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Compressore silenzioso
Ciò che provo a descrivere è la costruzione di un compressore
silenzioso, usando un gruppo ermetico da frigorifero o meglio
da condizionatore, considerando l'esigua quantità di fluido
spinto da questi componenti è utilizzabile per piccoli lavori
di uso hobbistico, aergrafico o poco più, dipende dal gruppo
utilizzato.
Cerco di esporre correttamente il tutto e spero siate pazienti,
piano piano arrivo alla fine
In rete esistono comunque centinaia di progetti utilizzando queste
"bocce nere", non ho inventato nulla....
Esistono due tipi di gruppi ermetici: a pistone (quelli dei normali
frigoriferi) che hanno potenze 1/8.....1/4 di Hp
e quelli rotativi il tipo a palette (normalmente usati nei condizionatori)
la potenza di circa 1Hp per i comuni apparecchi casalinghi, questi sono
leggermente più rumorosi ma più performanti, tralasio volutamente quelli
a vite e gli scroll perchè meno facilii da reperire.
Gruppi ermetici alternativi a pistone:
esternamente sono presenti 2 tubi di diametro 8,5mm (aspirazioni)
uno per lato, una è sigillata al termine della carica di gas durante la
costruzione del frigorifero e 1 tubo da 6,5mm da un lato (mandata)
tutto il volume interno del gruppo è in depressione a motore funzionante,
le due aspirazioni terminano immediatamente all'interno del contenitore, a
livello della lamiera, infatti scuotendolo esce olio.
L'olio contenuto circa 200-450cc viene "aspirato" all'interno dell'albero
motore (è cavo), spinto e attranesso l'albero ricade lubrificando il tutto,
fluisce sugli avvolgimenti raffreddandoli e torna nella coppa.
Durante il funzionamento una piccolissima pare di olio vene aspirata dal
condotto di aspirazione situato sul corpo pompante garantendo lubrificazione
alle valvole lamellari.
Il motore è un asincrono monofase con 1 avvolgimento di funzionamento e 1
avvolgimento di avvio, alimentando, su quello di funzionamento è sempre
presente tensione, quello di avvio viene alimentato per i pochi secondi
necessari all'avviamento, nella scatoletta dei collegamenti, è presente una
protezione termica che interviene per elevato assorbimento di corrente o per
massima temperatura, oltre la termica, è situato l'avviatore, nei modelli
meno recenti è elettromeccanico (clixon), i modelli più recenti hanno un
avviatore a ptc dove a volte e integrata la protezione termica.
Gli avviatori elettrmeccanici permettono riavvii ravvicinati, quelli a ptc
avviato il motore, il ptc si scalda togliendo tensione all'avvolgimnto di
avvio, il riavvio sucessivo deve essere preceduto dal completo
raffreddamento del ptc, a volte occorrono alcuni minuti.
Guardiamo all'interno del gruppo
in basso a destra la mandata, le più a sinistra le aspirazioni, in alto a sinistra
il tubetto da dove aspira il pompante, termina all'interno delò rruppo, aspira aria
e piccole tracce di olio per la lubrificazione delle valvole interne, questo il motivo
per cui all'usita fuoriesce un poco di lubrificante.
Questo il motore estratto, a sinistra l'estremità dell'albero è forata, aspira l'olio
e lo spinge sulla parte alta, il connettore dei collegamenti e sulla destra la testa
e le molle della sospensione, il motore rimane sospeso sulle molle, per quello che
sballottandolo si sente il rumore.
Il gruppo dal lato visibile a coperchio rimosso, il tubo di mandata in primo piano,
la testata e immediatamente a destra il piccolo tubetto di aspirazione, al centro
l'estremità dell'albero con il foro di uscita olio.
Alcuni pistoni: i primi due a sinistra sono provenienti da fricoriferi casalinghi, il terzo
è di un condizionatore da 1/2Hp e l'ultimo proviene da un condizionatore da auto
(sono 5) a stella, notare le dimensioni
Quì si intravvede il movimento interno e il flusso dell'olio, il vetro e la luce
hanno solo lo scopo estetico, questo è un gruppo con avviatore elettromeccanico,
si riavvia immediatamente, sono i più adatti per i nostri compressori.
Alcuni gruppi si possono aprire senza renderli inutilizzabili.
Se l'argomento è gradito posso continuare....
Ciao ciao
Alessandro
silenzioso, usando un gruppo ermetico da frigorifero o meglio
da condizionatore, considerando l'esigua quantità di fluido
spinto da questi componenti è utilizzabile per piccoli lavori
di uso hobbistico, aergrafico o poco più, dipende dal gruppo
utilizzato.
Cerco di esporre correttamente il tutto e spero siate pazienti,
piano piano arrivo alla fine
In rete esistono comunque centinaia di progetti utilizzando queste
"bocce nere", non ho inventato nulla....
Esistono due tipi di gruppi ermetici: a pistone (quelli dei normali
frigoriferi) che hanno potenze 1/8.....1/4 di Hp
e quelli rotativi il tipo a palette (normalmente usati nei condizionatori)
la potenza di circa 1Hp per i comuni apparecchi casalinghi, questi sono
leggermente più rumorosi ma più performanti, tralasio volutamente quelli
a vite e gli scroll perchè meno facilii da reperire.
Gruppi ermetici alternativi a pistone:
esternamente sono presenti 2 tubi di diametro 8,5mm (aspirazioni)
uno per lato, una è sigillata al termine della carica di gas durante la
costruzione del frigorifero e 1 tubo da 6,5mm da un lato (mandata)
tutto il volume interno del gruppo è in depressione a motore funzionante,
le due aspirazioni terminano immediatamente all'interno del contenitore, a
livello della lamiera, infatti scuotendolo esce olio.
L'olio contenuto circa 200-450cc viene "aspirato" all'interno dell'albero
motore (è cavo), spinto e attranesso l'albero ricade lubrificando il tutto,
fluisce sugli avvolgimenti raffreddandoli e torna nella coppa.
Durante il funzionamento una piccolissima pare di olio vene aspirata dal
condotto di aspirazione situato sul corpo pompante garantendo lubrificazione
alle valvole lamellari.
Il motore è un asincrono monofase con 1 avvolgimento di funzionamento e 1
avvolgimento di avvio, alimentando, su quello di funzionamento è sempre
presente tensione, quello di avvio viene alimentato per i pochi secondi
necessari all'avviamento, nella scatoletta dei collegamenti, è presente una
protezione termica che interviene per elevato assorbimento di corrente o per
massima temperatura, oltre la termica, è situato l'avviatore, nei modelli
meno recenti è elettromeccanico (clixon), i modelli più recenti hanno un
avviatore a ptc dove a volte e integrata la protezione termica.
Gli avviatori elettrmeccanici permettono riavvii ravvicinati, quelli a ptc
avviato il motore, il ptc si scalda togliendo tensione all'avvolgimnto di
avvio, il riavvio sucessivo deve essere preceduto dal completo
raffreddamento del ptc, a volte occorrono alcuni minuti.
Guardiamo all'interno del gruppo
in basso a destra la mandata, le più a sinistra le aspirazioni, in alto a sinistra
il tubetto da dove aspira il pompante, termina all'interno delò rruppo, aspira aria
e piccole tracce di olio per la lubrificazione delle valvole interne, questo il motivo
per cui all'usita fuoriesce un poco di lubrificante.
Questo il motore estratto, a sinistra l'estremità dell'albero è forata, aspira l'olio
e lo spinge sulla parte alta, il connettore dei collegamenti e sulla destra la testa
e le molle della sospensione, il motore rimane sospeso sulle molle, per quello che
sballottandolo si sente il rumore.
Il gruppo dal lato visibile a coperchio rimosso, il tubo di mandata in primo piano,
la testata e immediatamente a destra il piccolo tubetto di aspirazione, al centro
l'estremità dell'albero con il foro di uscita olio.
