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Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
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brggpl
Stephen Maturin
doctortreno
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Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Ciao, come mi è stato consigliato apro questo nuovo post, qui mostrerò diversi modelli elaborati, invecchiati, modificati, dotati di carico...
Mi scuso per le immagini, non riesco ancora a postarle come si deve, e per adesso per vederle dovrete cliccare sui link, ma tempo di prendere un po' di confidenza col tutto e cercherò di mostrare le immagini come si deve.
Tutto quello che vedrete in questo topic è realizzato con materiali semplici, a costo zero, non sono cose difficilissime, servono solo pazienza e qualche attimo di tempo libero, molti dei modelli che vedrete sono giunti qui come rottami, infatti acquisto spesso blocchi di modelli disastrati, poi col tempo li rimetto in piedi, è il caso del singolare carro che vedete nell' immagine, è una realizzazione di pochi giorni fa, il carro è un vecchio RR che era arrivato qui scassato e non funzionante, dopo averlo riparato e dotato di assali e ganci nuovi ho provveduto a sporcatura e carico, il carico è rappresentato da vecchie auto ridotte a cubi, i cubi sono stati realizzati con una strana procedura che poi magari illustrerò a parte, la cosa interessante è che fra gli infiniti carichi "commerciali" questo non è mai stato proposto, infatti in genere cerco sempre di fare cose che sui cataloghi non appaiono, questo è solo uno degli infiniti carri rielaborati che circolano su questo plastico che pian piano col tempo mostrerò, sperando che qualcuna delle mie trovate possa essere di aiuto anche ad altri...ciao a tutti
Mi scuso per le immagini, non riesco ancora a postarle come si deve, e per adesso per vederle dovrete cliccare sui link, ma tempo di prendere un po' di confidenza col tutto e cercherò di mostrare le immagini come si deve.
Tutto quello che vedrete in questo topic è realizzato con materiali semplici, a costo zero, non sono cose difficilissime, servono solo pazienza e qualche attimo di tempo libero, molti dei modelli che vedrete sono giunti qui come rottami, infatti acquisto spesso blocchi di modelli disastrati, poi col tempo li rimetto in piedi, è il caso del singolare carro che vedete nell' immagine, è una realizzazione di pochi giorni fa, il carro è un vecchio RR che era arrivato qui scassato e non funzionante, dopo averlo riparato e dotato di assali e ganci nuovi ho provveduto a sporcatura e carico, il carico è rappresentato da vecchie auto ridotte a cubi, i cubi sono stati realizzati con una strana procedura che poi magari illustrerò a parte, la cosa interessante è che fra gli infiniti carichi "commerciali" questo non è mai stato proposto, infatti in genere cerco sempre di fare cose che sui cataloghi non appaiono, questo è solo uno degli infiniti carri rielaborati che circolano su questo plastico che pian piano col tempo mostrerò, sperando che qualcuna delle mie trovate possa essere di aiuto anche ad altri...ciao a tutti
doctortreno- Nuovo Utente
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Ciao Giacomo, mi piacerebbe comprendere il tuo lavoro e quindi esporre qualche bella domanda magari intelligente, ahimè non so da dove iniziare e posso limititarmi solo a farti i miei complimenti per il lavoro e per la ricostruzione non solo ferroviaria ma anche del cimitero di auto.
Bravissimo, ti seguirò come un bambino fa con un adulto
Bravissimo, ti seguirò come un bambino fa con un adulto
Stephen Maturin- Forumnauta
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Complimenti Giacomo veramente affascinante attendo altre tue descrizioni ed immagini.
Un saluto
Sandro
Un saluto
Sandro
Ospite- Ospite
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
ciao giacomo
complimenti!
anch'io sarei curioso di qualche altra foto magari dell'intero plastico.
complimenti!
anch'io sarei curioso di qualche altra foto magari dell'intero plastico.
_________________
gian paolo
Regolamento Forum: http://www.forumscuoladimodellismo.com/regolamento-f8/regolamento-del-forum-t274.htm
Guida pubblicazione video e immagini: http://www.forumscuoladimodellismo.com/guida-alla-pubblicazione-delle-immagini-f12/
Glossiario dei termini marinareschi: http://www.forumscuoladimodellismo.com/f66-glossario-illustrato-dei-termini-marinareschi
brggpl- Responsabile glossario sostenitore
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Grazie a tutti, ragazzi, siete gentilissimi...vi chiedo una cortesia: se avete domande fatele, fatele sempre, anche quando credete che la domanda sia stupida o banale, per me nessuna domanda è stupida o banale, si tratta semplicemente di amici che chiedono qualcosa e quindi rispondo a tutte le domande, le mie tecniche le spiego, le passo volentieri ad altri se questo può aiutare, sono del parere che quello che si conosce vada condiviso, non capisco affatto l' atteggiamento di coloro che non spiegano mai nulla pensando di essere i Depositari della Scienza Assoluta...
Le cose che faccio non meraviglino, si tratta di lavori realizzati con materiali facilmente reperibili, le tecniche che seguo sono molto antiche, non le ho certo inventate io, di mio ho inventato qualche trucchetto che pian piano spiegherò, ma per il resto si tratta di lavori che richiedono magari pazienza e tempo, (infatti parecchi li faccio in più riprese, il tempo è sempre tiranno!) ma la difficoltà è relativa e certamente chiunque può farli a sua volta senza troppa difficoltà, si, magari un po' all' inizio, ma poi la mano si affina e tutto fila liscio...un po' più complicato magari mettere mano sui modelli, ma tranquilli, col tempo spiegherò anche questo...voi chiedete tutto quello che volete chiedere, io sono qui e vi spiego ogni cosa..
Passiamo ora alle immagini, ne ho messe tre per accontentare in parte le richieste, ma nei prossimi giorni ne avrete altre con altre inquadrature, vi mostrerò la zona industriale, il porticciolo, il borgo marinaro, il castello...da vedere ce n'è, questo plastico ha ben 21 anni e in 21 anni se ne fanno di cose...
La prima mostra una veduta "dall' elicottero" di parte del plastico, siamo sopra Vado Ligure Zona Industriale, qui vi sono gli stabilimenti industriali, lo scalo merci con la zona di smistamento, il deposito locomotive, le officine ferroviarie, è una zona di grande movimento, come si evince dal groviglio di binari che si vede...
La seconda mostra una veduta quasi intera del demolitore con le sue auto ammassate e i vari personaggi che animano la scena, infine una veduta di una parte del DL, (Deposito Locomotive) popolato da E 656 e E633, debitamente invecchiati e dall' aria "vissuta," come hanno al vero le locomotive della Cargo (merci) essendo ipersfruttate con treni impegnativi..ciao a tutti
Le cose che faccio non meraviglino, si tratta di lavori realizzati con materiali facilmente reperibili, le tecniche che seguo sono molto antiche, non le ho certo inventate io, di mio ho inventato qualche trucchetto che pian piano spiegherò, ma per il resto si tratta di lavori che richiedono magari pazienza e tempo, (infatti parecchi li faccio in più riprese, il tempo è sempre tiranno!) ma la difficoltà è relativa e certamente chiunque può farli a sua volta senza troppa difficoltà, si, magari un po' all' inizio, ma poi la mano si affina e tutto fila liscio...un po' più complicato magari mettere mano sui modelli, ma tranquilli, col tempo spiegherò anche questo...voi chiedete tutto quello che volete chiedere, io sono qui e vi spiego ogni cosa..
