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Sherman e luoghi dell'infanzia
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Sherman e luoghi dell'infanzia
La foto rappresenta uno Sherman a Pesaro, nelle Marche, tra l'altro in un luogo ove abitavo fino a non tanti anni fa... (foto usata solo a titolo dimostrativo)
...è un po' il luogo della mia infanzia...volevo rappresentarlo in un diorama ma avevo bisogno di identificare con una certa precisione il modello...nel mio "magazzino" dei kit intonsi mi sono ritrovato questa scatola...è l'M4A2 76 MM Wet Sherman con motore Diesel GM, 1/35 Italeri...ho dei dubbi che si possa utilizzare...oppure potrei apportarvi delle modifiche o potrei comunque realizzare il tutto in quanto dallo scafo non mi sembra che tra un modello diesel e benzina ci siano differenze rilevanti...
Qualcuno riesce ad identificare il modello? Purtroppo ho solo questa foto...
Grazie in anticipo
...è un po' il luogo della mia infanzia...volevo rappresentarlo in un diorama ma avevo bisogno di identificare con una certa precisione il modello...nel mio "magazzino" dei kit intonsi mi sono ritrovato questa scatola...è l'M4A2 76 MM Wet Sherman con motore Diesel GM, 1/35 Italeri...ho dei dubbi che si possa utilizzare...oppure potrei apportarvi delle modifiche o potrei comunque realizzare il tutto in quanto dallo scafo non mi sembra che tra un modello diesel e benzina ci siano differenze rilevanti...
Qualcuno riesce ad identificare il modello? Purtroppo ho solo questa foto...
Grazie in anticipo
PINO BROCCHINI- Utente Navigato
Re: Sherman e luoghi dell'infanzia
Ciao Pino, da vari scritti e cenni storici il carro rappresentato nelle foto dovrebbe essere un M4a2 polacco del II Corpo polacco.
Tra il 29 agosto e il I settembre 1944 avvenne la liberazione di Pesaro dall'invasione nazifascista, i primi convogli che arrivarono erano del II Corpo d'Armata polacco comandato dal gen. Wladislaw Anders , assecondato dalla brigata partigiana Maiella, ai quali era stato affidato il settore costiero nell'offensiva anglo-americana .
Le truppe alleate provenivano dalla vallata del Metauro passando per il Trebbio di Candelara, per poi attraversare l'abitato di Santa Veneranda, di seguito il borgo di Villa Andrea Costa, per poi dirigersi verso la stazione ferroviaria.
Espugnando le linee offensive approntate dai paracadutisti invasori , quali postazioni difensive fortificate, campi minati e barricate, prima di ritirarsi, ed impegnarono strenuamente le truppe alleate le quali a partire da Pesaro e dall'avanzata sul settore adriatico, iniziarono in quei giorni l'assalto alla Linea Gotica.
Questa foto tratta dal sito dell'Anpi "Associazione Nazionale Partigiani d'Italia" mostra l'arrivo di un carro armato " Sherman" mentre transita davanti a villa Miralfiore, si nota corazza grigia resa mimetizzata con tralci carichi di uva nera.