Alcuni pistoni: i primi due a sinistra sono provenienti da fricoriferi casalinghi, il terzo
è di un condizionatore da 1/2Hp e l'ultimo proviene da un condizionatore da auto
(sono 5) a stella, notare le dimensioni
Quì si intravvede il movimento interno e il flusso dell'olio, il vetro e la luce
hanno solo lo scopo estetico, questo è un gruppo con avviatore elettromeccanico,
si riavvia immediatamente, sono i più adatti per i nostri compressori.
Alcuni gruppi si possono aprire senza renderli inutilizzabili.
Se l'argomento è gradito posso continuare....
Ciao ciao
Alessandro
rokko- Utente Appassionato
Re: Compressore silenzioso
Bellissimo Alessandro!
Stai facendo un lavoro veramente accurato e con una spiegazione veramente all'altezza.
Alla prossima, Modì.-
Stai facendo un lavoro veramente accurato e con una spiegazione veramente all'altezza.
Alla prossima, Modì.-
Modifica- Forumnauta
Re: Compressore silenzioso
Grazie del commento ,
spero di essere all'alezza, Moddi.....qui un si frigge mia con l'acqua ....
Non sono un frigorista, ciò che scrivo sono cose che ho dedotto dallo smontaggio
dei gruppi ermetici e dalle prove che ho fatto, mi rendo conto che forse stò
andando un po troppo nel dettaglio, e rischio di annoiare, ma iniziando a descrivere
i gruppi e il loro funzionamento si ha un'idea migliore di cosa si ata maneggiando
Gruppi ermetici rotativi:
ne esistono diversi tipi, a vite scroll....ma ho avuto l'opportunità di mettere le mani
solo nel tipo a palette, sono i più facili da reperire .
Normalmente per i condizionatori casalinghi le potenze si aggirano da 0,75 a 1,5 Hp
Questi gruppi hanno tutto il volume interno alla stessa pressione dell'uscita,
in aspirazione c'è solo il piccolo tratto di tubo tra il pompante e l'ingrasso.
Hanno forma cilindrica, il motore è situato sulla parte alta e il blocco pompante è
saldato sulla parte inferiore, l'aria aspirata è mandata in pressione all'interno del gruppo,
attraversa il motore attraverso il traferro e giunge al tubo di uscita posto nella parte superiore.
Anche in questi gruppi l'olio viene aspirato all'interno dell'albero, attraverso di
esso giunge nella parte superiore e ricade lubrificando il turtto.
Sono poco più rumorosi di quelli a pistone ma molto compatti e di potenza maggiore.
Il motore ha due avvolgimenti, sempre in tensione, ad uno dei quali fa capo
un condensatore permanentemente inserito il tutto è protetto da protettore termico,
non necessitano di avviatore.
Inutile dire che data la particolare e compatta costruzione, è impossibile lo
smontaggio senza rederli inutilazzabili.
ecco le foto
Esternamente si presenta così, si trovano facilmente nei condizionatori, (la unità esterne), quelle scatole grigie con la ventola, quando si smonta bisogna ricordare di prelevare il condensatore di avvio ....
quel bombolotto sulla sinistra è una sorta di filtro, non bisogna rimuoverlo altrementi
fa un rumore mostruoso (ho provato)....
Questo è quello che c'è sotto il coperchio, dopo avere smerigliato la saldatura,
si vede veramente poco, il pompante è situano nella parte inferiore,
non è possibile accedervi snza renderlo inutilizzabile.
Era un gruppo con gli avvolgimenti a massa così ho infierito
Questi sono i componenti interni, la struttura del pompante è saldata direttamente
all'involucro, per accedere ho dovuto usare la smerigliatrice
Questo il pompante privato dell'indotto
foto in alto: sulla destra (freccia blù) il tubo comunicante con l'esterno da dove viene
aspirata l'aria, viene spinta dal rotore durante la rotazione attraverso la valvla di non
ritorno giunge all'interno della carcassa (freccia rossa), di li attraversa il motore e giunge
al tbo di uscita, la tenuta nel pompante è assicurata dalla paletta (non ha valvole)
foto in basso:
il pompante smontato, il funzionamento si vede meglio nella foto sucessiva
Rotazione:
il pompante visto dal basso, il rotore, ruotando eccentricamente provoca una
depressione sulla destra della paletta e aspira aria, questa viene imprigionata,
compressa e spinta all'uscita sulla sinistra della paletta (la paletta tramite la
molla è solidale al rotore garantendo la tenuta)
Al centro del rotore si nota l'albero forato all'interno del quale è posto un lamierino
ritorto, durante la rotazione aspira l'olio dal fondo e lo spinge verso la parte alta
del gruppo.
Ciao, a presto....
Alessandro
spero di essere all'alezza, Moddi.....qui un si frigge mia con l'acqua ....
Non sono un frigorista, ciò che scrivo sono cose che ho dedotto dallo smontaggio
dei gruppi ermetici e dalle prove che ho fatto, mi rendo conto che forse stò
andando un po troppo nel dettaglio, e rischio di annoiare, ma iniziando a descrivere
i gruppi e il loro funzionamento si ha un'idea migliore di cosa si ata maneggiando
Gruppi ermetici rotativi:
ne esistono diversi tipi, a vite scroll....ma ho avuto l'opportunità di mettere le mani
solo nel tipo a palette, sono i più facili da reperire .
Normalmente per i condizionatori casalinghi le potenze si aggirano da 0,75 a 1,5 Hp
Questi gruppi hanno tutto il volume interno alla stessa pressione dell'uscita,
in aspirazione c'è solo il piccolo tratto di tubo tra il pompante e l'ingrasso.
Hanno forma cilindrica, il motore è situato sulla parte alta e il blocco pompante è
saldato sulla parte inferiore, l'aria aspirata è mandata in pressione all'interno del gruppo,
attraversa il motore attraverso il traferro e giunge al tubo di uscita posto nella parte superiore.
Anche in questi gruppi l'olio viene aspirato all'interno dell'albero, attraverso di
esso giunge nella parte superiore e ricade lubrificando il turtto.
Sono poco più rumorosi di quelli a pistone ma molto compatti e di potenza maggiore.
Il motore ha due avvolgimenti, sempre in tensione, ad uno dei quali fa capo
un condensatore permanentemente inserito il tutto è protetto da protettore termico,
non necessitano di avviatore.
Inutile dire che data la particolare e compatta costruzione, è impossibile lo
smontaggio senza rederli inutilazzabili.
ecco le foto
Esternamente si presenta così, si trovano facilmente nei condizionatori, (la unità esterne), quelle scatole grigie con la ventola, quando si smonta bisogna ricordare di prelevare il condensatore di avvio ....
quel bombolotto sulla sinistra è una sorta di filtro, non bisogna rimuoverlo altrementi
fa un rumore mostruoso (ho provato)....
Questo è quello che c'è sotto il coperchio, dopo avere smerigliato la saldatura,
si vede veramente poco, il pompante è situano nella parte inferiore,
non è possibile accedervi snza renderlo inutilizzabile.
Era un gruppo con gli avvolgimenti a massa così ho infierito
Questi sono i componenti interni, la struttura del pompante è saldata direttamente
all'involucro, per accedere ho dovuto usare la smerigliatrice
Questo il pompante privato dell'indotto
foto in alto: sulla destra (freccia blù) il tubo comunicante con l'esterno da dove viene
aspirata l'aria, viene spinta dal rotore durante la rotazione attraverso la valvla di non
ritorno giunge all'interno della carcassa (freccia rossa), di li attraversa il motore e giunge
al tbo di uscita, la tenuta nel pompante è assicurata dalla paletta (non ha valvole)
foto in basso:
il pompante smontato, il funzionamento si vede meglio nella foto sucessiva
Rotazione:
il pompante visto dal basso, il rotore, ruotando eccentricamente provoca una
depressione sulla destra della paletta e aspira aria, questa viene imprigionata,
compressa e spinta all'uscita sulla sinistra della paletta (la paletta tramite la
molla è solidale al rotore garantendo la tenuta)
Al centro del rotore si nota l'albero forato all'interno del quale è posto un lamierino
ritorto, durante la rotazione aspira l'olio dal fondo e lo spinge verso la parte alta
del gruppo.
Ciao, a presto....
