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Nave Artiglio (pierpi46)
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Nave Artiglio (pierpi46)
cantiere Nave Artiglio
tipo: piroscafo da recupero sottomarino
cantiere : glasgow
varo: 1906
destino finale: affondata in una esplosione il 7/12/1930
stazza lorda: 283.73 tsl
lunghezza: 46.85 m.
larghezza: 7.01 m.
ciao lupacchiotti.
ne è passato di tempo!
la situazione non migliora, ho anche smesso di leggervi. a vedere i vostri lavori mi sentivo come un eunuco in un harem
duro il voler non posso!
ma adesso basta!
ho cominciato a far segatura. inizio la nave artiglio, scala 1:50 lunghezza f.t. 97 cm.
siccome la farò praticamente con una mano sola............ne farò solo una metà, quella di dritta.
un abbraccio a tutti
p.s. la storia e le caratteristiche alla prossima
L'Artiglio era una nave recuperi a vapore (Piroscafo) della società armatrice SO.RI.MA (Società Ricuperi Marittimi) di Genova fondata l' 11 ottobre 1926 dal commendatore Giovanni Quaglia con capitale sociale di 1.309.500 lire, che cessò l' attività intorno al 1960. La SO.RI.MA. che era nata per il recupero dei carichi delle navi affondate dagli austro-tedeschi durante la Prima guerra mondiale aveva una discreta attività se già nel 1927 si era assicurata l'esclusiva delle allora modernissime attrezzature fabbricate dalla tedesca Neufeldt & Kuhnke per lavori fino a -40m di profondità, e nel 1928 stipulato la convenzione, approvata dal Senato del Regno, per l'esclusiva del recuperi dei carichi dalle navi affondate durante la guerra, per dieci anni.
Era la nave ammiraglia di una piccola flotta di cui facevano parte anche le unità Rostro, Raffio e Arpione, costituita da ex pescherecci e navi militari di piccole dimensioni reperite sul mercato internazionale, adibita al recupero di navi affondate prevalentemente durante la Prima guerra mondiale e successivamente della Seconda guerra mondiale. L' equipaggio era costituito di esperti palombari viareggini come Aristide Franceschini, Alberto Bargellini, Guido Martinelli, Mario Raffaelli, Raffaello Mancini, Fortunato e Donato Sodini, Giovanni Lenci e Carlo Dominici. La flotta era equipaggiata con attrezzature innovative e all'avanguardia per l'epoca, grazie al dinamismo del suo armatore che comprò il primo moderno e funzionante scafandro a pressione atmosferica, ed assecondava l'inventiva di Alberto Gianni, che, con le sue capacità tecniche e grazie all'esperienza propria e dei colleghi, realizzò delle modifiche alle attrezzature tedesche di cui avevano l'esclusiva, rendendole più sicure, inventò varie benne e attrezzature per i recuperi dei carichi e, come è noto inventò la camera di decompressione e la torretta butoscopica, quest'ultima determinante per i recuperi ad alta profondità, allora ancora troppo rischiosi per i palombari dotati delle classiche attrezzature troppo pesanti ed ingombranti.
Tra i primi recuperi effettuati, vi è da ricordare quello del piroscafo inglese Washington, che faceva parte di un convoglio proveniente dagli Stati Uniti d'America, e diretto, presumibilmente, verso La Spezia. Il convoglio fu attaccato tra Camogli e Portofino, da un sommergibile tedesco che lo colpì con un siluro. La cronaca del tempo racconta che l'affondamento non fu immediato, e che tutto l'equipaggio riuscì a salvarsi ad eccezione di una delle due mascotte di bordo, un gatto che impaurito scappo dalla parte sbagliata. Il recupero del carico del Washington, che durò tre anni, vide l'impiego di attrezzature moderne e sofisticate studiate per l'occasione che permisero di recuperare da -80/-90 metri di profondità, quasi l'intero carico della nave costituito da materiali ferrosi grezzi e lavorati e da materiale ferroviario smontato proveniente dagli Stati Uniti d'America. La cronaca dell'epoca dette molto risalto alla notizia del recupero.