Dopo la conquista di Roma da parte degli Alleati, il 17 giugno 1944 il II Corpo assume la responsabilità del settore adriatico. All’epoca gli effettivi del II Corpo polacco sono circa 43 mila e l’unità è formata da due divisioni di fanteria (3^ Divisione “Fucilieri dei Carpazi” e 5^ Divisione “Kresowa”), dalle truppe di Corpo d’Armata (artiglieria, servizi, reggimento esplorante “Fucilieri dei Carpazi”) e dalla 2^ Brigata corazzata, composta di tre reggimenti dotati di carri armati Sherman e Stuart. E’ attivo anche il “Servizio Ausiliario Femminile”, impegnato soprattutto nella Sanità, ma anche nelle Trasmissioni e nei Trasporti. Collaborano con i polacchi: il Corpo italiano di liberazione, comandato dal gen. U. Utili e con un organico di circa 25 mila uomini; il 7° Reggimento “Ussari”, una unità esplorante-corazzata britannica; i partigiani, circa 400, della Banda “Patrioti della Maiella”, comandati da E. Troilo. Le forze tedesche contrapposte sono costituite da due divisioni di fanteria (278^ e 71^) a organici ridotti, prive di carri armati e di copertura aerea, ma dotate di una efficace artiglieria, di cannoni d’assalto, usati in ruolo controcarro, di semoventi italiani M42 e di armi controcarro individuali. La campagna ha il suo punto culminante nella conquista di Ancona, il 18 luglio, presa dopo aspri combattimenti sostenuti nella zona di Osimo. Il 9 agosto prende l’avvio la Battaglia del Cesano, che si propone di consolidare il possesso della Statale n. 76: questa strada deve infatti essere percorsa in sicurezza dal I Corpo canadese e dal V Corpo britannico nel loro trasferimento verso il versante adriatico, dove dovranno essere impiegati per sfondare la Linea Gotica. La successiva Battaglia del Metauro si svolge dal 19 al 22 agosto ed ha come obiettivo la conquista, ad opera dei polacchi, delle basi di partenza alleate per le successive operazioni contro la Linea Gotica. E’ considerato il combattimento più accanito affrontato dal II Corpo durante tutta la campagna adriatica. Dopo l’attacco alla Linea Gotica, sferrato il 25 agosto con le altre truppe alleate, per il II Corpo il ciclo operativo nel settore adriatico si conclude il 2 settembre, con la liberazione dell’intera zona tra Pesaro e Gradara.
In ottobre, dopo un periodo di riposo, i polacchi vengono trasferiti in Emilia-Romagna, dove operano su un terreno montuoso e in difficili condizioni atmosferiche. Il 27 ottobre, dopo duri combattimenti, conquistano Predappio, luogo di nascita di Benito Mussolini, e cooperano alla liberazione di Faenza. Poi gli Alleati esauriscono la spinta offensiva e sono costretti a sospendere le operazioni, mentre il fronte si stabilizza sulla linea del fiume Senio. In questo periodo il II Corpo polacco viene notevolmente rinforzato: in particolare, le divisioni di fanteria sono ora articolate su tre brigate in luogo delle due precedenti, mentre un reggimento di artiglieria è dotato di pezzi di grosso calibro.
Il II Corpo ha in dotazione il tipo M4A2, dotato di un gruppo propulsore costituito da due motori diesel, e armato con un cannone da 75 mm, mitragliatrice coassiale da 7,62 mm e altr edue mitragliatrici, di cui una da 12,7 mm per la difesa contraerei. Troppo alto e insufficiente nella corazzatura e nella potenza di fuoco, è tuttavia disponibile in un altissimo numero di esemplari (circa 40 mila carri pro-dotti) , tanto che uno Sherman distrutto viene rapida-mente rimpiazzato. In azione spesso è protetto dai carri-sti con spezzoni di cingolo o sacchetti di sabbia. In segui-to, si provvede a potenziare la corazzatura e a utilizzare un cannone da 76 mm.Le unità esploranti (cavalleria), che hanno il compito di raccogliere informazioni e di saggiare la consistenza quantitativa e qualitativa del nemico, sono presenti con un reggimento sia nelle truppe di Corpo d’Armata sia in ogni divisione di fanteria. Il reggimento esplorante di Corpo d’Armata (Lancieri dei Carpazi) dispone di una potenza di fuoco superiore rispetto a quella dei reggi-menti divisionali.I Lancieri dei Carpazi sono infatti formati da uno squadrone comando, dotato di 6 autoblindo, di cui fanno parte un plotone contraerei, un plotone trasmissioni, una batte-ria controcarro dotata di pezzi da 17 libbre, e da 3 squadroni di prima linea, ognuno dei quali è costituito da un plotone comando, dotato di 5 autoblindo, da 5 plotoni con 4 autoblindo ciascuno e da un plotone d’assalto con 5 blindati. In totale, il reggimento dispone di 58 autoblindo pesanti Staghound, 23 veicoli da esplorazione, 26 veicoli per il trasporto del plotone d’assalto e dei cannoni.Ognuno dei due reggimenti esploranti divisionali è così suddiviso: squadrone comando, dotato di 3 autoblindo,di cui fanno parte un plotone mortai da 3 pollici, un plotone controcarro con pezzi da 6 libbre, un plotone moto-ciclisti, un plotone trasmissioni e 3 squadroni di prima linea. Ogni squadrone si compone di plotone comando,dotato di 2 autoblindo, di 3 plotoni, dotati di autoblindo pesanti, veicoli da esplorazione, carrier, e di un plotone d’assalto. Ogni reggimento esplorante divisionale è dotato di 28 autoblindo pesanti Staghound, 24 veicoli da esplorazione, 60 carrier,55 motociclette.
