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SDM - Alsazia, la linea del fronte - Maggio 2013 (Max64)
4 partecipanti
Pagina 1 di 1
SDM - Alsazia, la linea del fronte - Maggio 2013 (Max64)
Un fine settimana a Strasburgo e full immersion nei luoghi del secondo conflitto mondiale.
Prima tappa, Hatten al "Musée de l'Abri".
Il villaggio di Hatten fu teatro di una cruenta battaglia di carri che si combattè tra il 9 ed il 21 Gennaio del 1945, tra truppe Tedesche ed Americane.
Il museo sorge nell'area del bunker, visitabile e riattrezzato degli elementi originali, arretrato di circa 1 Km rispetto alla linea Maginot.
Museo molto interessante, vi si trovano esposti alcuni mezzi ed artiglierie del conflitto, più alcuni mezzi della Repubblica Democratica Tedesca ed alcuni pezzi Francesi degli anni '70.
Iniziamo la visita da due diverse Flak, le antiaeree.
Un interessante mezzo anfibio Americano.
Alcuni pezzi d'artiglieria.
Per gli appassionati d'aviazione.
Un paio di posti di blocco.
Un trailer.
L'ingresso del bunker.
All'interno sono stati ripristinati i vari locali.
Le camerate.
I corridoi si snodano lungo la struttura.
La sala medica.
Bicicletta tedesca armata di panzerfaust.
La seconda tappa del tour ci porta sulla linea Maginot, per la precisione a "Le Fourt de Schoenenbourg", in località Hunspach.
A partire dal 14 maggio 1940 questo forte è stato oggetto di un intenso fuoco d'artiglieria Tedesco.
Il 20 Giugno intervenne la Luftwaffe scaricando sulla struttura 160 tonnellate di bombe.
Malgrado ciò, la guarnigione mantenne la sua capacità difensiva, deponendo le armi sei giorni dopo la firma dell'armistizio per ordine dell'alto comando Francese.
Alla guarnigione vennero concessi gli onori delle armi.
Il sito comprende circa 3 Km di gallerie, completo delle infrastrutture e delle installazioni sotterranee, vivamente consigliata una visita.
L'accesso al forte.
I corridoi, presentano ancora ben conservati nelle apposite canalizzazioni gli impianti elettrici, di diffusione sonora.
La costruzione del forte venne iniziata nel 1931 e venne dotato di un imponente impianto elettrico, per l'epoca, la cucina ad esempio è un ottimo esempio di ingegneria elettrica.
Le locomotive, anch'esse a motore elettrico, utilizzate per lo spostamento dei materiali e dell'armamento all'interno del complesso.
Proseguendo l'esplorazione del sito.
Artiglierie di diverso calibro poste a difesa del forte.
I bossoli dei calibri maggiori venivano recuperati per utilizzi futuri.
Cassa portamunizioni.
Particolare del sistema di sollevamento dei cannoni di grosso calibro.
Bomba di Stuka.
La guarnigione del forte ammontava a circa 600 persone tra truppa ed ufficiali.
I soldati alloggiavano in camerate da 36 posti letto.
Alloggio ufficiali.
I locali da cui gli ufficiali dirigevano il tiro dei vari blocchi di artiglieria.
Per garantire l'efficienza del complesso sotterraneo, diverse officine erano dislocate nell'ambiente.
L'impianto di areazione prevedeva l'utilizzo di filtri in caso di attacco con i gas.
Sezione di un filtro, carbone e cartone per la purificazione dell'aria.
Un angolo approntato con carretto a mano e materiali vari.
Un particolare esterno del bunker, corrispondente alla zona dei blocchi 4 e 5.
Contrapposta alla Linea Maginot, i Tedeschi approntarono un sistema di difesa frontaliero denominato Westwall, il Vallo Ovest, meglio noto come Linea Sigfrido.
Questo sistema di bunker partiva dall'Olanda per arrivare fino in Svizzera.
Nella regione della Lorena, in località Oberotterbach sorge il "Westwallmuseum"
All'esterno del museo si trova una torretta di Panther interrata.
L'accesso al bunker.
Una volta all'interno si trova una postazione difensiva armata di mitragliatrice pesante.
