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Lettera B:
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Lettera B:
A - B - C - D - E - F - G - H - I - J - K - L - M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V - W - X - Y - Z
Babordo:
La parte sinistra della nave (guardando verso prua), opposto di tribordo; il termine è entrato in italiano attraverso il francese bâbord, ma deriva dall'olandese bakboord, "dietro il bordo", perché il timoniere anticamente volgeva le spalle al lato sinistro della nave. Il termine non è in uso nel gergo della marineria italiana e si preferisce "sinistra", anche per il fatto che il termine è stato abusato in versioni romanzate della vita marinaresca.
Baderna:
Anticamente treccia fatta con vecchie filacce di canapa, che si avvolge intorno a cavi, catene, alberi e pennoni nei punti in cui occorre evitare i danni dello sfregamento. Ora in tessuto o materiale plastico con cui viene coperto il cavo d'ormeggio per proteggerlo dallo sfregamento ma anche stoppa di cotone ingrassata che avvolge l'asse dell'elica del motore dentro l'astuccio per evitare che l'acqua penetri all'interno della barca.
Baciare:
portare due elementi mobili a contatto, specialmente tramite un paranco.
Baglio:
Trave di legno o di metallo posta trasversalmente all'asse longitudinale della barca, leggermente curve con la convessità in alto. Hanno la funzione di collegare superiormente la struttura della fiancata destra a quella di sinistra e di sorreggere la coperta.
Baglietto:
baglio di minore sezione, interposto tra quelli corrispondenti alle ordinate. (vedi baglio)
Bagnasciuga:
distanza tra i due piani di galleggiamento misurati a nave vuota (scarica) e a nave al massimo carico consentito. (vedere piano di galleggiamento)
Balùmina o ventame:
bordo poppiero di una randa, erroneamente detto anche ralinga poppiera.
Balzo: Vedi bansigo.
Banco:
tavola posta trasversalmente al di sotto della falchetta delle imbarcazioni a remi, perchè si possano sedere i rematori.
Bancaccia: vedi Parasartie.
Banda:
ciascun lato della nave.
(alla) Banda:
Nei porti i piccoli e medi bastimenti erano alla banda (o abbattuti) ossia inclinati su un bordo fino all'emersione della chiglia per la manutenzione (pulizia e calafataggio) dello scafo. Si diceva anche far carena o carenaggio. (vedi anche Carenaggio)
(in) Bando:
Essere in bando si riferisce alle manovre e alle cime lascate, molli, non tese o non legate.
Bandiere di segnalazione:
La segnalazione a mezzo di bandiere è nata per le comunicazioni fra le navi militari britanniche per poi svilupparsi in un sistema piu' complesso nelle marine di molte nazioni. Con la sucessione di tali bandiere alzate in testa d'albero si riuscivano a comunicare frasi complesse comprensive anche di verbi. In seguito ad ogni segnale è stata associata una frase sintetica e convenzionale.
Bansigo:
Sedile pensile per viene fatto salire e scendere lungo l’alberatura o lungo le murate per lavori e ispezioni, ma anche per imbarcare o sbarcare persone che non potevano farlo autonomamente.
Barbetta:
cima con la quale vengono ormeggiate o rimorchiate lance ed altre imbarcazioni minori.
Barbotin:
parte dell'argano (propriamente del cabestano) delle ancore, ove sono fatte le impronte delle maglie della catena per essere afferrate e trascinate.
Barca Pilota:
Imbarcazione che trasferive un pilota da un porto ad una nave in arrivo. Tale pilota coadiuvava il comandante della nave in arrivo fino all'ormeggio nel porto. Essendo spesso il punto d'incotro lontano dal porto, la barca pilota doveva possedere caratteristiche tali da poter affrontare qualsiasi condizione di mare. Famosa barca pilota è la francese Jolie Brise.
Barcarizzo:
Apertura nella murata delle navi, alla quale viene accostata una scaletta per consentire l'entrata e l'uscita delle persone durante la permanenza in porto (vedi anche scalandrone).
Barcobestia: (nave goletta)
Nave a tre alberi. L'albero di trinchetto a prua è completamente attrezzato con vele quadre, albero di maestra e albero di mezzana sono armate con vele auriche. E' anche detta Bergantina. Esempio: la nave scuola della M.M. Palinuro.
Bargio:
imbarcazione di servizio di dimensioni inferiori rispetto a quelle della barcaccia.
Barra: del timone
asta collegata al timone per poterlo ruotare stando in pozzetto: da notare che, essendo collegata direttamente e trovandosi opposta alla pala rispetto al perno di rotazione, la barra va mossa in senso inverso a quello in cui si vuole muovere il timone.
Barra Costiera:
grossa trave che, disposta longitudinalmente ripetto alla nave su entrambi i lati del fuso maggiore di un albero, concorre al sostegno della coffa e dell'albero di gabbia. (vedi crocette)
Barra Traversiera:
grossa trave che ha funzione analoga alla costiera e che è disposta trasversalmente rispetto all nave. (vedi crocette)
Barrotto:
baglio interrotto da una struttura longitudinale come quella che delimita un boccaporto oppure una tuga.