ciao Claudio
Tra il 29 agosto e il I settembre 1944 avvenne la liberazione di Pesaro dall'invasione nazifascista, i primi convogli che arrivarono erano del II Corpo d'Armata polacco comandato dal gen. Wladislaw Anders , assecondato dalla brigata partigiana Maiella, ai quali era stato affidato il settore costiero nell'offensiva anglo-americana .
Le truppe alleate provenivano dalla vallata del Metauro passando per il Trebbio di Candelara, per poi attraversare l'abitato di Santa Veneranda, di seguito il borgo di Villa Andrea Costa, per poi dirigersi verso la stazione ferroviaria.
Espugnando le linee offensive approntate dai paracadutisti invasori , quali postazioni difensive fortificate, campi minati e barricate, prima di ritirarsi, ed impegnarono strenuamente le truppe alleate le quali a partire da Pesaro e dall'avanzata sul settore adriatico, iniziarono in quei giorni l'assalto alla Linea Gotica.
Questa foto tratta dal sito dell'Anpi "Associazione Nazionale Partigiani d'Italia" mostra l'arrivo di un carro armato " Sherman" mentre transita davanti a villa Miralfiore, si nota corazza grigia resa mimetizzata con tralci carichi di uva nera.
Dopo la conquista di Roma da parte degli Alleati, il 17 giugno 1944 il II Corpo assume la responsabilità del settore adriatico. All’epoca gli effettivi del II Corpo polacco sono circa 43 mila e l’unità è formata da due divisioni di fanteria (3^ Divisione “Fucilieri dei Carpazi” e 5^ Divisione “Kresowa”), dalle truppe di Corpo d’Armata (artiglieria, servizi, reggimento esplorante “Fucilieri dei Carpazi”) e dalla 2^ Brigata corazzata, composta di tre reggimenti dotati di carri armati Sherman e Stuart. E’ attivo anche il “Servizio Ausiliario Femminile”, impegnato soprattutto nella Sanità, ma anche nelle Trasmissioni e nei Trasporti. Collaborano con i polacchi: il Corpo italiano di liberazione, comandato dal gen. U. Utili e con un organico di circa 25 mila uomini; il 7° Reggimento “Ussari”, una unità esplorante-corazzata britannica; i partigiani, circa 400, della Banda “Patrioti della Maiella”, comandati da E. Troilo. Le forze tedesche contrapposte sono costituite da due divisioni di fanteria (278^ e 71^) a organici ridotti, prive di carri armati e di copertura aerea, ma dotate di una efficace artiglieria, di cannoni d’assalto, usati in ruolo controcarro, di semoventi italiani M42 e di armi controcarro individuali. La campagna ha il suo punto culminante nella conquista di Ancona, il 18 luglio, presa dopo aspri combattimenti sostenuti nella zona di Osimo. Il 9 agosto prende l’avvio la Battaglia del Cesano, che si propone di consolidare il possesso della Statale n. 76: questa strada deve infatti essere percorsa in sicurezza dal I Corpo canadese e dal V Corpo britannico nel loro trasferimento verso il versante adriatico, dove dovranno essere impiegati per sfondare la Linea Gotica. La successiva Battaglia del Metauro si svolge dal 19 al 22 agosto ed ha come obiettivo la conquista, ad opera dei polacchi, delle basi di partenza alleate per le successive operazioni contro la Linea Gotica. E’ considerato il combattimento più accanito affrontato dal II Corpo durante tutta la campagna adriatica. Dopo l’attacco alla Linea Gotica, sferrato il 25 agosto con le altre truppe alleate, per il II Corpo il ciclo operativo nel settore adriatico si conclude il 2 settembre, con la liberazione dell’intera zona tra Pesaro e Gradara.