Passiamo ora alle immagini, ne ho messe tre per accontentare in parte le richieste, ma nei prossimi giorni ne avrete altre con altre inquadrature, vi mostrerò la zona industriale, il porticciolo, il borgo marinaro, il castello...da vedere ce n'è, questo plastico ha ben 21 anni e in 21 anni se ne fanno di cose...
La prima mostra una veduta "dall' elicottero" di parte del plastico, siamo sopra Vado Ligure Zona Industriale, qui vi sono gli stabilimenti industriali, lo scalo merci con la zona di smistamento, il deposito locomotive, le officine ferroviarie, è una zona di grande movimento, come si evince dal groviglio di binari che si vede...
La seconda mostra una veduta quasi intera del demolitore con le sue auto ammassate e i vari personaggi che animano la scena, infine una veduta di una parte del DL, (Deposito Locomotive) popolato da E 656 e E633, debitamente invecchiati e dall' aria "vissuta," come hanno al vero le locomotive della Cargo (merci) essendo ipersfruttate con treni impegnativi..ciao a tutti
doctortreno- Nuovo Utente
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Ciao, come promesso ecco altre immagini, in questa tornata mostro veicoli elaborati, si tratta di modelli ai quali è stata conferita l' aria "vissuta" che hanno al vero i treni, i modelli appena usciti dalle loro scatole sono belli ma poco convincenti, al vero non esistono carri puliti e loco fiammanti, ma ogni mezzo porta su di sè i segni del tempo e del gravoso servizio che svolge...
Vedete nell' ordine tre carri in corso di elaborazione, questi tre fanno parte di un folto gruppo che sta venendo "sporcato di calce" come quelli veri, infatti questi carri silos al vero trasportano calce e cemento in polvere, e non sono mai puliti, in questo caso ho realizzato anche le decals al PC con il nome della ditta a cui appartengono. (azienda realmente raffigurata sul plastico...)
I carri sono dei vecchi Lima da poco prezzo che con questo lavoretto guadagnano parecchi punti di realismo, la tecnica usata è quella del "pennello secco."
Seguono dei carri con carico di carbone, il carico è vero carbone frantumato, incollato con pattex e consolidato con ciano, viene fuori una faccenda indistruttibile e non si stacca una sola briciola, anche qui si tratta di carri Lima della linea Hobby, da poco prezzo e ideali per queste elaborazioni, oltre al carico è stata fatta un' opera di sporcatura piuttosto sostenuta.
Infine in terza immagine un Caimano della Cargo, sporco e segnato dal tempo, e per giunta "graffittato," come si vede spesso al vero, di mio c'è solo il lavoro di sistemazione meccanica di questa loco che ho preso usata, disastrata e non funzionante, poi la sporcatura, ma i graffiti li ha dipinti mia moglie, lei è più artistica di me...
Sono un sostenitore convinto di sporcatura e invecchiamento dei rotabili, guadagnano non poca credibilità...ciao a tutti
Vedete nell' ordine tre carri in corso di elaborazione, questi tre fanno parte di un folto gruppo che sta venendo "sporcato di calce" come quelli veri, infatti questi carri silos al vero trasportano calce e cemento in polvere, e non sono mai puliti, in questo caso ho realizzato anche le decals al PC con il nome della ditta a cui appartengono. (azienda realmente raffigurata sul plastico...)
I carri sono dei vecchi Lima da poco prezzo che con questo lavoretto guadagnano parecchi punti di realismo, la tecnica usata è quella del "pennello secco."
Seguono dei carri con carico di carbone, il carico è vero carbone frantumato, incollato con pattex e consolidato con ciano, viene fuori una faccenda indistruttibile e non si stacca una sola briciola, anche qui si tratta di carri Lima della linea Hobby, da poco prezzo e ideali per queste elaborazioni, oltre al carico è stata fatta un' opera di sporcatura piuttosto sostenuta.
Infine in terza immagine un Caimano della Cargo, sporco e segnato dal tempo, e per giunta "graffittato," come si vede spesso al vero, di mio c'è solo il lavoro di sistemazione meccanica di questa loco che ho preso usata, disastrata e non funzionante, poi la sporcatura, ma i graffiti li ha dipinti mia moglie, lei è più artistica di me...
Sono un sostenitore convinto di sporcatura e invecchiamento dei rotabili, guadagnano non poca credibilità...ciao a tutti
doctortreno- Nuovo Utente
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Stupenda la E656 e complimenti a tua moglie per l' opera che ha realizzato.
Un saluto
Sandro
Un saluto
Sandro
Ospite- Ospite
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Ciao doctortreno , mi piace da morire , e meraviglioso ,non mi cimento nei particolari , non ho conoscenze
mozzo
mozzo
mozzo- Forumnauta
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Grazie...anche "L' Artista" (mia moglie) ringrazia, è parecchio affezionata a quel 656, (veramente rinumerato 655, ma fa lo stesso) e ci aveva messo parecchio impegno...
Nella prima immagine ho messo un' inquadratura dell' altra fiancata, infatti i "vandali in HO" hanno fatto le cose per bene e la loco è graffittata su entrambi i lati!!
La seconda immagine mostra un E 646 Lima rimesso a nuovo, dotato di aggiuntivi (autorealizzati) e vomere spartineve, anche questo autorealizzato, ho usato un pezzo di Ricaricard per cellulari, sagomato e dipinto, infine ho collocato un macchinista Preiser semiaffacciato dal finestrino.
La terza veduta è una "notturna" sul plastico, può parere spettrale o romantica, secondo come la si guarda...si tratta di una parte del plastico che poi vi mostrerò meglio, è la zona delle Rocce di Vado, quella che vedete nell' immagine è l' antica torre di avvistamento contro i Saraceni che domina sul mare dall' alto delle rocce di Vado in una "notte di luna..." (luce spenta, torcia a led e "compattina" senza flash...)
Non so se l' avevo detto, l' ambientazione del mio plastico è Ligure e ho inserito tanti dettagli caratteristici della Liguria...ciao a tutti
Nella prima immagine ho messo un' inquadratura dell' altra fiancata, infatti i "vandali in HO" hanno fatto le cose per bene e la loco è graffittata su entrambi i lati!!
La seconda immagine mostra un E 646 Lima rimesso a nuovo, dotato di aggiuntivi (autorealizzati) e vomere spartineve, anche questo autorealizzato, ho usato un pezzo di Ricaricard per cellulari, sagomato e dipinto, infine ho collocato un macchinista Preiser semiaffacciato dal finestrino.
