Birmania-barca del riso (Walter Furlan)(TERMINATO)

eccolo qua il trampolino da sci nordico !!

Vero manca la neve
ciao Claudio

Spiritosoni loro.....vedrete vedrete

Ciao Walter.....molto accattivanti le linee dello scafo, la particolarità delle linee orientali da un qualcosa in più a queste imbarcazioni....bel lavoro!

Grazie lello, sto studiando la birmania, per rendere meglio l'idea, è tutto basato sulla religione buddista
si prosegue: sovrastrutture del ponte

Molto bella, bravo i miei complimenti
Claudio

Urca sto Walter...ma che bella che vien fuori...ha una sagoma strana, ma mi piace...

Ciao.
Marino

ciao a tutti
io proseguo con i lavori:
il capodibanda

Però! Uno scherzo a farla così imbarcata!
Complimenti Un modello sicuramente unico!"
Mario

Molto bella e particolare , ormai ci ha abituati bene pero poi voglio vedere il riso chicco per chicco
Claudio

a tutti voi
però adesso che in generale lo scafo è ultimato per spiegare quello che verrà è meglio qualche delucidazione:

Arte in birmania
Da un esame preliminare delle manifestazioni artistiche figurative tuttora presenti in territorio birmano possiamo renderci conto che nella quasi totalità dei casi si tratta esclusivamente di edifici e di immagini a carattere religioso e quindi destinati al culto. Il motivo di questa esclusività va ricercata nel fatto che solo le costruzioni religiose venivano realizzate in materiale duraturo, come i mattoni o lo stucco, mentre gli edifici destinati all'uso civile venivano realizzati in legno, materiale chiaramente deperibile del quale a noi è arrivato ben poco, il tutto comunque colorato o rivestito in oro.
Dobbiamo infine rilevare che tutte le manifestazioni artistiche presenti in Birmania risentono in maniera determinante di influenze indiane, bengalesi, singalesi, tibetane e indonesiane. Tutto il sud est asiatico non ha mai avuto una sua civiltà nettamente predominante per più di due secoli. E la Birmania non sfugge a questa regola.
Anche se le testimonianze della civiltà pyu, civiltà che aveva sede nella valle del fiume Irrawaddy, e del regno di Pagan sono pochissime, restano comunque le prime e uniche testimonianze di cui disponiamo che parlino di una forma di civiltà fiorita nel territorio dell'odierna Birmania.
Sono arrivati sino a noi resti di architettura monumentale in mattoni, stupa (pagoda) a forma di grosso cilindro sormontato da un cono, templi con volte a raggiera con pilastro centrale o a quadrato vuoto, ecco quindi come si manifestano in territorio birmano le prima influenze esterne, quelle provenienti dall'India, dal Bengala e da Ceylon: sia con la diffusione del culto buddhista, sia con l'adozione degli stili e forme architettoniche delle civiltà pala (Bengala) e gupta (India).
Lo stupa può essere sia un semplice tumulo che una costruzione complessa. Una cosa però è certa e cioè che la sua forma non è funzionale se non a voler creare qualcosa di bello e attraente che aiuti a ricordare. E a questo fine spesso intorno alla base è disposto materiale didattico come formelle che illustrano le vite precedenti del Buddha. La base, sia essa piramidale o rotonda, ha lo scopo di richiamare alla mente il monte Meru sul quale abitavano spiriti, animali fantastici e gli dei della sterminata cosmologia indiana.
Partendo da qui si possono attribuire alcuni significati simbolici:
• Gli stupa minori collocati agli angoli stanno per le cime più basse intorno al monte Meru.
• Gli animali favolosi e gli spiriti, come sul Monte Meru servono per spaventare i malintenzionati. (Il pavone sulla poppa)
• Le scale hanno lo scopo di unire la terra al cielo. (costruirò così l’ alberatura)
• La terrazza superiore è il cielo dove vivono gli dei ( la terrazza di comando che devo ancora costruire)
• I vari ordini del parasole o hti che costituisce la parte finale dello stupa rappresentano i cieli di Brahma. (sopra la terrazza)