La nave Artiglio in particolare assurse con grande clamore alle cronache internazionali del tempo per essere stata inviata, su incarico dei Lloyd's di Londra, nell'oceano Atlantico, al largo del Mare di Brest, alla ricerca del piroscafo transatlantico SS Egypt, battente bandiera inglese, che trasportava un prezioso e consistente carico di monete e lingotti d'oro, destinato alle banche dell'India, allora ancora colonia inglese. A seguito dei vari clamorosi fallimenti di altre importanti società di recuperi inglesi ed olandesi, il contratto di ricerca e recupero venne così offerto alla SO.RI.MA. di Genova. Al comando delle operazioni vi era il capo palombaro Alberto Gianni. Il relitto dell'Egypt venne individuato il 29 agosto 1930 a una profondità di circa -130 mt ma il maltempo invernale obbligò a rinviarne il recupero alla primavera successiva. Nel frattempo quindi l'Artiglio venne inviato presso l'isola di Belle Île, nel nord ovest della Francia per effettuare il recupero della nave Florence carica di un ingente quantitativo di esplosivi ed affondata nel 1917 davanti al porto ostruendone il passaggio.
Durante le fasi di demolizione della Florence, si suppose erroneamente che l'esplosivo, immerso da più di 13 anni, non fosse reattivo, quindi a seguito dell'azione di una carica demolitrice anche il carico bellico che la nave conteneva esplose. La nave Artiglio, posizionata per il fatale errore di valutazione ad una distanza insufficiente, fu distrutta dall'esplosione e trascinata sul fondo. In questo tragico incidente morì gran parte dell'equipaggio, tra cui i palombari Alberto Gianni, Aristide Franceschi e Alberto Bargellini tutti originari di Viareggio.
il tutto copia e incolla spudoratamente da wikipedia.
la storia di questa nave e del suo equipaggio sono da leggere
tipo: piroscafo da recupero sottomarino
cantiere : glasgow
varo: 1906
destino finale: affondata in una esplosione il 7/12/1930
stazza lorda: 283.73 tsl
lunghezza: 46.85 m.
larghezza: 7.01 m.
ciao lupacchiotti.
ne è passato di tempo!
la situazione non migliora, ho anche smesso di leggervi. a vedere i vostri lavori mi sentivo come un eunuco in un harem
duro il voler non posso!
ma adesso basta!
ho cominciato a far segatura. inizio la nave artiglio, scala 1:50 lunghezza f.t. 97 cm.
siccome la farò praticamente con una mano sola............ne farò solo una metà, quella di dritta.
un abbraccio a tutti
p.s. la storia e le caratteristiche alla prossima
L'Artiglio era una nave recuperi a vapore (Piroscafo) della società armatrice SO.RI.MA (Società Ricuperi Marittimi) di Genova fondata l' 11 ottobre 1926 dal commendatore Giovanni Quaglia con capitale sociale di 1.309.500 lire, che cessò l' attività intorno al 1960. La SO.RI.MA. che era nata per il recupero dei carichi delle navi affondate dagli austro-tedeschi durante la Prima guerra mondiale aveva una discreta attività se già nel 1927 si era assicurata l'esclusiva delle allora modernissime attrezzature fabbricate dalla tedesca Neufeldt & Kuhnke per lavori fino a -40m di profondità, e nel 1928 stipulato la convenzione, approvata dal Senato del Regno, per l'esclusiva del recuperi dei carichi dalle navi affondate durante la guerra, per dieci anni.
Era la nave ammiraglia di una piccola flotta di cui facevano parte anche le unità Rostro, Raffio e Arpione, costituita da ex pescherecci e navi militari di piccole dimensioni reperite sul mercato internazionale, adibita al recupero di navi affondate prevalentemente durante la Prima guerra mondiale e successivamente della Seconda guerra mondiale. L' equipaggio era costituito di esperti palombari viareggini come Aristide Franceschini, Alberto Bargellini, Guido Martinelli, Mario Raffaelli, Raffaello Mancini, Fortunato e Donato Sodini, Giovanni Lenci e Carlo Dominici. La flotta era equipaggiata con attrezzature innovative e all'avanguardia per l'epoca, grazie al dinamismo del suo armatore che comprò il primo moderno e funzionante scafandro a pressione atmosferica, ed assecondava l'inventiva di Alberto Gianni, che, con le sue capacità tecniche e grazie all'esperienza propria e dei colleghi, realizzò delle modifiche alle attrezzature tedesche di cui avevano l'esclusiva, rendendole più sicure, inventò varie benne e attrezzature per i recuperi dei carichi e, come è noto inventò la camera di decompressione e la torretta butoscopica, quest'ultima determinante per i recuperi ad alta profondità, allora ancora troppo rischiosi per i palombari dotati delle classiche attrezzature troppo pesanti ed ingombranti.