La terza veduta è una "notturna" sul plastico, può parere spettrale o romantica, secondo come la si guarda...si tratta di una parte del plastico che poi vi mostrerò meglio, è la zona delle Rocce di Vado, quella che vedete nell' immagine è l' antica torre di avvistamento contro i Saraceni che domina sul mare dall' alto delle rocce di Vado in una "notte di luna..." (luce spenta, torcia a led e "compattina" senza flash...)
Non so se l' avevo detto, l' ambientazione del mio plastico è Ligure e ho inserito tanti dettagli caratteristici della Liguria...ciao a tutti
doctortreno- Nuovo Utente
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Ciao doctortreno,caspita che lavori superbi sono rimasto senza parole complimenti,ho una curiosità da chiederti nell'ultima foto che hai postato la luce che si vede e' quella della locomotiva? Grazie.
Un saluto!!!!!
Un saluto!!!!!
Forlani daniel- Utente sostenitore
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Ciao doctortreno, lavoro straordinario
Hai una tecnica per rendere vissuti i tuoi treni eccezionale. Spero ci farai deliziare con altre foto.
Maru
Hai una tecnica per rendere vissuti i tuoi treni eccezionale. Spero ci farai deliziare con altre foto.
Maru
Maruzzella- Utente sostenitore
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
...Grazie, siete davvero un pubblico fantastico...Eccovi allora altre immagini, si tratta di dettagli presi quà e là per il plastico, alcuni decisamente insoliti, non ve li elenco in ordine perchè non ricordo in che ordine ho caricato le immagini, vedete una Fiat 131 dopo un incendio, accanto vi sono due vigili urbani impegnati a redigere il loro rapporto, non ho mancato di riprodurre il classico nastro biancorosso che si mette in questi casi per indicare zona e veicolo sotto sequestro...
Un' altra immagine mostra una E 424 Lima molto elaborata, qui è stata tagliata parte di una serranda laterale ed è stata realizzata la caldaia tipo Webasto che al vero equipaggiò alcune di queste simpatiche locomotive.
Veduta notturna per l' altro paese del plastico, la frazione di Punta Vescovado dominata dall' imponente santuario che vi mostrerò meglio prossimamente perchè merita, al vero questa chiesa esiste, si trova a Feglino (SV) e tanto mi è piaciuta che l' ho voluta sul plastico...
Infine un' altra veduta del demolitore, si fa notare la 500 "demotorizzata" che mi ha richiesto una bella dose di mano ferma e pazienza per la sua elaborazione...
Rispondo alla domanda sulla luce delle immagini precedenti: si tratta di una torcia a led molto piccola che ho messo alle spalle della torre per simulare la luna, in questo caso piena, ma con un trucchetto si può fare lo spicchio di luna, volendo, basta attaccare con un pezzo di scotch una moneta da un Euro sulla luce, un po' sfalsata, e il gioco è fatto...ogni modellista ha i suoi trucchi!! Ciao a tutti e grazie ancora per il vostro apprezzamento, sono contento di mostrare cose che vi piacciono...
Un' altra immagine mostra una E 424 Lima molto elaborata, qui è stata tagliata parte di una serranda laterale ed è stata realizzata la caldaia tipo Webasto che al vero equipaggiò alcune di queste simpatiche locomotive.
Veduta notturna per l' altro paese del plastico, la frazione di Punta Vescovado dominata dall' imponente santuario che vi mostrerò meglio prossimamente perchè merita, al vero questa chiesa esiste, si trova a Feglino (SV) e tanto mi è piaciuta che l' ho voluta sul plastico...
Infine un' altra veduta del demolitore, si fa notare la 500 "demotorizzata" che mi ha richiesto una bella dose di mano ferma e pazienza per la sua elaborazione...
Rispondo alla domanda sulla luce delle immagini precedenti: si tratta di una torcia a led molto piccola che ho messo alle spalle della torre per simulare la luna, in questo caso piena, ma con un trucchetto si può fare lo spicchio di luna, volendo, basta attaccare con un pezzo di scotch una moneta da un Euro sulla luce, un po' sfalsata, e il gioco è fatto...ogni modellista ha i suoi trucchi!! Ciao a tutti e grazie ancora per il vostro apprezzamento, sono contento di mostrare cose che vi piacciono...
doctortreno- Nuovo Utente
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Incredibile, forse ci sono riuscito...grande, se mi incontro per strada mi stringo la mano da solo!! E questo alla faccia della moglie che dice che col PC sono Fred Flinstone!
Ok, quello che vedete nell' immagine è un carro ormai quasi al termine dell' elaborazione, il modello è un altro vecchio RR che versava in cattive condizioni facente parte di un blocco che avevo preso a "prezzo politico," una scatola contenente parecchi vecchi RR in diversi stati di conservazione, questo è uno di loro, altri attendono pazientemente che li recuperi, diciamo che col lavoro di recupero di ciò che c'era in quella scatola sono circa al 60%.
In questo caso ho realizzato questo carro a sponde coperto da un telone, sistema usato al vero quando si trasportano materiali in polvere o che vanno protetti dalla pioggia, per realizzare il telo ho usato un pezzo di tela nera proveniente da un vecchio ombrello, mentre le legature sono pezzetti di filo da cucito nero incollati alla cassa, sul lavoro poco da dire, solo parecchia pazienza per sagomare e incollare correttamente il telo al carro, segue l' immancabile opera di sporcatura realizzata in questo caso con Humbrol Matt 70 (ruggine) e 33 (nero opaco) usando il "pennello secco.."
(a proposito, conoscete questa tecnica? E' semplicissima, se a qualcuno interessa me lo dica che la spiego...)
Il risultato è questo carro dall' aria indubbiamente vissuta e che mi ha lasciato particolarmente contento, infatti a me personalmente pare che abbia acquisito una buona dose di realismo...ciao a tutti
[
...E per restare in tema di carri invecchiati e sporcati ecco qui questa cisterna dall' aria "unta e bisunta," il modello è un vecchio Marklin che ho trovato da un antiquario in Francia, era abbastanza catorciato ma avevo visto che poteva essere recuperato, e così l'ho preso per pochi Euro, (contrattando un po' con Monsieur Le Brocante perchè voleva fare un po' troppa cresta su un rottame!!)
una volta giunto a casa l' ho smontato pezzo per pezzo, ripulito dalla ruggine (è tutto in metallo, secondo me 50 anni li ha tutti se non di più...) e ridipinto, come tema ho scelto questa cisterna che evoca quelle al vero usate per i trasporti di gasolio fra gli impianti e i depositi locomotive, spesso erano vecchi carri radiati dalle FS utilizzati solo per questi compiti secondari ed esclusi dal servizio normale.
In questo caso oltre agli Humbrol già citati per il carro precedente ho usato anche del trasparente Humbrol Clear fatto colare con l'aiuto di uno spillo nel quale ho sciolto poche gocce di rossiccio scuro per simulare le strisce colorate che lasciano i materiali oleosi quando colano...ciao a tutti
Ok, quello che vedete nell' immagine è un carro ormai quasi al termine dell' elaborazione, il modello è un altro vecchio RR che versava in cattive condizioni facente parte di un blocco che avevo preso a "prezzo politico," una scatola contenente parecchi vecchi RR in diversi stati di conservazione, questo è uno di loro, altri attendono pazientemente che li recuperi, diciamo che col lavoro di recupero di ciò che c'era in quella scatola sono circa al 60%.
