Ciu anch'io! (by Etabeta) *** TERMINATO ***

Ora devo pensare a qualche altro piccolo particolare e poi alla teca.

Ciao Eta fai una foto da dietro le siepi , si nota meglio anche il movimento dell'acqua senza riflessi strani, gran bella scenetta, manca solo l'artista
Claudio

Bene! Ora mancano soltanto il pittore ed il pescatore.

Ecco alcune foto da un'angolazione diversa, come ha chiesto Claudio.

E' notevole! Ancora complimenti

Dopo un'assenza forzata torno ad aggiornare questo cantiere che ho finalmente portato a termine.
Ho rinunciato a fare il figurino del pittore perché dopo le prove deludenti che ho fatto, ho deciso che non sono per ora capace di fare queste cose.

Spero in futuro di trovare un'anima pia che mi guidi per mano nella realizzazione di figure umane decenti. Forse pretendo troppo?? è come se volessi da subito suonare il pianoforte come Horowitz

Passiamo ai fatti:

Per completare il lavoro ho deciso di porre il diorama in una piccola teca, per proteggerlo dalla polvere. E' la prima volta che realizzo una teca e, anche se si tratta di un lavoro molto semplice, non sono mancate le sorprese che hanno richiesto qualche cambiamento.

Come si può vedere nel disegno seguente, la teca è fatta come una scatola rettangolare con il fondo di legno e le pareti trasparenti, quindi non ci sono problemi legati alla sua geometria.

Per la parte trasparente ho utilizzato il cosiddetto “vetro sintetico”, che si trova facilmente di brico e nei ferramenta come lastre da 3mm in varie misure. Viene usato al posto del vetro per proteggere poster e quadri.

In un primo momento volevo piegare il foglio di “vetro sintetico” in modo da creare in un unico pezzo la parete flrontale, il piano superiore e la parete posteriore e quindi incolare le due pareti laterali, evitando l'uso di profili angolari. La piegatura andrebbe fatta a caldo.

Purtroppo la piegatura, con gli strumenti a disposizione, non è stata un successo. Infatti con la pistola ad aria calda io non riuscivo a scaldare uniformemente tutta la parte da piegare. Quando passavo la pistola da un lato all'altro l'estremità più lontana si raffreddrava troppo e durante la piegatura di spaccava.  Ho quindi ripiegato sulla realizzazione di tutte le 5 facce separatamente.



Ecco tutto il materiale pronto per la realizzazione della teca.



La base è stata realizzata con un lastra rettangolare di tranciato di mogano da 2mm di spessore, incollata su listelli di toulipier, per darle solidità e corpo. Essa è stata poi rifinita con una cornice fatta con listelli a L, che ho realizzato in massello di mogano.

Sul piano della base ho incollato quattro spessori ritagliati da uno spezzone di asta in legno per le tende, in modo che il diorama venga leggermente sollevato dal piano della base in modo da dargli maggiore risalto.

Ho quindi dato un paio di mani di turapori e rifinito a tampone col Bitume Giudea, per esaltae il colore del legno. Ecco il risultato dopo questa operazione.



Nella foto che segue si vede l'effetto generale della base con il diorama appoggiato sugli spessori e la targhetta.
Ho realizzato la targhetta con il titolo dell'opera partendo da un'imagine trovata su internet, che ho completato con le scritte usando un software di elaborazione grafica (Macromedia Fireworks).

Ho incollato l'imagine su un pezzo di tranciato di mogano da 2mm, che ho scontornato come volevo e ho rifinito con un paio di mani plastificante spray (Plastivel).





Quota immagini raggiunta! alla prossima

Ciao eta, posta il resto, sono curioso

Grazie Armando

Per creare un pò di effetto suggestivo ho realizzato due piccoli faretti spot per illuminare i soggetti principali. Ho utilizzato degli spezzoni di vario diametro di tubo d'ottone, che ho tagliato e saldato, per alloggiarvi dei led bianchi a luce calda e orientarli sulla barca e sulla postazione del pittore.



Ecco il diorama con le luci al loro posto e con la teca



Ho quindi realizzato l'impianto di alimentazione in una scatoletta esterna in legno, nella quale ho alloggiato una pila quadra da 9V e un interruttore.

Volendo fare in modo che l'impianto fosse smontabile in caso di necessità, ho utilizzato degli spinotti per i collegamenti. Tra le mie carabattole ho trovato degli ottimi cavetti con spinotti, che avevo recuperato da un vecchio PC guasto, da me cannibalizzato.

Con un pezzo di compensato di betulla ho fatto la basetta, sulla quale ho incollato una pinza a U fatta con un pezzo di vetro sintetico piegato a caldo sulla forma della pila. Su un lato di questa pinza ho incollato un interruttorino, anch'esso recuperato da un vecchio apparecchio da me cannibalizzato.Ho quindi realizzato su misura la scatola di copertura con del tranciato di mogano da 2mm di spessore.