Alessandro
rokko- Utente Appassionato
Re: Compressore silenzioso
Ciao Alessandro spiegazione e passo passo veramente eccezionali.
Un saluto
Sandro
Un saluto
Sandro
Ospite- Ospite
Re: Compressore silenzioso
Grazie Sandro
Come si avviano?
Sono motori asincroni monofasi, hanno due avvolgimenti, uno di funzionamento
e uno di avvio, i gruppi rotativi hanno un condensatore di avvio permanentemente
inserito all'avvolgimento dedicato, dando tensione si avvia immediatamente,
uno schemino di ciò che si trova sotto al coperchio dei collegamenti
ho evidenziato in blù e rosso i collegamenti elettrici, in basso a destra i tre terminali
del motore, poco più sopra la protezione termica in serie alla linea di alimentazione,
sulla sinistra il condensatore (circa 16 microfarad ogni Hp)
normalmente questi gruppi hanno shemi di collegamento identici
L'avvio dei gruppi a pistone, è un po più complesso, dando tensione, l'avvolgimento
di funzionamento rimane permanentemente inserito, quello di avvio, viene disinserito
a motore avviato.
L'avviatore provvede a fare ciò, ne esistono due tipi:
Elttromeccanico
dove una bobinetta posta in serie all'avvolgimento principale, all'avvio (assorbendo il
motore una corrente maggiore), fa chiudere un contatto che alimenta l'avvolgimento
di avvio, pochi secondi dopo la corrente si stabilizza a valori normali e il contatto
riapre lasciando solo l'avvolgimento principale inserito.
Questi sono presenti nei gruppi meno recenti, questi gruppi si riavviano immediatamente.
avviatori PTC
i gruppi più recenti sono provvisti di questo avviatore, si comporta come una sorta di
termostato, alimentando il guppo, viene alimentato l'avvolgimento principale, il ptc
si comporta come un contatto chiuso e viene alimentato l'lavvolgimento di avvio,
dopo pochi secondi il ptc si scalda e disalimenta tale avvolgimento, il ptc rimane
caldo fintanto che il motore rimane in funzione.
Arrestando il motore il ptc rimane calo per diversi minuti, se si rialimenta il gruppo
non riparte fino a che il ptc non si è raffreddato a volte può impiegare 5 minuti.....
Questo fatto pone dei limiti in caso di serbatoi piccoli, riavvii repentini non
potrebbe farne.
Per ovviare a questo è possibile inserire un pulsante in parallelo al ptc, quando non
si riaffia, basta premere alcuni secondi il pulsante e rilasciarlo.....o procurarsi
un gruppo provvisto di avviatore idoneo.
ecco la forma esterna dei componenti:
gli avviatori si innestano semplicemente infilandoli sui contatti del gruppo,
le protezioni sono generalmente fissate alla plastica del coperchio collegamenti
ecco due esempi di collegamenti in alto avviatore elettromeccanico, con termica
separata e in basso avviatore ptc con termica integrata.
Al centro la schemetto della disposizione degli avvolgimenti
interni, la disposizione dei terminali sullo zoccolo e l'alimentazione L1 - L2
scatoletta aperta
dalla scatoletta generalmente escono due cavetti: uno a tre fili dove fa capo la spina
di alimentazione e uno a 4 fili che si collega al termostato e alla lampadina, di tale
cavetto si puo eliminare il filo blu e collegare assieme gli altri due, la terra sulla carcassa
se il gruppo è funzionante si deve avviare immediatamente.
"Espianto del gruppo" il gas contenuto nei circuiti non è tossico, ma
quello contenuto nei vecchi modelli, freon (r12 frigoriferi) e (r22 condizionatori), sono
dannosi per l'ambiente, quelli più recenti non contengono cfc, sul contenitore è
comunque scritto il contenuto.
E' bene in ogni caso disperderne il meno possibile, anche se la maggior parte
delle macchine che si trovano abbandonate, la causa del non funzionamento
è la mancanza di gas, difficilmente i compressori sono bruciati...fortunatamente..
Prima di infierire nello smontaggio insistere così:
occorre strozzare i due tubi con le pinze a misura utile e tagliare i tubi prima
delle strozzature verso il gruppo in modo da disperdere meno gas
possibile, usare i guanti e prestare molta attenzione, può schizzare
fuori gas misto a olio, il gas espandendosi puo provocare congelamenti
Non scuotere molto il tutto, lsciare riposare alcune ore, nell'olio è ancora presente
gas, agitando il tutto, può schizzare fuori....
Abbiamo finalmente il gruppo per il nostro compressore.
I gruppi che piu facilmente si trovano con avviatore elettromeccanico sono
di marca ZEM e si trovano nei frigoriferi a doppia porta meno recenti, hanno potenze
da 1/8 a 1/4 Hp di quelli che ho provato sono quelli che rilasciano meno olio
dalla mandata esteticamente sono così (questo è reduce da modifiche)
Ciao
Alessandro
Come si avviano?
Sono motori asincroni monofasi, hanno due avvolgimenti, uno di funzionamento
e uno di avvio, i gruppi rotativi hanno un condensatore di avvio permanentemente
inserito all'avvolgimento dedicato, dando tensione si avvia immediatamente,
uno schemino di ciò che si trova sotto al coperchio dei collegamenti
ho evidenziato in blù e rosso i collegamenti elettrici, in basso a destra i tre terminali
del motore, poco più sopra la protezione termica in serie alla linea di alimentazione,
sulla sinistra il condensatore (circa 16 microfarad ogni Hp)
normalmente questi gruppi hanno shemi di collegamento identici
L'avvio dei gruppi a pistone, è un po più complesso, dando tensione, l'avvolgimento
di funzionamento rimane permanentemente inserito, quello di avvio, viene disinserito
a motore avviato.
L'avviatore provvede a fare ciò, ne esistono due tipi:
Elttromeccanico
dove una bobinetta posta in serie all'avvolgimento principale, all'avvio (assorbendo il
motore una corrente maggiore), fa chiudere un contatto che alimenta l'avvolgimento
di avvio, pochi secondi dopo la corrente si stabilizza a valori normali e il contatto
riapre lasciando solo l'avvolgimento principale inserito.
Questi sono presenti nei gruppi meno recenti, questi gruppi si riavviano immediatamente.
avviatori PTC
i gruppi più recenti sono provvisti di questo avviatore, si comporta come una sorta di
termostato, alimentando il guppo, viene alimentato l'avvolgimento principale, il ptc
si comporta come un contatto chiuso e viene alimentato l'lavvolgimento di avvio,
dopo pochi secondi il ptc si scalda e disalimenta tale avvolgimento, il ptc rimane
caldo fintanto che il motore rimane in funzione.
Arrestando il motore il ptc rimane calo per diversi minuti, se si rialimenta il gruppo
non riparte fino a che il ptc non si è raffreddato a volte può impiegare 5 minuti.....
Questo fatto pone dei limiti in caso di serbatoi piccoli, riavvii repentini non
potrebbe farne.
Per ovviare a questo è possibile inserire un pulsante in parallelo al ptc, quando non
si riaffia, basta premere alcuni secondi il pulsante e rilasciarlo.....o procurarsi
un gruppo provvisto di avviatore idoneo.
ecco la forma esterna dei componenti:
gli avviatori si innestano semplicemente infilandoli sui contatti del gruppo,
le protezioni sono generalmente fissate alla plastica del coperchio collegamenti
ecco due esempi di collegamenti in alto avviatore elettromeccanico, con termica
separata e in basso avviatore ptc con termica integrata.
Al centro la schemetto della disposizione degli avvolgimenti
interni, la disposizione dei terminali sullo zoccolo e l'alimentazione L1 - L2
scatoletta aperta
dalla scatoletta generalmente escono due cavetti: uno a tre fili dove fa capo la spina
di alimentazione e uno a 4 fili che si collega al termostato e alla lampadina, di tale
cavetto si puo eliminare il filo blu e collegare assieme gli altri due, la terra sulla carcassa
se il gruppo è funzionante si deve avviare immediatamente.