In questo caso ho realizzato questo carro a sponde coperto da un telone, sistema usato al vero quando si trasportano materiali in polvere o che vanno protetti dalla pioggia, per realizzare il telo ho usato un pezzo di tela nera proveniente da un vecchio ombrello, mentre le legature sono pezzetti di filo da cucito nero incollati alla cassa, sul lavoro poco da dire, solo parecchia pazienza per sagomare e incollare correttamente il telo al carro, segue l' immancabile opera di sporcatura realizzata in questo caso con Humbrol Matt 70 (ruggine) e 33 (nero opaco) usando il "pennello secco.."
(a proposito, conoscete questa tecnica? E' semplicissima, se a qualcuno interessa me lo dica che la spiego...)
Il risultato è questo carro dall' aria indubbiamente vissuta e che mi ha lasciato particolarmente contento, infatti a me personalmente pare che abbia acquisito una buona dose di realismo...ciao a tutti
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...E per restare in tema di carri invecchiati e sporcati ecco qui questa cisterna dall' aria "unta e bisunta," il modello è un vecchio Marklin che ho trovato da un antiquario in Francia, era abbastanza catorciato ma avevo visto che poteva essere recuperato, e così l'ho preso per pochi Euro, (contrattando un po' con Monsieur Le Brocante perchè voleva fare un po' troppa cresta su un rottame!!)
una volta giunto a casa l' ho smontato pezzo per pezzo, ripulito dalla ruggine (è tutto in metallo, secondo me 50 anni li ha tutti se non di più...) e ridipinto, come tema ho scelto questa cisterna che evoca quelle al vero usate per i trasporti di gasolio fra gli impianti e i depositi locomotive, spesso erano vecchi carri radiati dalle FS utilizzati solo per questi compiti secondari ed esclusi dal servizio normale.
In questo caso oltre agli Humbrol già citati per il carro precedente ho usato anche del trasparente Humbrol Clear fatto colare con l'aiuto di uno spillo nel quale ho sciolto poche gocce di rossiccio scuro per simulare le strisce colorate che lasciano i materiali oleosi quando colano...ciao a tutti
doctortreno- Nuovo Utente
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Ciao veramente ben fatti e realistici spero che hai in programma qualche altro tuo lavoro cos' da poterci fare un passo passo della tecnica che utilizzi per realizzare queste opere.
Un saluto
Sandro
Un saluto
Sandro
Ospite- Ospite
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Ciao Doctortreno
I miei complimenti ....hai fatto un bellissimo lavoro..
Rinnovo la richiesta di Santos se e possibile (un passo passo della tecnica che utilizzi per realizzare queste opere.)
Vagelis
I miei complimenti ....hai fatto un bellissimo lavoro..
Rinnovo la richiesta di Santos se e possibile (un passo passo della tecnica che utilizzi per realizzare queste opere.)
Vagelis
vagelischantziaras- Forumnauta
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Ma certamente...comincio subito con qualcosa di facile, vi racconterò come si creano quegli effetti di sporco/ rugginoso/unto che avete visto fino ad ora, molti modellisti usano l' aerografo, io personalmente non è che lo ami tanto, perchè ha la tendenza a fare strisciate e ombreggiature tutte uguali, se devi invecchiare 10 carri ad aero finisce che ti vengono tutti uguali, cambia solo la disposizione delle macchie...in genere uso il pennello, ma è valido anche usare Scottex, spugnette per piatti, (e la moglie ti legna perchè gliele imbratti tutte...sono le volte in cui mi sento incompreso!) è una tecnica che permette molte interpretazioni personali.
Nel caso del "pennello secco" occorre prelevare dal barattolo pochissimo colore con la punta del pennello, (in genere uso dei punta piatta da 2, consiglio di usare pennelli da poco prezzo perchè con questi lavori hanno vita breve, criminale usare un pennello artistico da 10 Euro...importante solo che non perdano peli, perchè rovinano tutto) poi con lo straccetto pulire il pennello, quando si crede sia pulito picchiettare la superficie da trattare, sorpresa, gli immancabili residui rimasti creano macchie, ombre, effetti di ruggine puntinata, colata, secondo come uno usa il pennello, per impadronirsi di questa tecnica meglio fare prima delle prove su pezzetti di plastica, legno e metallo da buttare, questo serve a farsi la mano e studiare gli infiniti effetti che si possono avere.
Occorre picchiettare il colore, altrimenti si ottiene una verniciatura e non una sporcatura, si può tamponare con la spugnetta per attenuare, non insistere mai troppo col pennello nello stesso punto altrimenti la sporcatura viene troppo marcata, a meno non lo si voglia di proposito.
Nel caso siano presenti tavolati di legno (es. il fondo di un carro aperto) avere cura di far depositare il nero fra le fessure delle tavole, come accade al vero, che la polvere e la sporcizia si depositano negli interstizi, e valutare il tipo di carro per decidere l' invecchiamento, una cisterna sarà unta, un carro chiuso sarà scurito dal tempo e avrà tracce di polvere, ruggine se è a cassa metallica, una loco elettrica avrò la sporcizia raccolta in viaggio, le tracce di grasso colato dai pantografi sul tetto, le colate di acido dalle casse delle batterie, una a vapore avrà tracce di fuliggine, calcare, ruggine, poi dipende se vogliamo proporre una loco malandata o una appena uscita dalla revisione.
Allego due immagini dimostrative, il carro Eaos della prima immagine mostra una sporcatura intermedia e tracce di materiale ferroso rimasto dall' ultimo carico, in questo caso ho usato vera polvere di ferro arrugginito macinato con un pestacarne e poi incollata in sede, ho avuto cura di disporla di più sui bordi perchè al vero le vibrazioni del fondo tendono a spostare il materiale residuo ai lati, per evocare ruggine e sporcizia ho usato colori Humbrol opachi e pennello secco.
La seconda immagine mostra una vecchia 835 RR presa alla Fiera di Modellismo a Genova circa due anni fa, era un catorcio ma meritava di essere rimessa a posto, e così è stato, oggi è usata per manovra in deposito e presso le officine, qui l' invecchiamento è quello che avevano al vero le vaporiere agli ultimi anni di servizio, quando la loro manutenzione non era certo più ai massimi livelli.
Concludo dicendo che l' invecchiamento io non lo limito ai rotabili, ma anche agli edifici e alle auto, la patina di vissuto che c'è sopra ogni cosa aumenta non poco il realismo, prossimamente vi mostrerò la zona dell' acciaieria, esempio di invecchiamento e sporcatura per eccellenza...ciao a tutti.