Tra i primi recuperi effettuati, vi è da ricordare quello del piroscafo inglese Washington, che faceva parte di un convoglio proveniente dagli Stati Uniti d'America, e diretto, presumibilmente, verso La Spezia. Il convoglio fu attaccato tra Camogli e Portofino, da un sommergibile tedesco che lo colpì con un siluro. La cronaca del tempo racconta che l'affondamento non fu immediato, e che tutto l'equipaggio riuscì a salvarsi ad eccezione di una delle due mascotte di bordo, un gatto che impaurito scappo dalla parte sbagliata. Il recupero del carico del Washington, che durò tre anni, vide l'impiego di attrezzature moderne e sofisticate studiate per l'occasione che permisero di recuperare da -80/-90 metri di profondità, quasi l'intero carico della nave costituito da materiali ferrosi grezzi e lavorati e da materiale ferroviario smontato proveniente dagli Stati Uniti d'America. La cronaca dell'epoca dette molto risalto alla notizia del recupero.
La nave Artiglio in particolare assurse con grande clamore alle cronache internazionali del tempo per essere stata inviata, su incarico dei Lloyd's di Londra, nell'oceano Atlantico, al largo del Mare di Brest, alla ricerca del piroscafo transatlantico SS Egypt, battente bandiera inglese, che trasportava un prezioso e consistente carico di monete e lingotti d'oro, destinato alle banche dell'India, allora ancora colonia inglese. A seguito dei vari clamorosi fallimenti di altre importanti società di recuperi inglesi ed olandesi, il contratto di ricerca e recupero venne così offerto alla SO.RI.MA. di Genova. Al comando delle operazioni vi era il capo palombaro Alberto Gianni. Il relitto dell'Egypt venne individuato il 29 agosto 1930 a una profondità di circa -130 mt ma il maltempo invernale obbligò a rinviarne il recupero alla primavera successiva. Nel frattempo quindi l'Artiglio venne inviato presso l'isola di Belle Île, nel nord ovest della Francia per effettuare il recupero della nave Florence carica di un ingente quantitativo di esplosivi ed affondata nel 1917 davanti al porto ostruendone il passaggio.
Durante le fasi di demolizione della Florence, si suppose erroneamente che l'esplosivo, immerso da più di 13 anni, non fosse reattivo, quindi a seguito dell'azione di una carica demolitrice anche il carico bellico che la nave conteneva esplose. La nave Artiglio, posizionata per il fatale errore di valutazione ad una distanza insufficiente, fu distrutta dall'esplosione e trascinata sul fondo. In questo tragico incidente morì gran parte dell'equipaggio, tra cui i palombari Alberto Gianni, Aristide Franceschi e Alberto Bargellini tutti originari di Viareggio.
il tutto copia e incolla spudoratamente da wikipedia.
la storia di questa nave e del suo equipaggio sono da leggere
pierpi46- Utente Appassionato
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
bel progetto complimenti. ho visto la nave in rete
supporgo sia tutto autocostrito visto che non ho trovato scatole riguardanti questa nave.
supporgo sia tutto autocostrito visto che non ho trovato scatole riguardanti questa nave.
Spugna- Nuovo Utente
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
ciao Pierpi
Piacere di risentirti, sono contento che riprendi i lavori
a proposito, il mortar carrier?
Anche con una sola mano, se la passione è tanta si possono fare dei bellissimi lavori, forza
PS: se lo fai metà fai molta attenzione all'allineamento, incollato in uno specchio ritorna intero e bellissimo
Piacere di risentirti, sono contento che riprendi i lavori
a proposito, il mortar carrier?
Anche con una sola mano, se la passione è tanta si possono fare dei bellissimi lavori, forza
PS: se lo fai metà fai molta attenzione all'allineamento, incollato in uno specchio ritorna intero e bellissimo
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Walter
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Walter Furlan- Moderatore
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
x spugna: tutto rigorosamente autocostruito, altrimenti invece che modellismo sarebbe montaggismo
x mario: ciao desaparecidos, come la va?
x walter: in un momento di inca..z..volatura ho buttato tutto in sacco nero. lo lascio ai posteri.
grazie per l'idea dello specchio , farò di certo così.
ho tagliato chiglia e ordinate, incollato il tutto .
rispetto al disegno originale ho aggiunto due ordinate in corrispondenza dei cambi di livello del ponte.
è un piacere essere tornato
x mario: ciao desaparecidos, come la va?
x walter: in un momento di inca..z..volatura ho buttato tutto in sacco nero. lo lascio ai posteri.
grazie per l'idea dello specchio , farò di certo così.
ho tagliato chiglia e ordinate, incollato il tutto .
rispetto al disegno originale ho aggiunto due ordinate in corrispondenza dei cambi di livello del ponte.