"Espianto del gruppo" il gas contenuto nei circuiti non è tossico, ma
quello contenuto nei vecchi modelli, freon (r12 frigoriferi) e (r22 condizionatori), sono
dannosi per l'ambiente, quelli più recenti non contengono cfc, sul contenitore è
comunque scritto il contenuto.
E' bene in ogni caso disperderne il meno possibile, anche se la maggior parte
delle macchine che si trovano abbandonate, la causa del non funzionamento
è la mancanza di gas, difficilmente i compressori sono bruciati...fortunatamente..
Prima di infierire nello smontaggio insistere così:
occorre strozzare i due tubi con le pinze a misura utile e tagliare i tubi prima
delle strozzature verso il gruppo in modo da disperdere meno gas
possibile, usare i guanti e prestare molta attenzione, può schizzare
fuori gas misto a olio, il gas espandendosi puo provocare congelamenti
Non scuotere molto il tutto, lsciare riposare alcune ore, nell'olio è ancora presente
gas, agitando il tutto, può schizzare fuori....
Abbiamo finalmente il gruppo per il nostro compressore.
I gruppi che piu facilmente si trovano con avviatore elettromeccanico sono
di marca ZEM e si trovano nei frigoriferi a doppia porta meno recenti, hanno potenze
da 1/8 a 1/4 Hp di quelli che ho provato sono quelli che rilasciano meno olio
dalla mandata esteticamente sono così (questo è reduce da modifiche)
Ciao
Alessandro
Ultima modifica di rokko il Lun 6 Set 2010 - 19:16 - modificato 1 volta.
rokko- Utente Appassionato
Re: Compressore silenzioso
Ora tutti possono costruirsi un compressore silenzioso e funzionale.
Un saluto
Sandro
Un saluto
Sandro
Ospite- Ospite
Re: Compressore silenzioso
No Sandro, ancora non se lo possono costruire,
ma certamente un compressore di frigo non è più quella "bolla nera" misteriosa che era fino ad adesso!
Grazie Ale, continua!!!
Modì.-
ma certamente un compressore di frigo non è più quella "bolla nera" misteriosa che era fino ad adesso!
Grazie Ale, continua!!!
Modì.-
Modifica- Forumnauta
Re: Compressore silenzioso
Buona serata Rokko non voglio essere un intruso ma se dai chiarimenti sulle tre lettere C R S penso che sarà più comprensivo il discorso che porti avanti, ringraziandoti è apprezzando la tua disponibbilità un affettuoso saluto
-----------------------------------------------------------------------------------------------Aniello-----
-----------------------------------------------------------------------------------------------Aniello-----
aniello- Forumnauta
Re: Compressore silenzioso
Ciao Aniello, hai fatto bene a ricordare l'idenrificazione dei terminali, dovevo
ancora aggiungere qualche schemino nel post precedente, per maggior chiarezza
riporto qui uno schemetto tratto dal manuale dei compressori "Embraco"
liberamente scaricabile dal sito ma sono tutti molto simili....
sono due schemetti: il primo con avviatore elettromeccanico, il secondo
con quello a ptc, sulla destra di entramdi è visibile la morsettiera del
gruppo, più a sinistra a fianco gli avvolgimenti la protezione termica e
sotto gli avvolgimenti l'avviatore.
C-R..avvolgimento principale C-S avvolgimento di avvio
A volte su alcuni gruppi il connettore è capovolto, in caso di difficoltà
a identificare il corretto collegamento, conviene cercare in rete il "data sheet"
dove oltre lo schema sono scritte le caratteristiche e il contenuto di lubrificante.
N.B. ricordo che queste operazioni vanno sempre fatte con la massima ATTENZIONE,
sono presenti tensioni pericolose, collegare sempre il filo di terra.
Ecco un semplice semplice schemino che riporta grosso modo i collegamenti
Il gruppo carica il serbatoio,, a presione raggiunta, il pressostato arresta il motore e
simultaneamenta apre la valvola di sfiato (situata sul pressostato stesso)scaricando
la pressione dalla mandata del gruppo fino alla valvola di non ritorno.
N.B.è uno schemino per rendere l'idea del funzionamento, in realtà i componenti sono
disposti in modo diverso
Serbatoio
Occorre procurarsi un serbatoio idoneo per avere un minimo accumulo di aria compressa,
se non si ha la fortuna di recuperare il serbatoio di un compressore guasto, il modo
più rapido è usare un vecchio estintore, è sufficente a polvere, purchè sia in
condizioni perfette, riporto le pressioni di collaudo:
Pressione di esercizio: 14 bar
Pressione di collaudo: 26 bar
Pressione di scoppio: > 70 bar
lo caricheremo a circa 8 bar quindi in piena sicurezza, evidenzio che non deve essere
modificato in nessun modo, la lamiera deve rimanere integra, non bisogna praticare
fori, saldature ecc...per non pregiudicarne la sicurezza.
Sono di facile reperibilità da chi fa manutenzione agli estintori, il mio "spacciatore" di
fiducia me ni procura già vuoti a costo zero....della serie aperitivo.....:-)
Non è comunque difficile svuotarli se non si ha un incendio a disposizione, basta
capovolgerlo in luogo areato, mettere uno straccio sull'erogatore, premere delicatamente
la leva, in questo modo fuoriesce la sola quantità di polvere presente nel tubo che
collega internamente la testa con il fondo dell'estintore.
Fatto questo sempre lentamente scaricare tutta la pressione, a questo punto l'estintore
è innocuo basta svitare la testa e smaltire il contenuto.
Per togliere la polvere residua conviene non usare acqua, si arruginirebbe in breve tempo
soffiare all'interno aria compressa in luogo aperto, spazzolare l'interno aiutandosi con uno
scovolo per bottiglioni ecc....la superficie interna apparirà brillante.
ecco come si presenta con la testa rimossa, lasciamo in sospeso l'erogatore e infieriamo
all'interno del serbatoio, occorre proteggere le pareti interne dalla ruggine che sarà
provocata dalla condensa che si formerà inevitabilmente all'interno, c'è chi consiglia
di versare all'interno del convertitore di ruggine, io ho fatto con ottimi risultati
la verniciatura interna con smalto poliuretanico.
Avevo circa mezza bomboletta di tale prodotto, l'ho spruzzata internamente, bisogna avere pazienza ogni tanto di roteare L'estintore per fare assestare lo smalto su tutta la
superficie, si fa in tempo a spargerlo ovunque, impiega circa una settimana a asciugare....
fino a quando non è asciutto ogni tanto bisogna girare il serbatoio, prestare attenzione
quando si capovolge per dirigerlo sulla parte attorno al filetto, puo uscire e imbrattare
ovunque.
Mi vengono in mente altri modi resina ...ma non ho provato....
Il risultato è questo
Dallo schemetto precedente, sia la carica che
l'utilizzo di aria avvengono dallo stesso "raccordone", la
testa dell'estintore,appunto, dove sono collegati tutti gli altri
componenti: pressostato, valvola di sicurezza.....ecc...
Consideriamo il caso serbatoio carico, compressore fermo,
preleviamo aria dalla bombola presumibilmente "asciutta" in quanto
una parte di condensa è rimasta nel serbatoio stesso.
Usiamo altra aria, il compressore si avvia, l'aria che usiamo
proviene dal serbatoio fino a che la pressione del compressore
supera la pressione del serbatoio, a quel punto l'otturatore della
valvola di non ritorno apre il passaggio e tutta la quantità di aria
consumata proviene direttamente dal compressore, compiendo il
percorso più corto (essendo tutti i raccordi comunicanti nella testa
dell'estintore) e parte del fluido va eventualmente a reintegrare
quello contenuto nel serbatoio.
In questa condizione tutta l'aria carica di condensa e residui di
olio giunge direttamente all'utilizzo senza essere stata rilasciata
nel serbatoio ed essere smaltita con opportuni modi.
Se l'aria compressa si usa per gonfiare i pneumatici o per soffiare
polvere poco importa, ma se viene usata per soffiare circuiti
elettronici o per alimentare un aerografo è importante che abbia
meno umidità possibile, si può mettere un filtro antcondensa in
uscita, ma se è già un po più pulita prima del filtro è meglio.