Ok, come promesso vi mostro qualcosa sulla zona delle acciaierie, comincio con queste immagini, ma ne vedrete altre, è una zona con molti dettagli e va mostrata bene, lo farò "a puntate" per non sovraccaricare con le immagini, tutto quello che vedrete a livello di edifici e installazioni è autorealizzato, i materiali sono diversi, si va dal legno al cartoncino molto robusto stuccato per creare l' effetto intonaco e poi dipinto e invecchiato, noterete in queste immagini che sono state usate le tecniche descritte prima, sia per l' invecchiamento degli edifici che per la massiccia elaborazione dei rotabili.
Nella prima immagine vedete un binario chiuso da un cancello (apribile) che serve come binario di sosta per carri in attesa di essere scaricati o appena scaricati in attesa di essere portati via, il binario si vede a malapena, tanto è invaso da resti di ferraglia e carbone, tutto è rigorosamente incollato e non vi sono briciole vaganti, trovo che questo binario evochi molto bene lo stato in cui si trovano al vero i binari industriali.
La seconda immagine mostra i giganteschi carri - siluro usati per il carico della ghisa fusa, si tratta di modelli Lima abbondantemente sporcati e scuriti.
Nella terza immagine si notano un carro carico di ferraglia in attesa dello scarico, dietro di lui due curiosi carri dall' aria molto vissuta, il carro a sponde è un Lima caricato ed elaborato, mentre quel curioso carro che pare una tazza su ruote è un autorealizzato integrale, anche lui al vero serviva per la ghisa fusa, sul mio modello la tazza è realmente basculante.
Infine in quarta immagine dettaglio di un carro piazzato sotto all' altoforno per caricare le scorie, in questo caso si tratta di un Roco molto sporcato e invecchiato...ciao a tutti
Nel caso del "pennello secco" occorre prelevare dal barattolo pochissimo colore con la punta del pennello, (in genere uso dei punta piatta da 2, consiglio di usare pennelli da poco prezzo perchè con questi lavori hanno vita breve, criminale usare un pennello artistico da 10 Euro...importante solo che non perdano peli, perchè rovinano tutto) poi con lo straccetto pulire il pennello, quando si crede sia pulito picchiettare la superficie da trattare, sorpresa, gli immancabili residui rimasti creano macchie, ombre, effetti di ruggine puntinata, colata, secondo come uno usa il pennello, per impadronirsi di questa tecnica meglio fare prima delle prove su pezzetti di plastica, legno e metallo da buttare, questo serve a farsi la mano e studiare gli infiniti effetti che si possono avere.
Occorre picchiettare il colore, altrimenti si ottiene una verniciatura e non una sporcatura, si può tamponare con la spugnetta per attenuare, non insistere mai troppo col pennello nello stesso punto altrimenti la sporcatura viene troppo marcata, a meno non lo si voglia di proposito.
Nel caso siano presenti tavolati di legno (es. il fondo di un carro aperto) avere cura di far depositare il nero fra le fessure delle tavole, come accade al vero, che la polvere e la sporcizia si depositano negli interstizi, e valutare il tipo di carro per decidere l' invecchiamento, una cisterna sarà unta, un carro chiuso sarà scurito dal tempo e avrà tracce di polvere, ruggine se è a cassa metallica, una loco elettrica avrò la sporcizia raccolta in viaggio, le tracce di grasso colato dai pantografi sul tetto, le colate di acido dalle casse delle batterie, una a vapore avrà tracce di fuliggine, calcare, ruggine, poi dipende se vogliamo proporre una loco malandata o una appena uscita dalla revisione.
Allego due immagini dimostrative, il carro Eaos della prima immagine mostra una sporcatura intermedia e tracce di materiale ferroso rimasto dall' ultimo carico, in questo caso ho usato vera polvere di ferro arrugginito macinato con un pestacarne e poi incollata in sede, ho avuto cura di disporla di più sui bordi perchè al vero le vibrazioni del fondo tendono a spostare il materiale residuo ai lati, per evocare ruggine e sporcizia ho usato colori Humbrol opachi e pennello secco.
La seconda immagine mostra una vecchia 835 RR presa alla Fiera di Modellismo a Genova circa due anni fa, era un catorcio ma meritava di essere rimessa a posto, e così è stato, oggi è usata per manovra in deposito e presso le officine, qui l' invecchiamento è quello che avevano al vero le vaporiere agli ultimi anni di servizio, quando la loro manutenzione non era certo più ai massimi livelli.
Concludo dicendo che l' invecchiamento io non lo limito ai rotabili, ma anche agli edifici e alle auto, la patina di vissuto che c'è sopra ogni cosa aumenta non poco il realismo, prossimamente vi mostrerò la zona dell' acciaieria, esempio di invecchiamento e sporcatura per eccellenza...ciao a tutti.
Ok, come promesso vi mostro qualcosa sulla zona delle acciaierie, comincio con queste immagini, ma ne vedrete altre, è una zona con molti dettagli e va mostrata bene, lo farò "a puntate" per non sovraccaricare con le immagini, tutto quello che vedrete a livello di edifici e installazioni è autorealizzato, i materiali sono diversi, si va dal legno al cartoncino molto robusto stuccato per creare l' effetto intonaco e poi dipinto e invecchiato, noterete in queste immagini che sono state usate le tecniche descritte prima, sia per l' invecchiamento degli edifici che per la massiccia elaborazione dei rotabili.
Nella prima immagine vedete un binario chiuso da un cancello (apribile) che serve come binario di sosta per carri in attesa di essere scaricati o appena scaricati in attesa di essere portati via, il binario si vede a malapena, tanto è invaso da resti di ferraglia e carbone, tutto è rigorosamente incollato e non vi sono briciole vaganti, trovo che questo binario evochi molto bene lo stato in cui si trovano al vero i binari industriali.
La seconda immagine mostra i giganteschi carri - siluro usati per il carico della ghisa fusa, si tratta di modelli Lima abbondantemente sporcati e scuriti.
Nella terza immagine si notano un carro carico di ferraglia in attesa dello scarico, dietro di lui due curiosi carri dall' aria molto vissuta, il carro a sponde è un Lima caricato ed elaborato, mentre quel curioso carro che pare una tazza su ruote è un autorealizzato integrale, anche lui al vero serviva per la ghisa fusa, sul mio modello la tazza è realmente basculante.
Infine in quarta immagine dettaglio di un carro piazzato sotto all' altoforno per caricare le scorie, in questo caso si tratta di un Roco molto sporcato e invecchiato...ciao a tutti
doctortreno- Nuovo Utente
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Ciao Giacomo i complimenti sono sempre validi ma vorrei sapere cosa sono quelle cose che ti ho evidenziato in rosso.