Bastingaggio:
Nei velieri è la parte di murata che supera il ponte di coperta e che è fonita al suo interno di cassoni per alloggiare le brande rollate che messe in quella posizione proteggono i ponti dai colpi della fucileria avversaria in occasione di uno scontro a fuoco ravvicinato.
Batana: o Battana
Tipica imbarcazione (4-9 metri) di origine istriana a carena piatta, possono essere mosse sia a remi che a vela armando una vela al terzo. Molto particolare è il sistema usato per gli scalmi che sono doppi e sistemati su una stanga vincolata alla falchetta e più larga della barca così si possono usare remi più lunghi fra il fulcro e l'impugnatura ottenendo più spinta; a riposo i remi rientrano e si appoggiano alla stanga; il doppio scalmo elimina il bisogno dello stroppo.
Battagliola:
Protezione ai bordi di un ponte fatta di candelieri e draglie.
Battente: vedi Mascellare
Batticoffa:
rinforzo posto sulle vele di gabbia in modo che non urtino alle coffe.
Batticrocetta:
rinforzo fatto sui velacci in modo che non urtino alle coffe.
Batticulo:
piccola vela spiegata sull'albero di mezzana di naviglio minore.
Battimare:
riparo eretto sulla prua di una nave per evitare l'entrata dell'acqua.
Batteria:
Fila di cannoni disposta lungo il fianco della nave, donde locuzioni specifiche: ponte di batteria, batteria dritta, riportare i cannoni in batteria ecc.
Battura:
E' l'incastro a sezione triangolare su tutti e due i lati della chiglia e sui dritti di prora e di poppa per inserire le prime tavole del fasciame (torello).
Beaufort: (scala di Beaufort)
Scala descrittiva utilizzata per misurare l’intensità (forza) del vento. Varia da 0 a 12.
Ad esempio : Forza 7 = velocità del vento28-33 nodi = vento forte (quasi burrasca) = Gli alberi si agitano completamente. È difficile camminare contro vento. = Onde fino a 6 metri = Mare ingrossato con onde frangenti e con spruzzi = Cercare riparo, terzarolare al massimo.
Benda:
Rinforzo lineare fatto sulla vela in corrispondenza delle file delle brancarelle dei terzaroli.
Bendatura:
fasciatura fatta con tela catramata e comando per proteggere le funi o cime dai danni da sfregamento. (vedi anche Baderna)
Bertocci: (anche paternostri o versicchi)
Sfere di legno intervallate da tavole (traversini) e infilate ad una o più cime (dette bastardi) che compongono le trozze.
bertoccio indica anche la guida per manovre correnti sulle vele (es.imbrogli)
Bianca:
manovra corrente con la quale si alza il ventrino delle vele quadre quando devono restare serrate.
Bigorella:
connessione dei ferzi fatta con lembi giustapposti e non sovapposti come nella vaina.
Bìghero o Bigherello:
guaina ricavata da un lembo di vela per farvi passare una manovra corrente sottile come una sagola di rinforzo o un meolo.
Biga:
gru costruita da due lunghe aste congiunte per le loro estremità superiori, usata per alzare gli alberi superiori.
Bigo:
asta di carico o gru formata da più aste anche montata su imbarcazioni per la manutenzione delle navi.
Bigotta:
Blocco di legno a forma schiacciata, con attorno una scanalatura per applicarvi lo stroppo con il quale deve essere fissata. Nel mezzo sono praticati tre o quattro fori per passarvi i cavi che debbono tesare le sartie o gli stralli.
Bilancella:
piccola tartana con un solo polaccone.
Biscaglina:
Scaletta marinara con montanti di cavo e scalini di legno, detti tarozzi.
Biscia: vedi Anguilla.
Bitalò o Bittalò:
elemento triangolare alla prua raccordato al bompresso con angolo acuto (anche 10°) tipico di sciabecchi, pinchi ed altri antichi bastimenti latini.
Bitta:
attrezzatura di coperta o di banchina dalla caratteristica forma a colonnina svasata a cui vengono fissate le cime d'ormeggio: viene spesso così chiamata anche la galloccia che invece ha forma di pi greco.
Blue Riband (Nastro azzurro):
Trofeo assegnato alla nave passeggeri che compiva la traversata più veloce del Nord Atalntico.
Il Nastro Azzurro consisteva in una fascia azzurra dipinta sui fumaioli se il record veniva mantenuto per almeno quattro mesi. A posteriori il primo vincitore fu il piroscafo inglese Sirius nel 1838 (vedere immagine). Il transatlantico italiano Rex vinse nell'anno 1933. (http://en.wikipedia.org/wiki/Blue_Riband)
Bocca di granchio o bocca di rancio o bocca di lancio:
piastra metallica con rialzi laterali a forma di chela forma una specie di occhio di cubia aperto superiormente posta ai limiti del ponte di coperta per il passaggio delle cime degli ormeggi. Anche Passacavi.