è un piacere essere tornato
pierpi46- Utente Appassionato
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
Felice di rivederti a rifare segatura.
_________________
Da piccolo ero molto attratto da tutto ciò che raffigurasse riproduzioni miniaturizzate;
principalmente affascinato dai vascelli con i loro cannoni, le loro vele e tutto quel groviglio di fili di cui non capivo molto e mi chiedevo se fossero veramente tutti necessari.
gino arcuri- Utente sostenitore
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
Confermo, felice di rileggerti
Claudio
Claudio
Marini Claudio- Collaboratore sostenitore
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
non mi par vero, in neanche una settimana ho quasi completato lo scafo.
ma mica mi ci dedico tutto il giorno, ho anche il mammo da fare e i ragazzi sono impegnativi
mi manca di raccordare la prua e fare il parapetto di poppa.
è piegato nei due versi ed è la terza volta che lo rifaccio.
per adesso la chiglia si mantiene diritta nonostante il fasciame solo da una parte
ciao a tutti e alla prossima
ma mica mi ci dedico tutto il giorno, ho anche il mammo da fare e i ragazzi sono impegnativi
mi manca di raccordare la prua e fare il parapetto di poppa.
è piegato nei due versi ed è la terza volta che lo rifaccio.
per adesso la chiglia si mantiene diritta nonostante il fasciame solo da una parte
ciao a tutti e alla prossima
pierpi46- Utente Appassionato
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
Ciao pierpi45 ti seguo con curiosità e interesse, Adler ( da Cesena)
adler zanoli- Utente Appassionato
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
ciao pierpi, mi incuriososce questa imbarcazione, non avresti una foto, magari d'epoca, da postare, così per capire come era nella realta?
buon proseguimento.
Carlo
buon proseguimento.
Carlo
pranger- Utente Illuminato
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
ciao carlo, no non ho foto ma su internette se cerchi "nave artiglio" trovi le foto e la storia sia dell' artiglio 1 e 2 e del loro equipaggio. all'epoca erano considerati i migliori palombari al mondo.
i disegni li vende, a poco, l'associazione artiglio.
buon giorno a tutti
i disegni li vende, a poco, l'associazione artiglio.
buon giorno a tutti
pierpi46- Utente Appassionato
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
tengo duro e continuo.
lo scafo è quasi terminato e lo tengo bello steso per evitare che si imbarchi avendo il fasciame solo sul lato di dritta.
per ora facendo gli scongiuri , non si storta anche se la chiglia è in compensato da 4 mm.
tra un caxxo e un mazzo faccio le sovrastrutture. precisse precisse che poi andrò ad assemblarle sul ponte e fra loro.
non riesco a fare le cornici delle finestre (8 x 14).
sto pensando di fare una dima e con del filo di rame ottenere la cornice. risulteranno rotonde, ma poi una volta verniciate e con una limatina su una faccia dovrebbero andar bene.
avanti tutta
lo scafo è quasi terminato e lo tengo bello steso per evitare che si imbarchi avendo il fasciame solo sul lato di dritta.
per ora facendo gli scongiuri , non si storta anche se la chiglia è in compensato da 4 mm.
tra un caxxo e un mazzo faccio le sovrastrutture. precisse precisse che poi andrò ad assemblarle sul ponte e fra loro.
non riesco a fare le cornici delle finestre (8 x 14).
sto pensando di fare una dima e con del filo di rame ottenere la cornice. risulteranno rotonde, ma poi una volta verniciate e con una limatina su una faccia dovrebbero andar bene.
avanti tutta
pierpi46- Utente Appassionato
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
Ciao Pierangelo,
il problema della cornice me lo sono posto anch'io per il mio modello,
avevo pensato come te al filo, ma ho paura che nella fase della "limatina" si stacchi...
il problema della cornice me lo sono posto anch'io per il mio modello,
avevo pensato come te al filo, ma ho paura che nella fase della "limatina" si stacchi...
