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Lettera D:
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Lettera D:
A - B - C - D - E - F - G - H - I - J - K - L - M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V - W - X - Y - Z
Dara: (o Droma)
il fascio di elementi di ricambio per l'alberatura posto sul ponte comprendente anche gli alberi e le antenne di rispetto.
Delfini:
ciascuna delle due o tre coppie di bracciuoli posti al tagliamare per fermarlo solidamente alla ruota di prua inferiormente alla serpe. Anticamente erano sagomati a forma di delfini.
Delfiniera:
rete stesa sotto all'albero Bompresso vedi figura riguardante albero di bompresso e Palmetta.
Denti di cane o cirripedi:
Piccoli crostacei a forma tronco-conica che si aggrappano stabilmente all'opera viva delle imbarcazioni, alterandone le caratteristiche e compromettendone le prestazioni; per combatterli si usa pitturare ogni parte immersa con speciali vernici contenenti sali o pigmenti velenosi, le antivegetative.
Deriva:
1. Parte dell'opera viva a forma di lama, fissa o mobile, posta normalmente al centro dello scafo per impedire lo scarroccio; per questa ragione essa presenta una grande sezione laterale rispetto a quella trasversale, che invece deve essere il più possibile contenuta per limitare la resistenza all'avanzamento:
2. Per estensione al punto 1., il termine generico deriva indica una piccola imbarcazione aperta o semipontata dotata di deriva mobile;
3. Deviazione della rotta di una imbarcazione a causa delle correnti.
Diamante:
Parte centrale dell'ancora tra le due marre.
Dinghy:
Imbarcazione monoposto armata di sola randa con picco; fu progettata da Cockshott nel 1913 e ammessa alle olimpiadi del 1920 e 1928: misura m. 3,66x1,42; la superficie velica è di mq 9,29.
Dislocamento:
peso del volume di acqua spostato dalla barca (principio di Archimede), quindi peso totale effettivo della nave.
Dormiente:
1. grossa trave corrente all'interno lungo ogni bordo della nave, destinata al rinforzo delle murate e al sostegno del ponte di coperta.
2. parte longitudinale dell'ossatura di un'imbarcazione:
3. lato della cima, utilizzata per un nodo, che va in tensione.
Dory:
barca da pesca in dotazione alle golette dei banchi di Terranova. Ogni goletta ne portava 6 o 8 impilate sul ponte. Una volta giunta sui banchi venivano calate in mare e allontanatesi pescavano i merluzzi con i palamiti.
Draglia:
1) ogni fune su cui vengono inferiti, cioè fissati, i fiocchi o le vele triangolari di straglio;
2) cavetto teso tra i vari candelieri per impedire cadute accidentali fuori bordo; l'insieme di draglie (normalmente due per lato dello scafo, posizionate a diversa altezza) e dei candelieri forma la battagliola.
Dragante:
Nelle navi, paratia trasversale, collegata al diritto di poppa e al fasciame esterno, che serve a sostenere tutta la parte poppiera dello scafo.
Barra di dimensione più spessa che ha due convessità, una verticale (bolzone) ed una orizzontale (vedi Arcaccia).
Dritto:
nelle costruzioni navali in legno ciascuno degli elementi strutturali che chiudono lo scafo alle sue estremità e pertanto il termine è sempre usato con una specificazione: di prua, di poppa. Il nome è indipendente dalla forma, dunque si usa anche per prue fortemente incurvate. Il dritto di prua è la linea a prua estrema dove confluiscono le fiancate; quando è arrotondato prende anche il nome di ruota di prua. Il dritto di poppa è, in modo simmetrico, la parte terminale della poppa, quasi sempre costituita non dal congiungimento diretto delle fiancate e dell'opera viva, ma da un ampio specchio di poppa, per accrescere lo spazio vivibile a bordo e la stabilità di forma dello scafo.
Dritto di poppa:
Elemento strutturale che chiude la chiglia dell'imbarcazione verso poppa. Detto anche telaio di poppa. Nonostante il nome, può essere di qualunque forma, anche curvo.
- la direzione anteriore dell'asse longitudinale.
Dritto di prua: (ruota di prua)
Elemento strutturale che chiude la chiglia dell'imbarcazione verso prora. Per gli antichi velieri meglio la dizione "ruota di prora".
- la direzione posteriore dell'asse longitudinale.
Drizza:
manovra corrente per alzare al loro posto le vele. Per quelle inferite a pennoni, antenne, picchi e pennole, le drizze agiscono su queste verghe alzandole insieme alle vele; per i fiocchi e le vele di strallo agiscono direttamente sull'angolo superiore di tali vele.
Duglia:
Spira in cui viene disposta una cima tenuta pronta per la manovra.