Boccaporto:
apertura chiudibile con un portello, praticata sulla coperta per consentire l'ingresso all'interno della nave all'equipaggio (passauomo), delle vele o semplicemente per la ventilazione degli ambienti ed il carico delle merci; quando il portello è trasparente è chiamato osteriggio (specie se di piccole dimensioni). (vedere anche voce Mascellari)
Bolina:
1) Tipo di navigazione con un inclinazione particolare rispetto alla direzione del vento, andatura che si effettua mantenendo una rotta il più possibile contraria alla direzione di arrivo del vento (circa a 40-45 gradi a destra o sinistra); si distingue in bolina stretta, bolina, o bolina larga a seconda dell'ampiezza dell'angolo al vento.
2) Manovra corrente che sulle navi a vele quadre serve a tendere il gratile (bordo verticale) sopravvento delle vele.
Bolzone:
Distanza tra il ponte di coperta e la retta del baglio. Assume grandezza diversa a seconda della posizione longitudinale,è maggiore a centronave e diminuisce verso le estremità di poppa e verso quelle di prora, favorisce lo scarico delle acque attraverso gli ombrinali.
Boma:
anticamente detto ghisso, era un pennone che portava ad una estremità una gola o un perno fissato all'albero che ne permetteva l'orientamento.
Bombarda:
Piccolo bastimento da guerra del periodo velico, molto robusto, con due alberi. Quelli di maestra quasi al centro, quello di mezzana verso l’estrema poppa. Al posto dell’albero di trinchetto aveva una robusta piattaforma in genere ottagonale, su cui era collocato un mortaio da bombe.
Bonnetta:
1) Designazione generica delle vele addizzionali.
2) Si intende la maggiorazione di superfice di una vela inferita nella parte inferiore della stessa una cima facilmente rimovibile. La bonnetta fa la funzione che in epoca successiva hanno svolto i terzaruoli ossia la possibilità di ridurre o aumentare la superfice velica in funzione della forza del vento. Le bonnette sono rimaste in uso dal medioevo fino al 1600 circa, ma navi americane la usavano ancora fino al 1850 sul primo fiocco.
Bonaccia:
E' un tempo placido, e tranquillo , in cui le onde del mare non sono agitate.
Bordame: o cazzame
lembo inferiore di qualsiasi vela.
Bordata:
sparo simultaneo dei cannoni disposti su una stessa banda.
Bordato:
fasciame a corsi longitudinali giustapposti.
Bordo:
La corsa che fa un naviglio andando di bolina.
Bordo franco o libero:
La parte del fianco della nave compresa tra il bagnasciuga e il capo dì banda e quindi dipendente dal carico della nave. Attualmente le navi aderenti a convenzioni internazionali sulla sicurezza devono avere un bordo libero assegnato, visualizzato dalla marca di bordo libero posta sul fasciame esterno e chiamata "occhio di Plimsol". Questa indicazione tiene anche conto della variabilità della densità dell'acqua.
Borello:
1) serve a legare insieme due stroppi e per servire ad essi di punto di appoggio.
2) Legno tondo, specie di caviglia che serve per formare l'impiombatura di un cavo con altro.
Borosa:
Manovra corrente destinata a trattenere l'angolo superiore di una vela alla varea del suo pennone. (vedere sopra figura bolina)
Bose:
Anelli o maniglie di cavo fissate al gratile con occhielli
Bottazzo:
rinforzo in legno, cavo tessile o plastica che corre lungo lo scafo, normalmente all'altezza del baglio massimo, a scopo protettivo.
Bottiglia:
Le due parti estreme dello specchio di poppa raccordate a sbalzo con le "fiancate".
Spesso al loro interno erano ricavati locali e servizi igienici riservati al comandante e agli ufficiali.
Bottone di straglio: (o pigna)
ringrosso fatto ad arte su tutti gli stragli per fare in modo che lo straglio con la gassa non strozzi gli alberi ma li avvolga a più ampio respiro.
Bovo:
piccolo veliero armato a tartana con un piccolo albero di mezzana con vela aurica o latina.
Bozzello:
Nome generico delle carrucole in uso nella marina.
(immagine da "Il grande libro dei nodi" di C.W.Ashley ed. Rizzoli)
Braccetto:
braccio del pennone di velaccio.
Bracci:
Manovre correnti fissate alle estremità dei pennoni per regolarne l'inclinazione nel piano orizzontale e di conseguenza le vele.
(da Rigging Period Ship Models di L.Petersson)
Bracciolo:
Elemento angolare di congiunzione e di rinforzo (mensola), posto fra i bagli e gli scalmi sul piano verticale, ma anche orizzontale.
Braccioli delle bitte:
detti anche controbitte, sono i contrafforti delle colonne.
Bracotto:
Bozzello semplice, con lungo stroppo incappellato nelle cime dei pennoni.