Per prima cosa occorre rimuovere il tubo in plastica avvitato all'interno e l'otturatore, non servono
Vediamo la testa dell'estintore modificata:
ultima foto ho allargato e svasato il foro comunicante con la sede
per il manometro (1/8") e la valvolina di sicurezza in modo da
potere inserire e brasare a stagno un tubetto in ottone lungo una
ventina di cm, diametro circa 6mm , in questo modo le due sedi
sopracitate comunicano esclusivamente circa al centro del serbatoio
la sede del manometro la uso per il prelievo dell'aria (freccia rossa)
L'ingresso dell'aria dal gruppo la raccordo al foro dove
usciva la scarica (1/4") freccia blu fluisce immediatamente
all'interno della testa in modo che la condensa e i residui di olio
cadano verso il fondo della bombola.
Ora il problema di rimuovere la condensa dal fondo... il foro
in alto da dove usciva l'otturatore, lo allargo e lo filetto 1/8"
in modo da poter avvitare un raccordo, sul lato esterno allo stesso
metto un piccolo rubinetto, nel lato interno,
braso a stagno un piccolo tubetto in rame od ottone, a raccordo
avvitato, deve sfiorare il fondo del serbatoio, in questo modo
per rimuovere la condensa, a compressore carico, basta aprire
leggermente il rubinetto, la condensa verrà spinta all'esterno
freccia gialla
Mi rendo conto che non è semplice soprattutto la brasatura interna
del tubetto, bisogna dosare lo stagno in modo da non creare
occlusioni al limite si puo realizzare solo lo scarico condensa
che è molto semplice.
Posso eventualmente allegare la sequenza delle foto dei vari passaggi
per realizzare le forature e brasature.
ancora aggiungere qualche schemino nel post precedente, per maggior chiarezza
riporto qui uno schemetto tratto dal manuale dei compressori "Embraco"
liberamente scaricabile dal sito ma sono tutti molto simili....
sono due schemetti: il primo con avviatore elettromeccanico, il secondo
con quello a ptc, sulla destra di entramdi è visibile la morsettiera del
gruppo, più a sinistra a fianco gli avvolgimenti la protezione termica e
sotto gli avvolgimenti l'avviatore.
C-R..avvolgimento principale C-S avvolgimento di avvio
A volte su alcuni gruppi il connettore è capovolto, in caso di difficoltà
a identificare il corretto collegamento, conviene cercare in rete il "data sheet"
dove oltre lo schema sono scritte le caratteristiche e il contenuto di lubrificante.
N.B. ricordo che queste operazioni vanno sempre fatte con la massima ATTENZIONE,
sono presenti tensioni pericolose, collegare sempre il filo di terra.
Ecco un semplice semplice schemino che riporta grosso modo i collegamenti
Il gruppo carica il serbatoio,, a presione raggiunta, il pressostato arresta il motore e
simultaneamenta apre la valvola di sfiato (situata sul pressostato stesso)scaricando
la pressione dalla mandata del gruppo fino alla valvola di non ritorno.
N.B.è uno schemino per rendere l'idea del funzionamento, in realtà i componenti sono
disposti in modo diverso
Serbatoio
Occorre procurarsi un serbatoio idoneo per avere un minimo accumulo di aria compressa,
se non si ha la fortuna di recuperare il serbatoio di un compressore guasto, il modo
più rapido è usare un vecchio estintore, è sufficente a polvere, purchè sia in
condizioni perfette, riporto le pressioni di collaudo:
Pressione di esercizio: 14 bar
Pressione di collaudo: 26 bar
Pressione di scoppio: > 70 bar
lo caricheremo a circa 8 bar quindi in piena sicurezza, evidenzio che non deve essere
modificato in nessun modo, la lamiera deve rimanere integra, non bisogna praticare
fori, saldature ecc...per non pregiudicarne la sicurezza.
Sono di facile reperibilità da chi fa manutenzione agli estintori, il mio "spacciatore" di
fiducia me ni procura già vuoti a costo zero....della serie aperitivo.....:-)
Non è comunque difficile svuotarli se non si ha un incendio a disposizione, basta
capovolgerlo in luogo areato, mettere uno straccio sull'erogatore, premere delicatamente
la leva, in questo modo fuoriesce la sola quantità di polvere presente nel tubo che
collega internamente la testa con il fondo dell'estintore.
Fatto questo sempre lentamente scaricare tutta la pressione, a questo punto l'estintore
è innocuo basta svitare la testa e smaltire il contenuto.
Per togliere la polvere residua conviene non usare acqua, si arruginirebbe in breve tempo
soffiare all'interno aria compressa in luogo aperto, spazzolare l'interno aiutandosi con uno
scovolo per bottiglioni ecc....la superficie interna apparirà brillante.
ecco come si presenta con la testa rimossa, lasciamo in sospeso l'erogatore e infieriamo
all'interno del serbatoio, occorre proteggere le pareti interne dalla ruggine che sarà
provocata dalla condensa che si formerà inevitabilmente all'interno, c'è chi consiglia
di versare all'interno del convertitore di ruggine, io ho fatto con ottimi risultati
la verniciatura interna con smalto poliuretanico.
Avevo circa mezza bomboletta di tale prodotto, l'ho spruzzata internamente, bisogna avere pazienza ogni tanto di roteare L'estintore per fare assestare lo smalto su tutta la
superficie, si fa in tempo a spargerlo ovunque, impiega circa una settimana a asciugare....
fino a quando non è asciutto ogni tanto bisogna girare il serbatoio, prestare attenzione
quando si capovolge per dirigerlo sulla parte attorno al filetto, puo uscire e imbrattare
ovunque.
Mi vengono in mente altri modi resina ...ma non ho provato....
Il risultato è questo
Dallo schemetto precedente, sia la carica che
l'utilizzo di aria avvengono dallo stesso "raccordone", la
testa dell'estintore,appunto, dove sono collegati tutti gli altri
componenti: pressostato, valvola di sicurezza.....ecc...
Consideriamo il caso serbatoio carico, compressore fermo,
preleviamo aria dalla bombola presumibilmente "asciutta" in quanto
una parte di condensa è rimasta nel serbatoio stesso.
Usiamo altra aria, il compressore si avvia, l'aria che usiamo
proviene dal serbatoio fino a che la pressione del compressore
supera la pressione del serbatoio, a quel punto l'otturatore della
valvola di non ritorno apre il passaggio e tutta la quantità di aria
consumata proviene direttamente dal compressore, compiendo il
percorso più corto (essendo tutti i raccordi comunicanti nella testa
dell'estintore) e parte del fluido va eventualmente a reintegrare
quello contenuto nel serbatoio.
In questa condizione tutta l'aria carica di condensa e residui di
olio giunge direttamente all'utilizzo senza essere stata rilasciata
nel serbatoio ed essere smaltita con opportuni modi.
Se l'aria compressa si usa per gonfiare i pneumatici o per soffiare
polvere poco importa, ma se viene usata per soffiare circuiti
elettronici o per alimentare un aerografo è importante che abbia
meno umidità possibile, si può mettere un filtro antcondensa in
uscita, ma se è già un po più pulita prima del filtro è meglio.
Per prima cosa occorre rimuovere il tubo in plastica avvitato all'interno e l'otturatore, non servono
Vediamo la testa dell'estintore modificata:
ultima foto ho allargato e svasato il foro comunicante con la sede
per il manometro (1/8") e la valvolina di sicurezza in modo da
potere inserire e brasare a stagno un tubetto in ottone lungo una
ventina di cm, diametro circa 6mm , in questo modo le due sedi
sopracitate comunicano esclusivamente circa al centro del serbatoio
la sede del manometro la uso per il prelievo dell'aria (freccia rossa)
L'ingresso dell'aria dal gruppo la raccordo al foro dove
usciva la scarica (1/4") freccia blu fluisce immediatamente
all'interno della testa in modo che la condensa e i residui di olio
cadano verso il fondo della bombola.