Il diorama è ora completo

Vista di giorno



Vista con l'illuminazione dei faretti



Uno speciale ringraziamento va al nostro amico acquerellista Giovanni Marco Sassu (in arte: gimasa), che ha realizzato per me i micro acquarelli e mi ha regalato il quadretto con i nodi marinari.

Grande Lavoro Eta!!!!

Bellissima l'idea dei lampioni!!
giusto per curiosità, prova a mettere uno schermo opalino o traslucido davanti ai led, potrebbe migliorare la diffusione della luce.
Il diorama è venuto molto particolare, mi piace parecchio!!
Ma il pittore dov'è? è andato un attimo al bar?

Il pittore si è allontanato, per motivi fisiologici ,  e mi ha pregato di guardargli i quadri perché non glieli rubino!

Per avere la luce più diffusa basta scartavetrare un po' la superficie della lente del LED. Ho fatto questa prova ma non mi convinceva.

Nella foto sono venuti fuori dei riflessi che dal vero non c'erano. Quì è la mano del fotografo che è carente, non sono mica bravo come JJ

Grande Etabeta, se fossi chiamato oggi a decidere quale lavoro premiare, con molta probabilità premierei il tuo. L'effetto delle luci sul ciu ricorda molto quella dei lampioni del lungomare di Sant Antioco, lungo il quale si trovano ormeggiati e spiaggiati numerosii cius.
Bravo e bravi tutti voi che mi avete regalato momenti di vera felicità. Non avrei mai pensato di imbattermi in questa meravigliosa avventura.
Un ringraziamento particolare va a Etabeta che, con i suoi disegni ha scatenato questo putiferio.
Per me è stata una esperienza favolosa ed ho conosciuto persone meravigliose, che porterò sempre nel cuore.

Ue!!! ragazzi: Gimasa si è sciolto come il burro,
comunque è stata una bella avventura
bravo eta

Ciao Eta,
concordo con Armando, per diffondere la luce dovresti mettere qualcosa davanti al led, un pezzetto di carta velina va benissimo, è un po' la tecnica che si usa nella fotografia per diffonde la luce dei flash.
carteggiando il led, non so se otterrai lo stesso effetto.

per i riflessi c'è poco da fare..

Gimasa che piacere rileggerti
O.T.
prima o poi ti prometto che finirò anche il mio cantiere,in questo periodo sono moto preso con il lavoro e non contento ho anche del lavoro extra...

Ciao Gimasa, caro eta era già bello prima ora non so come dire.
Ciao

Grazie a tutti, è per me un vero piacere essere tornato tra voi!

Finalmente è arrivato il momento per concludere questo bel cantiere con un'altra realizzazione "strana" di un Ciu (by Etabeta)

Questa volta mio caro JJ ti ho battuto!
Ho realizzato un Ciu in scala 1:85: più piccolo di quello che hai iniziate e non hai ancora terminato!

Ebbene: ho realizzato un fermacarte che sarà regalato ad un mio caro amico. Chi l'ha visto mentro lo costruivo me ne ha già ordinato uno, ma .... questa deve rimanere un'opera unica

Cominciamo dall'inizio:

Dovendo essere un oggetto che si può maneggiare senza troppi patemi, volevo che fosse abbastanza solido e non si sfasciasse tra le dita appena lo guardavi.

Ho quindi sperimentato una tecnica ibrida metallo/legno: ossia ho usato dell'ottone (del filo da 0,5mm di diametro e un foglio da 0,1mm di spessore) per creare uno scheletro abbastanza malleabile ma resistente, che poi ho rifinito con impiallacciatura di Tanganica da 0,5mm.

Se consideriamo che in scala 1:85, 0,5mm corripondono a 4,25cm, lo spessore delle murate è un po' fuori scala ma nel complesso mi è sembrato un buon compromesso, che non ha rovinato il risultato finale.

Ecco il risultato finito





Per avere un'idea delle dimensioni rispetto algli altri Ciu che ho fatto in scala 1:40, posto una foto nella quale ho appoggiato lo scafo in lavorazione sopra al calco positivo che avevo usato per fare gli altri due Ciu per il mio diorama.



Successivamente vi posterò il passopasso della sua realizzazione.
Ciao

Aggiungo qualcosina ancora sulla realizzazione:

Ho rielaborato il modello con Delfship e con ISIPLOT per stampare nella dimensione desiderata sia il Linesplan che lo sviluppo dei pannelli dello scafo, ossia il fondo piatto e le murate.