Bragozzo:
Il bragozzo è una caratteristica imbarcazione da pesca e/o da carico del medio e alto Adriatico fino allo Ionio. Di lunghezza variabile tra i 10 e 16 m., era dotata era dotata di due alberi muniti di vela al terzo con fondo della chiglia piano per la navigazione in bassi fondali e di un grande timone con funzione di deriva. Varianti del bragozzo: "trabaccolo" e "topo".
Branca di Bolina:
nome specifico della patta d'oca usata per tale manovra corrente. (vedere Bolina e Patta d'oca)
Brancarella:
gassa connessa con un lembo di una vela per passarvi manovre correnti come borose, metafioni, scotte ecc; ogni foro rinforzato con anello metallico fatto in vela per gli stessi scopi. (vedi anche occhiello)
Brandeggiare:
far ruotare oggetti attorno ad un asse verticale. Tipicamente per orientare una bocca da fuoco sul bersaglio, ma anche un pennone o un boma (vedi bracci).
Brattare:
vogare con un unico remo, sulle lance con uno scalmo scavato sulla poppa.
Brigantina:
Antico nome della vela aurica, oggi detta randa, posta all'albero di poppa delle navi a vele quadre; altri danno questo nome genericamente alla randa poppiera delle navi con randa a più alberi (per esempio nelle golette).
Brigantino:
Veliero con due alberi entrambi a vele quadre (di trinchetto a prua e di maestra a poppa) e bompresso. Sull’albero di maestra era generalmente inferita anche una randa.
Quando vi era un terzo albero (di mezzana) con sola randa si parlava di "brigantino a palo".
Brigantino-goletta:
Veliero con due alberi: trinchetto a vele quadre e maestro a vele auriche (randa).
Briccola:
termine che indica i pali piantati sul fondo e usati sia per gli ormeggi che per delimitare canali navigabili.
Briglia del bompresso:
Briglia dell’asta di fiocco e controfiocco. Il cavo è legato alla prua del bompresso e alla chiglia della nave con un’asta buttafuori che lo tende. In pratica svolge la stessa funzione degli stralli dell’albero. Spesso è dotato di tenditore.
Briglie:
Cavi o catene che tendono verso il basso un albero o un’asta orizzontali o leggermente inclinati verso l’orizzonte.
Brione:
E' la parte estrema della chiglia che si prolunga curvandosi in verticale facendola diventare la ruota di prua.
Detto anche "piede di ruota" o "calcagnolo di prua".
Brulotto:
Vascello incendiario. Scafo di bastimento o galleggiante, semovente o lasciato alla deriva, che veniva caricato di esplosivo e materiale combustibile e fornito di congegni atto a farlo scoppiare a tempo o all’urto contro il bersaglio; introdotto verso la fine del 16° secolo, è rimasto in uso come mezzo bellico fino all’avvento delle navi in ferro.
Nell'immagine seguente al centro un brulotto in fiamme è addossato ad un vascello olandese, sulla sinistra un altro sta avanzando non ancora in fiamme (è inglese si vede dalla bandiera).
Buca del gatto: (buca del codardo)
viene chiamato buco/buca del gatto o anche del codardo l'apertura della coffa a lato del colombiere attraverso la quale passano gli incappellaggi delle sartie e usate dai terrazzani o dai vili per salire sulla coffa, mentre i veri marinai vi salivano passando dalla sartie rovescie.
(vedi coffa)
Bucellato:
è formato da cunei di teak sagomati disposti affiancati e perimetralmente all'albero in corrispondenza della mastra in modo da incastrare l'albero al ponte. In genere viene rivestito da tela catramata fermata sull'albero e sul ponte in modo che il bucellato non sia interessato da infiltrazioni di acqua. Sulle barche da regata la tela è di solito trattata con biacca.
Bugliolo:
Nome con cui viene chiamato tassativamente il secchio.
Bugna:
Sono le parti della vela dove si legano le mure e le scotte, oppure si incocciano i bozzelli per questi cavi, quando sono a doppio. Le bugne delle basse vele, gabbie, velacci ecc., sono fermate agli angoli inferiori con una redancia nell'angolo del gratile, dove il bozzello è assicurato con un gancio doppio.
Bulbo:
protumberanza che prolunga la parte sotto al galleggiamento a prora oltre il dritto. Esistono vari motivi per l'esistenza del bulbo, uno dei quali è la resistenza dell'avanzamento nell'acqua; studi hanno confermato che sotto la superfice oppone meno resistenza una prora tonda.
Burchio:
Antica barca fluviale mercantile, pontata e armata con una o due vele al terzo, a fondo piatto.
Buttafuori:
Generalmente è una qualsiasi asta con la quale una manovra corrente viene sospinta e tenuta lontana dall'alberatura e dallo scafo. Sulle navi maggiori a vele quadre e su quelle munite di bompresso assumono significati particolari in relazione alle diverse parti della loro attrezzatura. Ad esempio: le aste di coltellaccio erano un prolungamento dei pennoni maggiori.