I corridoi del complesso sono utilizzati per l'esposizione di veicoli ed armamenti.
Il Kattenkrad.
Lo Sd.Kfz.251 nella mimetica a tre colori.
Auto per ufficiali.
Un camion.
Dettaglio della Kubelwagen.
Moto con sidecar.
Dettaglio del motore.
Il cannone da 88mm. in tonalità panzergrau.
Artiglierie varie.
Cingoli e ruote.
Panzerfaust e proietti vari.
Equpaggiamenti vari, maschera antigas.
Lo schirmmùtze degli ufficiali.
Il berretto da campo M43 ed una gavetta.
Il tascapane e la borraccia.
Un mezzo dell'U.S. Army.
Per concludere con una casamatta.
Vorrei concludere con qualche considerazione.
Ho visitato siti importanti per la nostra storia, luoghi che ritengo giusto siano conservati al meglio per rimanere a testimonianza del nostro passato recente.
Un'opera come la Linea Maginot è un costrutto di grande ingegneria, girare per questi locali che si sviluppano a trenta metri sottoterra perfettamente areati, poter osservare i macchinari per la produzione dell'energia elettrica, i sistemi che permettevano il movimento dei cannoni, la stessa cucina totalmente funzionante ad energia elettrica, un azzardo per l'epoca, colpiscono il visitatore per l'imponenza della realizzazione e per il valore tecnologico.
Un saluto, Max
Prima tappa, Hatten al "Musée de l'Abri".
Il villaggio di Hatten fu teatro di una cruenta battaglia di carri che si combattè tra il 9 ed il 21 Gennaio del 1945, tra truppe Tedesche ed Americane.
Il museo sorge nell'area del bunker, visitabile e riattrezzato degli elementi originali, arretrato di circa 1 Km rispetto alla linea Maginot.
Museo molto interessante, vi si trovano esposti alcuni mezzi ed artiglierie del conflitto, più alcuni mezzi della Repubblica Democratica Tedesca ed alcuni pezzi Francesi degli anni '70.
Iniziamo la visita da due diverse Flak, le antiaeree.
Un interessante mezzo anfibio Americano.
Alcuni pezzi d'artiglieria.
Per gli appassionati d'aviazione.
Un paio di posti di blocco.
Un trailer.
L'ingresso del bunker.
All'interno sono stati ripristinati i vari locali.
Le camerate.
I corridoi si snodano lungo la struttura.
La sala medica.
Bicicletta tedesca armata di panzerfaust.
La seconda tappa del tour ci porta sulla linea Maginot, per la precisione a "Le Fourt de Schoenenbourg", in località Hunspach.
A partire dal 14 maggio 1940 questo forte è stato oggetto di un intenso fuoco d'artiglieria Tedesco.
Il 20 Giugno intervenne la Luftwaffe scaricando sulla struttura 160 tonnellate di bombe.
Malgrado ciò, la guarnigione mantenne la sua capacità difensiva, deponendo le armi sei giorni dopo la firma dell'armistizio per ordine dell'alto comando Francese.
Alla guarnigione vennero concessi gli onori delle armi.
Il sito comprende circa 3 Km di gallerie, completo delle infrastrutture e delle installazioni sotterranee, vivamente consigliata una visita.
L'accesso al forte.
I corridoi, presentano ancora ben conservati nelle apposite canalizzazioni gli impianti elettrici, di diffusione sonora.
La costruzione del forte venne iniziata nel 1931 e venne dotato di un imponente impianto elettrico, per l'epoca, la cucina ad esempio è un ottimo esempio di ingegneria elettrica.
Le locomotive, anch'esse a motore elettrico, utilizzate per lo spostamento dei materiali e dell'armamento all'interno del complesso.
Proseguendo l'esplorazione del sito.
Artiglierie di diverso calibro poste a difesa del forte.
I bossoli dei calibri maggiori venivano recuperati per utilizzi futuri.
Cassa portamunizioni.
Particolare del sistema di sollevamento dei cannoni di grosso calibro.
Bomba di Stuka.
La guarnigione del forte ammontava a circa 600 persone tra truppa ed ufficiali.
I soldati alloggiavano in camerate da 36 posti letto.
Alloggio ufficiali.
