fleuta olandese (enrico pilani)***TERMINATO***

Ciao ragazzi, la tecnica del transfer e' molto semplice. Si stampano due bandierine affiancate e speculari su carta da traserimento a caldo. Si tagliano lasciando un po' di margine, si piegano con la parte trasferibile verso l'interno e si inserisce tra di loro della stoffa fine. Si possano con il ferro da stiro caldo (seguire le istruzioni del transfer), quindi si taglia lungo i bordi ed il gioco e' fatto

Maru

ciao Magna
faccio le bandiere in carta perchè è semplice e facile e si rispetta la scala
x le vele dei modelli si usa la tela piu' sottile possibile e x le bandiere che al vero erano e sono di un tessuto molto piu' leggero di quello delle vele cosa usare???
mi è capitato di vedere bandiere in tessuto che riportate al vero sarebbero dei tappeti anzi degli zerbini.
infine la carta mi permette di fare bandiere sventolate e non rigide come tavole.
nel caso esistano dubbi circa la durata delle bandiere in carta ne ho alcune di oltre 20 anni

x il momento in cui tendere le sartie e grisellare bisogna scegliere il momento giusto , con il maggior numero di manovre fissate , ma prima che vele o pennoni rendano l'operazione difficile
è una decisione basata sull'esperienza che varia a seconda del modello e che non so come condividere con voi
da domani dovrei essere in grado di inviare foto la fleuta è avanzata e ho issato trevo e gabbia di trinchetto
ciao ENRICO

ciao

avanzamento lavori il padiglione di trinchetto



trinchetto l'albero di gabbia e relative sartie grisellate



il trevo di trinchetto da poppa



il trevo da prua





ciao ENRICO

Ciao Enrico. Premesso che sto ancora lottando con alberi e crocette, mi porto avanti con le domande. Se hai trozze con bertocci, come le leghi ai pennoni? Ovvero dovendo montare i pennoni con sartie già incappellate e vele montate, come riesci a fare la legatura delle due redance che fasciano il pennone ad ogni estremità della trozza? Magari sai qualche "trucco"... . Se fosse possibile una foto ravvicinata..

ciao. Giuseppe.

ciao Oldboy
se vai alla pagina 8 del 18 ottobre trovi le foto dei pennoni con le trozze montate.
comunque la trozza a bertocci è legata da un lato al pennone e dall'altro lato ha uno spezzone di cima che passa in uno stroppo di cavo a sua volta fissato al pennone
lo spezzone scende lungo l'albero e si conclude con un paranchino che serve a stringere la trozza all'albero
è altresi necessario un sistema x allascare la trozza quando è necessario abbassare il pennone a questo uopo sulla fleuta ho messo una cima che dall'estremita' mobile della trozza sale alla coffa
e che messa in trazione in contemporanea all'allascamento del paranchino apre la trozza
nel caso di navi di grandi dimensioni al posto della semplice cima vi è un secondo paranchino tutte cose che nella maggior parte di casi vengono bellamente omesse dai kit , ma non solo anche i piani della fleuta del Lusci ne erano privi
x tua completa informazione il paranchino arriva ad un golfare al piede dell'albero ed è fissato al tacchetto posteriore dell'albero stesso
ciao ENRICO

Grazie Enrico, con la tua spiegazione ho finalmente potuto completare e capire la descrizione che il manuale Curti fa della trozza a bertocci. Non ci sarei mai arrivato da solo. Se hai voglia di scrivere, dovresti spiegarmi come interagiscono i due paranchi della trozza: è chiaro il funzionamento di quello che va alla base dell'albero, cioè serve a stringere la trozza all'albero, dunque se viene allentato la trozza si allenta e il pennone può essere mosso. Allora perchè ci vuole un altro paranco che "tira in su" verso la coffa? E la cima di questo paranco, dove fa dormiente? ( da queste domande capisci che non mi è ancora arrivato il libro...).