Babordo:
La parte sinistra della nave (guardando verso prua), opposto di tribordo; il termine è entrato in italiano attraverso il francese bâbord, ma deriva dall'olandese bakboord, "dietro il bordo", perché il timoniere anticamente volgeva le spalle al lato sinistro della nave. Il termine non è in uso nel gergo della marineria italiana e si preferisce "sinistra", anche per il fatto che il termine è stato abusato in versioni romanzate della vita marinaresca.
Baderna:
Anticamente treccia fatta con vecchie filacce di canapa, che si avvolge intorno a cavi, catene, alberi e pennoni nei punti in cui occorre evitare i danni dello sfregamento. Ora in tessuto o materiale plastico con cui viene coperto il cavo d'ormeggio per proteggerlo dallo sfregamento ma anche stoppa di cotone ingrassata che avvolge l'asse dell'elica del motore dentro l'astuccio per evitare che l'acqua penetri all'interno della barca.
Baciare:
portare due elementi mobili a contatto, specialmente tramite un paranco.
Baglio:
Trave di legno o di metallo posta trasversalmente all'asse longitudinale della barca, leggermente curve con la convessità in alto. Hanno la funzione di collegare superiormente la struttura della fiancata destra a quella di sinistra e di sorreggere la coperta.
Baglietto:
baglio di minore sezione, interposto tra quelli corrispondenti alle ordinate. (vedi baglio)
Bagnasciuga:
distanza tra i due piani di galleggiamento misurati a nave vuota (scarica) e a nave al massimo carico consentito. (vedere piano di galleggiamento)
Balùmina o ventame:
bordo poppiero di una randa, erroneamente detto anche ralinga poppiera.
Balzo: Vedi bansigo.
Banco:
tavola posta trasversalmente al di sotto della falchetta delle imbarcazioni a remi, perchè si possano sedere i rematori.
Bancaccia: vedi Parasartie.
Banda:
ciascun lato della nave.
(alla) Banda:
Nei porti i piccoli e medi bastimenti erano alla banda (o abbattuti) ossia inclinati su un bordo fino all'emersione della chiglia per la manutenzione (pulizia e calafataggio) dello scafo. Si diceva anche far carena o carenaggio. (vedi anche Carenaggio)
(in) Bando:
Essere in bando si riferisce alle manovre e alle cime lascate, molli, non tese o non legate.
Bandiere di segnalazione:
La segnalazione a mezzo di bandiere è nata per le comunicazioni fra le navi militari britanniche per poi svilupparsi in un sistema piu' complesso nelle marine di molte nazioni. Con la sucessione di tali bandiere alzate in testa d'albero si riuscivano a comunicare frasi complesse comprensive anche di verbi. In seguito ad ogni segnale è stata associata una frase sintetica e convenzionale.
Bansigo:
Sedile pensile per viene fatto salire e scendere lungo l’alberatura o lungo le murate per lavori e ispezioni, ma anche per imbarcare o sbarcare persone che non potevano farlo autonomamente.
Barbetta:
cima con la quale vengono ormeggiate o rimorchiate lance ed altre imbarcazioni minori.
Barbotin:
parte dell'argano (propriamente del cabestano) delle ancore, ove sono fatte le impronte delle maglie della catena per essere afferrate e trascinate.
Barca Pilota:
Imbarcazione che trasferive un pilota da un porto ad una nave in arrivo. Tale pilota coadiuvava il comandante della nave in arrivo fino all'ormeggio nel porto. Essendo spesso il punto d'incotro lontano dal porto, la barca pilota doveva possedere caratteristiche tali da poter affrontare qualsiasi condizione di mare. Famosa barca pilota è la francese Jolie Brise.
Barcarizzo:
Apertura nella murata delle navi, alla quale viene accostata una scaletta per consentire l'entrata e l'uscita delle persone durante la permanenza in porto (vedi anche scalandrone).
Barcobestia: (nave goletta)
Nave a tre alberi. L'albero di trinchetto a prua è completamente attrezzato con vele quadre, albero di maestra e albero di mezzana sono armate con vele auriche. E' anche detta Bergantina. Esempio: la nave scuola della M.M. Palinuro.
Bargio:
imbarcazione di servizio di dimensioni inferiori rispetto a quelle della barcaccia.
Barra: del timone
asta collegata al timone per poterlo ruotare stando in pozzetto: da notare che, essendo collegata direttamente e trovandosi opposta alla pala rispetto al perno di rotazione, la barra va mossa in senso inverso a quello in cui si vuole muovere il timone.
Barra Costiera:
grossa trave che, disposta longitudinalmente ripetto alla nave su entrambi i lati del fuso maggiore di un albero, concorre al sostegno della coffa e dell'albero di gabbia. (vedi crocette)
Barra Traversiera:
grossa trave che ha funzione analoga alla costiera e che è disposta trasversalmente rispetto all nave. (vedi crocette)
Barrotto:
baglio interrotto da una struttura longitudinale come quella che delimita un boccaporto oppure una tuga.