Dara: (o Droma)
il fascio di elementi di ricambio per l'alberatura posto sul ponte comprendente anche gli alberi e le antenne di rispetto.
Delfini:
ciascuna delle due o tre coppie di bracciuoli posti al tagliamare per fermarlo solidamente alla ruota di prua inferiormente alla serpe. Anticamente erano sagomati a forma di delfini.
Delfiniera:
rete stesa sotto all'albero Bompresso vedi figura riguardante albero di bompresso e Palmetta.
Denti di cane o cirripedi:
Piccoli crostacei a forma tronco-conica che si aggrappano stabilmente all'opera viva delle imbarcazioni, alterandone le caratteristiche e compromettendone le prestazioni; per combatterli si usa pitturare ogni parte immersa con speciali vernici contenenti sali o pigmenti velenosi, le antivegetative.
Deriva:
1. Parte dell'opera viva a forma di lama, fissa o mobile, posta normalmente al centro dello scafo per impedire lo scarroccio; per questa ragione essa presenta una grande sezione laterale rispetto a quella trasversale, che invece deve essere il più possibile contenuta per limitare la resistenza all'avanzamento:
2. Per estensione al punto 1., il termine generico deriva indica una piccola imbarcazione aperta o semipontata dotata di deriva mobile;
3. Deviazione della rotta di una imbarcazione a causa delle correnti.
Diamante:
Parte centrale dell'ancora tra le due marre.
Dinghy:
Imbarcazione monoposto armata di sola randa con picco; fu progettata da Cockshott nel 1913 e ammessa alle olimpiadi del 1920 e 1928: misura m. 3,66x1,42; la superficie velica è di mq 9,29.
Dislocamento:
peso del volume di acqua spostato dalla barca (principio di Archimede), quindi peso totale effettivo della nave.
Dormiente:
1. grossa trave corrente all'interno lungo ogni bordo della nave, destinata al rinforzo delle murate e al sostegno del ponte di coperta.
2. parte longitudinale dell'ossatura di un'imbarcazione:
3. lato della cima, utilizzata per un nodo, che va in tensione.
Dory:
barca da pesca in dotazione alle golette dei banchi di Terranova. Ogni goletta ne portava 6 o 8 impilate sul ponte. Una volta giunta sui banchi venivano calate in mare e allontanatesi pescavano i merluzzi con i palamiti.
Draglia:
1) ogni fune su cui vengono inferiti, cioè fissati, i fiocchi o le vele triangolari di straglio;
2) cavetto teso tra i vari candelieri per impedire cadute accidentali fuori bordo; l'insieme di draglie (normalmente due per lato dello scafo, posizionate a diversa altezza) e dei candelieri forma la battagliola.
Dragante:
Nelle navi, paratia trasversale, collegata al diritto di poppa e al fasciame esterno, che serve a sostenere tutta la parte poppiera dello scafo.
Barra di dimensione più spessa che ha due convessità, una verticale (bolzone) ed una orizzontale (vedi Arcaccia).
Dritto:
nelle costruzioni navali in legno ciascuno degli elementi strutturali che chiudono lo scafo alle sue estremità e pertanto il termine è sempre usato con una specificazione: di prua, di poppa. Il nome è indipendente dalla forma, dunque si usa anche per prue fortemente incurvate. Il dritto di prua è la linea a prua estrema dove confluiscono le fiancate; quando è arrotondato prende anche il nome di ruota di prua. Il dritto di poppa è, in modo simmetrico, la parte terminale della poppa, quasi sempre costituita non dal congiungimento diretto delle fiancate e dell'opera viva, ma da un ampio specchio di poppa, per accrescere lo spazio vivibile a bordo e la stabilità di forma dello scafo.
Dritto di poppa:
Elemento strutturale che chiude la chiglia dell'imbarcazione verso poppa. Detto anche telaio di poppa. Nonostante il nome, può essere di qualunque forma, anche curvo.
- la direzione anteriore dell'asse longitudinale.
Dritto di prua: (ruota di prua)
Elemento strutturale che chiude la chiglia dell'imbarcazione verso prora. Per gli antichi velieri meglio la dizione "ruota di prora".
- la direzione posteriore dell'asse longitudinale.
Drizza:
manovra corrente per alzare al loro posto le vele. Per quelle inferite a pennoni, antenne, picchi e pennole, le drizze agiscono su queste verghe alzandole insieme alle vele; per i fiocchi e le vele di strallo agiscono direttamente sull'angolo superiore di tali vele.
Duglia:
Spira in cui viene disposta una cima tenuta pronta per la manovra.
Ultima modifica di brggpl il Gio 8 Mag 2014 - 9:01 - modificato 1 volta. (Motivazione : delfini 8-5-14)
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Un capitano non abbandona mai la propria nave!
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