I locali da cui gli ufficiali dirigevano il tiro dei vari blocchi di artiglieria.
Per garantire l'efficienza del complesso sotterraneo, diverse officine erano dislocate nell'ambiente.
L'impianto di areazione prevedeva l'utilizzo di filtri in caso di attacco con i gas.
Sezione di un filtro, carbone e cartone per la purificazione dell'aria.
Un angolo approntato con carretto a mano e materiali vari.
Un particolare esterno del bunker, corrispondente alla zona dei blocchi 4 e 5.
Contrapposta alla Linea Maginot, i Tedeschi approntarono un sistema di difesa frontaliero denominato Westwall, il Vallo Ovest, meglio noto come Linea Sigfrido.
Questo sistema di bunker partiva dall'Olanda per arrivare fino in Svizzera.
Nella regione della Lorena, in località Oberotterbach sorge il "Westwallmuseum"
All'esterno del museo si trova una torretta di Panther interrata.
L'accesso al bunker.
Una volta all'interno si trova una postazione difensiva armata di mitragliatrice pesante.
I corridoi del complesso sono utilizzati per l'esposizione di veicoli ed armamenti.
Il Kattenkrad.
Lo Sd.Kfz.251 nella mimetica a tre colori.
Auto per ufficiali.
Un camion.
Dettaglio della Kubelwagen.
Moto con sidecar.
Dettaglio del motore.
Il cannone da 88mm. in tonalità panzergrau.
Artiglierie varie.
Cingoli e ruote.
Panzerfaust e proietti vari.
Equpaggiamenti vari, maschera antigas.
Lo schirmmùtze degli ufficiali.
Il berretto da campo M43 ed una gavetta.
Il tascapane e la borraccia.
Un mezzo dell'U.S. Army.
Per concludere con una casamatta.
Vorrei concludere con qualche considerazione.
Ho visitato siti importanti per la nostra storia, luoghi che ritengo giusto siano conservati al meglio per rimanere a testimonianza del nostro passato recente.
Un'opera come la Linea Maginot è un costrutto di grande ingegneria, girare per questi locali che si sviluppano a trenta metri sottoterra perfettamente areati, poter osservare i macchinari per la produzione dell'energia elettrica, i sistemi che permettevano il movimento dei cannoni, la stessa cucina totalmente funzionante ad energia elettrica, un azzardo per l'epoca, colpiscono il visitatore per l'imponenza della realizzazione e per il valore tecnologico.
Un saluto, Max
max64- Utente sostenitore
Re: SDM - Alsazia, la linea del fronte - Maggio 2013 (Max64)
Ciao Max, stranamente questo reportage, molto interessante, ha avuto molte visite ma nessun commento, probabilmente queste immagini si commentano da sole
Un saluto ed un grazie per averlo realizzato.
Un saluto ed un grazie per averlo realizzato.
_________________
Armando
Regolamento Forum: http://www.forumscuoladimodellismo.com/regolamento-f8/regolamento-del-forum-t274.htm
Guida pubblicazione video e immagini: http://www.forumscuoladimodellismo.com/guida-alla-pubblicazione-delle-immagini-f12/
E-mail moderazione: moderazione@scuoladimodellismo.it
Armando54- Moderatore sostenitore
Re: SDM - Alsazia, la linea del fronte - Maggio 2013 (Max64)
Ciao Armando, un caro saluto anche a te e grazie per aver permesso la pubblicazione delle foto.
Max
Max
max64- Utente sostenitore
Re: SDM - Alsazia, la linea del fronte - Maggio 2013 (Max64)
Ciao Max, bello il reportage, grazie a te abbiamo rivissuto un pezzo di storia.
Un Salutone
Un Salutone
Forlani daniel- Utente sostenitore
Re: SDM - Alsazia, la linea del fronte - Maggio 2013 (Max64)
Ciao Daniel e' stato un piacere poter condividere quanto ho visto nei miei giri.
Un salutone
Un salutone
max64- Utente sostenitore
Re: SDM - Alsazia, la linea del fronte - Maggio 2013 (Max64)
Bello, m'è piaciuto questo reportage, la varietà dei soggetti fotografati mi permette di soffermarti in ciascuna foto.
CannoneITA- Utente Appassionato
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