Bastingaggio:
Nei velieri è la parte di murata che supera il ponte di coperta e che è fonita al suo interno di cassoni per alloggiare le brande rollate che messe in quella posizione proteggono i ponti dai colpi della fucileria avversaria in occasione di uno scontro a fuoco ravvicinato.
Batana: o Battana
Tipica imbarcazione (4-9 metri) di origine istriana a carena piatta, possono essere mosse sia a remi che a vela armando una vela al terzo. Molto particolare è il sistema usato per gli scalmi che sono doppi e sistemati su una stanga vincolata alla falchetta e più larga della barca così si possono usare remi più lunghi fra il fulcro e l'impugnatura ottenendo più spinta; a riposo i remi rientrano e si appoggiano alla stanga; il doppio scalmo elimina il bisogno dello stroppo.
Battagliola:
Protezione ai bordi di un ponte fatta di candelieri e draglie.
Battente: vedi Mascellare
Batticoffa:
rinforzo posto sulle vele di gabbia in modo che non urtino alle coffe.
Batticrocetta:
rinforzo fatto sui velacci in modo che non urtino alle coffe.
Batticulo:
piccola vela spiegata sull'albero di mezzana di naviglio minore.
Battimare:
riparo eretto sulla prua di una nave per evitare l'entrata dell'acqua.
Batteria:
Fila di cannoni disposta lungo il fianco della nave, donde locuzioni specifiche: ponte di batteria, batteria dritta, riportare i cannoni in batteria ecc.
Battura:
E' l'incastro a sezione triangolare su tutti e due i lati della chiglia e sui dritti di prora e di poppa per inserire le prime tavole del fasciame (torello).
Beaufort: (scala di Beaufort)
Scala descrittiva utilizzata per misurare l’intensità (forza) del vento. Varia da 0 a 12.
Ad esempio : Forza 7 = velocità del vento28-33 nodi = vento forte (quasi burrasca) = Gli alberi si agitano completamente. È difficile camminare contro vento. = Onde fino a 6 metri = Mare ingrossato con onde frangenti e con spruzzi = Cercare riparo, terzarolare al massimo.
Benda:
Rinforzo lineare fatto sulla vela in corrispondenza delle file delle brancarelle dei terzaroli.
Bendatura:
fasciatura fatta con tela catramata e comando per proteggere le funi o cime dai danni da sfregamento. (vedi anche Baderna)
Bertocci: (anche paternostri o versicchi)
Sfere di legno intervallate da tavole (traversini) e infilate ad una o più cime (dette bastardi) che compongono le trozze.
bertoccio indica anche la guida per manovre correnti sulle vele (es.imbrogli)
Bianca:
manovra corrente con la quale si alza il ventrino delle vele quadre quando devono restare serrate.
Bigorella:
connessione dei ferzi fatta con lembi giustapposti e non sovapposti come nella vaina.
Bìghero o Bigherello:
guaina ricavata da un lembo di vela per farvi passare una manovra corrente sottile come una sagola di rinforzo o un meolo.
Biga:
gru costruita da due lunghe aste congiunte per le loro estremità superiori, usata per alzare gli alberi superiori.
Bigo:
asta di carico o gru formata da più aste anche montata su imbarcazioni per la manutenzione delle navi.
Bigotta:
Blocco di legno a forma schiacciata, con attorno una scanalatura per applicarvi lo stroppo con il quale deve essere fissata. Nel mezzo sono praticati tre o quattro fori per passarvi i cavi che debbono tesare le sartie o gli stralli.
Bilancella:
piccola tartana con un solo polaccone.
Biscaglina:
Scaletta marinara con montanti di cavo e scalini di legno, detti tarozzi.
Biscia: vedi Anguilla.
Bitalò o Bittalò:
elemento triangolare alla prua raccordato al bompresso con angolo acuto (anche 10°) tipico di sciabecchi, pinchi ed altri antichi bastimenti latini.
Bitta:
attrezzatura di coperta o di banchina dalla caratteristica forma a colonnina svasata a cui vengono fissate le cime d'ormeggio: viene spesso così chiamata anche la galloccia che invece ha forma di pi greco.
Blue Riband (Nastro azzurro):
Trofeo assegnato alla nave passeggeri che compiva la traversata più veloce del Nord Atalntico.
Il Nastro Azzurro consisteva in una fascia azzurra dipinta sui fumaioli se il record veniva mantenuto per almeno quattro mesi. A posteriori il primo vincitore fu il piroscafo inglese Sirius nel 1838 (vedere immagine). Il transatlantico italiano Rex vinse nell'anno 1933. (http://en.wikipedia.org/wiki/Blue_Riband)
Bocca di granchio o bocca di rancio o bocca di lancio:
piastra metallica con rialzi laterali a forma di chela forma una specie di occhio di cubia aperto superiormente posta ai limiti del ponte di coperta per il passaggio delle cime degli ormeggi. Anche Passacavi.
