricordi, e un po' lo invidio, perchè ha avuto la fortuna di guidare una macchina di classe come questa, perchè le 1300/1500 a mio parere classe ne avevano da vendere, forse con la loro linea strana erano in anticipo sui tempi e per questo non sono state apprezzate come meritavano, il pubblico che poteva spendere un po' di più si orientava verso la più tradizionale Lancia, in particolare Fulvia Berlina, (la Coupè era riservata ai "corsaioli...") mentre altri ripiegavano di più su 1100 R e poco dopo su 124 e 128...
Pensa, Aniello, hai noleggiato quella macchina nell' anno in cui sono nato io...tu già guidavi e io stavo nella culletta!!
La macchina che hai visto o è una A 112 gialla, oppure hai visto una Mini 90, che comunque aveva la stessa scocca della Innocenti 3, solo che quest'ultima essendo un po' più recente si riconosceva per le numerose parti in plastica applicate, comprese le grosse fasce laterali paracolpi che a mio parere erano un po' un pugno in un occhio, sapevano troppo di posticcio e di "appiccichiamo queste tanto da far vedere che abbiamo un po' rimodernato la macchina..."
Lavoro inutile, perchè il nuovo motore a 3 cilindri era già una vera grande innovazione...
Ringrazio ora Nostromo, ha detto delle sacrosante verità, siamo tutti un po' bambini, con le nostre navi, auto, treni, il modellismo è un fantastico mezzo per continuare a sognare, e sognare è indispensabile....ricordo una frase del mio idolo, Ayrton Senna, grande uomo oltre che grande pilota, (gran parte della mia passione per la F1 è morta con lui...) era solito dire che:"sognare è indispensabile, se una persona smette di sognare e non ha più sogni allora non ha più ragione di vivere..." tutto vero, se poi si pensa che queste passioni, questi sogni ci accomunano, fanno nascere amicizie, scambi di idee e vedute, consigli e trucchetti, beh, tutto questo è fantastico, si sogna tutti assieme...forse se più persone ascoltassero il bambino che è in loro (perchè c'è, c'è in chiunque!) il mondo sarebbe meno nervoso e incattivito...ciao a tutti e grazie ancora

Ciao Giacomo, vado di fretta ed al momento ti rispondo semplicemente ringraziandoti. Adesso, avendola vista bene, mi sono reso conto di aver cannato di brutto, sopratutto perchè è un'auto che ricorda la mia infanzia. Adesso scappo, ma mi riprometto di rileggere con calma la tua risposta. Grazie, grazie ad entrambi i coniugi

Ehiehiehi! Che succede? Manco da due giorni e qua piovono complimenti e ringraziamenti! Sono io che devo ringraziare voi per la partecipazione e perchè oggi ho imparato come sia bello condividere esperienze, idee e opinioni. Ringrazio pubblicamente anche mio marito che mi ha spinta ad iscrivermi a questo forum.
Ciao a presto.

brggpl ha detto:

potresti "rubare" qualche umano dal plastico del doctor-marito, ma è anche vero che siamo sommersi dal traffico

L'idea dei personaggi è bella, ma il problema è che i personaggi del suo plastico sono in scala H0, cioè 1:87, mentre le macchinine sono in scala 1:43. Potremmo studiare come fare, per esempio provare la tecnica di Santos, col filo di rame e il cernit, perchè no? Se avete altre idee, tiratele fuori!
Ciau

Ciao Paoletta, certo che i complimenti fioccano sono meritati, sia per i lavori eseguiti, sia per i pezzi unici e, sopratutto, per la vostra disponibilità nel rispondere alle nostre bizzarre richieste. Chi come me, o chi più grande di me, nel vedere questi modellini di auto gode ad un duplice pensiero: il primo legato ai ricordi delle vetture che per le nostre strade gironzolavano ed il secondo, più intimo, legato ai giochi che con gli stessi modelli ognuno di noi inventava. Questo mi fa venire in mente che la vita ha alcuni aspetti strani, da bambini per ore si fantastica una vita da adulti, magari volendo guidare un'auto, pilotare un aereo o solcare i mari con una bellissima barca. Invece quando si è adulti, nella maggior parte dei casi, tutte queste cose che si potrebbero fare si mettono da parte per tornare ad essere bambini cercando di costruire un modello di nave, restaurare una macchinina o far volare un elicottero telecomandato. Siamo proprio strani

Scusate la divagazione, torno al vostro spledido lavoro per complimentarmi e congedarmi da voi. Biona domenica

puoi mettere una foto del diorama fatta da lontano. Voglio vedere dove sta messo . grazie

Rispondo qui a Feberet: scusa il ritardo, ho avuto delle giornate pesanti e quindi per qualche sera sono andata a nanna presto senza prima connettermi al PC.... ora vedo di accontentarti con 2 foto del diorama nella libreria e ti mando un saluto, ciao

bella , bella idea per non tenere tutti quei giocatoli sparsi per casa o chiusi in un cassetto .

Ma, con tutte quelle macchine , immagino l'inquinamento nella stanza

Ciao Paoletta, è sorprendente! Vedendo le foto dei primi post immaginavo tutto tranne che fosse all'interno di una libreria. Hai avuto una bella idea. Ma saresti così cortese da dirmi se il dipinto , a mio avviso molto bello e di corrente naif, lo hai fatto sullo schienale o realizzato su cartoncino e poi incollato nella libreria?
Ti ringrazio e continua, le tue opere sono molto belle
Maru

Per Maruzzella: no, no, tutto molto più semplice: ho preso al brico due tavolette di legno spesse 1,8 e larghe 80x30 cm, poi col pennello e gli acrilici ho dipinto prima il fondo (grigio per la 2° tavoletta che sarebbe l'asfalto - mio marito ci ha incollato 2 listelli ai lati, che simulano il marciapiede) e poi il paesaggio (tutto inventato). Finito il lavoro, ho semplicemente appoggiato le 2 tavolette all'interno dello scaffale, che non ha schienale quindi poggia direttamente sul muro della parete.
Ho soddisfatto abbastanza la tua curiosità?
Grazie per l'incoraggiamento, ne ho proprio bisogno, ehm ho la tendenza a sottostimare le mie capacità e infatti ho pubblicato questo lavoro su insistenza del marito, perchè se era per me lo tenevo nascosto in casa...
Ancora grazie a tutti voi del forum. Ciao.

Buon giorno Paoletta, certo che si! Hai soddisfatto in pieno la mia curiosita'.
Se mi permetti vorrei darti un piccolo consiglio, per la tua prossima creazione, data la tua creativita' spero prossima, usa un foglio di compensato che potrai preparare con un paio di mani di cementite. Risultera' piu' leggero ed il fondo ti garantira' un ottimo supporto per l'acrilico. Questo mio consiglio, comunque, non inficia in alcun modo il risultato della tua opera.
A presto.
Maru