Sandro
Sandro
Ospite- Ospite
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Sei davvero un grande osservatore, complimenti...ti allego una immagine in cui se ne vedono altre due, quelle fanno parte delle "krandi trovaten di Germania" di Doctortreno, sono cavellotti di rame che uniscono due rotaie fissati con una vite al piano, si trovano in punti dove il contatto non era perfetto, c'erano vuoti di corrente fastidiosi, con questo contatto esterno (un po' antiestetico ma validissimo...) ecco risolto tutto, le cause sono tante, mollette vecchie o malandate, di solito, per evitare di smontare il pezzo di rotaia o saldare, che poi occorre limare e rifinire la saldatura fatta, ecco questo sistema, un pezzetto di rame, una vite, 30 secondi di lavoro, si arriccia con le pinze che i becchi premano bene contro la rotaia e via...hanno anche una peculiarità: se attacchi un filo ad un cavellotto con un polo e ti prendi un cavellotto con l' altro polo su un altro binario hai delle prese di corrente già fatte, per alimentare un lampione, un segnale o altro...
Ma noi siamo scienza, non fantascienza!! Ciao ciao
Ma noi siamo scienza, non fantascienza!! Ciao ciao
doctortreno- Nuovo Utente
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Grazie per la spiegazione Giacomo, si avevo sisto anche questi due come la vite.
Avevo immaginato ciò ma pensavo che la connessione elettrica era ritondante su tutto il tracciato proprio per non avere quei fastidiosi buchi o addirittura perdite di tensione, in ogni caso soluzione ottima e funzionale basta ora coprirli eventualmente con una massicciata o cespugletto d'erba e non sono più antiestetici.
Un salutone
Sandro
Avevo immaginato ciò ma pensavo che la connessione elettrica era ritondante su tutto il tracciato proprio per non avere quei fastidiosi buchi o addirittura perdite di tensione, in ogni caso soluzione ottima e funzionale basta ora coprirli eventualmente con una massicciata o cespugletto d'erba e non sono più antiestetici.
Un salutone
Sandro
Ospite- Ospite
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Eh, a volte la necessità aguzza l' ingegno...sai come mi innervosivo quando le loco beccavano questi buchi, specie nelle manovre a bassa velocità? Poi ho studiato questo strano sistema e via, risolto...beh, sono anche rotaie che hanno 21 anni, ne hanno visti passare di treni...eppure ancora oggi funziona tutto benissimo, proprio vero che una volta facevano tutto davvero più robusto...ed è un plastico usato in maniera intensiva, questo lo spiegherò meglio quando descriverò l' esercizio e il movimento, davvero vasto e vario...
E ora passiamo alle immagini, stavolta paesaggistiche, questo plastico venne realizzato seguendo la filosofia Francese del Plastico Teatro, ovvero a fondali, si dà l' illusione di maggiori dimensioni, si occultano le curve e negli spazi fra i fondali si possono creare altre scene ed animazioni.
La scena principale ospita il paese di Vado Ligure, da non confondere con Vado Ligure Zona Industriale che si trova nell' altro modulo, il fondale taglia poi la scena, i treni scompaiono in galleria e riappaiono da un' altra, nelle immagini che seguono siamo dietro al fondale principale e qui sorge un altro paesino, la frazione di Punta Vescovado, servita da una piccola fermata ferroviaria più a valle, l' abitato è in alto rispetto alla ferrovia, ed è sovrastato da un imponente santuario che al vero esiste, si trova a Feglino, (SV) nella nostra "finzione modellistica" lo abbiamo immaginato costruito sul luogo di una apparizione di NS Maria, come quello vero, questo giustifica le sue dimensioni confronto al piccolo centro abitato.
Tutto quello che vedrete è autorealizzato con varie tecniche, i materiali come sempre legno, cartoncino molto robusto irrobustito da listelli, stucco e colori Humbrol, le tipiche case liguri in pietra sono state ottenute coprendo il cartone con un velo di stucco e incidendo le pietre con un cacciavitino quando cominciava a seccare, 24 ore dopo è stato dipinto usando colori molto sfumati, prevalentemente col bianco.
La prima immagine mostra il grande santuario, questa realizzazione è uno dei punti di attrazione del plastico, tutti quelli che vengono qui si soffermano a guardarlo perchè parecchi lo riconoscono, infatti la chiesa vera è ben visibile dall' autostrada, per cui è parecchio nota...
Sempre a Punta Vescovado vi è anche questa piccola chiesetta della seconda immagine, immaginiamo sia la chiesa originaria del borgo, il santuario è stato edificato dopo, come quello vero, infatti è un neo gotico che risale alla seconda metà dell' 800, non è antichissimo come si potrebbe pensare.
Infine una veduta spettral - notturna del luogo, molti che hanno visto il plastico dal vivo hanno giudicato questo borgo bello ma con un che di spettrale, e l' hanno detto più di uno...questo commento mi ha incuriosito non poco, come mi incuriosisce sentire anche il vostro parere, l' immagine in notturna può essere vista come romantica da certi e come tetra da altri...ma lo scopo delle realizzazioni per me non è quello di stupire o altro, ma solo quello di comunicare sensazioni a chi vede...ciao a tutti
E ora passiamo alle immagini, stavolta paesaggistiche, questo plastico venne realizzato seguendo la filosofia Francese del Plastico Teatro, ovvero a fondali, si dà l' illusione di maggiori dimensioni, si occultano le curve e negli spazi fra i fondali si possono creare altre scene ed animazioni.
La scena principale ospita il paese di Vado Ligure, da non confondere con Vado Ligure Zona Industriale che si trova nell' altro modulo, il fondale taglia poi la scena, i treni scompaiono in galleria e riappaiono da un' altra, nelle immagini che seguono siamo dietro al fondale principale e qui sorge un altro paesino, la frazione di Punta Vescovado, servita da una piccola fermata ferroviaria più a valle, l' abitato è in alto rispetto alla ferrovia, ed è sovrastato da un imponente santuario che al vero esiste, si trova a Feglino, (SV) nella nostra "finzione modellistica" lo abbiamo immaginato costruito sul luogo di una apparizione di NS Maria, come quello vero, questo giustifica le sue dimensioni confronto al piccolo centro abitato.
Tutto quello che vedrete è autorealizzato con varie tecniche, i materiali come sempre legno, cartoncino molto robusto irrobustito da listelli, stucco e colori Humbrol, le tipiche case liguri in pietra sono state ottenute coprendo il cartone con un velo di stucco e incidendo le pietre con un cacciavitino quando cominciava a seccare, 24 ore dopo è stato dipinto usando colori molto sfumati, prevalentemente col bianco.
La prima immagine mostra il grande santuario, questa realizzazione è uno dei punti di attrazione del plastico, tutti quelli che vengono qui si soffermano a guardarlo perchè parecchi lo riconoscono, infatti la chiesa vera è ben visibile dall' autostrada, per cui è parecchio nota...
Sempre a Punta Vescovado vi è anche questa piccola chiesetta della seconda immagine, immaginiamo sia la chiesa originaria del borgo, il santuario è stato edificato dopo, come quello vero, infatti è un neo gotico che risale alla seconda metà dell' 800, non è antichissimo come si potrebbe pensare.