Boccaporto:
apertura chiudibile con un portello, praticata sulla coperta per consentire l'ingresso all'interno della nave all'equipaggio (passauomo), delle vele o semplicemente per la ventilazione degli ambienti ed il carico delle merci; quando il portello è trasparente è chiamato osteriggio (specie se di piccole dimensioni). (vedere anche voce Mascellari)
Bolina:
1) Tipo di navigazione con un inclinazione particolare rispetto alla direzione del vento, andatura che si effettua mantenendo una rotta il più possibile contraria alla direzione di arrivo del vento (circa a 40-45 gradi a destra o sinistra); si distingue in bolina stretta, bolina, o bolina larga a seconda dell'ampiezza dell'angolo al vento.
2) Manovra corrente che sulle navi a vele quadre serve a tendere il gratile (bordo verticale) sopravvento delle vele.
Bolzone:
Distanza tra il ponte di coperta e la retta del baglio. Assume grandezza diversa a seconda della posizione longitudinale,è maggiore a centronave e diminuisce verso le estremità di poppa e verso quelle di prora, favorisce lo scarico delle acque attraverso gli ombrinali.
Boma:
anticamente detto ghisso, era un pennone che portava ad una estremità una gola o un perno fissato all'albero che ne permetteva l'orientamento.
Bombarda:
Piccolo bastimento da guerra del periodo velico, molto robusto, con due alberi. Quelli di maestra quasi al centro, quello di mezzana verso l’estrema poppa. Al posto dell’albero di trinchetto aveva una robusta piattaforma in genere ottagonale, su cui era collocato un mortaio da bombe.
Bonnetta:
1) Designazione generica delle vele addizzionali.
2) Si intende la maggiorazione di superfice di una vela inferita nella parte inferiore della stessa una cima facilmente rimovibile. La bonnetta fa la funzione che in epoca successiva hanno svolto i terzaruoli ossia la possibilità di ridurre o aumentare la superfice velica in funzione della forza del vento. Le bonnette sono rimaste in uso dal medioevo fino al 1600 circa, ma navi americane la usavano ancora fino al 1850 sul primo fiocco.
Bonaccia:
E' un tempo placido, e tranquillo , in cui le onde del mare non sono agitate.
Bordame: o cazzame
lembo inferiore di qualsiasi vela.
Bordata:
sparo simultaneo dei cannoni disposti su una stessa banda.
Bordato:
fasciame a corsi longitudinali giustapposti.
Bordo:
La corsa che fa un naviglio andando di bolina.
Bordo franco o libero:
La parte del fianco della nave compresa tra il bagnasciuga e il capo dì banda e quindi dipendente dal carico della nave. Attualmente le navi aderenti a convenzioni internazionali sulla sicurezza devono avere un bordo libero assegnato, visualizzato dalla marca di bordo libero posta sul fasciame esterno e chiamata "occhio di Plimsol". Questa indicazione tiene anche conto della variabilità della densità dell'acqua.
Borello:
1) serve a legare insieme due stroppi e per servire ad essi di punto di appoggio.
2) Legno tondo, specie di caviglia che serve per formare l'impiombatura di un cavo con altro.
Borosa:
Manovra corrente destinata a trattenere l'angolo superiore di una vela alla varea del suo pennone. (vedere sopra figura bolina)
Bose:
Anelli o maniglie di cavo fissate al gratile con occhielli
Bottazzo:
rinforzo in legno, cavo tessile o plastica che corre lungo lo scafo, normalmente all'altezza del baglio massimo, a scopo protettivo.
Bottiglia:
Le due parti estreme dello specchio di poppa raccordate a sbalzo con le "fiancate".
Spesso al loro interno erano ricavati locali e servizi igienici riservati al comandante e agli ufficiali.
Bottone di straglio: (o pigna)
ringrosso fatto ad arte su tutti gli stragli per fare in modo che lo straglio con la gassa non strozzi gli alberi ma li avvolga a più ampio respiro.
Bovo:
piccolo veliero armato a tartana con un piccolo albero di mezzana con vela aurica o latina.
Bozzello:
Nome generico delle carrucole in uso nella marina.
(immagine da "Il grande libro dei nodi" di C.W.Ashley ed. Rizzoli)
Braccetto:
braccio del pennone di velaccio.
Bracci:
Manovre correnti fissate alle estremità dei pennoni per regolarne l'inclinazione nel piano orizzontale e di conseguenza le vele.
(da Rigging Period Ship Models di L.Petersson)
Bracciolo:
Elemento angolare di congiunzione e di rinforzo (mensola), posto fra i bagli e gli scalmi sul piano verticale, ma anche orizzontale.
Braccioli delle bitte:
detti anche controbitte, sono i contrafforti delle colonne.
Bracotto:
Bozzello semplice, con lungo stroppo incappellato nelle cime dei pennoni.
Bragozzo:
Il bragozzo è una caratteristica imbarcazione da pesca e/o da carico del medio e alto Adriatico fino allo Ionio. Di lunghezza variabile tra i 10 e 16 m., era dotata era dotata di due alberi muniti di vela al terzo con fondo della chiglia piano per la navigazione in bassi fondali e di un grande timone con funzione di deriva. Varianti del bragozzo: "trabaccolo" e "topo".