Ora il problema di rimuovere la condensa dal fondo... il foro
in alto da dove usciva l'otturatore, lo allargo e lo filetto 1/8"
in modo da poter avvitare un raccordo, sul lato esterno allo stesso
metto un piccolo rubinetto, nel lato interno,
braso a stagno un piccolo tubetto in rame od ottone, a raccordo
avvitato, deve sfiorare il fondo del serbatoio, in questo modo
per rimuovere la condensa, a compressore carico, basta aprire
leggermente il rubinetto, la condensa verrà spinta all'esterno
freccia gialla
Mi rendo conto che non è semplice soprattutto la brasatura interna
del tubetto, bisogna dosare lo stagno in modo da non creare
occlusioni al limite si puo realizzare solo lo scarico condensa
che è molto semplice.
Posso eventualmente allegare la sequenza delle foto dei vari passaggi
per realizzare le forature e brasature.
rokko- Utente Appassionato
Re: Compressore silenzioso
ciao rokko bella idea quella del copressore, penso però che bisogna essere inseriti un pò nella meccanica per poterselo costruire o comunque avere qualche conoscenza sopratutto per procurarsi il diverso materiale che si vede comunque complimenti.
un saluto guido
un saluto guido
leone- Forumnauta
Re: Compressore silenzioso
Ciao Guido,
Grazie del commento,
sembra molto complicato costruirne uno, in realtà è alla portata di tutti,
basta la comune attrezzatura di noi hobbysti per realizzare il tutto con
successo.
Riguardo ai materiali, molte cose sono di recupero, i raccordi si trovano
in negozi di componenti idraulici, pressostato ed altre cose al brico.....
con poca spesa abbiamo un compressore silenzioso con prestazioni simili ai
costosi commercializzati.
Pressostato:
Questo componente ha il compito di arrestare il gruppo a pressione raggiunta,
si possono trovare di due tipi, con valvola di sfiato incorporata (a sinistra nella foto)
e sprovvisti di tale valvola (quello a destra)
La valvola di sfiato serve per scaricare la pressione dal gruppo a pressione raggiunta
in quanto il riavvio sucessivo sarebbe molto difficoltoso se non impossibile, interverrebbe
la protezione del motore.
Nei pressostati con lo sfiato occorre raccordare un tubetto dal "T" che si vede nello
schemetto alla valvola di sfiato
Usando un pressostato senza sfiato occorre raccordare una piccola elettrovavlola
al "T" in modo che quando il gruppo si ferma l'elettrovalvola si apre.
Quando interviene lo sfiato, si sfiata solo il gruppo perchè c'è la valvola di non ritorno che mantiene in pressione il serbatoio.
Il pressostato a sinistra, si acquista comunementa al brico, notare la valvolina di sfiato,
è di colore nero, è adatta per compressori di una certa potenza, non sempre funziona
con gruppi da frigo casalinghi, funziona in questo modo:
a pressione raggiunta,il pressostato arresta il gruppo, simultaneamente il leverismo
apre la valvola e sfiata, la valvola rimane aperta, al riavvio del gruppo, la pressione
in mandata, deve riportare la valvola in posizione di chiusura, non sempre il gruppo
ha la portata di aria sufficente per poterlo fare, risultato...il serbatoio non si ricarica,
sfiata in continuazione.
quel tipo di valvola può andare bene su gruppi di condizionatori, per piccoli gruppi
è necessario che la valvolina di sfiato sia ad azione rapida, sono identiche esternamente,
ma di colore giallo-arancio.
metto quì un piccolo filmato dove si vede il movimento dello scatto del pressostato
e quì lo sfiato di un gruppo con elettrovalvola
il rumore è molto forte ma è dovuto alla fotocamera, in realtà è molto più silenzioso
è un gruppo rotativo, da notare il maggiore quantitativo di aria dello sfiato, deve
svuotarsi tutto il volume interno del gruppo che è alla stessa pressione del serbatoio.
qui lo scarico della condensa
esce solo aria perchè non c'era condensa
Come raccordare i tubi dl gruppo:
Per l'aspirazione non ci sono problemi, basta inserire sull'aspirazione un filtro,
è sufficente uno da benzina o autcostruirlo è molto semplice.
Raccordare il tubo di mandata è un po più rischioso, occorre realizzare una giunzione
perfetta , non basta improvvisare raccordi con fascette tubi di gomma o "impacchi"
con acciaio liquido o resine varie......
Quel tratto di tubo oltre essere sottoposto alla pressione di mandata (normalmente 8Bar), durante il funzionamento prolungato,assume temperature prossime agli 80°, se la ginzione cede, il tubo viene proiettato improvvisamente con ovvie conseguenze.
Il modo più sicuro è brasare un raccordo e di li proseguire con tubazione in rame o
tubo "rilsan", purtroppo il tubo in uscita normalmente è in ferro e non è possibile
eseguire una brasatura a stagno occorre brasare con lega in argento e cannello ossi-gas
come foto a sinistra.
Raramente si trovano tubi in rame, se così fosse sarebbe sufficente brasare a stagno
L'alternativa è usare un raccordo a bicono, unico problema la non compatibilità dei
diametri....il tubo di mandata dei gruppi a pistone è normalmente 6,5mm di diametro,
i raccordi sono da 6MM.....occorre con pazienza ridurre il diametro del tubo su tutta
la circonferenza in modo da calzare la ghiera e l'ogiva (sono pochi decimi, è fattibile)
si intravvede nella foto a destra in alto.
Una volta stretto il raccordo, l'ogiva viene plasmata sul tubo e la giunzione rimane
perfetta.
Nei gruppi rotativi, non c sono problemi, sono tubi di rame ed è sufficente una semplice
brasatura a stagno.
Grazie del commento,
sembra molto complicato costruirne uno, in realtà è alla portata di tutti,
basta la comune attrezzatura di noi hobbysti per realizzare il tutto con
successo.
Riguardo ai materiali, molte cose sono di recupero, i raccordi si trovano
in negozi di componenti idraulici, pressostato ed altre cose al brico.....
con poca spesa abbiamo un compressore silenzioso con prestazioni simili ai
costosi commercializzati.
Pressostato:
Questo componente ha il compito di arrestare il gruppo a pressione raggiunta,
si possono trovare di due tipi, con valvola di sfiato incorporata (a sinistra nella foto)
e sprovvisti di tale valvola (quello a destra)
La valvola di sfiato serve per scaricare la pressione dal gruppo a pressione raggiunta
in quanto il riavvio sucessivo sarebbe molto difficoltoso se non impossibile, interverrebbe
la protezione del motore.
Nei pressostati con lo sfiato occorre raccordare un tubetto dal "T" che si vede nello
schemetto alla valvola di sfiato
Usando un pressostato senza sfiato occorre raccordare una piccola elettrovavlola
al "T" in modo che quando il gruppo si ferma l'elettrovalvola si apre.
Quando interviene lo sfiato, si sfiata solo il gruppo perchè c'è la valvola di non ritorno che mantiene in pressione il serbatoio.
Il pressostato a sinistra, si acquista comunementa al brico, notare la valvolina di sfiato,
è di colore nero, è adatta per compressori di una certa potenza, non sempre funziona
con gruppi da frigo casalinghi, funziona in questo modo:
a pressione raggiunta,il pressostato arresta il gruppo, simultaneamente il leverismo
apre la valvola e sfiata, la valvola rimane aperta, al riavvio del gruppo, la pressione
in mandata, deve riportare la valvola in posizione di chiusura, non sempre il gruppo
ha la portata di aria sufficente per poterlo fare, risultato...il serbatoio non si ricarica,
sfiata in continuazione.
quel tipo di valvola può andare bene su gruppi di condizionatori, per piccoli gruppi
è necessario che la valvolina di sfiato sia ad azione rapida, sono identiche esternamente,
ma di colore giallo-arancio.
metto quì un piccolo filmato dove si vede il movimento dello scatto del pressostato
e quì lo sfiato di un gruppo con elettrovalvola
il rumore è molto forte ma è dovuto alla fotocamera, in realtà è molto più silenzioso
è un gruppo rotativo, da notare il maggiore quantitativo di aria dello sfiato, deve
svuotarsi tutto il volume interno del gruppo che è alla stessa pressione del serbatoio.
qui lo scarico della condensa
esce solo aria perchè non c'era condensa
Come raccordare i tubi dl gruppo:
Per l'aspirazione non ci sono problemi, basta inserire sull'aspirazione un filtro,
è sufficente uno da benzina o autcostruirlo è molto semplice.