Queste domande preludono al mio futuro lavoro , questa sera ho finito anche l'ultimo pezzo dell'albero di mezzana (la freccia). Mi manca solo l'asta di bompresso. Ho usato tondino da 10 per il maestro e da 8 per il trinchetto: quest'ultimo mi sembra sproporzionato, troppo piccolo. Mi sa che tornirò un tondino per farlo da 9 mm. Appena riesco a dare una forma presentabile al tutto metto qualche foto. Per la fleuta che dimensioni hai usato per gli alberi?

ciao e metti più foto che puoi:D . Giuseppe

ciao
x Oldboy lascare il paranco inferiore non basta x aprire la trozza è quindi necessario agire sulla cima o sul paranchino superiore che fissato a monte dello stroppo estrae la cima del paranchino inferiore dallo stroppo.
non stiamo parlando di ingranaggi ben lubrificati ci sono attriti notevoli.
ecco altre foto
nella prima il funzionamento dei caricascotte o caricabugne , portano gli angoli di bugna al pennone
nella seconda i caricamezzi che portano il lato inferiore in avanti al pennone
nella terza i caricaboline che portano le cadute laterali al pennone
le cariche azionate in contemporanea portano la vela nella posizione detta imbrogliata
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ciao ENRICO

Tutto chiaro! E con questo devo prevedere altri punti di fissaggio...Notevole il fatto che sul modello riesci a movimentare le varie manovre delle vele! Vedendo il lavoro, mi convinco che certamente per me montare le vele è un compito difficile, ma bisogna pur provarci.

Grazie, ti seguo sempre. Ciao.Giuseppe

ciao
x Giuseppe sul modello posso movimentare le vele fino a che non fisso le manovre ai relativi tacchetti o caviglie.
altre foto :
il castello di prua con la balaustra poppira che il buon Lusci non aveva messo , a parte il fatto che in caso di forti beccheggi o ondate che superassero la prua
i marinai non avevano nulla che impedisse loro di finire nel ponte sottostante alla balaustra ho gia' fissato 6 manovre.


il deviatore di manovre sul bompresso


la vela di gabbia vista da poppa



la vela di gabbia vista da prua , da notare le brancarelle di bolina



la cavigliera di trinchetto gia' piena di manovre , il piano prevedeva 15 punti , ne avevo preparati 35 , ne ho dovuti aggiungere altri 10
se tutto va bene me ne resteranno liberi 2




ciao ENRICO

ciao
un altro paio di foto




ciao ENRICO

ciao
montato l'albero di maestra
la bandiera come gia' detto al momento serve come segnale di fare attenzione alla cima dell'albero



qui c'è da segnalare un particolare : le manovre che partono da altre manovre (nel caso i bracci che partono dallo straglio) possono creare un problema se tesate molto deformano lo straglio stesso in modo antiestetico oltre che non realistico , ma d'altra parte devono essere in tensione x evitare curve e pieghe anormali (uno dei problemi nei modelli è la mancanza di.... PESO) altrettanto antiestetiche



ciao ENRICO

Ciao Enrico. Nella mia precedente e unica esperienza modellistica su disegno, avevo sperimentato con successo che bagnare i cordini e lasciarli in tensione per qualche giorno, fino ad asciugamento, li stendeva in modo da eliminare quasi a zero o ridurre moltissimo successivi "rilassamenti". Questo credo che possa aiutare a tenderli quanto basta per raggiungere lo scopo che tu hai citato. Prossimamente avrò modo di provarlo... !!! In foto li vedo molto ben tesi con zero deformazioni, se conosci qualche altro "trucco", credo di non essere il solo ad ascoltare con interesse...

ciao! Giuseppe

ciao
x Giuseppe : la deformazione di cui sopra non dipenderebbe dall'allungamento ma dalla trazione meccanica , non conosco trucchi particolari salvo una lunga esperienza.
adesso le ancore.
le cicale sono fasciate in cavo x ridurre l'attrito fra la cicala stessa e la gomena



vedere il nodo di gomena


il ceppo in 2 pezzi uniti da cerchi in ferro e chiodi



ciao ENRICO

ciao
il trevo di maestra che sara' imbrogliato


/image_preview.php?i=570&u=16179914][img]https://i.servimg.com/ u/f47/16/17/99/14/002_8010.jpg[/img][/url]

ciao ENRICO

Ciao Enrico, i complimenti sono d'obbligo bravissimo,ti seguo sempre con piacere, ho una domanda che volevo farti all'ottava pagina quando hai cominciato con le manovre, sono un pochino in ritardo, pensavo che con il proseguo delle legature avresti illustrato come effettui uno stroppo ad un bozzello o bigotta, come ben sai io utilizzo un sistema mio per queste legature mi piacerebbe capire come procedi in questa operazione, grazie.
Ps: se hai già spiegato questo passo mi scuso ma non sono riuscito a trovarlo se gentilmente me lo indichi saresti molto gentile, grazie.
Un Saluto!!!!!!