_________________
Stefano
Non arrenderti mai, perché quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio. (Jim Morrison)
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jjsimy- Moderatore sostenitore
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
ecco cosa sono riuscito a fare.
filo di rame, da un vecchio trasformatore, che ho bruciato ben bene per togliere la vernice isolante e avere il rame più malleabile e poi pulito con carta abrasiva.
dima in legno con gli angoli induriti da una goccia di ciano. sarebbe meglio una dima in ferro:(
piegatura con l'aiuto di una pinza a becchi piatti attorno alla dima.
saldatura e rifinitura degli angoli e del parallelismo.
non sono ancora al top e aspetto suggerimenti
ciao ciao
filo di rame, da un vecchio trasformatore, che ho bruciato ben bene per togliere la vernice isolante e avere il rame più malleabile e poi pulito con carta abrasiva.
dima in legno con gli angoli induriti da una goccia di ciano. sarebbe meglio una dima in ferro:(
piegatura con l'aiuto di una pinza a becchi piatti attorno alla dima.
saldatura e rifinitura degli angoli e del parallelismo.
non sono ancora al top e aspetto suggerimenti
ciao ciao
pierpi46- Utente Appassionato
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
ok, fammi sapere come ti trovi con questa tecnica, se funziona potrei rubarti l'idea
_________________
Stefano
Non arrenderti mai, perché quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio. (Jim Morrison)
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jjsimy- Moderatore sostenitore
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
Ciao pierpi, progetto interessante da seguire con attenzione!
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Armando
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Armando54- Moderatore sostenitore
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
trucche trucche il lavoro va avanti.
sto tralasciando lo scafo e mi impegno sulle sovrastrutture.
fare la metà giusta dei pennoni sono cavoli amari. ma con molta pazienza ci si riesce (per ora ho fatto una gruetta.
tengo sotto controllo lo scafo e non ostante il fasciame monolato non si svergola.
ecchile le foto
azzo sono venute rovesciate!
girate il monitor e scusate
buona se.a-tura a tutti
sto tralasciando lo scafo e mi impegno sulle sovrastrutture.
fare la metà giusta dei pennoni sono cavoli amari. ma con molta pazienza ci si riesce (per ora ho fatto una gruetta.
tengo sotto controllo lo scafo e non ostante il fasciame monolato non si svergola.
ecchile le foto
azzo sono venute rovesciate!
girate il monitor e scusate
buona se.a-tura a tutti
pierpi46- Utente Appassionato
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
Ei cosi affonda, vogliamo foto più ravvicinate, per goderci meglio i particolari molto ben fatti.
ciao
ciao
_________________
L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare.
(George Bernard Shaw)
cvincenzo54- Collaboratore sostenitore
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
Mi sembra un bel lavoro, lo vengo a vedere di persona Ciao Adler
adler zanoli- Utente Appassionato
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
come al solito troppo buoni.
santo stucco rimedia a tante cappelle
per le foto ravvicinate ancora qualche giorno di pazienza che appena dettaglio i particolari provvedo ad esporle al pubblico ludibrio.
adler, quando vuoi un caffettino ci sta sempre. ci sentiamo
buona giornata atutti
santo stucco rimedia a tante cappelle
per le foto ravvicinate ancora qualche giorno di pazienza che appena dettaglio i particolari provvedo ad esporle al pubblico ludibrio.
adler, quando vuoi un caffettino ci sta sempre. ci sentiamo
buona giornata atutti
pierpi46- Utente Appassionato
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
arrieccomi,
fatto (si fa per dire) il più piccolo degli argani delle gru.
ho dovuto rifarlo tre volte prima di ottenere qualcosa di passabile.
l'occasione per augurare a tutti una serena (anche in senso meteorologico) pasqua e pasquetta
ciao ciao
fatto (si fa per dire) il più piccolo degli argani delle gru.
ho dovuto rifarlo tre volte prima di ottenere qualcosa di passabile.
l'occasione per augurare a tutti una serena (anche in senso meteorologico) pasqua e pasquetta
ciao ciao
pierpi46- Utente Appassionato
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
Ciao Pierpi, approfitto per farti gli auguri di Buona Pasqua e complimentarmi con te. Vai forte!
Ciao
Mario
Ciao
Mario
marioandreoli- Forumnauta
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
un ottimo lavoro Pierpi
_________________
Walter
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Walter Furlan- Moderatore
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
complimenti anche da parte mia, un bel lavoro.
Buona Pasqua
Claudio
Buona Pasqua
Claudio
Marini Claudio- Collaboratore sostenitore
Re: Nave Artiglio (pierpi46)
mezzo argano, non ho stuccato ma esagerato con il colore e adesso si vedono delle colature.
darò un'altra mano con un colore più scuro e opaco.
siete ancora vivi dopo il pranzo pasquale?
domani ancora poi tutti a dieta per la prova costume
darò un'altra mano con un colore più scuro e opaco.
siete ancora vivi dopo il pranzo pasquale?
domani ancora poi tutti a dieta per la prova costume
pierpi46- Utente Appassionato
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