Raccordare il tubo di mandata è un po più rischioso, occorre realizzare una giunzione
perfetta , non basta improvvisare raccordi con fascette tubi di gomma o "impacchi"
con acciaio liquido o resine varie......
Quel tratto di tubo oltre essere sottoposto alla pressione di mandata (normalmente 8Bar), durante il funzionamento prolungato,assume temperature prossime agli 80°, se la ginzione cede, il tubo viene proiettato improvvisamente con ovvie conseguenze.
Il modo più sicuro è brasare un raccordo e di li proseguire con tubazione in rame o
tubo "rilsan", purtroppo il tubo in uscita normalmente è in ferro e non è possibile
eseguire una brasatura a stagno occorre brasare con lega in argento e cannello ossi-gas
come foto a sinistra.
Raramente si trovano tubi in rame, se così fosse sarebbe sufficente brasare a stagno
L'alternativa è usare un raccordo a bicono, unico problema la non compatibilità dei
diametri....il tubo di mandata dei gruppi a pistone è normalmente 6,5mm di diametro,
i raccordi sono da 6MM.....occorre con pazienza ridurre il diametro del tubo su tutta
la circonferenza in modo da calzare la ghiera e l'ogiva (sono pochi decimi, è fattibile)
si intravvede nella foto a destra in alto.
Una volta stretto il raccordo, l'ogiva viene plasmata sul tubo e la giunzione rimane
perfetta.
Nei gruppi rotativi, non c sono problemi, sono tubi di rame ed è sufficente una semplice
brasatura a stagno.
Ultima modifica di rokko il Gio 9 Set 2010 - 16:56 - modificato 1 volta.
rokko- Utente Appassionato
Re: Compressore silenzioso
Ciao Alessandro ti faccio i complimenti per l' ennesima volta per il tuo modo di spiegare le cose e per come stai realizzando questo vero passo passo, dovremmo noi tutti prendere esempio da te ed iniziare a fare ciò non solo per le attrezzature ma anche per le tecniche di costruzione navali, ognuno di noi dovrebbe descrive il suo procedimento per realizzare un particolare e così via.
Un salutone
Sandro
Un salutone
Sandro
Ospite- Ospite
Re: Compressore silenzioso
io non riuscirei mai a fare una cosa del genere
avrei paura di saltare in aria!
complimenti
avrei paura di saltare in aria!
complimenti
Brad Barron- Forumnauta
Re: Compressore silenzioso
Ciao e buona sera Alessandro, ai raggione nel dire che ci sono tubi di vari diaemtri, ma quelli che adottano sono in pollici per questo non ti trovi, ma se ti può interessare e non usare la stagnatura, ti do una soffiata, quasi tutti supermercati e ferramenta si tova un utensile che puoi usare traquillamente per raccordare tubazione in rame anche se non è professionale, ma adatto allo scopo si chiama cartellatrice, domani se la trovo faro delle foto, eviti di usare il sistema stagnatura, è sistema di biconi, ulteriore informazione disponibbilissimo un salutone
-------------Aniello
-------------Aniello
aniello- Forumnauta
Re: Compressore silenzioso
Ringrazio dei complimenti, siete troppo buoni
non è nulla di difficile, è alla portata di noi hobbysti
cerco di descrivere in modo che sia facilmente riproducibile, in modo
da avere un attrezzo utilizzabile per aerografia oltre che per rmodesti
usi di aria compressa.
Aniello, giusto commento, raramente uso la cartellatrice, il motivo è che mi è più
facile trovare i raccordi a bicono , normalmente le barasature
le faccio con lega di rame-fosforo per unire rame con ottone
e lega di argento per unire rame e ferro, ho scritto di farle a stagno
perchè per eseguirle e sufficente una torcia a butano e e offrono
un'ottima tenuta per la pressione presente, mentre per realizzare quelle s
opra citate occorre il kit ossiacetilenico.
Ci si può sbizzarrire usando i materiali che più si trovano in loco,
per i collegamenti pneumatici uso il rame perchè lo trovo più facilmente
e mi piace molto l'effetto estetico, il tubo rilsan è più facile da lavorare
ed è adatto per questi lavori, ma qui ho problemi di reperibilità
Per avere un'idea dei raccordi qui è scaricabile un catalogo di prodotti
e Qui un manuale di pneumatica gratitamente
Per la struttura portante, è più semplice mantenere l'estintore verticale per realizzare più
facilmente lo scarico condensa, questo l'ho fatto con ptoflati in ferro di recupero saldati a elettrodo, seno si dispone di saldatrice si possono usare bulloni o fare un supporto in legno.....secondo fantasia
più semplice possibile per la leggerezza, all' "L" a sinistrea ho fascettato l'estintore,
il ferro quadro centrale lo uso per fissare i componenti i 2 fori in alto servono
per fissare la maniglia, a sinistra per trascinarlo, a destra per sollevarlo.
foto a sinistra: in basso la mandata del gruppo, il "T" da un lato è collegato il tubo
rilsan che giunge alla valvola di sfiato del pressostato, l'altro lato prosegue,
attarversando la valvola di non ritorno è collegato alla serpentina in tubo di rame
da 8mm ( serve per raffreddare l'aria prima dell'ingresso al serbatoio e diminuire
la condensa), fa capo a un "T" dove carica il serbatoio, e trova posto la valvola
di sicurezza tarata a 10Bar, il carico è fatto attraverso il foro da 1/4" da dove
usciva la scarica, termina immediatamente all'interno della testa.
Una parte dell'olio rilasciato in mandata schizzerà durante lo sfiato della valvolina
del pressostato e una parte proseguirà verso il serbatoio
Nella foto di destra si vede il tudo di prelievo aria, è raccordato dove c'era il manonetro,
termina all'interno col tubetto brasato che preleva l'aria dl centro del serbatoio,
il lato oposto fa capo ad una via del pressostato, alle altre vie del pressostato ho
raccordato il regolatore di pressione-filtro e il manometro.
Il pressostato è già tarato a 8Bar ma è modificabile.
Sul foro centrale della testa ho collegato la valvolina per lo scarico condensa
I supporti gialli sono fissati al ferro quadro centrale, servono per sorreggere il
pressostato, la tubazione di mandata e il filtro-regolatore.
Il tempo di carica dipende dalla potnza del gruppo e dalla dimensione dell'estintore
orientativamente dai 3 a 5 minuti con un gruppo da frigo casalingo.
Particolari del montaggio
Il compressore terminato
il vetro (coperchio di barattolo) e il presscavo sul groppo hanno solo fine estetico
per illuminare e vedere il movimento interno, posso fornire informazioni sulla
realizzazione.
Si puo costruire anche di dimensioni più contenute utilizzando componenti di recupero
o senza serbatoio esempio
Un ringraziamento per avermi seguito nel "tormentone" e per avermi dato l'opportunità
di esporlo, resto disponibile per eventuali chiarimenti.
Ciao
Alessandro
non è nulla di difficile, è alla portata di noi hobbysti
cerco di descrivere in modo che sia facilmente riproducibile, in modo
da avere un attrezzo utilizzabile per aerografia oltre che per rmodesti
usi di aria compressa.
Aniello, giusto commento, raramente uso la cartellatrice, il motivo è che mi è più
facile trovare i raccordi a bicono , normalmente le barasature
le faccio con lega di rame-fosforo per unire rame con ottone
e lega di argento per unire rame e ferro, ho scritto di farle a stagno
perchè per eseguirle e sufficente una torcia a butano e e offrono
un'ottima tenuta per la pressione presente, mentre per realizzare quelle s
opra citate occorre il kit ossiacetilenico.