In ottobre, dopo un periodo di riposo, i polacchi vengono trasferiti in Emilia-Romagna, dove operano su un terreno montuoso e in difficili condizioni atmosferiche. Il 27 ottobre, dopo duri combattimenti, conquistano Predappio, luogo di nascita di Benito Mussolini, e cooperano alla liberazione di Faenza. Poi gli Alleati esauriscono la spinta offensiva e sono costretti a sospendere le operazioni, mentre il fronte si stabilizza sulla linea del fiume Senio. In questo periodo il II Corpo polacco viene notevolmente rinforzato: in particolare, le divisioni di fanteria sono ora articolate su tre brigate in luogo delle due precedenti, mentre un reggimento di artiglieria è dotato di pezzi di grosso calibro.
Il II Corpo ha in dotazione il tipo M4A2, dotato di un gruppo propulsore costituito da due motori diesel, e armato con un cannone da 75 mm, mitragliatrice coassiale da 7,62 mm e altr edue mitragliatrici, di cui una da 12,7 mm per la difesa contraerei. Troppo alto e insufficiente nella corazzatura e nella potenza di fuoco, è tuttavia disponibile in un altissimo numero di esemplari (circa 40 mila carri pro-dotti) , tanto che uno Sherman distrutto viene rapida-mente rimpiazzato. In azione spesso è protetto dai carri-sti con spezzoni di cingolo o sacchetti di sabbia. In segui-to, si provvede a potenziare la corazzatura e a utilizzare un cannone da 76 mm.Le unità esploranti (cavalleria), che hanno il compito di raccogliere informazioni e di saggiare la consistenza quantitativa e qualitativa del nemico, sono presenti con un reggimento sia nelle truppe di Corpo d’Armata sia in ogni divisione di fanteria. Il reggimento esplorante di Corpo d’Armata (Lancieri dei Carpazi) dispone di una potenza di fuoco superiore rispetto a quella dei reggi-menti divisionali.I Lancieri dei Carpazi sono infatti formati da uno squadrone comando, dotato di 6 autoblindo, di cui fanno parte un plotone contraerei, un plotone trasmissioni, una batte-ria controcarro dotata di pezzi da 17 libbre, e da 3 squadroni di prima linea, ognuno dei quali è costituito da un plotone comando, dotato di 5 autoblindo, da 5 plotoni con 4 autoblindo ciascuno e da un plotone d’assalto con 5 blindati. In totale, il reggimento dispone di 58 autoblindo pesanti Staghound, 23 veicoli da esplorazione, 26 veicoli per il trasporto del plotone d’assalto e dei cannoni.Ognuno dei due reggimenti esploranti divisionali è così suddiviso: squadrone comando, dotato di 3 autoblindo,di cui fanno parte un plotone mortai da 3 pollici, un plotone controcarro con pezzi da 6 libbre, un plotone moto-ciclisti, un plotone trasmissioni e 3 squadroni di prima linea. Ogni squadrone si compone di plotone comando,dotato di 2 autoblindo, di 3 plotoni, dotati di autoblindo pesanti, veicoli da esplorazione, carrier, e di un plotone d’assalto. Ogni reggimento esplorante divisionale è dotato di 28 autoblindo pesanti Staghound, 24 veicoli da esplorazione, 60 carrier,55 motociclette.
ciao Claudio
Marini Claudio- Collaboratore sostenitore
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