Infine una veduta spettral - notturna del luogo, molti che hanno visto il plastico dal vivo hanno giudicato questo borgo bello ma con un che di spettrale, e l' hanno detto più di uno...questo commento mi ha incuriosito non poco, come mi incuriosisce sentire anche il vostro parere, l' immagine in notturna può essere vista come romantica da certi e come tetra da altri...ma lo scopo delle realizzazioni per me non è quello di stupire o altro, ma solo quello di comunicare sensazioni a chi vede...ciao a tutti
doctortreno- Nuovo Utente
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Ciao a tutti, stavolta vi mostro invece cosa si può ottenere dai "modelli da quattro soldi," è richiesta solo pazienza e un minimo di osservazione delle locomotive al vero...
I modelli che vedrete tanti di voi li riconosceranno certamente, si tratta di un vecchio modello che Lima ha prodotto per anni, si ispira ad una Americana molto compressa e ridotta a soli due assi, ma ciò non la deprezza, anzi, la rende una piccola locotender che al vero può aver circolato...basti pensare alle innumerevoli "prede di guerra" che hanno percorso i nostri binari, o ai gruppi prototipo di poche unità.
Il modello in questione ha ottime caratteristiche, lo stampo è simpatico e ben dettagliato, con le sue scalette e chiodature varie, la meccanica non so come definirla, perchè dire che è indistruttibile è ancora troppo poco, e la forza di trazione è sorprendente...posseggo sei esemplari di questo modello, cinque di loro sono modelli acquistati disastrati e riportati a nuova vita, mentre una risale ai tempi in cui ero piccolo (nel medioevo, quindi...) e circola ancora oggi, liscia e impeccabile.
Passiamo alle immagini, nella prima vedete la 894 003 (le ho incorporate come Gr 894) deputata alle manovra in stazione, in scalo di stazione, nello scalo di Vado ZI, sui raccordi e al porto...in pratica non c'è binario del plastico che questa loco non percorra, per lei invecchiamento sostenuto e installazione di dosatore Lambro sulla caldaia, con le sue vistose colate di acqua rugginosa, non manca il manovratore con la sua bandierina rossa abbrancato al praticabile anteriore...
Segue la 001 che immaginiamo noleggiata in regime semipermanente alle acciaierie, (questa è quella di quando ero piccolo...) in ossequio alle normative sui veicoli in servizio per le industrie è stata dotata di zebrature antinfortunistiche sul pancone e lampeggiante sul tetto, anche per lei invecchiamento e sporcatura sostenuti.
Molto più pulita la 002 che vediamo accantonata di scorta dietro alle officine, è usata solo in inverno per servizi locali nelle vicinanze.
Infine la 006, qui vorrei puntaste la vostra attenzione sulle ruote, perchè non è nata con le Boxpok, anzi, veramente quando è giunta qui, poverina, le ruote manco le aveva, quelle che vedete sono il risultato di un mio paziente lavoro di cesellatura col trapanino di ruote Lima di E 656 su cui poi è stata avvitata la biella, l' invecchiamento anche qui è massiccio e sono stati eliminati i montanti dei finestrini, questa è impiegata con una certa regolarità per servizi locali e qualche merci.
Le altre due le tengo nel mobiletto come riserva qualora una delle quattro in uso sul plastico venga fermata per riparazioni...ciao a tutti
...Dedicata a tutti i "marinari" del forum l' immagine che segue, ecco due carri dal carico tipicamente "navale," eliche e turbine, risultati di elaborazioni di vecchi pianali Lima, coerenti con l' ambientazione perchè abbiamo sia il mare sia la riproduzione di un piccolo cantiere navale...ciao a tutti
I modelli che vedrete tanti di voi li riconosceranno certamente, si tratta di un vecchio modello che Lima ha prodotto per anni, si ispira ad una Americana molto compressa e ridotta a soli due assi, ma ciò non la deprezza, anzi, la rende una piccola locotender che al vero può aver circolato...basti pensare alle innumerevoli "prede di guerra" che hanno percorso i nostri binari, o ai gruppi prototipo di poche unità.
Il modello in questione ha ottime caratteristiche, lo stampo è simpatico e ben dettagliato, con le sue scalette e chiodature varie, la meccanica non so come definirla, perchè dire che è indistruttibile è ancora troppo poco, e la forza di trazione è sorprendente...posseggo sei esemplari di questo modello, cinque di loro sono modelli acquistati disastrati e riportati a nuova vita, mentre una risale ai tempi in cui ero piccolo (nel medioevo, quindi...) e circola ancora oggi, liscia e impeccabile.
Passiamo alle immagini, nella prima vedete la 894 003 (le ho incorporate come Gr 894) deputata alle manovra in stazione, in scalo di stazione, nello scalo di Vado ZI, sui raccordi e al porto...in pratica non c'è binario del plastico che questa loco non percorra, per lei invecchiamento sostenuto e installazione di dosatore Lambro sulla caldaia, con le sue vistose colate di acqua rugginosa, non manca il manovratore con la sua bandierina rossa abbrancato al praticabile anteriore...
Segue la 001 che immaginiamo noleggiata in regime semipermanente alle acciaierie, (questa è quella di quando ero piccolo...) in ossequio alle normative sui veicoli in servizio per le industrie è stata dotata di zebrature antinfortunistiche sul pancone e lampeggiante sul tetto, anche per lei invecchiamento e sporcatura sostenuti.
Molto più pulita la 002 che vediamo accantonata di scorta dietro alle officine, è usata solo in inverno per servizi locali nelle vicinanze.
Infine la 006, qui vorrei puntaste la vostra attenzione sulle ruote, perchè non è nata con le Boxpok, anzi, veramente quando è giunta qui, poverina, le ruote manco le aveva, quelle che vedete sono il risultato di un mio paziente lavoro di cesellatura col trapanino di ruote Lima di E 656 su cui poi è stata avvitata la biella, l' invecchiamento anche qui è massiccio e sono stati eliminati i montanti dei finestrini, questa è impiegata con una certa regolarità per servizi locali e qualche merci.
Le altre due le tengo nel mobiletto come riserva qualora una delle quattro in uso sul plastico venga fermata per riparazioni...ciao a tutti
...Dedicata a tutti i "marinari" del forum l' immagine che segue, ecco due carri dal carico tipicamente "navale," eliche e turbine, risultati di elaborazioni di vecchi pianali Lima, coerenti con l' ambientazione perchè abbiamo sia il mare sia la riproduzione di un piccolo cantiere navale...ciao a tutti
doctortreno- Nuovo Utente
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Ciao Giacomo mi piacerebbe vederti all' opera con un modello in ristrutturazione ed invecchiamento, quando ti capiterà di farlo apri un tuo cantiere così da farci vedere tutto il processo.
Mi piace questo tua tematica e come lo hai realizzato, da proprio la sensazione di vissuto e di vivo a differenza di tanti plastici assemblati che possono risultare all' apparenza perfetti dato che sono stampi di case note in questo mondo del fermodellismo ma sono anche asettiche e prive dell' anima del modellista.
Io personalmente preferisco il tuo modo di lavorare dato che forse la pensiamo nello stesso modo nel senso che un plastico si deve fare no assemblare.
Se posso vedo che hai usate del muschio per simulare fratte ( vegetazione) non male ma dovresti provare a colorare con gli acrilici per dargli un aspetto più realistico, ovviamente non la prendere come critica .