Ho utilizzato il disegno dello sviluppo dei pannelli come modello per ritagliare la base piatta dello scafo in ottone da 0,1mm. Ho costruito una piccola dima in compensato fenolico sulla quale ho inciso delle gole equidistanti corrispondenti alle costole, che ho realizzato con del filo d'ottone cotto da 0,5mm.

Dopo aver posizionato il fondo dello scafo e gli spezzoni di filo d'ottone sulla dima, ho potutto saldare il tutto usando un microcannello a gas e degli spezzoni di filo di stagno da 0,3mm opportunamente posizionati a fianco delle costole. Aiutandomi con le dime in cartoncino ricavate grazie al Linesplan, ho piegato i fili d'ottone.





Il risultato è una specie di gabbia in ottone sulla quale ho potuto saldare le fiancate, ritagliate da un lamierino di rame da 0,1mm e unite tra loro mediante in inserto di prua e un inserto di poppa, anch'essi fatti col lamierino di rame da 0,1mm.



Ciao alla prossima

L'oggetto che ne è uscito è proprio bello ed originale, aspettiamo di vedere il passo-passo

Ecco che ti accontento.

Inizio con una nota:

La saldatura

Ho provato a saldare con lo stilo elettrico, ma i pezzi non venivano scaldati uniformemente e il lavoro non risultava pulito e senza accumulo di stagno. Ho quindi deciso di usare un microcannello a penna, della pasta saldante e dei piccoli pezzetti di filo di stagno da 0,3mm nelle zone da saldare.

Finché si è trattato di saldare i pezzi bloccati sulla dima, tutto ha funzionato a meraviglia. Quando poi ho tentato di saldare le murate alle costole e alla base, la fiamma del bruciatore, toccando anche le parti saldate, le dissaldava. Ho allora adottato una tecnica che ha funzionato a meraviglia: ho semplicemente protetto le zone non interessate dalla saldatura con dei pezzetti di scottex bagnati, appallottolati e pressati sui punti da proteggere.

Lo scafo

Tornando al modello, ho rimosso le parti in eccesso e gli ho dato una limatina di finitura. Ecco come si presenta la base in ottone prima di essere rifinita con l'impiallaciatura di legno.



A questo punto ho incollato le murate in legno (impiallacciatura da 0,5mm) ed ecco il modellino che comincia a prendere forma.



A questo punto disponevo di una struttura di base abbatanza solida da poter essere manipolata tranquillamente senza il patema che si spaccasse sotto le dita. Ho quindi proceduto con le finiture in legno (impiallacciatura in Tanganika da 0,5mm), che ho incollato sull'ottone con colla ciano acrilica.

Ecco le foto del piccolo Ciu pronto per essere dipinto.






I remi e gli scalmi

La scala del modello non mi consentiva di realizzare remi e scalmi in legno e quindi ho adottato l'ottone. I remi li ho realizzati con un piccolo pezzo di tubo di ottone da 2mm, nel quale ho infilato e saldato da una parte un pezzo di filo di ottone cotto da 0,5mm, per creare la manopola di presa, e dall'altra parte un pezzo di filo d'ottone cotto da 0,8mm. Ho ribattuto e schiacciato la parte della pala e le ho dato la forma voluta.

Sempre con un pezzo di filo d'ottone cotto da 0,5mm ho realizzato i gambi curvi degli scalmi sui quali ho saldato un quadratino di lamierino d'ottone e uno pezzo di filo d'ottone da 0,3mm

La base

Per creare la base del fermacarte ho utilizzato un pezzo di pietra che ho incollato su un supportino di legno. Ho realizzato una targhetta che ho disegnato col computer e ho stampato su un foglio trasparente autoadesivo, che ho incollato su un pezzo di lamierino d'ottone da 0,1mm.

Dopo aver messo a posto i pezzi, ho dato una mano di Plastivel per rifinire il tutto.



Ecco tutto.
Buon modellismo

Sei un vulcano
ciao

Grande Eta!!!!

Grazie amici del vostro supporto. Ho ancora molte cose che bollono in pentola! vedrete! vedrete!

Ora siamo giunti alla fase finale.

Ho dato una mano di fondo grigio su tutti i pezzi per assicurarmi che i colori acrilici aderiscano bene.



Ho utilizzato dei colori acrilici in tubetto e per evitare che asciugassero troppo in fretta ho utilizzato la "Wet Palette" che ha funzionato a meraviglia. I colori miscelati sono rimasti freschi fino a quando ho finito di colorare il modelleo (2 giorni!).







Ecco fatto!

Ora possiamo chiudere questo cantiere. JJ puoi pensarci tu? grazie

Ottimo lavoro eta!!
un giorno finirò anche il mio

chiudo il cantiere.

OT: JJ ....promesso?