Una caratteristica tipicamente birmana è quella di costruire gli stupa sulla cima delle colline. Quindi sul posto più in alto,

ha anche la funzione di tumulo reliquario e quindi il tempio che sorge intorno e sotto ha la funzione di collina artificiale (capite il perché ho costruito quel gabbiotto vuoto sopra il ponte),  che contiene al suo interno alcune stanze che appunto possono essere considerate grotte artificiali. I santoni indiani e buddisti amavano vivere all'interno di grotte e così le stanze all'interno dei templi che contengono una statua di Buddha altro non sono che la copia di grotte che contenevano i santoni.
Da questo nucleo centrale si partono poi una serie di archi e volte che ne allargano la superficie quasi come se fossero tende dei nomadi. che in giorno di festa vengono erette intorno al simbolo centrale. La pendenza ondulata dei tetti è proprio il ricordo di queste tende.
Alla fine del XIII secolo poi con l'invasione dei mongoli di Kublay Khan il regno di Pagan vide concludersi il suo ciclo aureo. Nei secoli successivi, con i nuovi regni di Pegu, di Ava, Amarapura e Mandalay, le manifestazioni artistiche della civiltà birmana e mon si accrebbero di nuove opere senza aggiungere però particolari innovativi degni di nota.
In un post precedente ho scritto che avrei dovuto pensare birmano, e molto superficialmente ho cercato di apprendere la loro cultura per capire perché costruiscono in quel determinato modo, quello che ho accertato è che i birmani vivono in funzione della religione, tutto quello che fanno e anche le loro costruzioni, di qualunque genere siano hanno un fondamento religioso, e hanno mantenuto tradizioni che risalgono a secoli fa.
Scusate il pistolotto, ma da adesso in poi sarà tutto "strano"

il sostegno del timone

Bella descrizione. Grazie ho imparato cose nuove.
Ma questa specie di cordolo come hai fatto a farlo?



e quelle decorazioni sugli stipiti delle finestre?
Fantastico.
Ciao
Mario

walter, davvero un bel lavoro e l'approfondimento che hai fatto è encomiabile. la realizzazione di un modello è sempre un'occasione per rivivere un pezzo di storia e di cultura....e questo aimè lo dico con un pizzico di rabbia, perchè a parte qualche imbarcazione da lavoro noi delle nostre navi italiane del tempo che fu.....non abbiamo niente.
Una volta ebbi il piacere di parlae al telefono con il direttore del museo della scienza di milano (che ha una sezione dedicata che ho av uto il piacere di visitare insieme al nostro scubaleo), che mi disse che apprezzava il lavoro di noi modellisti, perchè tramandiamo e portiamo avanti delle informazioni che altrimenti rischiano di andare perdute.....
complimenti

Grazie Lello, come avrai notato, io di solito faccio modelli insoliti e in autocostruzione, è di regola quindi informarsi il più possibile per evitare errori pacchiani, (quelli piccoli si fanno sempre) anche questo può essere un sistema per tramandare qualcosa.

Ciao Walter...è esattamente quello che intendevo. Io ovviamente mi riferisco al fatto che noi modellisti non abbiamo materiale su cui lavorare.....non ci sono disegni storici di navi italiane tipo della flotta del regno delle due sicilie, a parte qualche piccolo piroscafo....anche noi avevamo le 100 cannoni, come la partenope ad esempio....ma c'è solo qualche dipinto ormai. Non voglio andare OT però, nè tantomeno distogliere l'attenzione dalla tua splendida realizzazione....

hem....visto che ti piacciono le cose particolari, questa starebbe bene in un diorama dedicatogli.....magari in riva ad un laghetto con un "betta splendens"....vivo

vedrai vedrai

Mario: scusa il ritardo, è filo di acciaio inox morbido che noi acquedottisti usiamo per la sigillatura dei contatori, è molto duttile e maneggevole, oltretutto si può colorare a piacere e molto bello da vedere

Ostrega è vero! Dove si può acquistare?
Ciao
Mario

non è in commercio Mario, sono prodotti particolari non in vendita al pubblico, se passi da me comunque, tra un prosecchino e un caffè qualche decina di metri te li dò volentieri.

Grazie Walter, ma purtroppo accudire mia moglie non mi permette di allontanarmi da casa.
Mi diletto con il modellismo per riempire le giornate.
Non è che accudire mia moglie sia problematico, anzi, ma non mi fido a lasciarla sola perché se non mi vede o sente va spesso in confusone.
Siamo insieme da 60 anni ed è da 5 che va un po' in confusione.
Ciao
Mario

Ciao a tutti
bene, iniziamo con le stranezze, il ponte di comando


abbiate fiducia

Molto bello, potrebbe servirmi come idea se in futuro dovessi fare un ponte pedonale
ciao Claudio

Ciao Walter, mi piace la tua precisione col legno...là non si bara...

Ciao.
Marino

Bene ragazzi, ringrazio tutti e proseguo
il ponte di comando finito

Molto bello, però da quasi l'idea del pozzo con copertura, deformazione personale
Claudio