ciao Daniele
in verita' non ho un sistema x fare gli stroppi , ne ho diversi a seconda dei casi , bozzelli piccoli , medi, grandi ecc.
x le bigotte uso stropparle con un filo sottilissimo e un ago passo l'ago attraverso le 2 parti della sartia a monte della bigotta e eseguo una serie di passagg9i incrociati fino all'altezza desiderata.
x gli stragli effettuo l'operazione 2 volte presso la bigotta o il bozzello e un'altra volta piu' in alto .
questo sistema vale anche x i bozzelli grandi , a volte x i medi x i piccoli dei semplici nodi , 3 x l'esattezza l'ultimo all'inverso dei precedenti .

lo so non è semlpice da spiegare a parole , sarebbe piu' semplice farlo vedere ma non so come fare
ciao ENRICO

BO!! chissa perchè non mi fate mai le domande che mi aspetto

Ciao Enrico, grazie per la gentile risposta sugli stroppi, avrei un'altra curiosità da chiederti nel penultimo messaggio che hai postato ho notato la forma inconsueta della vela, esattamente c'è un motivo in particolare perchè l'hai realizzata nella forma trapezioidale? grazie alla prossima.

Un Saluto!!!!!!

ciao Daniele
mi aspettavo una domanda in questo senso : la vela trapezoidale (forma non esistente al vero) è un compromesso x ottenere una vela imbrogliata credibile , come gia' accennato in precedenza il tessuto usato x le vele è il piu' sottile possibile (senza che diventi trasparente ovviamente) ma non è 60 volte piu' sottile del tessuto vero la cosa non è importante con la vela spiegata , ma nel caso di una vela imbrogliata il tessuto risulterebbe ....troppo .
la vela trapezoidale e ridotta anche in altezza rispetto al vero elimina il ....troppo e mi fa ottenere un buon risultato , è da notare che la vela ha comunque tutte le manovre come se fosse completa.

qualche foto con le vele issate al ....vento.




vista da prua , manca la controcivada



altra foto



ciao ENRICO

Ciao Enrico, grazie per la risposta non ci sarei mai arrivato complimenti ottima soluzione, sicuramente è da provare, a presto.

Un Saluto!!!!!!

Annnvedi enrico....questa poi!....bella soluzione....da te si impara sempre qualcosa di nuovo!

ciao
i cannoncini del cassero





ciao ENRICO

Ciao Enrico,forse il mio colpo d'occhio o l'inesperienza mi inganna ma....la griglia dei carabottini non è un pò troppo grande?
Sbaglio?

ciao magna
la luce è di 1,5 mm nella mia scala abituale x la quale ho occhio corrisponderebbe a 15 cm circa in 1-60 un 20% in meno circa quindi 12 cm , forse un po' grande ,ma non esagerato
quello che è certo che i cannoni sono piccoli (li ho chiamati cannoncini) non piu' di 2 o 3 libbre e questo puo' amplificare l'eventuale dimensione dei carabottini.

i carabottini li avevo in casa dal mio primo modello in kit e questa è stata l'occasione di usarli come la maggior parte dei bozzelli di grossa dimensione che ho utilizzato
era tutto materiale scartato e sostituito a suo tempo in quanto destinato ad un kit in 1-75 non ho proprio potuto utilizzare le bigotte da 7 mm che erano assolutamente uno sproposito anche in 1-60

grazie dell'osservazione (preferisco una critica al silenzio)
ciao ENRICO

ciao
nel realizzare il modello ho fatto alcune modifiche all'artiglieria ccome presentata dal piano.

x prima cosa ho eliminato i 2 cannoni posti ai portelli in basso in considerazione che tali portelli posti poco sopra alla linea di galleggiamento avrebbero potuto venir aperti solo con mare assolutamente piatto e anche in questo caso la gittata dei cannoni da una piattaforme cosi' bassa sarebbe stata assai scarsa , i portelli in questione a mio parere servivano x dare aria e luce alla stiva(quando possibile) e x l'imbarco di mercanzie poco ingombranti


ho altresi eliminato i 2 cannoni posti all'interno dell'alloggio del pilota essendo il casseretto molto stretto i cannoni sarebbero stati posti con le culatte a contatto e non in grado di rinculare assurdo , i portelli li ho sostituiti con finestre.
infine ho posto sul cassero 2 cannoncini di piccole dimensioni 2 o 3 libbre di scarso peso bellico , ma utili x fare il saluto e x segnalazioni.

nella foto la differenza fra le mezze canne della batteria e i cannoncini


ciao ENRICO

Ciao Enrico. Il tuo post di martedi solleva (per me) il problema della dimensione delle bigotte .Non ho trovato indicazioni nei due libri inglesi che ho. Che diametro e spessore potevano avere, nella realtà? Stesso discorso per bozzelli vari...

Ciao . Giuseppe