Branca di Bolina:
nome specifico della patta d'oca usata per tale manovra corrente. (vedere Bolina e Patta d'oca)
Brancarella:
gassa connessa con un lembo di una vela per passarvi manovre correnti come borose, metafioni, scotte ecc; ogni foro rinforzato con anello metallico fatto in vela per gli stessi scopi. (vedi anche occhiello)
Brandeggiare:
far ruotare oggetti attorno ad un asse verticale. Tipicamente per orientare una bocca da fuoco sul bersaglio, ma anche un pennone o un boma (vedi bracci).
Brattare:
vogare con un unico remo, sulle lance con uno scalmo scavato sulla poppa.
Brigantina:
Antico nome della vela aurica, oggi detta randa, posta all'albero di poppa delle navi a vele quadre; altri danno questo nome genericamente alla randa poppiera delle navi con randa a più alberi (per esempio nelle golette).
Brigantino:
Veliero con due alberi entrambi a vele quadre (di trinchetto a prua e di maestra a poppa) e bompresso. Sull’albero di maestra era generalmente inferita anche una randa.
Quando vi era un terzo albero (di mezzana) con sola randa si parlava di "brigantino a palo".
Brigantino-goletta:
Veliero con due alberi: trinchetto a vele quadre e maestro a vele auriche (randa).
Briccola:
termine che indica i pali piantati sul fondo e usati sia per gli ormeggi che per delimitare canali navigabili.
Briglia del bompresso:
Briglia dell’asta di fiocco e controfiocco. Il cavo è legato alla prua del bompresso e alla chiglia della nave con un’asta buttafuori che lo tende. In pratica svolge la stessa funzione degli stralli dell’albero. Spesso è dotato di tenditore.
Briglie:
Cavi o catene che tendono verso il basso un albero o un’asta orizzontali o leggermente inclinati verso l’orizzonte.
Brione:
E' la parte estrema della chiglia che si prolunga curvandosi in verticale facendola diventare la ruota di prua.
Detto anche "piede di ruota" o "calcagnolo di prua".
Brulotto:
Vascello incendiario. Scafo di bastimento o galleggiante, semovente o lasciato alla deriva, che veniva caricato di esplosivo e materiale combustibile e fornito di congegni atto a farlo scoppiare a tempo o all’urto contro il bersaglio; introdotto verso la fine del 16° secolo, è rimasto in uso come mezzo bellico fino all’avvento delle navi in ferro.
Nell'immagine seguente al centro un brulotto in fiamme è addossato ad un vascello olandese, sulla sinistra un altro sta avanzando non ancora in fiamme (è inglese si vede dalla bandiera).
Buca del gatto: (buca del codardo)
viene chiamato buco/buca del gatto o anche del codardo l'apertura della coffa a lato del colombiere attraverso la quale passano gli incappellaggi delle sartie e usate dai terrazzani o dai vili per salire sulla coffa, mentre i veri marinai vi salivano passando dalla sartie rovescie.
(vedi coffa)
Bucellato:
è formato da cunei di teak sagomati disposti affiancati e perimetralmente all'albero in corrispondenza della mastra in modo da incastrare l'albero al ponte. In genere viene rivestito da tela catramata fermata sull'albero e sul ponte in modo che il bucellato non sia interessato da infiltrazioni di acqua. Sulle barche da regata la tela è di solito trattata con biacca.
Bugliolo:
Nome con cui viene chiamato tassativamente il secchio.
Bugna:
Sono le parti della vela dove si legano le mure e le scotte, oppure si incocciano i bozzelli per questi cavi, quando sono a doppio. Le bugne delle basse vele, gabbie, velacci ecc., sono fermate agli angoli inferiori con una redancia nell'angolo del gratile, dove il bozzello è assicurato con un gancio doppio.
Bulbo:
protumberanza che prolunga la parte sotto al galleggiamento a prora oltre il dritto. Esistono vari motivi per l'esistenza del bulbo, uno dei quali è la resistenza dell'avanzamento nell'acqua; studi hanno confermato che sotto la superfice oppone meno resistenza una prora tonda.
Burchio:
Antica barca fluviale mercantile, pontata e armata con una o due vele al terzo, a fondo piatto.
Buttafuori:
Generalmente è una qualsiasi asta con la quale una manovra corrente viene sospinta e tenuta lontana dall'alberatura e dallo scafo. Sulle navi maggiori a vele quadre e su quelle munite di bompresso assumono significati particolari in relazione alle diverse parti della loro attrezzatura. Ad esempio: le aste di coltellaccio erano un prolungamento dei pennoni maggiori.
Ultima modifica di brggpl il Mer 19 Feb 2014 - 20:06 - modificato 7 volte. (Motivazione : brandeggiare e bracci 13/03/2013 foto biscaglina 9-11-2013 barcarizzo brigantina batticoffa)
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