Ci si può sbizzarrire usando i materiali che più si trovano in loco,
per i collegamenti pneumatici uso il rame perchè lo trovo più facilmente
e mi piace molto l'effetto estetico, il tubo rilsan è più facile da lavorare
ed è adatto per questi lavori, ma qui ho problemi di reperibilità
Per avere un'idea dei raccordi qui è scaricabile un catalogo di prodotti
e Qui un manuale di pneumatica gratitamente
Per la struttura portante, è più semplice mantenere l'estintore verticale per realizzare più
facilmente lo scarico condensa, questo l'ho fatto con ptoflati in ferro di recupero saldati a elettrodo, seno si dispone di saldatrice si possono usare bulloni o fare un supporto in legno.....secondo fantasia
più semplice possibile per la leggerezza, all' "L" a sinistrea ho fascettato l'estintore,
il ferro quadro centrale lo uso per fissare i componenti i 2 fori in alto servono
per fissare la maniglia, a sinistra per trascinarlo, a destra per sollevarlo.
foto a sinistra: in basso la mandata del gruppo, il "T" da un lato è collegato il tubo
rilsan che giunge alla valvola di sfiato del pressostato, l'altro lato prosegue,
attarversando la valvola di non ritorno è collegato alla serpentina in tubo di rame
da 8mm ( serve per raffreddare l'aria prima dell'ingresso al serbatoio e diminuire
la condensa), fa capo a un "T" dove carica il serbatoio, e trova posto la valvola
di sicurezza tarata a 10Bar, il carico è fatto attraverso il foro da 1/4" da dove
usciva la scarica, termina immediatamente all'interno della testa.
Una parte dell'olio rilasciato in mandata schizzerà durante lo sfiato della valvolina
del pressostato e una parte proseguirà verso il serbatoio
Nella foto di destra si vede il tudo di prelievo aria, è raccordato dove c'era il manonetro,
termina all'interno col tubetto brasato che preleva l'aria dl centro del serbatoio,
il lato oposto fa capo ad una via del pressostato, alle altre vie del pressostato ho
raccordato il regolatore di pressione-filtro e il manometro.
Il pressostato è già tarato a 8Bar ma è modificabile.
Sul foro centrale della testa ho collegato la valvolina per lo scarico condensa
I supporti gialli sono fissati al ferro quadro centrale, servono per sorreggere il
pressostato, la tubazione di mandata e il filtro-regolatore.
Il tempo di carica dipende dalla potnza del gruppo e dalla dimensione dell'estintore
orientativamente dai 3 a 5 minuti con un gruppo da frigo casalingo.
Particolari del montaggio
Il compressore terminato
il vetro (coperchio di barattolo) e il presscavo sul groppo hanno solo fine estetico
per illuminare e vedere il movimento interno, posso fornire informazioni sulla
realizzazione.
Si puo costruire anche di dimensioni più contenute utilizzando componenti di recupero
o senza serbatoio esempio
Un ringraziamento per avermi seguito nel "tormentone" e per avermi dato l'opportunità
di esporlo, resto disponibile per eventuali chiarimenti.
Ciao
Alessandro
rokko- Utente Appassionato
Re: Compressore silenzioso
Buon giorno Alessandro, complimenti per la tua realizzazione, ed un ottimo passo passo nei minimi particolari, ai raggione nel dire che è più facile trovare un determinato prodotto in loco, un grande saluto
----------------------------------------------------------------Aniello----------------------------
----------------------------------------------------------------Aniello----------------------------
aniello- Forumnauta
Re: Compressore silenzioso
aggiorno questo vecchio topic con l'ultima costruzione, è un compressore
pensato per uso aerografico, in questo campo è importante che all'uscita
non siano preseti residui d'olio e condensa.
Rispetto alle altre costruzioni, è presente un piccolo serbatoio di recupero
lubrificante, al termine di ogni ciclo di funzionamento, un'elettrovalvola
provvede a riportare l'olio accumulato, nel carter del gruppo.
Qui un breve filmato del funzionamento
Per chi fosse interessato alla costruzione resto a disposizione per chiarimenti
pensato per uso aerografico, in questo campo è importante che all'uscita
non siano preseti residui d'olio e condensa.
Rispetto alle altre costruzioni, è presente un piccolo serbatoio di recupero
lubrificante, al termine di ogni ciclo di funzionamento, un'elettrovalvola
provvede a riportare l'olio accumulato, nel carter del gruppo.
Qui un breve filmato del funzionamento
Per chi fosse interessato alla costruzione resto a disposizione per chiarimenti
rokko- Utente Appassionato
Re: Compressore silenzioso
Hai ragione, dalle foto non si vede bene, agguungo altre foto
è un normalissimo estintore a polvere da 6Kg (volume interno circa 8Litri)
in questa foto si vede la mandata del gruppo, entra nel serbatoio di recupero olio, l'uscita prosegue
alla valvola di non ritorno e alla serpentina di raffreddamento aria.
I flussi d'aria sono separati all'interno della testa dell'estintore in modo da convogliare sul fondo del serbatoio
la condensa ed eventuali "nebbie" di lubrificante, l'aria in uscita è prelevata nel punto più alto dell'estintore.
come da immagine che segue:Blu ingresso aria(dal gruppo),.......rosso uscita ariaa........verde scarico condensa
vista dall'alto, particolare della serpentina, l'aria proviene dal geuppo ed entra nella parte alta, raffreddandosi
rilascia condensa che scorre lungo la serpentina e finisce sul fondo dell'estintore.
Al centro lo scarico condensa
Particolari del gruppo: sulla destra il sistema di recupero olio, al centro l'astina di controllo livello,
a sinistra il filtro dell'aria
Il discorso sull'assemblaggio è un po lungo, non so se posso mettere il link al forum dove ho messo lo step in
dettaglio di tutte le fasi costruttive, eventualmente posso mandarlo in MP.
(non è comunque un forum di modellismo)
è un normalissimo estintore a polvere da 6Kg (volume interno circa 8Litri)
in questa foto si vede la mandata del gruppo, entra nel serbatoio di recupero olio, l'uscita prosegue
alla valvola di non ritorno e alla serpentina di raffreddamento aria.
I flussi d'aria sono separati all'interno della testa dell'estintore in modo da convogliare sul fondo del serbatoio
la condensa ed eventuali "nebbie" di lubrificante, l'aria in uscita è prelevata nel punto più alto dell'estintore.
come da immagine che segue:Blu ingresso aria(dal gruppo),.......rosso uscita ariaa........verde scarico condensa
vista dall'alto, particolare della serpentina, l'aria proviene dal geuppo ed entra nella parte alta, raffreddandosi
rilascia condensa che scorre lungo la serpentina e finisce sul fondo dell'estintore.
Al centro lo scarico condensa
Particolari del gruppo: sulla destra il sistema di recupero olio, al centro l'astina di controllo livello,
a sinistra il filtro dell'aria
Il discorso sull'assemblaggio è un po lungo, non so se posso mettere il link al forum dove ho messo lo step in
dettaglio di tutte le fasi costruttive, eventualmente posso mandarlo in MP.
(non è comunque un forum di modellismo)
rokko- Utente Appassionato
Re: Compressore silenzioso
bel sistema il mio è meno complesso se vuoi gli faccio qualche foto e te lo faccio vedere
olaleon- Utente Illuminato
Re: Compressore silenzioso
Ciao Rokko, scusa se mi intrometto nel tuo post, volevo solo ricordare a Weco di aver omesso di presentarsi a tutti gli amici del forum. Questo piccolo passaggio ci permettera' di conoscerti meglio. Di seguito il link se decidessi di farlo:
http://www.forumscuoladimodellismo.com/f7-presentati
Ti ringrazio.
Maruzzella53
http://www.forumscuoladimodellismo.com/f7-presentati
Ti ringrazio.
Maruzzella53
Maruzzella- Utente sostenitore
Re: Compressore silenzioso
Prego,
per chi fosse interessato ad un piccolo modello portatile con componenti di recupero
eccolo
piccolo video
per chi fosse interessato ad un piccolo modello portatile con componenti di recupero
eccolo
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rokko- Utente Appassionato
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