Un saluto
Sandro
Mi piace questo tua tematica e come lo hai realizzato, da proprio la sensazione di vissuto e di vivo a differenza di tanti plastici assemblati che possono risultare all' apparenza perfetti dato che sono stampi di case note in questo mondo del fermodellismo ma sono anche asettiche e prive dell' anima del modellista.
Io personalmente preferisco il tuo modo di lavorare dato che forse la pensiamo nello stesso modo nel senso che un plastico si deve fare no assemblare.
Se posso vedo che hai usate del muschio per simulare fratte ( vegetazione) non male ma dovresti provare a colorare con gli acrilici per dargli un aspetto più realistico, ovviamente non la prendere come critica .
Un saluto
Sandro
Ospite- Ospite
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Ah...veramente agli acrilici non avevo mai pensato...vedi che c'è sempre da imparare da tutti? Ho poca o nessuna confidenza con l' acrilico, al contrario di mia moglie che invece con gli acrilici fa praticamente tutto...invece io che sono un Solenne Inquinatore vado di nitro!! (Humbrol e qualche volta Raimbow)
Bene, passiamo alle immagini, stavolta anzichè degli elaborati presento due autorealizzati, fanno parte della folta schiera di veicoli "fatti in casa" che girano su questo plastico e che col tempo conoscerete, in questo caso abbiamo in prima immagine un bagagliaio a due assi Tipo DI, un tempo immancabile in composizione a qualunque treno Locale, questo è stato realizzato usando un telaio di recupero Lima debitamente accorciato, la cassa è costituita da una robusta ossatura di listelli di legno su cui sono stati incollati i "lamierati," realizzati con pezzi di ricaricard incollati doppi per ispessire e irrobustire, le ricaricard hanno infiniti vantaggi, si tagliano, si sagomano, si dipingono...io personalmente le uso parecchio, infatti tutte quelle che trovo per strada (le TIM, sono composte di materiale migliore, le WIND si spezzano...) le recupero...
Con la stessa tecnica ho realizzato il bagagliaio Dm per treni merci della seconda immagine, anche questo è un rotabile al vero scomparso da tempo...ciao a tutti
PS. il primo lavoro che mi capita di fare lo metto nella topic del cantiere in modo che voi possiate seguirlo....
Bene, passiamo alle immagini, stavolta anzichè degli elaborati presento due autorealizzati, fanno parte della folta schiera di veicoli "fatti in casa" che girano su questo plastico e che col tempo conoscerete, in questo caso abbiamo in prima immagine un bagagliaio a due assi Tipo DI, un tempo immancabile in composizione a qualunque treno Locale, questo è stato realizzato usando un telaio di recupero Lima debitamente accorciato, la cassa è costituita da una robusta ossatura di listelli di legno su cui sono stati incollati i "lamierati," realizzati con pezzi di ricaricard incollati doppi per ispessire e irrobustire, le ricaricard hanno infiniti vantaggi, si tagliano, si sagomano, si dipingono...io personalmente le uso parecchio, infatti tutte quelle che trovo per strada (le TIM, sono composte di materiale migliore, le WIND si spezzano...) le recupero...
Con la stessa tecnica ho realizzato il bagagliaio Dm per treni merci della seconda immagine, anche questo è un rotabile al vero scomparso da tempo...ciao a tutti
PS. il primo lavoro che mi capita di fare lo metto nella topic del cantiere in modo che voi possiate seguirlo....
doctortreno- Nuovo Utente
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Le ricariche tim sono in polistirene vero, altro che comprare evergreen, ci viene offerto gratis.
Scusami ma i personaggi, che sono molti, come li realizzi?
Un saluto
Sandro
Scusami ma i personaggi, che sono molti, come li realizzi?
Un saluto
Sandro
Ospite- Ospite
Re: Modelli elaborati, invecchiati, caricati....
Ah ah...ti ringrazio, Sandro, ma non sono così bravo...magari!!
I personaggi sono Preiser e Noch, su tutto il plastico ci sono oltre un centinaio di personaggi che animano varie scene che col tempo vedrete, io al massimo a volte faccio piccole modifiche al loro "look" o al loro aspetto, è il caso del rozzo contadino dell' entroterra attaccato alla bottiglia che ho dotato di barbaccia nera, ad esempio, lui e altri personaggi del plastico hanno ricevuto modifiche.
Quelli che non modifico invece li dispongo a modo mio, senza seguire il tema imposto dalla confezione, è il caso dei personaggi del mercato della seconda immagine (questa e altre scene le vedrete in seguito quando vi "accompagnerò a spasso" per il borgo marinaro) e di quelli della terza, in questo caso un gruppetto di operai intenti a sistemare del materiale nel MM...ciao ciao
Ciao, siccome in questo forum vi sono parecchi appassionati del mare e di tutto ciò che lo riguarda ecco a voi il faro di Vado Ligure Marittima, realizzato unendo due souvenirs presi in un negozietto di Diano marina, erano due mezzi fari con una calamita dietro per attaccarli al frigo o ai mobili in genere, è bastato togliere le calamite e unire i due mezzi fari, ed ecco fatto il faro, con pochi Euro e nessuna fatica...di mio ho solo dovuto piazzarlo al suo posto, metterci un rampicante e la schiuma delle onde che ci sbattono contro...è una prerogativa dei modellisti - plasticisti quella di riuscire a vedere in ogni cosa un possibile riutilizzo modellistico! Ciao a tutti
I personaggi sono Preiser e Noch, su tutto il plastico ci sono oltre un centinaio di personaggi che animano varie scene che col tempo vedrete, io al massimo a volte faccio piccole modifiche al loro "look" o al loro aspetto, è il caso del rozzo contadino dell' entroterra attaccato alla bottiglia che ho dotato di barbaccia nera, ad esempio, lui e altri personaggi del plastico hanno ricevuto modifiche.
Quelli che non modifico invece li dispongo a modo mio, senza seguire il tema imposto dalla confezione, è il caso dei personaggi del mercato della seconda immagine (questa e altre scene le vedrete in seguito quando vi "accompagnerò a spasso" per il borgo marinaro) e di quelli della terza, in questo caso un gruppetto di operai intenti a sistemare del materiale nel MM...ciao ciao
Ciao, siccome in questo forum vi sono parecchi appassionati del mare e di tutto ciò che lo riguarda ecco a voi il faro di Vado Ligure Marittima, realizzato unendo due souvenirs presi in un negozietto di Diano marina, erano due mezzi fari con una calamita dietro per attaccarli al frigo o ai mobili in genere, è bastato togliere le calamite e unire i due mezzi fari, ed ecco fatto il faro, con pochi Euro e nessuna fatica...di mio ho solo dovuto piazzarlo al suo posto, metterci un rampicante e la schiuma delle onde che ci sbattono contro...è una prerogativa dei modellisti - plasticisti quella di riuscire a vedere in ogni cosa un possibile riutilizzo modellistico! Ciao a tutti
doctortreno- Nuovo Utente
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